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IMPRESE
ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano
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Quale futuro per la distribuzione
di materiale elettrico
Organo Ufficiale FME
FEDERAZIONE
I sistemi di allarme e
sorveglianza per le abitazioni
MERCATO
Meteo sotto controllo
IMPRESE
Illuminazione e domotica
DISTRIBUZIONE
Terminale di cavo “intelligente”
IMPRESE
Vetrina della sicurezza
EVENTI
UPS e qualità dell’energia elettrica
IMPRESE
Un futuro più intelligente
per la luce
ILLUMINAZIONE
Primi vincitori Oscar Top Level
FEDERAZIONE
Break the wall
FEDERAZIONE
Il rating e i suoi utilizzi
ECONOMIA
COMMERCIO
ELETTRICO
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
ANNO5,N.5-GIUGNO-LUGLIO2014e7,00
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motivate da esperienza e professionalità, proponendo al  mercato della
distribuzione prodotti sempre più innovativi nel campo dell’energia
rinnovabile e dal 2013, ampliando la propria offerta, Solaris diventa
distributore ufficiale sul territorio  italiano della storica ed importante
azienda tedesca di interruttori orari: GRÄSSLIN.
SOLARIS rimane sempre attenta alle esigenze del mercato, all’elevata
qualità ed affidabilità dei  propri prodotti, insieme alla ricerca del
design abbinata alla funzionalità, e continua ad offrire ai propri clienti
sempre prodotti altamente innovativi.
Siamo specialisti nella:
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La nostra ambizione  è quello di diventare sempre di più un
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termoidraulico Italiano. Il nostro motto:
PASSIONE E QUALITÀ.
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Illuminazione e domotica
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Terminale di cavo “intelligente”
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Vetrina della sicurezza
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UPS e qualità dell’energia elettrica
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Un futuro più intelligente
per la luce
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Primi vincitori Oscar Top Level
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Il rating e i suoi utilizzi
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COMMERCIO
ELETTRICO
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REA MI - 1986203 – P.I. 07855960964
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Anno 5 N° 5 – Giugno - Luglio 2014 € 7
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Hanno collaborato
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Coordinamento Editoriale
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registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010.
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IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI
E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
www.commercioelettrico.com
14
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16
17
Un futuro più intelligente per la luce
Soluzioni e innovazioni LED per l’illuminazione interna ed esterna
Illuminazione e domotica
L’azienda fiorentina Chelli ha recentemente aperto un nuovo spazio
dimostrativo per I’illuminazione degli ambienti, ma non solo...
I sistemi di allarme e sorveglianza
per le abitazioni
Un’opportunità da valorizzare, lavorando su comunicazione,
segmentazione e proposta commerciale
illuminazione
DISTRIBUZIONE
MERCATO
32
28
22
Quale futuro per la distribuzione
di materiale elettrico?
Quali saranno le tendenze che si stanno delineando
negli attuali scenari?
Break the wall
La crisi finanziaria ha da tempo fatto emergere il ruolo determinante
del processo legato al credito all’interno di tutte le imprese
Primi vincitori Oscar Toplevel
I primi vincitori e le loro opinioni
Portare all’estero Metel o aprirsi verso
gli standard stranieri?
Carlo Carrara, in occasione dell’uscita dal CDA Metel,
ci saluta con una riflessione sul futuro dell’azienda
Il rating e i suoi utilizzi
Che cos’è, cosa si deve fare ed a cosa può servire il rating
ECONOMIA
18
FEDERAZIONE
Sommario.indd 4 27/06/2014 15:34:44
RUBRICHE
IMPRESE
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Illuminazione e domotica
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UPS e qualità dell’energia elettrica
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Il rating e i suoi utilizzi
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03
SOMMARIO
LA COPERTINA
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stampa tecnica
PROPOSTE
4
45
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Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
3M Italia Srl
Via Norberto Bobbio, 21
20096 Pioltello, Milano
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Vetrina della Sicurezza
Numeri in crescita, grandi ritorni e nuovi servizi innovativi
EVENTI
42
Meteo sotto controllo
Monitorare automaticamente l’irraggiamento solare
per ridurre i consumi
Terminale di cavo “intelligente”
Un caso di successo tutto italiano nel mondo delle Smart Grid
UPS e qualità dell’energia elettrica
L’alto contenuto tecnologico di molte apparecchiature elettroniche
richiede un adeguato livello di continuità e qualità dell’elettricità
Coniugare estetica, sicurezza
e risparmio energetico
La proprietà del nuovo parcheggio di Corso d’Italia, a Roma, ha scelto
una soluzione tecnologica innovativa per l’illuminazione degli spazi
imprese
27
30
34
36
37
42
34
28
Sommario.indd 5 27/06/2014 15:34:50
ANIE:
progetto di
aggregazione
per le rinnovabili
ABB:
premiata
l’efficienza
energetica
04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Sono cinque le aziende italiane che hanno ricevuto l’ABB Energy Efficiency Award nel 2014. Terzia-
rio, industria, utility e trasporti i settori rappresentati, nei quali, grazie all’applicazione di soluzioni
per l’efficienza energetica in bassa, media e alta tensione, sono stati raggiunti apprezzabili risul-
tati in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2
e di costi.
La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 29 maggio al Museo Nazionale della Scienza
e della Tecnologia di Milano e ha visto alternarsi le testimonianze dei vincitori: AFV Acciaierie
Beltrame (industria metallurgica), A2A Ambiente (utility), Albasolar (building), Galbani – Gruppo
Lactalis Italia (industria alimentare) e Grandi Navi Veloci (trasporti), che hanno evidenziato, con
fatti e numeri, i vantaggi concreti ottenuti grazie all’applicazione delle soluzioni ABB per l’efficien-
za energetica.
L’aggiudicazione del Premio è stata affidata al Comitato Tecnico Scientifico di ABB, mentre per la
validazione dei risultati è stata selezionata una Giuria qualificata, composta da rappresentanti di
Assolombarda, AEIT e del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
«Anche quest’anno l’ABB Energy Efficiency Award è stato assegnato a realtà molto diverse fra
loro, sia per dimensioni, sia per settore di attività, a conferma della trasversalità della tematica
dell’efficienza energetica e della possibilità di avere un ritorno economico significativo anche con
investimenti contenuti», ha affermato Matteo Marini, Amministratore Delegato di ABB. «Dobbia-
mo incrementare le leve che spingono gli investimenti in efficienza energetica, a livello sia pubbli-
co, sia privato, puntando su informazione, formazione e semplificazione della normativa. Il Paese
ne guadagnerà in competitività».
Anche in questa edizione dell’Award ABB ha voluto premiare giovani neo laureati che hanno elabo-
rato le loro tesi sul tema dell’efficienza energetica, con soluzioni orientate ad un elevato contenuto
tecnologico e al risparmio economico. Tra ventitré candidati sono stati selezionati quattro giovani
neo laureati, provenienti dal Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Genova. L’ABB
Energy Efficiency Award è stato, inoltre, l’occasione per discutere dei trend globali dell’efficienza
energetica, della visione di executive manager ed esperti del settore e delle opportunità che l’ef-
ficienza energetica può offrire per supportare il sistema economico e produttivo. Durante questo
intervento, a cura di Matteo Marini, è stata presentata la seconda edizione del documento di ri-
ferimento del Gruppo ABB per l’efficienza energetica “Trend globali dell’efficienza energetica”.
Al termine, il Direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, Fiorenzo Galli, ha
illustrato un approfondito audit realizzato da ABB sull’edificio storico che ospita il Museo stesso,
mettendo in luce opportunità di efficientamento energetico e delineando le priorità di intervento.
Lo scorso 7 maggio è stato presentato al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ac-
compagnato dal Direttore Generale Marcella Panucci e dal vice Presidente Antonella Mansi,
il progetto di aggregazione del settore energie rinnovabili in ANIE, la Federazione nazionale
che rappresenta l’industria elettronica ed elettrotecnica italiana.
Il Presidente di ANIE, Claudio Andrea Gemme, era accompagnato dal Direttore generale
di ANIE, Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente di ANIE Energia, Matteo Marini, e dal
Presidente del GIFI (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), Emilio Cremona.
È stato, infatti, deliberato di costituire in Federazione una nuova Associazione, ANIE Rin-
novabili, che riunisce: i costruttori di componenti e di impianti chiavi in mano per la pro-
duzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, mini idraulico; le aziende
interessate a promuovere la costruzione di impianti per la produzione di energia da fonte
rinnovabile in Italia e all’estero; i promotori di nuove tecnologie per la produzione di energia
da fonti rinnovabili.
Il progetto si muove nell’ottica promossa dalla Commissione Pesenti di favorire l’aggrega-
zione e la rappresentanza unitaria in Confindustria.
«Con la nascita di ANIE Rinnovabili», ha spiegato il Presidente di ANIE, «la Federazione
aggregherà le aziende che lavorano per l’efficientamento del sistema energetico nazionale.
Questa operazione ci permetterà di cogliere le potenzialità di tutte quelle nuove tecnologie
che, nate sulla scia del grande sviluppo delle rinnovabili, sono oggi in realtà perfettamente
integrate in un sistema bilanciato
e costituiscono una ricchezza per
tutto il Paese».
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CEI:
Premio
Miglior
Tesi di Laurea
06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Gewiss:
100 studenti
premiati
Giunto alla diciannovesima edizione, il Premio CEI – Miglior Tesi di Laurea premierà
quest’anno tre Tesi di Laurea con un riconoscimento pubblico ed ufficiale e l’asse-
gnazione di un contributo in denaro così suddiviso: primo premio 2.500 euro; secondo
premio 2.000 euro; terzo premio 1.500 euro.
I premi verranno attribuiti alle tre migliori tesi dedicate a sviluppare e approfondire
tematiche connesse alla normazione tecnica nazionale, comunitaria ed internazionale,
anche con riferimento alle ricerche preparatorie e prenormative inerenti l’attività di
certificazione ed il perseguimento della regola dell’arte.
Possono riguardare tutti i campi di attività coinvolti nell’applicazione della normati-
va: da quello strettamente tecnico, alle implicazioni in campo giuridico, economico,
sociale, storico, ecc. Ulteriori approfondimenti possono considerare gli sviluppi del
benessere economico e sociale legati alla normativa nazionale ed internazionale e
all’evoluzione della tecnologia, le nuove tecnologie di informazione e le peculiarità del
linguaggio tecnico e normativo.
Al Premio possono partecipare tutti i Laureati o Laureandi (Laurea pre-
cedente ordinamento o Laurea Magistrale) delle Facoltà di Ingegneria
(Civile, Della Prevenzione e della Sicurezza, Elettrica, Elettronica, Ener-
getica, Dei Sistemi Edilizi, Per l’ambiente e il territorio, Informatica,
Meccanica), Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche e Sociali di
tutte le Cattedre nazionali che avranno discusso la Tesi e conseguito la
Laurea nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 28 febbraio 2015.
Il Premio CEI è stato istituito nel 1999 allo scopo di stimolare la ricerca
accademica sui temi legati all’attività normativa nei settori elettrotec-
nico, elettronico e delle telecomunicazioni.
Si è tenuta mercoledì 14 maggio la cerimonia di premiazione della seconda edizione
de: “Un progetto di classe”, il concorso ideato da Gewiss Professional rivolto a tutti gli
istituti di istruzione secondaria.
Ad aggiudicarsi l’edizione 2013/2014 del concorso è stato l’ISIS Zanussi di Pordeno-
ne; completano il podio gli istituti ENGIM Lombardia di Brembate Sopra (BG) (secondo
classificato), e l’ISS di Cairo Montenotte (SV) (terzo classificato). La giuria ha ritenuto,
inoltre, di assegnare tre premi speciali: il Premio Creatività, assegnato all’istituto Tutor
di Piacenza, per i migliori plastico e video valutati nel loro insieme; il Premio Professio-
nalità, assegnato all’IPSIA Garelli di Mondovì (CN), per la presentazione più “vicina” ad
un vero lavoro fatto da professionisti; il Premio Miglior Progetto Illuminotecnico, asse-
gnato all’ABF di Albino (BG).
Al Concorso hanno aderito oltre 100 istituti di istruzione secondaria e oltre 2.000 stu-
denti provenienti da tutto il territorio nazionale, cui è stato chiesto di lavorare alla pro-
gettazione elettrica e illuminotecnica di un villaggio turistico.
Studenti e docenti hanno dovuto realizzare schemi elettrici,
redigere preventivi, dimensionare impianti di illuminazione,
configurare quadri elettrici, compilare dichiarazioni di con-
formità e definire la documentazione completa da allegare al
progetto.
La selezione dei progetti migliori è stata effettuata da una
giuria tecnica, composta da 3 esperti Gewiss, tenendo conto
della varietà dei software utilizzati, dell’utilizzo di soluzioni
adatte al luogo e allo scopo, della completezza e chiarezza
della documentazione fornita, della semplicità ed economici-
tà delle soluzioni adottate, dell’assenza di errori formali.
Le classi vincitrici del concorso si sono aggiudicate materia-
li didattici utili ad approfondire alcune tematiche inerenti il
mondo elettrotecnico: domotica, illuminazione e normative di
settore.
News.indd 16 27/06/2014 14:56:13
NEWS
Ecolamp:
raccolta
differenziata
delle sorgenti
luminose
L’Italia si posiziona al quinto posto nella raccolta di lampadine a basso consumo in Eu-
ropa nell’anno 2013, con 2.380 tonnellate di sorgenti luminose raccolte e trattate. Lo ha
reso noto Ecolamp, il Consorzio italiano che opera nel riciclo dei rifiuti del comparto R5
dei RAEE, l’unico segmento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE)
a registrare un segno positivo anche a chiusura del 2013.
Se, come evidenziato dal rapporto Ambiente Italia 2014, l’Italia è leader europeo nell’in-
dustria del riciclo, in particolare dei metalli ferrosi, plastica e tessili, per la raccolta delle
lampadine a basso consumo scende al quinto posto. In termini assoluti, l’Italia segue la
Spagna (oltre 2.500 tonnellate), la Francia (4.590 tonnellate), il Regno
Unito (5.370 tonnellate) e la Germania (oltre 9.600 tonnellate). Buoni
risultati per l’Italia dal punto di vista dell’incremento annuo, con il 14
per cento in più di lampadine raccolte sul 2012. Dal dato di raccolta
procapite risulta che in media un cittadino italiano ha raccolto circa
0,039 kg di lampadine a basso consumo nel 2013, mentre un cittadino
tedesco ben 0,117 kg.
I dati elaborati provengono dal network che riunisce i principali Con-
sorzi europei di raccolta di lampadine a basso consumo, cui Ecolamp
aderisce. Le elaborazioni tengono conto sia della raccolta avvenuta
tramite i canali obbligatori, sia di quella proveniente da eventuali
canali volontari: il dato italiano, quindi, prende in considerazione il
conferimento del materiale alle Isole Ecologiche cittadine e quello
derivante dai canali della distribuzione (1.116 tonnellate), oltre alla
raccolta volontaria di Ecolamp dedicata ai professionisti del settore
(1.264 tonnellate).
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08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Conergy:
fornitura
di energia
elettrica
AVE:
110 anni
di storia
Con l’obiettivo di costituire un efficace portafoglio di prodotti e servizi,
Conergy ha recentemente aggiunto un nuovo servizio e sarà in grado
di stipulare contratti di fornitura di energia elettrica con i propri clienti.
Dopo aver ampliato le gamme prodotti, l’azienda ha finalizzato un accor-
do di collaborazione con un importante operatore del mercato energia,
Enegan (Gruppo Gan), società trader di energia elettrica e gas, per avvia-
re questa nuova e importante attività.
La rete di Installatori Accreditati Conergy Italia (IFAC) potrà d’ora in
avanti proporre interessanti contratti di fornitura di energia ai propri
clienti esistenti e potenziali, diventando sempre più i referenti a 360° per
la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici e industriali.
Enegan si distingue per la trasparenza della proposta e per il forte
orientamento al cliente, al quale si rivolge con un approccio di consu-
lente in materia di energia. Da sempre segue le linee guida di garanzia
energetica e attenzione all’ambiente, facendosi promotrice di soluzioni
ecocompatibili.
Tutte queste caratteristiche rendono l’azienda un partner ideale per Co-
nergy che con la sua rete di vendita, le competenze tecniche e commer-
ciali, le conoscenze e le professionalità specifiche nel settore e il rispetto
di standard qualitativi implementerà al meglio la nuova iniziativa.
La fornitura di energia elettrica va ad ampliare ulteriormente il già ricco
portafoglio di Conergy, che mira ad offrire la massima qualità disponibile
sul mercato per realizzare impianti completi, integrati e all’avanguardia.
Quest’anno AVE celebra 110 anni di attività e ha deciso di festeggiare il nuovo ed importante
traguardo con le persone che nel corso degli anni hanno dato il loro contributo nel far crescere
l’azienda, fino a farla diventare una realtà di eccellenza nell’ambito dei produttori di apparec-
chiature elettriche ed elettroniche di qualità, capace di offrire risposte razionali ed adeguate
all’evoluzione delle esigenze impiantistiche civili ed industriali.
Fondata nel 1904, Ave ha sede a Rezzato, in provincia di Brescia e conta più di 200 dipendenti.
Guidata dal Dottor Alessandro Belli, nei primi anni del Duemila ha visto l’ingresso dei figli
Emanuele, Tommaso e, in seguito, Clementina, sui quali si basa la continuità e il futuro dell’a-
zienda stessa, con ruoli di primo piano nel marketing e comunicazione e nel commercio.
Fin dai suoi esordi, la società ha seguito una filosofia aziendale ben precisa, dove l’innovazio-
ne tecnologica e l’attenzione al design hanno dominato l’intera produzione aziendale. Non a
caso architetti e designer di fama come Giò Ponti, Andries Van Onck e Makio Hasuike hanno
collaborato con l’azienda nella realizzazione di soluzioni sempre più presenti in ogni angolo
del mondo.
In un ambito in continua evoluzione, l’azienda ha saputo comprendere rapidamente le nuove
esigenze del mercato ed offrire soluzioni basate sull’elevata tecnolo-
gia e sull’indubbia personalità ed eleganza estetica, creando prodotti
all’avanguardia adatti a stili ed ambienti differenti.
Oggi conta al suo interno ben 6 Divisioni strategiche di prodotto di-
stinte in: Serie Civili; Domotica e Gestione Alberghiera; Sicurezza;
Scatole, Contenitori e Centralini; Apparecchi Modulari; Ventilazione.
L’elevato grado di specializzazione e di attenzione alla qualità, con
gestione e controllo di tutti i processi aziendali, dalla progettazione
alla produzione, dall’amministrazione alla logistica, le ha consentito
di ottenere, fin dal 1995, la Certificazione Sistemi di Qualità - CSQ in
conformità alle severe norme UNI EN ISO 9001.
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Solarexpo:
il fotovoltaico
in Italia è vivo
09Anno 5, N.5
Si è chiusa l’edizione 2014 di Solarexpo - The Innovation Cloud, a Fiera Milano, con il dato
di 14.200 visitatori professionali in tre giornate di manifestazione.
A conferma della crescente domanda di aggiornamento professionale, indispensabile
nell’era post incentivi, i 50 convegni ed eventi speciali hanno registrato 6.000 presenze e
l’intervento di 400 relatori. «La significativa affluenza di visitatori, per di più quest’anno
particolarmente profilati dal punto di vista professionale», ha affermato Luca Zingale,
Direttore scientifico dell’evento, «è un chiaro segnale della fiducia che il mercato interno
stia ripartendo. In parallelo, le aziende dovranno mantenere un forte orientamento verso
l’estero, dove la domanda di energia verde è in crescita esponenziale».
Anche dopo la fine degli incentivi nell’estate scorsa, il fotovoltaico in Italia è vivo e vegeto.
Grazie alle detrazioni fiscali del 50 per cento in 10 anni per le ristrutturazioni edilizie,
installare pannelli solari per produrre elettricità resta ancora un ottimo investimento per
le famiglie. Un piccolo impianto da 3 kW, con un costo indicativo di circa 7÷7.500 euro, che
produce 3.300÷4.500 kWh l’anno (a secondo della località italiana in cui è situato), con gli
sgravi si ripaga in 6÷8 anni e sulla sua vita utile (almeno 25 anni) garantisce un risparmio
netto di oltre 20.000 euro, come mostrano i dati emersi nel corso della manifestazione.
