Shared economy - Collaborative consumption - The sharing economyTorben Rick
The document discusses the rise of the sharing economy and provides 18 examples of sharing economy businesses and services. It explains that the sharing economy relies on internet platforms and user reviews to build trust between strangers sharing access to underutilized resources like cars, homes, equipment and other assets. Examples mentioned include peer-to-peer marketplaces for renting homes (Airbnb), cars, parking spots, equipment, clothing, art, dog walking and more. The drivers behind the sharing economy are described as social, economic and technological factors that have made these new types of businesses possible.
Francesco D'Orazio - Everything you know about virtual worlds is WRONG - Meta...Francesco D'Orazio
Patterns and challenges in the evolution of immersive entertainment.
Plus, all the wrongest things you could possibly say at a virtual worlds conference.
THE SHARING ECONOMY LACKS A SHARED DEFINITION: GIVING MEANING TO THE TERMSCollaborative Lab
You may have noticed the terms ‘sharing economy’, ‘ peer economy’, ‘collaborative economy’ and ‘collaborative consumption’ being used synonymously. Do these terms have different meanings? Yes. Are their common core ideas that explain the overlap? Absolutely.
In this presentation, we have defined and visualized the terms and core ideas that connect the likes of Airbnb, Taskrabbit, Lyft and Zipcar.
Diversity Management: primo Project Work, Master in Risorse Umane e Organizzazione
OBIETTIVO: Esplorare il vasto ambito del Diversity Management e indagare in particolare l'area relativa alla multiculturalità; analizzare i punti di forza e i punti critici che un'azienda può incontrare implementando politiche di welfare.
A cura di Antonella Campo, Carla Miritello, Lara Pirrone, Giulia Sinito, Lucia Vargiu
Il project work completo è disponibile su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-ruo-diversity-management
Shared economy - Collaborative consumption - The sharing economyTorben Rick
The document discusses the rise of the sharing economy and provides 18 examples of sharing economy businesses and services. It explains that the sharing economy relies on internet platforms and user reviews to build trust between strangers sharing access to underutilized resources like cars, homes, equipment and other assets. Examples mentioned include peer-to-peer marketplaces for renting homes (Airbnb), cars, parking spots, equipment, clothing, art, dog walking and more. The drivers behind the sharing economy are described as social, economic and technological factors that have made these new types of businesses possible.
Francesco D'Orazio - Everything you know about virtual worlds is WRONG - Meta...Francesco D'Orazio
Patterns and challenges in the evolution of immersive entertainment.
Plus, all the wrongest things you could possibly say at a virtual worlds conference.
THE SHARING ECONOMY LACKS A SHARED DEFINITION: GIVING MEANING TO THE TERMSCollaborative Lab
You may have noticed the terms ‘sharing economy’, ‘ peer economy’, ‘collaborative economy’ and ‘collaborative consumption’ being used synonymously. Do these terms have different meanings? Yes. Are their common core ideas that explain the overlap? Absolutely.
In this presentation, we have defined and visualized the terms and core ideas that connect the likes of Airbnb, Taskrabbit, Lyft and Zipcar.
Diversity Management: primo Project Work, Master in Risorse Umane e Organizzazione
OBIETTIVO: Esplorare il vasto ambito del Diversity Management e indagare in particolare l'area relativa alla multiculturalità; analizzare i punti di forza e i punti critici che un'azienda può incontrare implementando politiche di welfare.
A cura di Antonella Campo, Carla Miritello, Lara Pirrone, Giulia Sinito, Lucia Vargiu
Il project work completo è disponibile su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-ruo-diversity-management
Presentazione sull'hate speech creata per il corso di strumenti e applicazioni del web (2016-2017) dal gruppo di lavoro composto da Cristina Moscatelli, Irene Barbieri e Leonardo Dal Tio.
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Corso di Strumenti e Applicazioni del Web
a.a. 2016/2017
Approfondimento sul tema del cyberbullismo
Gig-economy, un'economia esclusivamente ondemand che, a poco a poco, sta cambiando l'idea del lavoro tradizionale.
Daniele Carbone, Irene Della Fazia e Flavia Fabrizi
Approfondimento a cura di Campagna Antonio, De Simone Dalila, Gaeta Cristina, per il corso di Strumenti e Applicazioni Web (Corso Magistrale di Teoria e Tecnologia della Comunicazione - Università degli Studi di Milano Bicocca).
