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Funzione Pubblica CGIL
Metropolitana e Provinciale di Bari e
Coordinamento Aziendale Ospedale Miulli
BUGIE DALLE GAMBE CORTE
O VERITA’ INCONTESTABILI?
Ancor prima di riscontrare l’ultima nota delle OO.SS. CISL FP-CISL MEDICI-UIL FPL-UIL MEDICI-FIALS-FSI-
NURSIND-AAROI-SNR-SINAFO-CIMO, intendiamo rendere onore e merito ai circa 200 lavoratori che, con grande
coraggio civico, pur raggiunti, con la tecnica della comunicazione porta a porta, dall’invito delle altre OO.SS. a non
presenziare all’Assemblea Generale del 20 Settembre 2013, hanno aderito al nostro invito di partecipazione ad un libero
momento di confronto e di dibattito, che avevamo auspicato a più voci, su scelte negoziali che sono state compiute
nel nome dei lavoratori non prevedendo la possibilità che gli stessi potessero esprimersi su decisioni che,
indubitabilmente, influenzeranno il corso della loro vita.
Per dovere di cronaca abbiamo registrato in Assemblea anche la presenza di dirigenti ed iscritti della CISL,
della FIALS ed, in particolare della UIL che, attraverso l’intervento del suo segretario aziendale, ha pubblicamente reso
noto di non essere stato messo a conoscenza dei contenuti del volantino “Le bugie hanno le gambe corte”, che pure
porta la firma della sua sigla ed in ogni caso, di essere pronto a garantire ai lavoratori uno spazio di confronto pubblico
sui termini dell’accordo raggiunto. Ed effettivamente, non riusciamo a comprendere come chi rivendica ogni
ragione per giustificare il proprio operato, accusando di mendacio i suoi interlocutori, abbia poi il timore,
ricorrendo a stratagemmi che non hanno nulla di sindacale, di aprirsi ad un confronto pubblico sul merito con chi
rappresenta ragioni ed opzioni diverse.
A questo punto sorge spontanea una domanda inquietante: CHI HA SCRITTO QUEL VOLANTINO E
SOPRATTUTTO QUALI RIFLESSIONI ED INTERESSI HA INTESO RACCOGLIERE E RAPPRESENTARE?
Tralasciando una pur necessaria valutazione sulle differenze di stile e di contenuti nelle note rassegnate dal
nostro e dagli altri Sindacati, intendiamo esaminare, di seguito, il contenuto del documento divulgato dai nostri colleghi:
 FALLIMENTO DELL’OSPEDALE MIULLI - Non riusciamo a comprendere per quali motivi si continuano ad
agitare scenari apocalittici. E’ fuor di dubbio che la nostra Istituzione plurisecolare garantirà, ancora per
secoli, la mirabile mission voluta dal suo fondatore, l’Avv. Francesco Miulli, continuando ad assistere quanti
necessitati dalla sua opera. Sul nostro grave momento, la Regione Puglia è stata chiarissima offrendo non
solo garanzie sul nostro futuro ma, anche, concreti aiuti per un subitaneo riequilibrio della situazione
economica e finanziaria dell’Ente. Gli stessi creditori dell’Ente hanno pubblicamente rappresentato, ed in
maniera inequivocabile, le loro volontà rispetto alla procedura avviata di concordato preventivo in continuità
aziendale. D’altro canto, se non accettassero le proposte di ristrutturazione del debito avanzate dal
management dell’Ente avrebbero ben poco dal rallegrarsi dall’assunzione di una posizione ciecamente
ostativa che finirebbe con il penalizzali ancor di più rispetto a quanto previsto.
 PAGAMENTO DEGLI STRAORDINARI - In merito è stata data una non notizia. Infatti, tale informazione
era stata già data, unitariamente, ai lavoratori nel corso delle ultime assemblee. Tutti gli straordinari,
preventivamente autorizzati dalla Direzione Sanitaria, saranno messi a pagamento. Ciò rientra, d’altro
canto, nel dettato contrattuale. Peraltro, attendiamo entro la fine dell’anno 2013 la restituzione dei buoni
pasto o del loro corrispettivo economico, delle indennità incentivanti, degli straordinari congelati nel
trimestre Aprile 2013-Giugno 2013; a seguire il pagamento degli arretrati contrattuali per i dirigenti
medici, dell’ALPI per il personale di comparto e dirigenziale che beneficia del Fondo Comune e del
premio malattia.
