Conferenza con i Dirigenti Scolastici degli ambiti territoriali di Livorno del 17/10/2016 e di Firenze del 20/10/2016.
Indicatori per la qualità dell'azione formativa.
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Piano Nazionale Formazione Docenti 2016-2019
1. Indicazioni nazionali per il I Ciclo
Competenze chiave del QER
Conoscenze, abilità e competenze
la buona
SCUOLA
PTOF
RAV
PdM
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
2016-2019
Approfondimenti
LIVORNO, 17/10/2016 – Firenze 20/10/2016
Dirigente tecnico Luca Salvini
Staff regionale di supporto – USR per la Toscana
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Direzione Generale
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2. Luca Salvini
LA PERCEZIONE DEI DOCENTI DELLO
STATUS DELL’INSEGNAMENTO
• Percentuale di insegnanti di scuola secondaria di I grado
che sono “d’accordo" o “molto d’accordo" che la professione
docente ha uno status elevato nella società
Percentualedidocenti
Malaysia
Singapore
Korea
AbuDhabi(UAE)
Finland
Mexico
Alberta(Canada)
Flanders
(Belgium)
Netherlands
Australia
England(UK)
Romania
Israel
UnitedStates
Chile
Average
Norway
Japan
Latvia
Serbia
Bulgaria
Denmark
Poland
Iceland
Estonia
Brazil
Italy
CzechRepublic
Portugal
Croatia
Spain
Sweden
France
SlovakRepublic
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3. Luca Salvini
RELAZIONE TRA STATUS PERCEPITO DAI DOCENTI
E RISULTATI DEGLI STUDENTI in MAT (in PISA 2012)
Nei Paesi nei quali i docenti ritengono che la loro professione
abbia uno status elevato gli studenti hanno risultati più alti
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5. Luca Salvini
IL SENSO DELLA FORMAZIONE
SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE
Standard Professionali
Portfolio professionale docente
Piano individuale di Sviluppo Professionale
MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA
Legame tra bisogni individuali, bisogni della
scuola e del territorio
Piano di formazione dell’Istituto (indicatore per
RAV e per valutazione del dirigente scolastico)
ESIGENZE NAZIONALI
Priorità del sistema e Piani Nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e
integrazione, didattica per competenze, autonomia)
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7. Luca Salvini
STANDARD PER LA QUALITÀ
STANDARD PER LA QUALITÀ E L’EFFICACIA DELLE
INIZIATIVE FORMATIVE
• Costruire e utilizzare strumenti ed indicatori che consentano
di garantire la qualità dell’intero ciclo di vita del “processo
formativo”, a partire dalla progettazione fino agli esiti a lungo
termine in relazione agli apprendimenti (non solo
“disciplinari”) degli allievi, e che siano quindi rappresentativi
di standard didattico-metodologici, organizzativi, di
progettazione, di costo.
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8. Luca Salvini
LE UNITA’ FORMATIVE (1)
Le unità formative possono essere promosse e certificate
(art 1, Direttiva 21 marzo 2016, n. 170, Accreditamento enti di formazione):
• dalla istituzioni scolastiche del sistema nazionale di
istruzione, singole o in rete
• dall’Amministrazione Centrale
• dalle Università
• da altri soggetti accreditati
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9. Luca Salvini
LE UNITA’ FORMATIVE (2)
Al fine di qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative
di formazione, nel prossimo triennio in via sperimentale, le scuole
articoleranno le attività proposte in Unità Formative.
• Ogni Unità dovrà indicare la struttura di massima del percorso
formativo.
• Qualificare, più che quantificare, l’impegno del docente.
• Considerare non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti
che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali,
quali ad esempio:
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10. Luca Salvini
Le unità formative comprendono: Vanno adeguatamente riconosciute
con Unità formative i percorsi:
Formazione in presenza e a distanza formazione sulle lingue e il CLIL
Sperimentazione didattica documentata e
ricerca/azione
coinvolgimento in progetti di rete
Lavoro in rete particolare responsabilità in pro- getti di
formazione
Approfondimento personale e collegiale ruoli di tutoraggio per i neoassunti
Documentazione e forme di
restituzione/rendicontazione, con ricaduta
nella scuola
animatori digitali e team dell’innovazione
Progettazione coordinatori per l’inclusione
ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro
LE UNITA’ FORMATIVE (3)
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11. Luca Salvini
INDICATORI PER LA QUALITÀ
Gli standard, organizzati come “checklist”, rappresentano
un insieme di indicatori che consentono di mappare le
caratteristiche di qualità ed efficacia delle iniziative
formative.
Gli indicatori saranno utilizzati da tutti gli attori coinvolti
nella formazione (soggetti accreditati, scuole, formatori, ...)
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12. Luca Salvini
INDICATORI DI QUALITÀ
1. QUALITÀ DEL COINVOLGIMENTO
2. QUALITÀ METODOLOGICA
3. QUALITÀ DELL’IMPATTO
4. QUALITÀ DELLA TRASFERIBILITÀ E DELLA DIFFUSIONE
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13. Luca Salvini
QUALITÀ DEL COINVOLGIMENTO
N (X) INDICATORE
1 La scelta dell’attività formativa è stata oggetto di approfondimento
collegiale
2 X È stata stimolata una riflessione prima dell’avvio dell’iniziativa sulle
tematiche scelte.
3 L’attività formativa è coerente con le priorità individuate nel RAV.
L’iniziativa formativa è collegata al contesto dei partecipanti.
