1. Fonti di finanziamento
Per l’esercizio dell’attività d’impresa è necessario
sostenere dei costi iniziali e precedenti il
conseguimento dei ricavi per acquisire i beni mobili e
immobili.
Si genera perciò un fabbisogno di mezzi finanziari per far
fronte con regolarità agli impegni assunti con i fornitori
Distinzione tra:
◦ capitale proprio, costituito dagli apporti effettuati dal
proprietario o dai soci e dagli accantonamenti di utili;
◦ il capitale di debito, coincidente con l’indebitamento
verso terzi per finanziamenti ricevuti da risparmiatori,
fornitori o da banche
2. Sconto di pagherò diretti
I pagherò diretti sono effetti emessi
all’ordine della banca
L’operazione di sconto di pagherò diretti
prende il nome di sovvenzione cambiaria
E’ denominata “sconto” di pagherò
diretto in quanto la banca finanziatrice
mette immediatamente a disposizione in
c/c il valore attuale dell’effetto
3. Sconto di pagherò diretti
Scritture
Diversi
Banca c/c 71.440
interessi passivi bancari 1.560
a banca c/sovv. Camb. 73.000
rilasciato pagherò diretto a 120 gg
Banca c/sovv. Camb, a banca c/c 73.000
Estinto pagherò diretto
4. Mutui
Il mutuo passivo è un finanziamento
generalmente a medio/lungo termine, effettuato
da terzi, che l’azienda deve restituire a scadenze
prefissate corrispondendo anche un interesse
Scritture
Banca c/c a mutui passivi 120.000
Int. pass. su mutui a banca c/c 3.000
5. Mutui
I mutui attivi: le imprese possono erogare mutui
per impiegare i fondi in società controllate e
collegate
Scritture
Mutui attivi a Banca c/c 100.000
Assegni a Int. attivi su mutui 3.000
6. Prestiti obbligazionari
Le rilevazioni contabili relative a un prestito
obbligazionario riguardano:
◦ l’emissione;
◦ il versamento degli obbligazionisti;
◦ i costi del collocamento;
◦ la liquidazione e il pagamento degli interessi;
◦ gli assestamenti di fine esercizio;
◦ il rimborso del prestito obbligazionario
L’emissione del prestito può dare luogo ai seguenti casi:
◦ prezzo di emissione uguale al valore nominale: emissione alla
pari;
◦ prezzo di emissione inferiore al valore nominale: emissione sotto
la pari
◦ prezzo di emissione superiore al valore nominale: emissione
sopra la pari.
7. Prestiti obbligazionari
Scritture
emissione alla pari:
Obbligazionisti c/sottoscrizione a prestito obb. 3.000.000
Emesso prestito obbligazionario alla pari
emissione sotto la pari:
diversi a prestito obbligazionario 2.940.000
obbligazionisti c/sottoscrizione 2.940.000
disaggio su prestiti 60.000
emesso prestito obbligazionario sotto la pari
emissione sopra la pari
obbligazionisti c/sottoscrizione a diversi 3.006.000
a prestito obb. 3.000.000
a aggio su prestiti 6.000
emesso prestito obbligazionario sopra la pari
8. Prestiti obbligazionari
Versamento degli obbligazionisti
Il giorno in cui gli obbligazionisti versano le quote
sottoscritte può:
◦ coincidere con la data in cui iniziano a maturare gli interessi
◦ essere posticipato rispetto alla data in cui iniziano a maturare
gli interessi
◦ Scritture
Caso a)
Banca c/c a obbligaz.
c/sottoscriz. 3.000.000
Caso b)
Banca c/c a diversi 3.011.803,2
a obbligaz. c/sottoscriz. 3.000.000
a interessi su obbligaz. 11.803,2
9. Prestiti obbligazionari
Collocamento: Il collocamento del prestito obbligazionario è
curato spesso dalle banche che addebitano i costi
d’emissione e gli oneri di promozione.
Disaggio su prestiti a banca c/c 2.000
Liquidazione e pagamento degli interessi: Per la rilevazione degli
interessi si utilizza un apposito conto di debito
(obbligazionisti c/interessi), in quanto non c’è una perfetta
coincidenza tra il momento della liquidazione e quello del
pagamento
Interessi su obbligaz. a obbligaz. c/int . 60.000
Obbligaz. c/int. a banca c/c 60.000
10. Prestiti obbligazionari
Scritture di assestamento di fine esercizio
Le scritture di assestamento da effettuare alla fine
dell’esercizio riguardano:
il trattamento del disaggio d’emissione e di altri
eventuali oneri patrimonializzati
la rilevazione del rateo per gli interessi
Ammortamento disaggio disaggio d’emissione
su prestiti a 3.000
Interessi passivi su
prestiti obbligazionari a ratei passivi 30.165,6
11. Prestiti obbligazionari
Rimborso del prestito obbligazionario: le principali modalità
di rimborso si realizzano mediante:
◦ estrazione a sorte,
◦ acquisto sul mercato con rimborso graduale del valore
nominale (defalcazione)
◦ rimborso totale alla scadenza.
Rimborso mediante estrazione a sorte:
Ogni anno vengono estratti a sorte e rimborsati un certo
numero di titoli.
