Secondo Bloomberg per l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale guidata da Flavio Cattaneo si prevede un dividend yield di 6,13%.
Che il 2013 non sarebbe stato un anno positivo per l’economia e la finanza lo si sapeva da tempo. Ora anche gli analisti di Bloomberg annunciano strette in arrivo per i dividendi delle maggiori società quotate nell’Eurozona con una riduzione media del 3,3 per cento (la cedola media per azione dovrebbe scendere così dai 119,3 euro per azione del 2012 a 115,3 previsti per l'anno in corso).
Flavio Cattaneo: Secondo Bloomberg, in Italia Terna attesa tra le migliori
1. Il Sole 24 Ore: Dividendi 2013, Terna, guidata da Flavio
Cattaneo, attesa tra le migliori in Italia
Secondo Bloomberg per l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale
guidata da Flavio Cattaneo si prevede un dividend yield di 6,13%.
Che il 2013 non sarebbe stato un anno positivo per l’economia e la finanza lo
si sapeva da tempo. Ora anche gli analisti di Bloomberg annunciano strette
in arrivo per i dividendi delle maggiori società quotate nell’Eurozona con
una riduzione media del 3,3 per cento (la cedola media per azione dovrebbe
scendere così dai 119,3 euro per azione del 2012 a 115,3 previsti per l'anno in
corso).
Ma come riporta “Il Sole 24 Ore” a Piazza Affari la situazione dovrebbe essere
migliore, Bloomberg stima infatti che nel 2013 le società del paniere Ftse Mib
saranno più generose con i loro azionisti. E tra queste su tutte spicca Terna,
guidata da Flavio Cattaneo. L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale
infatti di attesta con un rapporto dividend yield del 6%, ben al di sopra della
media (3,76 per cento) di tutte le altre società. Stando alla banca dati Capital
Iq, il monte dividendi delle blue chips italiane, negli ultimi anni ha avuto un
andamento altalenante. Dai complessivi 25,8 miliardi distribuiti nel 2008 si è
scesi a quota 16,6 del 2011 (ultimo dato disponibile).
In generale il calo dei dividendi in Europa raggiunge livelli negativi che non
si vedevano da quattro anni a questa parte e che influiranno sul rendimento
medio delle azioni che dovrebbe attestarsi al 4,26% (era al 6,3% a settembre
2011). La stima insomma è che le grandi aziende riducano la remunerazione
agli azionisti anche se, a ben vedere, i «tesoretti» da dividere ci sarebbero.
FONTE: Terna