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1.   INT. SALA DA PRANZO – SERA

Attorno a un tavolo modestamente apparecchiato vediamo di spalle
una famigliola intenta a consumare la cena ascoltando ad alto
volume il tg1 delle 20.

Davanti a un piatto di bastoncini di pesce troviamo una
venticinquenne vestita e pettinata da Bambina di 10 anni. È seduta
su uno sgabello molto basso. Vediamo sporgere solo la testa, il
resto del corpo è nascosto dal tavolo.

Davanti a un paio di salsicce bruciacchiate è seduto il Papà, di
cui non vedremo mai il volto.

Assorta a guardare il tg, la Mamma, che scopriamo essere la stessa
bambina, ma vestita con abiti da signora che stonano con il suo
viso giovanile.
Il Tg1 sta trasmettendo un servizio sulla chirurgia estetica.

                           GIORNALISTA

               Cosa significa bellezza a tutti i costi?
               Viviamo tempi nei quali nessuna
               imperfezione fisica viene tollerata, e
               per eliminarla ogni mezzo è accettato. Un
               numero sempre maggiore di giovanissimi
               chiede ai genitori l’intervento del
               chirurgo estetico…


                              MAMMA

               Sai che c’è, mo me lo faccio pure io il
               botulino. Giovanna, quella del quarto
               piano, se l’è fatto.


                              PAPÀ
             (Con totale noncuranza)ma dai…

La mamma torna assorta a seguire il tg. Le voci indistinte della
tv si confondono con il rumore delle posate. La famiglia tace in
contemplazione del tg, finché la bambina, che fino a quel momento
era stata a mangiare i suoi bastoncini in silenzio con gli occhi
bassi, rompe il silenzio

                              BAMBINA
             La maestra mi ha messo “distinto” al tema
             sull’Unità d’Italia.
MAMMA
             E Lisa quanto ha preso?

La bambina risponde alla mamma con gli occhi bassi e un filo di
voce

                             BAMBINA
             Ottimo…

                             MAMMA
             Specchiati a Lisa, quella è sempre la prima
             della classe. A proposito hai studiato la
             poesia? La maestra mi ha detto che hai fatto
             scena muta l’ultima volta. Non capisco, sei
             tanto intelligente e poi fai queste
             figuracce davanti ai compagni? Se vuoi dopo
             mamma tua ti aiuta a imparare la poesia…
             Quale m’hai detto che è? ICS Agosto?

                             BAMBINA
             (con voce rotta) Ma io la sapevo…

                             MAMMA
             Eh allora perché hai fatto scena muta? Una
             che la poesia la sa non fa scena muta. Non
             sapevo che dire alla maestra, mi sono
             vergognata. Domani vedi di recitarla bene,
             che se fai bella figura mamma ti compra un
             vestito di Barbie.

La mamma torna a guardare per un attimo la tv, il tg è finito, si
sente la sigla del programma “Affari tuoi”.

                             MAMMA (CONT’D)
             (con tono pacato, rivolta al papà)sai oggi
             un ragazzo per strada mi ha morso la mano.

                             PAPÀ
             (con noncuranza) Ma dai…

                             MAMMA
             Guarda che mi ha fatto

la mamma tira su la manica mostrando sull’avambraccio una ferita
purulenta, sanguinante e profonda e il braccio livido di cancrena.

                             PAPÀ
             (Con noncuranza) Ah ah…

La mamma non bada alla sufficienza del marito e torna a guardare
la tv mentre la bambina osserva spaventata il braccio violaceo
della madre.
Il padre mangia, la madre guarda “Affari Tuoi”, tutto sembra
essere tornato alla normalità. All'improvviso però la donna cade
rumorosamente con la testa nel piatto come morta. Neanche un
sussulto da parte del marito mentre la bambina impallidisce
terrorizzata.

Lo schermo va al nero e appare il titolo:

                              ZOMBIE REPUBLIC

2.      INT. CAMERA DA LETTO – CORRIDOIO - BAGNO – MATTINA

BUIO.

                          PAPÀ (V.O.)
               Sono le otto meno un quarto, che vogliamo
               fare stamattina?

Soggettiva della bambina che apre gli occhi da sotto le coperte
del suo lettino.
Sempre in soggettiva la vediamo allontanare da se le coperte.
Siamo nella cameretta di una bambina di dieci anni. Coperta rosa,
orsacchiotti di peluche, qualche bambola.
Sempre in soggettiva seguiamo la bambina alzarsi dal letto,
attraversare la camera, poi il corridoio fino a raggiungere la
porta del bagno. Apre la porta ed entra.
Nuda, in piedi dentro la vasca, la mamma. Ha l’intero corpo
violaceo come il braccio della sera prima. Si sta facendo una
doccia.