Anche per le imprese, l’opzione fotovoltaico è economicamente interessante, sebbene
queste non possano godere degli sgravi fiscali. Le PMI italiane, che pagano l’energia il 30
per cento in più della media dell’Eurozona, possono alleggerire notevolmente la bolletta
installando sul proprio tetto un impianto fotovoltaico. Il risparmio è tanto più elevato
quanto più i consumi si concentrano nelle ore di produzione giornaliere: utilizzando di-
rettamente l’elettricità solare prodotta dal proprio impianto non si paga il costo del kWh
prelevato dalla rete, con un risparmio che può arrivare al 37÷50 per cento in meno.
Grazie al forte calo del prezzo degli impianti e alla combinazione tra bollette salate e
una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta “grid
parity”, cioè il momento in cui prodursi l’elettricità dal solare è conveniente rispetto ad
acquistarla dalla rete, anche senza alcun incentivo. Oggi la parola d’ordine per imprese
e famiglie è autoconsumo. Senza più incentivi è meglio utilizzare l’elettricità prodotta
dal proprio impianto fotovoltaico, facendo, quindi, coincidere produzione e consumi. Ma
non sempre ciò è possibile. Diventa allora molto utile abbinare al fotovoltaico una serie
di tecnologie come i sistemi di domotica, che gestiscono in modo intelligente i carichi
elettrici; oppure per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni potranno ser-
vire le pompe di calore, apparecchiature ad alta efficienza alimentate dall’elettricità che
consentono di risparmiare sul gas. Per elevare la quota di autoconsumo da solare c’è
grande attenzione anche per le batterie e per gli inverter integrati con accumuli, nuovi
componenti del sistema fotovoltaico che permettono di immagazzinare l’energia dell’im-
pianto che non si consuma sul momento, per poterla utilizzare, ad esempio, di sera.
SPS IPC
Drives Italia:
vetrina della
tecnologia
Con 21.128 visitatori (+17% sulla precedente edizione) si è chiusa al di sopra
delle più rosee previsioni SPS IPC Drives Italia, la tre giorni dell’automazione
di Parma.
Dal 20 al 22 maggio i visitatori e i 584 espositori (+13%) hanno dato vita ad
una manifestazione in cui si è respirata un’aria carica di positività e di voglia
di fare, in linea con la tendenza di mercato del comparto dell’automazione,
che prevede quest’anno una crescita pari al 5÷7%.
Il format della manifestazione si è confermato vincente,
in quanto ha favorito l’incontro e il confronto tra operatori
del mercato e ha offerto numerosi spunti di riflessione e
approfondimento per i prossimi mesi.
Particolarmente apprezzate le Tavole Rotonde dedicate
ai vari settori dell’industria, alle quali hanno partecipato
responsabili di numerose aziende italiane e utilizzatori
finali di componenti di automazione.
I risultati ottenuti quest’anno non possono che rappre-
sentare un nuovo stimolo per l’edizione del prossimo
anno (Parma, 12-14 maggio 2015), per renderla ancora
più ricca di contenuti e riconfermarla come vetrina italia-
na della tecnologia.
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10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
BTicino:
cambio
al vertice
Forum
Meccatronica:
innovare e
competere con
le tecnologie
dell’automazione
Capofila del Gruppo Legrand in Italia, BTicino ha un nuovo Amministratore Delegato:
è Franco Villani, attuale Vice Direttore Generale, che subentra nella posizione a Paolo
Perino, chiamato dal Gruppo francese ad assumere il ruolo di Direttore della Business
Unit Building Systems. Perino conserva la carica di Presidente e la responsabilità delle
funzioni industriali dell’azienda italiana.
Villani, classe 1962, novarese, sposato e padre di una figlia, è laureato al Politecnico
di Milano in Ingegneria Elettrotecnica. Dopo una breve esperienza in Enel,
entra nel 1990 in BTicino come Assistant Product Manager e continua il suo
percorso fino alla posizione di Marketing Manager per i prodotti industriali.
A quella maturata nella funzione marketing associa successivamente un’e-
sperienza significativa in ambito vendite, nel ruolo di Responsabile della
Regione Lombardia, ed infine, nel 1997, arriva a ricoprire la posizione di Di-
rettore Commerciale.
In questo ruolo ha gestito il processo d’integrazione delle varie marche del
Gruppo Legrand in Italia e delle varie acquisizioni realizzate: Legrand, Zuc-
chini, Cablofil, Metasystem Energy e Vantage.
Lo scorso mese di aprile è stato nominato alla Presidenza di Metel, società
partecipata dalle principali Associazioni della filiera elettrotecnica e dell’illu-
minazione.
Franco Villani, oltre a quella di Amministratore Delegato, manterrà ad interim
anche la posizione di Direttore Commerciale di BTicino.
Rinnovata la collaborazione tra ANIE Automazione e Messe Frankfurt Italia in
vista dell’organizzazione della prima edizione del Forum Meccatronica: “Inno-
vare e competere con le tecnologie dell’automazione”, in programma a Berga-
mo presso l’avveniristica struttura del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro
Rosso il prossimo 24 settembre.
Il Forum nasce dall’esigenza di creare un evento fortemente verticale, non solo
dal punto di vista settoriale, ma anche territoriale, coinvolgendo di volta in volta
differenti distretti industriali del panorama italiano.
Un nuovo evento, dunque, che focalizza l’attenzione su progetti atti alla divul-
gazione della conoscenza delle tecnologie e alla promozione delle stesse sul
mercato. Il format è quello di una mostra/convegno rivolta ai costruttori di mac-
chine per la produzione industriale e agli utilizzatori finali di tecnologie mecca-
troniche. L’obiettivo della giornata è il confronto aperto e fattivo tra realizzatori
e utilizzatori di soluzioni meccatroniche e fornitori di componenti e sistemi per
l’automazione avanzata. Investire in innovazione significa porre le basi per la
crescita futura di un Paese, soprattutto in una fase congiunturale che presenta
forti elementi d’instabilità come quella odierna e che limita, di fatto, le risorse
per nuovi investimenti. Investire in innovazione è essenziale per intercettare le
opportunità che potranno scaturire dal consolidamento della ripresa interna-
zionale.
Fra i nuovi mercati nati dalle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica
si colloca la Smart factory, ossia la fabbrica resa evoluta e intelligente dove le
tecnologie meccatroniche rivestono un ruolo fondamentale. La meccatronica
ha un’importante ricaduta sulla competitività di un’azienda; infatti, progettare
in un’ottica meccatronica significa integrazione di tecnologie e soluzioni, ma
anche nuove metodologie gestionali e di utilizzo della conoscenza. Nella fase
di sviluppo il principale driver è costituito dalle esigenze specifiche del cliente
che grazie alla meccatronica ottiene una macchina sempre più affidabile e in
grado di implementare servizi sofisticati ed innovativi. Un impegno costante alla
riduzione dei consumi energetici può rappresentare per il sistema industriale
uno strumento per abbattere i costi del processo produttivo e un’occasione per
sollevare il proprio standard competitivo sui mercati internazionali. In tale am-
bito, ai fini della realizzazione d’interventi di efficienza energetica, l’impiego di
soluzioni meccatroniche consente un’ottimizzazione dell’utilizzo di energia.
Franco Villani,
Amministratore Delegato
BTicino
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NEWS
www.commercioelettrico.com
Vortice:
60 anni
di attività
B&R
Automazione
Industriale:
sicurezza in
primo piano
11Anno 5, N.5
Lodevole traguardo quello raggiunto da Vortice Elettrosociali, che quest’anno compie i 60
anni di attività, chiudendo il 2013 con un fatturato di circa 52 milioni di euro.
Era il 1954 quando Attilio Pagani seppe intuire e anticipare i bisogni ancora inespressi in
un’Italia che stava rinascendo dalle macerie della guerra e fondò, in un capannone di Viale
Montenero a Milano, un’impresa che in pochi anni si pose ai vertici di mercato nella creazione
di prodotti in grado di migliorare la qualità della vita di coloro che li avrebbero utilizzati.
Dal nome di un aspiratore per cucina, primo prodotto di successo che si afferma sul mercato,
nasce Vortice Elettrosociali che nel corso degli anni amplia sempre più la sua produzione
nel settore del trattamento dell’aria. Dopo le cappe aspiranti, gli umidificatori, gli aspiratori
e i ventilatori, che hanno reso ogni ambiente più abitabile, nasce la linea degli apparecchi
che eliminano le impurità dell’aria, contribuendo alla salvaguardia dell’igiene. Iniziano così
importanti collaborazioni con Laboratori e Istituti universitari per attività di ricerca sui temi
dell’aerazione, della ventilazione e della depurazione.
Nel 1962 avviene la realizzazione del primo vero insediamento industriale di 6.000 m2
a
Peschiera Borromeo, ai confini di Milano, ma, a fronte del cre-
scente successo si rende necessario, dieci anni dopo, un poten-
ziamento degli apparati produttivi. Nasce così nel 1972 l’attuale
stabilimento a Zoate di Tribiano (MI), che oggi impiega circa
170 dipendenti e ospita dalla Direzione Generale, alle funzioni
Commerciali e di marketing, il Centro di Ricerca e sviluppo con i
laboratori, la produzione e il servizio di pre e post vendita.
Nel 1974 Attilio Pagani inizia la sua espansione all’estero con l’a-
pertura di una Filiale in Francia, a Parigi, e nel 1978 a Londra. Oggi
il Gruppo Vortice vanta 3 Filiali Commerciali in Francia, Inghilterra e
Costa Rica, 1 Società Commerciale e Produttiva in Cina e 1 Ufficio di
Rappresentanza in Russia.
A metà degli anni ’70, quando la crisi del petrolio aveva causato
l’aumento del costo dell’energia, il dinamico Imprenditore decide
di entrare nel settore dei piccoli apparecchi per il riscaldamento elettrico, producendo ter-
moconvettori e negli anni ’80 entra nel mercato con una gamma di ventilatori da soffitto,
lanciandone così la moda.
Fin dalle sue origini, la produzione Vortice ha sempre dato una grande rilevanza alla forma
estetica e al design dei prodotti, mantenendo costanti collaborazioni con studi di Architetti e
Designer affermati del calibro di De Matteis, Zanuso, Trabucco, Vecchi, ottenendo nel corso
degli anni numerosi riconoscimenti come il Premio “Compasso d’Oro” conferito all’Azienda
nel 1987 per “l’impegno posto nella qualificazione di prodotti attraverso il design”.
Dall’esperienza e dalla collaborazione di tre aziende ai vertici nei rispettivi settori operativi
– B&R, Comau e Heidenhain, nascono due appuntamenti con un unico obiettivo: illustrare
in modo realistico, chiaro ed esaustivo come l’adeguamento alle normative sulla safety
rappresenti un’opportunità da sfruttare a proprio vantaggio per migliorare la produttività e
la competitività sul mercato, e non solo un’incombenza necessaria.
Con SafeMotion Experience, i temi della sicurezza in ambito di automazione industriale
saranno, infatti, al centro dell’attenzione il 18 giugno, a Bologna, e il 2 luglio, a Milano.
L’agenda degli incontri prevede, attraverso un percorso logico ben definito, l’analisi dei
diversi aspetti legati alla sicurezza delle macchine e dei singoli componenti delle stesse
con interventi tecnici delle tre aziende organizzatrici. Sarà dimostrato come sia possibile
operare con parti di macchine e impianti in movimento senza dover arrestare il processo.
Le giornate saranno arricchite dalla presenza di un esperto in ambito di certificazione
dell’I.C.E.P.I., in apertura e chiusura delle sessioni mattutine, che fornirà informazioni e
consigli pratici per l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza.
Nel pomeriggio saranno protagoniste le aziende utilizzatrici con la presentazione di casi
applicativi reali.
Entrambi gli appuntamenti “SafeMotion Experience” sono rivolti a costruttori di
macchine, utenti finali, system integrator e, più in generale, agli operatori coinvolti
sui temi della sicurezza di macchine e impianti.
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Concord:
illuminazione
museale
12 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Helvar:
collaborazione
con Samsung
per i moduli LED
Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia ha ospitato, fino al 2 marzo scorso, la prima mo-
stra monografica e antologica dedicata al pittore veneziano Carlo Saraceni.
La mostra si snoda in maniera cronologica e l’allestimento è pensato per scandire con i
colori le varie fasi della poetica di Saraceni: dalle opere giovanili più improntate al natu-
ralismo, passando per i dipinti del periodo maturo commissionati dalle più illustri per-
sonalità del tempo, fino ad arrivare ad esempi della diffusione del linguaggio del pittore
attraverso la sua scuola.
Grandi strutture autoportanti anteposte alle pareti delle sale ospitano al loro interno le
creazioni di Saraceni: quasi a creare stanze nelle stanze, queste architetture dalle tinte
forti e il pavimento scuro realizzato con la moquette blu, contrastano con il “tromp l’oeil”
delle pareti e i soffitti a cassettoni rinascimentali.
L’illuminazione generale delle sale è volutamente quasi assente
e, quindi, gli ambienti rimangono nel loro insieme poco illuminati:
per contrasto le opere, perfettamente illuminate grazie al progetto
dello Studio Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi, emergono dalla
penombra e catturano la scena con i loro colori vividi esaltati dalle
tinte forti delle pareti. La luce crea un effetto scenografico molto
suggestivo. I dipinti sembrano galleggiare sostenuti dalla luce che
si origina direttamente dalle pareti.
Per ottenere questo risultato i corpi illuminanti, tutti a LED, sono
stati nascosti nelle velette e nelle basi che fanno da cornice alle pa-
reti e sono del tutto invisibili agli occhi dei visitatori. Contrariamente
a quanto avviene di solito, l’illuminazione principale è posta sotto ai
quadri ed è fornita da 1 o 2 barre a LED.
In numerosi casi tuttavia tale illuminazione è stata potenziata ag-
giungendo nella parte superiore faretti Beacon LED Diode Pro Ac-
cent di Concord, che permettono di illuminare le opere più grandi
nella loro interezza, o di evitare le ombre portate, determinate sui
dipinti dalle cornici più sporgenti.
Azienda che produce componenti energeticamente effi-
cienti e soluzioni per l’illuminazione e il controllo della
luce, Helvar ha annunciato ufficialmente l’ingresso nel
mercato dei moduli LED attraverso un accordo di colla-
borazione con Samsung, che le metterà a disposizione
il meglio delle proprie tecnologie applicate ai moduli
LED per poter offrire ai clienti una gamma di soluzioni
sempre più completa nell’ambito delle tecnologie per il
lighting.
In questo modo la società finlandese, che negli ultimi
anni ha sviluppato una gamma di alta qualità di driver e
dispositivi di controllo della luce per i LED, potrà offrire
ai propri clienti soluzioni complete tra le più efficienti,
compatibili e affidabili sul mercato. Helvar ha presenta-
to le prime 3 famiglie di moduli LED durante il Light +
Building, ottenendo un notevole riscontro da parte dei
propri clienti. I primi moduli lanciati sul mercato sono
le famiglie COB (Chip On Board), Linear e Multiplex,
destinate rispettivamente alle tre principali categorie di
apparecchi: downlight, apparecchi lineari e quadrati. I
prodotti saranno in commercio a breve. Oltre ai nuovi
articoli che andranno ad arricchire il catalogo di pro-
dotti, Helvar completerà il lancio con un’interessante
offerta di strumenti di calcolo e progettazione e conti-
nuerà, comunque, ad investire massicciamente nell’in-
teressante settore della tecnologia LED.
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editoriale
13Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Cari lettori e cari Soci FME,
i mesi che precedono la pausa estiva saranno mesi importanti, densi di avvenimenti e incontri
finalizzati a dare seguito ai progetti e alle iniziative sulle quali la Federazione sta lavorando.
Come già anticipato, nel corso del mese di giugno e di luglio io e i miei collaboratori saremo
presenti agli incontri delle Associazioni Regionali con la finalità e l’obiettivo di compattare e ri-
vitalizzare i gruppi regionali, alcuni dei quali hanno particolarmente accusato questo momen-
to di crisi accantonando, come spesso purtroppo capita, gli appuntamenti locali, ritenendo
erroneamente che fossero in alcuni casi perdite di tempo e ci fossero altre attività a cui dare
priorità.
Indubbiamente, inutile negarlo, il lungo periodo di difficoltà del settore non ha certo contri-
buito negli ultimi tempi a creare le condizioni idonee per un sano sviluppo di quello spirito
collaborativo tra colleghi che è la base della vita associativa. Però è altrettanto indubbio che è
proprio nei momenti di difficoltà che dallo stare assieme possono nascere soluzioni a problemi
comuni e progetti che possono contribuire a far crescere il nostro business.
Cito solo, per fare alcuni esempi, alcune iniziative sulle quali FME sta lavorando e che trovano
negli ambiti regionali il contesto ideale per svilupparsi e portare ai soci quei vantaggi reali e
concreti per i quali sono state pensate e sviluppate.
Indirizzate al comparto aziendale va citato il consolidamento della centrale rischi, la certifica-
zione dell’area Credito Management e la certificazione del rating, così come l’invio a tutti i soci
dello studio di Benchmarking dei bilanci di produttori e distributori, patrimonio di informazioni
utili per posizionare la propria azienda nel contesto del settore di riferimento.
Verso il mercato non si può non parlare, invece, del Listino Servizi e del Listino Cavi, delle
statistiche, di Electrocod, così come di assoluta priorità, anche per gli sviluppi che potrà avere
nell’immediato futuro, è Communication Warehouse.
Di questo e di tanto altro parleremo e ci confronteremo con gli imprenditori locali nelle riunioni
in Piemonte, Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, per poi via
via visitare anche le restanti zone d’Italia. Come già detto per altro ci piacerebbe che questi
incontri fossero anche l’occasione per ascoltare nuove proposte e suggerimenti fatte diretta-
mente dai Soci al fine di venire sempre più incontro alle richieste della base associativa.
Prima di chiudere questo spazio vorrei menzionare un’altra importante iniziativa che, se andrà
in porto, potrà portare vantaggi indiscutibili alla nostra categoria: mi piace parlarne anche
perché dimostra come FME sia cresciuta in fatto di credibilità e di rappresentatività tanto da
essere al fianco di ANIE nella proposta che come Prosiel stiamo portando all’attenzione del
MISE, Ministero per lo Sviluppo Economico, relativa ad un provvedimento governativo che ab-
bia ad oggetto il tema delle verifiche degli impianti elettrici nelle abitazioni. Con l’obiettivo pri-
mario di salvaguardare la sicurezza degli impianti nelle case, evitando e riducendo gli incidenti
domestici ancora molto numerosi, si può ottenere, infatti, un grosso ritorno economico nel
rifacimento degli impianti stessi, puntando soprattutto sulla domotica, sulle nuove tecnologie
di controllo e modulazione dell’energia e su tutte le altre nuove possibilità. Senza entrare per
ora troppo nel merito, essendo ancora nella primissima fase di studio di fattibilità del progetto,
anticipiamo che la proposta è quella di costituire un Ente, copartecipato pubblico/privato sul
modello dell’analogo Consuel operante in Francia che, partendo da una dotazione economica
iniziale, si faccia carico di effettuare le verifiche a campione. La proposta per ora è quella di
partire con un test su Roma, su un campione di circa 10.000 abitazioni.
L’iter è sicuramente lungo e sappiamo bene che quando si ha a che fare con le istituzioni nulla
è mai certo, però la prima risposta avuta dal Ministero è stata positiva ed è indubbio che se l’i-
niziativa andasse in porto il nostro settore potrebbe beneficare di ritorni economici importanti.
Vi terremo ovviamente aggiornati, intanto buona lettura a tutti!
Giampaolo Ferrari
Presidente FMEVuoi dire la tua opinione sull’editoriale o
suggerire argomenti su cui dibattere?