 ORE AGGIUNTIVE DI LAVORO PER IL PERSONALE DI COMPARTO - Ovviamente non ci si riferisce,
come è stato erroneamente affermato, al riconoscimento di straordinario già effettuato dai lavoratori,
disciplinato nei termini del punto precedente, ma a vere e proprie ore aggiuntive di lavoro, a carico di ogni
lavoratore, che la Direzione Sanitaria e la Direzione Amministrativa potranno utilizzare per far fronte alle
emergenze organizzative ed assistenziali dei prossimi mesi ed anni.
 PENSIONAMENTI ANTICIPATI – Sulla vicenda non intendiamo creare, come pure è stato superficialmente
affermato, alcun allarmismo sociale. Il punto in questione riveste un’importanza capitale nell’economia degli
accordi raggiunti perché tali misure garantiscono, nel quinquennio 2014-2018, risparmi di spesa annui di
circa 4 milioni di Euro ed impattano con gli interessi di una vasta platea di lavoratori del Miulli. Quindi,
avvertiamo l’imperativo morale di vigilare perché non si commettano errori. Ripetiamo che la Circolare n. 3
emanata, in data 29.07.2013, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione
Pubblica, disciplina gli esuberi dei lavoratori della pubblica amministrazione (neanche di tutti i settori perché
qualcuno ne resta escluso) quantificati e qualificati, al termine di lunghe procedure negoziali, amministrative
e burocratiche alla data del 31 Ottobre 2012. La considerazione che tale norma è applicabile anche per i
lavoratori del Miulli in virtù del loro assoggettamento alla normativa pubblicistica previdenziale che
regolamenta il settore non riveste, a nostro avviso, alcun pregio valutativo in ragione della specificità di tali
norme che sono andate a disciplinare vicende ben definite e circoscritte. Non va sottaciuto del resto il
particolare che, anche sotto l’aspetto formale e sostanziale, il Miulli, in forza degli accordi con la Regione
Puglia (finanziati con pubblico denaro), non può vantare esuberi di sorta.
Ad ogni buon fine, ricostruendo i particolari della vicenda, intendiamo chiarire questa querelle rivolgendoci
direttamente, con pubblico atto di interpello, al Presidente Nazionale dell’INPS affinchè sia lo stesso Istituto
Previdenziale, erogatore delle prestazioni vantate dai lavoratori del Miulli, a dirimere questa nascente controversia.
Tale decisione, del resto, si inserisce sul solco delle iniziative già portate avanti, a tutela dei lavoratori, dalla F.P. CGIL.
Recentemente, infatti, ci siamo interfacciati con la Direzione Nazionale dell’INPDAP perché detto Istituto, vincendo le
iniziali riserve frapposte dall’Amministrazione Miulli e dalla Direzione Provinciale dell’INPDAP, riconoscesse tra le voci
pensionabili, utili a determinare la misura della pensione e del trattamento di fine rapporto, anche quella relativa alle
fasce economiche percepite a decorrere da Aprile 2006. E’ superfluo affermare che la nostra iniziativa è stata vincente
e decine e decine di lavoratori, collocati a riposo nel periodo 2006-2009, si sono visti favorevolmente rideterminare i
loro trattamenti pensionistici e previdenziali.
 QUESTIONE CARE SERVICE – Le accuse di disinteresse o ritardato interesse sulla questione Care Service
rivolteci dagli altri Sindacati ci fanno sorridere. Basta chiedere ai lavoratori della Care Service chi si è speso
di più e meglio, in ogni contesto e circostanza, nell’affrontare le loro drammatiche problematiche e non uno
di loro smentirà che la CGIL sia stata sempre in prima fila a battersi per loro. La nostra posizione in merito è
chiara: REINTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO GARANTENDO LIVELLI DI REDDITO ED
OCCUPAZIONALI, PASSANDO, NECESSARIAMENTE, DALL’ASSUNZIONE DI PROVVEDIMENTI CHE
FOTOGRAFANO E RISCONTRANO INADEMPIENZE SULLO STATO DI APPLICAZIONE DEGLI
ACCORDI INTERCORRENTI CON LA CARE-SERVICE. QUELLA CHE CONTINUA A NON ESSERE
CHIARA E’ LA POSIZIONE DEI SINDACATI CHE, SULLA VICENDA, HANNO INTESO CONFUTARE LE
NOSTRE POSIZIONI.
