Slides dalle lezioni del corso di Interazione Uomo Macchina, Università di Milano Bicocca, Prof.R.Polillo, A.A.2012-13
Lezione del 9 aprile 2013
Vedi anche www.rpolillo.it
1. 1
Conoscere l'utente: attenzione e
memoria
Corso di Interazione Uomo Macchina
AA 2012-2013
Roberto Polillo
Corso di laurea in Informatica
Università di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
R.Polillo - Marzo 2013
2. Livelli di descrizione dell’utente
4
Utente
LIVELLO
COGNITIVO
PERSONA
COMPORTAMENTI
RUOLO
DIVERSITÀ DEGLI UTENTI
R.Polillo - Marzo 2013
3. Lo Human Information Processor
5
Card, Moran, Newell,
The Psychology of Human-Computer
Interaction
1983
R.Polillo - Marzo 2013
5. L’attenzione
7
Quei processi cognitivi che ci permettono di
selezionare, fra tutte le informazioni che
arrivano ai nostri sensi, quelle che in qualche
modo ci interessano
R.Polillo - Marzo 2013
10. 12
Quanti erano i cerchi rossi?
R.Polillo - Marzo 2013
11. Esempi
13
http://www.youtube.com/watch?v=IGQmdoK_Z
fY&list=PLA3B7C8D388AD340E
(passaggi di palla)
http://www.youtube.com/watch?v=FWSxSQss
piQ&list=PLA3B7C8D388AD340E
(richiesta di informazioni in strada)
R.Polillo - Marzo 2013
12. Esempio: video
14
Contare il numero dei passaggi di palla senza
rimbalzo nel seguente video:
http://it.youtube.com/watch?v=qRNWvZa9MrM&feature=related
R.Polillo - Marzo 2013
13. 15
Che cosa ha fatto l’uomo con l’impermeabile?
R.Polillo - Marzo 2013
15. Implicazioni sul design
17
Considerate i seguenti aspetti:
Dove e come dirigere l’attenzione dell’utente
durante l’interazione
Come mantenere l’attenzione dell’utente sugli
elementi desiderati
Come evitare interferenze, che “sottraggano”
l’attenzione dell’utente dagli elementi rilevanti
R.Polillo - Marzo 2013
17. 19
Lo schermo su cui dirigere l’attenzione dell’utente durante la presentazione viene segnalato
con uno spot luminoso
(Spotlight, Khan et al., CHI 2005)
R.Polillo - Marzo 2013
26. Memoria a breve termine (MBT)
28
Capacità limitata: 7±2 “unità” (“chunk”)
(“Il magico numero 7, G.Miller, 1956)
Persistenza dell’informazione breve: 15-30 sec
La persistenza aumenta con la ripetizione (ma ciò
richiede attenzione)
Usata per memorizzazione temporanea nei processi
cognitivi
Nuovi input ricoprono i contenuti precedenti
(“interferenza”)
Teorie recenti non la considerano un deposito passivo,
ma un sistema di funzioni (“working memory”)
R.Polillo - Marzo 2013
28. Esperimento di Peterson & Peterson (1959)
(fra presentazione e rievocazione, lavoro mentale:
% di volte che un item può essere
contare all’indietro, per 3, velocemente)
rievocato
Tempo (sec) fra presentazione e rievocazione
29. MBT: implicazioni sul design
evitare di sovraccaricare la MBT
dell’utente, richiedendogli di memorizzare solo
elementi significativi o familiari, in numero limitato
(“regola del 7±2”)
minimizzare comunque il ricorso alla MBT
dell’utente, in presenza di altre attività cognitive (per
evitare interferenza)
l’ansietà riduce le prestazioni della MBT: evitare
situazioni di stress per l’utente
30. Sovraccarico della MBT
32
Per informazioni sulle nuove offerte, premi 1; per informazioni
sulle tariffe e bla bla bla, premi 2; se sei interessato a
conoscere i nuovi servizi e bla bla, premi 3; se desideri
comunicare furto o smarrimento del tuo telefonino o bla bla bla
per assitenza specialistica, premi 4; se desideri ricevere
informazioni sul credito bla bla premi 5; se desideri parlare con
un operatore premi 0
R.Polillo - Marzo 2013
31. Sovraccarico della MBT
33
Quando eseguo le
azioni la finestra va
dietro l’altra, e non
vedo più l’help
R.Polillo - Marzo 2013
32. Esempio
Per ricordarsi che cosa fare
dopo aver premuto OK, occorre
Da: Microsoft Word 97 una memoria eccezionale,
oppure carta e penna
33. Esempio: messaggi di errore sul web
Quando questo msg
scompare, devo
ricordare tutte queste
informazioni nella MBT!
