S. Strozza, M. Battaglini, C. Conti, G. Corsetti, E. Tucci,
30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Le dimensioni della diseguaglianza
Titolo: Cittadinanza e disuguaglianze: le sfide della misurazione in una società complessa
1. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE:
le sfide della misurazione in una
società complessa
SALVATORE STROZZA
Professore ordinario | Università di Napoli Federico II
con la collaborazione dei ricercatori dell’ISTAT:
MARCO BATTAGLINI, CINZIA CONTI, GIANNI CORSETTI,
ENRICO TUCCI
30.11.2021
2. 1. Definizioni e numeri di un universo complesso
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
3. Mortalità di italiani e stranieri prima e durante la pandemia
4. Stranieri, mercato del lavoro e povertà
5. Figli degli immigrati e scuola
6. Necessità conoscitive
Indice
2
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
3. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
1. Definizioni e numeri di un universo complesso
3
Popolazione residente per paese di nascita, cittadinanza attuale e alla
nascita. Italia, inizio 2020 (migliaia)
Cifre ottenute attraverso l’aggiornamento dei dati del censimento della popolazione del 2011 sulla
base delle rilevazioni delle nascite, dei decessi, dei trasferimenti della residenza e delle acquisizioni
della cittadinanza. Il totale della popolazione residente differisce per alcune centinaia di migliaia di
unità da quello rilevato alla stessa data attraverso il censimento permanente.
Fonte: Strozza, Conti e Tucci (2021), Nuovi cittadini. Diventare italiani nell'era della globalizzazione,
il Mulino, Bologna, p. 56 e 100 (elaborazioni su dati Istat).
Evoluzione degli stranieri, dei nuovi cittadini
e del totale dei residenti di origine straniera
Straniera
Italiana per
acquisizione
Italiana dalla
nascita
Totale
Nati in Italia 861,3 335,5 52.576,0 53.773,8
Nati all’estero 4.344,2 1.181,2 804,9 6.330,2
Totale 5.205,5 1.516,6 53.380,8 60.103,0
Paese di
nascita
Cittadinanza
La difficile scelta della popolazione obiettivo:
Stranieri o immigrati? E i nuovi cittadini?
E i discendenti diretti degli immigrati?
Esclusi: a) figli di coppie miste nati
in Italia; b) stranieri non residenti
(regolari e irregolari)
4. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
1. Definizioni e numeri di un universo complesso
4
Stranieri per area di cittadinanza, paese di nascita e durata della
residenza dei nati all’estero. Italia, 2020 (migliaia e percentuali)
Fonte: elaborazioni da Strozza, Conti e Tucci (2021), Nuovi cittadini. Diventare italiani nell'era della globalizzazione, il Mulino, Bologna, p. 147.
Area di Totale Nati in
cittadinanza stranieri < 5 5-9 10-14 15+ Italia
PSA 217,7 56,0 47,2 21,7 78,2 14,6
Europa dell'Est (UE) 1.370,9 234,9 355,0 283,4 293,4 204,3
Europa dell'Est (non UE) 1.035,6 172,8 223,7 193,6 275,2 170,3
M.O. e Asia centr-mer. 603,6 201,1 160,9 78,1 71,3 92,2
Asia orientale 480,4 77,6 107,0 55,4 130,2 110,2
Nord Africa 674,2 146,9 160,3 81,2 129,8 155,9
Resto Africa 456,6 190,5 101,7 36,7 61,1 66,6
America Latina 363,9 81,6 84,2 58,2 94,5 45,4
Totale 5.205,5 1.161,6 1.240,8 808,2 1.133,7 861,3
% per cittad.
