SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 41
Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi Di Napoli Federico II
Dottorato in So c io lo g ia e Ric e rc a So c ia le XXI
                                                       V-CI
                                                          CLO




            IL NUOVO CORSO
      DELLE POLITICHE GIOVANILI IN
    ITALIA E IL CASO DELLA REGIONE
                CAMPANIA*


* Il lavoro si inserisce nell’ambito delle attività di ricerca condotto dall’Osservatorio Regionale Permanente sulla
Condizione Giovanile della Facoltà di Sociologia ed è stato in parte finanziato dal Settore delle Politiche Giovanili
della Regione Campania
                              Candidato                                                         Tutor
                              Antonietta Biscaglia                                    Prof. Giancarlo
                              Ragozini
Le Politiche Giovanili: questioni di fondo

                                        Anni ’60: I giovani da soggetti indistinti diventano i destinatari
                                        di politiche progettate non più esclusivamente in riferimento
                                        alla loro condizione di studenti o di lavoratori, ma in relazione
                                        alla loro condizione sociale
Ambito di studio
                                       In ambito accademico esiste una tradizione di studi sui
relativamente recente
                                        giovani e sulla condizione giovanile a tale tradizione non ha
                                        fatto seguito il consolidamento di un ambito di studio volto ad
                                        analizzare le politiche giovanili come ambito di intervento
                                        autonomo.




                                                                        
                                    




                                                                      Piano pratico
               Italia                       attivazione di interventi frazionati e spesso subordinati alla
 Mancanza di una struttura                  sensibilità e alla disponibilità delle varie figure tecniche e/o
centrale di raccordo degli                  politiche che si sono impegnate in questo settore.
interventi rivolti ai giovani

Assenza di una normativa di                                         Piano scientifico
riferimento nazionale                       Poca attenzione selettiva che in altri settori di studio ha
                                            alimentato una consistente letteratura specialistica (Tomasi,
                                            2000).
Obiettivi
Giovani e politiche giovanili: questioni preliminari e
definitorie

     Le p o litic he g io va nili p o s s o no e s s e re c o ns id e ra te c o m e q ue l s is te m a d i a z io ni e d
        inte rve nti a va le nz a p ubblic a , a v e nte lo s c o p o d i fo rnire a i g io v a ni g li s trum e nti
       ne c e s s a ri p e r v ive re in m o d o p o s itiv o la tra ns iz io ne a lla vita a d ulta (Ca m p a g no li,
                                                             201 0)



 1. Quali sono i criteri di individuazione dei destinatari delle politiche giovanili? Chi
     sono i giovani
 2. Di chi è la titolarità degli interventi di politica giovanile?
 3. Quale è il ruolo dei giovani nelle politiche?  I problemi della partecipazione
 4. Le politiche giovanili sono politiche trasversali o settoriali? Finalità e i rapporti tra i
     vari ambiti
 In letteratura non esiste una definizione univoca e condivisa di cosa si intenda per politiche
     giovanili, ogni paese possiede un proprio quadro nazionale e una propria architettura
     istituzionale in base alle quali sono decise le finalità a cui devono corrispondere gli interventi
     rivolti ai giovani.
Chi sono i giovani? Il prolungamento della giovinezza una
categoria sempre più evanescente: Il giovane è….?


     Prima degli anni ’80
                                                                 Dopo gli anni ’80
   Il superamento delle
                                                             L’ordine delle soglie sia
   soglie     segue      un
                                                             della           transizione
   andamento     sincronico
                                                             familiare-matrimoniale,
   per cui ogni fase è
                                                             che quella scolastico
   propedeutica alla fase
                                                             -professionale       risulta
   immediatamente
                                                             sempre               meno
   successiva.
                                                             standardizzato             e
                                                             socialmente condiviso.
                                                             L’andamento è differente
                                                             nei     diversi    contesti
                                                             nazionali.



Non ha più senso parlare di transizione, ma di transizioni: processo sempre meno lineare e
monodirezionale. Situazioni sempre meno strutturate in modelli (Lagrèe, 2001)- F   urlon e
Cartm (1997) segnano questo passaggio utilizzando la metafora del viaggio: viaggio in
      el
treno e viaggio in auto
I confini della gioventù, le possibile ricadute sul piano pratico:
l’esempio della ripartizione del Fondo Nazionale della Politiche
Giovanili



                                                                                                                             %             %
                                                                                                          %
                                                                                                                        pop.giovanile popolazione
                                                                                                       Contributo
                                                                                                                           15-30      giov. 15-34
                                                                    Italia del Nord                              42,8           40,7         42
                                                                    Italia Centrale                              19,5           18,4       18,6
                                                                    Italia Meridionale e Insulare                37,7           40,9       39,4
                                                                    Totale                                      100,0          100,0      100,0
                                                                    N                               € 60.000.000,00       11.084.520 14.728.093




 Nostra elaborazione su dati Istat, 2008- dati al 1° gennaio 2008
Diversi modelli di gestione delle Politiche




                                                      Germania)
                                                      locali e regionali (Francia e
                                                      verticale fra le politiche
                                                      indirizzo e di integrazione
                                                      nazionale delle azioni di
                                                      competenti
                                                      Generali sono gli organismi
                                                      Ministeri e/o le Direzioni
                                                      In
                                                      MODELLO MINISTERIALE
    giovanili




                                                             questo
 La ripartizione delle funzioni e delle azioni di indirizzo delle politiche giovanili è caratterizzata da una complessità
 tale che non permette di stabilire in maniere assoluta e aprioristica la titolarità degli interventi in materia di




                                                                      modello
                                                                       a
 gioventù (Bazzanella, Campagnoli, Buzzi, 2010).
 Un’analisi delle strutture preposte all’ideazione ed implementazione delle politiche giovanili fra i diversi Stati




                                                                             livello
 dell’Europa, ha dimostrato una notevole differenziazione nell’architettura istituzionale delle responsabilità di
 questo settore (IReR, 2006)




                                                                                    i
                                                                      
                                                   Belgio).
                                                   sulla
                                                   competenze locali e regionali
                                                   coordinamento delle diverse
                                                   occupano delle funzioni di
                                                   risorse che di azioni, si
                                                   autonomia sia in termini di
                                                   dotati
                                                   gli organismi che, poiché
                                                   Le Agenzie o gli Istituti sono
                                                       MODELLO DI AGENZIA
iniziative per i giovan                                     gioventù          sviluppato.




                                                             di
intervento in ma             autonomia.                                       gioventù è meno
hanno un primario            godono     di    un’ampia                        regionale in materia di
                                                                              Il livello di governo


                                                                  una
Le autorità locali e         Le amministrazioni locali
     




                                             




                                                                                        
                                                                        (Spagna,




                                                                          grande
                                                                      
                                                      Unito, P
                                                      promoz
                                                      formazio
                                                      che s
                                                      anche
                                                      Minister
                                                      distribui
                                                      materia
                                                      Le com
                                                             M
I diversi aspetti della partecipazione


                                                                              1) Qual è il modo migliore per intercettare la
                  La scala di Sharry Arneistein (1969)
                                                                              domanda?
                                                                              2) Su che basi si stabilisce che un bisogno è più
Tipo di partecipazione                         Implicazioni                   importante di un altro?
                                 Attività        di        comunicazione      3) Come si intercettano i bisogni di tutti coloro
 I livello: Informazione
                                 unidirezionali- decisioni già definite       che non si riconoscono nei servizi erogati ?
                                                                              (Santamaria e Mazzer, 2006).
II livello: Rilevazione dei      Partecipazione        irrisoria    nessun
            bisogni              coinvolgimento            attivo     della
                                 Potere ai cittadini: La partecipazione non
                                 cittadinanza                                    1) Crescente disinteresse dei giovani sia nella
                                 è solo un processo di costruzione delle         sua accezione tradizionale che verso pratiche
                                 politiche, ma anche una forma consolidata       quali l’associazionismo giovanile (Porcaterra,
II livello: e m p o we rm e nt   di cooperazione tra i cittadini e le            2005).
                                 istituzioni     (Cucca,       2008)
                                                                                 2) La partecipazione implica il possesso di
                                                                                 caratteristiche che non tutti possiedono
                                                                                 (Biorcio, 2003)
Finalità e rapporti tra i vari ambiti


 Le politiche giovanili sono citizen oriented definite cioè in relazione ai suoi
 destinatari e non in relazione ai suoi contenuti.




Politiche giovanili nell’accezione generale: Insieme di provvedimenti
indirizzati esclusivamente alla categoria dei giovani in risposta alle
necessità derivanti dalla loro condizione.

Politiche giovanili accezione trasversale Insieme di interventi che vengono
attuati nei diversi settori delle politiche ad esempio casa, occupazione,
istruzione, formazione,all’interno dei quali sono previste specifiche
attenzioni per i giovani.
I dilemmi: questione aperta


I dilemmi di fronte ai quali ci si trova quando si intende delimitare il campo delle
politiche giovanili per darne una definizione, non sembrano aver trovato una
sintesi. Ciò dipende senz’altro dalla pluralità insita nei due termini i che
sottendono questo segmento dell’azione pubblica.




                                       
 Alla luce delle scelte che i decisori pendono in relazione a questi interrogativi
 che le politiche giovanili assumono forme diverse
Modelli di politiche giovanili (Iard 2000) - 1

             Modello universalista                                  Modello comunitario
(Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia)                 (Gran Bretagna e Irlanda)

Concenzione della Gioventù = ristretta- risorsa     Concezione della Gioventù = estesa-categoria
Società civile = ruolo importante                   sociale vulnerabile e problematica
Finalità = indipendenza, autonomia, sviluppo e      Stato: coordina l’azione pubblica
partecipazione alla vita politica                   Società civile = buon livello di coordinamento
                                                    Finalità: Prevenzione
                                                    Destinatari: segmenti deboli della P.G.

               Modello di tutela                                  Modello mediterraneo
  (Europa centro-continentale- Austria, Belgio,       (Europa mediterranea- Italia, Grecia, Portogallo e
Francia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo,                           Spagna)
                 Paesi Bassi)


Concezione della Gioventù = (estesa), minori,       Concezione della Gioventù: concezione della
adolescenti e giovani fino a 30 anni                gioventù ristretta
Ministero: attuatore specifico                      Società civile: Bassa partecipazione
Società civile: ruolo poco sviluppato               Finalità: l’autonomia e l’indipendenza dei giovani dalla
Politiche: altamente istituzionalizzate             famiglia e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Finalità: Prevenzione
Destinatari: fasce svantaggiate
Modelli di politiche giovanili (Iard 2000)- 2




   Fonte: Bazzanella A, (a cura di), Investire nelle nuove generazioni: modelli di politiche giovanili in Italia e in Europa.
   Uno studio comparato, provincia autonoma di Trento Iprase del Trentino 2010, p. 13
Dal contesto europeo al contesto nazionale e
  locale: spinte esogene e spinte endogene-1
                        Europa                                                                              Italia
1989: La commissione europea avvia il programma                             - DPR 616 del 1977
Gioventù in Europa                                                          -Legge 142/90: Agli enti locali viene riconosciuta la possibilità di
1990: Il Congresso dei poteri Regionali e locali                            darsi un proprio ordinamento, conformandolo ai caratteri e alle
d’Europa adotta la Carta Europea della gioventù                             esigenze della propria comunità;
1993: Entrata in vigore del trattato di Maastricht,                         - Legge 59/1997:  Delega al Governo per il conferimento di
allargamento delle aree di competenza comunitaria                           funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della
2001: Libro Bianco sulla g o ve rna nc e europea - Libro                    Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
Bianco: “Un nuovo impulso per la gioventù europea”                          amministrativa;
2003:Seguito del libro Bianco - Approvazione del                            -Testo unico 267/2000: riforma dell’ordinamento delle
Consiglio d’Europa della Carta Europea della                                autonomie
partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale                       locali
2005:Patto Europeo per la Gioventù, siglato dai capi di                     - Legge 3/ 2001: Riforma dell Titolo V della Costituzione: il
Stato di governo europei                                                    baricentro del sistema legislativoDELLE P.G. ITALIANE
                                                                                 ISTITUZIONALIZZAZIONE si sposta verso le Regioni.
2009: Il Consiglio d’Europa adotta la risoluzione “Una
strategia UE per i Giovani: Investire e Rafforzare.                         2005: L. 3 1 1 /0 4: Riconoscimento legislativo del Forum
                                                                            Nazionale dei
                                                                                   giovani e dotazione di un fondo di 500.000 euro.
                              PRINCIPI                                      2006- L. 2 3 3 /2 0 0 6 : I tituz io ne d e l PO G A (G o ve rno Pro d i)
                                                                                                      s                           S
 Giovani come risorsa                                                             L. 2 48 d e l 2 0 0 6 : Co s tituz io ne d e l Fo nd o N z io na le p e r le
                                                                                                                                          a
 - G o ve rna nc e : coinvolgimento diretto dei giovani nei
 progetti dalla fase di ideazione a quella di realizzazione.                       Po litic he G io va nili.
 - Connessione tra dimensione locale e dimensione                           2007: Conferenza Unificata Stato Regioni ed Autonomie Locali:
 europea per fronteggiare le sfide della società.                           suddivisione del Fondo per le Politiche giovanili tra Governo
 -Promozione della programmazione secondo un                                Centrale (42%), Regioni (46%), ANCI (9%), UPI (3%). (DPCM
 approccio buttum up                                                        del 29/10/2008),
 - Co o p e ra z io ne fra g li Sta ti m e m bri a ttra v e rs o M to d o
                                                                  e         2008: Fondi da assegnare attraverso gli APQ:
 d i c o o rd ina m e nto a p e rto .                                       Informazione, Partecipazione, Progetti per i giovani, Mobilità,
Gli effetti del decentramento e delle linee guida
europee sulle politiche giovanili
L’impatto delle linee guida europee e le riforme amministrative hanno comportato un
mutamento dei modelli di politiche giovanili




