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Nuova edizione 2010-11
Università degli Studi di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Corso di Design dell’Interazione
Reti sociali
Roberto Polillo
AA 2009-2010
Generalità sulle reti sociali
4
R.Polillo - Ottobre 2010
Reti sociali
5
 Una rete sociale è un gruppo di persone fra loro connesse da legami
sociali (conoscenza, lavoro, famiglia, …)
 Nella teoria delle reti sociali (social network theory) la società è
studiata come rete di relazioni. Il presupposto è che ogni individuo si
relaziona con gli altri e questa interazione ne plasma e modifica il
comportamento.
 Le reti sociali possono essere studiate matematicamente con gli
strumenti della teoria dei grafi
 http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_sociale
R.Polillo - Ottobre 2010
il meglio connesso (3)
Qual è il meno connesso ?
6
R.Polillo - Ottobre 2010
Tratto da:
http://www.fmsasg.com/SocialNetworkAnalysis/
Esempio7
R.Polillo - Ottobre 2010
Reti sociali e leggi di potenza
8
In una rete sociale gli hub sono tipicamente distribuiti
secondo una legge di potenza, e non secondo una
distribuzione a campana:
R.Polillo - Ottobre 2010
La rete del web
9
La immagine mostra una porzione di Internet costituita da 535.000 nodi e più di 600.000 links
WALRUS Visualization tool, 2001 http://www.caida.org/tools/visualization/walrus/
R.Polillo - Ottobre 2010
Tipi di legami in una rete sociale
10
Nel suo libro seminale The Strenght of the Weak Ties (1973) Il sociologo Mark
Granovetter distingue tre tipi di legami:
 Forti (es. famigliari, amici, incontri frequenti)
 Deboli (es. conoscenti, incontri occasionali)
 Assenti (es. negozianti)
R.Polillo - Ottobre 2010
La forza dei legami deboli
11
 In una rete sociale, sono i legami deboli e non quelli forti che
permettono il maggior interscambio di informazioni utili (es.per
trovare un nuovo lavoro).
 Infatti, le persone con legami forti tendono a frequentare gli stessi
ambienti, e pertanto a possedere le stesse informazioni
 Senza i legami deboli, una comunità sarebbe frammentata in tanti
gruppi isolati
 http://en.wikipedia.org/wiki/Weak_tie
R.Polillo - Ottobre 2010
Capitale sociale
12
 Capitale sociale: “La somma delle risorse (attuali o virtuali) che un
individuo (o un gruppo) possiede per il fatto di avere una rete
duratura di relazioni più o meno istituzionalizzate di mutua
conoscenza e riconoscimento”
 Il capitale sociale deriva:
 sia da legami deboli con individui che possono fornire utili
informazioni o nuove prospettive ma non supporto emotivo
(“bridging social capital”)
 sia da legami forti, a carattere emotivo: famiglia, amici intimi
(“bonding social capital”)
 “Weak ties provide people with access to information and resources beyond those
available in their own social circle; but strong ties have greater motivation to be of
assistance and are typically more easily available.” (M. Granovetter)
R.Polillo - Ottobre 2010
Il numero di Dunbar
13
 Quanto è grande una “tipica” rete sociale?
 Dunbar , da un’analisi delle reti sociali nei primati, ipotizza
che ci possano essere dei vincoli di tipo cognitivo alla
dimensione di una rete sociale:
“…the limit imposed by neocortical processing capacity is simply on
the number of individuals with whom a stable inter-personal
relationship can be maintained."
 … e stima che la dimensione tipica di una rete sociale
umana sia di circa 150 individui
 http://en.wikipedia.org/wiki/Dunbar's_number#cite_note-1
R.Polillo - Ottobre 2010
gli amici dei miei
amici (2° grado)
B
Gradi di separazione
15
gli amici degli amici dei miei amici
(3°grado)
D
C
I miei amici
(1° grado)
A
A e D si possono conoscere attraverso 2 persone (B e C) che possono
metterli in contatto (si dice che hanno 3 gradi di separazione)
R.Polillo - Ottobre 2010
I 6 gradi di separazione
16
 Un esperimento dello psicologo Stanley Milgram (1967) mostrò che
ogni abitante degli Stati Uniti aveva, in media, circa 3 gradi di
separazione da ogni altro abitante del paese
 Esperimenti recenti (attraverso mail) suggeriscono che i gradi di
separazione fra gli abitanti del pianeta siano, in media, fra 6 e 7
 Il concetto dei 6 gradi di separazione è diventato, dai primi anni ‘90,
popolare sui media; da esso è nato la prima social network su
internet, www.sixdegrees.com (1997)
 http://en.wikipedia.org/wiki/Six_degrees_of_separation
R.Polillo - Ottobre 2010
Comunità virtuali
R.Polillo - Ottobre 2010
Comunità virtuali
19
 Una comunità virtuale è un gruppo di persone che interagiscono
mediante mezzi di comunicazione come newsletter, telefono, email
o instant messages, piuttosto che di persona (face-to-face), per fini
sociali, professionali, di apprendimento o altro.
