16. Laboratorio di Matematica Il laboratorio di matematica non costituisce un nucleo di contenuto né uno di processo, ma si presenta come una serie di indicazioni metodologiche trasversali, basate certamente sull’uso di strumenti, tecnologici e non, ma principalmente finalizzate alla costruzione di significati matematici.
17. Tutte le discipline dell’area hanno come elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico, sia come momento in cui l’alunni è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte,impara a raccogliere i dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. In tutte le discipline, inclusa la matematica ,si avrà cura di ricorrere ad attività pratiche e sperimentali (…) con un carattere non episodico e inserendole in percorsi di conoscenza. (Indicazioni per il Curricolo, 2007) Il laboratorio di matematica: fil rouge delle discipline dell'area matematico-scientifico-tecnologica Il laboratorio favorisce la comprensione delle relazioni
18. L’ambiente del laboratorio di matematica è in qualche modo assimilabile a quello della bottega rinascimentale, nella quale gli apprendisti imparavano facendo e vedendo fare, comunicando fra loro e con gli esperti . La costruzione di significati, nel laboratorio di matematica, è strettamente legata, da una parte, all'uso degli strumenti utilizzati nelle varie attività, dall'altra, alle interazioni tra le persone che si sviluppano durante l’esercizio di tali attività Il laboratorio di matematica
19. CHE COSA È UN LABORATORIO DI MATEMATICA? Che cosa può giustificare il termine laboratorio applicato alla matematica? Il fatto che in esso si svolgono momenti in cui lo studente compie il suo lavoro tipico ( apprendere) ogni aula è sempre e comunque un laboratorio. Può essere un'aula speciale tecnologicamente avanzata . può essere un'aula, uno spazio in cui si svolgono attività ( atrio-cortile, palestra…) il prodotto tipico di un laboratorio di matematica non dovrebbe consistere in un oggetto di conoscenza ma nella formazione della mentalità matematica dello studente stesso
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40. I Blocchi Logici, ideati in dimensione più estesa da L. S. Vygotsky e ridotti in seguito alla quantità attuale da Z. P. Dienes. In ogni confezione di Blocchi Logici sono contenuti 48 pezzi, di plastica o di legno, aventi le seguenti caratteristiche: - variabile forma , con uno dei quattro valori: quadrato, cerchio, triangolo, rettangolo; - variabile colore , con uno dei tre valori: rosso, giallo, blu; - variabile taglia, con uno dei due valori: grande, piccola; - variabile spessore , con uno dei due valori: spesso, sottile. Tenuto conto che ciascun Blocco è diverso dagli altri per almeno un valore di una variabile, ne risulta un complesso di 4 x 3 x 2 x 2 = 48 pezzi diversi. I BLOCCHI LOGICI materiale classico si compone di 48 pezzi, differenziati in quattro forme : TRIANGOLO, RETTANGOLO, QUADRATO, CERCHIO tre colori : ROSSO, GIALLO, BLU due spessori : SPESSO, SOTTILE due grandezze : GRANDE, PICCOLO I bambini si interessano volentieri all'uso dei Blocchi. Prima, mediante giochi di costruzioni libere, esplorano "l'ambiente percettivo" che è costituito da tale materiale. Prendono così conoscenza delle proprietà caratteristiche dei Blocchi stessi ed elaborano anche un codice verbale adatto a denominare e a comunicare le loro proprietà.
41. IL COLORE LA FORMA LO SPESSORE Sottile Spesso LA DIMENSIONE grande piccolo
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49. - " famiglia dei rossi " - i regoli: rosso (2 cm), amaranto (4 cm), marrone (8 cm); - " famiglia dei blu " - regoli: verde chiaro (3 cm), verde sc. (6 cm), blu (9 cm); - "famiglia dei gialli" - regoli: giallo (5 cm) e arancio (10 cm).
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52. L' abaco è un antico strumento di calcolo , utilizzato come ausilio per effettuare operazioni matematiche ; il termine deriva dal greco àbax, che significava tavoletta . Un abaco è costituito da una tavoletta, vari sono i materiali possibili, con delle aste parallele, che convenzionalmente indicano le unità , le decine, le centinaia e così via. Ogni asta può ospitare oggetti mobili(detti, in passato, calcoli, da cui il termine moderno di accezione matematica) con i quali vengono eseguite le operazioni aritmetiche. Il funzionamento si basava sul principio fondamentale di ogni sistema di numerazione posizionale , cioè che il valore di una cifra dipende dal posto che occupa