(3) lo sviluppo umano nel nostro tempo {s.barresi}
1. LO SVILUPPO UMANO NEL NOSTRO
TEMPO
LETTERA ENCICLICA «CARITAS IN VERITATE» DEL
SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI
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ARCIDIOCESI DI CROTONE – S. SEVERINA
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICO MINISTERIALE
«UNUS MAGISTER>
ANNO SECONDO
CORSO DI ETICA SOCIALE, ECONOMIA E POLITICA
a cura del Prof. Salvatore Barresi
Lezione 3
2. Nel cap. 2, Benedetto XVI affronta globalmente
un tema decisivo: come intendere lo sviluppo
umano nel nostro tempo.
• 1. - Si può dire che le attese di Paolo VI di uno sviluppo tale
da produrre “una crescita reale, estensibile a tutti e
concretamente sostenibile” (n. 21) sono da rilanciare con un
senso più acuto della realtà, tenendo conto dei grandi cambi
avvenuti, tra cui la globalizzazione, ossia “l’esplosione
dell’interdipendenza planetaria” (n. 33). Si fa necessaria una
“nuova sintesi umanistica” tra indicatori materiali e visione
personalista cristiana , operando un ”discernimento ed una
nuova progettualità” (n. 21).
• A questo punto Benedetto XVI esprime lucidamente i nodi
maggiori a cui lo sviluppo sottoposto, apportando la giusta
risposta. 2
Lezione 3
3. • 2. - Lo sviluppo è di sua natura “policentrico” e come tale
va studiato e praticato.
• Vi è certamente il punto di vista economico, ma qui lo
sviluppo è “gravato da distorsioni e drammatici problemi”
(n. 21), quali la crescita della disparità fra ricchi e poveri,
corruzione, illegalità, sfruttamento, protezionismi egoistici
(n. 22). Risposta: “Non è sufficiente progredire da un solo
punto d vista economico e tecnologico. Bisogna che lo
sviluppo sia anzitutto vero e integrale” (n. 23). A questo
scopo va rivalutato il ruolo dei poteri pubblici contro
l‟egemonia incontrollata dei poteri economici (n. 24).
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Lezione 3
4. • 3. - Dal punto di vista sociale, il mercato globale ha
stimolato forme nuove di competizione tra Stati allo
scopo di avere sempre di più. Ciò ha comportato
anche la “riduzione delle reti di sicurezza sociale” -
minacciando i diritti dei lavoratori, la solidarietà
attuata dalle tradizionali forme dello stato sociale, le
organizzazioni sindacali - una deregolamentazione
della mobilità lavorativa che crea forme di instabilità
psicologica e familiare. Risposta: “Il primo capitale
da salvaguardare e valorizzare è l‟uomo, la persona
nella sua integrità” (n. 25).
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Lezione 3
5. • 4. - Sul piano culturale, oggi le possibilità di “dialogo
interculturale” sono cresciute, ma anche il duplice
pericolo dell’eclettismo culturale per cui prevale il
relativismo dei valori e l‟appiattimento culturale che
porta all’omologazione degli stili di vita (n. 26).
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Lezione 3
6. B. Pista di riflessione
• Verificare come siano presenti nel proprio ambito di vita i
nodi per lo sviluppo segnalati dal Papa, cercando di
coglierne le manifestazioni ed ancora di più le cause.
• Il Papa dà delle indicazioni alternative. Cercare di vedere
come si applicano concretamente ai mali dello sviluppo
errato.
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Lezione 3
7. C. Per un approfondimento
• Nel Compendio, alla voce sviluppo nell’indice sono
segnalati ben 95 rimandi. Vedere la corrispondenza con
quanto detto in CiV nel c. 2.
• Leggere in esso n. 133, 163, 310-322, 373-374, 521-527.
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Lezione 3
8. D. In ascolto della Parola di Dio
Il ricco del Vangelo denunciato da Gesù è stolto perché mette la sua
felicità nei suoi beni materiali, manca la coscienza sia del valore relativo
dei beni sia dell’esclusione degli altri. Resta un essere non sviluppato
integralmente.
• «Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me
l'eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o
mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da
ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non
dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La
campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli
ragionava tra sé: «Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò
così: - disse - demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi
raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai
a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti!».
Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E
quello che hai preparato, di chi sarà?». Così è di chi accumula tesori per sé e
non si arricchisce presso Dio» (Lc 12, 13-21).
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Lezione 3
9. E. Preghiera
• L‟orante valuta coloro che intendono lo sviluppo della loro vita come una
esasperata ricerca di beni materiali. È povera gente che si „animalizza‟,
snatura se stessa , mentre fa soffrire gli altri .
«Ascoltate questo, popoli tutti, porgete l'orecchio, voi tutti abitanti del mondo,
voi, gente del popolo e nobili, ricchi e poveri insieme.
La mia bocca dice cose sapienti, il mio cuore medita con discernimento.
Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli
che mi fanno inciampare?
Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza.
Certo, l'uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo.
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente per vivere
senza fine e non vedere la fossa.
Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l'insensato e
lasceranno ad altri le loro ricchezze.
Il sepolcro sarà loro eterna dimora, loro tenda di generazione in generazione:
eppure a terre hanno dato il proprio nome.
Ma nella prosperità l'uomo non dura: è simile alle bestie che muoiono
Questa è la via di chi confida in se stesso, la fine di chi si compiace dei propri
discorsi. 9
Lezione 3
10. Come pecore sono destinati agli inferi, sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà di loro ogni traccia, gli
inferi saranno la loro dimora.
Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi.
Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua
casa.
Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la sua
gloria.
Anche se da vivo benediceva se stesso: Si congratuleranno, perché ti
è andata bene, andrà con la generazione dei suoi padri, che non
vedranno mai più la luce.
Nella prosperità l'uomo non comprende, è simile alle bestie che
muoiono» (Salmo 49).
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Lezione 3
E. Preghiera