PNRR, digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica - Michaela Castelli
1. Michaela Castelli
Presidente
Utilitalia
La digitalizzazione del sistema idrico integrato
PNRR, digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica
LA DIGITALIZZAZIONE DEL SISTEMA IDRICO INTEGRATO
Bari, 25 Novembre 2021
Con il Patrocinio In partnership con
PNRR, digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica
2. Bari, 25 Novembre 2021
Addetti
complessivi
Percentuale
della popolazione
servita dalle
associate
a Utilitalia 0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Energia
15%
Ambiente
Acqua
80% 55%
Gas
30%
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
45000
Energia
12.765
Ambiente
41.104
39.077
Acqua
e Gas
40 mld/€
VALORE DELLA
PRODUZIONE
1,3mld/€
UTILI
Utilitalia è la Federazione
che riunisce 450 aziende
operanti nei servizi pubblici
dell’Acqua, dell’Ambiente,
dell’Energia Elettrica e del Gas,
rappresentandole presso
le Istituzioni nazionali ed europee.
3. Bari, 25 Novembre 2021
La disponibilità di tecnologie in Cloud, che mettono a diposizione tramite
internet servizi di archiviazione e di calcolo computazionale di alto livello
(server, servizi di scambio di informazioni, data analytics o intelligence),
abilita :
• un’accelerazione nei processi innovativi;
• una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse e di servizi
informatici ed economie di scala;
• una migliore comunicazione dei dati e delle informazioni tra ARERA –
EGA e gestori idrici.
Ricorso a tecnologie in Cloud
Potrebbe funzionare da incentivo a quelle soluzioni
innovative più appartenenti alla sfera del Big Data
Analysis e alle tecniche di gestione e previsione dei
sistemi complessi e multisettoriali.
Risk Based Approach
• Maggiore intensificazione dei processi di
innovazione specialmente nei segmenti di attività
del trattamento delle acque, del risparmio
energetico e del recupero degli scarti della
depurazione.
• Maggiore tendenza per i gestori idrici allo sviluppo
del proprio modello di business da monoutility
dedicate esclusivamente al SII a monoutility
sempre più correlate con gestori energetici,
oppure in grado di evolversi direttamente in
società multiutility.
Ricorso ai principi
dell’economia circolare
• Maggiore flessibilità nelle traiettorie di miglioramento per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità del servizio, al fine di
superare le frontiere di efficienza individuate dal Regolatore.
• Accesso a premialità aggiuntive per gli operatori che attuano
interventi innovativi per il miglioramento della qualità del servizio.
L’obiettivo è quello di far aderire maggiormente le esigenze di
pianificazione di medio – lungo periodo, con la necessità del rispetto
degli standard di qualità tecnica, che prevedono invece miglioramenti
annuali.
Possibile ricorso ad ulteriori incentivi regolatori
L’innovazione è ampliamente riconosciuta dalla teoria economica come uno degli strumenti più efficaci nel portare impatti positivi sia a livello
di performance di singolo operatore economico, sia a livello di crescita del sistema economico nel suo complesso con modalità moltiplicative.
I driver di innovazione: policy e regolazione
4. Bari, 25 Novembre 2021
Gli obiettivi e le opportunità del PNRR
L’impatto economico e occupazionale è stato stimato in collaborazione con SVIMEZ.
Utilitalia ha raccolto progettualità strategiche e candidabili ad essere inclusi nel PNRR, per un valore pari a 22,3
miliardi di euro con un impatto significativo su PIL (+1,31%) e occupazione (+255.000 posti di lavoro). Il 62% del
valore della proposta progettuale riguarda il settore idrico.
14 mld € +0,78% +158.000
IMPATTO DEGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE IDRICO
Il ruolo di Utilitalia
I progetti oltre ad essere strategici e avere impatti importanti sui territori per le ricadute che possono avere, sia a
livello nazionale che locale, possono essere riprodotti a varia scala (scalabilità) e possono essere ripetuti in
diversi luoghi e tempistiche solo apportando piccole modifiche (replicabilità).
5. Bari, 25 Novembre 2021
I driver di innovazione per il SII nel PNRR
Utilitalia, tra le sue Associate del settore
idrico, ha raccolto una proposta progettuale
pari a circa 13,98 miliardi di €.
Gli investimenti sono suddivisi in minima
parte sull’ambito di interventi 2 (dissesto
idrogeologico; 0,12 miliardi di €, lo 0,1% del
totale) e sull’ambito 4 (gestione sostenibile
delle risorse idriche; 13,86 miliardi di €, il
99% del totale).
L’ambito 4 vede la maggior parte dei progetti
destinati alle infrastrutture idriche per
l’approvvigionamento (linea di investimento
4.1: 7,45 miliardi di €, il 54% del totale), e a
seguire gli interventi sulle perdite di rete (LI
4.2: 3,32 miliardi di €, il 24%) e in fognatura e
depurazione (LI 4.4: 3,09 miliardi di €, il
22%).
Sulla linea 4.2, il 55% del valore
progettuale è dedicato alla sostituzione
delle reti di distribuzione mentre il 45% ad
interventi in digitalizzazione (sistemi
innovativi di monitoraggio, smart
metering, sistemi di controllo e
manutenzione digitale).
(dati in miliardi di €)
PNRR NG-EU React EU F. Compl.
