1. ANNA MARIA VISSANI
VALERIA MANTINOVI
I diamanti
dell’Amore
PER STUPIRSI ANCORA
DELL ’ ALLEANZA NUZIALE
2. “Ti accolgo come mio sposo/a, con la
Introduzione grazia di Cristo, prometto di esserti fedele
sempre, nella gioia e nel dolore, di amarti
La celebrazione del Matrimonio è sem- e onorarti tutti i giorni. Ti dono questo
pre un evento grandioso e profondamente anello, nel nome della Trinità, e con la for-
commovente! Non è solo per la bellezza za interiore del nostro Amen a Dio”!
degli sposi, la luminosità della chiesa, i fio- Otto parole, come diamanti di un unico
ri, la musica e il canto! Lo stupore nasce, anello che gli sposi si donano a vicenda!
in primo, luogo dalla percezione di qual- Sono promesse, sono desideri, sono lega-
cosa di “divino” nell’amore umano che si mi d’amore che generano un’unica cer-
sta celebrando. L’intreccio delle mani, l’in- tezza: il matrimonio è dono del Signore.
contro degli sguardi, il bacio amoroso di Otto, come l’ottavo giorno: la domenica-la
due persone, la gioia di un uomo e di una pienezza! La ferialità ha bisogno sempre
donna davanti all’altare, due creature fra- della festa!
gili e nello stesso tempo piene di attese e Nella Celebrazione Eucaristica, attorno
di promesse, due libertà che si legano per alla Mensa dell’Amore eterno di Dio, i due
un unico progetto di vita! sposi hanno detto “sì per sempre”. Ogni
Tutto questo genera meraviglia. giorno, dentro le gioie e i dolori, posso-
Lui e lei, un’unica casa (l’amore) fon- no ripetere: “Ti accolgo e ti prometto di
data sulla roccia dell’alleanza, promet- esserti ancora fedele, come è fedele il Si-
tono fedeltà a tutta prova, si donano un gnore con noi!”.
anello come sigillo dell’amore e della Ricordando, accogliete questi inviti!
reciproca accoglienza. Sanno che tutto è
possibile con la forza indiscutibile della
Grazia di Dio.
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3. 1.
Io accolgo te
come mio/a sposo/a
Accoglienza reciproca. Quando sei
nato/a ti hanno accolto! Oggi sei
qui. Dopo alcuni anni di ricerca,
nell’età dell’amore, la tua vita si è
intrecciata con un altra/o. Qualcosa
è scattato. Dagli occhi al cuore!
Un giorno hai detto: io accolgo te
e tu accogli me! Sei entrato/a come
amico/a e come sposo/a nella mia
vita. Sarai mia moglie. Mio marito.
Il tuo nome. Il mio nome. Ci siamo
accolti così come eravamo ed ora
ci accogliamo così come siamo.
Insieme partecipi dell’avventura
d’amore di Dio nel mondo.
L’avventura in salita che state
percorrendo vi sta donando
ancora lo stupore della reciproca
accoglienza?
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4. È scritto Immobile, nel silenzio del suo stu-
dio, al centro della grande casa, An-
tonio era seduto davanti alla scrivania, su
una vecchia sedia dai braccioli robusti e
Tu mi hai rapito il cuore, finemente intagliati. Un grave incidente lo
sorella mia, mia sposa, aveva immobilizzato e, almeno all’inizio, lo
tu mi hai rapito il cuore aveva gettato nella più nera disperazione.
con un solo tuo sguardo, Chissà perché proprio ora gli ritornava in
mente di quando era arrivato a casa dall’o-
con una perla sola
spedale e aveva sentito un senso di freddo,
della tua collana!
come se anche il calore di quel luogo fami-
(CANTICO DEI CANTICI 4,9) liare fosse rimasto schiacciato sull’asfalto
della strada, insieme a lui. Solo adesso
E noi abbiamo conosciuto prendeva coscienza di quanto fosse stato
e creduto l’amore grande il macigno di tristezza che aveva
che Dio ha in noi. pesato sui giorni che seguirono, quando si
Dio è amore; sentiva un peso per la donna che amava
chi rimane nell’amore e che doveva accudirlo. Ricordava di aver
rimane in Dio pensato tante volte: “Cosa può farsene del
e Dio rimane in lui. peso morto che sono diventato!”. La rive-
(PRIMA LETTERA DI GIOVANNI 4,16) deva, compagna fedele, aggirarsi per casa,
discreta e delicata, camminando quasi
senza farsi notare, per paura di ferirlo con
una invadenza che gli avrebbe ricordato la
sua dipendenza dagli altri.