4 X Sono stati resi noti prima dell’inizio dell’attività: gli obiettivi, il programma,
bibliografia / sitografia e ricerca relativa alla progettazione dei contenuti
5 Sono stati dichiarati i livelli di partenza relativi alle competenze necessarie
per la partecipazione all’attività formativa programmata
6 Gli obiettivi di apprendimento sono resi disponibili prima dell’avvio della
formazione
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14. Luca Salvini
QUALITÀ METODOLOGICA
N (X) INDICATORE
1 X L’attività formativa prevede momenti di esercitazione/simulazione/laboratorio tra docenti
2 X Viene illustrata l’effettiva applicabilità del materiale disponibile ai partecipanti
3 X L’attività formativa prevede una sperimentazione in classe (non necessariamente da parte di
tutti i partecipanti)
4 X L’attività formativa prevede confronti, scambi di esperienze e interazione tra partecipanti?
Vengono forniti esempi di buone pratiche
5 X L’attività formativa prevede la presenza di tutor / coordinatori interni o altre forme di
accompagnamento
6 X L’attività formativa consente uno sviluppo progressivo nel tempo
7 Il programma dell’iniziativa formativa e la sua organizzazione temporale sono rispettati
8 Sono previste metodologie innovative che permettano ai partecipanti di collaborare
9 È previsto un ambiente online dedicato per studio e consultazione di risorse aggiuntive
10 E’ prevista la stesura di un diario di apprendimento in formato digitale durante il percorso
formativo
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15. Luca Salvini
QUALITÀ DELL’IMPATTO
N (X) INDICATORE
1 L’attività formativa impegna i partecipanti nella mappatura e valutazione
dell’effettiva acquisizione di nuove competenze (competenze in ingresso e
in uscita)?
2 X L’attività formativa consente di valutare la ricaduta dei temi trattati nella
pratica quotidiana in classe? È possibile verificare se l’attività formativa fa
aumentare le competenze fondamentali degli studenti?
3 X Viene indicato come sarà rilevato l’impatto a breve e medio termine?
4 X L’attività formativa prevede una verifica continua, anche autonomamente,
delle competenze?
5 X Sono previste attività di peer review all’interno di ogni singolo modulo del
percorso formativo?
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16. Luca Salvini
QUALITÀ DELLA TRASFERIBILITÀ E DELLA DIFFUSIONE
N (X) INDICATORE
1 I contenuti, le metodologie e le esperienze dell’attività formativa sono trasferibili in altri contesti
2 X L’iniziativa formativa offre l’opportunità di apprendimento continuo attraverso adeguata
assistenza e/o disponibilità di risorse tecniche
3 X L’attività formativa impegna i partecipanti, o alcuni tra essi, a diffondere i contenuti
approfonditi e le esperienze realizzate:
a) agli altri docenti della scuola;
b) agli altri docenti della rete;
c) a tutti i docenti interessati tramite pubblicazione in appropriati spazi web o su repository
istituzionali.
4 Sono state pianificate attività di “follow-up” che richiedono l’applicazione da parte dei
partecipanti di quanto hanno appreso nella loro scuola
5 X Il percorso prevede la produzione collaborativa di materiali spendi- bili nel proprio contesto
lavorativo. I materiali prodotti sono condivisi pubblicamente e rilasciati con licenza aperta.
6 X È prevista la creazione di una comunità di pratica che possa favorire il confronto tra pari
7 L’iniziativa formativa conduce ad una certificazione da parte di enti terzi e indipendenti
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17. Luca Salvini
MONITORAGGIO DEL PIANO
Processo di monitoraggio stratificato, che agisca ad ogni livello del Piano e
della filiera della formazione.
N AZIONE
1 Monitoraggio amministrativo dei percorsi formativi condotti (effettiva
realizzazione, dimensioni e capacità di rendicontazione delle scuole);
2 Applicazione degli indicatori per la qualità e l’efficacia delle
iniziative formative (si veda capitolo 8.1 del PNFD) a tutti i percorsi
formativi messi in campo, e relativo monitoraggio;
3 Creazione di uno standard di monitoraggio territoriale (linee
guida e formazione dedicata) per le attività degli ambiti e l’efficacia
della governance formativa di ogni ambito e di ogni Ufficio Scolastico
Regionale;
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18. Luca Salvini
Lo Staff Regionale di Supporto per la Toscana: FIRENZE
AMBITO TERRITORIALE 4 (48 scuole):
FIRENZE (aula magna)
BACALONI CLAUDIO
SALVINI LUCA
MINICHINI EMILIA
BONFIGLIOLI CHIARA
AMBITO TERRITORIALE 5 (15 scuole):
MUGELLO/VALDARNO/VALDISIEVE (bibl. 1)
BACALONI CLAUDIO
MARTINI ROBERTO
MANZO GOFFREDO
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19. Luca Salvini
Lo Staff Regionale di Supporto per la Toscana: FIRENZE
AMBITO TERRITORIALE 6 (18 scuole):
FIORENTINA NORD OVEST (aula 46, sotto)
BACALONI CLAUDIO
MARTINI ROBERTO
INFANTE PIER PAOLO
AMBITO TERRITORIALE 7 (11 scuole):
FIORENTINA SUD EST (bibl. 2)
BACALONI CLAUDIO
SALVINI LUCA
MANZO GOFFREDO
AMBITO TERRITORIALE 8 (20 scuole):
EMPOLESE (aula 13)
BACALONI CLAUDIO
D'AGOSTINO GIACOMO
INFANTE PIER PAOLO
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20. Luca Salvini
Lo Staff Regionale di Supporto per la Toscana: LIVORNO
AMBITO TERRITORIALE 11 (21 scuole):
LIVORNESE
PEZZATI ANNA
FASANO PAOLA
MARCHIONNI ELEONORA
AMBITO TERRITORIALE 12 (22 scuole):
BASSA VAL DI CECINA - VAL DI CORNIA/ELBA
PEZZATI ANNA
FASANO PAOLA
BONFIGLIOLI CHIARA
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