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I colori

  1. 1. I COLORI I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà.
  2. 2. ● Colori di base: bianco, nero, rosso, blu … ● Tonalità specifiche: bordò, granata, scarlatto per rosso ● Parole composte che designano una sfumatura: grigio topo, rosa antico,bianco sporco, anche con due termini di colore base, del tipo grigioverde (in questo caso gli aggettivi diventano invariabili) ● parole derivate indicanti il risultato di un processo: annerito, imbiancato, verdeggiante
  3. 3. • parole alterate (mediante suffissi) che spesso implicano un giudizio di valore: azzurrino, biancastro, gialliccio, verdognolo, violaceo I suffissi che esprimono una qualità attenuata sono: -aceo viola  violaceo -astro giallo  giallastro -iccio bianco  bianchiccio -ino azzurro  azzurrino -ognolo verde  verdognolo
  4. 4. ● termini derivanti dalla denominazione della materia che ne è caratterizzata e il cui colore è noto. Come i nomi di:  minerali e metalli (argento, bronzo, cobalto, oro, rame),  pietre (ambra, corallo, giada, perla, turchese),  fiori (ciclamino, lilla),  ortaggi o frutta (melanzana, nocciola, oliva, prugna),  prodotti alimentari (cannella, crema, latte, panna, senape),  sostanze legate al mondo vegetale e animale (avana, ebano, tabacco; cammello, salmone, tortora).
  5. 5. Oltre a designare colori, i cromonimi assumono di frequente un uso figurato.
  6. 6. La connotazione negativa si riflette in espressioni allusive alla sfera dell’illegalità (lavoro nero, mercato nero), della sventura e del pessimismo (giornata nera, umore nero, vedere nero), della crudeltà e dell’orrore (anima nera, leggenda nera, uomo nero), fino alla sciagura e alla morte (cronaca nera, fine settimana nero), oppure in parole polirematiche che esprimono una valutazione morale (libro nero, lista nera, pecora nera). NERO
  7. 7. Il bianco mantiene una valenza iniziatica, indicando assenza o mancanza di qualcosa (andare in bianco, firmare in bianco, mangiare in bianco, notte in bianco, voci bianche) e/o neutralità o non-opposizione (bandiera bianca). Il suo uso figurato è spesso favorito dall’alternanza con altri colori in particolare nero: prendere nero per bianco, mettere nero su bianco, essere una mosca bianca, ecc. BIANCO
  8. 8. Il rosso viene impiegato per indicare pericolo, rischio, interdizione o impedimento (andare in rosso in opposizione a in nero «in attivo»; bandiera rossa, disco rosso, zona rossa), emergenza (linea rossa o telefono rosso), ma anche emozioni forti come la rabbia (vedere rosso) o la trasgressione (a luci rosse). ROSSO
  9. 9. Il giallo indica attenzione o divieto (bandiera gialla «segnale di quarantena nelle navi militari», cartellino giallo) e sembra rivestire una funzione delimitante (linea gialla, zona gialla). In molte lingue è associato a sentimenti negativi, come l’invidia (essere giallo dalla rabbia), o ancora al tradimento e alla gelosia. In passato arrivò a marcare l’alterità, rappresentando categorie sociali come ebrei, meretrici, lebbrosi (berretta gialla e stella gialla erano marchi distintivi degli ebrei). L’uso sostantivato di giallo si è lessicalizzato passando dal colore della copertina della collana Mondadori a designare «storia, romanzo, film poliziesco». GIALLO
  10. 10. Il verde evoca la natura (pollice verde, zona verde, benzina verde, energia verde, treno verde), il vigore e la freschezza giovanili (anni verdi, verde età, anche carta verde «tessera di riduzione ferroviaria per giovani»), con sfumatura negativa rappresenta l’acerbità, conservata per lo più in espressioni relative al mondo vegetale (pomodori verdi). Recentemente il cromonimo designa anche la possibilità di usufruire di un servizio privo di costi (numero verde), con allusione probabile al verde del semaforo. VERDE
  11. 11. Piuttosto articolata la copertura semantica di blu, che può indicare una riserva (fascia blu, parcheggio blu, striscia blu), un’assegnazione di privilegi (auto blu, telefonini blu), un contrassegno di qualità (bollino blu). Trasparente il richiamo al mare (parco blu, bandiere blu in contrapposizione alle bandiere nere) e in generale all’idea di pulizia e purezza. BLU
  12. 12. Il cromonimo grigio ha un ampio uso figurato, esprimendo mancanza di vivacità e di chiarezza, di indefinitezza (letteratura grigia, zona grigia), di irregolarità (lavoro grigio, mercato grigio), di scialbore (città grigia; anche grigiore), di desolazione, spesso in associazione a categorie temporali (giornata grigia, momento grigio, vita o esistenza grigia), della meschinità (anima grigia, individuo grigio). GRIGIO
  13. 13. Marca il femminile (colletto rosa, quota rosa, telefono rosa), in contrapposizione al maschile, rappresentato, molto più debolmente, da azzurro (cristallizzato in poche polirematiche come fiocco azzurro) e celeste, almeno per il campo lessicale dell’infanzia (ma si veda anche telefono azzurro, riferito ai minori senza distinzione di genere; ancora più genericamente questa tinta può riferirsi all’aspetto esteriore: pesce azzurro, principe azzurro). ROSA
  14. 14. Dalla sfera femminile si ha lo slittamento verso la designazione di prodotti di massa di scarso spessore, sentimentali o sconfinanti nel frivolo (cronaca rosa, film rosa, stampa rosa), talvolta fino allo scabroso (scandalo rosa). Assume connotazioni ottimistiche in espressioni come previsioni rosee, vedere rosa (talvolta con una sfumatura negativa di superficialità) allato a vedere rosso e vedere nero (uno dei rari casi in cui non si realizza la coppia oppositiva nero ~ bianco).
  15. 15. Divertitevi a colorare le vostre storie!!!

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