Scrivi a: relazione.esterne@fmeonline.it
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14 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Quali saranno le
tendenze che si stanno
delineando negli
attuali scenari?
Quale futuro
per la
distribuzione
di materiale
elettrico?
Lo chiediamo ad Antonello Garzoni, Docente
di strategie competitive presso l’Università
Bocconi e Direttore del Master in Impren-
ditorialità e Strategia Aziendale della SDA
Bocconi, che ha illustrato la sua visione nel
corso dell’evento organizzato da FME in oc-
casione di Solarexpo 2014, tenutosi a Fiera
Milano lo scorso 7 maggio.
Che ne pensa del mercato elettrico attuale?
«È un mercato sicuramente difficile di que-
sti tempi; però ci sono spazi di crescita in
aree come la domotica, oppure con l’iden-
tificazione di nuovi ambiti come la cantieri-
stica navale o l’automazione. Comunque la
necessità è quella di specializzarsi».
Quali consigli per un mercato
così frammentato?
«In un contesto come questo bisogna fare
squadra, lavorare con un gruppo compatto
che sia in grado di giocare un ruolo impor-
tante sia per un migliore servizio a livello lo-
cale, sia per la capacità di giocare una par-
tita con i clienti di mercati importanti, dove
si ha la capacità di specializzarsi in ambiti
interessanti e su delle nicchie di maggiore
crescita e maggior valore».
È vero che si salveranno grandi e piccoli
distributori e soccomberanno i medi?
«Al contrario; io credo che i piccoli hanno si-
curamente delle difficoltà legate alla massa
critica, ma comunque riescono a presidia-
re il loro mercato. Il grande distributore in
questo momento ha delle grandi difficoltà
perché reagisce male alla contrazione di
mercato. Sul medio, bisogna prima di tut-
to capire che cosa s’intende per medio. Il
medio/grande è quello che nel mercato va
bene, come dimostrano peraltro i dati di
redditività, mentre il medio/piccolo è quello
che probabilmente ha le maggiori difficoltà.
In questo contesto, è importante gestire un
discorso di cooperazione ad ampio raggio,
ovvero la capacità di giocare un ruolo un po’
più ampio per un presidio dei mercati più
interessanti e per dare anche un servizio
all’industria (che qui è grande) e necessita
di partner preparati. Quindi riuscire a diven-
tare più grande diventa un obiettivo primario
per gli attori medio/piccoli».
I movimenti di aggregazione tra distributori
sono un’inevitabile conseguenza?
«L’Italia non è fatta normalmente da im-
prenditori con un alto grado di altruismo e
desiderio cooperativo. L’obiettivo non è dun-
que quello di forzare processi aggregativi,
ma di fare un vero gioco di squadra. Con un
ruolo che possa essere di sistema e di van-
taggio per tutti».
a cura della Federazione
Antonello Garzoni, Docente
di strategie competitive presso
l’Università Bocconi e Direttore del
Master in Imprenditorialità e Strategia
Aziendale della SDA Bocconi
Negli ultimi anni, il livello di redditività media del
settore della distribuzione è progressivamente
diminuito, attestandosi su livelli molto bassi
Nello stesso periodo, la redditività del comparto dei
produttori di materiale elettrico appare decisamente
più stabile e si attesta su livelli mediamente più elevati
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Break
the wall
La crisi finanziaria
ha da tempo fatto
emergere il ruolo
determinante del
processo legato al
credito all’interno
di tutte le imprese
Mentre su tutti gli indicatori relativi alla
fiducia delle imprese e del mercato, si as-
siste ad un timido trend positivo anche per
i prossimi mesi, sul versante finanziario
le imprese italiane del terziario tornano
timidamente a fare capolino negli uffici
degli istituti di credito nel primo trime-
stre 2014 per chiedere un fido, un finan-
ziamento, oppure la rinegoziazione di un
fido o di un finanziamento esistente: sono
state il 14,6 per cento contro il precedente
10,8 per cento.
Resta problematica la situazione della
domanda e dell’offerta di credito. È bene,
tuttavia, evidenziare come in qualche modo
la riduzione del credito concesso alle im-
prese da parte delle banche sembri lieve-
mente allentarsi con l’inizio del 2014.
Rimane, infatti, bassa, ma in leggera cre-
scita, la cosiddetta area di stabilità, ovvero
la percentuale di coloro che ottengono il
credito con un ammontare pari o superiore
rispetto alla richiesta (25,4 per cento su
23,8 per cento) e diminuisce l’area di irri-
gidimento, corrispondente alla quota delle
imprese che si sono viste accordare un
credito inferiore rispetto a quello richiesto
e delle imprese che non se lo sono viste
accordare affatto (50,7 per cento su 52,3
per cento).
La situazione resta, comunque, preoccu-
pante, non fosse altro per il fatto che la
quota delle risposte negative si conferma
più elevata rispetto a quella delle domande
accolte (come accade ormai da un anno e
mezzo).
Alla luce di tutto ciò, si assiste ad una so-
stanziale invarianza nei giudizi negativi de-
gli imprenditori relativamente ai costi dei
servizi bancari nel loro complesso.
Al di là di quanto possa fare l’intervento
della banca centrale penalizzando i deposi-
ti bancari, oggi gli indicatori sul fabbisogno
finanziario relativi alla capacità di far fron-
te agli impegni assunti sono e rimarranno
negativi; da qui nasce il titolo dell’articolo:
il “muro da rompere”. I grossisti, sollecitati
da FME, hanno applicato con successo,
dalla sua uscita nel 2012, la legge 192 re-
lativa al mancato rispetto dei termini di pa-
gamento della Pubblica Amministrazione,
ma ancora oggi sono chiamati a reggere
da soli il peso finanziario verso la propria
clientela con la conseguenza che l’indica-
tore dei giorni crediti verso la stessa sta
aumentando anche quest’ anno.
L’aumento è dovuto ad una serie di fatto-
ri quali: riduzione dei fatturati di vendita,
continue richieste di piani di rientro e una
persistente insolvenza; l’insieme di que-
sti fattori fa sì che la velocità di rientro
sia inferiore alle attese logiche e ai rischi
settoriali, con presumibili perdite che non
giustificherebbero i rischi assunti, specie
di fronte alla perdita di marginalità degli
ultimi anni.
I grossisti dovrebbero fare su questi temi
maggior sistema, insieme ai fornitori, visto
che anche questi ultimi sono interessati al
fenomeno, sia per le loro vendite dirette
alla clientela “comune”, sia per condivi-
derne i rischi e monitorare la “salute” fi-
nanziaria dei propri clienti e del mercato,
evitando inutili e dannosi “transfer order”
in sottocosto.
Occorre, quindi, abbattere il muro della
riservatezza in un processo orizzontale di
trasparenza al mercato, iniziando dalla
richiesta istruttoria delle procedure di af-
fidamento sul modello bancario, creando e
diffondendo un progetto di filiera con l’ap-
poggio del sistema bancario (vedi Confidi),
nel quale potranno trovare la giusta collo-
cazione tutte quelle Associazioni che han-
no interesse a far crescere e consolidare le
imprese socie, abbattendo così il muro at-
tuale e ricostruendo quel clima necessario
e consapevole per lo sviluppo del settore di
fronte alle nuove sfide dei mercati a “valore
aggiunto”.
Giancarlo Profeti
15Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Giancarlo Profeti, Direttore FME
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I primi vincitori e le
loro opinioni
Primi
vincitori
Oscar
Toplevel
Abbiamo intervistato alcuni collaboratori delle
società che si sono aggiudicate il primo OSCAR
TOPLEVEL, dedicato all’associato FME che più
si è distinto nella crescita professionale dei
propri collaboratori.
I primi ad aggiudicarsi l’OSCAR TOPLEVEL
sono MEF e il Gruppo Fogliani.
Siamo andati a fargli visita e abbiamo raccolto
le loro opinioni su CommunicationWarehouse.
Ci hanno raccontato le loro professionalità e le
attività quotidiane che svolgono, la loro visione
sul portale, elencando i motivi che li portano a
leggere regolarmente le newsletter dei produt-
tori. Ne abbiamo ricavato sei video interviste
che ora condividiamo con tutti gli utenti del por-
tale. Dalla loro esperienza abbiamo acquisito i
vantaggi offerti da CommunicationWarehouse,
sopra a tutti la tempestività nella ricezione del-
le informazioni sui prodotti che ricevono diret-
tamente sulla propria postazione, informazioni
facili che aiutano nel lavoro quotidiano e che
permettono di essere al passo con i tempi.
In molti casi ci segnalano di aver trovato, nelle
newsletter di CommunicationWarehouse, delle
soluzioni che sono state immediatamente utili
nella soddisfazione del cliente.
In sintesi ci hanno lasciato il messaggio che
“essere informati tempestivamente e con sem-
plicità è utile per migliorare la soddisfazione
del cliente”.
Come spesso accade l’appetito vien mangiando
e di conseguenza sono emerse le richieste, pri-
ma fra tutte “aumentare il numero di produttori
aderenti a CommunicationWarehouse”.
Allargare la gamma di prodotti trattati nel
portale coprendo tutti i prodotti che gestiscono
quotidianamente.
Altro punto da incrementare è una maggiore
profondità tecnica sui prodotti presentati.
Ancora una volta emerge la sete d’informazioni
da parte delle migliori figure professionali, forti
della consapevolezza che “solo un maggiore
livello di conoscenza può fare la differenza nel
soddisfare clienti sempre più esigenti”.
Enrico Renato Viscardi
Claudio Casarotto
Fogliani
Paolo Tassi
Fogliani Franchini
Mirko Iavarone
Fogliani
Stefano Solli
MEF
Antonio Peccerillo
MEF
Laico Possemato
MEF
ABB
BM Group
Bocchiotti
BTicino
Comelit
Fox & Parker
Gewiss
Hager
Osram
Philips
Riello UPS
Scame Parre
Schneider Electric
Siemens
Soler & Palau
Vimar
Vortice
I Partner di
CommunicationWarehouse2
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Portare
all’estero Metel
o aprirsi verso
gli standard
stranieri?
Carlo Carrara, in
occasione dell’uscita
dal CDA Metel,
ci saluta con una
riflessione sul futuro
dell’azienda
Analizzando il contesto italiano, Metel ha
avuto una rapida evoluzione in termini tec-
nologici ed un’accentuata penetrazione del
mercato da quando ai servizi di base di tra-
smissione dei documenti, sono stati affian-
cati servizi aggiuntivi volti alla risoluzione di
problematiche settoriali ed individuali, e fina-
lizzati a migliorare notevolmente l’efficacia e
la completezza dello scambio informativo nel
contesto della filiera elettrica.
Stiamo,tuttavia,raggiungendounasituazione
di stallo: il parco utenti negli anni di significa-
tiva espansione è stato mantenuto circoscrit-
to a solo due livelli della filiera: produttori e
distributori. Solamente nell’ultimo triennio si
è riusciti a raggiungere una modesta apertu-
ra verso quelle Software House che offrono
servizi proprio ai soggetti della filiera elettri-
ca. Ciò nonostante, non si è ancora riusciti a
fare accettare totalmente il concetto che sta
alla base di uno “standard”, ovvero che per
essere tale ed affermarsi in modo solido e
duraturo, debba essere diffuso il più possibile
e non essere limitato a diventare il linguaggio
di pochi. Chi adotta uno “standard” lo fa con
l’intento di ridurre i costi e semplificare le
operazioni di scambio documentale ed infor-
mativo, e deve avere la certezza che questi si
diffondano in modo permanente e stabile nel
mercato in cui opera. Ogni atteggiamento di
chiusura verso la libera diffusione aumenta il
rischio che altri standard finiscano col sop-
piantare lo “standard riservato” fino al punto
di renderlo inutile.
Con lo standard Metel si sono raggiunti risul-
tati importanti nella filiera elettrica in Italia
(pur considerando l’esclusione degli installa-
tori), mentre nel contesto europeo ci si trova
in una posizione molto fragile, soprattutto se
la si rapporta alla diffusione, alla potenza, e
all’“anzianità” di standard non soggetti a li-
mitazioni di sorta. Penso quindi che se Metel
rimarrà chiusa continuando a blindare il par-
co degli utenti, non reggerà al confronto con
gli standard diffusi in Europa. Al momento
non penso che ci siano prospettive di cam-
biamento radicale di questa impostazione
che ha ormai assunto un ruolo strategico, ed
è consolidata e radicata in modo indiscutibi-
le. Le rigide posizioni dei due soci principali,
anziché essere affrontate sui giusti tavoli di
discussione, sono state portate irrisolte an-
che nell’organo di controllo di Metel, che non
ha alcuna competenza per poterle discutere
e modificare.
È per questo motivo che definisco sostanzial-
mente di stallo la posizione attuale di Metel.
In questo quadro non molto edificante, vedo
tuttavia una strada molto interessante non
nel rimuovere gli ostacoli, ma nell’aggirarli,
con grosse opportunità di ulteriore sviluppo e
consolidamento anche su un mercato aperto
all’Europa. La chiave di questo nuovo terreno
di sviluppo sta nell’“integrazione” con gli altri
standard europei: non potendo far loro con-
correnza per la debolezza e limitatezza della
sua diffusione, Metel si dovrebbe aprire per
interfacciarsi con i principali standard euro-
pei creando di fatto la possibilità di comuni-
care con tutti. Il primo standard verso cui si
dovrebbe rivolgere è Etim, che consolidato
nel Nord, sta diffondendosi anche nel resto
dell’Europa e nei Paesi dell’Est europeo.
Una corretta “integrazione” con Etim aprireb-
be agli standard Metel orizzonti decisamente
molto più ampi di quelli attuali, a patto che
non emergano nuovi fattori destinati a con-
trastare una tale evoluzione.
Carlo Carrara
17Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Carlo Carrara
FME Metel.indd 3 27/06/2014 11:57:15
Che cos’è, cosa
si deve fare ed a cosa
può servire il rating
Il rating
e i suoi utilizzi
Il rating è un’opinione sulle capacità di
un soggetto di adempiere alle proprie
obbligazioni finanziarie.
In particolare, i rating di credito pos-
sono essere utilizzati per valutare il
rischio di:
- debiti sovrani;
- titoli obbligazionari;
- società non finanziarie (imprese);
- società finanziarie;
- prodotti di finanza strutturata.
I rating possono qualificarsi come
rating pubblici, nel caso in cui la va-
lutazione espressa con il rating sia
un’informazione aperta a tutti, o
come rating privati, nel caso in cui
la valutazione sia riservata al richie-
dente (e condivisibile con terzi solo
in casi specifici e regolamentati).
Diversamente dagli score di credito,
che possono essere ottenuti attraver-
so algoritmi statistici calcolati sulla
base di dati quali/quantitativi relativi
al soggetto valutato (nel caso delle
imprese dati di bilancio, precedenti
casi di insolvenza, ecc.), i rating hanno
sempre una componente “judgemen-
tal”: in altri termini, la valutazione
finale è sempre oggetto di un giudizio
di un analista o di un team di analisti.
A chi devo rivolgermi?
Posso scegliere io o ci sono elenchi
ufficiali da consultare?
Nell’Unione Europea, l’attività di rating
è oggetto di una rigorosa regolamen-
tazione che fa capo all’Esma (Europe-
an Securities and Markets Authority),
l’Autorità europea che ha la respon-
sabilità della registrazione e supervi-
sione delle agenzie di rating. Possono,
quindi, emettere un rating solo le
agenzie riconosciute dall’Esma.
Se autorizzati anche dalla Banca
d’Italia, i rating possono essere uti-
lizzati dalle banche nell’ambito della
determinazione del requisito minimo
patrimoniale di Basilea con il metodo
standardizzato. Infine, i rating pos-
sono essere impiegati in ambito Ecaf
(Eurosystem credit assesment fra-
mework) per il rifinanziamento degli
istituti di credito presso la Banca Cen-
trale Europea.
Le uniche agenzie di rating operanti
in Italia che, oltre ad essere ricono-
sciute dall’Esma, sono riconosciute
anche dalla Banca d’Italia e dalla
Banca Centrale Europea sono Cer-
ved, DBRS, FitchRatings, Moody’s e
Standard & Poor’s.
18 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Cerved.indd 2 27/06/2014 15:19:13
Come si ottiene un rating pubblico?
Quanto tempo ci vuole?
Nel caso di Cerved, l’emissione di un
rating pubblico è un processo che
consta di otto fasi e che può essere
ultimato in sole cinque settimane, nel
caso in cui l’impresa oggetto di valu-
tazione abbia rapidamente a disposi-
zione le informazioni necessarie per la
valutazione:
1) mandato: la società che richiede un
rating formalizza un mandato a Cer-
ved;
2) raccolta delle informazioni: l’anali-
sta o gli analisti raccolgono le infor-
mazioni rilevanti dagli archivi di Cer-
ved e richiedono alla società oggetto di
valutazione una serie di informazioni
aggiuntive (business plan, budget, pia-
ni finanziamento in essere, prospetto
centrale rischi, ecc.), che consentono
di completare e di aggiornare il set di
dati utili a una corretta valutazione del
rischio di credito;
3) analisi dei dati da parte della/e
persona/e incaricata/e da Cerved;
4) visita presso la sede aziendale: du-
rante l’incontro, l’analista (o gli anali-
sti) approfondisce con le persone chia-
ve dell’azienda gli aspetti più rilevanti
per valutare il rischio dell’azienda;
5) valutazione dell’azienda: sulla base
dei dati e delle informazioni raccolte
nei database societari o presso l’a-
zienda da valutare, l’analista (o gli
analisti) elabora un giudizio di rating
che sottopone al Comitato di Rating;
6) confronto pre-emissione: l’analista
(gli analisti) comunicano all’azienda il
rating assegnato e le argomentazioni
che hanno portato a quella valutazione;
7) emissione: passato un giorno la-
vorativo, Cerved emette il rating che
diventa pubblico;
8) monitoraggio: dopo l’emissione
del rating, la società è sotto il moni-
toraggio di Cerved; questo significa
che il rating viene ri-emesso nel caso
di nuove informazioni che cambiano
in modo rilevante il profilo di rischio
dell’azienda.
Quali dati vengono analizzati per il
mio rating? Perché?
Per l’emissione del rating sono ana-
lizzate tutte le informazioni che pos-
sono influenzare il rischio di default di
un’impresa. Parte di queste informa-
zioni sono pubbliche – come, ad esem-
pio, i bilanci o l’apertura/chiusura di
sedi legali che per legge devono es-
sere depositate presso il registro delle
imprese – parte devono, invece, essere
fornite dall’azienda oggetto di valuta-
zione alla società di rating: ad esem-
pio, il business plan, il budget, i piani di
finanziamento in essere. Oltre a un set
d’informazioni standard, esistono dei
dati che dipendono dalla natura parti-
colare del business dell’impresa e che
possono essere più o meno rilevanti ai
fini della valutazione del rischio.
A una valutazione più accurata, quindi
supportata da un set di dati più ampio
e rilevante, corrisponde una maggiore
trasparenza per il mercato, che si tra-
duce per l’impresa valutata in un costo
minore del finanziamento.
Devo fornire dati o documenti a sca-
denze precise?
La società oggetto di valutazione è
tenuta a fornire informazioni aggior-
nate e accurate all’agenzia di rating.
La tempestività della fornitura dei dati
consente di accorciare i tempi dell’e-
missione del rating ed è in genere
nell’interesse della stessa impresa.
19Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
ECONOMIACerved Rating Agency
Cerved Rating Agency è l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione
del merito di credito di imprese non finanziarie. I rating di Cerved Rating Agency
sono riconosciuti in ambito europeo e utilizzabili a fini regolamentari.
Cerved Rating Agency, nasce dallo scorporo delle attività di rating di Cerved Group
con l’obiettivo di valorizzare le competenze sviluppate dal gruppo nel campo delle
valutazioni del merito di credito e offrire al mercato un servizio di alta qualità, raf-
forzando i presidi di indipendenza dell’attività di rating.
Le valutazioni rilasciate da Cerved Rating Agency sono di elevata qualità; si basano
su una metodologia rigorosa e sistematica che garantisce un alto livello di accura-
tezza e di robustezza.
