Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
Giacomo Leopardi - Autori italiani 1800
1. Giacomo
Leopardi
“E fango è il mondo”
«e il naufragar m’è dolce
in questo mare »
Appunti di letteratura (3media) – Fmgiugliano - 2010
2. sintesi
Epoca storica:
– Napoleone - Restaurazione – Moti del 21
Epoca culturale
– Dal Neoclassicismo al Romanticismo
– Il Romanticismo in Europa e in Italia
La Vita di Giacomo Leopardi
Opere
– in prosa : Zibaldone, Operette morali
– in poesia : Canti
3. il contesto storico
Parabola napoleonica in discesa
Le dinamiche della Restaurazione
(Austria)
– Controllo e censura capillare
– Sviluppo delle società segrete
Moti del 21… Spagna, Europa, Italia
– In Piemonte
Richiesta di unificazione, costituzione…
– Al sud: Napoli e Sicilia
Moti e insurrezioni
Prontamente repressi con intervento Austriaco
4. Aspetti del Romanticismo
1800… Si diffonde la nuova sensibilità Romantica
– Riscoperta della “persona ” come centro
Modernità e nuovo senso del “bello”
– Ciò che piace, non ciò che corrisponde alle regole del passato
Si rivaluta: la fantasia, passione, libertà individuale
Pessimismo e senso di ribellione
Rapporto conflittuale con la fede e la religione
Grande importanza della natura
Viene rivalutata e riscoperta la storia dei popoli
Influssi della filosofia e dei suoi problemi
– Difficoltà nel dare risposte “sicure”
– Importanza all’”io” arbitro dell’esperienza
– Il “sentimento” è il metro per misurare tutto
5. I primi passi del romanticismo
Nasce in Germania:
– rivista “Sturm und Drang” (impeto/assalto)
– Rivista Athaeneum, Fratelli Schlegel – Goethe
– Si diffonde in GB, Francia, Italia…
G. Berchet la introduce in Italia
– Ruolo della rivista “Il Conciliatore” (1818)
– Forte influsso per la liberazione dell’Italia
Romantico <=> patriota
Esponenti principali: Leopardi - Manzoni
6. vita di Giacomo Leopardi
1798 Nascita a Recanati (Marche)
– Paesino “morto”, escluso dai “circuiti” culturali
Famiglia nobile ma decaduta
– Problemi economici, ruolo della madre
Studi privati intensi: fino ai 14 anni
– Un sacerdote come precettore
– Bel clima con il fratello e la sorella
– A 12 anni traduce dal greco! Ormai aveva imparato “tutto”
– Inizia la fase autodidatta: studio matto e disperatissimo
– Lingue antiche, moderne, traduzioni, studi e opere erudite
– Che gli causerà seri problemi (gobba, vista…)
Ambiente chiuso, meschino, solitario
– Governo Pontificio, statico e arcaico
– 1816 contatti epistolari con il letterato Pietro Giordani che lo incoraggia
1819: progetto di fuga (Roma/Veneto), collera del padre
7. La maturità
A 20 anni: soggiorno a Roma – delusione
– Ambiente frivolo, mondano
1825: lavora per la casa editrice Stella
– Come esperto letterario,
– Curatore delle opere di Cicerone
Si sposta tra Milano, Firenze, Bologna e Pisa
– Problemi di salute e ricerca di clima migliore
Studio e composizione (Operette Morali)
1828-30 a Recanati, compone le sue poesie migliori,
nostalgia e disillusione
Si trasferisce a Napoli, presso l’amico A. Ranieri
salute molto fragile – muore nel 1837
8. Contatti e Persone significative
J. W. Goethe (Germania 1749-1832)
– Legge “Il giovane Werther” e ne rimane colpito, imitazione
Filosofi illuministi
– Condillac, l’uomo può conoscere solo tramite i sensi, materialismo
Pietro Giordani
– Letterato, introduce L. nel dibattito tra Classicismo-Romanticismo;
dal 1816 contatti epistolari; figura quasi paterna
Editore Stella
– Milanese, offre il primo impiego e primo stipendio…
Alessandro Manzoni
– lo incontra a Firenze ma vi sono troppe differenze tra di loro
Delusioni amorose
– La cugina, donne letterate; delusione e difficoltà legate alla sua
condizione fisica
9. opere in prosa
Operette Morali
– La stesura inizia nel 1820 - 24 brevi scritti
– dialoghi tra personaggi reali o immaginari
– Temi: la condizione umana, la morte, il destino,
la vana ricerca della felicità
Zibaldone
– Riflessioni comprese tra 1817-1832:
– Oltre 4500 facciate di quaderno
– Opera “filosofica” ma disordinata
– Pensieri e riflessioni su temi letterari, linguistici,
filosofici, etici…
10. Operette morali
Storia del genere umano
Dialogo della Moda e della Morte
Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo
Dialogo della Natura e di un'anima
Dialogo della Terra e della Luna
Dialogo di un Fisico e di un Metafisico
Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio Familiare
Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez
Dialogo di un Venditore d'almanacchi e di un
Passeggere
11. opere in poesia
– Le canzoni civili: 1818 patriottiche: All’Italia, Dante
– Gli idilli: 1819-1821
Infinito, Alla luna La sera del dì di festa
– Le Canzoni: 1820-1823
Ad Angelo Mai … Alla sua donna
– Grandi idilli (1828-1830)
Il Risorgimento - A Silvia - Il passero solitario
La quiete dopo la tempesta - Il sabato del villaggio
Canto notturno di un pastore errante dell'Asia
– Ultimi canti (1832-1837)
A se stesso - La ginestra
12. Il “pessimismo” leopardiano
Si basa sulla sua esperienza umana
– Filosofia sensista: materialismo
Crisi dei valori: fede, patria
Amara riflessione sul destino dell’uomo
– Segnato dalle difficoltà che si incontrano
– Prelude all’esistenzialismo
– L’uomo non trova risposte e sicurezza
– … quindi l’unica scelta è la rassegnazione
13. L’Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
14. A UN VINCITORE NEL
PALLONE
Di gloria il viso e la gioconda voce,
Garzon bennato, apprendi,
E quanto al femminile ozio sovrasti
La sudata virtude. Attendi attendi,
Magnanimo campion (s'alla veloce
Piena degli anni il tuo valor contrasti
La spoglia di tuo nome), attendi e il core
Movi ad alto desio. Te l'echeggiante
Arena e il circo, e te fremendo appella
15. IL PRIMO AMORE
Tornami a mente il dì che la battaglia
D'amor sentii la prima volta, e dissi:
Oimè, se quest'è amor, com'ei travaglia!
Che gli occhi al suol tuttora intenti e fissi,
Io mirava colei ch'a questo core
Primiera il varco ed innocente aprissi.
Ahi come mal mi governasti, amore!
Perché seco dovea sì dolce affetto
Recar tanto desio, tanto dolore?
16. IL PASSERO SOLITARIO
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
17. A SILVIA
Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?
Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.
Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,