     Fo nte : Ba z z a ne lla A, (a c ura d i), I s tire ne lle nuo ve g e ne ra z io ni: m o d e lli d i p o litic he g io va nili in I lia e in
                                .                     nve                                                                              ta
     Euro p a .
     Uno s tud io c o m p a ra to , p ro vinc ia a uto no m a d i Tre nto I ra s e d e l Tre ntino 2 0 1 0 , p . 1 3
                                                                          p
Gli effetti del decentramento e delle linee guida
europee sulle politiche giovanili in Italia


              PRIMA DEL 2006                                       DOPO IL 2006
              MODELLO MISTO                              MODELLO MINISTERIALE DECENTRATO
 Le competenze istituzionali in materia di                      E COOPERATIVO
                                                     
 gioventù sono distribuite fra i diversi Ministeri
                        




 Il livello di governo locale in materia di
 gioventù è più sviluppato e sensibile data la
 poca attenzione o comunque attenzione
 settoriale a livello nazionale
Gli effetti del decentramento e delle linee
guida europee sulle politiche giovanili




olise                 L.R. 21/1980                            Istituzione della consulta regionale giovanile
A. di Bolzano         L.P 13/1983                             Promozione del servizio giova ni nella Provincia di Bolzano
                                                              Interventi regionali per la promozione degli scambi socio        -culturali
omabardia             L.R. 45/1986
                                                              giovanili
                      L.R. 8/1988                             Istituzione dei centri polivalenti per i giovani
alabria
                      L.R. 2/2000                             Progetto Giovani
                                                                                                                                             1980 - 1990 5 le
                      L.R. 29/1988 e modifiche con la L.R.
                                                              Iniziative e coordinamento delle attività a favore dei giovani
                      37/1994
eneto
                                                              Promozione del protagonismo giovanile e della partecipazione alla
                      L.R. 17/2008
                                                              vita sociale
                                                              Istituzione del Servizio per le politiche g iovanili e del forum
                                                                                                                                             1992 - 2000 = +
                      L.R. 14/1989
                                                              regionale della gioventù
ampania
                                                              Promozione ed incentivazione dei Servizi Informagiovani e
                      L.R. 14/2000
                                                              Istituzione della rete territoriale delle strutture
                      L.R. 46/1995 e modifiche con le L:R.    Promozione e coordiname nto delle politiche d'intervento in favore
arche
                                                                                                                                             2007 – 2009 = +
                      2/1997 e 9/2003                         dei giovani e degli adolescenti.
                      L.R. 16/1995 (Integrazione con la L.R
emonte                                                        Coordinamento e sostegno delle attività a favore dei giovani
                      5/2001)
mbria                 L.R. 27/1995
                                                              Istituzione del Forum della gioventù e del
                                                              giovani
                                                                                                               l'Osservatorio regionale
                                                                                                                                               disegni di legge
                      L.R. 21/1996 (poi abrogata)             Promozione e coordinamento delle politiche rivolte ai giovani
milia Romagna




                                                                                                                                                         
                      L.R. 14/2008                            Norma in materia di politiche per le giovani generazioni
                                                              Promozione di in iziative sociali, formative e culturali a favore dei
alle d’Aosta          L.R. 8/1997
                                                              giovani. Istituzione della Consulta giovanile.
ardegna
oscana
                      L.R. 11/1999
                      L.R. 22/1999 (poi abrogata)
                                                              Iniziative e coordinamento delle attività a favore dei giovani
                                                              Interventi educativi per l'infanzia e gli adolescenti
                                                                                                                                                  Incremento
asilicata             L.R.11/2000
                                                              Riconoscimento e promozione del ruolo delle giovani generazioni
                                                              nella società regionale                                                           produzione nor
azio
                      L.R. 29/2001                            Promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani
                                                              Promozione degli strumen ti di partecipazione istituzionale delle
                                                                                                                                                      regionale
                      L.R. 20/2007
                                                              giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale
                                                              Disposizioni in materia di Comunità giovanili della Consultà
bruzzo                L.R. 19/2002
                                                              regionale dei giovani
                                                              Promozione della rappresentanza giovanile, coordinamento e
iuli Venezia Giulia   L.R. 12/2007
                                                              sostegno delle iniziative a favore dei giovani
                                                              Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili,
                      L.P. 5/2007
A. di Trento                                                  disciplina del servizio civile provinciale
                      L.P.7/2009                              Istituzione d el Consiglio Provinciale dei Giovani
iguria                L.R. 6/2009                             Promozione delle politiche per i minori e i giovani
uglia                 L.R.
cilia                 L.R.
italiane
Campania: Il quadro di riferimento delle
  politiche giovanili

                                                                                                                  L . n. 14/
                                                                                                                   .R            2000
         L.R. n.14/     1989                 L.R. n.11/      1991
                                                                            L . n. 26 del 1993
                                                                             .R                                  “Pro m o z io ne e d
  ”I tituz io ne d e l S e rviz io
     s                                            Dis c ip lina
                                                                             “Pro m o z io ne e d              I e ntiv a z io ne d e l
                                                                                                                nc
  p e r le Po litic he g io v a nili        d e ll’O rd ina m e nto
                                                                            I e ntiv a z io ne d e l
                                                                             nc                            Se rv iz io I rm a g io v a ni
                                                                                                                         nfo
   e d il Fo rum Re g io na le            a m m inis tra tiv o d e lla
                                                                         Se rv iz io I rm a g io v a ni
                                                                                     nfo                    e is tituz io ne d e lla re te
          d e lla g io v e ntù            Re g io ne Ca m p a nia
                                                                                                          te rrito ria le d e lle s trutture




Indicazione europee                    Il Servizio delle Politiche       La Regione consolida il          La legge disciplina e
 Necessità di costruire e              giovanili viene                   connubio Informazione            regola in maniera
sviluppare strutture di                annoverato come                   e partecipazione.                organica la materia
rappresentanza giovanile               Settore d’intervento con          capisaldi della politica         Informagiovani.
e di partecipazione per                il compito di vigilare            giovanile comunitaria            Istituisce il SIRG
inserire i giovani nei                 sull’attuazione di tutti gli                                       (Sistema Informativo
meccanismi di                          interventi inerenti i                                              Regionale Giovanile)-
rappresentanza                         giovani e partecipare di                                           rete territoriale degli IG
istituzionale                          concerto con gli altri                                             articolata per ambiti
                                       servizi alla                                                       distrettuali
                                       predisposizione degli atti
                                       che presentino notevole
La situazione in Campania dopo l’attuazione
  della legge regionale 14/2000




                                                                        Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla G io ve ntù
                                                                        Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re
                                              Informagiovani attivati




                                                                                    o
                                             in Campania dal 1993
                                              al 2007




I picchi di crescita più forte degli
Informagiovani si registrano proprio in
quegli anni in cui in ambito europeo si
auspica a forme altamente innovative
di sostegno ai processi di maturazione
dei giovani, e la partecipazione
diventa il prerequisito della loro
crescita democratica a tutti i livelli
territoriali.

Incremento annuale dei
Servizi     Informagiovani           
attivati in Campania dal
La situazione in Campania dopo l’attuazione
 della legge regionale 14/2000
Dal 1994 al 2006 il numero dei comuni che hanno presentato progetti per la creazione di strutture
Informagiovani è aumentato notevolmente e l’incremento più sensibile si è registrato proprio negli anni
successivi alla legge 14/2000 Comuni ammessi a contributo dal 1993 al
                            2006
          350                                                                                                            324       321
                                                                                                               319

          300                                                                                        285                                     281


          250
                                                                                           200
          200
                                                                                 169
                                                                       141
          150
                                                              105
          100
                                 49        53        45
            50         35


              0
                    1994      1995      1996      1997      1998      1999     2000      2001      2002      2003      2004      2005      2006
      Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla
                 o
      G io ve ntù
La legge 14/2000 ha innescato dei processi virtuosi non solo in termini di servizi attivati, ma anche di risposte
istituzionali, stimolando sensibilmente l’interesse degli enti comunali ai temi dell’informazione e
partecipazione e, esercitando, quindi, un forte impatto sulle politiche dei Comuni campani.
La situazione in Campania dopo l’attuazione
  della legge regionale 14/2000
                                                 Contributi erogati dal 1993 al 2006
                                                                                                     Anno                  Am ontare
                                                                                                                               m
                                                                                                                        contributo erogato
                                                                                          1993                           €      90.132,06
                                                                                          1994                           €    131.696,51
                                                                                          1995                           €    109.747,09          Dal
                                                                                          1996                           €      87.797,67      1993-2000
                                                                                          1997                           €      79.017,91         Euro
                                                                                                                                              1.675.912,96
                                                                                          1998                           €    131.696,51
                                                                                          1999                           €    219.494,18
                                                                                          2000                           €    826.331,04
                                                                                          2001                           €    723.039,66
                                                                                          2002                           €    873.328,62
                                                                                                                                             Dal 2001-2006
                                                                                          2003                           €    681.109,04
                                                                                                                                                  Euro
                                                                                          2004                           €    527.302,49      3.581.530,99
                                                                                          2005                           €    464.811,21
                                                                                          2006                           €    311.939,97
                                                                                          Totale                                  € 5.257.443,95
Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla
            o
G io ve ntù
L’atteggiamento dei giovani campani nei
 confronti dei servizi Informagiovani e Forum
 Giovani
Percentuali di giovani che sono a conoscenza dei Servizi pubblici a loro
rivolti




                                                                                                               c o nd iz io ne g io va nili d e lla Fa c o ltà d i S o c io lo g ia ,, a nno 2 0 1 1
                                                                                                               c o nd iz io ne g io va nili d e lla Fa c o ltà d i So c io lo g ia a nno 2 0 1 1
                                                                                                               Fo nte :: N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti O s s e rva to rio Re g io na le s ulla
                                                                                                               Fo nte N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti O s s e rv a to rio Re g io na le s ulla
                            (% sul totale delle risposte)
                                           %  
   Cinema/ teatri pubblici                64,8