 Il termine è attribuito a Howard Rheingold, nel suo libro omonimo
del 1993
 Se il mezzo di comunicazione utilizzato è una rete di computer, si
usa il termine comunità online
 http://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_community
R.Polillo - Ottobre 2010
L’inizio: i Newsgroup di Usenet
20
 Usenet (user+network) è (era) un sistema distribuito di discussione su internet,
concepita da studenti della Duke University nel 1979
 Gli utenti di usenet leggono e scrivono messaggi (chiamati articles o post),
organizzati in categorie chiamate newsgroup, a loro volta organizzate in diversi
soggetti in modo gerarchico (es. sci.math, sci.physics). Ogni articolo iniziale su un
certo argomento genera un thread di discussione
 Si utilizza un programma chiamato newsreader
 Esistono decine di migliaia di newsgroups, su qualsiasi argomento
 Gran parte della cultura di internet è nata con usenet
 http://en.wikipedia.org/wiki/Usenet
R.Polillo - Ottobre 2010
Usenet: architettura
21
 Usenet è una sorta di ibrido fra la mail e i web forum di oggi, di cui è un
precursore
 a differenza di un forum, una rete usenet non ha un server centrale: è distribuita
fra un grande (e variabile) insieme di server, che si scambiano i messaggi fra di
loro (protocollo nntp, pensato per connessioni lente)
Didascalia in http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Usenet_servers_and_clients.svg
I server si
trasmettevano i post
di interesse in batch
(modalità push)
Ogni server mantiene
solo un numero
limitato di newsgroups
R.Polillo - Ottobre 2010
Google Groups
22
 Google Groups è un servizio gratuito che permette agli utenti di
creare e gestire gruppi di discussione, attraverso un browser web
 Nel 2001 Google ha acquisito Deja News, che forniva accesso a un
grande archivio storico di articoli di newsgroups. Oggi Google
Groups contiene l'archivio più completo al mondo di post Usenet
creati a partire dal 1981.
 Con Google Groups non occorre più disporre di un newsreader ed è
possibile effettuare ricerche in questo archivio come sul web.
Inoltre, si possono postare commenti in un newsgroup Usenet
esistente
 http://en.wikipedia.org/wiki/Google_Groups
 http://groups.google.com/support/?hl=it
R.Polillo - Ottobre 2010
Electronic mailing lists
23
 Sistemi per gestire la distribuzione di e-mail a una lista di utenti
 Gli iscritti inviano le mail a un indirizzo (reflector mail address)
facente capo al programma gestore della mailing list (list server),
che le archivia e le rimbalza a tutti gli iscritti
 Gli utenti possono iscriversi alla mailing list (o uscirne)
dinamicamente, mediante appositi comandi inviati al list server
 Il list server riconosce e elabora comandi inseriti nel testo delle mail
 Possibilità di filtro effettuato da un moderatore
 Esempi di uso:
 Newsletter (solo alcuni utenti possono postare messaggi)
 Discussion list (tutti gli iscritti possono postare messaggi)
R.Polillo - Ottobre 2010
Electronic mailing lists: architettura
24
List
server
Server
centrale
• Messaggi dai/ai
subscribers
• Comandi al gestore
della mailing list:
- subscribe
- unsubscribe
- ecc.
Iscritti alla mailing list
moderatore
R.Polillo - Ottobre 2010
Electronic mailing list: esempi
25
 LISTSERV
Il primo, creato da Eric Thomas, studente a Parigi, nel
1986. Inizialmente gratuito, ora no
 MAJORDOMO
Molto diffuso dall’inizio degli anni ’90. Semi-gratuito
http://www.greatcircle.com/majordomo/
R.Polillo - Ottobre 2010
I siti di social networking
27
R.Polillo - Ottobre 2010
Social Network Sites (SNS)
29
Sono servizi basati su web che permettono a degli individui di:
1. creare un proprio profilo pubblico o semi-pubblico
all’interno di un sistema delimitato
2. formare una lista di altri utenti con cui condividono un
legame (la natura e la terminologia usata per questi legami
varia da sito a sito)
3. vedere e navigare la propria lista di legami e quelle di altri
all’interno del sistema..