PSA 4,2 25,7 21,7 10,0 35,9 6,7
Europa dell'Est (UE) 26,3 17,1 25,9 20,7 21,4 14,9
Europa dell'Est (non UE) 19,9 16,7 21,6 18,7 26,6 16,4
M.O. e Asia centr-mer. 11,6 33,3 26,7 12,9 11,8 15,3
Asia orientale 9,2 16,2 22,3 11,5 27,1 22,9
Nord Africa 13,0 21,8 23,8 12,0 19,3 23,1
Resto Africa 8,8 41,7 22,3 8,0 13,4 14,6
America Latina 7,0 22,4 23,1 16,0 26,0 12,5
Totale 100,0 22,3 23,8 15,5 21,8 16,5
Nati all'estero per durata residenza
Valori assoluti in migliaia
% per durata della residenza e luogo di nascita
Lo stesso collettivo degli
stranieri è estremamente vario:
• oltre ai nati in Italia, numerosi
sono quelli residenti da molto
o da poco tempo;
• molteplici sono le origini in
base alla cittadinanza;
• sensibilmente differente è la
composizione tra nati in Italia
e immigrati e per durata della
residenza all’interno dei vari
gruppi definiti per area di
cittadinanza
5. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
1. Definizioni e numeri di un universo complesso
5
Stranieri e nuovi cittadini distinti secondo i primi 15 paesi di
cittadinanza (attuale o precedente) degli stranieri. Italia, 2020
Fonte: elaborazioni da Strozza, Conti e Tucci (2021), Nuovi cittadini. Diventare italiani nell'era della globalizzazione, il Mulino, Bologna.
Paese di Nuovi cittad.
cittadinanza Migliaia % per citt. % cum. Migliaia % per citt. x 100 stranieri
Romania 1.172 22,5 22,5 92 6,1 7,9
Albania 430 8,3 30,8 216 14,2 50,1
Marocco 419 8,1 38,8 199 13,1 47,6
Cina 296 5,7 44,5 15 1,0 5,2
Ucraina 236 4,5 49,1 29 1,9 12,1
Filippine 167 3,2 52,3 21 1,4 12,7
India 156 3,0 55,3 44 2,9 28,5
Bangladesh 143 2,7 58,0 17 1,2 12,2
Moldova 141 2,7 60,7 26 1,7 18,1
Egitto 133 2,6 63,3 27 1,8 20,3
Pakistan 123 2,4 65,6 25 1,7 20,7
Nigeria 115 2,2 67,8 15 1,0 13,1
Sri Lanka 112 2,2 70,0 11 0,7 9,9
Senegal 109 2,1 72,1 26 1,7 24,3
Tunisia 97 1,9 73,9 37 2,4 38,4
Altri paesi 1.356 26,1 100,0 715 47,1 52,7
Totale 5.206 100,0 1.517 100,0 29,1
Stranieri Nuovi cittadini
La composizione secondo le
principali cittadinanze mostra:
• la forte eterogeneità interna
degli stranieri;
• le importanti differenze tra
stranieri e nuovi cittadini;
• l’elevata variabilità nella
proporzione dei nuovi
cittadini all’interno dei vari
gruppi definiti in base al
criterio della cittadinanza
attuale o precedente.
6. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
1. Definizioni e numeri di un universo complesso
6
Fonte: elaborazionida Strozza,Conti e Tucci (2021), Nuovicittadini. Diventareitaliani nell'eradella globalizzazione,il Mulino, Bologna,p. 61 e 66.
Primi 20 paesi di cittadinanze precedente dei nuovi
cittadini italiani. Italia, inizio 2020 (valori in migliaia)
% donne tra i nuovi cittadini (acquisiti) e tra gli stranieri
distintinelle prime 20 cittadinanze precedenti degliacquisiti
7. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
1. Definizioni e numeri di un universo complesso
7
Fonte: elaborazionida Strozza,Conti e Tucci (2021), Nuovicittadini. Diventareitaliani nell'eradella globalizzazione,il Mulino, Bologna,p. 67 e 144.
Piramide delle età dei residenti di origine straniera
(stranieri e nuovi cittadini). Italia, inizio 2020
% donne tra i nuovi cittadini (acquisiti) e tra gli stranieri
distintinelle prime 20 cittadinanze precedenti degliacquisiti
Genere
ed età
Stranieri
Nuovi
cittadini
Italiani
dalla nascita
Totale
residenti
% donne 51,8 56,3 51,1 51,3
< 20 22,4 21,9 17,2 17,8
20-39 36,4 25,2 20,2 21,7
40-59 32,3 38,2 30,4 30,8
60-79 8,2 12,9 24,0 22,4
80+ 0,6 1,7 8,2 7,4
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0
Età media 35,1 39,5 46,9 45,7
8. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
8
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
TOTALE ITALIANI
La dinamica demografica dell’ultimo decennio del totale della popolazione e degli italiani:
tassi di incremento (r), distinti nelle componenti naturale (sn), migratoria (sm) e giuridica (acq_citt). [ x 1.000 ab.]
9. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
9
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
ITALIANI STRANIERI
La dinamica demografica dell’ultimo decennio degli italiani e degli stranieri:
tassi di incremento (r), distinti nelle componenti naturale (sn), migratoria (sm) e giuridica (acq_citt). [ x 1.000 ab.]
10. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
10
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
La dinamica della natalità e della mortalità di italiani e
stranieri: [ tassi x 1.000 ab.]
mortalità stranieri
natalità stranieri
mortalità italiani
natalità italiani
La componenti della dinamica naturale:
• la natalità prosegue il suo trend
decrescente sia per gli italiani che per gli
stranieri, senza un evidente impatto della
pandemia;
• il tasso generico di mortalità si accresce
nell’ultimo anno in modo netto per gli
italiani (da 11,5 a 13,5 per 1.000 ab. tra il
2019 e il 2020) e in modo meno marcato
per gli stranieri (da 1,5 a 1,9 per 1.000);
• nel 2020 i decessi sono quasi 112 mila in
più rispetto a quelli registrati nel 2019:
quasi 110 mila in più tra gli italiani
(+17%) e meno di 2 mila in più (+25%) tra
gli stranieri.
11. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
11
Tassi di natalità (n), mortalità (m) e incremento naturale
(sn). Italia, da gennaio 2018 ad agosto 2021 (x 1.000 ab.)
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
Tasso di incremento (r) distinto nelle componenti
naturale (sn), migratoria (sm) e residuale (ss).
La dinamica mensile senza distinzione per cittadinanza
12. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
2. Bilancio demografico di italiani e stranieri
12
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
NORD CENTRO MEZZOGIORNO
La dinamica demografica mensile nelle tre grandi ripartizioni: tassi di natalità (n) e mortalità (m), tassi di incremento
(r), distinti nelle componenti naturale (sn) e migratoria interna (smi) e con l’estero (sme). [ x 1.000 ab.]
13. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
3. Mortalità di italiani e stranieri prima e durante la pandemia
13
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
UOMINI DONNE
Tassi di mortalità standardizzati per età relativi ai residenti di 35 anni e più distinti per sesso e per macro aree di
cittadinanza (e paese di nascita per gli italiani). Italia, gennaio 2019-luglio 2021 [ x 100.000]
14. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
3. Mortalità di italiani e stranieri prima e durante la pandemia
14
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
NORD CENTRO-SUD
Tassi di mortalità standardizzati per età relativi ai residenti di 35 anni e più distinti per ripartizione di residenza e per
macro aree di cittadinanza (e paese di nascita per gli italiani). Italia, gennaio 2019-luglio 2021 [ x 100.000]
15. CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
3. Mortalità di italiani e stranieri prima e durante la pandemia
15
Fonte: elaborazioni su dati Istat.
UOMINI DONNE
VARIAZIONE
ASSOLUTA
VARIAZIONE
PERCENTUALE
dei tassi di mortalità
standardizzati rispetto
ai valori del periodo
pre-pandemico (gen.
2019 – febbr. 2020)
16. • E I NON RESIDENTI? dati finora considerati fanno riferimento ai soli residenti, non considerando le componenti
più fragili della popolazione straniera costituite dai non residenti, regolari e irregolari. Tra questi non pochi sono i
casi di persone che vivono in condizioni estreme o in centri di accoglienza, migranti economici e richiedenti asilo.
• RITARDO NELLA DIAGNOSI. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha segnalato come nel caso degli stranieri ci sia
stato un ritardo di circa 2 settimane nella diagnosi dell’infezione da SARS-CoV-2 che sono diventate 4 settimane
per i migranti provenienti dai paesi più poveri (con basso indice di sviluppo umano, HDI). L’infezione è stata
accertata quando la malattia era più avanzata e i sintoni più gravi, determinando una maggiore probabilità di
ospedalizzazione e di ricorso alla terapia intensiva, soprattutto per gli immigrati dai paesi poveri.
• BARRIERE ALL’ACCESSO ALLE STRUTTURE. Non secondarie potrebbero essere state le barriere linguistiche,
amministrative, legali, culturali e sociali a determinare le difficoltà di accesso alle strutture sanitarie. Anche le
condizioni di vita e di lavoro potrebbero svolgere un ruolo significativo, così come il timore di restrizioni
dell’attività lavorativa dovute a isolamento/quarantena. D’altronde, alcune popolazioni migranti hanno subito
maggiormente gli effetti negativi delle restrizioni e delle misure attuate per combattere la pandemia. Inoltre, le
restrizioni per i viaggi hanno avuto ripercussioni nei ricongiungimenti familiari e nei processi di asilo.