                                                                                                                             o
                                                                                                                             o
   Palestre Pubbliche                     55,2                  I giovani hanno un basso livello di
   Forum giovanili                        39,8                  conoscenza dei servizi pubblici giovanili. I
   Servizi Informagiovani                 39,0                 Forum Giovani e gli Informagiovani in
   Spazio             giovani,                                  un’ipotetica   graduatoria      dei  servizi
   consultorio                         34,8                     occupano il terzo ed il quarto posto
   Centro giovanile                    28,6
   Sale prove musicali                 25,8
          Consulta   politiche
   giovanili                           25,2
  Partecipazione alle attività dei Forum giovani
   N 883
     =                                                          Più dell’80% del campione intervistato ha
                                                 %              dichiarato non prendere parte alle attività
                                                                organizzate dai Forum Giovani.
 No, non le conosco                               62,5
                                                               Il dinamismo e l’apertura regionale sul
 No, anche se le conosco                          24,7
                                                                fronte di questa tipologia di servizi, non
 No, le attività che fanno non mi                               sembra essere riuscito a contrastare
 interessano                                        2,3         adeguatamente          il     progressivo
 Si, ho partecipato                               10,4          allontanamento dei giovani dalle sedi
 To ta le                                          1 00         istituzionali
 N 7 43
   =
L’atteggiamento dei giovani campani nei
confronti dei servizi Informagiovani e Forum
Giovani
Distribuzione percentuale in ordine di importanza dei motivi per cui i giovani non utilizzano i Servizi
Informagiovani
                                          (% sul totale delle risposte)
                                                                                   %
        Non conosce                                                                    42,2
        Non ho avuto nessun motivo per rivolgermi ad un Servizio Informagiovani        31,1
        Non so che cosa fa un Informagiovani                                           16,3
        Preferisco ricorrere ad altri Servizi/canali                                     3,6
        Non presente sul territorio                                                      3,5
        Non è un servizio in grado di soddisfare le mie esigenze                         3,3
        To ta le                                                                        100
        N= 8 5 8
L’atteggiamento dei giovani campani nei
confronti dei servizi Informagiovani e Forum
Giovani
Distribuzione percentuale in ordine di importanza dei motivi per cui i giovani utilizzano il Servizio Informagiovani
                                              (% sul totale dei casi)
                                                                                                 %
Lavoro-Opportunità di lavoro nella tua Regione                                                 41,58
Tempo Libero-Attività Culturali e del Tempo libero                                             18,81
Formazione-Orientamento scolastico e universitario                                             17,82
Lavoro-Opportunità di lavoro in tutta Italia                                                   10,89
Lavoro-Bandi di concorso                                                                        7,92
Tempo Libero-Viaggi e Vacanze                                                                   5,94
Formazione-Occasioni di studio all'estero                                                       3,96
Lavoro-Bandi Locali per l'imprenditoria giovanile                                               3,96
Attività Personali- Servizio civile nazionale                                                   3,96
Tempo Libero-Utilizzare Internet                                                                2,97
Tempo Libero-Servizi di Counselling                                                             1,98
Lavoro-Opportunità di lavoro all'estero                                                         0,99
Attività' Personali- Sostegno all'avviamento di un'impresa sociale e culturale                  0,99
Attività Personali- sostegno per affitto e accesso alla locazione                               0,99
Attività Personali -Microcredito per progetti di lavoro e di vita                               0,99
N 1 01
 =

Raggruppando le motivazioni nelle categorie lavoro, tempo libero, attività personali, si nota una netta
prevalenza delle richieste informative circa l’opportunità lavorativa. Questo dato evidenzia il contrasto
istituzionale e di parziale sovrapposizione che il Servizio Informagiovani ha con i Centri per l’Impiego.
Campania: La sperimentazione dei Piani
Territoriali Giovanili

A livello territoriale i PTG (deliberazione n.1805 del 11/12/2009) sono la cornice logica ed
organizzativa entro cui si sono consolidati i cambiamenti delle politiche giovanili italiane




 Cambiamento di                   Si fonda sulla costruzione di politiche atte allo sviluppo della
   contenuto                                      cittadinanza attiva dei giovani




                                 Spostamento di fo c us verso le specifiche esigenze
Cambiamento nei                  locali
modelli di gestione              Valorizzazione dell’autonomia delle autorità locali
 e di g o v e rna nc e           Superamento della tradizionale frammentarietà del
  delle politiche                settore
     giovanili                    Partecipazione dei giovani ai processi decisionali
                                 attraverso i Forum Giovani
Campania: La sperimentazione dei Piani
 Territoriali Giovanili
         Sperimentazione dei Piani Territoriali Giovanili (deliberazione n.1805 del 11/12/2009):

                                                                                     Ambito territoriale della programmazione
                                                   Panificazione costruita a
                                            




                                                                                
   Panificazione scollegata                                                                    Distretto scolastico
                                                   livello di comunità locale         (istituiti con DPR 416/1974 - in vita fino al 2003)


       Linee di intervento della                         APQ – (1 agosto del 2008 con                  PTG simile a PLG e PdZ
       programmazione dei PTG                               Ministero     dello    Sviluppo
                                                            Economico, la Presidenza             Mobilitazione ed inclusione degli
A-Informiamoci: Pro m o z io ne                    e        del Consiglio dei Ministri, il       attori interessati
inc e ntiv a z io ne         de i          s e rv iz i      Dipartimento della Gioventù          Raccolta di dati e informazioni
I rm a g io v a ni e c o o rd ina m e nto
 nfo                                                        e la Regione Campania).              sui bisogni sociali
d e lla re te SI ;RG                                     A. Informiamoci                         L’individuazione degli obiettivi
B- Partecipiamo: Pro m o z io ne e                       B. Partecipiamo                         strategici     e    delle   priorità
inc e ntiv a z io ne d e lla c itta d ina nz a           C. Progettiamo                          d’intervento pertinenti rispetto ai
a ttiv a                                                 D. Una Regione giovane per i            bisogni rilevati
C-Progettiamo:              So s te g no           ai       giovani: scambi culturali            L’individuazione di sistemi di
p ro g e tti inno va tiv i e d i re te in                E. Osserviamoci                         valutazione
m a te ria d i p o litic he g io v a nili;               F. Formiamoci                           La progettazione di dettaglio dei
H: Azioni di sistema                                     G. Interventi per strutture             progetti da implementare
                                                            dedicati ai giovani
                                                         H. Azioni di sistema
L’analisi dei PTG


                                               Analizzare l’attività programmatoria e progettuale dei




                                           
            Obiettivi                          territori con una specifica attenzione alla capacità di lettura
                                               e comprensione dei bisogni sociali della popolazione
                                               giovanile e del contesto territoriale di riferimento


                                                                         
                                                                 Strumenti utilizzati
                                                             
                                                                                 
         Griglia di valutazione- Dimensioni indagate
–Legittimazione       formale        dei       documenti    di      Risultati dell’Indagine CATI sui bisogni
programmazione
                                                                    emergenti della popolazione giovanile
–   Coerenza interna dei documenti di programmazione                campana       condotta    dall’Osservatorio
–   Rilevanza                                                       Regionale Permanente sulla Condizione
–   L’adeguatezza degli interventi                                  Giovanile della Facoltà di Sociologia
–   La presenza o meno di elementi innovativi
L’universo di riferimento

           Distribuzione provinciale dei distretti, dei PTG presentati, dei PTG analizzati
                                       N. dei distretti N. PTG. presentati       N. PTG analizzati
           Avellino e provincia                7                     7                      7
           Benevento e provincia               5                     5                      5
           Caserta e provincia                12                    10                      7
           Napoli e provincia                 25                    17                     17
           Salerno e provincia                13                    13                     12
           Totale                             62                    52                     48

  Provincia                                                              Comune capofila
                (dis. 1) Ariano Irpino -(dis. 2) Atripalda – (dis. 3) Mercogliano – (dis. 4) Grottolella – (dis.5) Lacedonia - (dis.6) Lioni – (dis.
Avellino
                30) Quindici.
Benevento       (dis.7) Benevento – (dis. 8) Airola – (dis.9) Telese- (dis.10) Morcone – (dis.11) San Marco dei Cavoti .
                (dis.12) Caserta – (dis.14) Marcianise – (dis.15) Aversa – (dis.19 )Sessa Aurunca – (dis.20) Sparanise – (dis.22) San
Caserta
                Cipriano d’Aversa – (dis.23) Vairano Pantenora.
                (dis.24) Ischia – (dis.25) Pozzuoli - (dis.26) Marano di Napoli – (dis.27) Frattamaggiore – (dis.28) Afragola – (dis.29)
                Casavatore – (dis.30) Cicciano- (dis.31) Acerra – (dis.32) Ottaviano - (dis.33) Somma Vesuviana – (dis.34) San Giorgio
Napoli
                a Cremano – (dis.35) Portici – (dis.36) Torre del Greco -(dis.37)Torre Annunziata –(dis. 38) Castellammare di Stabia -
                (dis.39) Sorrento - (dis.40/49) Napoli.

                (dis.50 ) Salerno - (dis.51 ) Amalfi - (dis.52 ) Cava dei Tirreni – (dis.53 ) Nocera Inferiore - (dis.54 ) Sarno - (dis.55 )
Salerno         Mercato San Severino - (dis.56 ) Battipaglia - (dis.57 ) Eboli – (dis.58 ) Agropoli – (dis 59.) Roccaraspide – (dis. 61) Sala
                Consilina - (dis.62 ) Sapri.
La risposta dei Territori alla sperimentazione dei
PTG
                                                                       N. dei comuni
                         N.Comuni                      Comuni
                                           Azione    A                 coinvolti     in
                         aderenti     al               aderenti     al
                                           -2009                       più, rispetto al
                         distretto                     Ptg-2010
                                                                       2009
                                                                                            Distribuzione del n. dei comuni che
Provincia di Avellino            119                58             74               16      hanno partecipato all’Azione A e alla
Provincia           di                                                                      sperimentazione del PTG distinte per
                                     78             47             60              13
Benevento                                                                                   province
Provincia di Caserta              104           44                 53               9
Provincia di Napoli                92           49                 77              28
Provincia di Salerno              158           84                110              26          Il PTG ha stimolato la
To ta le                          551          28 2               37 4             92          partecipazione degli enti
                             Incremento percentuale +32,6%                                     locali nella progettazione
                                                                                               degli interventi a favore
                                                                                               dei giovani



                                                                                        Incremento percentuale dei comuni
                                                                                        con la programmazione dei PTG
Le linee di azione e le risorse finanziate
impiegate - 1



                                       La distribuzione delle risorse economiche
                                       investite nella sperimentazione dei PTG




                          %
 Provincia di Avellino         16,3
                                      Distribuzione provinciale delle risorse
 Provincia di Benevento        10,8   economiche investite nella sperimentazione
 Provincia di Caserta          12,4   dei PTG
 Provincia di Napoli           37,7
 Provincia di Salerno          22,8
 Totale                       100,0
Le linee di azione e le risorse finanziate
impiegate - 2
            Distribuzioni dei progetti tra le azioni di programmazione




               Distribuzioni provinciale delle tipologie dei progetti
                                                                         Azione H
                     Azione A          Azione B             Azione C
                                                                         Azione di   Totale
                   Informiamoci       Partecipiamo         Progettiamo
                                                                         sistema
Benevento               13                 17                   14          10             54
Avellino                10                 12                   11           5             38
Caserta                 14                 17                   14           7             52
Napoli                  41                 42                   44          18            145
Salerno                 22                 31                   21          11             85
Totale                 1 00                119                  1 04        51            37 4
Analisi di contesto: Dimensioni esplorate ed i
bisogni rilevati-1
  Dimensioni esplorate nelle analisi di contesto nei PTG (% sul
                      totale delle risposte)
Dimensioni esplorate                                    %
Mercato del lavoro                                          73,3
Problematiche sociali                                       68,9
Caratteristiche geo-morfologiche                            51,1
Infrastrutture                                              44,4
Opportunità ricreative                                      44,4
Caratteristiche demografiche                                28,9
Sicurezza e vivibilità del territorio                       24,4
Altro. Spec.                                                22,2
Trasporti e comunicazioni                                   13,3   I bisogni indagati




    I bisogni legati al mercato del
                                               




    lavoro       si       declinano
    essenzialmente in “mancanza
    del lavoro”
Analisi di contesto: Dimensioni esplorate ed i
bisogni rilevati - 2
                        Grado di esplorazione delle dimensioni analitiche (valori medi)
            Caratterist Caratterist Trasporti
                                                            Sicurezza      Opp.       Mercato     Probl.     Media
              iche      iche geo-      e        Infrast.
                                                            e vivibilità   Ricr.     del lavoro   Soc.      generale
             demog. morfolog. comunic.
Avellino          1,86        0,51       1,00        1,15          0,86       1,15        1,19       1,16       1,11
Benevent
                 1,12        0,92       1,32         0,50          0,52       1,50        1,22       1,78       1,11
o
Caserta          0,92        0,23       0,00         0,23          0,44       0,41        2,08       0,23       0.57
Napoli           1,95        0,23       0,01         1,32          1,88       2,99        1,70       1,53       1,45
Salerno          2,32        1,14       0,45         1,48          0,02       0,48        1,39       1,94       1,15
Campania         1,77        0,66       0,58         1,06          1,05       0,45        1,46       1,46       1,06



Emerge una lettura superficiale del territorio e poco approfondita
Le problematiche rilevate non sempre si traducono in bisogni soprattutto in relazione al mondo
giovanile
La descrizione dei bisogni appare piuttosto fumosa
La lettura del territorio è spesso guidata da conoscenze di senso comune sia della condizione
giovanile che del contesto territoriale di riferimento
Analisi di contesto. Confronto con i dati del
CATI

