Corso rischio generico con videoterminale studio rosi
1. CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE PER I
LAVORATORI SECONDO GLI ARTICOLI 36 e 37
studioRosi
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6. DEFINIZIONI
PROPRIETA’ O QUALITA’ INTRINSECA DI UN
DETERMINATO FATTORE ( PER ES.: MATERIALI O
PERICOLO ATTREZZATURE DI LAVORO, METODI O PRATICHE DI
LAVORO, ECC. ) AVENTE IL POTENZIALE DI CAUSARE
DANNI
PROBABILITA’ CHE SIA RAGGIUNTO IL LIMITE
POTENZIALE DI DANNO NELLE CONDIZIONI DI
RISCHIO IMPIEGO, OVVERODI ESPOSIZIONE, DI UN
DETERMINATO FATTORE
PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DELLA POSSIBILE
ENTITA’ DEL DANNO, QUALE CONSEGUENZA DEL
VALUTAZIONE RISCHIO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI
DEL RISCHIO LAVORATORI NELL’ESPLETAMENTO DELLE LORO
MANSIONI, DERIVANTE DAL VERIFICARSI DI UN
PERICOLO SU DI UN LUOGO DI LAVORO
7. Lesione fisica o alterazione dello
DANNO stato di salute
Incidente determinato da una
causa violenta in occasione di
INFORUNIO lavoro dal quale derivi la morte o
l’invalidità permanente o
l’inabilità temporanea
8.
9.
10. CAUSA EFFETTO
RISCHIO DANNO
CHIMICO INFORTUNIO
FISICO
MALATTIA
BIOLOGICO
PROFESSIONALE
INFORTUNI
ORGANIZZAZIONE
MALATTIA
DEL LAVORO ASPECIFICA
11. RISCHIO DA INFORTUNI
-Da caduta, scivolamento, sbattimento
-Da taglio ed ustione
-Da postura inadeguata
-Disturbi muscoloscheletrici (DMS) da movimentazione
manuale dei carichi
-Da utilizzo non idoneo di strumenti e apparecchiature
….
12. Rischio Infortuni: Caso Clinico
Ustione con olio bollente
Roma 2007: ragazza di 16 anni che lavorava in un fast-
food è scivolata sul pavimento bagnato perché la
macchina del ghiaccio perdeva acqua. Per evitare la
caduta, si è allungata d'istinto in avanti e un braccio le è
finito nella friggitrice piena di olio bollente a 180°C.
DAI GESTI Più COMUNI E ABITUDINARI
POSSONO NASCERE GRAVI INCIDENTI!
13. RISCHIO CHIMICO
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è
riconducibile all’insieme dei rischi per la
Sicurezza e per la Salute, connessi con la
presenza, nell’ambito dello svolgimento delle
lavorazioni, di “AGENTI CHIMICI PERICOLOSI”
14. RISCHI DA
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilità che agenti
chimici pericolosi, tal quali o sottoforma di emissioni (polveri,
fumi, nebbie, gas e vapori) possano essere assorbiti
dall’organismo attraverso:
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16. Rischio Chimico: Caso Clinico
Ingestione soda caustica
A livello domestico trova uso sotto forma di soluzione
acquosa nei prodotti per disgorgare gli scarichi dei lavelli e
sotto forma di ipoclorito di sodio nella comune candeggina.
Frosinone anno 2003: donna di 45 anni moglie
del titolare di un BAR sul posto di lavoro ingerisce
per errore candeggina contenuta in un
contenitore senza etichetta. La candeggina ha
causato ustioni a trachea ed esofago ed ha quasi
perforato stomaco ed intestino.
Ricoverata al policlinico Gemelli in prognosi
riservata per gravi ustioni al tratto gastroenterico
ha dovuto subire interventi chirurgici per evitare la
perforazione dello stomaco e altri danni agli
organi interni. Dimessa dopo 3 mesi.
17. RISCHIO FISICO
Tit. VIII, Capo I –
art. 180
• Ai fini del presente decreto
legislativo per agenti fisici s’intendono
• il rumore, gli ultrasuoni, gli
infrasuoni, le vibrazioni meccaniche,
i campi elettromagnetici, le
radiazioni ottiche di origine
artificiale, il microclima e le
atmosfere iperbariche, che possono
comportare rischi per la salute e la
sicurezza dei lavoratori.