Vedi Boyd, Ellison, Social Network Sites: Definition, History, and Scholarship (2007),
http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html
R.Polillo - Ottobre 2010
SNS timeline
31
Sixdegrees
LiveJournal
FriendsterLinkedin,M
ySpace
O
rkut,Flickr,Facebook
YouTube,N
ing
Tw
itter
… e molti altri, vedi http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html
R.Polillo - Ottobre 2010
R.Polillo - Ottobre 2010
http://www.flowtown.com/blog/the-2010-social-n
(agosto 2010)
Social network prevalenti per regione
33
http://www.vincos.it/2010/06/13/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-giugno-2010/
FACEBOOK
ORKUT
V KONTAKTE
FACEBOOK
FACEBOOK
FACEBOOK
FACEBOOK
FACEBOOK
HI5
QQ
Social network prevalenti per regione
34
R.Polillo - Ottobre 2010
http://www.vincos.it/2010/06/13/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-giugno-2010/
Statistiche
 http://www.web-strategist.com/blog/2010/01/19/a-co
R.Polillo - Ottobre 2010
35
SNS: caratteristiche tipiche
36
 Profilo
 Una specie di home page personale (o di gruppo) con testi, immagini, video, commenti da
altri membri, e la lista dei propri amici
 La pagina può essere più o meno strutturata liberamente
(es MySpace dà molta libertà)
 “Friends”
 I membri possono crearsi una rete di “friends” (la terminologia varia; in linkedin:
connections), invitando persone (anche non membri) a farne parte. Se la proposta è
accettata, la relazione è indicata nei due profili
 Si può navigare nelle reti dei propri friend, con accesso ai diversi profili (limitazioni variabili
da sito a sito)
 Messaggi e commenti
 I friends possono inviarsi messagi (pubblici o privati) o inserire commenti nella pagina
personale (terminologia e modalità variano; es.The Wall in Facebook, raccomandazioni in
linkedin)
R.Polillo - Ottobre 2010
SNS: le dimensioni della privacy
39
PUBBLICO DESTINATARIO
particolare generale
VISIBILITA’DELLEINFO
PERSONALI
limitataillimitata
Specifiche info a
specifici gruppi
Tutte le info a
specifici gruppi
Specifiche info a
tutti
Tutte le info a tutti
R.Polillo - Ottobre 2010
SNS: tipologie
41
 Reti generaliste
Connettono persone di ogni tipo
Es.: MySpace, Facebook
 Reti d’interesse
Connettono persone con un interesse comune
Es.: Flickr (foto), YouTube (video), Delicious (bookmarks),
LinkedIn (business connections), …
 Reti di scopo
Connettono persone per uno scopo d’azione specifico
Es.: MoveOn (azione politica), MeetUp (organizzazione di
gruppi locali), …
R.Polillo - Ottobre 2010
Reti di interesse: esempi
42
 Fire engineers
http://community.fireengineering.com/groups?page=7
 Occult community (http://paganspace.ning.com/profiles/members/
)
 Navy for moms
(http://navyformoms.ning.com/)
 (le reti di cui sopra sono realizzate con ning)
R.Polillo - Ottobre 2010
www.linkedin.com
43
 SNS per il networking professionale, attivo dal 2003, freemium
 Permette di contattare persone attraverso conoscenze comuni, che
possono anche scrivere recommendations (recruiting, contatti di tipo
commerciale, business networking in generale)
 "If it's social, we'll leave that to Facebook. But if it's about money, then
it's LinkedIn." (K.Guericke , cofondatore di Linkedin)
 A nov 2010, 85 ml utenti registrati in oltre 200 paesi (
http://press.linkedin.com/about )
 http://en.wikipedia.org/wiki/LinkedIn
 http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto-zero/web-
R.Polillo - Ottobre 2010
Linkedin: i gradi di separazione
44
Mario Rossi
Luigi Bianchi
Luigi’s connections
Luigi
gradi di
separazione
R.Polillo - Ottobre 2010
www.myspace.com
45
 Fondato nel 2003, sull’onda del successo di Friendster, grande
successo fra i giovani
 Nel luglio 2005 acquisito dalla News Corporation (Rupert Murdoch)
 Da inizio 2006 numerose versioni locali
 Crescita “logistica”, a metà 2006 raggiuge i 100 ml di iscritti
http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbers
 Membership gratuita, i ricavi provengono solo dalla pubblicità
 Nel novembre 2009 alexa.com lo considera 11° sito più popolare al
mondo (era il 7° un anno prima):
http://www.alexa.com/site/ds/top_sites
 http://en.wikipedia.org/wiki/MySpace
R.Polillo - Ottobre 2010
www.facebook.com
46
 Creato nel febbraio 2004 da Mark Zuckenberg, studente
diciannovenne presso l’Università di Harvard, come rete sociale per
gli studenti universitari
 Il nome si riferisce agli annuari con le foto di tutti gli studenti
(facebooks) che alcune scuole statunitensi pubblicano all'inizio
dell'anno scolastico
 Dal settembre 2006 è utilizzabile da chiunque (con più di 13 anni)
 Secondo Alexa.com, a novembre 2010 è il 2° sito più visitato al
mondo (dopo Google, era il 5° due anni prima)
http://www.alexa.com/site/ds/top_sites
 Gratuito, con ricavi da pubblicità
 Indipendente, non quotato, ricavi 2009: >600 Ml USD (?)