Distribuzione percentuale delle priorità dei giovani          %
campani (% sul totale dei casi)
Orientamento al lavoro e alle professioni                    44,40
Opportunità di formazione professionale                      23,94
Attività culturali e del tempo libero                        17,08
Orientamento scolastico e universitario                      15,89
Corsi gratuiti di lingua inglese per giovani                 11,32
Esperienze di lavoro all'Estero                               7,73
Incentivi per l'imprenditoria giovanile                       6,53
Esperienze di studio all'Estero                               6,42
Corsi gratuiti di informatica per giovani e giovani
coppie                                                        5,77
Sostegno economico a giovani inoccupati/disoccupati           4,57
Sostegno per l'acquisto di una casa per giovani coppie        4,03
Sportelli di c o uns e lling                                  3,05
Sconti per attività culturali e del tempo libero              2,72
Opportunità di partecipazione alla vita politica della
Regione                                                       2,61
Scambi culturali con gli altri paesi dell'unione europea      2,29
Sostegno per l'affitto di una casa per giovani e giovani
coppie                                                        2,07
Benefit         ed         agevolazioni    per     giovani
inoccupati/disoccupati                                        1,41
Corsi di educazione sessuale                                  0,33
N= 964
Analisi degli assetti organizzativi del sistema
  locale di partecipazione giovanile




                                                    
Emerge una distanza tra gli attori istituzionali e le diverse forme dell’associazionismo giovanile
riconducibile a due fattori:
Scarsa conoscenza del tessuto associativo locale
Propensione ad attivare quella parte del tessuto associativo con il quale si è maggiormente in
contatto
Analisi degli assetti organizzativi del sistema locale di
partecipazione giovanile: Punti di forza e punti di debolezza

Punti di forza del sistema locale di partecipazione giovanile
                              (% sul totale dei casi)
                                                                    %
Modalità di scambio e collaborazione con altri attori                43,2
Accessibilità delle strutture                                        32,4
Conoscenza del territorio                                            27,0
Visibilità del territorio                                            24,3
Accessibilità delle informazioni                                     18,9       “(… ) g li o p e ra to ri d e i v a ri s e rviz i
Competenze degli operatori                                           18,9          I rm a g io va ni ha nno , m o lto
                                                                                    nfo
                                                                                 s p e s s o , un turn-o ve r e q uind i a
Informazioni offerte                                                  5,4
                                                                            live llo d i fo rm a z io ne no n s i rie s c e a d
Disponibilità degli operatori                                         5,4    a rriva re a d e i b uo ni live lli q ua lita tivi.
Tempestività delle risposte                                           2,7       Tutto c iò a d is c a p ito d e i s e rviz i e
                                                                                  d e lle info rm a z io ni d a o ffrire a i
Punti di debolezza del sistema locale di partecipazione giovanile           g io va ni d e l te rrito rio (… ). ”
                              (% sul totale dei casi)                                                                  (PTG di
                                                                    %                            Cicciano)
Quantità di risorse umane disponibili                                        
                                                                     41,0
                                                                            “Ca re nz a d i p e rs o na le c o n a d e g ua ta
Modalità di coinvolgimento dell'utenza                               38,5     c o ntra ttua liz z a z io ne a d is p o s iz io ne
Scarsa collaborazione con altri attori presenti sul territorio       30,8           d e lla re te I rm a g io va ni e
                                                                                                     nfo
Risorse finanziarie disponibili                                      28,2    fre q ue nte im p ie g o d i ris o rs e e s te rne
Risorse territoriali scarse ed inadeguate                                         p e r p e rio d i lim ita ti, ta li d a no n
                                                                     25,6
                                                                                     fa vo rire una lo ro a d e g ua ta
Formazione degli operatori                                           12,8         e s p e rie nz a ne lla g e s tio ne d e l
Scarsa attenzione al monitoraggio delle attività                      5,1                          s e rviz io ”
Tempestività delle risposte                                             0              (PTG di Sala Consilina)
Analisi degli assetti organizzativi del sistema locale di
partecipazione giovanile: Opportunità e Vincoli

Opportunità del sistema locale di partecipazione giovanile
                        (% sul totale dei casi)
                                                              %
Informazione                                                  48,1
Diffusione materiale informativo                              33,3
Orientamento                                                  29,6
Ascolto/accoglienza                                           25,9
Formazione                                                    25,9
Produzione materiale informativo                              25,9
Convegni/Seminari                                             18,5   “(… ) Sc a rs o s o s te g no d a p a rte d e lle
Modalità strutturate di ricezione del feed-back degli                 is tituz io ni lo c a li e s c a rs a s e ns ibilità
utenti                                                        14,8   p o litic a a lle Po litic he G io v a nili (… ). ”
Risposte tempestive                                            7,4              (PTG di Lioni)
Supporto, sistema locale di partecipazione giovanile
Vincoli del      accompagnamento           e    risoluzioni
problematiche           (% sul totale dei casi)                3,7
                                                              %
                                                                      Difficoltà dei territori nel fare questo
Risorse territoriali scarse e inadeguate                      48,3
Difficoltà nel coinvolgimento dell'utenza                     27,6
                                                                      tipo di analisi?
                                                                      Tendenza degli amministratori locali
Rigidità delle modalità di funzionamento                      24,1
Quantità di risorse umane disponibili                         20,7    a spostare l’attenzione delle proprie
Formazione risorse umane disponibili                          20,7    responsabilità verso l’esterno?
Distanza spaziale tra le strutture                            17,2
Scarsa tempestività delle risposte                             3,4
Difficoltà di garantire pari opportunità d'accesso             3,4
Le priorità della programmazione e gli obiettivi strategici

         Distribuzione percentuale delle priorità della programmazione
                             (% sul totale dei casi)
                                                                         %
Implementare la rete dei servizi esistenti                                56,4
                                                                                           Coerentemente con quanto




                                                                                    
Raggiungere un maggior numero di utenti                                   53,8
                                                                                           rilevato a proposito del
Migliorare l'offerta dei servizi                                          46,2
                                                                                           coinvolgimento dell’utenza
Favorire la collaborazione fra i soggetti istituzionali esistenti         41,0
Attivare nuovi servizi                                                    33,3
Migliorare l'accessibilità dei servizi esistenti                          17,9     “(… ) I p ia no s i p ro p o rre bbe s u s c a la lo c a le
                                                                                            l
                                                                                    una e ffic a c e o p e ra d i s e ns ibiliz z a z io ne e d
        Obiettivi strategici della programmazione (% sul totale dei casi)              info rm a z io ne ris p e tto a lle o p p o rtunità
                                                                                     p a rte c ip a tive c he o ffro no i Fo rum c o n la
                                                                        %
                                                                                     c o lla b o ra z io ne p ie na d e lle a s s o c ia z io ni
 Informazione/sensibilizzazione del territorio                              70,2     g io va nili p iù a ttive s e c o nd o un d is c o rs o
 Relazione con il mercato del lavoro                                        42,6   inc lus ivo e d i c o s ta nte a g g re g a z io ne (… ). ”
 Collaborazione interistituzionale                                          38,3                        (PTG di Amalfi)
 Collaborazione con attori non istituzionali                                36,2
 Rapporti con l'utenza                                                      31,9
 Relazione con la formazione professionale                                  27,7   “(… ) Co lle g a m e nti s ine rg ic i c o n i Ce ntri p e r
                                                                                     l’I p ie g o d e lla Pro vinc ia d i A e llino , c o n
                                                                                       m                                      v
 Radicamento territoriale dei servizi esistenti                             23,4
                                                                                          l’Unive rs ità (p e r i tiro c ini fo rm a tivi
 Attivazione nuovi servizi                                                  19,1     unive rs ita ri), c o n le A e nz ie inte rni la i d i
                                                                                                                   g
 Formazione degli operatori                                                 17,0   La vo ro p re s e nti in Re g io ne Ca m p a nia (… )”.
                                                                                                     (PTG di Quindici)
Anche in questo settore sta maturando l’idea di servizi sempre più connotati da intenti di matrice
promozionale in cui l’attenzione non è incentrata tanto sulle strutture, quanto sugli interventi da attuarsi
attraverso la costruzione di reti tra attori istituzionali e non
La distribuzione della spesa: scarsa capacità dei territori di
intercettare altre risorse economiche

Sebbene le risorse siano state individuate come un punto di debolezza del sistema di
partecipazione giovanile locale, la distribuzione della spesa mette in evidenza una scarsa
capacità dei territori di intercettare altre risorse provenienti da altri ambiti territoriali.

                                                                                            Differenze
              Risorse        Risorse                        Totale                        compartecipazi
             regionali       Proprie      Altre risorse   Speriment.     Compartecip.     one effettiva e
                 €              €               €             €              €               stabilita
 Prov. AV    752.033,00     221.596,85                     973.629,85       188.008,25        33.588,60
 Prov. BN    500.706,03     128.526,89                     629.232,92       125.176,51          3.350,38
 Prov. CE    574.715,98     127.420,19          99,00      702.235,00       143.679,00        -16.258,81
 Prov. NA   1.744.964,41    490.337,14     99.387,63      2.334.680,18      436.241,10        54.096,04
 Prov. SA   1.054.947,68    266.168,14                    1.321.115,82      263.736,92          2.431,22
 Totale     4.627.367,10   1.234.049,21    99.486,63      5.960.893,77     1.156.841,78       77.207,43
Considerazioni conclusive sui
risultati emersi
Riflessioni sul piano metodologico          Riflessioni sul piano dei contenuti

Assenza          di    riferimenti    ad   Tendenza a considerare la gioventù in
argomentazioni teoriche e a dati di         termini di pericolo e ad identificarli come
ricerca circa i fenomeni sui quali si       una categoria da proteggere
intende intervenire;                        La partecipazione giovanile si declina
Difficoltà nella progettazione formale     alla partecipazione ad eventi di
degli interventi                            sensibilizzazione verso temi della
Schiacciamento sulla m is s io n. Gli      prevenzione: droga, alcol, delinquenza.
obiettivi strategici sono astratti e poco   Mancano        riferimenti     ad      altre
traducibili in prassi operative (mancano    dimensioni esistenziali con cui i giovani
i meta-obiettivi)                           devono scontrarsi
Difficoltà di lettura dei bisogni del
mondo giovanile
Considerazioni conclusive sui
 risultati emersi
  Riflessioni sul piano metodologico

  Assenza di riferimenti ad argomentazioni
  teoriche e a dati di ricerca circa i fenomeni
  sui quali si intende intervenire;
  Schiacciamento sulla m is s io n. Gli            Una crescita culturale dei territori in
  obiettivi strategici sono astratti e poco         ambito programmatico
  traducibili in prassi operative (mancano i
  meta-obiettivi)
  Difficoltà di lettura dei bisogni del mondo
  giovanile
   Difficoltà nella progettazione formale
  degli interventi


I PTG è la prima esperienza di programmazione negoziata per progetti, pertanto non c’è stato
il tempo necessario per consolidarsi quantomeno come linguaggio tra gli operatori e rispetto al
PdZ manca una struttura organizzativa (es. Uffici di piano)

 L’impegno richiesto al fronte delle risorse economiche stanziate ha rappresenta un fattore
demotivante
Considerazioni conclusive sui
 risultati emersi

                   LUCI                                         OMBRE
L’esperienze dei PTG ha permesso di            Non basta introdurre una nuova
pensare agli interventi per i giovani in un     modalità   di    programmazione     per
ottica sistemica                                cambiare il corso delle politiche to ut
A livello locale ha innescato un               c o urt, ma bisogna consolidare le
                                                competenze si s o c ia l p la nning
processo di istituzionalizzazione delle
P.G.                                            Il PTG non è una politica che nasce
La sperimentazione, grazie anche               dal basso, ma è una politica to p -d o wn
                                                che spinge verso una programmazione
all’impegno     del     Settore     Politiche
                                                bo tto m -up
Giovanile, ha avuto un effetto propulsivo
in termini di mobilitazione territoriale.

Más contenido relacionado

Destacado

Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...
Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...
Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...Івано-Франківський регіональний центр
 
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015Vaibhav Saboo
 
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afone
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afoneTysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afone
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afonenizhgma.ru
 
An overview of village chicken-keeping practices in Sanza ward in Singida re...
An overview of village chicken-keeping practices  in Sanza ward in Singida re...An overview of village chicken-keeping practices  in Sanza ward in Singida re...
An overview of village chicken-keeping practices in Sanza ward in Singida re...Elpidius Rukambile
 
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλ
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλFlipside Digital Media- Εταιρικό προφίλ
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλFlipside Digital Marketing
 
บรรณานุกรม ดนตรี นาฎศิลป์
บรรณานุกรม  ดนตรี นาฎศิลป์บรรณานุกรม  ดนตรี นาฎศิลป์
บรรณานุกรม ดนตรี นาฎศิลป์leemeanxun
 

Destacado (14)

Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...
Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...
Результати громадської антикорупційної експертизи регуляторних актів в м.Іван...
 
