Stateofthenet - Internet killed the politician star?
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Slide from the session "Internet killed the politician star", @ Stateofthenet.it (here the video http://www.stateofthenet.it/2008/02/09/090208-ii-sessione-internet-killed-the-political-star/)
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Stateofthenet - Internet killed the politician star?
- 1. Internet killed the political star State of the Net Udine | 8-9 febbraio 2008 * Immagine da 2004 Get Out the Vote. http://www.aiga.org/content.cfm/get-out-the-vote-2008
- 8. If it were not for the internet, and all the campaign- and voter-generated activism that it has enabled, Hillary Clinton would already be the Democratic Party's presumptive nominee ( Micah Sifry @ techpresident) Is Barack Obama is “Howard Dean on steroids”? a Model for Online Politics?
- 9. 24% of Americans look online for information about the presidential candidates. And this chunk is even larger for younger voters, measuring at 47% in 2007, up from 21% the year before. ( Micah Sifry @ techpresident) Obama's supporters are net natives. They know how to use the medium to spread messages.
- 13. Online ads by the campaigns are expected to hit $20 million. The campaigns are expected to spend $4.8 billion on advertising this year. That puts online ad spending at 0.41% of total campaign ad spending.
Notas del editor
- Josh is associated editor of Personal Democracy Forum and Techpresident. Giuseppe is one of the most famous italian blogger and wrote two fundamental books on Digital Culture, Blog Generation and La società digitale (www.bookcafe.org/blog). Antonella is a new media consultant who's an expert of e-democracy and political participation (www.svaroschi.blogspot.com). La situazione e le contingenze giocano a nostro favore. In questi ultimi giorni abbiamo a portata di riflessione e approfondimento un paio di eventi politici importanti, da una parte all’altra dell’oceano. Il Super Tuesday americano, che ha visto il voto contemporaneo, tra caucuses e primarie, in 24 stati e che, contrariamente alle attese e alle aspettative della vigilia non ha risolto definitivamente la competizione democratica tra Hillary Clinton e Barack Obama (mentre ha sicuramente dato una precisa indicazione quanto alla nomination repubblicana, che difficilmente sarà qualcuno di diverso da McCain). Dall’altra, in Italia, registriamo la caduta al Senato del governo Prodi con tanto di svenimenti e mortadelle, lo scioglimento delle camere da parte del presidente Napolitano e l’indizione di nuove elezioni per il 13 aprile . Elezioni quindi. Due situazioni di elezioni. I momenti più terribili e affascinanti della politica: in cui si sviluppa lo sforzo più importante dal punto di vista comunicativo, da parte di tutti i soggetti in ballo. L’obiettivo è il consenso, anzi l’obiettivo è incanalare e intercettare le varie forme di consenso e trasformarlo in voto. In tutto questo Internet che c’azzecca? Che ruolo ha giocato finora, che ruolo può giocare in futuro. Ha un qualche impatto sui processi politici? Non ne ha nessuno e ancora domina la televisione e i vecchi media? Ne ha qualcuno ma crescente? Insomma le domande sono tante. La prima che voglio fare riguarda la attenzione e il fascino che, credo soprattutto in questo momento di crisi della politica italiana, ha la politica americana verso l’elettore italiano. Ho trovato questa frase di Chamberlain che credo racconti di questo rapporto Per un elettore italiano assistere alle primarie americane è come per un ausiliario del traffico guardarsi Serpico tutte le sere. Credo sia utile dividere la discussione in tre punti, provando nel poco tempo a toccarli tutti seppur in modo non esaustivo nè in mod lineare Partecipazione Informazione Comunicazione Per un elettore italiano assistere alle primarie americane è come per un ausiliario del traffico guardarsi Serpico tutte le sere. PARTECIPAZIONE. Do Internet and social network really mean more political participation? Which is the "quality" of this participation? How the American presidential candidates and grassroots supporters are using the web -- sites like Facebook, YouTube, and MySpace -- in the campaign process. I think this 2008 cycle has shown that, thanks to the internet, more people are getting involved with politics in more ways. It is ever so slowly changing the way we interact with our government, and the way they interact with us.