 RAPPRESENTATIVITA’ NUMERICA DEGLI ISCRITTI AD ALTRE SIGLE SINDACALI – Sulla percentuale
degli iscritti alle OO.SS. è l’Amministrazione Miulli che deve far luce pubblicando il dato numerico di
riferimento alla data del 16 Luglio 2013.
Tutto ciò premesso, prendiamo atto dell’imbarazzato silenzio delle OO.SS. CISL FP-CISL MEDICI-UIL FPL-
UIL MEDICI-FIALS-FSI-NUNRSIND-AAROI-SNR-SINAFO-CIMO su punti altrettanto importanti della vertenza
Miulli da noi evidenziati con precedenti scritti e che pure facevano parte delle tematiche più sensibili ai
lavoratori e per le quali gli stessi si sono massicciamente mobilitati: SOCIETA’ ESTERNE – SOCIETA’
PARTECIPATE – CONSULENZE. E’ ovvio, ad esempio, che una più corretta e condivisa gestione di tali
problematiche porterà benefici agli interessi generali dell’Ospedale Miulli, alla sua precaria situazione di bilancio, ai
lavoratori interessati, ivi inclusi i dipendenti del Miulli che potrebbero essere alleggeriti dal peso delle restrizioni
economiche a cui sono stati assoggettati. Se è vero che l’accordo siglato dalle altre OO.SS. e l’Amministrazione Miulli
è un accordo in divenire e suscettibile di ogni miglioramento; se è vero che il piano di rientro dal deficit non è stato
ancora presentato all’attenzione del Giudice Fallimentare, allora si abbia il coraggio, tutti insieme, assumendosi dovuto
merito per tale nobile decisione, di sedersi attorno ad un tavolo sindacale e di trovare, nel superiore interesse dei
lavoratori, misure alternative a decisioni che continuano a non trovare dovuta condivisione e che potrebbero portare,
se protratte nel tempo, a generali fenomeni di disaffezione e di distacco professionale che metterebbero pesantemente
in discussione l’esito sperato dalla missione intrapresa: LA SALVEZZA DELL’OSPEDALE MIULLI MATENENDONE
ALTI LIVELLI DI EFFICIENZA E PRODUTTIVITA’.
Nutriamo fondate speranze nella saggezza dei nostri interlocutori sindacali ed istituzionali.
FUNZIONE PUBBLICA CGIL

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  • 1. Funzione Pubblica CGIL Metropolitana e Provinciale di Bari e Coordinamento Aziendale Ospedale Miulli BUGIE DALLE GAMBE CORTE O VERITA’ INCONTESTABILI? Ancor prima di riscontrare l’ultima nota delle OO.SS. CISL FP-CISL MEDICI-UIL FPL-UIL MEDICI-FIALS-FSI- NURSIND-AAROI-SNR-SINAFO-CIMO, intendiamo rendere onore e merito ai circa 200 lavoratori che, con grande coraggio civico, pur raggiunti, con la tecnica della comunicazione porta a porta, dall’invito delle altre OO.SS. a non presenziare all’Assemblea Generale del 20 Settembre 2013, hanno aderito al nostro invito di partecipazione ad un libero momento di confronto e di dibattito, che avevamo auspicato a più voci, su scelte negoziali che sono state compiute nel nome dei lavoratori non prevedendo la possibilità che gli stessi potessero esprimersi su decisioni che, indubitabilmente, influenzeranno il corso della loro vita. Per dovere di cronaca abbiamo registrato in Assemblea anche la presenza di dirigenti ed iscritti della CISL, della FIALS ed, in particolare della UIL che, attraverso l’intervento del suo segretario aziendale, ha pubblicamente reso noto di non essere stato messo a conoscenza dei contenuti del volantino “Le bugie hanno le gambe corte”, che pure porta la firma della sua sigla ed in ogni caso, di essere pronto a garantire ai lavoratori uno spazio di confronto pubblico sui termini dell’accordo raggiunto. Ed effettivamente, non riusciamo a comprendere come chi rivendica ogni ragione per giustificare il proprio operato, accusando di mendacio i suoi interlocutori, abbia poi il timore, ricorrendo a stratagemmi che non hanno nulla di sindacale, di aprirsi ad un confronto pubblico sul merito con chi rappresenta ragioni ed opzioni diverse. A questo punto sorge spontanea una domanda inquietante: CHI HA SCRITTO QUEL VOLANTINO E SOPRATTUTTO QUALI RIFLESSIONI ED INTERESSI HA INTESO RACCOGLIERE E RAPPRESENTARE? Tralasciando una pur