Thai music13
Thai music13Thai music13
Thai music13
 
3kamencaiyok
3kamencaiyok3kamencaiyok
3kamencaiyok
 
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015
Ambit_Cement_Thematic_Northcountryblues_19Jun2015
 
งานนำเสนอ1 อบจ
งานนำเสนอ1 อบจงานนำเสนอ1 อบจ
งานนำเสนอ1 อบจ
 
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afone
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afoneTysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afone
Tysyacheletie russkogo prisutstvia_na_afone
 
Live Seminar 31: Reinforcing the International Legal Framework for Protecting...
Live Seminar 31: Reinforcing the International Legal Framework for Protecting...Live Seminar 31: Reinforcing the International Legal Framework for Protecting...
Live Seminar 31: Reinforcing the International Legal Framework for Protecting...
 
Просування пріоритетів івано-франківського бізнесу до влади
Просування пріоритетів івано-франківського бізнесу до владиПросування пріоритетів івано-франківського бізнесу до влади
Просування пріоритетів івано-франківського бізнесу до влади
 
Thai music5
Thai music5Thai music5
Thai music5
 
An overview of village chicken-keeping practices in Sanza ward in Singida re...
An overview of village chicken-keeping practices  in Sanza ward in Singida re...An overview of village chicken-keeping practices  in Sanza ward in Singida re...
An overview of village chicken-keeping practices in Sanza ward in Singida re...
 
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλ
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλFlipside Digital Media- Εταιρικό προφίλ
Flipside Digital Media- Εταιρικό προφίλ
 
บรรณานุกรม ดนตรี นาฎศิลป์
บรรณานุกรม  ดนตรี นาฎศิลป์บรรณานุกรม  ดนตรี นาฎศิลป์
บรรณานุกรม ดนตรี นาฎศิลป์
 
Flipside Digital Media company profile
Flipside Digital Media company profileFlipside Digital Media company profile
Flipside Digital Media company profile
 
Non formal education
Non formal educationNon formal education
Non formal education
 

Similar a Il nuovo corso delle politiche giovanili in Italia

giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...Giovanni Campagnoli
 
La mobilità costretta
La mobilità costrettaLa mobilità costretta
La mobilità costrettaMassimo Resce
 
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in Lombardia
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in LombardiaLavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in Lombardia
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in LombardiaAres 2.0 - aresduezero
 
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptxOsservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptxAntonioTintori1
 
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCA
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCAServizio Civile Universale - Federica DE LUCA
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCAOECD CFE
 
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale laura traversi
 
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Giovanni Campagnoli
 
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docxOsservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docxAntonioTintori1
 
Prima le donne e poi i bambini
Prima le donne e poi i bambiniPrima le donne e poi i bambini
Prima le donne e poi i bambiniVispo Srl
 
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...ISTUD Business School
 
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'Imprenditorialità
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'ImprenditorialitàIndicazioni programmazione per l'Educazione all'Imprenditorialità
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'ImprenditorialitàCfp Fonte
 
Report: i giovani e le loro sfide professionali
Report: i giovani e le loro sfide professionaliReport: i giovani e le loro sfide professionali
Report: i giovani e le loro sfide professionaliDavide Moleti
 
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_f
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_fRapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_f
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_fStefania Farsagli
 
Bilancio Sociale Cospe_2010
Bilancio Sociale Cospe_2010Bilancio Sociale Cospe_2010
Bilancio Sociale Cospe_2010cospesocial
 

Similar a Il nuovo corso delle politiche giovanili in Italia (20)

A. Rosina: La realtà dei giovani
A. Rosina: La realtà dei giovaniA. Rosina: La realtà dei giovani
A. Rosina: La realtà dei giovani
 
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...
 
SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdfSGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
 
La mobilità costretta
La mobilità costrettaLa mobilità costretta
La mobilità costretta
 
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in Lombardia
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in LombardiaLavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in Lombardia
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in Lombardia
 
Bollenti Spiriti. Principi attivi (Caso di studio)
Bollenti Spiriti. Principi attivi (Caso di studio)Bollenti Spiriti. Principi attivi (Caso di studio)
Bollenti Spiriti. Principi attivi (Caso di studio)
 
Progetto Osservatorio
Progetto OsservatorioProgetto Osservatorio
Progetto Osservatorio
 
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptxOsservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - PPT.pptx
 
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCA
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCAServizio Civile Universale - Federica DE LUCA
Servizio Civile Universale - Federica DE LUCA
 
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale
 
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...
 
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docxOsservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docx
Osservatorio sulle Tendenze Giovanili - word.docx
 
Prima le donne e poi i bambini
Prima le donne e poi i bambiniPrima le donne e poi i bambini
Prima le donne e poi i bambini
 
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...
Abstract della ricerca Giovani e lavoro: dall'Università al mondo. I giovani ...
 
Neet, una generazione di giovani inattivi sfiduciati.pptx
Neet, una generazione di giovani inattivi sfiduciati.pptx Neet, una generazione di giovani inattivi sfiduciati.pptx
Neet, una generazione di giovani inattivi sfiduciati.pptx
 
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'Imprenditorialità
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'ImprenditorialitàIndicazioni programmazione per l'Educazione all'Imprenditorialità
Indicazioni programmazione per l'Educazione all'Imprenditorialità
 
Report: i giovani e le loro sfide professionali
Report: i giovani e le loro sfide professionaliReport: i giovani e le loro sfide professionali
Report: i giovani e le loro sfide professionali
 
Career education
Career educationCareer education
Career education
 
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_f
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_fRapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_f
Rapporto cittadinanza economica_f_rosselli_pattichiari_2012_f
 
Bilancio Sociale Cospe_2010
Bilancio Sociale Cospe_2010Bilancio Sociale Cospe_2010
Bilancio Sociale Cospe_2010
 

Más de Osservatorio Giovani Campania

Más de Osservatorio Giovani Campania (8)

Sintesi cati. la transizione
Sintesi cati. la transizioneSintesi cati. la transizione
Sintesi cati. la transizione
 
Informagiovani e Politiche Giovanili
Informagiovani e Politiche GiovaniliInformagiovani e Politiche Giovanili
Informagiovani e Politiche Giovanili
 
Interessi personali, tempo libero e prospettive future dei giovani in Campania
Interessi personali, tempo libero e prospettive future dei giovani in CampaniaInteressi personali, tempo libero e prospettive future dei giovani in Campania
Interessi personali, tempo libero e prospettive future dei giovani in Campania
 
La Valutazione dei PTG
La Valutazione dei PTGLa Valutazione dei PTG
La Valutazione dei PTG
 
Il Quadro Normativo Regionale sulle Politiche Giovanili
Il Quadro Normativo Regionale sulle Politiche Giovanili Il Quadro Normativo Regionale sulle Politiche Giovanili
Il Quadro Normativo Regionale sulle Politiche Giovanili
 
La Concertazione
La ConcertazioneLa Concertazione
La Concertazione
 
La sperimentazione dei piani territoriali di politiche giovanili in Campania
La sperimentazione dei piani territoriali di politiche giovanili in CampaniaLa sperimentazione dei piani territoriali di politiche giovanili in Campania
La sperimentazione dei piani territoriali di politiche giovanili in Campania
 