http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook-made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/

R.Polillo - Ottobre 2010
http://www.alexa.com/ (nov 2010)
47
R.Polillo - Ottobre 2010
Visualizzare la rete: www.touchgraph.net
R.Polillo - Ottobre 2010
48
www.ning.com
49
 Fondato nel 2004 da Marc Andreessen e Gina Bianchini
 Permette a chiunque di creare facilmente, in modo interattivo, un
SNS secondo le proprie esigenze, pubblico o privato
 Il servizio (che comprende l’hosting del sito) da agosto 2010 non è
più gratuito
 A ottobre 2008, dichiarava 500.000 social networks
(fonte:
http://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on-ning.html
)
 http://en.wikipedia.org/wiki/Ning_(website)
 http://intruders.tv/en-tech/?s=gina+bianchini
R.Polillo - Ottobre 2010
Ning - caratteristiche
50
 Membri, profili, gruppi
 Blogs, forum
 Mail, chat
 Eventi
 Upload di foto e video
 Tags e ricerche
 Feed RSS
 Accesso privato o pubblico
Esempio: la social network di questo corso
http://sncorsow2009.ning.com
R.Polillo - Ottobre 2010
Altri servizi per costruire propri social network
 www.socialgo.com
 www.grou.ps
 www.stribe.com
 In fase di avviamento, permette di “impiantare” una
social network su un proprio sito
51
R.Polillo - Ottobre 2010
www.mashable.com
52
 “The social media guide”: il blog più seguito sugli
SNS
 Fondato in Scozia nel 2005
 Ha una sua propria social network
R.Polillo - Ottobre 2010
Digital self
53
R.Polillo - Ottobre 2010
SNS: perché hanno successo?
54
 Costruzione e manutenzione del capitale sociale
 Gestione della propria identità sociale (“impression
management”)
 Formazione di una identità sociale (per i più giovani)
R.Polillo - Ottobre 2010
Impression management
58
 Nella psicologia sociale, l'impression management è il processo
attraverso il quale gli individui tentano di controllare la loro
impressione sugli altri
 Nel suo libro seminale The presentation of self in everyday life (1959),
il sociologo Erwin Goffman (1922-1982) usa la metafora della
performance teatrale (http://en.wikipedia.org/wiki/Erving_Goffman)
 “All the world's a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances;
And one man in his time plays many parts,
His acts being seven ages. […]”
W.Shakespeare, As you like it (1600)
(Il seguito in http://www.phrases.org.uk/meanings/28900.html )
R.Polillo - Ottobre 2010
Digital vs real self
61
☺
☺☺ ☺ ☺others
Real world
☺
☺
self
Digital world
☺ Digital self
☺
☺
☺
☺
Digital
others
R.Polillo - Ottobre 2010
Digital self: alcuni problemi
62
 Audience sconosciuta
Nella vita reale, vediamo il nostro interlocutore e il contesto dell’incontro; queste
informazioni ci aiutano a presentarci nel modo più appropriato.
In un SNS non sappiamo chi ci potrà vedere in futuro, ed il contesto.
 Fusione di contesti separati
Nella vita reale, manteniamo separati aspetti diversi del nostro“self” collocandoli
in contesti fisicamente separati. (es. l’ufficio, il bar, la casa).
In un SNS questo è molto difficile: come fare?
Possiamo creare il nostro profilo in modo che sia generalmente accettabile, ma la
rete dei nostri amici “dice di noi” in modo non controllabile.
 Per un’analisi molto interessante dei profili di Friendster, vedi
http://www.danah.org/papers/HICSS2006.pdf
R.Polillo - Ottobre 2010
Spazi pubblici mediati dalla tecnologia:
caratteristiche (secondo Danah Boyd)
63
1.Persistenza
2.Ricercabilità
3.Replicabilità
4.Pubblico invisibile
http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf
R.Polillo - Ottobre 2010
Digital self: uno o molti?
67
“Real self” Un “profilo
personale”
per ogni
applicazione
….
☺ ☺
☺
☺
☺
☺
☺
☺
☺… oppure un
“digital self”
unico,
utilizzato da
tutte le
applicazioni
R.Polillo - Ottobre 2010
Personal profiles autonomi: primi esempi
68
 La metafora dell’avatar:
www.mego.com (beta)
 La metafora del biglietto da visita:
www.retaggr.com (beta)
 Permettono di creare un proprio profilo personale
autonomo, integrabile con le principali applicazioni
esistenti
 Ma si aggiungono ai profili esistenti, non li sostituiscono…
R.Polillo - Ottobre 2010
Esempio
71
Nbvcnbvc
vnbvbnv
Roberto
cxvcxvcxv
cxcvx
R.Polillo - Ottobre 2010
Reti sociali
LAVORO INDIVIDUALE
73
ATTIVITA’ OBBLIGATORIE:
 Sperimentare Google Groups

Creare un proprio profilo su facebook (se non lo avete già!) e un altro
social network a scelta (diverso da quello del corso!)
