1. Pragmatica della comunicazione umana
Processi culturali e comunicativi
Marco Binotto - Gianni Ciofalo - Paola Panarese
Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
2. Sommario
Pragmatica della comunicazione umana
1. Definizioni e “presupposti teorici”
• La pragmatica
• L’interazione umana
• Matematica e pragmatica
• Relazioni e comportamento
• Cibernetica
• I giochi
• Conclusioni
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
3. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
Processi culturali e comunicativi
Marco Binotto - Gianni Ciofalo - Paola Panarese
Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
4. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
•«A nostro parere lo studio della comunicazione umana si può dividere in
tre settori»:
1. La sintassi
2. La semantica
3. La pragmatica
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
5. Definizioni e “presupposti teorici”
Sintassi
“ Tutto quel gruppo di problemi relativi alla trasmissione
dell’informazione. Va da sé che questo primo settore è di
competenza esclusiva del teorico dell’informazione, il
quale appunto si interessa ai problemi della codificazione,
dei canali, della capacità, del rumore, della ridondanza, e
di altre proprietà statistiche del linguaggio […] mentre non
si interessa del significato dei simboli del messaggio.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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6. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
1.La sintassi
• Riguarda la trasmissione dell’informazione (“canali, rumore, proprietà
statistiche”)
• Studia la struttura logico-grammaticale del linguaggio
• Studia le regole che determinano la combinazione dei segni (“codificazione”);
2.La semantica
3.La pragmatica
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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7. Definizioni e “presupposti teorici”
Semantica
“ Tutto l’interesse primario della semantica è invece il
significato. È senz’altro possibile trasmettere delle
successioni di simboli con precisione sintattica, ma essi
resterebbero privi di significato a meno che il trasmettitore
e il ricevitore non si siano accordati in precedenza sul loro
significato. In tal senso, lo scambio effettivo di
informazione presuppone una convenzione semantica.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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8. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
1.La sintassi
2.La semantica
• si occupa del significato
• del rapporto tra la comunicazione (lingue, codici, segni) e gli oggetti cui si può
applicare.
• Sono “privi di significato” senza una “convenzione semantica” (un accordo sul
loro significato)
3.La pragmatica
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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9. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
“ C’è da aggiungere, infine, che la comunicazione influenza
il comportamento, ed è questo l’aspetto che noi definiamo
pragmatico. […] A questo proposito vorremmo che fosse
chiaro fin d’ora che usiamo i termini comunicazione e
comportamento praticamente come sinonimi: perché i
dati della pragmatica non sono soltanto le parole, le loro
configurazioni e i loro significati […], ma anche i fatti non
verbali concomitanti come pure il linguaggio del corpo.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15-16.
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10. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
“ Alle azioni del comportamento occorre inoltre aggiungere
quei segni di comunicazione inerenti al contesto cui ha
luogo la comunicazione. È chiaro dunque che in questa
prospettiva tutto il comportamento, e non soltanto il
discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione –
compresi i segni del comportamento interpersonale –
influenza il comportamento.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 16.
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11. Definizioni e “presupposti teorici”
Pragmatica
1.La sintassi
2.La semantica
3.La pragmatica
• Legame tra comunicazione e comportamento
• Importanza del contesto
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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12. Definizioni e “presupposti teorici”
L’interazione umana
Processi culturali e comunicativi
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Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
13. Definizioni e “presupposti teorici”
Il feedback: dalla ricezione all’interazione
“ Vogliamo poi precisare che non limitiamo il nostro
interesse all’effetto della comunicazione sul ricevitore
(come generalmente si fa), ma ci occupiamo anche
dell’effetto che la reazione del ricevitore ha sul
trasmettitore, poiché riteniamo che i due effetti siano
inscindibili.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 16.
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14. Definizioni e “presupposti teorici”
Il feedback: dalla ricezione all’interazione
“ Non è dunque un caso se non ci soffermiamo sui rapporti
trasmettitore-segno o ricevitore-segno e preferiamo invece
focalizzare il rapporto trasmettitore-ricevitore in quanto
mediato dalla comunicazione.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 16.