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20. ELETTROCUZIONE
l fenomeno meglio conosciuto come "scossa" elettrica, viene
propriamente detto elettrocuzione, cioè condizione di contatto
tra corpo umano ed elementi in tensione con attraversamento
del corpo da parte della corrente.
Condizione necessaria perchè avvenga l'elettrocuzione è che
la corrente abbia rispetto al corpo un punto di entrata e un
punto di uscita.
Gli effetti provocati dall'attraversamento del corpo da parte della
corrente sono:
Tetanizzazione
Arresto della respirazione
Fibrillazione ventricolare
Ustioni.
21. MISURE PREVENTIVE
- Assicurarsi della rispondenza dell'impianto elettrico alla L.46/90
(attestato di conformità)
- li impianti vanno revisionati e controllati solo da personale
G
qualificato. Non eseguite riparazioni di fortuna con nastro isolante
o adesivo a prese, spine e cavi.
- ssere a conoscenza del luogo in cui è posizionato il quadro
E
elettrico generale.
- Non lasciare accesi apparecchi che potrebbero provocare un
incendio durante la vostra assenza o di notte
- Non utilizzate apparecchi nelle vicinanze di liquidi o in caso di
elevata umidità o verificarne le guarnizioni
- vitaredi sovraccaricare le prese, possono riscaldarsi e divenire
E
causa di corto circuiti, con conseguenze anche gravissime.
25. RISCHIO Biologico
Germi responsabili di Germi responsabili di
infezioni: intossicazioni:
• almonella
S • tafilococco aureo (molto
S
resistente al calore)
• lostridium perfrigens
C
• lostridium botulinum
C
• scherichia coli
E
(poco resistente al calore)
26. RISCHIO DA
ORGANIZZAZIONE DEL
LAVORO
-Rischio connesso ad attività ripetitive per cui è necessaria
una corretta organizzazione del lavoro al fine di limitare
possibili rischi per la salute del lavoratore.
Es Lavoro al videoterminale, manipolazione carichi pesanti,
attività stressanti dal punto di vista mentale o fisico.
-Rischio connesso a mancata efficienza nelle comunicazione
fra i lavoratori (cambio turno, lingua…)
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50. La valutazione del rischio è un esame sistematico di tutti gli aspetti del lavoro al
fine di prendere in considerazione ciò che causa un danno fisico e materiale, se i
pericoli possono essere eliminati, o altrimenti quali misure di protezione e/o
prevenzione sono state introdotte per prevenire e se queste misure sono
soddisfacenti nella teoria e nella pratica.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E’ ARTICOLATA COME SEGUE
• Identificazione dei pericoli
• Identificazione dei lavoratori (o di terzi) esposti a
rischi potenziali
• Valutazione dei rischi, dal punto di vista qualitativo e
quantitativo
• Studio della possibilità di eliminare i rischi e, in caso
contrario…
• …decisione sulla necessità di introdurre ulteriori
provvedimenti per eliminare o limitare i rischi
51. è una funzione della e della
RISCHIO GRAVITA’ PROBABILITA’ DI
ACCADIMENTO
RELATIVO AL DEL DANNO DEL DANNO COSIDERATO
FENOMENO POSSIBILE PER
• requenza e durata di
F
PERICOLOSO IL FENOMENO
esposizione
CONSIDERATO PERICOLOSO
CONSIDERATO • robabilità di accadimento
P
di un evento pericoloso
• ossibilità di evitare o di
P
limitare il danno
- Elementi funzione del rischio
52. Tabella Scala delle probabilità (P)
Valore Livello Definizioni / Criteri
! Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata e il
verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori.
Altamente ! Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella
4 probabile
stessa azienda o in azienda simile o in situazioni operative simili
(consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali,
dell’azienda, dell’USSL, dell’ISPESI, etc….).
! Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non
susciterebbe alcuno stupore in azienda.
!la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in
modo automatico e diretto.
3 Probabile ! E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito un
danno.
! Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata
sorpresa in azienda.
! La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze
Poco
2
sfortunate di eventi.
probabile
! Sono noti solo pochissimi episodi già verificatesi.
! Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa
! La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze
1
sfortunate di eventi poco probabili, indipendenti.
Improbabile ! Non sono noti episodi già verificatisi.
! Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.
53. Matrice di valutazione del Rischio: R = P x D
P
4
4 8 12 16
3
2
3 6 9 12
1 2 4 6 8
1
1 2
2 3
3 4
4 D
R>8 Azioni correttive indilazionabili
4 <= R <= 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza
2 <= R <= 3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve-
medio termine
R=1 Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione
54. PREVENZIONE
Insieme di azioni che hanno lo
scopo di mantenere lo stato di
salute, inteso come benessere psico-
fisico dell’uomo
PRIMARIA
SECONDARIA
55. PREVENZIONE PRIMARIA
Insieme di azioni-interventi per la riduzione
dei rischi negli ambienti di lavoro
ELIMINAZIONE SOSTANZA NOCIVA MANUTENZIONE
INTERVENTI ALLA MODIFICA PROCESSO PRODUTTIVO PULIZIA
SORGENTE
MODIFICA IMPIANTO CONTROLLO
RITMI
MODIFICA ORGANIZZ. LAVORO PRODUTTIVI
ASPIRAZIONE LOCALIZZATA
INTERVENTI SULLA
PROPAGAZIONE VENTILAZIONE GENERALE SPAZIO
MODIFICA ORGANIZZ. LAVORO LAY-OUT
DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVID. RIDUZIONE
INTERVENTI TEMPO
SULL’UOMO ASPIRAZIONE LOCALIZZATA ESPOSIZIONE
MODIFICA ORGANIZZ. LAVORO INFORMAZIONE
56. PREVENZIONE SECONDARIA
Ricerca di alterazioni precoci negli organi,
prima che si manifesti la malattia
SORVEGLIANZA SANITARIA
Per gli esposti a fattori di rischio
professionali
-Accertamenti Sanitari Preventivi: prima
dell’ assunzione per il rilascio dell’ idoneità
-Accertamenti Sanitari Periodici: per
la verifica e il controllo dello stato di salute
57. • L SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp)
I
• L RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp)
I
• L RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls)
I
• L MEDICO COMPETENTE (mc)
I
• LI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO
G
• LI ADDETTI ALL’EMERGENZA
G
• LI ADDETTI ALL’ANTINCENDIO
G
58. • ALUTAZIONE DEI RISCHI
V
• NDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
I
• ROGRAMMA DI ATTUAZIONE
P
• ROCEDURE AZIENDALI
P
• NFORMAZIONE
I
• ORMAZIONE
F
• ONSULTAZIONE
C
• IUNIONI PERIODICHE
R
59. RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione
Si tratta del professionista esperto in Sicurezza designato dai
datori di lavoro per gestire tutti gli aspetti riguardanti il
mantenimento ed miglioramento della sicurezza e della salute nei
luoghi di lavoro.
L'art. 2 lett. f) del D.Lgs.81/2008 definisce il Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione come «persona in possesso
delle capacità e dei requisiti professionali designata dal datore di
lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e
protezione dai rischi».
60.
61.
62.
63. I compiti
• antenere in efficienza il presidio medico
M
aziendale (cassetta del pronto soccorso)
• ggiornare i numeri telefonici dei principali presidi
A
sanitari della zona compreso i servizi di soccorso e
di urgenza più vicini
• ntervenire in caso di infortunio onde evitare che
I
all’infortunato siano portate azioni non corrette
Gli addetti nominati devono partecipare ad un corso di formazione
specifico.
Nelle piccole imprese questi compiti possono essere svolti da una
sola persona, anche dallo stesso imprenditore
64. I compiti
• onoscere e mantenere in efficienza tutti i sistemi
C
di prevenzione incendi/estintori, idranti , uscite di
emergenza, porte taglia fuoco, pompe, allarmi, piani
di emergenza e di evacuazione ecc.