Cerved.indd 3 27/06/2014 15:19:15
Posso negoziare il giudizio finale?
Come posso migliorare il mio rating?
Il giudizio finale non è in alcun caso
oggetto di negoziazione tra l’agenzia di
rating e la società valutata.
L’assegnazione di un rating è comun-
que un processo che aiuta l’azienda a
individuare le proprie aree di miglio-
ramento, sia perché “costringe” la
società valutata a produrre una docu-
mentazione utile per autovalutarsi, sia
perché è accompagnato da un rappor-
to con il quale gli analisti argomentano
le ragioni che hanno portato all’asse-
gnazione del rating, compresi i punti di
forza e di debolezza, analisi di scenario
che possono simulare l’evoluzione del
rischio.
È obbligatorio avere il rating?
La legge non impone alcun obbligo, ma
il rating è un elemento fondamentale
per gli eventuali investitori di Mini-Bond,
perché offre un’informazione sintetica
sul grado di rischio che si corre a fronte
del rendimento del titolo che metterà in
portafoglio.
Perché devo chiedere il rating?
Il rating può migliorare l’accesso alle
fonti di finanziamento di un’impresa,
supportandone la crescita, ed è il primo
passo che un’azienda deve fare per va-
lutare se l’opzione Mini-Bond è adatta
al progetto di sviluppo della società.
In rating è, infatti, lo strumento attra-
verso il quale un’azienda può allineare
la propria percezione a quella delle
banche e di altri potenziali finanziatori,
migliorando in modo decisivo la consa-
pevolezza delle proprie potenzialità, tra
le quali quella di finanziarsi attraverso
l’emissione di Mini-Bond.
Un buon rating può essere impiegato
come strumento per migliorare il dialo-
go con le banche, sia in ottica di conces-
sione di un nuovo finanziamento, sia in
ottica di rinegoziazione delle condizioni
in essere. La valutazione di un’agenzia
riconosciuta dall’Esma e dalla Banca
d’Italia, le stesse valutazioni presenti
nel rapporto che accompagna il rating,
possono infatti fornire utili indicazioni
per completare e migliorare il set di in-
formazioni necessarie alla banca nella
concessione di un prestito.
Inoltre, un rating positivo aiuta l’azien-
da a ottenere credito commerciale dalle
proprie controparti o a migliorare le
condizioni correnti. Il rating pubblico è,
infatti, uno strumento che aiuta i forni-
tori dell’azienda a includere un’azienda
solida tra i buoni pagatori, spingendoli
a offrire condizioni commerciali più
flessibili.
Il rating può poi essere utilizzato con la
propria assicurazione creditizia, per ri-
durre la polizza o per innalzare la soglia
di copertura.
Il rating è anche uno strumento che
supporta la crescita, sia sui mercati
nazionali, sia sui mercati internaziona-
li. Una valutazione positiva certificata
da un’agenzia di rating riconosciuta è
in alcuni casi un requisito necessario
per accedere a gare della Pubblica
Amministrazione o per evitare di pre-
sentare fidejussioni bancarie. Il rating
è anche un passaporto internazionale
che agevola la conclusione di accordi o
di partnership all’estero: essendo uno
strumento riconosciuto a livello inter-
nazionale, consente, infatti, di allineare
la percezione del rischio delle imprese
italiane a quella di aziende tedesche,
statunitensi o di altri Paesi, svincolan-
dola da quella del rischio-paese.
Il giudizio espresso da un’agenzia di
rating è riconosciuto da tutti o qualcu-
no può chiedermi di fare un’altra valu-
tazione con un’agenzia di sua fiducia?
Le valutazioni espresse da agenzie
riconosciute sono pubblicate sul sito
dell’Esma se i rating sono pubblici e
quindi quei giudizi possono essere uti-
lizzati erga omnes. Ciò non impedisce
la possibilità per un soggetto di richie-
dere più valutazioni a diverse agenzie
di rating, che tra loro possono anche
differire.
Mauro Alfonso
Amministratore Delegato
Cerved Rating Agency
20 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
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Un’opportunità da
valorizzare, lavorando
su comunicazione,
segmentazione e
proposta commerciale
I sistemi
di allarme
e sorveglianza
per le abitazioni
Il tema della sicurezza delle famiglie e,
in particolare, delle abitazioni è ogget-
to di diverse rilevazioni svolte dall’Istat
e da altri Enti, tra cui le forze dell’or-
dine e il Ministero dell’interno: l’Istat
intervista periodicamente oltre 20.000
famiglie nell’ambito delle sue indagini
multi scopo, rilevando tra l’altro i reati
subiti e i danni che ne sono conseguiti,
la percezione di sicurezza, i mezzi di
difesa adottati; le forze dell’ordine rile-
vano le denunce ricevute. La ricchezza
dei dati raccolti consente di analizzare
i fenomeni con un elevato dettaglio,
in base all’area geografica, all’età, al
sesso e ad altre caratteristiche. Pur-
troppo, non sempre i dati sono aggior-
natissimi.
Il CESDE studia questi dati, e ove
necessario, effettua delle stime ag-
giornate sulla base dei trend storici,
accettando naturalmente un margine
di approssimazione più elevato. Que-
sto mese presentiamo un’analisi sui
furti nelle abitazioni e i reati connes-
si, di grande interesse per valutare il
mercato dei sistemi di allarme e sor-
veglianza per le abitazioni.
I furti nelle abitazioni:
un fenomeno rilevante per
le famiglie e in rapida crescita
I furti negli appartamenti e i rea-
ti connessi (come i furti nelle parti
esterne dell’abitazione, i vandalismi,
le intrusioni abusive) costituiscono
un fenomeno di grande rilevanza per
le famiglie italiane: ogni anno oltre
il 2 per cento delle famiglie è colpito
da un attacco alla propria abitazione;
nell’arco di una vita vi è la quasi cer-
tezza di subire più di un furto nella
propria abitazione.
I soli furti denunciati alle forze dell’or-
dine sono oltre 200.000 l’anno; si tratta
di un dato che non include vandalismi,
danneggiamenti e intrusioni abusive,
non comprende i furti tentati senza
successo, e non considera i furti non
denunciati alle forze dell’ordine: infat-
ti, circa il 30÷35 per cento dei furti in
abitazione, secondo le indagini Istat,
non viene denunciato, nella convin-
zione, corretta, che la probabilità di
recuperare i beni derubati sia minima.
Il numero di furti in abitazione, dopo
22 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Figura 1: Dinamica dei furti in
abitazione 2006-2012
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un lungo periodo di stasi o di riduzio-
ne, ha ripreso a crescere velocemente
dal 2009, in corrispondenza dell’ag-
gravarsi della crisi economica: la cre-
scita, tra il 2009 e il 2012, è stata pari
al 58 per cento (figura 1); si noti che
nello stesso periodo le altre tipologie
di furti sono in calo o in lieve crescita,
con l’eccezione dei furti con destrezza.
In sintesi, il problema dei furti in abi-
tazione non è un problema nuovo, ma
sta assumendo una nuova rilevanza, e
questo è destinato ad avere riflessi sul
mercato di tutti i sistemi per la prote-
zione dell’abitazione.
Per numerosità dei sinistri e per di-
mensione economica del danno, il
furto nell’abitazione costituisce per le
famiglie la principale fonte di danni
economici da criminalità dopo quelli
relativi ai veicoli (furti di auto e moto-
veicoli, di loro parti, di oggetti all’in-
terno di essi, vandalismi), e prima di
tutti gli altri, quali i furti subiti fuori
dall’abitazione, i borseggi, gli scippi, le
rapine.
Il danno medio da furto nell’abitazione
principale è intorno ai 3.700 euro, e nel
60 per cento dei casi il danno supera i
500 euro; valori più elevati si riscontra-
no solo per il furto di auto, con valori
medi intorno ai 5.000 euro, mentre per
tutti gli altri tipi di furto hanno valori
medi decisamente più bassi (figura 2).
Gli oggetti rubati più spesso nelle
abitazioni sono il denaro, i gioielli e le
pellicce (tutti oltre il 50 per cento dei
casi denunciati); altri oggetti rubati
con una certa frequenza (in generale
intorno al 15 per cento dei casi per
ciascuna tipologia di articoli), sono
TV e altri equipaggiamenti elettronici
(stereo, computer, ecc.), oggetti di ar-
genteria, porcellana, quadri e oggetti
di arte.
Mentre chi ha subito il furto di un vei-
colo lo recupera in circa la metà dei
casi (oltre il 40 per cento di moto e
motorini, circa il 60 per cento di auto e
camion), chi ha subito un furto in abi-
tazione non recupera i beni e non viene
risarcito in oltre il 90 per cento dei casi:
i beni derubati sono recuperati in circa
il 2÷4 per cento (tra recupero integrale
e parziale), mentre in meno del 2 per
cento dei casi vi è un rimborso assicu-
rativo (figura 3). Si noti che le famiglie
che hanno una polizza contro i furti in
casa sono poco meno del 20 per cento.
Il fenomeno dei furti e dei reati contro
l’abitazione è fortemente segmentato
secondo il tipo di comune (figura 4):
è più debole nei Comuni più piccoli, e
cresce man mano che ci si sposta ver-
so i Comuni più grandi. La frequenza
dei furti è maggiore nelle aree metro-
politane, ma in quest’ambito i comu-
ni centrali dell’area (Milano, Torino,
Roma, Napoli, ecc.) hanno meno reati
contro l’abitazione dei comuni periferi-
ci che li circondano: si tratta di aree di
pendolari, che lasciano vuote le case
per gran parte della giornata, una si-
tuazione che facilita i furti.
Il quadro fin qui delineato si rispecchia
nelle percezioni delle famiglie rispetto
ai reati fin qui considerati: il furto in
abitazione preoccupa molto o abba-
stanza il 60 per cento dei cittadini, oltre
10 punti più di scippi, borseggi, rapine e
quasi 15 punti in più dei furti in auto (fi-
gura 5). La preoccupazione è maggiore
23Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
mercato
Figura 2: Danno medio della famiglia per tipo di reato (euro)
Scarpinato.indd 3 27/06/2014 11:55:00
24 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
per le donne (64 per cento) rispetto agli
uomini (54 per cento), e per le classi
di età centrali (35÷54 anni: 64-65 per
cento) rispetto ai giovani fino a 24 anni
(56 per cento) e agli ultra sessantacin-
quenni (52 per cento) (figura 6).
La difesa dai furti in casa è basata so-
prattutto sui sistemi di difesa passiva,
quali le porte blindate (47 per cento), il
bloccaggio (28 per cento) e le inferriate
alle finestre (23 per cento), e la colla-
borazione con i vicini (39,4 per cento). I
sistemi di allarme hanno una diffusio-
ne ancora relativamente limitata (18,1
per cento), mentre il collegamento a
istituti di vigilanza è inferiore al 5 per
cento. Solo il 5,9 per cento delle fami-
glie ha un custode o un servizio di por-
tierato. Si tratta di dati rilevati nel 2009
(figura 7): sulla base dei trend storici
si può ritenere che, per tutte le voci
relative a sistemi di difesa attivi e pas-
sivi vi sia stato un incremento, mentre
il gap tra sistemi fisici ed elettronici
dovrebbe essersi ridotto. Entro questo
quadro nazionale si osserva una forte
segmentazione territoriale:
- nei comuni centrali dell’area metro-
politana è maggiore il ricorso alle dife-
se passive (ad esempio, il 56 per cento
delle famiglie ha adottato le porte
blindate), al portierato (22 per cento),
mentre è minore l’utilizzo dei sistemi
di allarme (15,6 per cento);
- nei comuni periferici dell’area me-
tropolitana vi è il massimo ricorso ai
sistemi di allarme (25 per cento) e alla
collaborazione dei vicini (44 per cento);
- nei centri medi e piccoli è relati-
vamente maggiore il ruolo dei vicini
(41÷43 per cento), dei cani da guardia,
delle armi e, in parte, degli istituti di
vigilanza.
I sistemi di allarme
per le abitazioni:
un’opportunità da cogliere
Esiste, quindi, una domanda potenziale
di sistemi per la difesa dell’abitazione:
il problema dei furti in casa è rilevante
per frequenza ed entità del danno ed
è cresciuto rapidamente negli ultimi
anni; le famiglie lo percepiscono con
chiarezza e sono già abituate a spen-
dere per la sicurezza dell’abitazione,
per investimenti (porte, finestre, siste-
mi) e, in misura minore, tendenzial-
mente limitata alle famiglie a reddito
più elevato, per servizi (custodia, vigi-
lanza, assicurazioni).
Tra i sistemi e i servizi a difesa dell’a-
bitazione, i sistemi di allarme e sorve-
glianza sono in questa fase di partico-
lare interesse per vari motivi connessi
alla maturazione delle tecnologie: ab-
bassamento dei prezzi, ormai scesi a
Figura 3: Che cosa è avvenuto
alla refurtiva?
Figura 4: Dove è più intenso il
fenomeno dei furti e degli altri
reati contro l’abitazione?
Scarpinato.indd 4 27/06/2014 11:55:01
25Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
mercato
valori che si collocano tra qualche cen-
tinaio e qualche migliaio di euro per si-
stema installato da un professionista;
sviluppo della tecnologia “wireless”,
che evita le opere murarie; sviluppo
della tecnologia delle “webcam”, che
permette la sorveglianza a distanza
da un PC, da tablet o direttamente da
cellulare, a costo molto contenuto.
Potenzialmente i numeri di questo
mercato sono molto interessanti: se si
ipotizza, ad esempio, un prezzo medio
di 1.000 euro per sistema (installazio-
ne inclusa), su 30 milioni di abitazioni il
mercato cumulato potenziale sarebbe
nell’ordine di 30 miliardi di euro, senza
contare le sostituzioni. Naturalmente
si tratta di valori limite, ma sufficienti
per comprendere quanto possa essere
rilevante questo comparto.
Tuttavia, i tempi di diffusione sono sto-
ricamente lenti, nell’ordine di meno di
un punto l’anno, sempre al netto delle
sostituzioni: tra il 1998 e il 2009, la
percentuale di famiglie con sistema di
allarme nell’abitazione è cresciuta dal
13,4 per cento al 19,1 per cento. Non
abbiamo dati comparabili così precisi
per il quadriennio 2009-2013, ma le
indicazioni di cui disponiamo non se-
gnalano un boom nel tasso di penetra-
zione.
I sistemi di allarme per le abitazioni
costituiscono, quindi, un’opportu-
nità di notevole interesse per tutti
gli attori della filiera: produttori,
distributori e installatori. Tuttavia,
per fare emergere questa domanda
latente occorre investire sulla co-
municazione al mercato finale, sulla
differenziazione dell’offerta in fun-
zione della segmentazione della do-
manda, sulla strategia commerciale:
- la comunicazione è necessaria anche
per superare le diffidenze che ancora
frenano la diffusione dei sistemi di
allarme: “richiedono troppi fili”, “sono
sistemi troppo complicati da gestire”,
“non sono affidabili, scattano anche
solo se passa il gatto”, “si neutraliz-
zano con facilità”, “assordano i vicini
senza allontanare i ladri”. Inoltre, è
necessaria un’opera di acculturazio-
ne, che aiuti i consumatori ad orien-
tarsi tra le diverse tipologie di sistemi,
e a comprendere il ruolo specifico dei
sistemi di vigilanza e allarme e l’inte-
grazione con gli altri sistemi e stra-
tegie di difesa dell’abitazione. Ancora
oggi, troppo spesso, la famiglia vede
i diversi sistemi, ad esempio le infer-
riate e gli allarmi, come alternativi,
anche per ragioni di budget;
- la differenziazione dell’offerta deve
seguire i diversi segmenti di domanda:
Figura 5: Percentuale persone molto o abbastanza preoccupate di subire alcuni reati
Figura 6: Percentuale di persone molto
o abbastanza preoccupate di subire
furti in abitazione per età e sesso
Scarpinato.indd 5 27/06/2014 11:55:03
26 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
ad esempio, deve tenere conto delle
caratteristiche del territorio, adattan-
dosi e integrandosi con gli altri sistemi
di difesa e automazione già adottati
dalle famiglie del luogo; deve adattarsi
alle capacità di spesa e alle “compe-
tenze tecnologiche” delle famiglie,
deve adeguarsi alle caratteristiche
dell’immobile e alle sue condizioni
(diverso intervenire in fase di ristruttu-
razione o ad appartamento finito);
- la strategia commerciale deve porre
più attenzione ai segmenti di popola-
zione più sensibili al tema della sicu-
rezza dell’abitazione, come le donne,
le fasce centrali di età, le famiglie
delle aree metropolitane e delle città
grandi e medio/grandi; deve, inoltre,
porre attenzione a nuove tipologie di
interlocutori, tipicamente i condomini,
soprattutto per la videosorveglianza;
può, inoltre, integrarsi con l’offerta
di sistemi di automazione e sicurez-
za domestica, ad esempio controllo
incendi, fughe di gas, allagamenti, o
telecontrollo del riscaldamento. In
prospettiva si potrebbero considerare
alleanze con gli operatori dei comparti
complementari, per offerte congiunte:
ad esempio, con i fornitori di sistemi
di difesa passiva (porte blindate, in-
ferriate), con i servizi di vigilanza, con
le assicurazioni (riduzione dei premi
delle polizze contro i furti).
Conclusioni
I furti nelle abitazioni e i reati connes-
si costituiscono per le famiglie la fon-
te di danni da reato più rilevante, con
la parziale eccezione dei furti di e sui
veicoli. Più ancora del furto di veicoli,
il furto in casa ha conseguenze psico-
logiche rilevanti, perché la casa è la
“tana” da cui ci si aspetta la massima
protezione.
Il problema si è accentuato dramma-
ticamente a seguito della crisi eco-
nomica, con una crescita dei furti del
58 per cento tra il 2009 e il 2012. Le
famiglie percepiscono il problema e
la sua rilevanza, e sono già abituate a
spendere per la sicurezza dell’abita-
zione, focalizzandosi soprattutto sulle
protezioni passive (porte blindate, in-
ferriate).
La progressiva maturazione delle
tecnologie digitali, con la riduzione
dei costi e il continuo arricchimento
delle funzioni dei sistemi elettronici
di allarme e sorveglianza, apre inte-
ressanti opportunità per la commer-
cializzazione di questi sistemi. Per
cogliere questa opportunità è, però,
necessario investire, soprattutto sul-
la comunicazione al mercato finale,
sulla differenziazione dell’offerta in
funzione della segmentazione della
domanda e sulla strategia commer-
ciale.
Marco Scarpinato
Figura 7: Percentuale di famiglie che hanno adottato sistemi e strategie di difesa contro i furti
nell’abitazione
Scarpinato.indd 6 27/06/2014 11:55:04
Meteo
sotto
controllo
Monitorare
automaticamente
l’irraggiamento solare
per ridurre i consumi
Per chi progetta gli edifici, le scelte che riguar-
dano la geometria di una chiusura trasparente,
le proprietà ottiche e il fattore solare del vetro
e la previsione di schermature sono tutti ele-
menti fondamentali di progettazione del con-
trollo dell’irraggiamento solare.
Per ridurre il fabbisogno di energia necessaria
per riscaldare e raffrescare un edificio è, quin-
di, necessario controllare la radiazione solare
sulle finestre e portefinestre della struttura.
La corretta progettazione dell’involucro e
l’utilizzo di opportune schermature possono
contribuire, quindi, al mantenimento di condi-
zioni ottimali di comfort termico e luminoso,
riducendo i consumi energetici, sia in inverno,
sia in estate.
Negli edifici con uffici rivolti a sud, in estate
l’effetto serra apporta parecchio calore indesi-
derato e, di conseguenza, provoca un aumento
del consumo energetico per l’impianto di raf-
frescamento. Può essere, quindi, conveniente
controllare l’ombreggiamento, in modo da
oscurare il più possibile l’ambiente e, nel con-
tempo, far filtrare più luce possibile per non
ricorrere all’illuminazione artificiale.
Nella stagione invernale, in presenza di sole,
può essere, invece, opportuno oscurare il meno
possibile, per un apporto di calore dal sole,
riducendo l’utilizzo dell’impianto di riscalda-
mento.