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15. Definizioni e “presupposti teorici”
Il feedback: dalla ricezione all’interazione
“ Questo modo di accostarsi ai fenomeni del
comportamento umano […] si basa sulle manifestazioni
che si possono osservare in ogni relazione nel senso più
esteso del termine, ed è quindi concettualmente più vicino
alla matematica che alla psicologia tradizionale.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 16.
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16. Definizioni e “presupposti teorici”
Matematica e pragmatica
Processi culturali e comunicativi
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Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
17. Matematica e pragmatica
La nozione di funzione e di relazione
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18. Matematica e pragmatica
La nozione di funzione e di relazione
• Nella psicologia
• Tradizionalmente ha una visione monadica dell’uomo
• Nella matematica
• «i rapporti tra entità […] costituiscono l’oggetto di interesse»
• Non interessa la natura delle entità
• Studia «modelli complessi di relazione e interazione»
• È utile il concetto di funzione
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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19. Matematica e pragmatica
«Breve digressione sulla teoria del numero»
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20. Matematica e pragmatica
«Breve digressione sulla teoria del numero»
• Un tempo
• il concetto di numero era «espressione di
grandezze»
• Il concetto di zero era impensabile
• Come i numeri negativi
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 17-21.
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21. Matematica e pragmatica
«Breve digressione sulla teoria del numero»
• Le variabili
• Non hanno un valore indipendente
• Il numero rappresenta una “grandezza intuitiva”
• Come i numeri negativi
• Le funzioni
• Rapporto tra le variabili
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 17-21.
Pagina 29
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22. Matematica e pragmatica
La nozione di funzione e di relazione
• Nello stesso modo in psicologia:
• Leadership
• Dipendenza
• Estroversione e introversione
• …
• Le si pensava come “quantità misurabili della mente umana”
• Pensate come isolate
• È la descrizione “stenografica” di una forma della relazione in
corso
• Analizza processi intrapsichici (anche Freud)
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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23. Definizioni e “presupposti teorici”
Relazioni e comportamento
Processi culturali e comunicativi
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24. Le relazioni
Gli animali parlano?
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 15.
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25. Le relazioni
Comunicazione nei mammiferi
• «Quando il vostro gatto tenta di dirvi di dargli da mangiare, come
fa?»
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 404.
Pagina 36
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26. Le relazioni
Comunicazione nei mammiferi
• Grida
• «Latte» ?
• «Mamma!» ?
• Oppure dovremmo dire
• «Dipendenza! Dipendenza!» ??
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 404.
Pagina 37
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27. Le relazioni
Comunicazione nei mammiferi
“ Il gatto parla in termini di strutture e contingenze di
relazione, dipende da voi compiere, partendo da
questo discorso, un passo deduttivo, congetturando che
ciò che il gatto vuole è il latte.
”
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 404.
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28. Le relazioni
Comunicazione nei mammiferi
• L’evoluzione del linguaggio umano non è
stata la scoperta di
• Astrazione
• Generalizzazione
• Ma di essere più precisi su
• «qualcosa che non fosse relazione»
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 405.
Pagina 39
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
29. Le relazioni
Comunicazione nei mammiferi
“ Comunque sia, ciò che in primo luogo mi aspetto
studiando la comunicazione tra i delfini è che essa
dimostri di possedere la caratteristica, generale per i
mammiferi, di vertere principalmente sulle relazioni.
”
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 405.
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30. Definizioni e “presupposti teorici”
Cibernetica
Processi culturali e comunicativi
Marco Binotto - Gianni Ciofalo - Paola Panarese
Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
31. La cibernetica
La rivoluzione cibernetica
“ Ritengo che la cibernetica rappresenti il boccone più
grosso che l’uomo abbia strappato dal frutto dell’Albero
della Conoscenza negli ultimi duemila anni. Ma la
maggior parte dei bocconi di questa mela si sono
dimostrati piuttosto indigesti.
”
Gregory Bateson, (1972) Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, p. 495.
Pagina 47
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
33. La cibernetica
Cosa significa?