• ggiornare i recapiti telefonici dei servizi pubblici
A
competenti
• ggiornare e mantenere efficiente la segnaletica di
A
sicurezza e di emergenza
65. Medico competente: medico in possesso di uno dei seguenti titoli:
• pecializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e
S
psicotecnica o in tossicologia industriale o specializzazione equipollente (*)
• ocenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei
D
lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in
fisiologia ed igiene del lavoro
• utorizzazione di cui all’art. 55 del Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 227
A
(*) o igiene e medicina preventiva
o medicina legale e delle assicurazioni
Art. 1-bis D.L. 12.11.2001 n. 402 conv. con L. 8.1.2002 n.1 disposizioni urgenti in materia di
personale sanitario.
66. SORVEGLIANZA SANITARIA (Art. 16 – 17)
E’ EFFETTUATA DAL: Collabora con il DDL e il SPP per misure di tutela
Accertamenti sanitari preventivi e periodici
MEDICO Giudizi di idoneità alla mansione specifica
COMPETENTE
interno, esterno, Visite mediche richieste dal lavoratore
pubblico, privato
Cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore
COMPRENDE: Visita ambienti almeno 2 v./anno con Resp del SPP
Informazione ai lavoratori e al Rappr. Sicurezza
ACCERT. ACCERT.
PREVENT. PERIOD.
Dà/commenta risultati collettivi nella riun. period.
VALUTAZIONE IDONEITA’ Collabora con DDL a organizzare il Pronto Socc.
ALLA MANSIONE
SPECIFICA Collabora all’attività di informazione e formazione
67. Il datore di lavoro è tenuto all’osservanza delle misure generali di tutela previste
dell’art. 3 e deve valutare, nella scelta delle attrezzature di lavoro, delle sostanze e
dei preparati impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, i rischi
per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
All’esito della valutazione il datore di lavoro elabora un documento contenente:
a) Una relazione sulla valutazione dei rischi per la
sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono
specificati i criteri adottati per la valutazione stessa
c) Individuazione delle misure di prevenzione e di
protezione attuate in conseguenza della valutazione
nonché delle attrezzature di protezione utilizzate
c) Il programma di attuazione delle misure di
prevenzione e protezione
Il documento è custodito presso l’azienda o l’unità produttiva.
Il datore di lavoro designa gli addetti al servizio di prevenzione ed il relativo
responsabile o incarica persona o servizi esterni all’azienda e nomina nei casi
previsti il medico competente
68. INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI
LAVORATORI (Art. 21 – 22)
RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE CONNESSI CON
L’ATTIVITA’
IL DDL DEVE MISURE E ATTIVITA’ DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
INFORMARE
CIASCUN RISCHI SPECIFICI, NORME E DISPOSIZIONI AZIENDALI
LAVORATORE RESPONSABILE SPP E MEDICO COMPETENTE
SU:
SOSTANZE PERICOLOSE
ANTINCENDIO, EVACUAZIONE, PRONTO SOCCORSO
LAVORATORI INCARICATI DELLE PROCEDURE DI
EMERGENZA
DURANTE ORARIO DI LAVORO IN MODO PERIODICO
IL DDL, I PREPOSTI
E I PREPOSTI - ll’assunzione
A
DEVONO FORMARE -Cambio mansione
CIASCUN -Cambio attrezz., tecnol., sostanze
LAVORATORE:
IN MODO PARTICOLARE PER IL RAPPR. PER LA SICUR.
IN MODO MIRATO GLI ADDETTI ALL’ANTINCENDIO, ECC.
69. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della
propria salute e di quella delle altre persone presenti, su cui possono ricadere
gli affetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed
alle istruzioni e ai mezzi forniti da datore di lavoro.
IN PARTICOLARE I LAVORATORI:
• sservano le disposizioni e le istruzioni loro impartite
O
• tilizzano correttamente tutte le attrezzature di lavoro, le sostanze
U
e i preparati pericolosi, nonché gli esplosivi di sicurezza
• tilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione
U
• egnalano immediatamente le deficienze dei mezzi e dei
S
dispositivi in loro uso e le eventuali condizioni di pericolo di cui
vengono a conoscenza
• on rimuovono o modificano i dispositivi di sicurezza o di
N
segnalazione o di controllo
• on compiono di propria iniziativa operazioni o manovre non di
N
loro competenza
• i sottopongono ai controlli sanitari previsti
S
• ontribuiscono all’adempimento di tutti gli obblighi imposti o
C
necessari per la tutela della sicurezza e della salute