                          BAMBINA
               (terrorizzata) Mamma, ma tu sei… sei uno
               Zombie!

                          MAMMA
               (come se niente fosse mentre si insapona)
               Beh, non è poi così male essere Zombie.
               Basta darsi una bella ripulita!

Intanto la madre continua a strofinare il sapone             sempre   più
insistentemente sulla pelle, senza alcun risultato.
La voce del papà scuote la bambina.

                          PAPÀ (V.O.)
               Prendi la cartella e andiamo che è tardi!

3.      INT. INGRESSO – MATTINA

Il Papà (di cui non vediamo il volto) in giacca e cravatta si sta
infilando l’orologio. La mano che allaccia il cinturino è violacea
come il corpo della Mamma. Anche lui è uno zombie. la bambina
guarda il padre terrorizzata ma diligentemente prende la cartella
per la scuola e fa per uscire di casa.



4.   EST. STRADA – MATTINA

Padre e figlia escono dal cancello del palazzo. Con incredibile
stupore della bambina anche il vicino di casa, Donato, questa
mattina si è svegliato Zombie, ma il padre sembra non accorgersi
della trasformazione. Il papà come se niente fosse

                        PAPÀ
             Oh Donà, daje che stasera sto n’forma.
             Quanti gol v’ho fatto solo io martedì
             scorso?

                        DONATO
               (allegro) Ma vattela a ppja nder c…,
               mmmhhh famme sta zitto che ce sta a
               ragazzina! Ma statte zitto che manco te
               reggi in piedi! dopo 10 minuti c’hai er
               fiatone! Eccone n’antro che stasera pija
               le mazzate


Dice Donato, rivolgendosi a un altro zombie che passa in quel
momento salutandoli dall’interno della sua auto.

La bambina è sempre più allibita.

                        BAMBINA
             (tra sé)Ma… sono diventati tutti zombie…

Ma immediatamente a smentire la sua affermazione ecco passare un
uomo normale che rivolge al padre uno sguardo fugace che non lo
scompone affatto. Che non si sia accorto che stanno diventando
tutti zombie?


5.   EST. STRADA – PIAZZA - MATTINA

Non è l’unico Uomo nel vero senso del termine che la bambina e il
papà incontrano; Durante il tragitto verso la scuola la bambina si
accorge che quella mattina convivono pacificamente Zombie e non.
Nella piazza davanti casa vede con suo grande stupore persone
normali e zombie intenti a compiere le azioni di tutti i giorni:
c’è chi sale in macchina per recarsi a lavoro, chi porta a spasso
il cane, chi legge il giornale seduto su una panchina…
Un gruppetto di podisti, uomini normali in pantaloncini e
maglietta, stanno correndo lungo la strada adiacente la piazzola,
ma ecco giungere dietro di loro uno zombie corridore che in
velocità li raggiunge e li supera.
La bimba osserva sbalordita percorrendo con il padre la strada che
conduce alla scuola.

                        PAPÀ
             (Ad alta voce)A Nando!

Il papà si dirige verso una coppia con un passeggino. Entrambi
sono Zombie. Si salutano affettuosamente.

                        PAPÀ (CONT’D)
             Aho a bello, finalmente! N’altro po’ sta
             creatura parte militare e ancora non me lo
             fai vedè!

                        NANDO
             Eccolo va, ve presento l’erede!


La bimba in soggettiva si avvicina lentamente alla carrozzina.
Anche il neonato è uno Zombie!

In quel momento inizia a suonare ”what a wonderful world” versione
Ramones.
Sempre in soggettiva le immagini si fanno sfocate e confuse, come
i pensieri che in quel momento affollano la mente della bambina.
La musica prosegue e le immagini si susseguono vorticosamente fino
a confluire nel BUIO. La canzone però continua a suonare con un
suono distorto, più acuto.


6.   INT. CAMERA DA LETTO - MATTINA

BUIO. La musica si è fatta più distinta, è la suoneria di un
cellulare.
Soggettiva della bambina che apre gli occhi da sotto le coperte,
come nella SCENA 2.
Sempre in soggettiva vediamo la mano della bambina spegnere la
suoneria del cellulare e allontanare da se le coperte. Ora però
siamo nella stanza di una donna. Nella stessa cameretta della
scena 2 ora non ci sono più pupazzi ma libri, una scrivania, un
pc.
La protagonista non ha più il pigiama con gli orsetti ma una
sottoveste di pizzo. Non è più una bambina ma una donna.
Ha la fronte madida di sudore.

