11. tratta anche le componenti artificiali del bilancio idrico COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI
12.
13.
14. lo standard OpenMI è stato creato per facilitare la connessione di modelli ambientali COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI
15.
16. lo standard OpenMI è stato creato per facilitare la connessione di modelli ambientali
17. i modelli sviluppati possono essere integrati e sostituiti con altri modelli che seguono lo stesso standard (Sobek, HEC-Ras) COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI
18.
19. lo standard OpenMI è stato creato per facilitare la connessione di modelli ambientali
20. i modelli sviluppati possono essere integrati e sostituiti con altri modelli che seguono lo stesso standard (Sobek, HEC-Ras)
21. sono sviluppati per componenti “indipendenti” COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI
22.
23. lo standard OpenMI è stato creato per facilitare la connessione di modelli ambientali
24. i modelli sviluppati possono essere integrati e sostituiti con altri modelli che seguono lo stesso standard (Sobek, HEC-Ras)
48. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI CALCOLO INDICE ENERGETICO h.aspect h.slope h.nabla h.pit h.netnumbering
49. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 CALCOLO INDICE ENERGETICO INTERPOLAZIONE DATI METEO
50. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 INTERPOLAZIONE DATI METEO CALCOLO INDICE ENERGETICO BILANCIO DI ENERGIA
51. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI BILANCIO DI ENERGIA PRECIPITAZIONE NEVOSA NEVE AL SUOLO (SWE) PIOGGIA NETTA SCIOGLIMENTO CONGELAMENTO
52. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 LIVELLO 1 INTERPOLAZIONE DATI METEO CALCOLO INDICE ENERGETICO BILANCIO DI ENERGIA BILANCIO DI MASSA DEFLUSSO
53. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 LIVELLO 1 LIVELLO 2 INTERPOLAZIONE DATI METEO CALCOLO INDICE ENERGETICO BILANCIO DI ENERGIA BILANCIO DI MASSA DEFLUSSO PROPAGAZIONE
54. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 LIVELLO 1 LIVELLO 2 MODELLI ACCESSORI INTERPOLAZIONE DATI METEO CALCOLO INDICE ENERGETICO BILANCIO DI ENERGIA BILANCIO DI MASSA DEFLUSSO PROPAGAZIONE
55. COMPONENTI DEL SISTEMA DI MODELLI LIVELLO 0 LIVELLO 2 MODELLI ACCESSORI INTERPOLAZIONE DATI METEO CALCOLO INDICE ENERGETICO BILANCIO DI ENERGIA BILANCIO DI MASSA DEFLUSSO PROPAGAZIONE
59. links sono i tratti di rete compresi tra un nodo e l'altro ovvero i tratti di rete di competenza di ogni hillslope STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI
60.
61. links sono i tratti di rete compresi tra un nodo e l'altro ovvero i tratti di rete di competenza di ogni hillslope
62. gli hillslopes hanno area massima di 3 km 2 , in media hanno dimensioni di 1-2 km 2 e sono stati calcolati con gli strumenti integrati in JGrass STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI
63. Al solo fine del bilancio di energia ogni hillslope viene anche suddiviso in fasce altimetriche e bande energetiche. STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI FASCIA 1
64. Al solo fine del bilancio di energia ogni hillslope viene anche suddiviso in fasce altimetriche e bande energetiche. STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI FASCIA 2
65. Al solo fine del bilancio di energia ogni hillslope viene anche suddiviso in fasce altimetriche e bande energetiche. STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI FASCIA 5
66. Ogni fascia altimetrica viene divisa in un certo numero di intervalli nei quali l'indice energetico può essere considerato costante. Questi intervalli sono detti bande energetiche . Per ogni banda energetica viene calcolato un valore dell'indice energetico mensile. STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI
67. Ogni fascia altimetrica viene divisa in un certo numero di intervalli nei quali l'indice energetico può essere considerato costante. Questi intervalli sono detti bande energetiche . Per ogni banda energetica viene calcolato un valore dell'indice energetico mensile. Le bande energetiche sono un concetto astratto basato su calcoli geometrici e di radiazione, non sono di immediata visualizzazione. STRUTTURA DEI DATI: RETE-BACINI
68. La suddivisione in fasce altimetriche e bande energetiche permette di valutare l' indice energetico relativo e quindi procedere con il calcolo del bilancio di energia. INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
69. La suddivisione in fasce altimetriche e bande energetiche permette di valutare l' indice energetico relativo e quindi procedere con il calcolo del bilancio di energia. Questa suddivisione è già presente nel DB per il bacino chiuso a Bolzano, con una suddivisione in 5 fasce altimetriche e 5 bande energetiche, è possibile rifare i calcoli sul resto del bacino anche variando il numero di fasce altimetriche e bande energetiche con il comando h.eicalculator . INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
70. L' indice energetico è il rapporto tra l'energia radiante incidente ad onde corte (energia solare) in condizioni di cielo sereno ed energia radiante incidente in condizioni di cielo sereno, nel medesimo punto, ignorando la topografia. INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
71. L' indice energetico è il rapporto tra l'energia radiante incidente ad onde corte (energia solare) in condizioni di cielo sereno ed energia radiante incidente in condizioni di cielo sereno, nel medesimo punto, ignorando la topografia. INDICE ENERGETICO: h.eicalculator Il termine al denominatore considera una topografia pianeggiante e quindi trascura gli effetti sulla radiazione di pendenza, esposizione e delle ombre.