 Esplorate bene Facebook, soprattutto i meccanismi della privacy, le
applicazioni e i meccanismi di sharing
 Leggere l’articolo di Dana Boyd:
http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf
 Esplorare qualche social network gestita da www.ning.com o
qualche social network di scopo, e segnalare quelle più interessanti
ATTIVITA’ SUGGERITE:
 Sperimentare uno strumento per la costruzione di un proprio profilo
personale centralizzato (mego, retaggr o altri più recenti) R.Polillo - Ottobre 2010

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10. Reti sociali

  • 1. Nuova edizione 2010-11 Università degli Studi di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Design dell’Interazione Reti sociali Roberto Polillo AA 2009-2010
  • 2. Generalità sulle reti sociali 4 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 3. Reti sociali 5  Una rete sociale è un gruppo di persone fra loro connesse da legami sociali (conoscenza, lavoro, famiglia, …)  Nella teoria delle reti sociali (social network theory) la società è studiata come rete di relazioni. Il presupposto è che ogni individuo si relaziona con gli altri e questa interazione ne plasma e modifica il comportamento.  Le reti sociali possono essere studiate matematicamente con gli strumenti della teoria dei grafi  http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_sociale R.Polillo - Ottobre 2010
  • 4. il meglio connesso (3) Qual è il meno connesso ? 6 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 6. Reti sociali e leggi di potenza 8 In una rete sociale gli hub sono tipicamente distribuiti secondo una legge di potenza, e non secondo una distribuzione a campana: R.Polillo - Ottobre 2010
  • 7. La rete del web 9 La immagine mostra una porzione di Internet costituita da 535.000 nodi e più di 600.000 links WALRUS Visualization tool, 2001 http://www.caida.org/tools/visualization/walrus/ R.Polillo - Ottobre 2010
  • 8. Tipi di legami in una rete sociale 10 Nel suo libro seminale The Strenght of the Weak Ties (1973) Il sociologo Mark Granovetter distingue tre tipi di legami:  Forti (es. famigliari, amici, incontri frequenti)  Deboli (es. conoscenti, incontri occasionali)  Assenti (es. negozianti) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 9. La forza dei legami deboli 11  In una rete sociale, sono i legami deboli e non quelli forti che permettono il maggior interscambio di informazioni utili (es.per trovare un nuovo lavoro).  Infatti, le persone con legami forti tendono a frequentare gli stessi ambienti, e pertanto a possedere le stesse informazioni  Senza i legami deboli, una comunità sarebbe frammentata in tanti gruppi isolati  http://en.wikipedia.org/wiki/Weak_tie R.Polillo - Ottobre 2010
  • 10. Capitale sociale 12  Capitale sociale: “La somma delle risorse (attuali o virtuali) che un individuo (o un gruppo) possiede per il fatto di avere una rete duratura di relazioni più o meno istituzionalizzate di mutua conoscenza e riconoscimento”  Il capitale sociale deriva:  sia da legami deboli con individui che possono fornire utili informazioni o nuove prospettive ma non supporto emotivo (“bridging social capital”)  sia da legami forti, a carattere emotivo: famiglia, amici intimi (“bonding social capital”)  “Weak ties provide people with access to information and resources beyond those available in their own social circle; but strong ties have greater motivation to be of assistance and are typically more easily available.” (M. Granovetter) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 11. Il numero di Dunbar 13  Quanto è grande una “tipica” rete sociale?  Dunbar , da un’analisi delle reti sociali nei primati, ipotizza che ci possano essere dei vincoli di tipo cognitivo alla dimensione di una rete sociale: “…the limit imposed by neocortical processing capacity is simply on the number of individuals with whom a stable inter-personal relationship can be maintained."  … e stima che la dimensione tipica di una rete sociale umana sia di circa 150 individui  http://en.wikipedia.org/wiki/Dunbar's_number#cite_note-1 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 12. gli amici dei miei amici (2° grado) B Gradi di separazione 15 gli amici degli amici dei miei amici (3°grado) D C I miei amici (1° grado) A A e D si possono conoscere attraverso 2 persone (B e C) che possono metterli in contatto (si dice che hanno 3 gradi di separazione) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 13. I 6 gradi di separazione 16  Un esperimento dello psicologo Stanley Milgram (1967) mostrò che ogni abitante degli Stati Uniti aveva, in media, circa 3 gradi di separazione da ogni altro abitante del paese  Esperimenti recenti (attraverso mail) suggeriscono che i gradi di separazione fra gli abitanti del pianeta siano, in media, fra 6 e 7  Il concetto dei 6 gradi di separazione è diventato, dai primi anni ‘90, popolare sui media; da esso è nato la prima social network su internet, www.sixdegrees.com (1997)  http://en.wikipedia.org/wiki/Six_degrees_of_separation R.Polillo - Ottobre 2010