L’estinzione può avvenire:
a) mediante estrazione a sorte di titoli rimborsati alV.N.
b) mediante estrazione a sorte di titoli da rimborsare “sopra la
pari”.
12. Prestiti obbligazionari
Rimborso mediante estrazione a sorte:
◦ Scritture
a. estinzione mediante estrazione a sorte di titoli rimborsati al valore
nominale
prestito obbligazionario a obbligazioni estratte 200.000
sorteggiate obbligazioni al valore nominale
obbligazioni estratte a banca c/c 200.000
pagate obbligazioni estratte
b. estinzione mediante estrazione a sorte di titoli da rimborsare sopra la pari
diversi a obbligazioni estratte 201.000
prestito obbligazionario 200.000
obbligazioni estratte 1.000
sorteggiate obbligazioni a prezzo superiore al valore nominale
obbligazioni estratte a banca c/c 201.000
pagate obbligazioni estratte.
13. Prestiti obbligazionari
Rimborso tramite acquisto sul mercato: Il rimborso può
avvenire anche con l’acquisto sul mercato, da parte
dell’azienda, delle proprie obbligazioni e del successivo
annullamento
Scritture
Acquisto sotto la pari
Diversi a banca c/c 192.000
Acquistate 200 obbligazioni sociali
Obbligazioni sociali 190.000
Interessi su obbligazioni 2.000
Prestito obbligazi. a diversi 200.000
a obbligazioni sociali 190.000
a utili su titoli 10.000
14. Prestiti obbligazionari
Rimborso graduale del valore nominale
Il rimborso può avvenire per defalcazione, cioè
per rimborso di una parte del valore
nominale.
Ridotto il valore nominale delle 3.000 obbligazioni
costituenti il prestito in corso da 1.000 euro nominali a
800 euro nominali.
Prestito obbligazi. a obbligaz. c/rimb. 600.000
Ridotto il valore nominale delle obbligazioni
Obbligaz. c/rimborso a banca c/c 600.000
Per annullamento obbligazioni sociali
15. Obbligazioni convertibili
L’obbligazionista ha la facoltà di scegliere
se rimanere creditore della società o se
diventare socio, convertendo le
obbligazioni in azioni, entro un
determinato periodo di tempo e a un
certo rapporto di cambio prefissato.
Le obbligazioni convertibili non possono
essere emesse per un importo inferiore al
loro valore nominale.
16. Obbligazioni convertibili
Conversione diretta
Gli obbligazionisti hanno la possibilità di convertire le obbligazioni
in azioni della stessa società, la conversione diretta può essere:
◦ alla pari, quando il valore nominale delle obbligazioni convertite è uguale
a quello delle azioni sottoscritte;
◦ sopra la pari, quando la conversione consente alla società di aumentare il
capitale sociale in misura inferiore a quello delle obbligazioni convertite
Conversione diretta
Scritture
◦ conversione in 200 azioni del valore nominale di 1.000 euro;
◦ conversione in 150 azioni del valore nominale di 1.000 euro.
conversione alla pari
prestito obb, conv.a capitale sociale 200.000
b) prestito obb. Conv. a diversi 200.000
a capitale sociale 150.000
a riserva sop.azioni 50.000
17. Conversione indiretta
Conversione indiretta
Ai sottoscrittori sono offerte, in cambio delle obbligazioni,
azioni di altre società, detenute nel portafoglio della società
mittente. In tali casi si potranno avere delle plusvalenze o
delle minusvalenze a seconda dei rapporti di cambio stabiliti.
Plusvalenza
Prestito obbligazionario a diversi 20.000
a partecipazioni 14.000
a utili su titoli 6.000
Minusvalenza
Diversi a partecipazioni 21.000
Prestito obbligazionario 20.000
Perdite su titoli 1.000
18. Partecipazioni
Le partecipazioni rappresentano un investimento nel
capitale di un’altra impresa, siano esse azioni o quote.
Le principali classificazioni delle partecipazioni
riguardano:
◦ le caratteristiche principali
◦ la percentuale di possesso
◦ Il rapporto di partecipazione
Secondo la normativa civilistica le operazioni in titoli
partecipano alla formazione del reddito d’esercizio
attraverso le plusvalenze (utili su titoli) o le
minusvalenze (perdite su titoli) che si realizzano con la
vendita.
19. Partecipazioni
metodologie di funzionamento dei conti
- Metodo a costi e costi:
◦ Acquisto di partecipazioni
Partecipazioni a Banca c/c 20.000
◦ Vendita di partecipazioni
prezzo di vendita superiore al prezzo di acquisto (utile)
Banca c/c a diversi 12.600
a Partecipazioni 12.000
a Utili su partecipazioni 6.000
prezzo di vendita inferiore al prezzo di acquisto (perdita)
Diversi a Partecipazioni 4.000
Banca c/c 3.800
Perdite su partecipazioni 200
20. Partecipazioni
metodologie di funzionamento dei conti
- Metodo a “costi, ricavi e rimanenze”
Acquisto di partecipazioni
Partecipazioni a Banca c/c 20.000
Vendita di partecipazioni
Banca c/c a Partecipazioni 12.600
L’utile (o la perdita) derivante dalle operazioni in titoli
viene rilevato alla fine dell’anno al momento della
valutazione dei titoli rimasti in portafoglio
Partecipazioni a utili su partecipazioni 400