2. A sud della taiga troviamo la foresta
temperata a latifoglie o foresta
decidua, che si estende per gran parte
dell'Europa, della Cina e degli Stati
Uniti, occupando circa il 5 % delle terre
emerse.
3. Il clima è individuato da
precipitazioni che possono
mutare da una minima di
300mm fino ad un valore
massimo di 1200mm. Non si
riscontrano stagioni secche e le
loro opposte per corrispondenza:
le precipitazioni sono omogenee.
gli inverni sono generalmente
miti, con temperature minime
giornaliere giungono sotto lo
zero, come minimo possono
eguagliare - 2 gradi celsius.
4. La vita animale è
abbondante: fra gli animali
più caratteristicamente
associati alla foresta
temperata sono
lupi, volpi, linci, orsi, cerv
i, cinghiali e caprioli.
Nelle zone di confine
compaiono ovviamente anche
specie più tipiche di altri
biomi.
5. Flora
La foresta temperata possiede solo due strati di
vegetazione, a differenza di quella tropicale.
Gli alberi principali di questo bioma sono:
- Il Faggio =
Il faggio è alto fino a 40 metri, con chioma larga e a cupola.
Il frutto, detto faggiola, è simile al riccio di castagno, ma gli
aculei non pungono in quanto più morbidi e arrotondati.
Predilige terreni argillosi e ben arieggiati in zone a clima
umido e riparate dai rigidi geli invernali.
È frequente in Europa centrale e occidentale dove
rappresenta un'importante essenza boschiva.
- La Quercia =
Le querce ( Quercus spp. ) sono alberi o arbusti alti fino a 40
metri.
La quercia può vivere dai 500 ai 1000 anni. I frutti sono
ghiande di forma allungata, protette alla base da un
involucro a forma di coppa.
Sono diffuse nelle zone montane tropicali
(Messico, Himalaya, Indonesia), nei climi di tipo
mediterraneo (California, Bacino Mediterraneo) e in quelli
temperati (Nord America, Asia, Europa). La quercia è
utilizzata per legname da c
ostruzione, scale, pavimenti, mobili, botti e traverse
6. diboscamento (o disboscamento), indica l'eliminazione della vegetazione arborea in un'area
boschiva .Le ragioni per cui si procede a tale operazioni possono essere molteplici e possono essere
sia positive che negative dal punto di vista ambientale: si può eseguire un disboscamento inteso
come taglio di piante vecchie, malate, bruciate per la cura dei boschi oppure, in determinate
zone, per la produzione di legname oppure per la costruzione di strade, edifici, piste da sci, uso
agricolo del suolo.
Quando il diboscamento è esteso e duraturo, effettuato per motivi commerciali o per sfruttare il
terreno per la coltivazione, si parla di deforestazione, con accezione negativa. Un esempio di
deforestazione è l'eradicazione illegale di alcune zone boscate .per la costruzione di opere
murarie, attività agricole o commerciali di vario tipo. Anche deforestazione e disboscamento
illegale non sono comunque propriamente sinonimi.
Diboscamento, deforestazione e disboscamento illegale non devono essere confusi col taglio del
bosco, che è invece finalizzato alla salvaguardia della vegetazione (taglio di piante
malate, vecchie, secche, bruciate...) o a ricavare legname dalla foresta, garantendo la rigenerazione
e la conservazione della vegetazione. Il taglio del bosco è attuato attraverso i criteri tecnici della
selvicoltura