  • 15. Comunità virtuali 19  Una comunità virtuale è un gruppo di persone che interagiscono mediante mezzi di comunicazione come newsletter, telefono, email o instant messages, piuttosto che di persona (face-to-face), per fini sociali, professionali, di apprendimento o altro.  Il termine è attribuito a Howard Rheingold, nel suo libro omonimo del 1993  Se il mezzo di comunicazione utilizzato è una rete di computer, si usa il termine comunità online  http://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_community R.Polillo - Ottobre 2010
  • 16. L’inizio: i Newsgroup di Usenet 20  Usenet (user+network) è (era) un sistema distribuito di discussione su internet, concepita da studenti della Duke University nel 1979  Gli utenti di usenet leggono e scrivono messaggi (chiamati articles o post), organizzati in categorie chiamate newsgroup, a loro volta organizzate in diversi soggetti in modo gerarchico (es. sci.math, sci.physics). Ogni articolo iniziale su un certo argomento genera un thread di discussione  Si utilizza un programma chiamato newsreader  Esistono decine di migliaia di newsgroups, su qualsiasi argomento  Gran parte della cultura di internet è nata con usenet  http://en.wikipedia.org/wiki/Usenet R.Polillo - Ottobre 2010
  • 17. Usenet: architettura 21  Usenet è una sorta di ibrido fra la mail e i web forum di oggi, di cui è un precursore  a differenza di un forum, una rete usenet non ha un server centrale: è distribuita fra un grande (e variabile) insieme di server, che si scambiano i messaggi fra di loro (protocollo nntp, pensato per connessioni lente) Didascalia in http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Usenet_servers_and_clients.svg I server si trasmettevano i post di interesse in batch (modalità push) Ogni server mantiene solo un numero limitato di newsgroups R.Polillo - Ottobre 2010
  • 18. Google Groups 22  Google Groups è un servizio gratuito che permette agli utenti di creare e gestire gruppi di discussione, attraverso un browser web  Nel 2001 Google ha acquisito Deja News, che forniva accesso a un grande archivio storico di articoli di newsgroups. Oggi Google Groups contiene l'archivio più completo al mondo di post Usenet creati a partire dal 1981.  Con Google Groups non occorre più disporre di un newsreader ed è possibile effettuare ricerche in questo archivio come sul web. Inoltre, si possono postare commenti in un newsgroup Usenet esistente  http://en.wikipedia.org/wiki/Google_Groups  http://groups.google.com/support/?hl=it R.Polillo - Ottobre 2010
  • 19. Electronic mailing lists 23  Sistemi per gestire la distribuzione di e-mail a una lista di utenti  Gli iscritti inviano le mail a un indirizzo (reflector mail address) facente capo al programma gestore della mailing list (list server), che le archivia e le rimbalza a tutti gli iscritti  Gli utenti possono iscriversi alla mailing list (o uscirne) dinamicamente, mediante appositi comandi inviati al list server  Il list server riconosce e elabora comandi inseriti nel testo delle mail  Possibilità di filtro effettuato da un moderatore  Esempi di uso:  Newsletter (solo alcuni utenti possono postare messaggi)  Discussion list (tutti gli iscritti possono postare messaggi) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 20. Electronic mailing lists: architettura 24 List server Server centrale • Messaggi dai/ai subscribers • Comandi al gestore della mailing list: - subscribe - unsubscribe - ecc. Iscritti alla mailing list moderatore R.Polillo - Ottobre 2010
  • 21. Electronic mailing list: esempi 25  LISTSERV Il primo, creato da Eric Thomas, studente a Parigi, nel 1986. Inizialmente gratuito, ora no  MAJORDOMO Molto diffuso dall’inizio degli anni ’90. Semi-gratuito http://www.greatcircle.com/majordomo/ R.Polillo - Ottobre 2010
  • 22. I siti di social networking 27 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 23. Social Network Sites (SNS) 29 Sono servizi basati su web che permettono a degli individui di: 1. creare un proprio profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema delimitato 2. formare una lista di altri utenti con cui condividono un legame (la natura e la terminologia usata per questi legami varia da sito a sito) 3. vedere e navigare la propria lista di legami e quelle di altri all’interno del sistema.. Vedi Boyd, Ellison, Social Network Sites: Definition, History, and Scholarship (2007), http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html R.Polillo - Ottobre 2010