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5. Nel suo studio, mentre percorreva le mi scioglie il cuore, ma tu puoi amarmi
sequenze dei ricordi, scandite come dai così come sono ora?”.
grani di un rosario, Antonio guardava la Lei gli aveva risposto con dolcezza: “Sì,
luce del sole che riempiva la finestra da- io ti accolgo e ti amo anche così, come sei
vanti a lui. La stessa luce di quella mat- ora. Tu sei e sarai sempre il mio sposo”.
tina – pensò – quando lei gli era passata Da quel momento, nessun muro scre-
accanto, con la posta appena recapitata. polato, o stufa spenta, o giorno doloroso
Le aveva afferrato una mano e guardan- li aveva più rattristati, perché pieni della
dola negli occhi le aveva detto: “Io passo sempre nuova, fertile consapevolezza di
il tempo ad aspettare che tu mi venga vi- essere dono accolto dall’altro.
cino perché anche la tua sola presenza Porzione di felicità posta nelle mani
del Padre.
6. 2.
...con la Grazia
di Cristo
“Senza di me non potete
far nulla” ha avvertito Gesù.
Quante prove e quante difficoltà
ci accompagnano dal giorno
della nostra reciproca promessa!
Per fortuna, per puro dono,
ci è stata offerta la forza
dell’amore gratuito (la Grazia)
di Cristo Gesù che mai
ci abbandona.
Ci sentiamo uniti a Lui,
come Lui è sempre unito a noi?
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7. È scritto Era lui che amava. L’unico ragazzo
con cui avrebbe voluto trascorre-
re i giorni che aveva davanti era anche il
Perciò, ecco, io la sedurrò, solo abbraccio umano di cui non voleva
la condurrò nel deserto privarsi. Ne era innamorata e lo voleva
e parlerò al suo cuore... sposare perché lui la sapeva proteggere,
E avverrà, in quel giorno rispettare, far sentire libera, amata.
– oracolo del Signore – Sognatore, con la mente sempre mille
miglia più avanti rispetto alla realtà, buo-
mi chiamerai: “Marito mio”,
no da non intravedere mai alcuna malizia
e non mi chiamerai più:
in chi lo stava già calpestando, ferreo nel-
“Baal, mio padrone”. le sue posizioni che sembravano ignorare
(OSEA 2,16.18) qualsiasi sfumatura o flessibilità, consi-
Rimanete in me e io in voi. derata debolezza: questo era lui. Aveva un
carattere così diverso dal suo! A stare con
Come il tralcio non può portare
frutto da se stesso se non rimane
nella vite, così neanche voi
se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto, perché senza
di me non potete far nulla.
(GIOVANNI 15,4-5)
8. i piedi per terra, già si rendeva conto da Ce n’era abbastanza per scoraggiar-
sola che la vita insieme, alla lunga, non si e a volte le era pure venuto in mente
sarebbe stata facile. E forse per questo, di mollare. Ma sentiva che non poteva e
per non volerlo accettare, si arrabbiava non voleva farlo. Ci pensò su e poi decise:
quando, familiari ed amici, glielo faceva- avrebbe rischiato di fare un salto nel buio
no notare, mettendola in guardia. Sem- ma prendendo con se un robusto para-
brava che tutti si fossero messi d’accordo cadute: avrebbe implorato ogni giorno la
nel fare gli uccelli del malaugurio. grazia di Cristo.
Dalla grazia sarebbe venuta la forza
necessaria a colmare le lacune della loro
storia. Con essa, il loro amore sarebbe
cresciuto, insieme alla voglia di gridare
le meraviglie della vita. Ne era sicura!
Con una grande pace nel cuore, sus-
surrò: “Soccorri con la tua misericordia,
o Padre, le tue creature”.
9. 3.
Prometto di esserti
fedele sempre
È paradossale che l’amore umano
nella sua fragilità
possa durare “per sempre”!