La bambina/donna dopo qualche attimo di esitazione dovuto allo
stordimento del risveglio, si alza dal letto, si veste, esce dalla
stanza.
Una volta uscita vediamo sulla parete di fronte al letto, tra
mensole piene di libri e qualche quadro, una foto che ritrae la
bambina/donna sorridente ad una festa abbracciata alla     MAMMA (che
è uno ZOMBIE) e al PAPÀ (che capiamo essere anche lui      uno ZOMBIE
dal dettaglio di una mano putrefatta) ritratto anche        in questo
caso con il volto fortuitamente coperto da un palloncino   colorato.

                               FINE

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  • 1. 1. INT. SALA DA PRANZO – SERA Attorno a un tavolo modestamente apparecchiato vediamo di spalle una famigliola intenta a consumare la cena ascoltando ad alto volume il tg1 delle 20. Davanti a un piatto di bastoncini di pesce troviamo una venticinquenne vestita e pettinata da Bambina di 10 anni. È seduta su uno sgabello molto basso. Vediamo sporgere solo la testa, il resto del corpo è nascosto dal tavolo. Davanti a un paio di salsicce bruciacchiate è seduto il Papà, di cui non vedremo mai il volto. Assorta a guardare il tg, la Mamma, che scopriamo essere la stessa bambina, ma vestita con abiti da signora che stonano con il suo viso giovanile. Il Tg1 sta trasmettendo un servizio sulla chirurgia estetica. GIORNALISTA Cosa significa bellezza a tutti i costi? Viviamo tempi nei quali nessuna imperfezione fisica viene tollerata, e per eliminarla ogni mezzo è accettato. Un numero sempre maggiore di giovanissimi chiede ai genitori l’intervento del chirurgo estetico… MAMMA Sai che c’è, mo me lo faccio pure io il botulino. Giovanna, quella del quarto piano, se l’è fatto. PAPÀ (Con totale noncuranza)ma dai… La mamma torna assorta a seguire il tg. Le voci indistinte della tv si confondono con il rumore delle posate. La famiglia tace in contemplazione del tg, finché la bambina, che fino a quel momento era stata a mangiare i suoi bastoncini in silenzio con gli occhi bassi, rompe il silenzio BAMBINA La maestra mi ha messo “distinto” al tema sull’Unità d’Italia.
  • 2. MAMMA E Lisa quanto ha preso? La bambina risponde alla mamma con gli occhi bassi e un filo di voce BAMBINA Ottimo… MAMMA Specchiati a Lisa, quella è sempre la prima della classe. A proposito hai studiato la poesia? La maestra mi ha detto che hai fatto scena muta l’ultima volta. Non capisco, sei tanto intelligente e poi fai queste figuracce davanti ai compagni? Se vuoi dopo mamma tua ti aiuta a imparare la poesia… Quale m’hai detto che è? ICS Agosto? BAMBINA (con voce rotta) Ma io la sapevo… MAMMA Eh allora perché hai fatto scena muta? Una che la poesia la sa non fa scena muta. Non sapevo che dire alla maestra, mi sono vergognata. Domani vedi di recitarla bene, che se fai bella figura mamma ti compra un vestito di Barbie. La mamma torna a guardare per un attimo la tv, il tg è finito, si sente la sigla del programma “Affari tuoi”. MAMMA (CONT’D) (con tono pacato, rivolta al papà)sai oggi un ragazzo per strada mi ha morso la mano. PAPÀ (con noncuranza) Ma dai… MAMMA Guarda che mi ha fatto la mamma tira su la manica mostrando sull’avambraccio una ferita purulenta, sanguinante e profonda e il braccio livido di cancrena. PAPÀ (Con noncuranza) Ah ah… La mamma non bada alla sufficienza del marito e torna a guardare la tv mentre la bambina osserva spaventata il braccio violaceo della madre.
  • 3. Il padre mangia, la madre guarda “Affari Tuoi”, tutto sembra essere tornato alla normalità. All'improvviso però la donna cade rumorosamente con la testa nel piatto come morta. Neanche un sussulto da parte del marito mentre la bambina impallidisce terrorizzata. Lo schermo va al nero e appare il titolo: ZOMBIE REPUBLIC 2. INT. CAMERA DA LETTO – CORRIDOIO - BAGNO – MATTINA BUIO. PAPÀ (V.O.) Sono le otto meno un quarto, che vogliamo fare stamattina? Soggettiva della bambina che apre gli occhi da sotto le coperte del suo lettino. Sempre in soggettiva la vediamo allontanare da se le coperte. Siamo nella cameretta di una bambina di dieci anni. Coperta rosa, orsacchiotti di peluche, qualche bambola. Sempre in soggettiva seguiamo la bambina alzarsi dal letto, attraversare la camera, poi il corridoio fino a raggiungere la porta del bagno. Apre la porta ed entra. Nuda, in piedi dentro la vasca, la mamma. Ha l’intero corpo violaceo come il braccio della sera prima. Si sta facendo una doccia. BAMBINA (terrorizzata) Mamma, ma tu sei… sei uno Zombie! MAMMA (come se niente fosse mentre si insapona) Beh, non è poi così male essere Zombie. Basta darsi una bella ripulita! Intanto la madre continua a strofinare il sapone sempre più insistentemente sulla pelle, senza alcun risultato. La voce del papà scuote la bambina. PAPÀ (V.O.) Prendi la cartella e andiamo che è tardi! 3. INT. INGRESSO – MATTINA Il Papà (di cui non vediamo il volto) in giacca e cravatta si sta infilando l’orologio. La mano che allaccia il cinturino è violacea come il corpo della Mamma. Anche lui è uno zombie. la bambina