Presentazione per il corso di Strumenti e Applicazioni del Web, Laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università degli Studi di Milano - Bicocca
Realizzata da: Martina Fargnoli, Emanuela Gugliotta, Maxime Triveri
Presentazione sull'hate speech creata per il corso di strumenti e applicazioni del web (2016-2017) dal gruppo di lavoro composto da Cristina Moscatelli, Irene Barbieri e Leonardo Dal Tio.
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Corso di Strumenti e Applicazioni del Web
a.a. 2016/2017
Approfondimento sul tema del cyberbullismo
Gig-economy, un'economia esclusivamente ondemand che, a poco a poco, sta cambiando l'idea del lavoro tradizionale.
Daniele Carbone, Irene Della Fazia e Flavia Fabrizi
Approfondimento a cura di Campagna Antonio, De Simone Dalila, Gaeta Cristina, per il corso di Strumenti e Applicazioni Web (Corso Magistrale di Teoria e Tecnologia della Comunicazione - Università degli Studi di Milano Bicocca).
Presentazione per il corso di Strumenti e Applicazioni del Web, Laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università degli Studi di Milano - Bicocca
Realizzata da: Martina Fargnoli, Emanuela Gugliotta, Maxime Triveri
La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese socialiIris Network
Workshop sull’impresa sociale 2014
18-19 settembre 2014, Riva del Garda (TN)
Marta Maineri (Collaboriamo)
"La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese sociali"
TRA VECCHI DRIVER E I NUOVI PARADIGMI DI CONSUMO DELLA SHARING ECONOMYMartina Vazzoler
Il focus analizza i driver di partenza della nuova “economia di condivisione” attraversando i fondamenti del movimento del Cluetrain. Da qui si passa a verificare perché da questi presupposti si è delineato il Marketing 3.0 di Philip Kotler. Case history di successo e proiezione dei nuovi mercati di conversazione, all'insegna del mito di Prometeo.
Tesi Marco Scopece "Analisi del fenomeno Sharing Economy"Marco Scopece
Tesi di Laurea in economia industriale discussa presso l'Università degli Studi di Bari il 10/10/2016.
1.Descrizione del fenomeno
2. le attività P2P
3. I cambiamenti tecnici
4. L'impatto sul mercato tradizionale
5. Le controversie del fenomeno
La realizzazione della tesi di Laurea è stata supervisionata dal Professor Ernesto Somma.
L’Economia Collaborativa In Italia e Nel Mondo nel 2013: dati salienti ed eve...OuiShare
>>>> LINK AL VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=I-8nTfs210Y
In concomitanza con il primo International Collaboration Day #iCollDay, il team OuiShare Italia, insieme a Hopen Think Tank - Do the revolution! e Collaboriamo presenta un public hangout per presentare lo stato dell'Economia Collaborativa in Italia e nel Mondo.
Durante l'hangout verrà presentato il breve slide report: "L'Economia Collaborativa in Italia e nel Mondo nel 2013: dati salienti ed eventi importanti".
A seguire avrete la possibilità di confrontarvi con domande e risposte con gli esperti italiani Simone Cicero (OuiShare e Hopen), Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica).
I temi che stanno mettendo in discussione i fondamentali dell’automobile sono arrivati nel corso del 2018 sul mercato italiano, modificando gli equilibri commerciali e industriali. Parliamo dei propulsori e del luogo dove si vendono le macchine. Entrambi questi fenomeni sono stati oggetto delle analisi del nostro osservatorio Agitalab, che abbiamo voluto alcuni anni fa proprio per dare agli stakeholder di questa industria un contributo di approfondimento, che li aiutasse a formarsi una rappresentazione oggettiva dei cambiamenti in atto.
A rileggere a distanza i lavori prodotti dall’osservatorio Agitalab, si comprende qualcosa che nella trattazione dei fenomeni può suggerire. Si parla di diesel, sì. Si parla di motori ibridi, pure. Si parla di auto acquistate o acquistabili online, certo. Però il colore di fondo è sempre lo stesso e non è né diesel, né elettrico, né ibrido. Il colore di fondo è il gap di conoscenza tra il sapere diffuso e la realtà fattuale. È quel non sapere, fortunatamente spesso accompagnato dalla consapevolezza di non sapere e dunque dal desiderio di avere informazioni vere, per decidere un acquisto che sia giusto, non solo rispondente a una moda.
