1. Evento virtuale | 12 maggio 2021
Situazione e prospettive
delle imprese a livello
territoriale
DISCUSSIONE
Carmelo Petraglia
Università della Basilicata
2. Evento virtuale | 12 maggio 2021
o Prima del Covid-19 due shock avevano già colpito le imprese industriali italiane con importanti
“effetti di selezione” asimmetrici a livello territoriale
1. shock “competitivo” di euro-globalizzazione-ICT (cambio di paradigma nella competizione
internazionale al quale ha risposto meglio l’industria del Nord; si amplifica il ritardo di
competitività italiano in Europa)
2. “lunga crisi del 2008-14” (tessuto industriale si assottiglia, soprattutto a Sud, a causa
dell’uscita dal mercato di molte imprese marginali)
o La crisi da Covid-19 si somma a difficoltà già esistenti per l’industria, colpisce anche il terziario, è
più profonda, più pervasiva e “selettiva” tra settori, imprese, lavoratori, fra generi e generazioni
o shock congiunto di offerta e domanda che interagiscono in un circolo vizioso (blocchi
produttivi, calo di occupazione e redditi, calo di domanda)
o non solo effetti temporanei ma molti cambiamenti strutturali dal lato dell’offerta e della
domanda
o molte imprese usciranno dal mercato (imprese dei servizi sono più piccole, meno
capitalizzate, più soggette a problemi di liquidità)
1
IL TERZO SHOCK IN 20 ANNI
3. Evento virtuale | 12 maggio 2021
A. Le informazioni contenute nei Report territoriali - Censimento permanente aiutano a
comprendere in che condizioni sono arrivate le imprese di fronte allo shock da Covid-19:
STRUTTURA, COMPORTAMENTI E STRATEGIE DELLE IMPRESE «PRIMA DEL COVID»:
1. Imprese e addetti per classe dimensionale e settori; Assetti proprietari e di controllo e gestione;
2. Relazioni tra imprese e con altri enti; 3. Risorse Umane; Mercati; Tecnologia, Digitalizzazione e
nuove professioni; Finanza e investimenti; Sostenibilità.
B. Le informazioni contenute nelle Indagini sulla situazione e le prospettive delle imprese
nell’emergenza Covid-19 danno prime indicazioni su come le imprese stanno attraversando
la crisi, come stanno reagendo e come ne usciranno:
Impatto economico del Covid; Procedure di precauzione e contrasto della diffusione del covid-19
Gestione e politiche del personale; Finanza; Trasformazione digitale delle imprese; 1. Effetti sulle
imprese; 2. Strategie di reazione
2
PERCHE’ SONO UTILI LE ANALISI TERRITORIALI DELL’ISTAT
4. Evento virtuale | 12 maggio 2021
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DAI REPORT TERRITORIALI: 1. LA RICOMPOSIZIONE SETTORIALE DELLA
BASE PRODUTTIVA E OCCUPAZIONALE TRA IL 2011 E IL 2018
o Cala il peso dell’industria manifatturiera e delle costruzioni
o manifatturiero: in Basilicata dal 16,6 al 14,4% (imprese) e dal 28,2 al 26,9% (addetti); in
Campania dal 16 al 14,5% (imprese) e dal 20,9 al 19,7% (addetti)
o costruzioni: in Basilicata dal 17,6 al 15,5% (imprese) e dal 16,5 al 13,8% (addetti); in
Campania dal 15,3 all’11,3% (imprese) e dall’11,7 all’8,7% (addetti)
o Cresce il peso dei servizi
o In Basilicata dal 64,5 al 68,8% (imprese) e dal 51,9 al 55,7% (addetti); in Campania dal 68,7
al 73,3% (imprese) e dal 64,4 al 68,7% (addetti)
o La terziarizzazione è un fattore comune ad altre economie, ma…
o in altri paesi le attività manifatturiere hanno guidato la crescita dei servizi ad esse collegate =
“terziarizzazione del manufacturing”; diffusione dei “Kibs” (servizi ad elevata conoscenza)
o in Italia, in particolare al Sud, espansione soprattutto nei servizi “tradizionali” a minore valore
aggiunto
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Valore aggiunto pro capite dell’industria (2009 = 100)
Il ritardo dell’industria e dei servizi nel pre-Covid del Sud in Italia e dell’Italia in
Europa
4
80
90
100
110
120
130
140
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
UE-28 Germania Mezzogiorno C-N
Valore aggiunto pro capite dei servizi privati (2009 = 100)
95
100
105
110
115
120
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
UE-28 Germania Mezzogiorno C-N
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DAI REPORT TERRITORIALI: 2. Le imprese non fanno «rete» per innovare o
acquisire nuove competenze e tecnologie
5
Motivazioni per le quali si sono intrattenute
relazioni con altre imprese o enti. Anno 2018 o Le strategie «difensive» prevalgono anche
quando si fa rete
o Le relazioni tra imprese non vengono
valorizzate per superare il problema della
limitata domanda di innovazione, competenze e
tecnologie avanzate delle piccole imprese
o Problema strutturale del sistema di
trasferimento tecnologico: non riusciamo a
valorizzare la ricerca pubblica (ne esiste di
eccellenza anche se i finanziamenti sono
scarsi) in termini di brevetti, accordi commerciali
e creazione di nuove imprese
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DAI REPORT TERRITORIALI: 3. Gli ostacoli nell’acquisizione di risorse umane
6
o Costo del lavoro elevato percepito
come principale ostacolo dalle imprese
o effetto bassa domanda di lavoro
qualificato?
