1. I FAUVES
Il primo movimento che può essere considerato
espressionistico nacque in Francia nel 1905: i
Fauves. Con questo termine vennero
dispregiativamente indicati alcuni pittori che
esposero presso il Salon d’Automne quadri
dall’impatto cromatico molto violento. Fauves, in
francese, significa «belve». Di questo gruppo
facevano parte Matisse, Vlaminck, Derain,
Marquet ed altri. La loro caratteristica era il
colore steso in tonalità pure. Le immagini che
loro ottenevano erano sempre autonome rispetto
alla realtà
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4. Il movimento dei Fauves è il contributo
francese alla nascita dell’espressionismo.
Ma, rispetto agli analoghi movimenti
tedeschi, caratterizzati da atmosfere
fosche e contenuti drammatici, il fauvismo
rappresenta una variante «mediterranea»
e solare dell’espressionismo. La vivacità
del colore, che è il vero tratto caratteristico
di questo movimento, esprime
un’autentica «gioia di vivere» che resterà
costante in tutta la produzione di Matisse.
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6. Come il resto delle avanguardie artistiche del
secolo XX, l’espressionismo tedesco,
nacque come reazione ad una tendenza
artistica precedente e a favore di una
visione nuova. L’Impressionismo e i conflitti
politici furono gli ispiratori delle pennellate
di artisti come Ernst Ludwig Kirchner, Erich
Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, Wassily
Kandinsky, Franz Marc, Paul Klee . Questi
artisti andavano alla ricerca di un’arte
personale e intuitiva, un’espressione delle
proprie visioni interiori ed emozionali, più
che delle loro impressioni visive.
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9. Le opere di Ernst Ludwig Kirchner,
principale esponente del “Die Brucke”,
sono probabilmente le più conosciute. Si
tratta di “Fränzi davanti a una sedia
intagliata” (1910), un dipinto
impressionante esposto nel Museo
Thyssen-Bornemisza de Madrid. Qui si
notano l’ influenza del malessere del pittore
olandese Vincent Van Gogh, il primitivismo
africano che schematizza le forme e del
fauvismo che fa del colore il mezzo
d’espressione delle emozioni.