Eppure quel giorno e ogni giorno
ci siamo promessi fedeltà.
Certo non dobbiamo temere
se il vento, in qualche stagione,
soffia contrario e scuote la casa!
Sulla roccia del Suo Amore
liberante e fedele abbiamo
fondato la nostra alleanza.
Siamo pronti a pronunciare
ancora con meno sentimento
e più convinzione:
“Per sempre”?
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10. È scritto Sempre... “Certo che lo voglio” – pensa-
va – mentre si ripeteva la formula in te-
sta, per non fare brutte figure davanti l’altare.
Ti farò mia sposa per sempre, Sempre... Aveva ripetuto con facilità quel
giorno felice, davanti al tabernacolo scintil-
ti farò mia sposa
lante, tra i fiori bianchi, sotto gli occhi inna-
nella giustizia e nel diritto, morati di lui.
nell’amore e nella benevolenza, Sempre... Gridava piangendo quando lo
ti farò mia sposa nella fedeltà vide allontanarsi, sogghignando, insieme a
e tu conoscerai il Signore. quella donna con la quale osò avvicinarsi a lei
(OSEA 2,21-22) per umiliarla e dirle che era meglio così. Le
sembrava di impazzire.
Sempre... Ogni mattina prova ancora a pro-
Bevetene tutti, perché questo nunciare dentro di sé questa parola, quando
è il mio sangue dell’alleanza, deve buttarsi giù dal letto, dentro cui vorreb-
che è versato per molti be scomparire, ed entrare in camera dei figli
per il perdono dei peccati. e svegliarli e prepararli per la scuola, per la
giornata, per la sera, per la vita...
(MATTEO 26,28)
Sempre... Quando un abbraccio d’uomo la
fa rabbrividire e spaccare dentro, come ce-
mento seccato dal sole.
Per sempre, Padre, accogli la sua forza, il
suo amore, la sua fedeltà alla vita che porta
frutti in Te.
11. 4.
Nella gioia e nel dolore
Un intreccio di gioie e sofferenze,
di speranze e prove:
così è fatta l’avventura umana!
Abbiamo vissuto insieme
esperienze d’ogni tipo e ora
le possiamo anche raccontare.
Alla luce delle parole
che ci siamo detti il giorno
del matrimonio, le possiamo
sempre elaborare ed offrire.
E tutto acquista significato.
È bello riconoscere che
la nostra comunione non è spenta,
ma rafforzata!
Che cosa possiamo offrire
oggi e ogni domenica
nel pane della fatica e nel vino
della gioia sull’altare?
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12. È scritto Giovanna rideva, appena rientrata
in casa, rincorsa dai suoi bambini
dopo un giro in bicicletta. Il più piccolo
Le grandi acque non possono spegnere era fiero della sua prima pedalata con i
l’amore né i fiumi travolgerlo. grandi, equipaggiato di tutto punto con
Se uno desse tutte le ricchezze casco, guanti e ginocchiere che non era-
della sua casa in cambio dell’amore, no serviti a niente perché neanche una
non ne avrebbe che disprezzo. volta aveva sbandato sulle due ruote. Era
(CANTICO DEI CANTICI 8,7) grata Giovanna di tutta quella meraviglia
che viveva, da quando quel ragazzo che
Siate lieti nella speranza,
le era vicino era diventato suo marito,
costanti nella tribolazione,
perseveranti nella preghiera… da quando quei bambini erano entrati in
Rallegratevi con quelli che sono casa. La sua voce limpida, ferma, squil-
nella gioia; piangete con quelli che lante ripuliva da qualsiasi timore il cuore
sono nel pianto. Abbiate i medesimi di quell’uomo, che gioiva di ogni minuto
sentimenti gli uni verso gli altri; condiviso con lei.