Un contributo di conoscenza di primo livello. È un orgoglio averlo pensato e regalato alla comunità dell’industria automobilistica.
AGENZIA per L'ITALIA DIGITALE | Marco Bani | Dal cittadino al turista | Ecosi...BTO Educational
Ecosistemi Digitali - Strategie, infrastrutture e strumenti digitali per il Turismo della Destinazione Italia
Firenze, 2 dicembre 2016
http://ecosistemi.buytourismonline.com
Conference del pomeriggio
http://ecosistemi.buytourismonline.com/la-conference/
Marco Bani | Dal cittadino al turista
A Marco Bani capo della segreteria tecnica dell’Agenzia per l’Italia Digitale AGID il terzo Keynote Speech della conference del pomeriggio di Ecosistemi Digitali – Strategie, infrastrutture e strumenti digitali per il Turismo della Destinazione Italia.
Dal cittadino al turista: un nuovo design dei servizi per una maggiore semplicità e efficienza – Marco Bani, Capo della segreteria tecnica dell’Agenzia per l’Italia Digitale
crowdfuture sta tornando!
Nell’intento costante di restare un evento che guarda al futuro, la seconda edizione del più grande evento sul crowdfunding in Italia focalizzerà la propria attenzione sulle tendenze più attuali del mercato e analizzerà i singoli aspetti seguendo delle track tematiche di European Regulation, Legal Aspects, Gamification, Civic Crowdfunding e Open Source e Crowdfunding.
1. Università degli Studi di Milano-Bicocca
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
a.a. 2016-2017
Sharing economy
opportunità, sfide e rischi
CANDIDATE
Giulia Moncada
Laura Oliva
Francesca Maio
Barbara Campanale
STRUMENTI E APPLICAZIONI PER IL WEB
DOCENTE
Prof. Giuseppe Vizzari
TUTOR
Andrea Gorrini
2. Cos’è la
sharing economy?
• Modello economico basato su Condivisione e Collaborazione
• Beni tangibili e intangibili
• Pari e non solo…
• Piattaforme online
SHARING ECONOMY
3. Quando e dove
Nascita e diffusione del fenomeno
• Nato nel 2008 negli Stati Uniti, in un periodo di crisi economico-
finanziaria
• L’idea alla base del fenomeno si può far risalire a secoli prima.
Si pensi al baratto, al prestito o al noleggio.
SHARING ECONOMY
4. Cosa si condivide?
Beni, servizi ed esperienze
• Cibo e pietanze avanzate: Gnammo, Bring the Food,
LMSC, foodsharing.de
• Automobili e passaggi: BlaBlaCar, Enjoy, Car2Go
• Case e alloggi: Airbnb
SHARING ECONOMY
5. Chi condivide?
Chiunque, con accesso alle piattaforme,
ha la possibilità di condividere
SHARING ECONOMY
PRODUTTORE CONSUMATORE
7. Peer to peer
Modelli di business
• Modello business più utilizzato.
• Implica transazioni online tra pari tramite l’utilizzo di piattaforme.
• Gli utenti possono postare la loro offerta o il loro bisogno trovando
risposta da altri.
• La proporzione del valore dell’impresa consiste nella creazione di un
incontro tra un individuo possessore di una certa risorsa e un
individuo che necessita di quella stessa risorsa
• Nello stesso arco di tempo
• A prezzi ragionevoli
SHARING ECONOMY
8. Peer to peer
Rapporti tra individui
• Fiducia
• Reciproci vantaggi
• Aggiunta di valore al fenomeno
• Condizioni favorevoli per la collaborazione
SHARING ECONOMY
9. Peer to peer
I primi modelli degli anni ‘90
SHARING ECONOMY
EBAY CRAIGLIST NAPSTER
11. Business to business
Modelli di business
• Scambio interaziendale: l’azienda fornisce un bene o un
servizio a un’altra azienda.
• Lo scambio avviene unicamente tramite transazioni online.