34. Esempio: messaggi di errore sul web
In questo caso non
sovraccarico la MBT: i
msg di errore restano
visibili mentre correggo
38. MBT: chiusura
Noi sentiamo una forte pulsione a chiudere il compito
corrente e scaricare l’informazione dalla memoria, per
renderla disponibile a nuove informazioni / elaborazioni
Implicazioni sul design:
- strutturare le attività dell’utente in compiti semplici e ben definiti
- richiedere all’utente di svolgere i compiti in modo sequenziale, e
non parallelo (terminare un compito prima di farne iniziare un altro)
1 2 3
qui la MBT viene scaricata
39. Chiusura: esercizio
BANCOMAT: Quale delle due interfacce è la migliore e
perchè?
Chiedere il codice
Chiedere l’importo
Soluzione 1 Soluzione 2
Emettere le banconote Restituisce la tessera
Restituire la tessera Emettere le banconote
40. Interferenza
Interferenze possono creare interruzioni nei
processi cognitivi, generando rallentamenti e
stress
Esempi:
Segnali acustici (telefono, SMS, mail,…)
Segnali visivi lampeggianti (segnali luminosi, banner, …)
…
41. Esempio: il cellulare in auto
Studi recenti suggeriscono che:
L’uso del cellulare durante la guida quadruplica il rischio di
collisione (come guidare da ubriachi)
La causa principale del maggior rischio è l’impegno mentale della
conversazione (e non la gestione manuale del telefono: in altre
parole, il viva-voce non riduce il rischio)
Durante la conversazione al cellulare il tempo di reazione agli
stimoli visivi (es. l’auto davanti che frena, il semaforo) presentati al
guidatore viene considerevolmente aumentato (raddoppia?)
Cfr.ad es. Schneider et al., CHI 2005
42. Esempio: effetto Stroop
Pronunciare ad alta voce il colore delle
seguenti scritte:
Casa
Treno
Interferenza con il
Bambino processo di lettura,
Rosso diventato “automatico”
(J.R.Stroop, 1935)
43. La memoria a lungo termine (MLT)
45
Ha capacità molto ampia (non se ne conoscono i
limiti)
Tempo d’accesso lungo (circa 0,1 sec)
Persistenza di lunghissima durata: decadimento o
interferenza?
Funzioni (o sottosistemi) diversi
R.Polillo - Marzo 2013
44. Rievocazione e riconoscimento
47
E’ più “facile” riconoscere che rievocare
Rievocazione e riconoscimento (recall) dopo presentazione di sillabe senza senso
(Luh, 1922) R.Polillo - Marzo 2013
45. Per facilitare la rievocazione
49
Creare associazioni
Esempio:
MA CON GRAN PENA LE RECA GIÙ
MArittime, COzie, GRAie, PENnine,
LEpontine, REtiche, CArniche, GIUlie.
R.Polillo - Marzo 2013
46. MLT: implicazioni sul design
Preferire il ricorso al riconoscimento
piuttosto che alla rievocazione
Presentare l’informazione ripetutamente
Costruire associazioni forti, ripetute e
distinte, che non interferiscano fra di
loro
Utilizzare associazioni visive
47. Ricordate le euristiche di Nielsen?
1. Visibilità dello stato del sistema
2. Corrispondenza fra il mondo reale e il sistema
3. Libertà e controllo da parte degli utenti
4. Consistenza e standard
5. Prevenzione degli errori
6. Riconoscere piuttosto che rievocare
7. Flessibilità ed efficienza d’uso
8. Design minimalista ed estetico
9. Aiutare gli utenti a riconoscere gli
errori, diagnosticarli e correggerli
10. Guida e documentazione
51. Riassumendo…
L’accesso alle informazioni nella memoria a
lungo termine è facilitato da:
- frequenza dell’accesso
- tempo breve dall’ultimo accesso
- numero e tipo di legami associativi
- poche interferenze da altre informazioni
attivate dalle stesse associazioni