o ostacolo alleviato dalla misura
«fiscalità di vantaggio per il Sud»
o Ostacolo legato all’accesso agli
incentivi
o si prevede tra le riforme previste
nel PNRR la semplificazione e la
razionalizzazione degli incentivi
(non solo per le assunzioni)
Principali ostacoli incontrati dalle imprese
nell’acquisizione di risorse umane nel triennio
2016-2018.
Valori percentuali
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DALLE INDAGINI COVID: 1. Effetti previsti causati dall’emergenza da Covid-19
sull’impresa fino a giugno 2021
7
Regioni
seri rischi
operativi e di
sostenibilità
Riduzione della
domanda
nazionale
(turismo incluso)
Riduzione della
domanda
dall’estero
turismo incluso)
Riduzione/
interruzione
relazioni input-
output
Seri problemi di
liquidità
Non prevede
effetti particolari
sull’impresa
Aumenterà il
livello di attività
dell’impresa
Nord ovest
28.7 40.0 17.1 5.3 33.4 18.2 0.7
Nord-est 28.1 42.6 19.6 5.3 31.8 18.5 0.6
Centro 35.0 38.5 16.4 4.8 35.1 16.3 0.7
Campania 41.4 30.2 7.1 3.2 33.9 16.4 0.8
Basilicata 39.4 31.2 12.3 7.4 35.1 18.6 0.4
Mezzogiorno 38.1 32.3 10.3 4.7 36.3 16.1 0.8
ITALIA 32.3 38.3 15.8 5.0 34.1 17.3 0.7
o Rischi operativi delle imprese del Sud (incluse Campania e Basilicata) sono legati più alla
copertura dei costi che alla continuità dei ricavi
o Imprese lucane più condizionate in negativo dall’interruzione dei rapporti di filiera
o Effetto territorio meno forte per imprese meno colpite e più resilienti
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DALLE INDAGINI COVID: 2. Le strategie di reazione alla crisi
8
Regioni
Innovazione di
prodotto o
processo
Cambiamento
radicale del
tipo di attività
Modifica o
ampliamento
dei canali di
vendita o dei
metodi di
fornitura/cons
egna dei beni
o servizi
Accelerazione
della transizione
digitale e
maggiore utilizzo
di connessioni
virtuali verso
interno ed
esterno
Ricerca di
nuovi modelli
industriali e di
business
basati su
tecnologie
innovative
(Industria 4.0)
Riduzione
sostanziale del
numero dei
dipendenti
Nessuna
strategia
Nord ovest
11.8 0.9 11.6 6.9 3.1 8.9 46.4
Nord-est 11.6 0.7 11.3 6.2 3.6 8.4 45.9
Centro 12.7 1.0 11.9 6.3 3.4 10.7 43.6
Campania 11.1 3.1 14.0 6.8 4.1 12.8 34.0
Basilicata 9.3 1.3 12.0 7.9 2.9 10.5 46.5
Mezzogiorno 11.5 2.4 14.0 6.5 4.2 12.7 38.7
ITALIA 11.9 1.3 12.2 6.5 3.6 10.1 43.7
o Minore propensione a rispondere con innovazioni nelle imprese del Sud; in Campania più
imprese che prevedono cambiamenti radicali del tipo di attività
o La transizione digitale è vista soprattutto come innovazione «incrementale», non «radicale»
o La «doppia lettura» della risposta «nessuna strategia»
10. Evento virtuale | 12 maggio 2021
Carmelo Petraglia
Università della Basilicata