  • 24. SNS timeline 31 Sixdegrees LiveJournal FriendsterLinkedin,M ySpace O rkut,Flickr,Facebook YouTube,N ing Tw itter … e molti altri, vedi http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html R.Polillo - Ottobre 2010
  • 25. R.Polillo - Ottobre 2010 http://www.flowtown.com/blog/the-2010-social-n (agosto 2010)
  • 26. Social network prevalenti per regione 33 http://www.vincos.it/2010/06/13/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-giugno-2010/ FACEBOOK ORKUT V KONTAKTE FACEBOOK FACEBOOK FACEBOOK FACEBOOK FACEBOOK HI5 QQ
  • 27. Social network prevalenti per regione 34 R.Polillo - Ottobre 2010 http://www.vincos.it/2010/06/13/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-giugno-2010/
  • 29. SNS: caratteristiche tipiche 36  Profilo  Una specie di home page personale (o di gruppo) con testi, immagini, video, commenti da altri membri, e la lista dei propri amici  La pagina può essere più o meno strutturata liberamente (es MySpace dà molta libertà)  “Friends”  I membri possono crearsi una rete di “friends” (la terminologia varia; in linkedin: connections), invitando persone (anche non membri) a farne parte. Se la proposta è accettata, la relazione è indicata nei due profili  Si può navigare nelle reti dei propri friend, con accesso ai diversi profili (limitazioni variabili da sito a sito)  Messaggi e commenti  I friends possono inviarsi messagi (pubblici o privati) o inserire commenti nella pagina personale (terminologia e modalità variano; es.The Wall in Facebook, raccomandazioni in linkedin) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 30. SNS: le dimensioni della privacy 39 PUBBLICO DESTINATARIO particolare generale VISIBILITA’DELLEINFO PERSONALI limitataillimitata Specifiche info a specifici gruppi Tutte le info a specifici gruppi Specifiche info a tutti Tutte le info a tutti R.Polillo - Ottobre 2010
  • 31. SNS: tipologie 41  Reti generaliste Connettono persone di ogni tipo Es.: MySpace, Facebook  Reti d’interesse Connettono persone con un interesse comune Es.: Flickr (foto), YouTube (video), Delicious (bookmarks), LinkedIn (business connections), …  Reti di scopo Connettono persone per uno scopo d’azione specifico Es.: MoveOn (azione politica), MeetUp (organizzazione di gruppi locali), … R.Polillo - Ottobre 2010
  • 32. Reti di interesse: esempi 42  Fire engineers http://community.fireengineering.com/groups?page=7  Occult community (http://paganspace.ning.com/profiles/members/ )  Navy for moms (http://navyformoms.ning.com/)  (le reti di cui sopra sono realizzate con ning) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 33. www.linkedin.com 43  SNS per il networking professionale, attivo dal 2003, freemium  Permette di contattare persone attraverso conoscenze comuni, che possono anche scrivere recommendations (recruiting, contatti di tipo commerciale, business networking in generale)  "If it's social, we'll leave that to Facebook. But if it's about money, then it's LinkedIn." (K.Guericke , cofondatore di Linkedin)  A nov 2010, 85 ml utenti registrati in oltre 200 paesi ( http://press.linkedin.com/about )  http://en.wikipedia.org/wiki/LinkedIn  http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto-zero/web- R.Polillo - Ottobre 2010
  • 34. Linkedin: i gradi di separazione 44 Mario Rossi Luigi Bianchi Luigi’s connections Luigi gradi di separazione R.Polillo - Ottobre 2010
  • 35. www.myspace.com 45  Fondato nel 2003, sull’onda del successo di Friendster, grande successo fra i giovani  Nel luglio 2005 acquisito dalla News Corporation (Rupert Murdoch)  Da inizio 2006 numerose versioni locali  Crescita “logistica”, a metà 2006 raggiuge i 100 ml di iscritti http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbers  Membership gratuita, i ricavi provengono solo dalla pubblicità  Nel novembre 2009 alexa.com lo considera 11° sito più popolare al mondo (era il 7° un anno prima): http://www.alexa.com/site/ds/top_sites  http://en.wikipedia.org/wiki/MySpace R.Polillo - Ottobre 2010
  • 36. www.facebook.com 46  Creato nel febbraio 2004 da Mark Zuckenberg, studente diciannovenne presso l’Università di Harvard, come rete sociale per gli studenti universitari  Il nome si riferisce agli annuari con le foto di tutti gli studenti (facebooks) che alcune scuole statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno scolastico  Dal settembre 2006 è utilizzabile da chiunque (con più di 13 anni)  Secondo Alexa.com, a novembre 2010 è il 2° sito più visitato al mondo (dopo Google, era il 5° due anni prima) http://www.alexa.com/site/ds/top_sites  Gratuito, con ricavi da pubblicità  Indipendente, non quotato, ricavi 2009: >600 Ml USD (?) http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook-made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/  R.Polillo - Ottobre 2010