necessaria valutazione sulle differenze di stile e di contenuti nelle note rassegnate dal nostro e dagli altri Sindacati, intendiamo esaminare, di seguito, il contenuto del documento divulgato dai nostri colleghi:  FALLIMENTO DELL’OSPEDALE MIULLI - Non riusciamo a comprendere per quali motivi si continuano ad agitare scenari apocalittici. E’ fuor di dubbio che la nostra Istituzione plurisecolare garantirà, ancora per secoli, la mirabile mission voluta dal suo fondatore, l’Avv. Francesco Miulli, continuando ad assistere quanti necessitati dalla sua opera. Sul nostro grave momento, la Regione Puglia è stata chiarissima offrendo non solo garanzie sul nostro futuro ma, anche, concreti aiuti per un subitaneo riequilibrio della situazione economica e finanziaria dell’Ente. Gli stessi creditori dell’Ente hanno pubblicamente rappresentato, ed in maniera inequivocabile, le loro volontà rispetto alla procedura avviata di concordato preventivo in continuità aziendale. D’altro canto, se non accettassero le proposte di ristrutturazione del debito avanzate dal management dell’Ente avrebbero ben poco dal rallegrarsi dall’assunzione di una posizione ciecamente ostativa che finirebbe con il penalizzali ancor di più rispetto a quanto previsto.  PAGAMENTO DEGLI STRAORDINARI - In merito è stata data una non notizia. Infatti, tale informazione era stata già data, unitariamente, ai lavoratori nel corso delle ultime assemblee. Tutti gli straordinari, preventivamente autorizzati dalla Direzione Sanitaria, saranno messi a pagamento. Ciò rientra, d’altro canto, nel dettato contrattuale. Peraltro, attendiamo entro la fine dell’anno 2013 la restituzione dei buoni pasto o del loro corrispettivo economico, delle indennità incentivanti, degli straordinari congelati nel trimestre Aprile 2013-Giugno 2013; a seguire il pagamento degli arretrati contrattuali per i dirigenti medici, dell’ALPI per il personale di comparto e dirigenziale che beneficia del Fondo Comune e del premio malattia.  ORE AGGIUNTIVE DI LAVORO PER IL PERSONALE DI COMPARTO - Ovviamente non ci si riferisce, come è stato erroneamente affermato, al riconoscimento di straordinario già effettuato dai lavoratori, disciplinato nei termini del punto precedente, ma a vere e proprie ore aggiuntive di lavoro, a carico di ogni lavoratore, che la Direzione Sanitaria e la Direzione Amministrativa potranno utilizzare per far fronte alle emergenze organizzative ed assistenziali dei prossimi mesi ed anni.  PENSIONAMENTI ANTICIPATI – Sulla vicenda non intendiamo creare, come pure è stato superficialmente affermato, alcun allarmismo sociale. Il punto in questione riveste un’importanza capitale nell’economia degli
  • 2. accordi raggiunti perché tali misure garantiscono, nel quinquennio 2014-2018, risparmi di spesa annui di circa 4 milioni di Euro ed impattano con gli interessi di una vasta platea di lavoratori del Miulli. Quindi, avvertiamo l’imperativo morale di vigilare perché non si commettano errori. Ripetiamo che la Circolare n. 3 emanata, in data 29.07.2013, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, disciplina gli esuberi dei lavoratori della pubblica amministrazione (neanche di tutti i settori perché qualcuno ne resta escluso) quantificati e qualificati, al termine di lunghe procedure negoziali, amministrative e burocratiche alla data del 31 Ottobre 2012. La considerazione che tale norma è applicabile anche per i lavoratori del Miulli in virtù del loro assoggettamento alla normativa pubblicistica previdenziale che regolamenta il settore non riveste, a nostro avviso, alcun pregio valutativo in ragione della specificità di tali norme che sono andate a disciplinare vicende ben definite e circoscritte. Non va sottaciuto del resto il particolare che, anche sotto l’aspetto formale e sostanziale, il Miulli, in forza degli accordi con la Regione Puglia (finanziati con pubblico denaro), non può vantare esuberi di sorta. Ad ogni buon