• Il termine deriva dal greco “kubernetiké” (Κυβερνήτης)
• Arte del pilota
• Arte del timoniere”
• Ha la stessa origine di
• governo
• governare
• Ovvero è lo studio dei messaggi di comando
Pagina 49
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34. La cibernetica
Norbert Wiener
• 1894-1964
• Matematico statunitense
• Pubblica nel
• 1948: Cybernetics: Or the Control and
Communication in the Animal and the
Machine
• Cambridge, MA: MIT Press
• tr.it. La cibernetica, Milano, Il
Saggiatore, 1982.
• 1950, The Human Use of Human
Beings
• Da Capo Press
• Tr. It. Introduzione alla
cibernetica, Bollati Boringhieri,
1970.
Pagina 50
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
35. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
“ Norbert Wiener estese il significato originario del termine,
e oggi si parla di meccanismi cibernetici a proposito di
qualsiasi macchina capace di prendere decisioni o di
guidarne un’altra verso un obiettivo prestabilito.
”
Milton A. Rothman La rivoluzione cibernetica, Rizzoli Milano 1972, p. 8.
Pagina 54
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36. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
• Sistema automatico di riscaldamento
temperatura desiderata
della stanza
Dispositivo
caldaia uscita
entrata Valvola
sensibile
agli errori
Feedback:
Informazioni relative alla
temperatura della stanza
Milton A. Rothman La rivoluzione cibernetica, Rizzoli Milano 1972, p. 10.
Pagina 55
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
37. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
• Sistema lineare deterministico (senza retroazione)
• Catena di causa-effetto
•a b c d
• Concetti guida:
• Crescita
• Cambiamento
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 23.
Pagina 56
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38. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
“ L’avvento della cibernetica ha cambiato tutti questi
schemi e ha dimostrato che i due concetti possono
unificarsi in una struttura più esauriente. La scoperta della
retroazione ha reso possibile questo nuovo modo di vedere
le cose.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 24.
Pagina 57
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
39. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
• Sistema lineare deterministico (senza retroazione)
• Catena di causa-effetto
•a b c d a
• Concetti guida:
• Omeostasi
• Obiettivo
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 23.
Pagina 58
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
40. La cibernetica
La rivoluzione cibernetica
• Sistema aperto
• Sistema chiuso (con retroazione)
..
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
41. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
• Garantisce:
• La stabilità
• L’adattamento al cambiamento
• Permette:
• di costruire «Macchine»
• perseguitrici di scopi
• con controllo di errore
• «Nuova epistemologia»
• Osserva (in modo nuovo) il funzionamento di sistemi
d’interazione complessi
• In biologia, psicologia, sociologia, economia, …
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 23.
Pagina 60
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42. La cibernetica
Cosa centra la comunicazione?
Pagina 61
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
43. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
1. Funzionano attraverso la comunicazione
• La differenza tra i vecchi
• meccanici (automi)
• ad orologeria
• E le macchine cibernetiche:
• Hanno sensori con cui ricevono informazioni dall’esterno
2. Analizzano/impiegano sistemi interattivi
• Presenza di feedback
• Teoria dei sistemi
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 26.
Pagina 62
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44. La cibernetica
La rivoluzione cibernetica
“ I sistemi interpersonali […] possono essere considerati
circuiti di retroazione, poiché il comportamento di ogni
persona influenza ed è influenzato dal comportamento di
ogni altra persona.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 24.
Pagina 63
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
45. La cibernetica
“Informazione e retroazione”
• Riguarda anche i rapporti umani
• Tra gruppi di estranei, coppie sposate, famiglie, relazioni
psicoterapeutiche o addirittura internazionali
• Spesso si stabilisce un equilibrio
• «il sistema reagirà subito e con efficacia»
• Ai tentativi di modificarne l’organizzazione
• Sia dall’esterno
• Sia dall’interno
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 26.
Pagina 64
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
47. La cibernetica
La ridondanza
1. I sistemi a retroazione sono semplici?
• In confronto al cervello umano o ad altri
congegni costruiti dall’uomo
• Quanto occorre per raggiungere la
situazione desiderata?
2. Gli esseri umani funzionano nello stesso
modo?
• Per prove ed errori
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 26.