72. Per ogni fascia altimetrica in cui è suddiviso il bacino le condizioni al contorno delle equazioni del bilancio di massa e di energia sono le stesse ad eccezione del calcolo della radiazione netta. Le condizioni al contorno per il flusso radiativo sono le stesse su porzioni di fasce altimetriche caratterizzate dallo stesso input radiativo INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
73. Per ogni fascia altimetrica in cui è suddiviso il bacino le condizioni al contorno delle equazioni del bilancio di massa e di energia sono le stesse ad eccezione del calcolo della radiazione netta. Le condizioni al contorno per il flusso radiativo sono le stesse su porzioni di fasce altimetriche caratterizzate dallo stesso input radiativo la singola banda energetica può essere considerata cella elementare di calcolo INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
74. La radiazione solare incidente su terreno piano : INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
75. La radiazione solare incidente su terreno piano : INDICE ENERGETICO: h.eicalculator Dove: solarConst = correzione della distanza terra – sole è funzione del giorno dell'anno e della latitudine alpha = angolo di altezza solare
76. La radiazione solare incidente con morfologia naturale : INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
77. La radiazione solare incidente con morfologia naturale : INDICE ENERGETICO: h.eicalculator Dove: slope = pendenza locale del pixel aspect = orientamento del pixel Se il pixel è in ombra o di notte la radiazione solare incidente è posta uguale a zero.
78.
79. 5 bande energetiche In pratica ogni versante viene suddiviso in 25 parti ritenute omogenee dal punto di vista meteorologico. INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
83. la mappa della curvatura è quella che si ottiene con il comando h.nabla
84. la mappa degli ID dei bacini deve contenere il campo NETNUM: conviene rasterizzare lo shape dei bacini inserendo come valore il contenuto dell'attributo NETNUM
86. INDICE ENERGETICO: v.to.rast È necessario salvare il layer dei bacini come shapefile se lo si prende dal DB. Selezionare il piano nella Vista Piani e poi dal tasto destro del mouse -> Esporta.
95. Lo stesso comando si può eseguire anche da Console e lo script relativo è questo dove si possono personalizzare i nomi della mappe in input e il percorso di salvataggio dei risultati. INDICE ENERGETICO: h.eicalculator
96.
97.
98. h.jami: per l'interpolazione degli altri dati meteo che dipendono principalmente dalla quota della stazione. L'interpolazione viene fatta in questo caso facendo una media pesata delle misure delle stazioni che hanno quota immediatamente superiore ed inferiore alla quota del baricentro della fascia altimetrica. INTERPOLAZIONE DATI METEO
99. Il metodo di interpolazione geostatistica kriging si basa sulla correlazione che intercorre tra misure della stessa quantità in punti diversi. Il semivariogramma è una metodologia geostatistica impiegata pe valutare l'autocorrelazione spaziale dei dati osservati in punti georiferiti. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
100. Il metodo di interpolazione geostatistica kriging si basa sulla correlazione che intercorre tra misure della stessa quantità in punti diversi. Il semivariogramma è una metodologia geostatistica impiegata pe valutare l'autocorrelazione spaziale dei dati osservati in punti georiferiti. L'algoritmo in JGrass prevede l'inserimento del variogramma su cui basare l'interpolazione. Risulta quindi necessario creare preventivamente il variogramma sperimentale ed interpolarlo con un opportuno modello che sarà poi l'input del kriging. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
102. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging stazioni di misura intervallo temporale piogge misurate calcolo variogramma sperimentale h.variogram punti dove interpolare (bacini)
103. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging stazioni di misura intervallo temporale piogge misurate calcolo variogramma sperimentale h.variogram scelta modello di variogramma punti dove interpolare (bacini)
104. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging stazioni di misura intervallo temporale piogge misurate calcolo variogramma sperimentale h.variogram scelta modello di variogramma interpolazione h.kriging punti dove interpolare (bacini)
105.
106.
107. è indispensabile definire un periodo di tempo ed un intervallo temporale INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
120. Allo stesso modo da Console... INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
121. Il modulo h.variogram produce un file di output contenente il semivariogramma sperimentale dei dati. Sono anche aggiunti due indici, l'indice di Moran e l'indice di Gaery. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
122. È ora necessario interpolare il semivariogramma sperimentale con un modello definito. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
123. Dove: h : l'ampiezza dell'intervallo di distanza a : range c : sill INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
124. Le grandezze che caratterizzano il semivariogramma sono: nugget, sill e range. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
125. I diversi modelli di variogramma se graficati hanno questi andamenti: INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging NUGGET SFERICO GAUSSIANO ESPONENZIALE
126. È ora necessario interpolare il semivariogramma sperimentale con un modello definito. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging Modello Gaussiano nugget = 0.05 sill = 0.6 range = 50000
127. Dato il semivariogramma “rappresentativo” è possibile eseguire il kriging su tutti gli istanti temporali di riferimento. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging
137. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging L'output del comando h.kriging è un file contenente per ogni istante temporale il valore di pioggia interpolata nei diversi punti. Ogni punto di interpolazione è contraddistinto dall'ID specificato come dato di input al modello.
138. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging L'output del comando h.kriging è un file contenente per ogni istante temporale il valore di pioggia interpolata nei diversi punti. Ogni punto di interpolazione è contraddistinto dall'ID specificato come dato di input al modello. I dati in questo modo non sono visualizzabili spazialmente, per visualizzarli è necessario associare il dato ai punti di interpolazione. Questa procedura viene fatta con il comando v.addattribute.
139. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging Questo comando aggiunge un campo allo shapefile in input contenente le posizioni, con il valore letto nel file dei dati, relativo allo stesso ID.
140. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging Questo comando aggiunge un campo allo shapefile in input contenente le posizioni, con il valore letto nel file dei dati, relativo allo stesso ID. Il formato dei dati è del tipo: id1 valore 1 id2 valore1 id3 valore1.... idn valore1 id1 valore2 id2 valore2 id3 valore2.... idn valore2 .... id1 valoren id2 valoren id3 valoren.... idn valoren
141. INTERPOLAZIONE PIOGGE: h.kriging Questo comando aggiunge un campo allo shapefile in input contenente le posizioni, con il valore letto nel file dei dati, relativo allo stesso ID. Il formato dei dati è del tipo: id1 valore 1 id2 valore1 id3 valore1.... idn valore1 id1 valore2 id2 valore2 id3 valore2.... idn valore2 .... id1 valoren id2 valoren id3 valoren.... idn valoren Il comando può essere eseguito su un intervallo di tempo e crea uno shapefile per ogni istante temporale.
152. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami Just An Other Meteo Interpolator, questo interpolatore non è un interpolatore geostatistico, ma lavora considerando sia la componente spaziale che altimetrica dei dati.
153. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami Just An Other Meteo Interpolator, questo interpolatore non è un interpolatore geostatistico, ma lavora considerando sia la componente spaziale che altimetrica dei dati. Si può utilizzare per l'interpolazione di tutte le variabili meteorologiche che hanno una forte variabilità con la quota come temperatura, pressione, umidità relativa e velocità del vento. Fa riferimento ad una suddivisione del bacino in fasce altimetriche.
160. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami È stata sviluppata una metodologia per assegnare in modo dinamico le stazioni di pertinenza ad ogni bacino.
161. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami È stata sviluppata una metodologia per assegnare in modo dinamico le stazioni di pertinenza ad ogni bacino. Per ogni istante temporale vengono assegnate ad ogni versante le stazioni con dati validi che si trovano all'interno del bacino o in un buffer di dimensioni variabili da 10 ad un massimo di 80 km dal bacino.
162. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami È stata sviluppata una metodologia per assegnare in modo dinamico le stazioni di pertinenza ad ogni bacino. Per ogni istante temporale vengono assegnate ad ogni versante le stazioni con dati validi che si trovano all'interno del bacino o in un buffer di dimensioni variabili da 10 ad un massimo di 80 km dal bacino. L'assegnazione delle stazioni ai bacini viene fatta in modo che ci siano al massimo un numero di n stazioni valide per il bacino per ogni fascia altimetrica . n è un valore fissato dall'utente.
163. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami In questo modo è possibile rappresentare la variabilità delle grandezze meteo all'interno del bacino anche se di piccole dimensioni.
164. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami In questo modo è possibile rappresentare la variabilità delle grandezze meteo all'interno del bacino anche se di piccole dimensioni. La metodologia per l'assegnazione dinamica delle stazioni ai bacini permette di avere sempre una buona quantità di dati a disposizione per il calcolo, sono comunque previsti i casi in cui sono disponibili i dati solo per una o due stazioni, indipendentemente dalla quota.
165. INTERPOLAZIONE METEO: h.jami L'output del h.jami analogamente al kriging è un file di testo con i dati per ogni bacino per ogni fascia altimetrica. Questi dati possono essere associati ai bacini per una rappresentazione spaziale utilizzando la stessa metodologia del kriging.
183. BILANCIO DI ENERGIA: h.energybalance Il risultato di h.energybalance non è un risultato grafico ma un file di testo dove ci sono tutte le grandezze riferite agli ID analogamente a quanto avviene per i programmi di interpolazione. Nel risultato generale che è quello che viene poi passato al modello di generazione del deflusso sono salvate diverse variabili mediate sui bacini.
192. BILANCIO DI ENERGIA: h.energybalance Questi attributi possono essere assegnati agli shapefile e graficati analogamente a quanto visto per i dati meteo. È possibile comunque visualizzare dei grafici dell'andamento delle quantità più significative in un bacino selezionato se si esegue da Console e si richiede l'output grafico.
193. BILANCIO DI ENERGIA: h.energybalance Se si utilizza la Console... VISUALIZZAZIONE DEI GRAFICI