3. Prima generazione
Insediamenti fortificati che nascono a seguito delle guerre
greco-gotiche!
alcuni hanno una continuità insediativa (Varigotti, Savona
nella Liguria di Levante) ; altri invece non diventano nuclei di
insediamento stabile nel territorio!
esigenze difensive prevalenti (ma non per un pericolo
saltuario)!
Es. lunigianesi: Zignago, Filattiera, castrum Aginulfi (752)
4. Seconda generazione
Incastellamento dei secoli centrali del Medioevo complesso fenomeno
di gerarchizzazione e riorganizzazione di forme di popolamento e di
sfruttamento del territorio!
Potere signorile: insieme vario di poteri giuridici sugli abitanti di uno
spazio non necessariamente omogeneo: poteri giudiziari (alta
giustizia, bassa giustizia, appello), diritti di mercato, tasse indirette,
obblighi militari (servizi di guardia, restauro mura, banno)!
Crisi delle precedenti forme di organizzazione del territorio: vico,
pieve
5. Eliminiamo i pericoli!
La nascita dei castelli non si deve alle celebri incursioni ungare,
normanne e saracene!
qualunque sia l’importanza “militare” per la fortificazione dei siti (che
varia enormemente da luogo a luogo), il pericolo non ha effetto
duraturo sulle forme di insediamento!
dobbiamo sempre pensare che gli insediamenti fortificati non sono la
sola risposta possibile al pericolo; se ci sono dobbiamo motivarli!
sempre temere presente lo sforzo economico che c’è dietro la
costruzione di un castello
11. Il castello di X-XIII
Espressione materiale di un potere privatizzato e
militarizzato!
Espressione della progressiva militarizzazione di questo
potere; base di coercizione !
Strumento di controllo del popolamento e delle risorse
ambientali
12. Terza? generazione: le comunità
La costruzione di un castello, magari “in condominio” con un
signore, può avviare o rafforzare un processo di autonomia in
atto da parte della comunità stessa, che si libera dalla soggezione
ad altro signore concorrente o che si libera di determinati
obblighi nei confronti di un castello vicino. !
Tentativo di razionalizzare il dominio del territorio (spesso in
forma antagonista).!
Toubert (1998): révolution castrale=un phénomène de construction-
destruction permanente des structures de l’habitat
14. Quarta generazione: le città
acquisto, conquista ma anche nuova costruzione di
fortificazioni nel territorio da parte della città che vi aspira ad
essere dominante al fine di controllare uno spazio il più
possibile esteso e omogeneo!
seconda metà XIII-XVI secolo!
es. : Fortezza Firmafede a
Sarzana
15. Tipologie
Di non facile elencazione e definizione per la varietà dei termini usati
nelle fonti e per la diseguaglianza delle strutture superstiti, tuttavia
essenziale comprendere la dinamica insediativa
castello signorile (centro di
signoria); !
borgo fortificato; cinta muraria!
torre !
!
cittadella /bastia!
castello residenziale
21. Non solo signoria
rapporto complesso castello - viabilità!
rapporto con le risorse del territorio (giacimenti minerari ad
es.)!
rapporto con gli usi agrari e il popolamento!
rapporto tra strutture vecchie e nuove!
mentalità collettiva (status symbol)
22. Wickham
Distingue:!
1. incastellamento vero e proprio, la fortificazione di insediamenti
preesistenti, o il costruite delle fortificazioni ad essi più o meno vicine;!
2. la creazione dei territori e della localizzazione giuridica associate ai
castelli; !
3. la concentrazione, l'accentramento, dell'insediamento, tramite la
creazione di nuovi insediamenti o il convergere di quelli vecchi:
normalmente dentro i castelli (cioè fortificazioni) come nelle analisi
classiche del Toubert, ma non sempre.
1 e 2 = incastellamento; 3 = accentramento (fenomeno debole in Lunigiana?)!
Inoltre il castello potrebbe essere stato uno status symbol: il possesso da parte
di una famiglia di un castello diviene sempre più la prova necessaria della
23. Lunigiana
fine IX secolo (884)!
il conte e marchese Adalberto I di Lucca fonda infra ipso castello quem ego
deo auxiliante construere fecit una chiesa e un monastero (poi di
S. Caprasio) sulla
confluenza Magra-
Aulella-Vara!
area fortificata di una certa
ampiezza che ospitava un
insediamento civile stabile
24. Lunigiana
fine X secolo (963)!