non nutrite desideri di grandezza; Ma c’erano stati momenti terribili in
volgetevi piuttosto a ciò che è umile. cui Giovanna aveva pianto, come quando
Non stimatevi sapienti da voi stessi. si era ritrovata in mano intere ciocche di
Non rendete a nessuno male per male. capelli che cominciavano a cadere per ef-
Cercate di compiere il bene davanti a fetto della chemioterapia. Certe volte le
tutti gli uomini.Se possibile, per quanto sembrava di non farcela a reggere la lotta
dipende da voi, vivete in pace con tutti. contro il tumore che la stava consuman-
(ROMANI 12,12.15-18) do, specialmente quando era suo marito
a doverla sollevare perché non riusciva a
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13. fare quei quattro passi dal divano al letto. vivere al meglio la loro vita. E continuano
Non ce la faceva più neanche a seguire i anche a sperimentare che Amore e Fe-
bambini nei compiti. deltà è un binomio vincente, per effetto
Eppure la sofferenza non aveva fiacca- di quella benedizione che il Padre ha ri-
to il suo spirito battagliero e la sua voglia versato su di loro dal giorno in cui li ha
di gioire della vita. consacrati moglie e marito e li ha nutriti
Forse perché sapeva di non essere del pane della vita.
sola a lottare. Sentiva che Dio le era ac- E ogni giorno, specialmente quando le
canto e le dava forza attraverso l’amore nubi della sofferenza sono più dense, si
che suo marito le faceva sperimentare ripetono l’un l’altro: nella gioia e nel do-
ogni giorno. Lei lo percepiva forte questo lore, nella salute e nella malattia, insie-
amore umano, che aveva in sé qualcosa me per l’eternità.
di divino. Marco era con lei sempre, a
condividere successi e fallimenti, gioie e
dolori di quella battaglia. Marco e Giovan-
na stanno ancora lottando e continuano a
14. 5.
Amarti e onorarti
tutti i giorni
Siamo cresciuti nell’amore,
passando dal piacere
al rispetto l’uno dell’altra.
C’è una Presenza nel cuore
di ognuno che ci chiede
di entrare all’incontro
in punta di piedi.
È bello scoprire la ricchezza
interiore dell’altro/a e attendere
con stupore la novità
che ci sarà data.
Cerchiamo ogni giorno
di rispettarci a vicenda?
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15. È scritto Luigi, 87 anni, è su una poltrona del
salotto, davanti al televisore che sta
trasmettendo una partita di calcio. Non sta
Quanto è soave il tuo amore, zitto un momento: “Chi sono? Adesso che
sorella mia, mia sposa, fanno?”. Dal corridoio sento che ride con
quanto più inebriante del vino Matteo che gli si è seduto vicino. “Nonno
è il tuo amore, – gli ha chiesto Matteo – ma quando eri
giovane non giocavi a pallone?”.
e il profumo dei tuoi unguenti,
“Eh! Ai miei tempi eravamo poveri e si
più di ogni balsamo...
doveva lavorare” ha risposto lui.
Quanto sei bella Sara, la moglie di Luigi, è con me, in-
e quanto sei graziosa, gabbiata nel busto metallico che sostie-
o amore, piena di delizie! ne le sue vertebre. Anche lei ormai ha
(CANTICO DEI CANTICI 4,10; 7,7) 85 anni. Siamo nella sua casa davanti ad
un mobiletto antico, sui ripiani del quale
La carità non sia ipocrita: spiccano alcune foto, che mi mostra sor-
detestate il male, ridendo. “Sono di quando eravamo giova-
attaccatevi al bene; ni, io e Luigi – spiega –. Mi ricordo ancora
amatevi gli uni gli altri il giorno in cui mi portò dal fotografo per
con affetto fraterno, gareggiate questa foto. Ero così contenta! Appoggia-
nello stimarvi a vicenda. ta al suo braccio mi sentivo una regina!
Veramente io non ci volevo andare perché
(ROMANI 12,9-10)
non sapevo che vestito mettermi, ma lui
neanche mi ascoltò. Ormai era deciso: ci
saremmo sposati! L’aveva appena chiesto
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16. a mio padre, che in risposta aveva bofon- l’uno per l’altra. Luigi mi ha trasmesso
chiato un assenso. Ed eravamo felici. Non anche il dono della fede, che mi ha cam-
sapevo quanti giorni ed anni, pieni zeppi di biato la vita”.
tutto, avremmo vissuto insieme. Non sa- Nel salotto si sentono rumori. Luigi
pevo quante volte mi avrebbe dimostrato non vedendo più la moglie, chiede al ni-
di essere fiero di me, nel cuore della casa pote: “Dove è andata tua nonna?”. Sara
come nei labirinti delle strade!”. ha sentito e si affretta a raggiungerlo, ap-
Quando parla del suo lungo matrimo- poggiandosi al bastone.
nio, Sara dice spesso: “I problemi e le Mi sorprendo a pensare: sono una
difficoltà non sono mancati ma ci è an- bella coppia, più uniti ora di quando era-
data bene. Siamo stati una provvidenza no giovani!
