Corso Uefa A - Settore Tecnico Coverciano - 31/10/2011 - 17/05/2012
La capacità di sfida individuale nel rugby
1. L’importanza dell’uno contro uno nella “continuità del gioco” Corso di aggiornamento di I livello stagione 2010/2011
2.
3. Il gioco è il risultato di una produzione collettiva; esso si realizza sulla base di continue scelte di forme di gioco (mani o piedi) e finalizzate al rispetto dei principi (avanzare e pressare – sostenere – continuare ad avanzare e pressare).
4.
5. Il giocatore si rapporta al gioco secondo un criterio di utilità al fine di essere in grado di rispondere sempre alle domande
9. I momenti del gioco organizzati (es. i lanci del gioco dalle fasi di conquista) devono prevedere la possibilità di realizzarsi sul momento tattico (sistemi aperti).1. Idea del rugby
10. Fondamentale nel gioco ad ogni livello: L’INIZIATIVA INDIVIDUALE A SERVIZIO DEL COLLETTIVO Un idea del rugby moderno 2. Sfida
11. La capacità di battere l’avversario E’ importante che sin dai primi approcci, l’educatore/allenatore faccia vivere questo concetto fondamentale nel nostro gioco: sfidare l’avversario sul suo debole e far vivere il pallone attraverso i sostegni (la continuità), il tutto alla massima velocità. Con i bambini l’educatore dovrà quindi incentivare ed esortare tali comportamenti (la sfida), cercando pian piano di canalizzarli verso le esigenze collettive.
12.
13. Motorie e fisiche: capacità coordinative e, successivamente, condizionali per eseguire gesti in condizione di grande accelerazione e spesso in equilibrio precarioLe abilità individuali 3. Attitudine al combattimento 4. Capacità coordinative e condizionali
16. Concetto di corpo ostacolo (pallone lontano dall’avversario5. Uscita dal frontale 6. Cambio d’angolo 7. Corpo ostacolo Il tutto all’interno del processo dell’atto tattico (vedere-riconoscere-elaborare-agire) e al di là del ruolo ricoperto (polivalenza) 7 BIS. Varie uscite e cambi
17. Seguendo il principio metodologico “dal generale al particolare per poi ritornare al generale”, una volta compresa l’importanza ed il perché della capacità di sfida nell ‘1vs1 (mezzo di allenamento collettivo), proporre una progressione che presenti una grande ripetitività di situazioni legate all’1vs1 ed alla continuità successiva (ranghi ridotti). Come allenare
18. I mezzi di allenamento Corso allenatori I momento
19. Quali mezzi E’ bene quindi che gli esercizi riproducano non solo la sfida individuale (1vs1) ma anche la necessità di continuare per dare al giocatore un feedback immediato e collegato al gioco sulla qualità della sfida stessa. Di seguito una serie di esercizi che possono dare luogo ad un progressione (dal semplice al complesso) con grande variabilità di situazioni.
23. Cosa osservare Le osservazioni dell’allenatore durante le esercitazioni devono essere centrate sui comportamenti (parametri di efficacia) dei giocatori relativi a: 1- La capacità di giocare in movimento attaccando la linea del vantaggio alla velocità ed all’altezza richiesta dalla situazione (momento tattico) 2- Per il portatore la capacità di accelerare e battere l’avversario sul suo debole (momento tattico) 3- Per il portatore, nel battere l’avversario, la capacità di proteggere e far vivere il pallone (in piedi o da terra) con il gesto tecnico più adatto alla situazione (momento tattico).
24. Cosa osservare 4- Per il/i sostegni la capacità di intervenire con immediatezza attraverso la corretta direzione e velocità di corsa richieste dalla situazione (momento tattico). 5- Per il/i sostegni la capacità d’intervenire sul punto d’incontro (portatore-difensori) con attitudine per far vivere il pallone con velocità attraverso il gesto tecnico richiesto dalla situazione (momento tattico). 6- Nell’esercizio di sintesi oltre a tutto questo, anche la capacità dei giocatori di capire dove essere utili (pallone o spazio) in relazione alla situazione di gioco (momento tattico). SEMPRE IL RISPETTO DEL REGOLAMENTO
25.
26. Positivi: anche nel caso di correzione dell’errore privilegiare atteggiamento e comunicazione positivi
27. Porre domande e non dare soluzioni: tutto ciò che è legato al momento tattico (vedere, riconoscere, elaborare, agire) deve essere lasciato al giocatore e rielaborato con l’aiuto dell’allenatore