E. Giovannini - La revisione del decreto legislativo n. 322/89: linee di azione e di innovazione
1. La revisione del decreto legislativo n. 322/89:
linee di azione e di innovazione
Enrico Giovannini
Presidente dell’Istat
2. L’evoluzione della statistica ufficiale
La statistica ufficiale sta evolvendo rapidamente dalla produzione di
informazione alla costruzione di conoscenza («Statistica 2.0»). Di
conseguenza, essa assume un’importanza crescente nell’ambito della
moderna «società della conoscenza» e deve essere regolamentata in
modo da assicurare l’indipendenza degli enti che la forniscono e la
massima qualità del servizio offerto.
Il D.P.R. n.166/2010 ha colto questi cambiamenti e ha avviato un
processo di trasformazione dell’Istat e, per alcuni aspetti, del Sistan.
La delega contenuta nell’art. 3 del D.L. n. 179/2012 rappresenta un
importante momento per il completamento del processo di
innovazione dell’Istat e per la riorganizzazione del Sistan a circa 25 anni
dalla sua istituzione.
Questa presentazione si basa sull’analisi di tipo giuridico-organizzativo
della legislazione attuale, non solo statistica, e sulle prime conclusioni
del dibattito avviato nel Comstat.
3. Principi e criteri direttivi: art. 3 del DL 179/2012
L’art. 3 del D.L. 18-10-2012 n. 179 recante “Ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese” delega il Governo ad adottare un
regolamento ai sensi dell'articolo 17 comma 2, della Legge 400/1988
per:
- la revisione del d.lgs 322/89;
- il complessivo riordino del Sistema statistico nazionale.
Scopo della delega è il rafforzamento della funzione statistica in
coerenza con le raccomandazioni internazionali e i regolamenti
comunitari e l’incremento dell'efficienza e della qualità dei servizi
informativi resi dal Sistan.
4. Principi e criteri direttivi: art. 3 del DL 179/2012
a) Rafforzare l'indipendenza professionale dell'ISTAT e degli enti e
degli uffici di statistica del SISTAN;
b) Migliorare gli assetti organizzativi dell'ISTAT e rafforzarne i
compiti di indirizzo e coordinamento tecnico-metodologico, di
definizione di metodi e formati per la raccolta e lo scambio di
dati amministrativi e statistici, nonché di regolamentazione del
SISTAN;
c) Favorire l'armonizzazione del funzionamento del SISTAN con i
principi europei in materia di organizzazione e di produzione
delle statistiche ufficiali, assicurando l'utilizzo da parte del
Sistema delle più avanzate metodologie statistiche e delle più
moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
5. Principi e criteri direttivi: art. 3 del DL 179/2012
d) Favorire l'armonizzazione del funzionamento del SISTAN con i
principi europei in materia di organizzazione e di produzione
delle statistiche ufficiali, assicurando l'utilizzo da parte del
Sistema delle più avanzate metodologie statistiche e delle più
moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
e) Semplificare e razionalizzare la procedura di adozione del
Programma Statistico Nazionale e la disciplina in materia di
obbligo a fornire i dati statistici;
f) Migliorare i servizi resi al pubblico dal SISTAN e rafforzare i
sistemi di vigilanza e controllo sulla qualità dei dati prodotti dal
Sistema e da altri soggetti pubblici e privati;
g) Adeguare alla normativa europea e alle raccomandazioni
internazionali la disciplina in materia di tutela del segreto
statistico, di protezione dei dati personali oggetto di trattamento
per finalità statistiche, nonché di trattamento ed utilizzo dei dati
amministrativi a fini statistici.
6. Linee di azione e di intervento
L’attuazione della delega dovrà:
consentire l’adeguamento del Sistema ai mutati contesti
istituzionali, organizzativi e produttivi, di livello nazionale e
sovranazionale, rafforzando il ruolo e l’indipendenza effettiva degli
uffici di statistica;
rafforzare i controlli di qualità sui processi e sui prodotti per
migliorare i servizi forniti alla collettività e assicurare la produzione dei
dati secondo gli standard europei;
cogliere le nuove realtà del mercato, riconoscere il ruolo svolto dalla
statistica privata, sottoponendo anch’essa agli standard di qualità,
aumentando la possibilità di istituire forme di partenariato;
razionalizzare i costi e l’allocazione delle risorse pubbliche disponibili
per la statistica ufficiale, stimolando l’innovazione e l’utilizzo delle
nuove tecnologie;
potenziare la formazione e assicurare la crescita del capitale umano
che opera nel Sistema.
7. Il nuovo contesto organizzativo e istituzionale
La nuova governance dovrà tener conto dei mutati assetti istituzionali
che hanno profondamente modificato i rapporti tra Stato, Regioni ed
autonomie locali, così come ridefiniti dalla riforma del Titolo V della
Costituzione (artt. 114 e seguenti) e dalla riorganizzazione in corso
della presenza dello Stato a livello territoriale.