  • 38. Visualizzare la rete: www.touchgraph.net R.Polillo - Ottobre 2010 48
  • 39. www.ning.com 49  Fondato nel 2004 da Marc Andreessen e Gina Bianchini  Permette a chiunque di creare facilmente, in modo interattivo, un SNS secondo le proprie esigenze, pubblico o privato  Il servizio (che comprende l’hosting del sito) da agosto 2010 non è più gratuito  A ottobre 2008, dichiarava 500.000 social networks (fonte: http://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on-ning.html )  http://en.wikipedia.org/wiki/Ning_(website)  http://intruders.tv/en-tech/?s=gina+bianchini R.Polillo - Ottobre 2010
  • 40. Ning - caratteristiche 50  Membri, profili, gruppi  Blogs, forum  Mail, chat  Eventi  Upload di foto e video  Tags e ricerche  Feed RSS  Accesso privato o pubblico Esempio: la social network di questo corso http://sncorsow2009.ning.com R.Polillo - Ottobre 2010
  • 41. Altri servizi per costruire propri social network  www.socialgo.com  www.grou.ps  www.stribe.com  In fase di avviamento, permette di “impiantare” una social network su un proprio sito 51 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 42. www.mashable.com 52  “The social media guide”: il blog più seguito sugli SNS  Fondato in Scozia nel 2005  Ha una sua propria social network R.Polillo - Ottobre 2010
  • 44. SNS: perché hanno successo? 54  Costruzione e manutenzione del capitale sociale  Gestione della propria identità sociale (“impression management”)  Formazione di una identità sociale (per i più giovani) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 45. Impression management 58  Nella psicologia sociale, l'impression management è il processo attraverso il quale gli individui tentano di controllare la loro impressione sugli altri  Nel suo libro seminale The presentation of self in everyday life (1959), il sociologo Erwin Goffman (1922-1982) usa la metafora della performance teatrale (http://en.wikipedia.org/wiki/Erving_Goffman)  “All the world's a stage, And all the men and women merely players: They have their exits and their entrances; And one man in his time plays many parts, His acts being seven ages. […]” W.Shakespeare, As you like it (1600) (Il seguito in http://www.phrases.org.uk/meanings/28900.html ) R.Polillo - Ottobre 2010
  • 46. Digital vs real self 61 ☺ ☺☺ ☺ ☺others Real world ☺ ☺ self Digital world ☺ Digital self ☺ ☺ ☺ ☺ Digital others R.Polillo - Ottobre 2010
  • 47. Digital self: alcuni problemi 62  Audience sconosciuta Nella vita reale, vediamo il nostro interlocutore e il contesto dell’incontro; queste informazioni ci aiutano a presentarci nel modo più appropriato. In un SNS non sappiamo chi ci potrà vedere in futuro, ed il contesto.  Fusione di contesti separati Nella vita reale, manteniamo separati aspetti diversi del nostro“self” collocandoli in contesti fisicamente separati. (es. l’ufficio, il bar, la casa). In un SNS questo è molto difficile: come fare? Possiamo creare il nostro profilo in modo che sia generalmente accettabile, ma la rete dei nostri amici “dice di noi” in modo non controllabile.  Per un’analisi molto interessante dei profili di Friendster, vedi http://www.danah.org/papers/HICSS2006.pdf R.Polillo - Ottobre 2010
  • 48. Spazi pubblici mediati dalla tecnologia: caratteristiche (secondo Danah Boyd) 63 1.Persistenza 2.Ricercabilità 3.Replicabilità 4.Pubblico invisibile http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf R.Polillo - Ottobre 2010
  • 49. Digital self: uno o molti? 67 “Real self” Un “profilo personale” per ogni applicazione …. ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺… oppure un “digital self” unico, utilizzato da tutte le applicazioni R.Polillo - Ottobre 2010
  • 50. Personal profiles autonomi: primi esempi 68  La metafora dell’avatar: www.mego.com (beta)  La metafora del biglietto da visita: www.retaggr.com (beta)  Permettono di creare un proprio profilo personale autonomo, integrabile con le principali applicazioni esistenti  Ma si aggiungono ai profili esistenti, non li sostituiscono… R.Polillo - Ottobre 2010
  • 52. Reti sociali LAVORO INDIVIDUALE 73 ATTIVITA’ OBBLIGATORIE:  Sperimentare Google Groups  Creare un proprio profilo su facebook (se non lo avete già!) e un altro social network a scelta (diverso da quello del corso!)  Esplorate bene Facebook, soprattutto i meccanismi della privacy, le applicazioni e i meccanismi di sharing  Leggere l’articolo di Dana Boyd: http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf  Esplorare qualche social network gestita da www.ning.com o qualche social network di scopo, e segnalare quelle più interessanti ATTIVITA’ SUGGERITE:  Sperimentare uno strumento per la costruzione di un proprio profilo personale centralizzato (mego, retaggr o altri più recenti) R.Polillo - Ottobre 2010