Pagina 66
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48. La cibernetica
La ridondanza
1. Il processo stocastico ha moltissime
configurazioni possibili
• L’omeostato diAshby ne aveva 390.625
2. Non si inizia ogni volta da capo
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 26.
Pagina 67
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49. La cibernetica
La ridondanza
“ Se un sistema come l’omeostato ha la capacità di
immagazzinare gli adattamenti precedenti per usarli in
futuro, la probabilità inerente alla sequenza delle
configurazioni interne subirà un drastico cambiamento nel
senso che serti raggruppamenti di configurazioni
diventeranno ripetitivi e per tale ragione più probabili
degli altri.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 27.
Pagina 68
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50. La cibernetica
La ridondanza
• Ridondanza o
• Vincolo o
• Modello
• Simili concetti sono presenti in
• sintassi
• semantica
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 26.
Pagina 69
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
51. La cibernetica
La ridondanza pragmatica
“ La maggior parte degli studi esistenti sembra che si limiti
a considerare gli effetti della persona A sulla persona B,
senza prendere in considerazione in eguale misura che
qualunque cosa faccia B influenza la mossa successiva di
A, e che essi sono soprattutto influenzati dal contesto in
cui ha luogo la loro interazione (a a loro volta influenzano
il contesto).
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 28-9.
Pagina 70
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
52. La cibernetica
La ridondanza pragmatica
• Modello per lo studio dell’interazione umana
• Quali “regole”?
• Come trovarlo?
• Non si può chiedere loro:
• Freud con i lapsus
1. Ne siamo consapevoli (domande-risposte)
2. Ce ne rendiamo conto se ci vengono fatti
notare
3. Non ne abbiamo alcuna consapevolezza
• Vedi: etnometodologia
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 29-31.
Pagina 71
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
53. La cibernetica
La ridondanza pragmatica
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 29-31.
Pagina 72
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
54. La cibernetica
La ridondanza pragmatica
• Ha trovato le “regole”?
• Ha spiegato il “comportamento” dei
giocatori?
«Ha identificato un modello complesso
di ridondanze»
• Potrebbe trovare un significato
• Ad ogni pezzo
• Ad ogni regola
• Costruire una complessa mitologia
• Più astrologia che astronomia
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 29-31.
Pagina 73
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
55. Definizioni e “presupposti teorici”
I giochi
Processi culturali e comunicativi
Marco Binotto - Gianni Ciofalo - Paola Panarese
Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
56. Definizioni e “presupposti teorici”
La metacomunicazione
• Come scriviamo le “regole” dell’interazione umana?
• È come scrivere le regole degli scacchi o della matematica?
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
Pagina 75
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
57. Definizioni e “presupposti teorici”
La metacomunicazione
“ Quando non usiamo più la comunicazione per
comunicare ma per comunicare sulla comunicazione, come
dobbiamo inevitabilmente fare studiando la
comunicazione, gli schemi concettuali che adoperiamo
non fan parte della comunicazione ma vertono su di essa.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 28-9.
Pagina 76
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58. Definizioni e “presupposti teorici”
La metacomunicazione
• Come scriviamo le “regole” dell’interazione umana?
• È come scrivere le regole degli scacchi o della matematica?
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
59. Definizioni e “presupposti teorici”
La metacomunicazione
• Due problemi
1. Nel campo della comunicazione umana non c’è nulla di confrontabile al
«sistema formale di calcolo»
2. I matematici hanno due linguaggi, noi solo uno
• Numeri e segni algebrici
• Linguaggio naturale
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
Pagina 78
Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
60. Definizioni e “presupposti teorici”
Ricapitoliamo
• Cosa abbiamo?
