Il World Wide Web nasce 25 anni fa al CERN, inventato per permettere lo scambio rapido di informazioni tra i fisici del laboratorio di Ginevra e quelli delle università e gli istituti di ricerca nel mondo. Quella rete, concepita allora per condividere la scienza tra gli addetti ai lavori, mette oggi a disposizione di tutti, anche a chi scienziato non è, i risultati delle ricerche e il patrimonio globale della conoscenza scientifica. Se il web permette di accedere democraticamente alla conoscenza scientifica, consente anche l’espressione altrettanto democratica della propria opinione, apparentemente senza filtri. Sulla rete hanno così trovato voce e spazio anche le teorie pseudoscientifiche più audaci, che, nel caso della fisica, spiegherebbero il funzionamento dell’universo meglio di quelle di Einstein o Feymann. Come insegnare a chi scienziato non è a distinguere le teorie squinternate dalla scienza? Possono gli scienziati comunicare i risultati del loro lavoro in un’arena in cui le opinioni sembrano contare più dei fatti? È possibile uscire (e fare uscire) dalle “camere a eco” che non fanno che confermare le proprie credenze?
1. Marco Delmastro
CNRS/IN2P3 LAPP Annecy
www.borborigmi.org
social
la
comunicare
fisica
tempoal dei
?
https://twitter.com/MartinShovel/status/803175908181938176
36. Sono solo un appassionato di fisica, di mestiere
[xxx], e ho sviluppato una mia teoria illustrata
nel sito [xxx]. A suo tempo ho avuto un parere
positivo dall’astrofisico [xxx] che mi ha però
From: [xxx]
To: Marco Delmastro
Subject: Nuova teoria
consigliato di proporla ad un
esperto di particelle. A oggi
nessuna risposta; conto sulla
tua.
Un cordiale saluto
37. Ho seri motivi per ritenere che gli esperimenti in corso
di allestimento al CERN non potranno fornire i
risultati sperati, se non si terrà nel debito conto
l’origine numerica della materia.
So bene che tale sconcertante previsione susciterà
From: [xxx]
To: Marco Delmastro
Subject: Origine dei quark e metafisica
scongiuri e sarcastici commenti: ne
riparleremo, all'occorrenza, dopo che
saranno resi noti i risultati deludenti
degli esperimenti. Non vi può essere
alternativa al giusto.
38. Sono tutte Panzane che inseguono solo Prestigio. Se per
Bosone di Higgs si intende quel “Fraticello” che va a dar
da mangiare agli altri elettroni secondo la loro necessità
allora è un abbaglio, lo stesso Massimo Corbucci, fisico
From: [xxx]
To: Marco Delmastro
Subject: Sono tutte Panzane
italiano, lo smentisce, infatti al
contrario è ogni elettrone che va a
prendersi “quanto” gli serve
all’interno del nucleo dell’atomo
(indivisibile) stesso. Facciamo
pubblicità tramite TG anche a questi
geni italiani, altro che Higgs…
55. 5 illusioni
del “PUS”
{solo le principali...}
http://www.treccani.it/enciclopedia/la-grande-scienza-public-understanding-of-science_(Storia-della-Scienza)/
56. Il pubblico ha
bisogno di piu’
informazioni per
capire meglio
L’informazione (grezza) non manca. È
una migliore comunicazione e
interpretazione che serve.
E non ha senso pensare di fare
dei cittadini degli scienziati.
1.
64. Il pubblico è
ignorante
La maggior parte delle persone che
rifiutano le vaccinazioni
o negano il cambiamento
climatico sono laureate.
Come lo sono i principali
creatori di teorie fisiche alternative.
2.
65. Le divergenze di
opinione sono
esclusivamente
sui fatti
Spesso l’oggetto del contendere
è il processo decisionale,
l’opportunità della ricerca,
o semplicemente il timore dell’ignoto
(e il frame della discussione è spesso ostico)
3.
100. Le dinamiche
della rete
(dei social}
formano
delle
“camere a
eco”
Condividere e
conversare
invece che
spiegare e
insegnare
Il Principio di
autorita’ non
e’ scientifico
(ed e’ controproducente)
101. Le dinamiche
della rete
(dei social}
formano
delle
“camere a
eco”
Condividere e
conversare
invece che
spiegare e
insegnare
Il Principio di
autorita’ non
e’ scientifico
(ed e’ controproducente)
107. I colleghi mi prendono ancora in giro per il mio
servizio di “consulente degli aspiranti scienziati
squinternati”, ma personalmente ho smesso di
considerarli così. Sono motivati dallo stesso
desiderio di comprendere la natura e
contribuire alla scienza che motiva gli scienziati.
Non sono stati abbastanza fortunati da avere
l’educazione necessaria abbastanza presto, e
adesso sono in difficoltà persino a capire da
dove cominciare. Allo stesso, gli scienziati che si
prestano al dialogo amano aiutare a capire
meglio come funziona la scienza. Con il dialogo,
entrambe le parti hanno da guadagnare.
“
{Poi ci sono le frodi,
ma questa e’ un’altra storia}