TOTALE
RISORSE
Progetti
Utilitalia
M2C4 - Tutela del territorio e della risorsa idrica 15,06 0,31 0,00 15,37 13,98
1. Rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico 0,50 - - - -
1.1 Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione 0,50 - - - -
2. Prevenire e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del 8,49 - - - 0,12
2.1 Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico 2,49 - - - 0,07
2.2 Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni 6,00 - - - 0,05
3. Salvaguardare la qualità dell'aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree 1,69 - - - -
4. Garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche lungo l'intero ciclo 4,38 - - - 13,86
4.1 Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico 2,00 - - - 7,45
4.2 Investimenti volti a ridurre le perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti 0,90 - - - 3,32
4.3 Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche 0,88 - - - -
4.4 Investimenti in fognatura e depurazione 0,60 - - - 3,09
6. Bari, 25 Novembre 2021
Sistemi avanzati di monitoraggio
scolmatori e reti fognarie, monitoraggio
e controllo mediante sensoristica
avanzata (es. IoT georiferiti ed
autoconfigurati, tecnologia a fibra ottica
per il controllo strutturale, idraulico e
qualitativo).
Fognatura
>>>
Rilevamento in continuo degli inquinanti,
sistemi di abbattimento inquinanti
emergenti, utilizzo di robot per la
manutenzione di reti e impianti, asset
management applicativi per l’affinazione
delle acque di riuso, estrazione di
nutrienti e materia dalle acque reflue e
dai fanghi, tecnologie per il recupero
energetico dai fanghi, produzione di
idrogeno da acque reflue e fanghi.
Depurazione
>>>
Adduzione
>>>
Sistemi avanzati di abbattimento di
inquinanti emergenti, sistemi di
monitoraggio in continuo degli
inquinanti, analizzatori on line,
piattaforme cloud.
Potabilizzazione
>>>
Captazione
>>>
Monitoraggio della disponibilità
della risorsa, software
previsionali, gestione big data,
sistemi tecnologici a basso
consumo energetico.
Distribuzione
>>>
Smart metering, digitalizzazione
attività previste nella carta
servizi, applicativi smart per il
dialogo con il cliente, Internet of
Services.
L’innovazione tecnologica nella filiera del SII
7. Bari, 25 Novembre 2021
L’introduzione della regolazione della qualità tecnica prima, che ha comportato la necessità di raggiungere determinati obiettivi di
miglioramento/mantenimento, e l’emergenza sanitaria poi, che ha imposto alle aziende una improvvisa accelerazione nell’adozione delle
tecnologie digitali anche in coerenza con gli stimoli al rafforzamento della digitalizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR), hanno portato i Gestori idrici a mettere in campo un maggior numero di interventi in innovazione digitale, in grado di contribuire in
maniera molto significativa a miglioramenti di efficienza e di efficacia dei servizi.
80%
Rete georeferenziata
Il dato medio nazionale relativo alla rete georeferenziata, per la quale
sono quindi note e archiviate, in formato digitale, le coordinate di posa,
nonché talune caratteristiche tecniche come diametri e tipologia di
materiale, è in aumento rispetto a quanto registrato per l’anno
2016 (77%)
32,8%
Telecontrollo
Si evidenzia un significativo incremento della messa in esercizio
di sistemi di telecontrollo o regolazione automatica della portata
o della pressione sulle reti di distribuzione che è in aumento rispetto
a quanto registrato per il 2016 (21,8%)
Focus sulla rete acquedottistica
Regolazione e innovazione
Fonte: Relazione Annuale ARERA 2021
Panel di operatori che gestisce complessivamente 380.000 km di reti acquedottistiche
8. Bari, 25 Novembre 2021
L’esigenza di favorire l’innovazione e la digitalizzazione del settore implicano la necessità di una profonda revisione delle
competenze degli addetti al comparto. Assumono dunque rilevanza fondamentale l’upskilling e il re-skilling.
Fondo nuove competenze
È importante un ampliamento dell’ambito di applicazione a favore delle
società 100% pubbliche che consenta la riqualificazione del personale
e l’incremento delle competenze a fronte di accordi collettivi di
riduzione dell’orario di lavoro.
L’Istituto ha disegnato innovativamente una politica attiva ed il GOL
prevede un suo finanziamento.
Potrebbe assumere rilevanza strategica particolare e quindi dovrebbe
diventare obbiettivo per il prossimo rinnovo contrattuale sotto un
duplice profilo.
Un primo in base al quale è strumento per agevolare le staffette
generazionali ove parte del personale non sia più utilmente
riqualificabile.
Un secondo in quale in concerto col Fondo interprofessionale assume il
ruolo di strumento per la riqualificazione del lavoratore.
Fondo di solidarietà bilaterale settore idrico
Risultano opportune politiche attive «preventive» nello
stato di disoccupazione che consentano di riqualificare
il personale in costanza di rapporto di lavoro e a
prescindere dallo stato di disoccupazione per non
disperdere le competenze già acquisite.
L’importanza delle Politiche attive
«preventive»
È fondamentale una maggiore cooperazione fra il
pubblico (centri per l’impiego) e i privati (agenzie per
il lavoro e fondi interprofessionali). Questi soggetti
sono quelli che più efficacemente evitano gli skill
shortage e intercettando per tempo le transizioni sul
lavoro.
Integrazione pubblico-privato
nell’intermediazione del mercato del lavoro
Le opportunità per il capitale umano