• United Rentals, piattaforma che condivide principalmente
attrezzature industriali.
SHARING ECONOMY
12. Business to consumer
Modelli di business
• L’interazione avviene tra l’impresa e il consumatore
• Gli esempi più significativi sono il carsharing e il bikesharing
• Car2Go, Enjoy, BikeMi
SHARING ECONOMY
13. Consumer to business
Modelli di business
• Modello che consente alle imprese di estrarre valore dai consumatori
• I consumatori offrono beni e servizi alle imprese
• Esempi di C2B: Fotolia
• Questioni legali e finanziare
• C2B è una rivoluzione: introduce un nuovo sistema di scambio
collaborativo aprendo la strada a nuove applicazioni e nuovi
comportamenti socio-economici
SHARING ECONOMY
14. • Armonizzare le regole dei paesi UE
• Ridurre al minimo i divieti a gestori di servizi
• Individuare misure soft di restrizione
• Gestione dei collaboratori come dipendenti (autisti Uber)
• Via libera all’utilizzo del rating per aumentare fiducia clienti
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
Le linee guida
della Commissione Europea
Un’agenda europea
per l’economia collaborativa
15. Disciplina delle piattaforme
digitali per la condivisione
di beni e servizi e disposizioni
per la promozione
della sharing economy
Atto: 3564
Presentata il 27 gennaio 2016
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
16. Tratti distintivi per
l’economia collaborativa
Dall’introduzione del testo di legge
• Condivisione: utilizzo comune di una risorsa in modo differente
dalle forme tradizionali di scambio
• Relazione peer-to-peer: rapporto orizzontale tra i soggetti coinvolti
• Nuovi bisogni: crescente necessità di interagire con le aziende
in modo più partecipativo
• Presenza di una piattaforma digitale che supporta la relazione
e in cui è presente un meccanismo di reputazione digitale
e le transazioni avvengono tramite pagamento elettronico
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
17. Cosa fa parte
della sharing economy
Dall’introduzione del testo di legge
Le forme e gli oggetti della condivisione possono essere i più svariati:
• beni fisici: dai mezzi di trasporto agli accessori
• prodotti digitali
• spazi
• tempo
• competenze
• servizi: il cui valore non necessariamente può essere determinato in
denaro come l’impatto ambientale o sociale.
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
19. La proposta
di legge italiana
Gli obiettivi
• Normare il rapporto tra la distribuzione di valore nei settori
tradizionali e la creazione di nuovo valore
• Integrare, far convivere e rendere complementari i modelli
economici tradizionali e quelli innovativi
• Evitare le contrapposizioni facendo prevalere l’interesse collettivo,
cogliendo in senso positivo questa nuova forma di economia
• Sviluppare sperimentazioni e idee innovative, incoraggiare
le start up e premiare le esperienze di successo
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
20. La proposta
di legge italiana
Gli obiettivi
• Individuare e normare lo status giuridico e la tutela del lavoratore
• Garantire equità e trasparenza, soprattutto in termini di regole
e di fiscalità
• Disciplinare la gestione e l’utilizzo delle piattaforme digitali
per la condivisione (escluso il controllo delle prestazioni tramite hw/sw)
• Definire il reddito generato da queste piattaforme e individuarne
la tassazione
• Disciplinare e normare la gestione dei profili utente
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
21. I 12 articoli
della legge
1. Finalità: obiettivi della legge
2. Soggetti coinvolti e definizioni: economia della condivisione,
gestore, utente operatore, utente fruitore
3. Compiti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato:
regolare e vigilare, istituire il Registro elettronico nazionale delle
piattaforme di sharing economy.
4. Documento di politica aziendale: norme per la redazione
del documento
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
22. I 12 articoli
della legge
5. Fiscalità: principi di trasparenza e equità
6. Misure annuali per la diffusione dell’economia della condivisione:
per rimuovere ostacoli regolatori
7. Tutela della riservatezza: viene definito il dato utente e fissa le
prescrizioni in merito alla cessione e alla cancellazione dei dati
8. Linee guida: scopo di promuovere sharing economy anche nella P.A
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
23. I 12 articoli
della legge
9. Monitoraggio: comunicazione e analisi dei dati sullo sviluppo
della sharing economy
10. Controlli e sanzioni
11. Norme transitorie: che servono per quegli operatori già presenti
al momento dell’emanazione
12. Disposizioni finanziarie
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
24. “the food you want,
from the London
restaurants you love,
delivered at Uber speed”