Riguardo agli edifici, come evidenziato dalla
Norma EN15232 che si riferisce all’impatto
dell’automazione sulle prestazioni energetiche
degli edifici, si nota, inoltre, come per la classe
energetica B o A sia necessaria il controllo au-
tomatico dell’ombreggiamento solare.
La stazione meteo 140KNX di Theben è in grado
di conoscere la quantità e la posizione del sole
in ogni istante e di regolare di conseguenza gli
impianti motorizzati di ombreggiamento.
Si tratta di un dispositivo multifunzione per il
controllo degli impianti tecnologici dell’edificio.
Rileva la temperatura esterna per i controlli
del condizionamento o, semplicemente, attiva
resistenze elettriche per evitare in inverno il
formarsi del ghiaccio sui percorsi pedonali o le
rampe dei box auto.
Rilevando la pioggia con una speciale super-
ficie autopulente e riscaldata per evitare il
prolungamento dell’allarme, consentendo, ad
esempio, di chiudere automaticamente finestre
a tetto o di interrompere l’irrigazione in caso di
pioggia.
Misura in modo affidabile la velocità del vento
e, alla soglia prestabilita, ritira automatica-
mente le tende esterne o altri dispositivi, evi-
tando danni.
Naturalmente si possono combinare tra di loro
differenti allarmi: ad esempio, l’azione si può
attivare solo con la coesistenza della pioggia e
del vento.
Nella stazione sono presenti anche 3 sensori
di luminosità, utilizzabili per diversi controlli,
dal più semplice controllo dell’illuminazione
esterna ad una determinata soglia di lux fino a
complesse operazioni in funzione dell’illumina-
zione esterna.
Può, inoltre, controllare l’orientamento dei pan-
nelli solari motorizzati, per ottenere il massimo
rendimento dell’impianto fotovoltaico, oppure
attivare le coperture delle serre, per creare il
clima migliore in funzione delle colture.
a cura della Redazione
27Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
Per ottenere la classe energetica
B o A di un edificio è necessario
il controllo automatico
dell’ombreggiamento solare
Stazione meteo 140KNX di Theben
IMPRESE
Theben.indd 3 27/06/2014 11:49:28
L’azienda fiorentina
Chelli ha recentemente
aperto un nuovo spazio
dimostrativo per
I’illuminazione degli
ambienti, ma non solo...
Illuminazione
e domotica
Inaugurato lo scorso 16 maggio il nuovo
Show Room Luce di Chelli, impresa di
Pontassieve (FI) che opera nel settore
dell’illuminazione, del materiale elettri-
co, delle energie rinnovabili e dell’home
& building automation.
In via Lisbona, all’interno della sede
dell’azienda, è stato completamente ri-
strutturato lo spazio espositivo luce rivol-
to al clienti finali, ai professionisti ed agli
Installatori, che potranno vedere diretta-
mente come diverse soluzioni possano
illuminare, arricchire e valorizzare gli
ambienti, dai locali pubblici ai negozi, da-
gli uffici agli appartamenti, dai musei alle
esposizioni. Uno Show Room che mette
in mostra corpi illuminanti e soluzioni
singole, ma anche installazioni complete,
rendendo l’idea dell’effetto e dell’atmo-
sfera creata ad hoc per ogni esigenza.
Specializzata nello studio e nell’assisten-
za progettuale delle soluzioni illumino-
tecniche, con il nuovo Show Room l’a-
zienda mette in evidenza il design e punta
molto su tecnologia e innovazione, grazie
ad un sistema domotico che gestisce le
accensioni di tutti i prodotti esposti.
Ed è proprio la domotica un altro settore
28 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Il nuovo Show Room all’interno della sede della Chelli a Pontassieve (FI)
Chelli.indd 2 27/06/2014 11:46:46
su cui l’azienda, che ha origine negli anni
’60 sul territorio fiorentino, sta puntando,
mettendo a disposizione della clientela,
dei professionisti e degli installatori, uno
strumento ancor più sorprendente ed
innovativo: l’H.A.C. (Home Automation
Center), un appartamento completa-
mente domotico (in via del Campuccio, a
Firenze), realizzato in collaborazione con
BTicino.
Un vero e proprio appartamento inte-
ramente domotico, che potrà mostrare
concretamente come in un’abitazione che
si avvale di un sistema Hi Tech e panello
touch screen, gestibile anche in remoto
con un semplice smartphone, si possa
comodamente controllare illuminazione,
elettrodomestici, impianto di climatiz-
zazione, allarme intrusione, tapparelle e
impianto audio.
Due spazi dimostrativi che portano con
sé un grande valore aggiunto, che risiede
non solo nella semplice vendita del sin-
golo prodotto, ma nell’accompagnare il
cliente ed il professionista fino alla rea-
lizzazione finale di tutto il sistema. Chelli,
infatti, che si occupa dello studio degli
ambienti e della progettazione illumino-
tecnica, con l’attenzione al gusto e alle
necessità, offre le soluzioni più adeguate
e, avvalendosi di collaboratori profes-
sionali qualificati, fornisce in un unico e
semplice percorso un servizio completo e
qualificato.
Per l’azienda, che da anni opera anche
nel campo della cooperazione internazio-
nale con una Onlus che realizza nei Paesi
in via di sviluppo impianti fotovoltaici stu-
diati ad hoc per dare energia elettrica a
piccoli villaggi, l’investimento effettuato
per lo Show Room e per l’appartamento
domotico è stato certamente molto impe-
gnativo, non soltanto in termini economi-
ci, ma soprattutto per il tempo dedicato
e per gli sforzi materiali profusi. Lo staff
di Chelli è, tuttavia, certo che tutto que-
sto rappresenti un fattore determinante,
non soltanto per lo sviluppo delle attività
dell’azienda, ma anche per le attività dei
propri collaboratori professionali.
Amerigo Rossi
29Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
Distribuzione
La Galleria della luce
II pannello domotico consente di gestire tutta l’illuminazione
Chelli.indd 3 27/06/2014 11:46:48
Un caso di successo
tutto italiano
nel mondo delle
Smart Grid
Terminale
di cavo
“intelligente”
Nelle cabine di distribuzione dell’e-
nergia sono presenti apparecchiature
installate anche 40÷50 anni fa che, col
passare degli anni, sono state aggior-
nate secondo le esigenze emergenti.
Con l’avvento delle fonti di energia
rinnovabile (che vengono immesse
direttamente all’interno della rete di
distribuzione), i gestori si sono trovati
a dover governare maggiori flussi di
energia, che arrivano non coordinati
e spesso anche in direzioni diverse
creando sovratensioni, e ad arginare
buchi di tensione che, se non gestiti,
possono causare danni ingenti alla
rete elettrica e alle apparecchiature
collegate.
L’esigenza tecnica dei principali ge-
stori del mercato elettrico ha trovato
in 3M un partner qualificato e attento
nel trovare soluzioni (terminazioni con
sensori) in grado di identificare i gua-
sti nella rete dovuti alle perturbazioni
e ai disservizi e semplificare così l’in-
terconnettività tra apparecchiature di
vecchia generazione, ancora esistenti,
e sistemi di monitoraggio di nuova ge-
nerazione.
La necessità impellente è stata quella
di rinnovare l’hardware esistente, sen-
za dover sostituire le componentisti-
che fisse nelle cabine di distribuzione.
La sostituzione della cabina secon-
daria di distribuzione e/o del quadro
comporta, infatti, costi ingenti.
Soluzione Smart
3M Italia ha studiato le necessità del
mercato e fornito una soluzione ad hoc.
Ha inventato il primo terminale di cavo
“intelligente” di media tensione che
consente di misurare la tensione e la
corrente e si può facilmente montare sui
cavi esistenti delle cabine secondarie.
Le terminazioni con sensori prodotte da
3M sono collegate a specifici hardware e
30 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
Sensored termination
3M.indd 2 27/06/2014 11:43:08
software che consentono di riconoscere
la posizione del guasto e di risolverlo
in poco tempo. All’interno dei cavi si
trovano dei parametri primari che
permettono di riconoscere gli sbalzi
rispetto al normale equilibrio e di tra-
smettere le relative informazioni ad un
hardware che le interpreta, grazie a
un software che può essere sviluppato
dai gestori o da terze parti.
In questo modo si crea la possibilità di
aprire/chiudere in modo automatico
interruttori e nodi di rete distributiva
per intervenire sul guasto, riducendo
i tempi di black out e misurare conti-
nuamente la qualità dell’energia. Con
questa soluzione 3M ha soddisfatto
perfettamente le esigenze delle Power
Utility, consentendo un utilizzo ottima-
le delle cabine secondarie di distribu-
zione e quadri di distribuzione, senza
dover pensare unicamente alla loro
sostituzione definitiva.
Un’importante collaborazione
La collaborazione tra 3M Italia e le
principali Power Utility italiane inizia
nell’ottobre 2010 in seguito ad appro-
fonditi dialoghi tecnici con i tecnici
della sede della società di Marcallo
(MI), centro di eccellenza italiana nel
mondo elettrico per la produzione di
forniture tecnologicamente avanzate,
in particolare connettori per cavi a
media tensione autoretraibili.
Nel 2011 un team multifunzionale 3M
ha iniziato a lavorare al progetto, pre-
sentando alla fine dello stesso anno
una soluzione tecnologica contenente
diversi brevetti depositati.
Nel 2012 sono state effettuate le
prime prove sul campo della nuova
tecnologia inventata da 3M e, nel con-
tempo, è stata avviata la fase di qua-
lificazione presso laboratori esterni
per l’ottenimento di tutte le certifica-
zioni necessarie.
Attualmente, sono diverse centinaia
le terne (confezioni tripolari) installate
sul territorio nazionale dal 2012 e, in
particolare, la “piastra” di EXPO 2015 è
stata attrezzata con questa innovativa
tecnologia: questi importanti risultati
validano ulteriormente la “bontà” di
una tecnologia ormai affermata.
a cura della Redazione
31Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com
IMPRESE
Sensored plug-in
Il gruppo 3M in Italia e nel mondo
3M cattura il potenziale delle nuove idee e lo trasforma in migliaia di prodotti
utili e ingegnosi. La cultura della collaborazione creativa che contraddistingue
il Gruppo produce un flusso continuo di tecnologie efficaci, che rendono la vita
migliore. 3M è l’impresa innovativa, che non smette mai di progettare il futuro.
Con un fatturato globale di 31 miliardi di dollari nel 2013, dà lavoro a 89.000
persone nel mondo ed è presente con proprie sedi in oltre 70 Paesi. 3M ha da
poco superato il traguardo dei 100.000 brevetti registrati, che fanno riferimento
a 47 piattaforme tecnologiche. Il portafoglio di 75.000 prodotti si articola in cin-
que principali aree: Salute, Industria, Consumo, Sicurezza e Grafica, Elettronica
ed Energia.
In Italia, 3M ha una presenza forte, consolidata in oltre 50 anni di attività: una
sede ecosostenibile a Pioltello (MI) e una a Roma; tre unità produttive, di cui
ben due focalizzate nel mondo dell’energia elettrica; un centro di distribuzione.
3M Italia impegna mille persone, ha un fatturato di oltre 446 milioni di euro e
una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche innovative.
3M.indd 3 27/06/2014 11:43:09
Soluzioni e innovazioni
LED per l’illuminazione
interna ed esterna
Un futuro
più intelligente
per la luce
In occasione del Light + Building 2014
di Francoforte, Toshiba ha presentato
le sue innovazioni nel campo dell’il-
luminazione e le sue ultime soluzioni
per costruire un futuro più intelligen-
te, confortevole ed efficiente basato
sull’illuminazione LED.
Grazie ai grandi progressi ottenuti
tramite la duplice esperienza nell’illu-
minazione e nell’elettronica, l’azienda
ha raggiunto un nuovo traguardo nella
sua storia e si è impegnata nel creare
sistemi “smart ready”. Infatti, l’obiet-
tivo per il 2014 è quello di fornire so-
luzioni intelligenti per l’illuminazione
sia interna, sia esterna.
Le soluzioni globali per l’edilizia e le
infrastrutture pubbliche presentate
vogliono soddisfare le esigenze di
tutti i quattro principali segmenti di
mercato: casa, ufficio, retail ed ester-
ni. Toshiba sta lavorando alacremente
per fornire:
•	illuminazione residenziale più con-
fortevole;
•	illuminazione d’ufficio più efficiente;
•	illuminazione retail più attraente;
•	illuminazione da esterno più intelli-
gente.
Sistema di illuminazione
intelligente
La costruzione ecoefficiente del “Lyon
Smart Community Demonstration
Project” è un esempio di come un
sistema di illuminazione intelligente
possa contribuire a risparmiare ener-
gia. A Lione l’azienda ha collaborato
con architetti e designer della luce
per creare il concept e il progetto
industriale delle innovative illumina-
zioni a LED.
Il nuovo rilevatore di movimento, che
usa un sensore CMOS, è in grado di
lavorare su aree di movimento più
piccole e definite rispetto all’impianto
di rilevamento di movimento tradizio-
nale. Utilizzando questo sistema sen-
sibile, il responsabile della struttura
Tra i principali
obiettivi di Toshiba
un’illuminazione
d’ufficio più efficiente
32 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5
TOSHIBA.indd 2 27/06/2014 12:45:54
Ce giugno luglio 2014
Ce giugno luglio 2014
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Ce giugno luglio 2014
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Ce giugno luglio 2014

  • 1. IMPRESE ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni MERCATO Meteo sotto controllo IMPRESE Illuminazione e domotica DISTRIBUZIONE Terminale di cavo “intelligente” IMPRESE Vetrina della sicurezza EVENTI UPS e qualità dell’energia elettrica IMPRESE Un futuro più intelligente per la luce ILLUMINAZIONE Primi vincitori Oscar Top Level FEDERAZIONE Break the wall FEDERAZIONE Il rating e i suoi utilizzi ECONOMIA COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO5,N.5-GIUGNO-LUGLIO2014e7,00 5 Giugno2014www.commercioelettrico.com
  • 2. SOLARIS SRL Tel. 02 66110149 www.solaris-italia.com DISTRIBUTORE UFFICIALE PER L’ITALIA SENSO N SKY P TALENTO 211 MINI TALENTO 752 PRO FR1113 Il progetto SOLARIS ha inizio nel 2008 grazie ad un gruppo di persone motivate da esperienza e professionalità, proponendo al  mercato della distribuzione prodotti sempre più innovativi nel campo dell’energia rinnovabile e dal 2013, ampliando la propria offerta, Solaris diventa distributore ufficiale sul territorio  italiano della storica ed importante azienda tedesca di interruttori orari: GRÄSSLIN. SOLARIS rimane sempre attenta alle esigenze del mercato, all’elevata qualità ed affidabilità dei  propri prodotti, insieme alla ricerca del design abbinata alla funzionalità, e continua ad offrire ai propri clienti sempre prodotti altamente innovativi. Siamo specialisti nella: GAMMA CONTROLLO DEL TEMPO GAMMA CONTROLLO DELLA TEMPERATURA GAMMA CONTROLLO DELLA LUCE GAMMA CONTROLLO DELL’ENERGIA La nostra ambizione  è quello di diventare sempre di più un marchio di riferimento per il  distributore di materiale elettrico e termoidraulico Italiano. Il nostro motto: PASSIONE E QUALITÀ. Pagina f.to 23x30 + 5 abb. Commercio Elettrico def.indd 1 11/11/2013 11:13:39 IMPRESE ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni MERCATO Meteo sotto controllo IMPRESE Illuminazione e domotica DISTRIBUZIONE Terminale di cavo “intelligente” IMPRESE Vetrina della sicurezza EVENTI UPS e qualità dell’energia elettrica IMPRESE Un futuro più intelligente per la luce ILLUMINAZIONE Primi vincitori Oscar Top Level FEDERAZIONE Break the wall FEDERAZIONE Il rating e i suoi utilizzi ECONOMIA COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO5,N.5-GIUGNO-LUGLIO2014e7,00 L’illuminazione intelligente Mitsubishi Chemical Holdings Group • Classe A+ • Durata oltre 30.000 ore • Disponibile in 3000/4000/6500K • 3 Anni di Garanzia GA RANZ IA G A R A N Z IA 3ANNI A+ Per maggiori informazioni sulla gamma completa di lampade a LED Verbatim: www.verbatim.com Battente copertina Maggio 2014 I COP.indd 3 01/07/2014 17:54:36
  • 3.