Ottone I conferma al vescovo di Luni 21 corti di cui due protette da un
castrum; altri quattro castra senza corte!
castrum de Amelia!
castrum de Sarzano!
castrum sancti Andree!
cortes de Vethano cum castro !
cortem de Ceperana cum mercato
et castro!
castrum de Tribiano
25. Lunigiana
XI secolo: attestati altri castra e castella del vescovo, degli Obertenghi, di signori
locali!
castellum Aginulfi (1055) ; Vezzano (1055); Soliera (1055)!
Regnano (1066) ; <Volpiglione> (1070)!
Castevoli (1077); Brina (1078) ; !
Vernazza (1080); Fosdinovo (1084) ; !
Passano (1094); Monteleone (1096)!
Obertenghi!
! ! ! Vescovo +/- signori
26. Lunigiana
XII secolo: privilegio di Federico I a Obizzo Malaspina (1164)!
curiam de Aramo (n.i.) cum castello ; 4am partem Bevellini de castro et curia;!
Madrognani 4am p. castri et curie; Arcole 4am p. castri et curie;!
Ponzani 4am p. castri et curie,!
Masse 4am p. castri et curie, !
Cervarie 4am p. castri et curie!
4am p. castri et curie Herberie (n.i.)!
Filacterie 4am p. castri et curia!
!
!
!
!
!
Malaspina XI!
Malaspina XII!
vs + sig. XI!
vs X
27. Crescita irrazionale?
A. Settia 1986: dopo aver analizzato la prima debole fase di incastellamento
di IX e X sec. e averla distinta dal periodo signorile di XI, confessa
l’incapacità di comprendere il periodo successivo, per il fiorire convulso,
irrazionale e ininterrotto di castelli tra XII e XIII secolo!
Soluzioni: !
Considerare la cronologia e la proprietà, integrandola con la schedatura
sistematica delle emergenze (forma e dimensioni dei conci, composizione
delle malte, pianta dei complessi visibili - es. ISCUM)!
Considerare ambiti spaziali omogenei per orografia e risorse!
Analizzare esempi meglio documentati per estrapolare modelli ipotetici!
Tenere sempre presente la gerarchia del popolamento (loci, ville, castra,
turres, etc.)
30. Questioni
La prima attestazione non corrisponde alla fondazione, tuttavia può essere
indicativa in caso di documenti che elencano tutte le proprietà e giurisdizioni di
un signore (ad esempio il diploma del 963 al vescovo oppure il diploma del 1164 a
Obizzo Malaspina)!
Importante comprendere che il castello ha una sua “durata”, non ha la persistenza
della strada, è soggetto ad abbandono e riuso.!
Importante cercare di comprendere il “distretto” del castello, non realtà puntuale
ma poligonale che ha valore politico ed economico allo stesso tempo, non
disgiunto dal popolamento di quello spazio!
Fondamentale l’unione del dato archeologico con quello storico: sforzo di unione
delle “domande” alla base della ricerca
31. Bibliografia
Pierre Toubert, Les Structures du Latium médiéval, (2 vols, École française de Rome: Rome, 1973)!
Pierre Toubert, L’Incastellamento aujourd’hui : Quelques réflexions en marge de deux colloques’, in M.
Barceló and Pierre Toubert, eds., L’incastellamento: Actes des recontres de Gerone (26-27 novembre 1992)
et de Rome (5-7 mai 1994) (Rome, 1999) pp. xi–xviii.!
Aldo Settia, Castelli e borghi di Lunigiana, in Società civile e società religiosa in Lunigiana e nel vicino
Appennino dal IX al XV secolo. Atti del convegno (Centro Aullese di ricerche e studi lunigianesi:
Sarzana, 1986) pp. 119–132!
C. J. Wickham, Il problema dell'incastellamento nell'Italia centrale , Firenze, 1985!
C. J. Wickham, L'incastellamento ed i suoi destini, undici anni dopo il Latium di P Toubert , in G Nové (a
cura di), Castrum 2 , Roma, 1988, pp. 411-20.!
Fabrizio Benente, L’incastellamento in Liguria. Bilancio di un tema storiografico, in Fabrizio Benente, ed.,
L’incastellamento in Liguria. X-XII secolo. Bilancio e destini di un tema storiografico. Atti della Giornata di
Studio (Rapallo, 26 aprile 1997) (Bordighera, 2000) pp. 17–69.