Giovani e Mutamento
Giovani e MutamentoGiovani e Mutamento
Giovani e Mutamento
 

Il nuovo corso delle politiche giovanili in Italia

  • 1. Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi Di Napoli Federico II Dottorato in So c io lo g ia e Ric e rc a So c ia le XXI V-CI CLO IL NUOVO CORSO DELLE POLITICHE GIOVANILI IN ITALIA E IL CASO DELLA REGIONE CAMPANIA* * Il lavoro si inserisce nell’ambito delle attività di ricerca condotto dall’Osservatorio Regionale Permanente sulla Condizione Giovanile della Facoltà di Sociologia ed è stato in parte finanziato dal Settore delle Politiche Giovanili della Regione Campania Candidato Tutor Antonietta Biscaglia Prof. Giancarlo Ragozini
  • 2. Le Politiche Giovanili: questioni di fondo Anni ’60: I giovani da soggetti indistinti diventano i destinatari di politiche progettate non più esclusivamente in riferimento alla loro condizione di studenti o di lavoratori, ma in relazione alla loro condizione sociale Ambito di studio  In ambito accademico esiste una tradizione di studi sui relativamente recente giovani e sulla condizione giovanile a tale tradizione non ha fatto seguito il consolidamento di un ambito di studio volto ad analizzare le politiche giovanili come ambito di intervento autonomo.   Piano pratico Italia attivazione di interventi frazionati e spesso subordinati alla Mancanza di una struttura sensibilità e alla disponibilità delle varie figure tecniche e/o centrale di raccordo degli politiche che si sono impegnate in questo settore. interventi rivolti ai giovani Assenza di una normativa di  Piano scientifico riferimento nazionale Poca attenzione selettiva che in altri settori di studio ha alimentato una consistente letteratura specialistica (Tomasi, 2000).
  • 4. Giovani e politiche giovanili: questioni preliminari e definitorie Le p o litic he g io va nili p o s s o no e s s e re c o ns id e ra te c o m e q ue l s is te m a d i a z io ni e d inte rve nti a va le nz a p ubblic a , a v e nte lo s c o p o d i fo rnire a i g io v a ni g li s trum e nti ne c e s s a ri p e r v ive re in m o d o p o s itiv o la tra ns iz io ne a lla vita a d ulta (Ca m p a g no li, 201 0) 1. Quali sono i criteri di individuazione dei destinatari delle politiche giovanili? Chi sono i giovani 2. Di chi è la titolarità degli interventi di politica giovanile? 3. Quale è il ruolo dei giovani nelle politiche?  I problemi della partecipazione 4. Le politiche giovanili sono politiche trasversali o settoriali? Finalità e i rapporti tra i vari ambiti In letteratura non esiste una definizione univoca e condivisa di cosa si intenda per politiche giovanili, ogni paese possiede un proprio quadro nazionale e una propria architettura istituzionale in base alle quali sono decise le finalità a cui devono corrispondere gli interventi rivolti ai giovani.
  • 5. Chi sono i giovani? Il prolungamento della giovinezza una categoria sempre più evanescente: Il giovane è….? Prima degli anni ’80 Dopo gli anni ’80 Il superamento delle L’ordine delle soglie sia soglie segue un della transizione andamento sincronico familiare-matrimoniale, per cui ogni fase è che quella scolastico propedeutica alla fase -professionale risulta immediatamente sempre meno successiva. standardizzato e socialmente condiviso. L’andamento è differente nei diversi contesti nazionali. Non ha più senso parlare di transizione, ma di transizioni: processo sempre meno lineare e monodirezionale. Situazioni sempre meno strutturate in modelli (Lagrèe, 2001)- F urlon e Cartm (1997) segnano questo passaggio utilizzando la metafora del viaggio: viaggio in el treno e viaggio in auto
  • 6. I confini della gioventù, le possibile ricadute sul piano pratico: l’esempio della ripartizione del Fondo Nazionale della Politiche Giovanili % % % pop.giovanile popolazione Contributo 15-30 giov. 15-34 Italia del Nord 42,8 40,7 42 Italia Centrale 19,5 18,4 18,6 Italia Meridionale e Insulare 37,7 40,9 39,4 Totale 100,0 100,0 100,0 N € 60.000.000,00 11.084.520 14.728.093 Nostra elaborazione su dati Istat, 2008- dati al 1° gennaio 2008
  • 7. Diversi modelli di gestione delle Politiche Germania) locali e regionali (Francia e verticale fra le politiche indirizzo e di integrazione nazionale delle azioni di competenti Generali sono gli organismi Ministeri e/o le Direzioni In MODELLO MINISTERIALE giovanili questo La ripartizione delle funzioni e delle azioni di indirizzo delle politiche giovanili è caratterizzata da una complessità tale che non permette di stabilire in maniere assoluta e aprioristica la titolarità degli interventi in materia di modello a gioventù (Bazzanella, Campagnoli, Buzzi, 2010). Un’analisi delle strutture preposte all’ideazione ed implementazione delle politiche giovanili fra i diversi Stati livello dell’Europa, ha dimostrato una notevole differenziazione nell’architettura istituzionale delle responsabilità di questo settore (IReR, 2006) i  Belgio). sulla competenze locali e regionali coordinamento delle diverse occupano delle funzioni di risorse che di azioni, si autonomia sia in termini di dotati gli organismi che, poiché Le Agenzie o gli Istituti sono MODELLO DI AGENZIA iniziative per i giovan gioventù sviluppato. di intervento in ma autonomia. gioventù è meno hanno un primario godono di un’ampia regionale in materia di Il livello di governo una Le autorità locali e Le amministrazioni locali    (Spagna, grande  Unito, P promoz formazio che s anche Minister distribui materia Le com M
  • 8. I diversi aspetti della partecipazione 1) Qual è il modo migliore per intercettare la La scala di Sharry Arneistein (1969) domanda? 2) Su che basi si stabilisce che un bisogno è più Tipo di partecipazione Implicazioni importante di un altro? Attività di comunicazione 3) Come si intercettano i bisogni di tutti coloro I livello: Informazione unidirezionali- decisioni già definite che non si riconoscono nei servizi erogati ? (Santamaria e Mazzer, 2006). II livello: Rilevazione dei Partecipazione irrisoria nessun bisogni coinvolgimento attivo della Potere ai cittadini: La partecipazione non cittadinanza 1) Crescente disinteresse dei giovani sia nella è solo un processo di costruzione delle sua accezione tradizionale che verso pratiche politiche, ma anche una forma consolidata quali l’associazionismo giovanile (Porcaterra, II livello: e m p o we rm e nt di cooperazione tra i cittadini e le 2005). istituzioni (Cucca, 2008) 2) La partecipazione implica il possesso di caratteristiche che non tutti possiedono (Biorcio, 2003)
  • 9. Finalità e rapporti tra i vari ambiti Le politiche giovanili sono citizen oriented definite cioè in relazione ai suoi destinatari e non in relazione ai suoi contenuti. Politiche giovanili nell’accezione generale: Insieme di provvedimenti indirizzati esclusivamente alla categoria dei giovani in risposta alle necessità derivanti dalla loro condizione. Politiche giovanili accezione trasversale Insieme di interventi che vengono attuati nei diversi settori delle politiche ad esempio casa, occupazione, istruzione, formazione,all’interno dei quali sono previste specifiche attenzioni per i giovani.
  • 10. I dilemmi: questione aperta I dilemmi di fronte ai quali ci si trova quando si intende delimitare il campo delle politiche giovanili per darne una definizione, non sembrano aver trovato una sintesi. Ciò dipende senz’altro dalla pluralità insita nei due termini i che sottendono questo segmento dell’azione pubblica.  Alla luce delle scelte che i decisori pendono in relazione a questi interrogativi che le politiche giovanili assumono forme diverse
  • 11. Modelli di politiche giovanili (Iard 2000) - 1 Modello universalista Modello comunitario (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia) (Gran Bretagna e Irlanda) Concenzione della Gioventù = ristretta- risorsa Concezione della Gioventù = estesa-categoria Società civile = ruolo importante sociale vulnerabile e problematica Finalità = indipendenza, autonomia, sviluppo e Stato: coordina l’azione pubblica partecipazione alla vita politica Società civile = buon livello di coordinamento Finalità: Prevenzione Destinatari: segmenti deboli della P.G. Modello di tutela Modello mediterraneo (Europa centro-continentale- Austria, Belgio, (Europa mediterranea- Italia, Grecia, Portogallo e Francia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Spagna) Paesi Bassi) Concezione della Gioventù = (estesa), minori, Concezione della Gioventù: concezione della adolescenti e giovani fino a 30 anni gioventù ristretta Ministero: attuatore specifico Società civile: Bassa partecipazione Società civile: ruolo poco sviluppato Finalità: l’autonomia e l’indipendenza dei giovani dalla Politiche: altamente istituzionalizzate famiglia e l’inserimento nel mondo del lavoro. Finalità: Prevenzione Destinatari: fasce svantaggiate
  • 12. Modelli di politiche giovanili (Iard 2000)- 2 Fonte: Bazzanella A, (a cura di), Investire nelle nuove generazioni: modelli di politiche giovanili in Italia e in Europa. Uno studio comparato, provincia autonoma di Trento Iprase del Trentino 2010, p. 13
  • 13. Dal contesto europeo al contesto nazionale e locale: spinte esogene e spinte endogene-1 Europa Italia 1989: La commissione europea avvia il programma - DPR 616 del 1977 Gioventù in Europa -Legge 142/90: Agli enti locali viene riconosciuta la possibilità di 1990: Il Congresso dei poteri Regionali e locali darsi un proprio ordinamento, conformandolo ai caratteri e alle d’Europa adotta la Carta Europea della gioventù esigenze della propria comunità; 1993: Entrata in vigore del trattato di Maastricht, - Legge 59/1997:  Delega al Governo per il conferimento di allargamento delle aree di competenza comunitaria funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della 2001: Libro Bianco sulla g o ve rna nc e europea - Libro Pubblica Amministrazione e per la semplificazione Bianco: “Un nuovo impulso per la gioventù europea” amministrativa; 2003:Seguito del libro Bianco - Approvazione del -Testo unico 267/2000: riforma dell’ordinamento delle Consiglio d’Europa della Carta Europea della autonomie partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale locali 2005:Patto Europeo per la Gioventù, siglato dai capi di - Legge 3/ 2001: Riforma dell Titolo V della Costituzione: il Stato di governo europei baricentro del sistema legislativoDELLE P.G. ITALIANE ISTITUZIONALIZZAZIONE si sposta verso le Regioni. 2009: Il Consiglio d’Europa adotta la risoluzione “Una strategia UE per i Giovani: Investire e Rafforzare. 2005: L. 3 1 1 /0 4: Riconoscimento legislativo del Forum Nazionale dei giovani e dotazione di un fondo di 500.000 euro. PRINCIPI 2006- L. 2 3 3 /2 0 0 6 : I tituz io ne d e l PO G A (G o ve rno Pro d i) s S Giovani come risorsa L. 2 48 d e l 2 0 0 6 : Co s tituz io ne d e l Fo nd o N z io na le p e r le a - G o ve rna nc e : coinvolgimento diretto dei giovani nei progetti dalla fase di ideazione a quella di realizzazione. Po litic he G io va nili. - Connessione tra dimensione locale e dimensione 2007: Conferenza Unificata Stato Regioni ed Autonomie Locali: europea per fronteggiare le sfide della società. suddivisione del Fondo per le Politiche giovanili tra Governo -Promozione della programmazione secondo un Centrale (42%), Regioni (46%), ANCI (9%), UPI (3%). (DPCM approccio buttum up del 29/10/2008), - Co o p e ra z io ne fra g li Sta ti m e m bri a ttra v e rs o M to d o e 2008: Fondi da assegnare attraverso gli APQ: d i c o o rd ina m e nto a p e rto . Informazione, Partecipazione, Progetti per i giovani, Mobilità,
  • 14. Gli effetti del decentramento e delle linee guida europee sulle politiche giovanili L’impatto delle linee guida europee e le riforme amministrative hanno comportato un mutamento dei modelli di politiche giovanili Fo nte : Ba z z a ne lla A, (a c ura d i), I s tire ne lle nuo ve g e ne ra z io ni: m o d e lli d i p o litic he g io va nili in I lia e in . nve ta Euro p a . Uno s tud io c o m p a ra to , p ro vinc ia a uto no m a d i Tre nto I ra s e d e l Tre ntino 2 0 1 0 , p . 1 3 p
  • 15. Gli effetti del decentramento e delle linee guida europee sulle politiche giovanili in Italia PRIMA DEL 2006 DOPO IL 2006 MODELLO MISTO MODELLO MINISTERIALE DECENTRATO Le competenze istituzionali in materia di E COOPERATIVO  gioventù sono distribuite fra i diversi Ministeri  Il livello di governo locale in materia di gioventù è più sviluppato e sensibile data la poca attenzione o comunque attenzione settoriale a livello nazionale