  • 4. COMMERCIO ELETTRICO è una pubblicazione Innova Editore S.r.l. Via Giovanni Prati 9, 20145 Milano Tel 02 84269700 – Fax 02 84269719 E-mail: info@innovaeditore.it www.commercioelettrico.com REA MI - 1986203 – P.I. 07855960964 Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 5 – Giugno - Luglio 2014 € 7 Direttore Responsabile Antonio Bernardi Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com Redazione redazione@commercioelettrico.com Hanno collaborato Mauro Alfonso, Guido Buttarelli, Carlo Carrara, Gabriele Contini, Giampaolo Ferrari, Elisa Pastorino, Amerigo Rossi,Marco Scarpinato, Franco Vitali Grafica e DTP Andrea Piomboni, Ugo Greissing Coordinamento Editoriale Elisa Pastorino Amministrazione amministrazione@commercioelettrico.com Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com COMMERCIALE: Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Ufficio abbonamenti Innova Editore Srl Tel: 02 84269700 abbonamenti@commercioelettrico.com Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200 Stampa Multigraphic Srl - Arcore (MB) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a InnovaEditoreS.r.l.otelefonandoalnumero0284269700.Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479 IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO www.commercioelettrico.com 14 15 16 17 Un futuro più intelligente per la luce Soluzioni e innovazioni LED per l’illuminazione interna ed esterna Illuminazione e domotica L’azienda fiorentina Chelli ha recentemente aperto un nuovo spazio dimostrativo per I’illuminazione degli ambienti, ma non solo... I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni Un’opportunità da valorizzare, lavorando su comunicazione, segmentazione e proposta commerciale illuminazione DISTRIBUZIONE MERCATO 32 28 22 Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico? Quali saranno le tendenze che si stanno delineando negli attuali scenari? Break the wall La crisi finanziaria ha da tempo fatto emergere il ruolo determinante del processo legato al credito all’interno di tutte le imprese Primi vincitori Oscar Toplevel I primi vincitori e le loro opinioni Portare all’estero Metel o aprirsi verso gli standard stranieri? Carlo Carrara, in occasione dell’uscita dal CDA Metel, ci saluta con una riflessione sul futuro dell’azienda Il rating e i suoi utilizzi Che cos’è, cosa si deve fare ed a cosa può servire il rating ECONOMIA 18 FEDERAZIONE Sommario.indd 4 27/06/2014 15:34:44
  • 5. RUBRICHE IMPRESE ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni MERCATO Meteo sotto controllo IMPRESE Illuminazione e domotica DISTRIBUZIONE Terminale di cavo “intelligente” IMPRESE Vetrina della sicurezza EVENTI UPS e qualità dell’energia elettrica IMPRESE Un futuro più intelligente per la luce ILLUMINAZIONE Primi vincitori Oscar Top Level FEDERAZIONE Break the wall FEDERAZIONE Il rating e i suoi utilizzi ECONOMIA COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO5,N.5-GIUGNO2014e7,00 5 Giugno2014www.commercioelettrico.com 03 SOMMARIO LA COPERTINA NEWS stampa tecnica PROPOSTE 4 45 54 Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com 3M Italia Srl Via Norberto Bobbio, 21 20096 Pioltello, Milano www.3melettrici.it Vetrina della Sicurezza Numeri in crescita, grandi ritorni e nuovi servizi innovativi EVENTI 42 Meteo sotto controllo Monitorare automaticamente l’irraggiamento solare per ridurre i consumi Terminale di cavo “intelligente” Un caso di successo tutto italiano nel mondo delle Smart Grid UPS e qualità dell’energia elettrica L’alto contenuto tecnologico di molte apparecchiature elettroniche richiede un adeguato livello di continuità e qualità dell’elettricità Coniugare estetica, sicurezza e risparmio energetico La proprietà del nuovo parcheggio di Corso d’Italia, a Roma, ha scelto una soluzione tecnologica innovativa per l’illuminazione degli spazi imprese 27 30 34 36 37 42 34 28 Sommario.indd 5 27/06/2014 15:34:50
  • 6. ANIE: progetto di aggregazione per le rinnovabili ABB: premiata l’efficienza energetica 04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Sono cinque le aziende italiane che hanno ricevuto l’ABB Energy Efficiency Award nel 2014. Terzia- rio, industria, utility e trasporti i settori rappresentati, nei quali, grazie all’applicazione di soluzioni per l’efficienza energetica in bassa, media e alta tensione, sono stati raggiunti apprezzabili risul- tati in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e di costi. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 29 maggio al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano e ha visto alternarsi le testimonianze dei vincitori: AFV Acciaierie Beltrame (industria metallurgica), A2A Ambiente (utility), Albasolar (building), Galbani – Gruppo Lactalis Italia (industria alimentare) e Grandi Navi Veloci (trasporti), che hanno evidenziato, con fatti e numeri, i vantaggi concreti ottenuti grazie all’applicazione delle soluzioni ABB per l’efficien- za energetica. L’aggiudicazione del Premio è stata affidata al Comitato Tecnico Scientifico di ABB, mentre per la validazione dei risultati è stata selezionata una Giuria qualificata, composta da rappresentanti di Assolombarda, AEIT e del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. «Anche quest’anno l’ABB Energy Efficiency Award è stato assegnato a realtà molto diverse fra loro, sia per dimensioni, sia per settore di attività, a conferma della trasversalità della tematica dell’efficienza energetica e della possibilità di avere un ritorno economico significativo anche con investimenti contenuti», ha affermato Matteo Marini, Amministratore Delegato di ABB. «Dobbia- mo incrementare le leve che spingono gli investimenti in efficienza energetica, a livello sia pubbli- co, sia privato, puntando su informazione, formazione e semplificazione della normativa. Il Paese ne guadagnerà in competitività». Anche in questa edizione dell’Award ABB ha voluto premiare giovani neo laureati che hanno elabo- rato le loro tesi sul tema dell’efficienza energetica, con soluzioni orientate ad un elevato contenuto tecnologico e al risparmio economico. Tra ventitré candidati sono stati selezionati quattro giovani neo laureati, provenienti dal Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Genova. L’ABB Energy Efficiency Award è stato, inoltre, l’occasione per discutere dei trend globali dell’efficienza energetica, della visione di executive manager ed esperti del settore e delle opportunità che l’ef- ficienza energetica può offrire per supportare il sistema economico e produttivo. Durante questo intervento, a cura di Matteo Marini, è stata presentata la seconda edizione del documento di ri- ferimento del Gruppo ABB per l’efficienza energetica “Trend globali dell’efficienza energetica”. Al termine, il Direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, Fiorenzo Galli, ha illustrato un approfondito audit realizzato da ABB sull’edificio storico che ospita il Museo stesso, mettendo in luce opportunità di efficientamento energetico e delineando le priorità di intervento. Lo scorso 7 maggio è stato presentato al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ac- compagnato dal Direttore Generale Marcella Panucci e dal vice Presidente Antonella Mansi, il progetto di aggregazione del settore energie rinnovabili in ANIE, la Federazione nazionale che rappresenta l’industria elettronica ed elettrotecnica italiana. Il Presidente di ANIE, Claudio Andrea Gemme, era accompagnato dal Direttore generale di ANIE, Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente di ANIE Energia, Matteo Marini, e dal Presidente del GIFI (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), Emilio Cremona. È stato, infatti, deliberato di costituire in Federazione una nuova Associazione, ANIE Rin- novabili, che riunisce: i costruttori di componenti e di impianti chiavi in mano per la pro- duzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, mini idraulico; le aziende interessate a promuovere la costruzione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile in Italia e all’estero; i promotori di nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il progetto si muove nell’ottica promossa dalla Commissione Pesenti di favorire l’aggrega- zione e la rappresentanza unitaria in Confindustria. «Con la nascita di ANIE Rinnovabili», ha spiegato il Presidente di ANIE, «la Federazione aggregherà le aziende che lavorano per l’efficientamento del sistema energetico nazionale. Questa operazione ci permetterà di cogliere le potenzialità di tutte quelle nuove tecnologie che, nate sulla scia del grande sviluppo delle rinnovabili, sono oggi in realtà perfettamente integrate in un sistema bilanciato e costituiscono una ricchezza per tutto il Paese». News.indd 14 27/06/2014 15:01:46
  • 7. Produttore di relè e temporizzatori dal 1954 Scopri le attuali promozioni presso i migliori distributori Acquista due prodotti uguali, il secondo lo paghi la metà! FINDER Termoregolazione Finder Tecnologia e Design Tipo 1T.41 termostato digitale Tipo 1C.71 cronotermostato settimanale touch Tipo 1T.31 termostato digitale Tipo 1C.61 cronotermostato a cursori touch Cronotermostati e Termostati Finder. Utilizzabili in tutte le tipologie di edifici. Design moderno, ultrasottile. Adatti per sistemi di condizionamento e riscaldamento. Estrema facilità d’uso. Il giusto grado di benessere nella giusta gradazione di colore. 1CTpromo(230x300)_Layout 1 19/06/14 10.14 Pagina 1 Senza titolo-5 1 27/06/2014 15:47:47
  • 8. CEI: Premio Miglior Tesi di Laurea 06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Gewiss: 100 studenti premiati Giunto alla diciannovesima edizione, il Premio CEI – Miglior Tesi di Laurea premierà quest’anno tre Tesi di Laurea con un riconoscimento pubblico ed ufficiale e l’asse- gnazione di un contributo in denaro così suddiviso: primo premio 2.500 euro; secondo premio 2.000 euro; terzo premio 1.500 euro. I premi verranno attribuiti alle tre migliori tesi dedicate a sviluppare e approfondire tematiche connesse alla normazione tecnica nazionale, comunitaria ed internazionale, anche con riferimento alle ricerche preparatorie e prenormative inerenti l’attività di certificazione ed il perseguimento della regola dell’arte. Possono riguardare tutti i campi di attività coinvolti nell’applicazione della normati- va: da quello strettamente tecnico, alle implicazioni in campo giuridico, economico, sociale, storico, ecc. Ulteriori approfondimenti possono considerare gli sviluppi del benessere economico e sociale legati alla normativa nazionale ed internazionale e all’evoluzione della tecnologia, le nuove tecnologie di informazione e le peculiarità del linguaggio tecnico e normativo. Al Premio possono partecipare tutti i Laureati o Laureandi (Laurea pre- cedente ordinamento o Laurea Magistrale) delle Facoltà di Ingegneria (Civile, Della Prevenzione e della Sicurezza, Elettrica, Elettronica, Ener- getica, Dei Sistemi Edilizi, Per l’ambiente e il territorio, Informatica, Meccanica), Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche e Sociali di tutte le Cattedre nazionali che avranno discusso la Tesi e conseguito la Laurea nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 28 febbraio 2015. Il Premio CEI è stato istituito nel 1999 allo scopo di stimolare la ricerca accademica sui temi legati all’attività normativa nei settori elettrotec- nico, elettronico e delle telecomunicazioni. Si è tenuta mercoledì 14 maggio la cerimonia di premiazione della seconda edizione de: “Un progetto di classe”, il concorso ideato da Gewiss Professional rivolto a tutti gli istituti di istruzione secondaria. Ad aggiudicarsi l’edizione 2013/2014 del concorso è stato l’ISIS Zanussi di Pordeno- ne; completano il podio gli istituti ENGIM Lombardia di Brembate Sopra (BG) (secondo classificato), e l’ISS di Cairo Montenotte (SV) (terzo classificato). La giuria ha ritenuto, inoltre, di assegnare tre premi speciali: il Premio Creatività, assegnato all’istituto Tutor di Piacenza, per i migliori plastico e video valutati nel loro insieme; il Premio Professio- nalità, assegnato all’IPSIA Garelli di Mondovì (CN), per la presentazione più “vicina” ad un vero lavoro fatto da professionisti; il Premio Miglior Progetto Illuminotecnico, asse- gnato all’ABF di Albino (BG). Al Concorso hanno aderito oltre 100 istituti di istruzione secondaria e oltre 2.000 stu- denti provenienti da tutto il territorio nazionale, cui è stato chiesto di lavorare alla pro- gettazione elettrica e illuminotecnica di un villaggio turistico. Studenti e docenti hanno dovuto realizzare schemi elettrici, redigere preventivi, dimensionare impianti di illuminazione, configurare quadri elettrici, compilare dichiarazioni di con- formità e definire la documentazione completa da allegare al progetto. La selezione dei progetti migliori è stata effettuata da una giuria tecnica, composta da 3 esperti Gewiss, tenendo conto della varietà dei software utilizzati, dell’utilizzo di soluzioni adatte al luogo e allo scopo, della completezza e chiarezza della documentazione fornita, della semplicità ed economici- tà delle soluzioni adottate, dell’assenza di errori formali. Le classi vincitrici del concorso si sono aggiudicate materia- li didattici utili ad approfondire alcune tematiche inerenti il mondo elettrotecnico: domotica, illuminazione e normative di settore. News.indd 16 27/06/2014 14:56:13
  • 9. NEWS Ecolamp: raccolta differenziata delle sorgenti luminose L’Italia si posiziona al quinto posto nella raccolta di lampadine a basso consumo in Eu- ropa nell’anno 2013, con 2.380 tonnellate di sorgenti luminose raccolte e trattate. Lo ha reso noto Ecolamp, il Consorzio italiano che opera nel riciclo dei rifiuti del comparto R5 dei RAEE, l’unico segmento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE) a registrare un segno positivo anche a chiusura del 2013. Se, come evidenziato dal rapporto Ambiente Italia 2014, l’Italia è leader europeo nell’in- dustria del riciclo, in particolare dei metalli ferrosi, plastica e tessili, per la raccolta delle lampadine a basso consumo scende al quinto posto. In termini assoluti, l’Italia segue la Spagna (oltre 2.500 tonnellate), la Francia (4.590 tonnellate), il Regno Unito (5.370 tonnellate) e la Germania (oltre 9.600 tonnellate). Buoni risultati per l’Italia dal punto di vista dell’incremento annuo, con il 14 per cento in più di lampadine raccolte sul 2012. Dal dato di raccolta procapite risulta che in media un cittadino italiano ha raccolto circa 0,039 kg di lampadine a basso consumo nel 2013, mentre un cittadino tedesco ben 0,117 kg. I dati elaborati provengono dal network che riunisce i principali Con- sorzi europei di raccolta di lampadine a basso consumo, cui Ecolamp aderisce. Le elaborazioni tengono conto sia della raccolta avvenuta tramite i canali obbligatori, sia di quella proveniente da eventuali canali volontari: il dato italiano, quindi, prende in considerazione il conferimento del materiale alle Isole Ecologiche cittadine e quello derivante dai canali della distribuzione (1.116 tonnellate), oltre alla raccolta volontaria di Ecolamp dedicata ai professionisti del settore (1.264 tonnellate). Risparmia fino al 50% di spazio nei quadri di distribuzione! UnibisTM DPC Interruttori magnetotermici differenziali compatti DPC • Compattezza: MTD 2P in 2 moduli • Gamma completa: 4,5kA – 6kA – 10kA • Da 6 a 40A, curva B e C • Classi: AC – A – A immunizzata • Compatibile al 100% con gli accessori Linea Modulare Plus • Approvazioni: CEBEC, KEMA, VDE, IMQ, NF, RINA e Lloyd’s register GE imagination at work www.ge.com/it/industrialsolutions 2 1!in News.indd 21 27/06/2014 14:59:01
  • 10. 08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Conergy: fornitura di energia elettrica AVE: 110 anni di storia Con l’obiettivo di costituire un efficace portafoglio di prodotti e servizi, Conergy ha recentemente aggiunto un nuovo servizio e sarà in grado di stipulare contratti di fornitura di energia elettrica con i propri clienti. Dopo aver ampliato le gamme prodotti, l’azienda ha finalizzato un accor- do di collaborazione con un importante operatore del mercato energia, Enegan (Gruppo Gan), società trader di energia elettrica e gas, per avvia- re questa nuova e importante attività. La rete di Installatori Accreditati Conergy Italia (IFAC) potrà d’ora in avanti proporre interessanti contratti di fornitura di energia ai propri clienti esistenti e potenziali, diventando sempre più i referenti a 360° per la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici e industriali. Enegan si distingue per la trasparenza della proposta e per il forte orientamento al cliente, al quale si rivolge con un approccio di consu- lente in materia di energia. Da sempre segue le linee guida di garanzia energetica e attenzione all’ambiente, facendosi promotrice di soluzioni ecocompatibili. Tutte queste caratteristiche rendono l’azienda un partner ideale per Co- nergy che con la sua rete di vendita, le competenze tecniche e commer- ciali, le conoscenze e le professionalità specifiche nel settore e il rispetto di standard qualitativi implementerà al meglio la nuova iniziativa. La fornitura di energia elettrica va ad ampliare ulteriormente il già ricco portafoglio di Conergy, che mira ad offrire la massima qualità disponibile sul mercato per realizzare impianti completi, integrati e all’avanguardia. Quest’anno AVE celebra 110 anni di attività e ha deciso di festeggiare il nuovo ed importante traguardo con le persone che nel corso degli anni hanno dato il loro contributo nel far crescere l’azienda, fino a farla diventare una realtà di eccellenza nell’ambito dei produttori di apparec- chiature elettriche ed elettroniche di qualità, capace di offrire risposte razionali ed adeguate all’evoluzione delle esigenze impiantistiche civili ed industriali. Fondata nel 1904, Ave ha sede a Rezzato, in provincia di Brescia e conta più di 200 dipendenti. Guidata dal Dottor Alessandro Belli, nei primi anni del Duemila ha visto l’ingresso dei figli Emanuele, Tommaso e, in seguito, Clementina, sui quali si basa la continuità e il futuro dell’a- zienda stessa, con ruoli di primo piano nel marketing e comunicazione e nel commercio. Fin dai suoi esordi, la società ha seguito una filosofia aziendale ben precisa, dove l’innovazio- ne tecnologica e l’attenzione al design hanno dominato l’intera produzione aziendale. Non a caso architetti e designer di fama come Giò Ponti, Andries Van Onck e Makio Hasuike hanno collaborato con l’azienda nella realizzazione di soluzioni sempre più presenti in ogni angolo del mondo. In un ambito in continua evoluzione, l’azienda ha saputo comprendere rapidamente le nuove esigenze del mercato ed offrire soluzioni basate sull’elevata tecnolo- gia e sull’indubbia personalità ed eleganza estetica, creando prodotti all’avanguardia adatti a stili ed ambienti differenti. Oggi conta al suo interno ben 6 Divisioni strategiche di prodotto di- stinte in: Serie Civili; Domotica e Gestione Alberghiera; Sicurezza; Scatole, Contenitori e Centralini; Apparecchi Modulari; Ventilazione. L’elevato grado di specializzazione e di attenzione alla qualità, con gestione e controllo di tutti i processi aziendali, dalla progettazione alla produzione, dall’amministrazione alla logistica, le ha consentito di ottenere, fin dal 1995, la Certificazione Sistemi di Qualità - CSQ in conformità alle severe norme UNI EN ISO 9001. R d d U I • • • • • • G w News.indd 20 27/06/2014 14:59:09
  • 11. NEWS www.commercioelettrico.com Solarexpo: il fotovoltaico in Italia è vivo 09Anno 5, N.5 Si è chiusa l’edizione 2014 di Solarexpo - The Innovation Cloud, a Fiera Milano, con il dato di 14.200 visitatori professionali in tre giornate di manifestazione. A conferma della crescente domanda di aggiornamento professionale, indispensabile nell’era post incentivi, i 50 convegni ed eventi speciali hanno registrato 6.000 presenze e l’intervento di 400 relatori. «La significativa affluenza di visitatori, per di più quest’anno particolarmente profilati dal punto di vista professionale», ha affermato Luca Zingale, Direttore scientifico dell’evento, «è un chiaro segnale della fiducia che il mercato interno stia ripartendo. In parallelo, le aziende dovranno mantenere un forte orientamento verso l’estero, dove la domanda di energia verde è in crescita esponenziale». Anche dopo la fine degli incentivi nell’estate scorsa, il fotovoltaico in Italia è vivo e vegeto. Grazie alle detrazioni fiscali del 50 per cento in 10 anni per le ristrutturazioni edilizie, installare pannelli solari per produrre elettricità resta ancora un ottimo investimento per le famiglie. Un piccolo impianto da 3 kW, con un costo indicativo di circa 7÷7.500 euro, che produce 3.300÷4.500 kWh l’anno (a secondo della località italiana in cui è situato), con gli sgravi si ripaga in 6÷8 anni e sulla sua vita utile (almeno 25 anni) garantisce un risparmio netto di oltre 20.000 euro, come mostrano i dati emersi nel corso della manifestazione. Anche per le imprese, l’opzione fotovoltaico è economicamente interessante, sebbene queste non possano godere degli sgravi fiscali. Le PMI italiane, che pagano l’energia il 30 per cento in più della media dell’Eurozona, possono alleggerire notevolmente la bolletta installando sul proprio tetto un impianto fotovoltaico. Il risparmio è tanto più elevato quanto più i consumi si concentrano nelle ore di produzione giornaliere: utilizzando di- rettamente l’elettricità solare prodotta dal proprio impianto non si paga il costo del kWh prelevato dalla rete, con un risparmio che può arrivare al 37÷50 per cento in meno. Grazie al forte calo del prezzo degli impianti e alla combinazione tra bollette salate e una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta “grid parity”, cioè il momento in cui prodursi l’elettricità dal solare è conveniente rispetto ad acquistarla dalla rete, anche senza alcun incentivo. Oggi la parola d’ordine per imprese e famiglie è autoconsumo. Senza più incentivi è meglio utilizzare l’elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, facendo, quindi, coincidere produzione e consumi. Ma non sempre ciò è possibile. Diventa allora molto utile abbinare al fotovoltaico una serie di tecnologie come i sistemi di domotica, che gestiscono in modo intelligente i carichi elettrici; oppure per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni potranno ser- vire le pompe di calore, apparecchiature ad alta efficienza alimentate dall’elettricità che consentono di risparmiare sul gas. Per elevare la quota di autoconsumo da solare c’è grande attenzione anche per le batterie e per gli inverter integrati con accumuli, nuovi componenti del sistema fotovoltaico che permettono di immagazzinare l’energia dell’im- pianto che non si consuma sul momento, per poterla utilizzare, ad esempio, di sera. SPS IPC Drives Italia: vetrina della tecnologia Con 21.128 visitatori (+17% sulla precedente edizione) si è chiusa al di sopra delle più rosee previsioni SPS IPC Drives Italia, la tre giorni dell’automazione di Parma. Dal 20 al 22 maggio i visitatori e i 584 espositori (+13%) hanno dato vita ad una manifestazione in cui si è respirata un’aria carica di positività e di voglia di fare, in linea con la tendenza di mercato del comparto dell’automazione, che prevede quest’anno una crescita pari al 5÷7%. Il format della manifestazione si è confermato vincente, in quanto ha favorito l’incontro e il confronto tra operatori del mercato e ha offerto numerosi spunti di riflessione e approfondimento per i prossimi mesi. Particolarmente apprezzate le Tavole Rotonde dedicate ai vari settori dell’industria, alle quali hanno partecipato responsabili di numerose aziende italiane e utilizzatori finali di componenti di automazione. I risultati ottenuti quest’anno non possono che rappre- sentare un nuovo stimolo per l’edizione del prossimo anno (Parma, 12-14 maggio 2015), per renderla ancora più ricca di contenuti e riconfermarla come vetrina italia- na della tecnologia. News.indd 19 27/06/2014 14:59:23