Questo adeguamento può essere l’occasione per migliorare la capacità
del Sistema di dare risposta alle esigenze informative del territorio e
superare le criticità emerse in questi anni:
Ruolo dei comuni di dimensione medio-piccola;
Coordinamento delle attività di Province, Prefetture e Camere di commercio;
Eterogeneità delle capacità statistiche delle Regioni;
Mancanza di economie di scala e di scopo tra gli uffici di statistica delle
amministrazioni centrali;
Collocazione non ottimale dell’ufficio di statistica rispetto all’organo di vertice;
Scarsità di risorse per la statistica e l’innovazione tecnologica e organizzativa.
8. La qualità dell’informazione statistica
La riforma deve assumere la qualità dell’informazione come valore
essenziale per una statistica pubblica a servizio della conoscenza. È
pertanto fondamentale che la qualità sia presidiata da:
•la garanzia dell’indipendenza delle autorità statistiche;
•la trasparenza dell’informazione e delle metodologie utilizzate;
•l’accessibilità ai servizi offerti;
•il rafforzamento dei processi di audit.
9. Possibili interventi: l’Istat
Conferma dell’attuale status e del ruolo di positiva collaborazione
della Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica (CUIS)
Valorizzazione del ruolo dell’Istat (sentito il Comstat) nella
regolazione del Sistema, rafforzando i poteri di indirizzo e
coordinamento tecnico-metodologico del Sistema
Raccordare i compiti dell’Istat e dell’Agenzia per l’Italia Digitale
nella definizione dei formati e dei sistemi informativi delle AA.PP.
Conferma della composizione e del ruolo del Comstat, con la
possibilità di istituire sotto-comitati. Potenziare il rapporto con il
gruppo statistico della Conferenza Unificata
Semplificazione del processo di approvazione del PSN con
conseguente revisione della tempistica e del ruolo dei vari attori
istituzionali, dei provvedimenti connessi (DPR per obbligo di
risposta, ecc.) e della rendicontazione
Sviluppo di infrastrutture comuni per il Sistema
10. Possibili interventi: gli uffici di statistica (US)
Formazione obbligatoria per i responsabili degli uffici di statistica
Parere preventivo obbligatorio dell’Istat in caso di riorganizzazione
degli US
Per US inseriti in strutture complesse, il responsabile potrebbe
essere nominato chief statistician anche per le attività statistiche
svolte da altri uffici, per i trattamenti a fini statistici dei dati
amministrativi e il rilascio di open data
Il livello provinciale da modificare: esercizio in forma associata o
creazione di un luogo di coordinamento forte
Obbligo dell’esercizio della funzione statistica in forma associata
per i piccoli comuni
Aggiornamento dei criteri di individuazione dei soggetti che
partecipano al Sistan
11. Possibili interventi: la qualità
Inserire nel d.lgs. un riferimento al Codice della statistica ufficiale, e
agli strumenti per la sua regolamentazione ed applicazione, in
coerenza con la normativa europea (reg. CE n.223/09)
Nomina del responsabile dell’US di un’autorità statistica nazionale e
del responsabile dell’US di strutture complesse, o di rilevante
interesse statistico, di concerto con l’Istat e obbligo di relazione
annuale al Presidente dell’Istat sulle attività svolte
Definizioni di codici etici e deontologici per gli operatori del
Sistema
Rafforzamento dei poteri di intervento nei confronti del
responsabile US, su iniziativa del Presidente dell’Istat, in caso di
violazione del Codice della statistica, o del codice etico e
deontologico
12. Possibili interventi: la qualità delle statistiche private
Ruolo dell’Istat e della COGIS per definire gli standard minimi di
qualità
Affidare ad apposita Autorità il compito di vigilare sulla qualità delle
statistiche prodotte dai privati
Possibilità di irrogare sanzioni per la mancata osservanza degli
standard di qualità fissati
13. Possibili interventi: innovazione, formazione e finanziamenti
Costituzione di un fondo per l’innovazione del Sistan:
• finanziato dal bilancio dell’Istat (quota fissa), ma con la possibilità di
cofinanziamento da parte di altri enti;
• destinato a sostenere progetti di innovazione negli US:
- di rilievo per il Sistema;
- inseriti nel PSN e realizzati secondo gli standard;
- selezionati sulla base di criteri stabiliti dal Comstat attraverso
bandi aperti.
Costituzione di un sotto-comitato del Comstat per l’innovazione
tecnologica
Accrescere l’investimento nel capitale umano
• eliminazione dei limiti di spesa per la formazione di operatori Sistan
• costituzione di un fondo per la formazione cofinanziato dagli enti
Sistan.
14. Scambio di microdati nel Sistan e accesso per fini di ricerca
Rivedere le regole per lo scambio di microdati statistici e
amministrativi all’interno del Sistan, potenziando
l’autoregolamentazione, sentito il Garante
Rivedere le regole per favorire l’accesso ai dati statistici per fini di
ricerca, potenziando l’autoregolamentazione, sentito il Garante
Prevedere la possibilità di scambio di dati per finalità statistiche con
la Banca d’Italia, secondo il modello europeo
15. Altri aspetti
Rivedere, semplificandole, le regole sull’obbligo di risposta,
sanzioni, ecc.
Rapporti con soggetti privati per progetti in comune, uso di Big
Data, partnership, sponsorizzazioni, ecc.
Relazione al Parlamento sul funzionamento del Sistan presentata
dal Presidente dell’Istat
Prevedere la possibilità di istituire un albo dei rilevatori