1. Stiamo cercando le ridondanze pragmatiche
2. Saranno modelli di interazione
• Non saranno grandezze o qualità statiche
• Ma più simili alle funzioni matematiche
(assiomi e teoremi)
3. Avranno caratteristiche tipiche dei sistemi
• di controllo d’errore
• che perseguono scopi
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
61. Definizioni e “presupposti teorici”
I giochi
“ Se estendiamo l’analogia fino ad includervi i due giocatori
non stiamo più studiando un gioco astratto ma piuttosto
sequenze d’interazione umana che sono rigidamente
governate da un complesso corpo di regole.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 35.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
62. Definizioni e “presupposti teorici”
Conclusioni
Processi culturali e comunicativi
Marco Binotto - Gianni Ciofalo - Paola Panarese
Sede di Pomezia – anno accademico 2008-2009
63. Definizioni e “presupposti teorici”
Conclusioni
1. Il concetto di scatola nera
2. Consapevolezza e non consapevolezza
3. Presente e passato
4. Causa ed effetto
5. La circolarità dei modelli di comunicazione
6. La relatività delle nozioni di “normalità” e “anormalità”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
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64. Definizioni e “presupposti teorici”
Il concetto di scatola nera
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
65. Definizioni e “presupposti teorici”
Conclusioni
“ Si è deciso che non si potevano aprire, per esaminarle,
certe apparecchiature elettroniche catturate al nemico
perché era molto probabile che contenessero cariche
distruttive.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 36.
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66. Definizioni e “presupposti teorici”
Consapevolezza e non consapevolezza
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 35-39.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
67. Definizioni e “presupposti teorici”
Consapevolezza e non consapevolezza
“ Se a qualcuno viene pestato un piede, per lui è molto
importante sapere se il comportamento dell’altro è stato
intenzionale o involontario. Ma l’opinione che si fa in
proposito si basa necessariamente sulla sua valutazione
dei motivi dell’altro e quindi su una ipotesi di ciò che
passa dentro la testa dell’altro.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 37.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
68. Definizioni e “presupposti teorici”
Presente e passato
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 35-39.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
69. Definizioni e “presupposti teorici”
Presente e passato
“ Non soltanto le prove soggettive su cui principalmente si
basa la memoria hanno la tendenza a distorcere i fatti […],
ma bisogna tener conto che qualunque persona A che
parli del suo passato alla persona B è strettamente legata
alla relazione in corso tra queste due persone (e ne è
determinata).
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 37.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
70. Definizioni e “presupposti teorici”
Presente e passato
“ I rapporti familiari appartengono a un piano in cui non si
applicano le regole comuni di giudizio e di condotta. Sono un
labirinto di tensioni, litigi e riconciliazioni, la cui logica
contradice se stessa, la cui etica ha le radici in una giungla
accogliente, e i cui valori e criteri sono distorti come lo spazio
curvo di un universo chiuso in se stesso.
”
Koestler cit. in P. Watzlawick, J. Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei
modelli interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 71.
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Pragmatica della comunicazione umana - Marco Binotto
71. Definizioni e “presupposti teorici”
Presente e passato
“ È un universo saturato di ricordi – ma ricordi da cui non si è
tratta nessuna lezione; saturato di un passato che non fornisce
alcuna lezione; saturato di un passato che non fornisce alcuna
guida per il futuro. Perché in questo universo, dopo ogni crisi e
riconciliazione, il tempo ricomincia sempre da capo e la storia è
sempre all’anno zero.
”
Koestler cit. in P. Watzlawick, J. Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei
modelli interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 71.
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72. Definizioni e “presupposti teorici”
La relatività delle nozioni di “normalità” e “anormalità”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 35-39.
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73. Definizioni e “presupposti teorici”
La relatività delle nozioni di “normalità” e “anormalità”
“ Una volta che si sia accettato il principio di comunicazione
secondo cui un comportamento si può studiare soltanto
nel contesto in cui si attua, i termini “sanità” e “insania”
perdono praticamente il loro significato in quanto attributi
di individui.
”
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 37.
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74. Definizioni e “presupposti teorici”
La relatività delle nozioni di “normalità” e “anormalità”
1. Tener conto del contesto
• Comportamenti non individuali
• Il giudizio sul comportamento dipende dall’osservatore
2. Schema opposto delle «teorie psichiatriche classiche»
• Schizofrenia non è più una «malattia incurabile e progressiva della
mente», ma
• «L’unica reazione possibile a un contesto di comunicazione assurdo e
insostenibile»
P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D. D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli
interattivi delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma, 1971 (1967), p. 31-35.
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