  • 16. Gli effetti del decentramento e delle linee guida europee sulle politiche giovanili olise L.R. 21/1980 Istituzione della consulta regionale giovanile A. di Bolzano L.P 13/1983 Promozione del servizio giova ni nella Provincia di Bolzano Interventi regionali per la promozione degli scambi socio -culturali omabardia L.R. 45/1986 giovanili L.R. 8/1988 Istituzione dei centri polivalenti per i giovani alabria L.R. 2/2000 Progetto Giovani  1980 - 1990 5 le L.R. 29/1988 e modifiche con la L.R. Iniziative e coordinamento delle attività a favore dei giovani 37/1994 eneto Promozione del protagonismo giovanile e della partecipazione alla L.R. 17/2008 vita sociale Istituzione del Servizio per le politiche g iovanili e del forum  1992 - 2000 = + L.R. 14/1989 regionale della gioventù ampania Promozione ed incentivazione dei Servizi Informagiovani e L.R. 14/2000 Istituzione della rete territoriale delle strutture L.R. 46/1995 e modifiche con le L:R. Promozione e coordiname nto delle politiche d'intervento in favore arche  2007 – 2009 = + 2/1997 e 9/2003 dei giovani e degli adolescenti. L.R. 16/1995 (Integrazione con la L.R emonte Coordinamento e sostegno delle attività a favore dei giovani 5/2001) mbria L.R. 27/1995 Istituzione del Forum della gioventù e del giovani l'Osservatorio regionale disegni di legge L.R. 21/1996 (poi abrogata) Promozione e coordinamento delle politiche rivolte ai giovani milia Romagna  L.R. 14/2008 Norma in materia di politiche per le giovani generazioni Promozione di in iziative sociali, formative e culturali a favore dei alle d’Aosta L.R. 8/1997 giovani. Istituzione della Consulta giovanile. ardegna oscana L.R. 11/1999 L.R. 22/1999 (poi abrogata) Iniziative e coordinamento delle attività a favore dei giovani Interventi educativi per l'infanzia e gli adolescenti Incremento asilicata L.R.11/2000 Riconoscimento e promozione del ruolo delle giovani generazioni nella società regionale produzione nor azio L.R. 29/2001 Promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani Promozione degli strumen ti di partecipazione istituzionale delle regionale L.R. 20/2007 giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale Disposizioni in materia di Comunità giovanili della Consultà bruzzo L.R. 19/2002 regionale dei giovani Promozione della rappresentanza giovanile, coordinamento e iuli Venezia Giulia L.R. 12/2007 sostegno delle iniziative a favore dei giovani Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, L.P. 5/2007 A. di Trento disciplina del servizio civile provinciale L.P.7/2009 Istituzione d el Consiglio Provinciale dei Giovani iguria L.R. 6/2009 Promozione delle politiche per i minori e i giovani uglia L.R. cilia L.R. italiane
  • 17. Campania: Il quadro di riferimento delle politiche giovanili L . n. 14/ .R 2000 L.R. n.14/ 1989 L.R. n.11/ 1991 L . n. 26 del 1993 .R “Pro m o z io ne e d ”I tituz io ne d e l S e rviz io s Dis c ip lina “Pro m o z io ne e d I e ntiv a z io ne d e l nc p e r le Po litic he g io v a nili d e ll’O rd ina m e nto I e ntiv a z io ne d e l nc Se rv iz io I rm a g io v a ni nfo e d il Fo rum Re g io na le a m m inis tra tiv o d e lla Se rv iz io I rm a g io v a ni nfo e is tituz io ne d e lla re te d e lla g io v e ntù Re g io ne Ca m p a nia te rrito ria le d e lle s trutture Indicazione europee Il Servizio delle Politiche La Regione consolida il La legge disciplina e Necessità di costruire e giovanili viene connubio Informazione regola in maniera sviluppare strutture di annoverato come e partecipazione. organica la materia rappresentanza giovanile Settore d’intervento con capisaldi della politica Informagiovani. e di partecipazione per il compito di vigilare giovanile comunitaria Istituisce il SIRG inserire i giovani nei sull’attuazione di tutti gli (Sistema Informativo meccanismi di interventi inerenti i Regionale Giovanile)- rappresentanza giovani e partecipare di rete territoriale degli IG istituzionale concerto con gli altri articolata per ambiti servizi alla distrettuali predisposizione degli atti che presentino notevole
  • 18. La situazione in Campania dopo l’attuazione della legge regionale 14/2000 Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla G io ve ntù Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re Informagiovani attivati o  in Campania dal 1993 al 2007 I picchi di crescita più forte degli Informagiovani si registrano proprio in quegli anni in cui in ambito europeo si auspica a forme altamente innovative di sostegno ai processi di maturazione dei giovani, e la partecipazione diventa il prerequisito della loro crescita democratica a tutti i livelli territoriali. Incremento annuale dei Servizi Informagiovani  attivati in Campania dal
  • 19. La situazione in Campania dopo l’attuazione della legge regionale 14/2000 Dal 1994 al 2006 il numero dei comuni che hanno presentato progetti per la creazione di strutture Informagiovani è aumentato notevolmente e l’incremento più sensibile si è registrato proprio negli anni successivi alla legge 14/2000 Comuni ammessi a contributo dal 1993 al 2006 350 324 321 319 300 285 281 250 200 200 169 141 150 105 100 49 53 45 50 35 0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla o G io ve ntù La legge 14/2000 ha innescato dei processi virtuosi non solo in termini di servizi attivati, ma anche di risposte istituzionali, stimolando sensibilmente l’interesse degli enti comunali ai temi dell’informazione e partecipazione e, esercitando, quindi, un forte impatto sulle politiche dei Comuni campani.
  • 20. La situazione in Campania dopo l’attuazione della legge regionale 14/2000 Contributi erogati dal 1993 al 2006 Anno Am ontare m contributo erogato 1993 € 90.132,06 1994 € 131.696,51 1995 € 109.747,09 Dal 1996 € 87.797,67 1993-2000 1997 € 79.017,91 Euro 1.675.912,96 1998 € 131.696,51 1999 € 219.494,18 2000 € 826.331,04 2001 € 723.039,66 2002 € 873.328,62 Dal 2001-2006 2003 € 681.109,04 Euro 2004 € 527.302,49 3.581.530,99 2005 € 464.811,21 2006 € 311.939,97 Totale € 5.257.443,95 Fo nte : N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti Re g io ne Ca m p a nia , 2 0 0 7 - Se tto re Po litic he G io va nili e d e l Fo rum Re g io na le d e lla o G io ve ntù
  • 21. L’atteggiamento dei giovani campani nei confronti dei servizi Informagiovani e Forum Giovani Percentuali di giovani che sono a conoscenza dei Servizi pubblici a loro rivolti c o nd iz io ne g io va nili d e lla Fa c o ltà d i S o c io lo g ia ,, a nno 2 0 1 1 c o nd iz io ne g io va nili d e lla Fa c o ltà d i So c io lo g ia a nno 2 0 1 1 Fo nte :: N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti O s s e rva to rio Re g io na le s ulla Fo nte N s tra e la bo ra z io ne s u d a ti O s s e rv a to rio Re g io na le s ulla (% sul totale delle risposte) %   Cinema/ teatri pubblici 64,8 o o Palestre Pubbliche 55,2 I giovani hanno un basso livello di Forum giovanili 39,8 conoscenza dei servizi pubblici giovanili. I Servizi Informagiovani 39,0  Forum Giovani e gli Informagiovani in Spazio giovani, un’ipotetica graduatoria dei servizi consultorio 34,8 occupano il terzo ed il quarto posto Centro giovanile 28,6 Sale prove musicali 25,8 Consulta politiche giovanili 25,2 Partecipazione alle attività dei Forum giovani N 883 = Più dell’80% del campione intervistato ha % dichiarato non prendere parte alle attività organizzate dai Forum Giovani. No, non le conosco 62,5  Il dinamismo e l’apertura regionale sul No, anche se le conosco 24,7 fronte di questa tipologia di servizi, non No, le attività che fanno non mi sembra essere riuscito a contrastare interessano 2,3 adeguatamente il progressivo Si, ho partecipato 10,4 allontanamento dei giovani dalle sedi To ta le 1 00 istituzionali N 7 43 =
  • 22. L’atteggiamento dei giovani campani nei confronti dei servizi Informagiovani e Forum Giovani Distribuzione percentuale in ordine di importanza dei motivi per cui i giovani non utilizzano i Servizi Informagiovani (% sul totale delle risposte) % Non conosce 42,2 Non ho avuto nessun motivo per rivolgermi ad un Servizio Informagiovani 31,1 Non so che cosa fa un Informagiovani 16,3 Preferisco ricorrere ad altri Servizi/canali 3,6 Non presente sul territorio 3,5 Non è un servizio in grado di soddisfare le mie esigenze 3,3 To ta le 100 N= 8 5 8
  • 23. L’atteggiamento dei giovani campani nei confronti dei servizi Informagiovani e Forum Giovani Distribuzione percentuale in ordine di importanza dei motivi per cui i giovani utilizzano il Servizio Informagiovani (% sul totale dei casi) % Lavoro-Opportunità di lavoro nella tua Regione 41,58 Tempo Libero-Attività Culturali e del Tempo libero 18,81 Formazione-Orientamento scolastico e universitario 17,82 Lavoro-Opportunità di lavoro in tutta Italia 10,89 Lavoro-Bandi di concorso 7,92 Tempo Libero-Viaggi e Vacanze 5,94 Formazione-Occasioni di studio all'estero 3,96 Lavoro-Bandi Locali per l'imprenditoria giovanile 3,96 Attività Personali- Servizio civile nazionale 3,96 Tempo Libero-Utilizzare Internet 2,97 Tempo Libero-Servizi di Counselling 1,98 Lavoro-Opportunità di lavoro all'estero 0,99 Attività' Personali- Sostegno all'avviamento di un'impresa sociale e culturale 0,99 Attività Personali- sostegno per affitto e accesso alla locazione 0,99 Attività Personali -Microcredito per progetti di lavoro e di vita 0,99 N 1 01 = Raggruppando le motivazioni nelle categorie lavoro, tempo libero, attività personali, si nota una netta prevalenza delle richieste informative circa l’opportunità lavorativa. Questo dato evidenzia il contrasto istituzionale e di parziale sovrapposizione che il Servizio Informagiovani ha con i Centri per l’Impiego.
  • 24. Campania: La sperimentazione dei Piani Territoriali Giovanili A livello territoriale i PTG (deliberazione n.1805 del 11/12/2009) sono la cornice logica ed organizzativa entro cui si sono consolidati i cambiamenti delle politiche giovanili italiane Cambiamento di Si fonda sulla costruzione di politiche atte allo sviluppo della contenuto cittadinanza attiva dei giovani Spostamento di fo c us verso le specifiche esigenze Cambiamento nei locali modelli di gestione Valorizzazione dell’autonomia delle autorità locali e di g o v e rna nc e Superamento della tradizionale frammentarietà del delle politiche settore giovanili  Partecipazione dei giovani ai processi decisionali attraverso i Forum Giovani
  • 25. Campania: La sperimentazione dei Piani Territoriali Giovanili Sperimentazione dei Piani Territoriali Giovanili (deliberazione n.1805 del 11/12/2009): Ambito territoriale della programmazione Panificazione costruita a   Panificazione scollegata Distretto scolastico livello di comunità locale (istituiti con DPR 416/1974 - in vita fino al 2003) Linee di intervento della APQ – (1 agosto del 2008 con PTG simile a PLG e PdZ programmazione dei PTG Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza Mobilitazione ed inclusione degli A-Informiamoci: Pro m o z io ne e del Consiglio dei Ministri, il attori interessati inc e ntiv a z io ne de i s e rv iz i Dipartimento della Gioventù Raccolta di dati e informazioni I rm a g io v a ni e c o o rd ina m e nto nfo e la Regione Campania). sui bisogni sociali d e lla re te SI ;RG A. Informiamoci L’individuazione degli obiettivi B- Partecipiamo: Pro m o z io ne e B. Partecipiamo strategici e delle priorità inc e ntiv a z io ne d e lla c itta d ina nz a C. Progettiamo d’intervento pertinenti rispetto ai a ttiv a D. Una Regione giovane per i bisogni rilevati C-Progettiamo: So s te g no ai giovani: scambi culturali L’individuazione di sistemi di p ro g e tti inno va tiv i e d i re te in E. Osserviamoci valutazione m a te ria d i p o litic he g io v a nili; F. Formiamoci La progettazione di dettaglio dei H: Azioni di sistema G. Interventi per strutture progetti da implementare dedicati ai giovani H. Azioni di sistema
  • 26. L’analisi dei PTG Analizzare l’attività programmatoria e progettuale dei  Obiettivi territori con una specifica attenzione alla capacità di lettura e comprensione dei bisogni sociali della popolazione giovanile e del contesto territoriale di riferimento  Strumenti utilizzati   Griglia di valutazione- Dimensioni indagate –Legittimazione formale dei documenti di Risultati dell’Indagine CATI sui bisogni programmazione emergenti della popolazione giovanile – Coerenza interna dei documenti di programmazione campana condotta dall’Osservatorio – Rilevanza Regionale Permanente sulla Condizione – L’adeguatezza degli interventi Giovanile della Facoltà di Sociologia – La presenza o meno di elementi innovativi
  • 27. L’universo di riferimento Distribuzione provinciale dei distretti, dei PTG presentati, dei PTG analizzati N. dei distretti N. PTG. presentati N. PTG analizzati Avellino e provincia 7 7 7 Benevento e provincia 5 5 5 Caserta e provincia 12 10 7 Napoli e provincia 25 17 17 Salerno e provincia 13 13 12 Totale 62 52 48 Provincia Comune capofila (dis. 1) Ariano Irpino -(dis. 2) Atripalda – (dis. 3) Mercogliano – (dis. 4) Grottolella – (dis.5) Lacedonia - (dis.6) Lioni – (dis. Avellino 30) Quindici. Benevento (dis.7) Benevento – (dis. 8) Airola – (dis.9) Telese- (dis.10) Morcone – (dis.11) San Marco dei Cavoti . (dis.12) Caserta – (dis.14) Marcianise – (dis.15) Aversa – (dis.19 )Sessa Aurunca – (dis.20) Sparanise – (dis.22) San Caserta Cipriano d’Aversa – (dis.23) Vairano Pantenora. (dis.24) Ischia – (dis.25) Pozzuoli - (dis.26) Marano di Napoli – (dis.27) Frattamaggiore – (dis.28) Afragola – (dis.29) Casavatore – (dis.30) Cicciano- (dis.31) Acerra – (dis.32) Ottaviano - (dis.33) Somma Vesuviana – (dis.34) San Giorgio Napoli a Cremano – (dis.35) Portici – (dis.36) Torre del Greco -(dis.37)Torre Annunziata –(dis. 38) Castellammare di Stabia - (dis.39) Sorrento - (dis.40/49) Napoli. (dis.50 ) Salerno - (dis.51 ) Amalfi - (dis.52 ) Cava dei Tirreni – (dis.53 ) Nocera Inferiore - (dis.54 ) Sarno - (dis.55 ) Salerno Mercato San Severino - (dis.56 ) Battipaglia - (dis.57 ) Eboli – (dis.58 ) Agropoli – (dis 59.) Roccaraspide – (dis. 61) Sala Consilina - (dis.62 ) Sapri.