17. 6.
Ricevi questo anello,
segno del mio amore e
della mia fedeltà
Un cerchio perfetto è l’anello
come l’infinito! Un cerchio d’oro
che ha il sapore di Dio.
Ce lo siamo donato
reciprocamente. Qualsiasi cosa
facciamo con le nostre mani
è vissuta in comunione.
A chiunque ci incontra possiamo
raccontare la nostra avventura
d’amore. L’anello che portiamo
al dito dice a tutti: ho incontrato
l’amore del mio cuore!
Quanto è importante per voi,
ogni giorno,
questo legame d’amore?
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18. Una domenica mattina, ci trovam-
È scritto mo seduti al tavolo dove eravamo
soliti pranzare insieme. Una di fronte
all’altro. Mi sfilai la fede nuziale e la misi
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, al centro del tavolo.
come sigillo sul tuo braccio; Ricordavo ancora con quanta emozio-
perché forte come la morte è l’amore, ne eravamo andati a sceglierla insieme.
tenace come il regno dei morti è la Avevamo preso la più semplice, dora-
passione: le sue vampe sono vampe di ta e con l’incisione della data del nostro
fuoco, una fiamma divina! Le grandi matrimonio, a cui avevamo aggiunto “Per
acque non possono spegnere l’amore sempre”.
né i fiumi travolgerlo. Se uno desse Ora era lì, in mezzo al tavolo, simbolo
tutte le ricchezze della sua casa di una fedeltà che chiedeva il sacrificio
in cambio dell’amore, non ne dell’orgoglio.
avrebbe che disprezzo. “Che hai deciso?” disse lui, con un filo
(CANTICO DEI CANTICI 8,6-7) di voce.
In Lui anche voi, dopo avere
ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto, avete
ricevuto il sigillo dello Spirito Santo
che era stato promesso.
(EFESINI 1,13)
19. Gli risposi con voce tremante, che mi do e coinvolgente da farci versare tante
aveva ferita e che prima di capire cosa lacrime di perdono e di gioia.
era meglio fare, avevo bisogno di un po’ Carlo prese la mia fede nuziale e men-
di tempo per smaltire il cumulo di emo- tre me la rimetteva al dito, disse: “Rice-
zioni. Un profondo silenzio invase tutta la vi questo anello, segno del mio amore
nostra piccola sala da pranzo. Nel mio e della mia rinnovata fedeltà”. Fu come
intimo una voce misteriosa mormorava: sposarlo un’altra volta!
“Da adesso in poi dobbiamo dedicare più Adesso, a mente lucida, posso dire
tempo a noi due, perché l’amore è pri- con cognizione di causa: l’amore è come
ma di ogni nostro impegno e più forte del il chicco di grano che matura nel buio
dubbio che mi travolge!”. della terra invernale. Sì, è davvero una
Mi sentii ad un tratto avvolta da un grande avventura!
grande abbraccio di mio marito, così cal-
20. 7.
Nel nome del Padre,
del Figlio
e dello Spirito Santo
Ci è stato rivelato:
al cuore della vita e della storia
c’è Dio Trinità.
Dio Padre e il Figlio Gesù,
si amano di un amore forte
ed eterno. Questo amore
che li unisce è lo Spirito Santo.
Il bello è che questo
Spirito-Amore è stato riversato
anche nei nostri cuori.
E noi possiamo solo dire “grazie”!
Ci crediamo?
Ci rivolgiamo a Dio Amore
nelle difficoltà della vita?
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21. È scritto Camminavano decisi sul marcia-
piede verso la fermata dell’auto-
bus, nella nebbia delle prime ore di un
Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
mattino di dicembre. Gennaro e Roberta
légale attorno al tuo collo, scrivile
avevano preso il caffè insieme a casa e
sulla tavola del tuo cuore, e otterrai
poi erano usciti velocemente, girando la
favore e buon successo agli occhi
chiave nel portone per poi infilare i guan-
di Dio e degli uomini. Confida nel
ti e cercare subito la mano dell’altro, gli
Signore con tutto il tuo cuore...