fine, ricostruendo i particolari della vicenda, intendiamo chiarire questa querelle rivolgendoci direttamente, con pubblico atto di interpello, al Presidente Nazionale dell’INPS affinchè sia lo stesso Istituto Previdenziale, erogatore delle prestazioni vantate dai lavoratori del Miulli, a dirimere questa nascente controversia. Tale decisione, del resto, si inserisce sul solco delle iniziative già portate avanti, a tutela dei lavoratori, dalla F.P. CGIL. Recentemente, infatti, ci siamo interfacciati con la Direzione Nazionale dell’INPDAP perché detto Istituto, vincendo le iniziali riserve frapposte dall’Amministrazione Miulli e dalla Direzione Provinciale dell’INPDAP, riconoscesse tra le voci pensionabili, utili a determinare la misura della pensione e del trattamento di fine rapporto, anche quella relativa alle fasce economiche percepite a decorrere da Aprile 2006. E’ superfluo affermare che la nostra iniziativa è stata vincente e decine e decine di lavoratori, collocati a riposo nel periodo 2006-2009, si sono visti favorevolmente rideterminare i loro trattamenti pensionistici e previdenziali.  QUESTIONE CARE SERVICE – Le accuse di disinteresse o ritardato interesse sulla questione Care Service rivolteci dagli altri Sindacati ci fanno sorridere. Basta chiedere ai lavoratori della Care Service chi si è speso di più e meglio, in ogni contesto e circostanza, nell’affrontare le loro drammatiche problematiche e non uno di loro smentirà che la CGIL sia stata sempre in prima fila a battersi per loro. La nostra posizione in merito è chiara: REINTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO GARANTENDO LIVELLI DI REDDITO ED OCCUPAZIONALI, PASSANDO, NECESSARIAMENTE, DALL’ASSUNZIONE DI PROVVEDIMENTI CHE FOTOGRAFANO E RISCONTRANO INADEMPIENZE SULLO STATO DI APPLICAZIONE DEGLI ACCORDI INTERCORRENTI CON LA CARE-SERVICE. QUELLA CHE CONTINUA A NON ESSERE CHIARA E’ LA POSIZIONE DEI SINDACATI CHE, SULLA VICENDA, HANNO INTESO CONFUTARE LE NOSTRE POSIZIONI.  RAPPRESENTATIVITA’ NUMERICA DEGLI ISCRITTI AD ALTRE SIGLE SINDACALI – Sulla percentuale degli iscritti alle OO.SS. è l’Amministrazione Miulli che deve far luce pubblicando il dato numerico di riferimento alla data del 16 Luglio 2013. Tutto ciò premesso, prendiamo atto dell’imbarazzato silenzio delle OO.SS. CISL FP-CISL MEDICI-UIL FPL- UIL MEDICI-FIALS-FSI-NUNRSIND-AAROI-SNR-SINAFO-CIMO su punti altrettanto importanti della vertenza Miulli da noi evidenziati con precedenti scritti e che pure facevano parte delle tematiche più sensibili ai lavoratori e per le quali gli stessi si sono massicciamente mobilitati: SOCIETA’ ESTERNE – SOCIETA’ PARTECIPATE – CONSULENZE. E’ ovvio, ad esempio, che una più corretta e condivisa gestione di tali problematiche porterà benefici agli interessi generali dell’Ospedale Miulli, alla sua precaria situazione di bilancio, ai lavoratori interessati, ivi inclusi i dipendenti del Miulli che potrebbero essere alleggeriti dal peso delle restrizioni economiche a cui sono stati assoggettati. Se è vero che l’accordo siglato dalle altre OO.SS. e l’Amministrazione Miulli è un accordo in divenire e suscettibile di ogni miglioramento; se è vero che il piano di rientro dal deficit non è stato ancora presentato all’attenzione del Giudice Fallimentare, allora si abbia il coraggio, tutti insieme, assumendosi dovuto merito per tale nobile decisione, di sedersi attorno ad un tavolo sindacale e di trovare, nel superiore interesse dei lavoratori, misure alternative a decisioni che continuano a non trovare dovuta condivisione e che potrebbero portare, se protratte nel tempo, a generali fenomeni di disaffezione e di distacco professionale che metterebbero pesantemente in discussione l’esito sperato dalla missione intrapresa: LA SALVEZZA DELL’OSPEDALE MIULLI MATENENDONE ALTI LIVELLI DI EFFICIENZA E PRODUTTIVITA’. Nutriamo fondate speranze nella saggezza dei nostri interlocutori sindacali ed istituzionali. FUNZIONE PUBBLICA CGIL