  • 28. La risposta dei Territori alla sperimentazione dei PTG N. dei comuni N.Comuni Comuni Azione A coinvolti in aderenti al aderenti al -2009 più, rispetto al distretto Ptg-2010 2009 Distribuzione del n. dei comuni che Provincia di Avellino 119 58 74 16 hanno partecipato all’Azione A e alla Provincia di sperimentazione del PTG distinte per 78 47 60 13 Benevento province Provincia di Caserta 104 44 53 9 Provincia di Napoli 92 49 77 28 Provincia di Salerno 158 84 110 26 Il PTG ha stimolato la To ta le 551 28 2 37 4 92 partecipazione degli enti Incremento percentuale +32,6% locali nella progettazione degli interventi a favore dei giovani Incremento percentuale dei comuni con la programmazione dei PTG
  • 29. Le linee di azione e le risorse finanziate impiegate - 1 La distribuzione delle risorse economiche investite nella sperimentazione dei PTG % Provincia di Avellino 16,3 Distribuzione provinciale delle risorse Provincia di Benevento 10,8 economiche investite nella sperimentazione Provincia di Caserta 12,4 dei PTG Provincia di Napoli 37,7 Provincia di Salerno 22,8 Totale 100,0
  • 30. Le linee di azione e le risorse finanziate impiegate - 2 Distribuzioni dei progetti tra le azioni di programmazione Distribuzioni provinciale delle tipologie dei progetti Azione H Azione A Azione B Azione C Azione di Totale Informiamoci Partecipiamo Progettiamo sistema Benevento 13 17 14 10 54 Avellino 10 12 11 5 38 Caserta 14 17 14 7 52 Napoli 41 42 44 18 145 Salerno 22 31 21 11 85 Totale 1 00 119 1 04 51 37 4
  • 31. Analisi di contesto: Dimensioni esplorate ed i bisogni rilevati-1 Dimensioni esplorate nelle analisi di contesto nei PTG (% sul totale delle risposte) Dimensioni esplorate % Mercato del lavoro 73,3 Problematiche sociali 68,9 Caratteristiche geo-morfologiche 51,1 Infrastrutture 44,4 Opportunità ricreative 44,4 Caratteristiche demografiche 28,9 Sicurezza e vivibilità del territorio 24,4 Altro. Spec. 22,2 Trasporti e comunicazioni 13,3 I bisogni indagati I bisogni legati al mercato del  lavoro si declinano essenzialmente in “mancanza del lavoro”
  • 32. Analisi di contesto: Dimensioni esplorate ed i bisogni rilevati - 2 Grado di esplorazione delle dimensioni analitiche (valori medi) Caratterist Caratterist Trasporti Sicurezza Opp. Mercato Probl. Media   iche iche geo- e Infrast. e vivibilità Ricr. del lavoro Soc. generale demog. morfolog. comunic. Avellino 1,86 0,51 1,00 1,15 0,86 1,15 1,19 1,16 1,11 Benevent 1,12 0,92 1,32 0,50 0,52 1,50 1,22 1,78 1,11 o Caserta 0,92 0,23 0,00 0,23 0,44 0,41 2,08 0,23 0.57 Napoli 1,95 0,23 0,01 1,32 1,88 2,99 1,70 1,53 1,45 Salerno 2,32 1,14 0,45 1,48 0,02 0,48 1,39 1,94 1,15 Campania 1,77 0,66 0,58 1,06 1,05 0,45 1,46 1,46 1,06 Emerge una lettura superficiale del territorio e poco approfondita Le problematiche rilevate non sempre si traducono in bisogni soprattutto in relazione al mondo giovanile La descrizione dei bisogni appare piuttosto fumosa La lettura del territorio è spesso guidata da conoscenze di senso comune sia della condizione giovanile che del contesto territoriale di riferimento
  • 33. Analisi di contesto. Confronto con i dati del CATI Distribuzione percentuale delle priorità dei giovani % campani (% sul totale dei casi) Orientamento al lavoro e alle professioni 44,40 Opportunità di formazione professionale 23,94 Attività culturali e del tempo libero 17,08 Orientamento scolastico e universitario 15,89 Corsi gratuiti di lingua inglese per giovani 11,32 Esperienze di lavoro all'Estero 7,73 Incentivi per l'imprenditoria giovanile 6,53 Esperienze di studio all'Estero 6,42 Corsi gratuiti di informatica per giovani e giovani coppie 5,77 Sostegno economico a giovani inoccupati/disoccupati 4,57 Sostegno per l'acquisto di una casa per giovani coppie 4,03 Sportelli di c o uns e lling 3,05 Sconti per attività culturali e del tempo libero 2,72 Opportunità di partecipazione alla vita politica della Regione 2,61 Scambi culturali con gli altri paesi dell'unione europea 2,29 Sostegno per l'affitto di una casa per giovani e giovani coppie 2,07 Benefit ed agevolazioni per giovani inoccupati/disoccupati 1,41 Corsi di educazione sessuale 0,33 N= 964
  • 34. Analisi degli assetti organizzativi del sistema locale di partecipazione giovanile  Emerge una distanza tra gli attori istituzionali e le diverse forme dell’associazionismo giovanile riconducibile a due fattori: Scarsa conoscenza del tessuto associativo locale Propensione ad attivare quella parte del tessuto associativo con il quale si è maggiormente in contatto
  • 35. Analisi degli assetti organizzativi del sistema locale di partecipazione giovanile: Punti di forza e punti di debolezza Punti di forza del sistema locale di partecipazione giovanile (% sul totale dei casi)   % Modalità di scambio e collaborazione con altri attori 43,2 Accessibilità delle strutture 32,4 Conoscenza del territorio 27,0 Visibilità del territorio 24,3 Accessibilità delle informazioni 18,9 “(… ) g li o p e ra to ri d e i v a ri s e rviz i Competenze degli operatori 18,9 I rm a g io va ni ha nno , m o lto nfo s p e s s o , un turn-o ve r e q uind i a Informazioni offerte 5,4 live llo d i fo rm a z io ne no n s i rie s c e a d Disponibilità degli operatori 5,4 a rriva re a d e i b uo ni live lli q ua lita tivi. Tempestività delle risposte 2,7 Tutto c iò a d is c a p ito d e i s e rviz i e d e lle info rm a z io ni d a o ffrire a i Punti di debolezza del sistema locale di partecipazione giovanile g io va ni d e l te rrito rio (… ). ” (% sul totale dei casi) (PTG di   % Cicciano) Quantità di risorse umane disponibili   41,0 “Ca re nz a d i p e rs o na le c o n a d e g ua ta Modalità di coinvolgimento dell'utenza 38,5 c o ntra ttua liz z a z io ne a d is p o s iz io ne Scarsa collaborazione con altri attori presenti sul territorio 30,8 d e lla re te I rm a g io va ni e nfo Risorse finanziarie disponibili 28,2 fre q ue nte im p ie g o d i ris o rs e e s te rne Risorse territoriali scarse ed inadeguate p e r p e rio d i lim ita ti, ta li d a no n 25,6 fa vo rire una lo ro a d e g ua ta Formazione degli operatori 12,8 e s p e rie nz a ne lla g e s tio ne d e l Scarsa attenzione al monitoraggio delle attività 5,1 s e rviz io ” Tempestività delle risposte 0 (PTG di Sala Consilina)
  • 36. Analisi degli assetti organizzativi del sistema locale di partecipazione giovanile: Opportunità e Vincoli Opportunità del sistema locale di partecipazione giovanile (% sul totale dei casi)   % Informazione 48,1 Diffusione materiale informativo 33,3 Orientamento 29,6 Ascolto/accoglienza 25,9 Formazione 25,9 Produzione materiale informativo 25,9 Convegni/Seminari 18,5 “(… ) Sc a rs o s o s te g no d a p a rte d e lle Modalità strutturate di ricezione del feed-back degli is tituz io ni lo c a li e s c a rs a s e ns ibilità utenti 14,8 p o litic a a lle Po litic he G io v a nili (… ). ” Risposte tempestive 7,4 (PTG di Lioni) Supporto, sistema locale di partecipazione giovanile Vincoli del accompagnamento e risoluzioni problematiche (% sul totale dei casi) 3,7   % Difficoltà dei territori nel fare questo Risorse territoriali scarse e inadeguate 48,3 Difficoltà nel coinvolgimento dell'utenza 27,6 tipo di analisi? Tendenza degli amministratori locali Rigidità delle modalità di funzionamento 24,1 Quantità di risorse umane disponibili 20,7 a spostare l’attenzione delle proprie Formazione risorse umane disponibili 20,7 responsabilità verso l’esterno? Distanza spaziale tra le strutture 17,2 Scarsa tempestività delle risposte 3,4 Difficoltà di garantire pari opportunità d'accesso 3,4
  • 37. Le priorità della programmazione e gli obiettivi strategici Distribuzione percentuale delle priorità della programmazione (% sul totale dei casi) % Implementare la rete dei servizi esistenti 56,4 Coerentemente con quanto  Raggiungere un maggior numero di utenti 53,8 rilevato a proposito del Migliorare l'offerta dei servizi 46,2 coinvolgimento dell’utenza Favorire la collaborazione fra i soggetti istituzionali esistenti 41,0 Attivare nuovi servizi 33,3 Migliorare l'accessibilità dei servizi esistenti 17,9 “(… ) I p ia no s i p ro p o rre bbe s u s c a la lo c a le l una e ffic a c e o p e ra d i s e ns ibiliz z a z io ne e d Obiettivi strategici della programmazione (% sul totale dei casi) info rm a z io ne ris p e tto a lle o p p o rtunità p a rte c ip a tive c he o ffro no i Fo rum c o n la   % c o lla b o ra z io ne p ie na d e lle a s s o c ia z io ni Informazione/sensibilizzazione del territorio 70,2 g io va nili p iù a ttive s e c o nd o un d is c o rs o Relazione con il mercato del lavoro 42,6 inc lus ivo e d i c o s ta nte a g g re g a z io ne (… ). ” Collaborazione interistituzionale 38,3 (PTG di Amalfi) Collaborazione con attori non istituzionali 36,2 Rapporti con l'utenza 31,9 Relazione con la formazione professionale 27,7 “(… ) Co lle g a m e nti s ine rg ic i c o n i Ce ntri p e r l’I p ie g o d e lla Pro vinc ia d i A e llino , c o n m v Radicamento territoriale dei servizi esistenti 23,4 l’Unive rs ità (p e r i tiro c ini fo rm a tivi Attivazione nuovi servizi 19,1 unive rs ita ri), c o n le A e nz ie inte rni la i d i g Formazione degli operatori 17,0 La vo ro p re s e nti in Re g io ne Ca m p a nia (… )”. (PTG di Quindici) Anche in questo settore sta maturando l’idea di servizi sempre più connotati da intenti di matrice promozionale in cui l’attenzione non è incentrata tanto sulle strutture, quanto sugli interventi da attuarsi attraverso la costruzione di reti tra attori istituzionali e non
  • 38. La distribuzione della spesa: scarsa capacità dei territori di intercettare altre risorse economiche Sebbene le risorse siano state individuate come un punto di debolezza del sistema di partecipazione giovanile locale, la distribuzione della spesa mette in evidenza una scarsa capacità dei territori di intercettare altre risorse provenienti da altri ambiti territoriali. Differenze   Risorse Risorse Totale compartecipazi regionali Proprie Altre risorse Speriment. Compartecip. one effettiva e € € € € € stabilita Prov. AV 752.033,00 221.596,85 973.629,85 188.008,25 33.588,60 Prov. BN 500.706,03 128.526,89 629.232,92 125.176,51 3.350,38 Prov. CE 574.715,98 127.420,19 99,00 702.235,00 143.679,00 -16.258,81 Prov. NA 1.744.964,41 490.337,14 99.387,63 2.334.680,18 436.241,10 54.096,04 Prov. SA 1.054.947,68 266.168,14 1.321.115,82 263.736,92 2.431,22 Totale 4.627.367,10 1.234.049,21 99.486,63 5.960.893,77 1.156.841,78 77.207,43
  • 39. Considerazioni conclusive sui risultati emersi Riflessioni sul piano metodologico Riflessioni sul piano dei contenuti Assenza di riferimenti ad Tendenza a considerare la gioventù in argomentazioni teoriche e a dati di termini di pericolo e ad identificarli come ricerca circa i fenomeni sui quali si una categoria da proteggere intende intervenire; La partecipazione giovanile si declina Difficoltà nella progettazione formale alla partecipazione ad eventi di degli interventi sensibilizzazione verso temi della Schiacciamento sulla m is s io n. Gli prevenzione: droga, alcol, delinquenza. obiettivi strategici sono astratti e poco Mancano riferimenti ad altre traducibili in prassi operative (mancano dimensioni esistenziali con cui i giovani i meta-obiettivi) devono scontrarsi Difficoltà di lettura dei bisogni del mondo giovanile
  • 40. Considerazioni conclusive sui risultati emersi Riflessioni sul piano metodologico Assenza di riferimenti ad argomentazioni teoriche e a dati di ricerca circa i fenomeni sui quali si intende intervenire; Schiacciamento sulla m is s io n. Gli Una crescita culturale dei territori in obiettivi strategici sono astratti e poco ambito programmatico traducibili in prassi operative (mancano i meta-obiettivi) Difficoltà di lettura dei bisogni del mondo giovanile  Difficoltà nella progettazione formale degli interventi I PTG è la prima esperienza di programmazione negoziata per progetti, pertanto non c’è stato il tempo necessario per consolidarsi quantomeno come linguaggio tra gli operatori e rispetto al PdZ manca una struttura organizzativa (es. Uffici di piano)  L’impegno richiesto al fronte delle risorse economiche stanziate ha rappresenta un fattore demotivante
  • 41. Considerazioni conclusive sui risultati emersi LUCI OMBRE L’esperienze dei PTG ha permesso di Non basta introdurre una nuova pensare agli interventi per i giovani in un modalità di programmazione per ottica sistemica cambiare il corso delle politiche to ut A livello locale ha innescato un c o urt, ma bisogna consolidare le competenze si s o c ia l p la nning processo di istituzionalizzazione delle P.G. Il PTG non è una politica che nasce La sperimentazione, grazie anche dal basso, ma è una politica to p -d o wn che spinge verso una programmazione all’impegno del Settore Politiche bo tto m -up Giovanile, ha avuto un effetto propulsivo in termini di mobilitazione territoriale.