  • 12. 10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 BTicino: cambio al vertice Forum Meccatronica: innovare e competere con le tecnologie dell’automazione Capofila del Gruppo Legrand in Italia, BTicino ha un nuovo Amministratore Delegato: è Franco Villani, attuale Vice Direttore Generale, che subentra nella posizione a Paolo Perino, chiamato dal Gruppo francese ad assumere il ruolo di Direttore della Business Unit Building Systems. Perino conserva la carica di Presidente e la responsabilità delle funzioni industriali dell’azienda italiana. Villani, classe 1962, novarese, sposato e padre di una figlia, è laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria Elettrotecnica. Dopo una breve esperienza in Enel, entra nel 1990 in BTicino come Assistant Product Manager e continua il suo percorso fino alla posizione di Marketing Manager per i prodotti industriali. A quella maturata nella funzione marketing associa successivamente un’e- sperienza significativa in ambito vendite, nel ruolo di Responsabile della Regione Lombardia, ed infine, nel 1997, arriva a ricoprire la posizione di Di- rettore Commerciale. In questo ruolo ha gestito il processo d’integrazione delle varie marche del Gruppo Legrand in Italia e delle varie acquisizioni realizzate: Legrand, Zuc- chini, Cablofil, Metasystem Energy e Vantage. Lo scorso mese di aprile è stato nominato alla Presidenza di Metel, società partecipata dalle principali Associazioni della filiera elettrotecnica e dell’illu- minazione. Franco Villani, oltre a quella di Amministratore Delegato, manterrà ad interim anche la posizione di Direttore Commerciale di BTicino. Rinnovata la collaborazione tra ANIE Automazione e Messe Frankfurt Italia in vista dell’organizzazione della prima edizione del Forum Meccatronica: “Inno- vare e competere con le tecnologie dell’automazione”, in programma a Berga- mo presso l’avveniristica struttura del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso il prossimo 24 settembre. Il Forum nasce dall’esigenza di creare un evento fortemente verticale, non solo dal punto di vista settoriale, ma anche territoriale, coinvolgendo di volta in volta differenti distretti industriali del panorama italiano. Un nuovo evento, dunque, che focalizza l’attenzione su progetti atti alla divul- gazione della conoscenza delle tecnologie e alla promozione delle stesse sul mercato. Il format è quello di una mostra/convegno rivolta ai costruttori di mac- chine per la produzione industriale e agli utilizzatori finali di tecnologie mecca- troniche. L’obiettivo della giornata è il confronto aperto e fattivo tra realizzatori e utilizzatori di soluzioni meccatroniche e fornitori di componenti e sistemi per l’automazione avanzata. Investire in innovazione significa porre le basi per la crescita futura di un Paese, soprattutto in una fase congiunturale che presenta forti elementi d’instabilità come quella odierna e che limita, di fatto, le risorse per nuovi investimenti. Investire in innovazione è essenziale per intercettare le opportunità che potranno scaturire dal consolidamento della ripresa interna- zionale. Fra i nuovi mercati nati dalle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica si colloca la Smart factory, ossia la fabbrica resa evoluta e intelligente dove le tecnologie meccatroniche rivestono un ruolo fondamentale. La meccatronica ha un’importante ricaduta sulla competitività di un’azienda; infatti, progettare in un’ottica meccatronica significa integrazione di tecnologie e soluzioni, ma anche nuove metodologie gestionali e di utilizzo della conoscenza. Nella fase di sviluppo il principale driver è costituito dalle esigenze specifiche del cliente che grazie alla meccatronica ottiene una macchina sempre più affidabile e in grado di implementare servizi sofisticati ed innovativi. Un impegno costante alla riduzione dei consumi energetici può rappresentare per il sistema industriale uno strumento per abbattere i costi del processo produttivo e un’occasione per sollevare il proprio standard competitivo sui mercati internazionali. In tale am- bito, ai fini della realizzazione d’interventi di efficienza energetica, l’impiego di soluzioni meccatroniche consente un’ottimizzazione dell’utilizzo di energia. Franco Villani, Amministratore Delegato BTicino News.indd 14 27/06/2014 15:01:23
  • 13. NEWS www.commercioelettrico.com Vortice: 60 anni di attività B&R Automazione Industriale: sicurezza in primo piano 11Anno 5, N.5 Lodevole traguardo quello raggiunto da Vortice Elettrosociali, che quest’anno compie i 60 anni di attività, chiudendo il 2013 con un fatturato di circa 52 milioni di euro. Era il 1954 quando Attilio Pagani seppe intuire e anticipare i bisogni ancora inespressi in un’Italia che stava rinascendo dalle macerie della guerra e fondò, in un capannone di Viale Montenero a Milano, un’impresa che in pochi anni si pose ai vertici di mercato nella creazione di prodotti in grado di migliorare la qualità della vita di coloro che li avrebbero utilizzati. Dal nome di un aspiratore per cucina, primo prodotto di successo che si afferma sul mercato, nasce Vortice Elettrosociali che nel corso degli anni amplia sempre più la sua produzione nel settore del trattamento dell’aria. Dopo le cappe aspiranti, gli umidificatori, gli aspiratori e i ventilatori, che hanno reso ogni ambiente più abitabile, nasce la linea degli apparecchi che eliminano le impurità dell’aria, contribuendo alla salvaguardia dell’igiene. Iniziano così importanti collaborazioni con Laboratori e Istituti universitari per attività di ricerca sui temi dell’aerazione, della ventilazione e della depurazione. Nel 1962 avviene la realizzazione del primo vero insediamento industriale di 6.000 m2 a Peschiera Borromeo, ai confini di Milano, ma, a fronte del cre- scente successo si rende necessario, dieci anni dopo, un poten- ziamento degli apparati produttivi. Nasce così nel 1972 l’attuale stabilimento a Zoate di Tribiano (MI), che oggi impiega circa 170 dipendenti e ospita dalla Direzione Generale, alle funzioni Commerciali e di marketing, il Centro di Ricerca e sviluppo con i laboratori, la produzione e il servizio di pre e post vendita. Nel 1974 Attilio Pagani inizia la sua espansione all’estero con l’a- pertura di una Filiale in Francia, a Parigi, e nel 1978 a Londra. Oggi il Gruppo Vortice vanta 3 Filiali Commerciali in Francia, Inghilterra e Costa Rica, 1 Società Commerciale e Produttiva in Cina e 1 Ufficio di Rappresentanza in Russia. A metà degli anni ’70, quando la crisi del petrolio aveva causato l’aumento del costo dell’energia, il dinamico Imprenditore decide di entrare nel settore dei piccoli apparecchi per il riscaldamento elettrico, producendo ter- moconvettori e negli anni ’80 entra nel mercato con una gamma di ventilatori da soffitto, lanciandone così la moda. Fin dalle sue origini, la produzione Vortice ha sempre dato una grande rilevanza alla forma estetica e al design dei prodotti, mantenendo costanti collaborazioni con studi di Architetti e Designer affermati del calibro di De Matteis, Zanuso, Trabucco, Vecchi, ottenendo nel corso degli anni numerosi riconoscimenti come il Premio “Compasso d’Oro” conferito all’Azienda nel 1987 per “l’impegno posto nella qualificazione di prodotti attraverso il design”. Dall’esperienza e dalla collaborazione di tre aziende ai vertici nei rispettivi settori operativi – B&R, Comau e Heidenhain, nascono due appuntamenti con un unico obiettivo: illustrare in modo realistico, chiaro ed esaustivo come l’adeguamento alle normative sulla safety rappresenti un’opportunità da sfruttare a proprio vantaggio per migliorare la produttività e la competitività sul mercato, e non solo un’incombenza necessaria. Con SafeMotion Experience, i temi della sicurezza in ambito di automazione industriale saranno, infatti, al centro dell’attenzione il 18 giugno, a Bologna, e il 2 luglio, a Milano. L’agenda degli incontri prevede, attraverso un percorso logico ben definito, l’analisi dei diversi aspetti legati alla sicurezza delle macchine e dei singoli componenti delle stesse con interventi tecnici delle tre aziende organizzatrici. Sarà dimostrato come sia possibile operare con parti di macchine e impianti in movimento senza dover arrestare il processo. Le giornate saranno arricchite dalla presenza di un esperto in ambito di certificazione dell’I.C.E.P.I., in apertura e chiusura delle sessioni mattutine, che fornirà informazioni e consigli pratici per l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza. Nel pomeriggio saranno protagoniste le aziende utilizzatrici con la presentazione di casi applicativi reali. Entrambi gli appuntamenti “SafeMotion Experience” sono rivolti a costruttori di macchine, utenti finali, system integrator e, più in generale, agli operatori coinvolti sui temi della sicurezza di macchine e impianti. News.indd 17 27/06/2014 15:02:09
  • 14. Concord: illuminazione museale 12 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Helvar: collaborazione con Samsung per i moduli LED Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia ha ospitato, fino al 2 marzo scorso, la prima mo- stra monografica e antologica dedicata al pittore veneziano Carlo Saraceni. La mostra si snoda in maniera cronologica e l’allestimento è pensato per scandire con i colori le varie fasi della poetica di Saraceni: dalle opere giovanili più improntate al natu- ralismo, passando per i dipinti del periodo maturo commissionati dalle più illustri per- sonalità del tempo, fino ad arrivare ad esempi della diffusione del linguaggio del pittore attraverso la sua scuola. Grandi strutture autoportanti anteposte alle pareti delle sale ospitano al loro interno le creazioni di Saraceni: quasi a creare stanze nelle stanze, queste architetture dalle tinte forti e il pavimento scuro realizzato con la moquette blu, contrastano con il “tromp l’oeil” delle pareti e i soffitti a cassettoni rinascimentali. L’illuminazione generale delle sale è volutamente quasi assente e, quindi, gli ambienti rimangono nel loro insieme poco illuminati: per contrasto le opere, perfettamente illuminate grazie al progetto dello Studio Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi, emergono dalla penombra e catturano la scena con i loro colori vividi esaltati dalle tinte forti delle pareti. La luce crea un effetto scenografico molto suggestivo. I dipinti sembrano galleggiare sostenuti dalla luce che si origina direttamente dalle pareti. Per ottenere questo risultato i corpi illuminanti, tutti a LED, sono stati nascosti nelle velette e nelle basi che fanno da cornice alle pa- reti e sono del tutto invisibili agli occhi dei visitatori. Contrariamente a quanto avviene di solito, l’illuminazione principale è posta sotto ai quadri ed è fornita da 1 o 2 barre a LED. In numerosi casi tuttavia tale illuminazione è stata potenziata ag- giungendo nella parte superiore faretti Beacon LED Diode Pro Ac- cent di Concord, che permettono di illuminare le opere più grandi nella loro interezza, o di evitare le ombre portate, determinate sui dipinti dalle cornici più sporgenti. Azienda che produce componenti energeticamente effi- cienti e soluzioni per l’illuminazione e il controllo della luce, Helvar ha annunciato ufficialmente l’ingresso nel mercato dei moduli LED attraverso un accordo di colla- borazione con Samsung, che le metterà a disposizione il meglio delle proprie tecnologie applicate ai moduli LED per poter offrire ai clienti una gamma di soluzioni sempre più completa nell’ambito delle tecnologie per il lighting. In questo modo la società finlandese, che negli ultimi anni ha sviluppato una gamma di alta qualità di driver e dispositivi di controllo della luce per i LED, potrà offrire ai propri clienti soluzioni complete tra le più efficienti, compatibili e affidabili sul mercato. Helvar ha presenta- to le prime 3 famiglie di moduli LED durante il Light + Building, ottenendo un notevole riscontro da parte dei propri clienti. I primi moduli lanciati sul mercato sono le famiglie COB (Chip On Board), Linear e Multiplex, destinate rispettivamente alle tre principali categorie di apparecchi: downlight, apparecchi lineari e quadrati. I prodotti saranno in commercio a breve. Oltre ai nuovi articoli che andranno ad arricchire il catalogo di pro- dotti, Helvar completerà il lancio con un’interessante offerta di strumenti di calcolo e progettazione e conti- nuerà, comunque, ad investire massicciamente nell’in- teressante settore della tecnologia LED. News.indd 22 27/06/2014 15:02:31
  • 15. editoriale 13Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE Cari lettori e cari Soci FME, i mesi che precedono la pausa estiva saranno mesi importanti, densi di avvenimenti e incontri finalizzati a dare seguito ai progetti e alle iniziative sulle quali la Federazione sta lavorando. Come già anticipato, nel corso del mese di giugno e di luglio io e i miei collaboratori saremo presenti agli incontri delle Associazioni Regionali con la finalità e l’obiettivo di compattare e ri- vitalizzare i gruppi regionali, alcuni dei quali hanno particolarmente accusato questo momen- to di crisi accantonando, come spesso purtroppo capita, gli appuntamenti locali, ritenendo erroneamente che fossero in alcuni casi perdite di tempo e ci fossero altre attività a cui dare priorità. Indubbiamente, inutile negarlo, il lungo periodo di difficoltà del settore non ha certo contri- buito negli ultimi tempi a creare le condizioni idonee per un sano sviluppo di quello spirito collaborativo tra colleghi che è la base della vita associativa. Però è altrettanto indubbio che è proprio nei momenti di difficoltà che dallo stare assieme possono nascere soluzioni a problemi comuni e progetti che possono contribuire a far crescere il nostro business. Cito solo, per fare alcuni esempi, alcune iniziative sulle quali FME sta lavorando e che trovano negli ambiti regionali il contesto ideale per svilupparsi e portare ai soci quei vantaggi reali e concreti per i quali sono state pensate e sviluppate. Indirizzate al comparto aziendale va citato il consolidamento della centrale rischi, la certifica- zione dell’area Credito Management e la certificazione del rating, così come l’invio a tutti i soci dello studio di Benchmarking dei bilanci di produttori e distributori, patrimonio di informazioni utili per posizionare la propria azienda nel contesto del settore di riferimento. Verso il mercato non si può non parlare, invece, del Listino Servizi e del Listino Cavi, delle statistiche, di Electrocod, così come di assoluta priorità, anche per gli sviluppi che potrà avere nell’immediato futuro, è Communication Warehouse. Di questo e di tanto altro parleremo e ci confronteremo con gli imprenditori locali nelle riunioni in Piemonte, Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, per poi via via visitare anche le restanti zone d’Italia. Come già detto per altro ci piacerebbe che questi incontri fossero anche l’occasione per ascoltare nuove proposte e suggerimenti fatte diretta- mente dai Soci al fine di venire sempre più incontro alle richieste della base associativa. Prima di chiudere questo spazio vorrei menzionare un’altra importante iniziativa che, se andrà in porto, potrà portare vantaggi indiscutibili alla nostra categoria: mi piace parlarne anche perché dimostra come FME sia cresciuta in fatto di credibilità e di rappresentatività tanto da essere al fianco di ANIE nella proposta che come Prosiel stiamo portando all’attenzione del MISE, Ministero per lo Sviluppo Economico, relativa ad un provvedimento governativo che ab- bia ad oggetto il tema delle verifiche degli impianti elettrici nelle abitazioni. Con l’obiettivo pri- mario di salvaguardare la sicurezza degli impianti nelle case, evitando e riducendo gli incidenti domestici ancora molto numerosi, si può ottenere, infatti, un grosso ritorno economico nel rifacimento degli impianti stessi, puntando soprattutto sulla domotica, sulle nuove tecnologie di controllo e modulazione dell’energia e su tutte le altre nuove possibilità. Senza entrare per ora troppo nel merito, essendo ancora nella primissima fase di studio di fattibilità del progetto, anticipiamo che la proposta è quella di costituire un Ente, copartecipato pubblico/privato sul modello dell’analogo Consuel operante in Francia che, partendo da una dotazione economica iniziale, si faccia carico di effettuare le verifiche a campione. La proposta per ora è quella di partire con un test su Roma, su un campione di circa 10.000 abitazioni. L’iter è sicuramente lungo e sappiamo bene che quando si ha a che fare con le istituzioni nulla è mai certo, però la prima risposta avuta dal Ministero è stata positiva ed è indubbio che se l’i- niziativa andasse in porto il nostro settore potrebbe beneficare di ritorni economici importanti. Vi terremo ovviamente aggiornati, intanto buona lettura a tutti! Giampaolo Ferrari Presidente FMEVuoi dire la tua opinione sull’editoriale o suggerire argomenti su cui dibattere? Scrivi a: relazione.esterne@fmeonline.it FME Editoriale.indd 5 27/06/2014 12:11:52
  • 16. 14 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Quali saranno le tendenze che si stanno delineando negli attuali scenari? Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico? Lo chiediamo ad Antonello Garzoni, Docente di strategie competitive presso l’Università Bocconi e Direttore del Master in Impren- ditorialità e Strategia Aziendale della SDA Bocconi, che ha illustrato la sua visione nel corso dell’evento organizzato da FME in oc- casione di Solarexpo 2014, tenutosi a Fiera Milano lo scorso 7 maggio. Che ne pensa del mercato elettrico attuale? «È un mercato sicuramente difficile di que- sti tempi; però ci sono spazi di crescita in aree come la domotica, oppure con l’iden- tificazione di nuovi ambiti come la cantieri- stica navale o l’automazione. Comunque la necessità è quella di specializzarsi». Quali consigli per un mercato così frammentato? «In un contesto come questo bisogna fare squadra, lavorare con un gruppo compatto che sia in grado di giocare un ruolo impor- tante sia per un migliore servizio a livello lo- cale, sia per la capacità di giocare una par- tita con i clienti di mercati importanti, dove si ha la capacità di specializzarsi in ambiti interessanti e su delle nicchie di maggiore crescita e maggior valore». È vero che si salveranno grandi e piccoli distributori e soccomberanno i medi? «Al contrario; io credo che i piccoli hanno si- curamente delle difficoltà legate alla massa critica, ma comunque riescono a presidia- re il loro mercato. Il grande distributore in questo momento ha delle grandi difficoltà perché reagisce male alla contrazione di mercato. Sul medio, bisogna prima di tut- to capire che cosa s’intende per medio. Il medio/grande è quello che nel mercato va bene, come dimostrano peraltro i dati di redditività, mentre il medio/piccolo è quello che probabilmente ha le maggiori difficoltà. In questo contesto, è importante gestire un discorso di cooperazione ad ampio raggio, ovvero la capacità di giocare un ruolo un po’ più ampio per un presidio dei mercati più interessanti e per dare anche un servizio all’industria (che qui è grande) e necessita di partner preparati. Quindi riuscire a diven- tare più grande diventa un obiettivo primario per gli attori medio/piccoli». I movimenti di aggregazione tra distributori sono un’inevitabile conseguenza? «L’Italia non è fatta normalmente da im- prenditori con un alto grado di altruismo e desiderio cooperativo. L’obiettivo non è dun- que quello di forzare processi aggregativi, ma di fare un vero gioco di squadra. Con un ruolo che possa essere di sistema e di van- taggio per tutti». a cura della Federazione Antonello Garzoni, Docente di strategie competitive presso l’Università Bocconi e Direttore del Master in Imprenditorialità e Strategia Aziendale della SDA Bocconi Negli ultimi anni, il livello di redditività media del settore della distribuzione è progressivamente diminuito, attestandosi su livelli molto bassi Nello stesso periodo, la redditività del comparto dei produttori di materiale elettrico appare decisamente più stabile e si attesta su livelli mediamente più elevati FME 1.indd 2 27/06/2014 12:10:52