Riconoscilo in tutti i tuoi passi
occhi ed il sorriso dell’altra.
ed egli appianerà i tuoi sentieri... Si erano sposati da poco e dopo il ma-
Le sue vie sono vie deliziose e tutti i trimonio si erano trasferiti in un’altra cit-
suoi sentieri conducono al benessere. tà dove avevano trovato un lavoro e due
(PROVERBI 3,3-6.17) stanze in affitto. Stavano facendo la ga-
vetta e il presente non faceva intravedere
In verità, in verità io vi dico: sicurezze a breve scadenza, ma loro sem-
chi crede in me, anch’egli compirà bravano non curarsene più. Il tempo che
le opere che io compio e ne compirà passava aveva smesso di portare il suo
di più grandi di queste, perché io carico di angosce, inquietudini e buio; era
vado al Padre. E qualunque cosa
chiederete nel mio nome, la farò,
perché il Padre sia glorificato nel
Figlio. Se mi chiederete qualche cosa
nel mio nome, io la farò.
(GIOVANNI 14,12-14)
22. invece diventato alleato e complice della more divino, invocato sulla loro unione
loro serenità. nel sacramento ricevuto, avesse poten-
Dal giorno delle loro nozze, quando ziato oltre misura il loro amore umano e
si erano promessi di non voler più vive- stesse operando le benedizioni che aveva
re senza l’altro, affrontavano le giornate promesso. Ogni giorno era pieno di no-
con entusiasmo, libertà e voglia di vivere. vità, perché nuovo era il loro amore. La
Certo, c’era un segreto! Qualcosa di in- Trinità che si era chinata sulla loro vita,
finitamente buono e grande era entrato li aveva resi creature nuove. Creature
nella loro vita: l’amore che lega insieme unite in un amore più grande, quello che
le persone della Trinità, il Padre, il Figlio fa guardare la vita con gli occhi ridenti
e lo Spirito Santo. Sembrava che quell’a- dell’amore di Dio.
23. 8.
Amen!
Tutta la comunità
il giorno del nostro matrimonio
ha esclamato: “Amen!”.
Anche noi abbiamo detto
nel nostro intimo:
“Ho capito e ci sto!”.
Perché vogliamo appoggiare
la nostra casa sulla roccia
dell’amore di Dio.
Che il Signore benedica
la nostra promessa e la nostra vita
insieme. Ora e per sempre.
Amen! Grazie dell’amore
che ci hai donato. Perdonaci
quando non sappiamo amarci,
Signore Dio misericordioso!
Abbracciaci e rivelaci ancora e
sempre la tua Presenza amorosa!
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24. È scritto Guarda, porta il suo lucidalabbra
preferito”. Così mi ha detto lui, ritto
accanto alla bara di sua moglie, con uno
Lo Spirito e la sposa dicono: sguardo sereno mentre io cercavo di non
«Vieni!». E chi ascolta, ripeta: singhiozzare. “L’hanno pettinata, vestita
«Vieni!». Chi ha sete, venga; e truccata proprio bene. C’è tanta gente,
chi vuole, prenda gratuitamente ci sono gli amici, i parenti, i fiori. Mi ri-
l’acqua della vita. corda la festa del nostro matrimonio. Ci
siamo tutti e lei è proprio bella”.
…Colui che attesta queste cose
Sono corsa fuori, con le corde vocali
dice: «Sì, vengo presto!».
paralizzate, per inghiottire un po’ d’aria
Amen. e respirare. Ha appena smesso di piove-
Vieni, Signore Gesù. re. Guardo il cielo. Tra nuvole nere si è
La grazia del Signore Gesù aperto un varco da cui esce un arcobale-
sia con tutti. no bellissimo, una scia di colori tracciata
(APOCALISSE 22,17.20) tra terra e cielo, tra finito ed infinito, tra
morte e vita.
Tra la morte e la vita!
Amen. Così sia, Padre, la tua volontà
e la tua alleanza, rinnovata tra uno sposo
e la sua sposa. Tra creatura e Creatore.