Il workshop vuole costituire un momento di riflessione e approfondimento sul tema della comunicazione nell’impatto sulle logiche dello sviluppo di comunità; gruppi, reti, conflitti e dinamiche partecipative. Metodologicamente verranno intrecciati spazi e tempi dedicati all’inquadramento teorico, all’esplosione delle esperienze e dei punti di vista dei partecipanti, lavori di gruppo e condivisione in plenaria attorno ad alcuni nodi della discussione su comunicazione e social media con la presentazione di esperienze in materia.
6. WEB 2.0: COSA CAMBIA?
Opportunità Confini Esempio
Le tipologie di contenuto sono
Offrono la possibilità i creare e
Siti espressivi condividere i contenuti
vincolate alle modalità di I blog
accesso
I confini riguardano il livello di
Offrono all’utente la possibilità
Siti collaborativi di lavorare con altri utenti
strutturazione dei contenuti e I Wiki
la supervisione dell’attività
Offrono all’utente la possibilità Si distingue per specificità
Siti relazionali di presentarsi e identificare gli relazionale (pochi o molti) e I Social-Networking sites
altri distanza della relazione
10. SOCIAL CRM: DALL’ASCOLTO AL COINVOLGIMENTO ATTIVO
E’ importante che le
aziende, le organizzazioni e
i brand assumano
consapevolezza circa il
crescente potere dei
consumatori.
La ricerca di un dialogo
con loro non può più
essere vista come un
surplus ma deve far parte
della cultura organizzativa
14. COMMUNITY MANAGEMENT
Il lavoro del community manager sui social media non può essere improvvisato.
E’ necessaria una solida competenza alla base e un’attitudine relazionale, non è
possibile pensare di potersi comportare reagendo impulsivamente ai commenti di
chi non è d’accordo con noi.
17. INFINITE FAMILY
Dopo aver seguito un corso di
formazione (online, ovviamente) i volontari
fissano dei video appuntamenti per
chiacchierare a distanza con bambini e
adolescenti africani orfani. I ragazzi
vengono quotidianamente coinvolti in
sessioni di video chat, durante le quali gli
adulti cui sono stati associati danno loro
consigli, conforto, affetto.
Il volontariato si trasforma così in
qualcosa di sicuramente più
estemporaneo, ma la sua importanza ed
efficacia restano intatte. Inoltre, in questo
modo, il social network viene riportato
alla sua origine primaria: rete di supporto
sociale, da un individuo all’altro.
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18. SPARKED
Qui un network di professionisti in ambiti
di tipo diverso (manager, creativi,
designer, ingegneri) possono dare idee e
consigli, ma anche realizzare – a titolo
gratuito – contenuti per associazioni e
gruppi no profit che non possono
permettersi di pagare consulenze o aiuto
professionali. Si tratta di un micro
volontariato, temporaneo e web based.
I task sono diversificati per ambito, e si
può ricevere una newsletter settimanale e
vedere quali sono le varie necessità, o
effettuare una ricerca sul sito, per capire
dove e come il proprio know how
potrebbe servire agli scopi di una giusta
causa.
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