2. Ing. Loris Tomiato
Direttore Generale – ARPAV
Il ruolo del Sistema Nazionale Protezione Ambientale nella tutela e valorizzazione
della risorsa idrica
3. Legge 132 del 28/6/2016 entra in vigore il 14/1/2017 e costituisce un
sistema federativo di 21 Agenzie di protezione dell’ambiente e di
ISPRA.
Il nuovo soggetto ha compiti fondamentali quali:
il controllo e il monitoraggio dello stato dell’ambiente
la ricerca delle fonti di inquinamento e loro monitoraggio
supporto tecnico scientifico in materia ambientale per i diversi enti
raccolta, archivio e diffusione dei dati ambientali che saranno i dati
tecnico-scientifici ufficiali di riferimento per tutti gli enti
esprime il proprio parere vincolante sui provvedimenti del
Governo di natura tecnica in materia ambientale.
SNPA
Sistema Nazionale di Protezione Ambientale
4. anche ai fini del
perseguimento degli obiettivi
di prevenzione collettiva
previsti dai livelli essenziali di
assistenza sanitaria
Come garantire un controllo omogeneo sul territorio
nazionale?
Stesse tecniche di analisi
Attraverso i LEPTA
livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali di tutte le ARPA
Stesse tecniche di
campionamento
Numero minimo
di controlli delle
fonti di pressione
5. ARPAV opera in molti ambiti diversi, per le acque fa riferimento
innanzitutto alla Direttiva Quadro Acque
Direttiva Quadro Acque (Dir 2000/60/CE)
monitoraggio, elaborazione/analisi, valutazione/classificazione
Monitoraggio
depuratori, verifica
abbattimento dei
nutrienti, ecc…
Classificazione,
monitoraggio e
piani di tutela
della risorsa
idrica
Racchiude tutte le matrici
Ambientali di competenza
Mira a proteggere le
acque superficiali e
sotterranee dai nitrati
di origine agricola
Prevede l’identificazione, il
monitoraggio e la tutela delle
acque sotterranee sia come
qualità che come quantità
della risorsa disponibile
6. La visione olistica e di sistema della Direttiva Quadro
Acque richiede l’acquisizione di informazioni articolate su più
piani:
Biologico;
Chimico/fisico;
Morfologico;
Idrologico/Idrogeologico;
Identificazione/caratterizzazione delle fonti di
pressione.
Basato sul sistema DPSIR
14. In cifre possiamo dire che il monitoraggio ambientale in Veneto, si aggira per il
2020 a circa:
• 343 stazioni di acque con 1.762 campioni e oltre 197.000 analisi
• oltre 288 punti di acque sotterranee monitorate corrispondenti a 70.000
determinazioni
A questo si aggiungono
• 821 controlli allo scarico di Depuratori pubblici, corrispondenti a 1.420
campioni e oltre 27.800 determinazioni nel 2020
• e il controllo per le ASL di 7.154 controlli per le acque potabili pari a 205.461
analisi eseguite
Per il solo monitoraggio ordinario
I numeri
15. Collaborazione tra ARPAV e il Servizio Idrico Integrato
PSA
Piani Sicurezza Acquedotti
Scambio di informazioni e
competenze tra gestori e
ARPAV per individuare e
gestire al meglio le pressioni
e i rischi lungo tutta la filiera
idropotabile
Fonti di
pressione
Sostanze
emergenti
Rischio chimico
=
correlazione tre
fonti di emissione
e sostanze
16. Collaborazione tra ARPAV e il Servizio Idrico Integrato
Delega agli autocontrolli
Gestori e ARPAV, ognuno
nel proprio ruolo,
collaborano al controllo
degli scarichi dei depuratori
pubblici
D.Lgs 152/06 all’ All. 5 parte III di stabilisce che:
“Il numero minimo annuo di campioni per i parametri
di cui alle tabelle 1 e 2 (……..….) va effettuato
dall’Autorità competente ovvero dal gestore qualora
garantisca un sistema di rilevamento e di
trasmissione dati all’Autorità di controllo, ritenuto
idoneo da quest’ultimo, ….”
Gestori eseguono analisi dei parametri
BOD, COD, Solidi sospesi, Azoto totale e
Fosforo totale e le trasmettono ad
ARPAV
ARPAV convalida i dati e verifica con
analisi in doppio la coerenza dei risultati
analitici
17. Alla luce di quanto visto va rafforzata, all’interno dei singoli ruoli, la
collaborazione tra Gestori del Servizio Idrico Integrato ed ARPAV
per la valutazione, gestione e attuazione della difesa della risorsa
idrica in tutti i suoi aspetti.
Grazie per l’attenzione