  • 4. guarda il padre terrorizzata ma diligentemente prende la cartella per la scuola e fa per uscire di casa. 4. EST. STRADA – MATTINA Padre e figlia escono dal cancello del palazzo. Con incredibile stupore della bambina anche il vicino di casa, Donato, questa mattina si è svegliato Zombie, ma il padre sembra non accorgersi della trasformazione. Il papà come se niente fosse PAPÀ Oh Donà, daje che stasera sto n’forma. Quanti gol v’ho fatto solo io martedì scorso? DONATO (allegro) Ma vattela a ppja nder c…, mmmhhh famme sta zitto che ce sta a ragazzina! Ma statte zitto che manco te reggi in piedi! dopo 10 minuti c’hai er fiatone! Eccone n’antro che stasera pija le mazzate Dice Donato, rivolgendosi a un altro zombie che passa in quel momento salutandoli dall’interno della sua auto. La bambina è sempre più allibita. BAMBINA (tra sé)Ma… sono diventati tutti zombie… Ma immediatamente a smentire la sua affermazione ecco passare un uomo normale che rivolge al padre uno sguardo fugace che non lo scompone affatto. Che non si sia accorto che stanno diventando tutti zombie? 5. EST. STRADA – PIAZZA - MATTINA Non è l’unico Uomo nel vero senso del termine che la bambina e il papà incontrano; Durante il tragitto verso la scuola la bambina si accorge che quella mattina convivono pacificamente Zombie e non. Nella piazza davanti casa vede con suo grande stupore persone normali e zombie intenti a compiere le azioni di tutti i giorni: c’è chi sale in macchina per recarsi a lavoro, chi porta a spasso il cane, chi legge il giornale seduto su una panchina… Un gruppetto di podisti, uomini normali in pantaloncini e maglietta, stanno correndo lungo la strada adiacente la piazzola,
  • 5. ma ecco giungere dietro di loro uno zombie corridore che in velocità li raggiunge e li supera. La bimba osserva sbalordita percorrendo con il padre la strada che conduce alla scuola. PAPÀ (Ad alta voce)A Nando! Il papà si dirige verso una coppia con un passeggino. Entrambi sono Zombie. Si salutano affettuosamente. PAPÀ (CONT’D) Aho a bello, finalmente! N’altro po’ sta creatura parte militare e ancora non me lo fai vedè! NANDO Eccolo va, ve presento l’erede! La bimba in soggettiva si avvicina lentamente alla carrozzina. Anche il neonato è uno Zombie! In quel momento inizia a suonare ”what a wonderful world” versione Ramones. Sempre in soggettiva le immagini si fanno sfocate e confuse, come i pensieri che in quel momento affollano la mente della bambina. La musica prosegue e le immagini si susseguono vorticosamente fino a confluire nel BUIO. La canzone però continua a suonare con un suono distorto, più acuto. 6. INT. CAMERA DA LETTO - MATTINA BUIO. La musica si è fatta più distinta, è la suoneria di un cellulare. Soggettiva della bambina che apre gli occhi da sotto le coperte, come nella SCENA 2. Sempre in soggettiva vediamo la mano della bambina spegnere la suoneria del cellulare e allontanare da se le coperte. Ora però siamo nella stanza di una donna. Nella stessa cameretta della scena 2 ora non ci sono più pupazzi ma libri, una scrivania, un pc. La protagonista non ha più il pigiama con gli orsetti ma una sottoveste di pizzo. Non è più una bambina ma una donna. Ha la fronte madida di sudore. La bambina/donna dopo qualche attimo di esitazione dovuto allo stordimento del risveglio, si alza dal letto, si veste, esce dalla stanza. Una volta uscita vediamo sulla parete di fronte al letto, tra mensole piene di libri e qualche quadro, una foto che ritrae la
  • 6. bambina/donna sorridente ad una festa abbracciata alla MAMMA (che è uno ZOMBIE) e al PAPÀ (che capiamo essere anche lui uno ZOMBIE dal dettaglio di una mano putrefatta) ritratto anche in questo caso con il volto fortuitamente coperto da un palloncino colorato. FINE