UberEats a Londra, giugno 2016
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
29. Sharing che?
Istruzioni per l’uso
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
• economia on demand
• collaborazione temporanea
• scambio e condivisione
di beni materiali, servizi
o conoscenze
L’ACCESSO CONTA PIÙ DELLA PROPRIETÀ
SHARING ECONOMY GIG ECONOMY
30. Sharing e Gig Economy
denominatori comuni
1. piattaforme digitali web-based con accesso dai dispositivi mobile
abilitati alla navigazione in internet.
2. controllo qualità user-based: sistema di valutazione basato sul
feedback degli utenti che garantisce un livello di fiducia tra consumatori
e fornitori di servizi
3. flessibilità del rapporto di lavoro in termini di orario
4. autonomia: domanda e offerta si incontrano sulla piattaforma,
beni e servizi sono “a carico” del collaboratore
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
31. Sharing e Gig Economy
Un trend in crescita
• Entro il 2025 le transazioni legate alla sharing economy
varranno 570 miliardi di euro
• I 5 principali settori: finanza collaborativa, alloggi tra privati,
trasporti tra privati, servizi domestici a richiesta e servizi professionali a
richiesta
2016, Pricewaterhousecooper
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
32. Qual è il segreto?
management algoritmico
• Management algoritmico, Financial Times.
• Carnegie Mellon University, Human-Computer Interaction
Institute, 2015
• L’innovazione che rende possibile lo sviluppo della gig economy
• Non sono le persone a cercare le informazioni ma le informazioni
a cercare le persone: big data
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
33. Come funziona?
meglio del tuo capo
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
RUOLO DECISIONALE RUOLO INFORMATIVO RUOLO DI VALUTAZIONE
34. Ok, in pratica?
Case study: Airbnb
• Oltre alla qualità del soggiorno che l’host fa vivere al proprio ospite,
all’interno dell’esperienza è contemplato anche il momento nel quale
l’utente vede e consulta i vari annunci.
• L’algoritmo di AirBnb si basa su tre aspetti, l’attinenza, le recensioni
e la qualità, oltre alla località di ricerca.
• Gli host più reattivi e affidabili, che pubblicano frequenti aggiornamenti
delle proprie disponibilità, sono premiati con visibilità maggiore.
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
35. Ok, in pratica?
Case study: Foodora
• servizio on-demand di consegna cibo a domicilio
• ottimizza le consegne
• seleziona i fattorini in modo efficiente in base a una serie di parametri
oggettivi
• elimina gli elementi soggettivi e limita i comportamenti opportunistici
• può sancire il licenziamento del “collaboratore” con una semplice
esclusione dalla piattaforma digitale.
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
36. I vantaggi
un sistema intelligente
COSTI ACCESSIBILI
PER GLI UTENTI
USER EXPERIENCE
OTTIMIZZATA
GESTIONE EFFICACE
ED OTTIMIZZATA
MENO AMBIGUITÀ
ED INEFFICIENZE
PIÙ CONOSCENZA
CONDIVISA
FLESSIBILITÀ
E AUTONOMIA
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
37. Il lato oscuro
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
SFRUTTAMENTO
DEI COLLABORATORI
ALGORITMO
DELLA PRECARIETÀ
DISCRIMINAZIONE
DI GENERE
38. Considerazioni
Progettare il futuro
• maggiore equità
• l’algoritmo non potrà sostituirsi completamente alle persone
• progettazione e utilizzo dei big data human-centered
• governance partecipativa e democratica delle piattaforme digitali
• normativa sharing economy friendly
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
39. AirBnb
Intro
• Airbnb è un portale online che mette in contatto viaggiatori
e host per brevi periodi.
• Gli host Airbnb hanno reinventato i concetti di viaggio e
ospitalità, donando l’ispirazione per creare nuovi modi di
ospitare
• Essi fanno conoscere i luoghi meno conosciuti della propria
città o aiutando altre persone a condividere i propri alloggi.