• APPROCCIO INCLUSIVO ALLA VACCINAZIONE. L’indicazione è stata quella di adottare strategie mirate per
includere i migranti e rifugiati già presenti sul territorio tra le categorie prioritarie nei piani di vaccinazione anti
Covid-19, ma anche per gli altri vaccini, indipendentemente dallo stato giuridico-legale delle persone. La
regolarizzazione lanciata nel 2020 (circa 2020 domande) non ha ancora prodotto i suoi effetti.
3. Mortalità di italiani e stranieri prima e durante la pandemia
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
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17. • Tra il 2008 e il 2015, cioè all’inizio e al termine della fase più acuta della crisi economica, il numero di stranieri di 15 anni
e più era aumentato di oltre 1,5 milioni con riflessi positivi sulla crescita del numero di quelli occupati (+670 mila),
disoccupati (+300 mila) e inattivi (+550 mila). Ma, il tasso di occupazione degli stranieri era sensibilmente calato (dal
67% nel 2008 al 59% nel 2015) pur restando superiore a quello degli italiani, mentre il tasso di disoccupazione era
aumentato più di quello degli italiani arrivando nel 2013 al 17,2%. La crisi economica aveva colpito soprattutto la
componente maschile. L’aumento degli occupati stranieri si era concentrato nei servizi alle famiglie, nel comparto
alberghiero e della ristorazione, accentuando la segregazione occupazionale (particolarmente forte tra le donne)
nonché la sovra-istruzione. Il differenziale salariale cresce all’aumentare del numero di anni di lavoro.
• La pandemia da Covid-19 e la successiva crisi economica hanno prodotto tra il 2019 e il 2020 una riduzione degli
occupati di circa 450 mila unità, di cui 160 mila stranieri (60 mila cittadini dell’UE e 100 mila non UE). La crisi sembra
aver colpito in maniera più incisiva i lavoratori stranieri e, in particolare, la componente femminile (soprattutto le
donne under 25). Il tasso di occupazione dei cittadini dell’UE è diminuito di 4 punti percentuali (p.p.) e quello dei
cittadini dei Paesi Terzi di 3,5 (contro -0,6 degli italiani), rispettivamente 4,7 e 5 p.p. in meno tra le donne. Ma sono
diminuite anche le persone in cerca di lavoro, mentre è cresciuta la quota di inattivi. Pertanto, si è ridotto anche il tasso
di disoccupazione sceso di poco meno di 1 punto tra gli stranieri. La maggioranza delle persone che hanno perso il
lavoro nel 2020 è transitata dall’occupazione all’inattività, con proporzioni in questo caso più altre per gli italiani (solo il
39% si è messo alla ricerca di un nuovo impiego, contro il 47% tra i cittadini UE e il 50% tra quelli extra UE). Il decremento
degli occupati ha interessato quasi tutti i settori, in particolare alberghi e ristorazione, commercio e servizi collettivi e
personali per gli stranieri (rispettivamente -53 mila, -25mila e -52 mila).
4. Stranieri, mercato del lavoro e povertà
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
17
18. 4. Stranieri, mercato del lavoro e povertà
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
18
Fonte: Istat.
19. • Nell’a.s. 2019-2020 gli alunni stranieri sono poco meno di 880 mila (10,3% del totale), con un incremento del 2,2%
rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo decennio sono aumentati di 166 mila unità (23,4% in più), con un ritmo
di crescita nettamente inferiore a quello del decennio precedente (incremento di 526 mila alunni pari al 357%). Va
però considerato il numero elevato di ragazzi in età scolare diventati italiani.
• La scuola primaria è quella con il maggior numero di studenti con cittadinanza non italiana, ma è la secondaria di
primo grado che nell’ultimo anno ha registrato l’incremento assoluto e relativo più forte (7.742 studenti in più
pari al 4,3%), seguita dalla secondaria di secondo grado (+5.658, 2,8% in più).