CASE STUDY
40. AirBnb
Gli host
• Affitta il tuo spazio in più
• Ospita nel tuo quartiere
• Proponi esperienze uniche
CASE STUDY
41. Carsharing
• Il car sharing è l’insieme delle attività legate all’utilizzo di
un’auto da parte di più persone
• Questa definizione comprende quindi anche le attività di car
pooling e di ride sharing
• Molti enti pubblici prevedono la possibilità di utilizzare il
servizio di car sharing.
CASE STUDY
42. Carsharing
• Altre modalità di car sharing prevedono un pagamento di un
canone mensile (fee) per usufruire dell’utilizzo dell’auto.
• Altre aziende offrono una modalità più flessibile di utilizzo
dell’auto
• Questo servizio di car-sharing viene detto anche “one way”.
CASE STUDY
43. Blabla car
L’idea
• Le auto rimangono parcheggiate in media il 96% del tempo,
trascorrono lo 0,5% nel traffico e lo 0,8% cercando parcheggio.
• Vengono così utilizzate solo il 2,6% durante il loro tempo di vita
e, nel 75% di questi casi, a bordo c’è solo il conducente.
• In BlaBlaCar, l’idea di fondo è quella di estendere la sharing
economy nel campo del carpooling a livello mondiale.
CASE STUDY
44. Blabla car
Dove
• Ad oggi, nel 2016, BlaBlaCar è presente il 22 nazioni europee
e vuole diventare a tutti gli effetti un player globale.
• Le città più gettonate: San Francisco, Londra, Los Angeles,
Washington D.C., Città del Messico e San Paolo
• I paesi più gettonati: USA, Francia, India, Spagna, Messico
e Russia.
CASE STUDY
46. Blabla car vs Uber
Principi fondamentali
• La differenza tra ridesharing on demand e carpooling
• più simile al taxi, i veicoli guidati da privati possono
essere prenotati in tempo reale attraverso un’app,
che geolocalizza tutti.
• condivisione di viaggi in auto su tratte interurbane
mettendo in comunicazione offerta (di posti liberi a
bordo delle auto) e domanda.
CASE STUDY
50. Conclusioni
• Cosa dovrebbero fare i pubblici poteri?
• Come mantenere la concorrenza?
• Come far divenire grande la piccola Europa?
CASE STUDY
51. Sitografia
SHARING ECONOMY
• Un’introduzione alla Sharing Economy
• Business Innovation Observatory, Sharing Economy, European Commission (caso studio 12)
• Ride On! Mobility Business Models for the Sharing Economy
• Sharing economy e sostenibilita’ ambientale.
• Dal baratto ad Airbnb
• Sharing Economy e Modelli Organizzativi
• Il magazine di Gnammo
• Sharing Economy, passato, presente e futuro dell’economia della condivisione
• The Triangular Trust in the Sharing Economy
• All eyes on the sharing economy
• Who are the C2B Actors ?
• What is C2B?
• Wikipedia
52. Sitografia
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
• Dall’Europa nuove linee guida sulla sulla sharing economy, stati più morbidi con Uber e Airbnb
• Atto Camera: 3564 Proposta di legge: TENTORI ed altri: “Disciplina delle piattaforme digitali
perla condivisione di beni e servizi e disposizioni perla promozione dell’economia della
condivisione” (3564)
• Che cosa c’è nella proposta di legge sulla sharing economy
53. Sitografia
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
• Is the Gig Economy Rigged?
• The sharing economy is not as open as you might think
• La variabile discriminazione nell’algoritmo di Airbnb
• Independent work: Choice, necessity, and the gig economy
• La sharing economy inarrestabile. Nel 2025 varrà 570 miliardi di euro.
• Are you ready for the era of ‘big data’?
• Dipendere da un algoritmo. Cosa ci dice il caso Foodora sul futuro del nostro lavoro
• When your boss is an algorithm
54. Sitografia
CASE STUDY
• The ‘Airbnb effect’: is it real, and what is it
• Una community costruita sull’affidabilità
• La sharing economy, ovvero l’economia della condivisione
• 3 tipi di host Airbnb
• L’affidabilità è la chiave.
• Uber
• Come funziona Uber
• Corse sicure, città più sicure
55. Copyright
Tutte le immagini utilizzate in questa
presentazione sono con licenza
Creative Commons.
• Freepik
• Pexels