• DISPERSIONE SCOLASTICA. I dati censuari hanno consentito di segnalare i minori livelli di scolarizzazione degli
stranieri, soprattutto di quelli delle generazioni decimali, con uno svantaggio rispetto ai ragazzi italiani che si
amplia con il crescere dell’età. Nel 2020 tra i giovani stranieri di 18-24 anni il 35,4% sono quelli con un titolo di
studio non più alto dell’istruzione secondaria di primo grado che non sono inseriti in programmi di
istruzione/formazione (ELET, Early Leaving from Education and Training), contro una media nazionale del 13,1%.
• MINORE RENDIMENTO SCOLASTICO: VOTAZIONI PIU’ BASSE E MAGGIORI INSUCCESSI. La votazione media degli
studenti stranieri continua ad essere anche negli ultimi anni inferiore (di circa mezzo punto) a quella degli studenti
italiani. Particolarmente elevato è risultato l’insuccesso nel passaggio da un ciclo scolastico a quello successivo e
soprattutto nel primo anno della scuola secondaria di secondo grado, con un divario particolarmente ampio
rispetto ai compagni di classe italiani. Nell’indagine sull’integrazione delle seconde generazioni (a.s. 2014-2015)
solo il 14% degli studenti italiani della scuola secondaria ha dichiarato di aver ripetuto uno o più anni scolastici,
contro quasi il 19% tra gli stranieri nati in Italia e il 31% tra quelli nati all’estero.
5. Figli degli immigrati e istruzione
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
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20. • RITARDO NEGLI STUDI. Nell’a.s. 2019-2020 sono in ritardo scolastico quasi il 30% degli studenti stranieri contro
meno del 9% di quelli italiani. La quota di quelli in ritardo si accresce con l’età superando il 60% tra gli stranieri di
18 anni (senza contare quelli di 19 anni e più iscritti alla secondaria di secondo grado: oltre 35 mila). In vero, la
quota degli alunni in ritardo si è ridotta nel tempo, probabilmente per effetto dell’aumento della proporzione di
alunni di seconda generazione (nati in Italia). L’indagine sull’integrazione delle seconde generazioni (a.s. 2014-
2015) ha confermato che la causa principale è legata alle strategie adottate al momento del primo accesso nelle
scuole italiane: meno della metà (quasi il 49%) degli stranieri nati all’estero è stato inserito al primo accesso in una
classe corrispondente alla propria età; il 39% ha dichiarato di essere stato inserito nella classe precedente e oltre il
12% in una classe di almeno 2 anni inferiore a quella del ragazzo.
• SEGREGAZIONE ORIZZONTALE. Gli studenti stranieri sono più orientati verso gli istituti tecnici: nell’a.s. 2019-2020
oltre la metà degli studenti italiani iscritti alla scuola secondaria di secondo grado frequenta un liceo (52%),
mentre tra gli stranieri prevalgono le iscrizioni agli istituti tecnici (39,6% tra i nati in Italia e 35,7% tra i nati
all’estero) seguite da quelle agli istituti professionali nel caso dei nati all’estero. La scelta di percorsi meno
impegnativi e capaci di dare una formazione più immediatamente spendibile sul mercato del lavoro è in parte
legata anche al diffuso ritardo nel percorso scolastico.
Il lock-down e la didattica a distanza (DAD) potrebbero aver accentuato lo svantaggio degli alunni (di origine)
straniera a causa, ad esempio, della maggiore frequenza di situazioni ambientali sfavorevoli (sovraffollamento) e
della indisponibilità di strumenti tecnologici adeguati al tipo di didattica erogata?
5. Figli degli immigrati e istruzione
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
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21. • …
• La nuova indagine realizzata dall’Istat nel corso del 2021 nelle scuole italiane, per certi versi la
prosecuzione dell’indagine sull’integrazione delle seconde generazioni (a.s. 2014-2015), potrebbe fornire
indicazioni importanti sull’impatto della pandemia e del lock-down sulla formazione degli alunni stranieri
e di origine straniera.
• Più in generale, appare essenziale adottare criteri complessi di identificazione dei collettivi di
interesse in modo da poter seguire anche categorie altrimenti non identificabili, come i nuovi cittadini,
monitorando condizioni e propensioni allo scopo di adottare le misure più idonee per riduzione le
disuguaglianze e per favorire la piena integrazione degli immigrati e dei loro discendenti.
• …
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
6. Necessità conoscitive
CITTADINANZA E DISUGUAGLIANZE | SALVATORE STROZZA
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