  • 17. Break the wall La crisi finanziaria ha da tempo fatto emergere il ruolo determinante del processo legato al credito all’interno di tutte le imprese Mentre su tutti gli indicatori relativi alla fiducia delle imprese e del mercato, si as- siste ad un timido trend positivo anche per i prossimi mesi, sul versante finanziario le imprese italiane del terziario tornano timidamente a fare capolino negli uffici degli istituti di credito nel primo trime- stre 2014 per chiedere un fido, un finan- ziamento, oppure la rinegoziazione di un fido o di un finanziamento esistente: sono state il 14,6 per cento contro il precedente 10,8 per cento. Resta problematica la situazione della domanda e dell’offerta di credito. È bene, tuttavia, evidenziare come in qualche modo la riduzione del credito concesso alle im- prese da parte delle banche sembri lieve- mente allentarsi con l’inizio del 2014. Rimane, infatti, bassa, ma in leggera cre- scita, la cosiddetta area di stabilità, ovvero la percentuale di coloro che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta (25,4 per cento su 23,8 per cento) e diminuisce l’area di irri- gidimento, corrispondente alla quota delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e delle imprese che non se lo sono viste accordare affatto (50,7 per cento su 52,3 per cento). La situazione resta, comunque, preoccu- pante, non fosse altro per il fatto che la quota delle risposte negative si conferma più elevata rispetto a quella delle domande accolte (come accade ormai da un anno e mezzo). Alla luce di tutto ciò, si assiste ad una so- stanziale invarianza nei giudizi negativi de- gli imprenditori relativamente ai costi dei servizi bancari nel loro complesso. Al di là di quanto possa fare l’intervento della banca centrale penalizzando i deposi- ti bancari, oggi gli indicatori sul fabbisogno finanziario relativi alla capacità di far fron- te agli impegni assunti sono e rimarranno negativi; da qui nasce il titolo dell’articolo: il “muro da rompere”. I grossisti, sollecitati da FME, hanno applicato con successo, dalla sua uscita nel 2012, la legge 192 re- lativa al mancato rispetto dei termini di pa- gamento della Pubblica Amministrazione, ma ancora oggi sono chiamati a reggere da soli il peso finanziario verso la propria clientela con la conseguenza che l’indica- tore dei giorni crediti verso la stessa sta aumentando anche quest’ anno. L’aumento è dovuto ad una serie di fatto- ri quali: riduzione dei fatturati di vendita, continue richieste di piani di rientro e una persistente insolvenza; l’insieme di que- sti fattori fa sì che la velocità di rientro sia inferiore alle attese logiche e ai rischi settoriali, con presumibili perdite che non giustificherebbero i rischi assunti, specie di fronte alla perdita di marginalità degli ultimi anni. I grossisti dovrebbero fare su questi temi maggior sistema, insieme ai fornitori, visto che anche questi ultimi sono interessati al fenomeno, sia per le loro vendite dirette alla clientela “comune”, sia per condivi- derne i rischi e monitorare la “salute” fi- nanziaria dei propri clienti e del mercato, evitando inutili e dannosi “transfer order” in sottocosto. Occorre, quindi, abbattere il muro della riservatezza in un processo orizzontale di trasparenza al mercato, iniziando dalla richiesta istruttoria delle procedure di af- fidamento sul modello bancario, creando e diffondendo un progetto di filiera con l’ap- poggio del sistema bancario (vedi Confidi), nel quale potranno trovare la giusta collo- cazione tutte quelle Associazioni che han- no interesse a far crescere e consolidare le imprese socie, abbattendo così il muro at- tuale e ricostruendo quel clima necessario e consapevole per lo sviluppo del settore di fronte alle nuove sfide dei mercati a “valore aggiunto”. Giancarlo Profeti 15Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE Giancarlo Profeti, Direttore FME Profeti.indd 3 27/06/2014 12:01:38
  • 18. I primi vincitori e le loro opinioni Primi vincitori Oscar Toplevel Abbiamo intervistato alcuni collaboratori delle società che si sono aggiudicate il primo OSCAR TOPLEVEL, dedicato all’associato FME che più si è distinto nella crescita professionale dei propri collaboratori. I primi ad aggiudicarsi l’OSCAR TOPLEVEL sono MEF e il Gruppo Fogliani. Siamo andati a fargli visita e abbiamo raccolto le loro opinioni su CommunicationWarehouse. Ci hanno raccontato le loro professionalità e le attività quotidiane che svolgono, la loro visione sul portale, elencando i motivi che li portano a leggere regolarmente le newsletter dei produt- tori. Ne abbiamo ricavato sei video interviste che ora condividiamo con tutti gli utenti del por- tale. Dalla loro esperienza abbiamo acquisito i vantaggi offerti da CommunicationWarehouse, sopra a tutti la tempestività nella ricezione del- le informazioni sui prodotti che ricevono diret- tamente sulla propria postazione, informazioni facili che aiutano nel lavoro quotidiano e che permettono di essere al passo con i tempi. In molti casi ci segnalano di aver trovato, nelle newsletter di CommunicationWarehouse, delle soluzioni che sono state immediatamente utili nella soddisfazione del cliente. In sintesi ci hanno lasciato il messaggio che “essere informati tempestivamente e con sem- plicità è utile per migliorare la soddisfazione del cliente”. Come spesso accade l’appetito vien mangiando e di conseguenza sono emerse le richieste, pri- ma fra tutte “aumentare il numero di produttori aderenti a CommunicationWarehouse”. Allargare la gamma di prodotti trattati nel portale coprendo tutti i prodotti che gestiscono quotidianamente. Altro punto da incrementare è una maggiore profondità tecnica sui prodotti presentati. Ancora una volta emerge la sete d’informazioni da parte delle migliori figure professionali, forti della consapevolezza che “solo un maggiore livello di conoscenza può fare la differenza nel soddisfare clienti sempre più esigenti”. Enrico Renato Viscardi Claudio Casarotto Fogliani Paolo Tassi Fogliani Franchini Mirko Iavarone Fogliani Stefano Solli MEF Antonio Peccerillo MEF Laico Possemato MEF ABB BM Group Bocchiotti BTicino Comelit Fox & Parker Gewiss Hager Osram Philips Riello UPS Scame Parre Schneider Electric Siemens Soler & Palau Vimar Vortice I Partner di CommunicationWarehouse2 16 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 FME 2.indd 2 27/06/2014 12:05:19
  • 19. Portare all’estero Metel o aprirsi verso gli standard stranieri? Carlo Carrara, in occasione dell’uscita dal CDA Metel, ci saluta con una riflessione sul futuro dell’azienda Analizzando il contesto italiano, Metel ha avuto una rapida evoluzione in termini tec- nologici ed un’accentuata penetrazione del mercato da quando ai servizi di base di tra- smissione dei documenti, sono stati affian- cati servizi aggiuntivi volti alla risoluzione di problematiche settoriali ed individuali, e fina- lizzati a migliorare notevolmente l’efficacia e la completezza dello scambio informativo nel contesto della filiera elettrica. Stiamo,tuttavia,raggiungendounasituazione di stallo: il parco utenti negli anni di significa- tiva espansione è stato mantenuto circoscrit- to a solo due livelli della filiera: produttori e distributori. Solamente nell’ultimo triennio si è riusciti a raggiungere una modesta apertu- ra verso quelle Software House che offrono servizi proprio ai soggetti della filiera elettri- ca. Ciò nonostante, non si è ancora riusciti a fare accettare totalmente il concetto che sta alla base di uno “standard”, ovvero che per essere tale ed affermarsi in modo solido e duraturo, debba essere diffuso il più possibile e non essere limitato a diventare il linguaggio di pochi. Chi adotta uno “standard” lo fa con l’intento di ridurre i costi e semplificare le operazioni di scambio documentale ed infor- mativo, e deve avere la certezza che questi si diffondano in modo permanente e stabile nel mercato in cui opera. Ogni atteggiamento di chiusura verso la libera diffusione aumenta il rischio che altri standard finiscano col sop- piantare lo “standard riservato” fino al punto di renderlo inutile. Con lo standard Metel si sono raggiunti risul- tati importanti nella filiera elettrica in Italia (pur considerando l’esclusione degli installa- tori), mentre nel contesto europeo ci si trova in una posizione molto fragile, soprattutto se la si rapporta alla diffusione, alla potenza, e all’“anzianità” di standard non soggetti a li- mitazioni di sorta. Penso quindi che se Metel rimarrà chiusa continuando a blindare il par- co degli utenti, non reggerà al confronto con gli standard diffusi in Europa. Al momento non penso che ci siano prospettive di cam- biamento radicale di questa impostazione che ha ormai assunto un ruolo strategico, ed è consolidata e radicata in modo indiscutibi- le. Le rigide posizioni dei due soci principali, anziché essere affrontate sui giusti tavoli di discussione, sono state portate irrisolte an- che nell’organo di controllo di Metel, che non ha alcuna competenza per poterle discutere e modificare. È per questo motivo che definisco sostanzial- mente di stallo la posizione attuale di Metel. In questo quadro non molto edificante, vedo tuttavia una strada molto interessante non nel rimuovere gli ostacoli, ma nell’aggirarli, con grosse opportunità di ulteriore sviluppo e consolidamento anche su un mercato aperto all’Europa. La chiave di questo nuovo terreno di sviluppo sta nell’“integrazione” con gli altri standard europei: non potendo far loro con- correnza per la debolezza e limitatezza della sua diffusione, Metel si dovrebbe aprire per interfacciarsi con i principali standard euro- pei creando di fatto la possibilità di comuni- care con tutti. Il primo standard verso cui si dovrebbe rivolgere è Etim, che consolidato nel Nord, sta diffondendosi anche nel resto dell’Europa e nei Paesi dell’Est europeo. Una corretta “integrazione” con Etim aprireb- be agli standard Metel orizzonti decisamente molto più ampi di quelli attuali, a patto che non emergano nuovi fattori destinati a con- trastare una tale evoluzione. Carlo Carrara 17Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE Carlo Carrara FME Metel.indd 3 27/06/2014 11:57:15
  • 20. Che cos’è, cosa si deve fare ed a cosa può servire il rating Il rating e i suoi utilizzi Il rating è un’opinione sulle capacità di un soggetto di adempiere alle proprie obbligazioni finanziarie. In particolare, i rating di credito pos- sono essere utilizzati per valutare il rischio di: - debiti sovrani; - titoli obbligazionari; - società non finanziarie (imprese); - società finanziarie; - prodotti di finanza strutturata. I rating possono qualificarsi come rating pubblici, nel caso in cui la va- lutazione espressa con il rating sia un’informazione aperta a tutti, o come rating privati, nel caso in cui la valutazione sia riservata al richie- dente (e condivisibile con terzi solo in casi specifici e regolamentati). Diversamente dagli score di credito, che possono essere ottenuti attraver- so algoritmi statistici calcolati sulla base di dati quali/quantitativi relativi al soggetto valutato (nel caso delle imprese dati di bilancio, precedenti casi di insolvenza, ecc.), i rating hanno sempre una componente “judgemen- tal”: in altri termini, la valutazione finale è sempre oggetto di un giudizio di un analista o di un team di analisti. A chi devo rivolgermi? Posso scegliere io o ci sono elenchi ufficiali da consultare? Nell’Unione Europea, l’attività di rating è oggetto di una rigorosa regolamen- tazione che fa capo all’Esma (Europe- an Securities and Markets Authority), l’Autorità europea che ha la respon- sabilità della registrazione e supervi- sione delle agenzie di rating. Possono, quindi, emettere un rating solo le agenzie riconosciute dall’Esma. Se autorizzati anche dalla Banca d’Italia, i rating possono essere uti- lizzati dalle banche nell’ambito della determinazione del requisito minimo patrimoniale di Basilea con il metodo standardizzato. Infine, i rating pos- sono essere impiegati in ambito Ecaf (Eurosystem credit assesment fra- mework) per il rifinanziamento degli istituti di credito presso la Banca Cen- trale Europea. Le uniche agenzie di rating operanti in Italia che, oltre ad essere ricono- sciute dall’Esma, sono riconosciute anche dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea sono Cer- ved, DBRS, FitchRatings, Moody’s e Standard & Poor’s. 18 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Cerved.indd 2 27/06/2014 15:19:13
  • 21. Come si ottiene un rating pubblico? Quanto tempo ci vuole? Nel caso di Cerved, l’emissione di un rating pubblico è un processo che consta di otto fasi e che può essere ultimato in sole cinque settimane, nel caso in cui l’impresa oggetto di valu- tazione abbia rapidamente a disposi- zione le informazioni necessarie per la valutazione: 1) mandato: la società che richiede un rating formalizza un mandato a Cer- ved; 2) raccolta delle informazioni: l’anali- sta o gli analisti raccolgono le infor- mazioni rilevanti dagli archivi di Cer- ved e richiedono alla società oggetto di valutazione una serie di informazioni aggiuntive (business plan, budget, pia- ni finanziamento in essere, prospetto centrale rischi, ecc.), che consentono di completare e di aggiornare il set di dati utili a una corretta valutazione del rischio di credito; 3) analisi dei dati da parte della/e persona/e incaricata/e da Cerved; 4) visita presso la sede aziendale: du- rante l’incontro, l’analista (o gli anali- sti) approfondisce con le persone chia- ve dell’azienda gli aspetti più rilevanti per valutare il rischio dell’azienda; 5) valutazione dell’azienda: sulla base dei dati e delle informazioni raccolte nei database societari o presso l’a- zienda da valutare, l’analista (o gli analisti) elabora un giudizio di rating che sottopone al Comitato di Rating; 6) confronto pre-emissione: l’analista (gli analisti) comunicano all’azienda il rating assegnato e le argomentazioni che hanno portato a quella valutazione; 7) emissione: passato un giorno la- vorativo, Cerved emette il rating che diventa pubblico; 8) monitoraggio: dopo l’emissione del rating, la società è sotto il moni- toraggio di Cerved; questo significa che il rating viene ri-emesso nel caso di nuove informazioni che cambiano in modo rilevante il profilo di rischio dell’azienda. Quali dati vengono analizzati per il mio rating? Perché? Per l’emissione del rating sono ana- lizzate tutte le informazioni che pos- sono influenzare il rischio di default di un’impresa. Parte di queste informa- zioni sono pubbliche – come, ad esem- pio, i bilanci o l’apertura/chiusura di sedi legali che per legge devono es- sere depositate presso il registro delle imprese – parte devono, invece, essere fornite dall’azienda oggetto di valuta- zione alla società di rating: ad esem- pio, il business plan, il budget, i piani di finanziamento in essere. Oltre a un set d’informazioni standard, esistono dei dati che dipendono dalla natura parti- colare del business dell’impresa e che possono essere più o meno rilevanti ai fini della valutazione del rischio. A una valutazione più accurata, quindi supportata da un set di dati più ampio e rilevante, corrisponde una maggiore trasparenza per il mercato, che si tra- duce per l’impresa valutata in un costo minore del finanziamento. Devo fornire dati o documenti a sca- denze precise? La società oggetto di valutazione è tenuta a fornire informazioni aggior- nate e accurate all’agenzia di rating. La tempestività della fornitura dei dati consente di accorciare i tempi dell’e- missione del rating ed è in genere nell’interesse della stessa impresa. 19Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com ECONOMIACerved Rating Agency Cerved Rating Agency è l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie. I rating di Cerved Rating Agency sono riconosciuti in ambito europeo e utilizzabili a fini regolamentari. Cerved Rating Agency, nasce dallo scorporo delle attività di rating di Cerved Group con l’obiettivo di valorizzare le competenze sviluppate dal gruppo nel campo delle valutazioni del merito di credito e offrire al mercato un servizio di alta qualità, raf- forzando i presidi di indipendenza dell’attività di rating. Le valutazioni rilasciate da Cerved Rating Agency sono di elevata qualità; si basano su una metodologia rigorosa e sistematica che garantisce un alto livello di accura- tezza e di robustezza. Cerved.indd 3 27/06/2014 15:19:15
  • 22. Posso negoziare il giudizio finale? Come posso migliorare il mio rating? Il giudizio finale non è in alcun caso oggetto di negoziazione tra l’agenzia di rating e la società valutata. L’assegnazione di un rating è comun- que un processo che aiuta l’azienda a individuare le proprie aree di miglio- ramento, sia perché “costringe” la società valutata a produrre una docu- mentazione utile per autovalutarsi, sia perché è accompagnato da un rappor- to con il quale gli analisti argomentano le ragioni che hanno portato all’asse- gnazione del rating, compresi i punti di forza e di debolezza, analisi di scenario che possono simulare l’evoluzione del rischio. È obbligatorio avere il rating? La legge non impone alcun obbligo, ma il rating è un elemento fondamentale per gli eventuali investitori di Mini-Bond, perché offre un’informazione sintetica sul grado di rischio che si corre a fronte del rendimento del titolo che metterà in portafoglio. Perché devo chiedere il rating? Il rating può migliorare l’accesso alle fonti di finanziamento di un’impresa, supportandone la crescita, ed è il primo passo che un’azienda deve fare per va- lutare se l’opzione Mini-Bond è adatta al progetto di sviluppo della società. In rating è, infatti, lo strumento attra- verso il quale un’azienda può allineare la propria percezione a quella delle banche e di altri potenziali finanziatori, migliorando in modo decisivo la consa- pevolezza delle proprie potenzialità, tra le quali quella di finanziarsi attraverso l’emissione di Mini-Bond. Un buon rating può essere impiegato come strumento per migliorare il dialo- go con le banche, sia in ottica di conces- sione di un nuovo finanziamento, sia in ottica di rinegoziazione delle condizioni in essere. La valutazione di un’agenzia riconosciuta dall’Esma e dalla Banca d’Italia, le stesse valutazioni presenti nel rapporto che accompagna il rating, possono infatti fornire utili indicazioni per completare e migliorare il set di in- formazioni necessarie alla banca nella concessione di un prestito. Inoltre, un rating positivo aiuta l’azien- da a ottenere credito commerciale dalle proprie controparti o a migliorare le condizioni correnti. Il rating pubblico è, infatti, uno strumento che aiuta i forni- tori dell’azienda a includere un’azienda solida tra i buoni pagatori, spingendoli a offrire condizioni commerciali più flessibili. Il rating può poi essere utilizzato con la propria assicurazione creditizia, per ri- durre la polizza o per innalzare la soglia di copertura. Il rating è anche uno strumento che supporta la crescita, sia sui mercati nazionali, sia sui mercati internaziona- li. Una valutazione positiva certificata da un’agenzia di rating riconosciuta è in alcuni casi un requisito necessario per accedere a gare della Pubblica Amministrazione o per evitare di pre- sentare fidejussioni bancarie. Il rating è anche un passaporto internazionale che agevola la conclusione di accordi o di partnership all’estero: essendo uno strumento riconosciuto a livello inter- nazionale, consente, infatti, di allineare la percezione del rischio delle imprese italiane a quella di aziende tedesche, statunitensi o di altri Paesi, svincolan- dola da quella del rischio-paese. Il giudizio espresso da un’agenzia di rating è riconosciuto da tutti o qualcu- no può chiedermi di fare un’altra valu- tazione con un’agenzia di sua fiducia? Le valutazioni espresse da agenzie riconosciute sono pubblicate sul sito dell’Esma se i rating sono pubblici e quindi quei giudizi possono essere uti- lizzati erga omnes. Ciò non impedisce la possibilità per un soggetto di richie- dere più valutazioni a diverse agenzie di rating, che tra loro possono anche differire. Mauro Alfonso Amministratore Delegato Cerved Rating Agency 20 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Cerved.indd 4 27/06/2014 15:19:19
  • 23. Follow us on RISPARMIA TEMPO E DENARO! Registrati e acquista il biglietto al 50% su www.sicurezza.it Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention Fiera Milano (Rho) 12.14 NOVEMBRE 2014 THE INTERNATIONAL NETWORK Feira Internacional de Segurança e Proteção International Fair of Safety and Protection São Paulo - Brasil 08.10 Ottobre 2014São Paulo - Brasil 13.15 Maggio 2014 230x300 Commercio Elettrico 4-06-2014 15:43 Pagina 1
  • 24. Un’opportunità da valorizzare, lavorando su comunicazione, segmentazione e proposta commerciale I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni Il tema della sicurezza delle famiglie e, in particolare, delle abitazioni è ogget- to di diverse rilevazioni svolte dall’Istat e da altri Enti, tra cui le forze dell’or- dine e il Ministero dell’interno: l’Istat intervista periodicamente oltre 20.000 famiglie nell’ambito delle sue indagini multi scopo, rilevando tra l’altro i reati subiti e i danni che ne sono conseguiti, la percezione di sicurezza, i mezzi di difesa adottati; le forze dell’ordine rile- vano le denunce ricevute. La ricchezza dei dati raccolti consente di analizzare i fenomeni con un elevato dettaglio, in base all’area geografica, all’età, al sesso e ad altre caratteristiche. Pur- troppo, non sempre i dati sono aggior- natissimi. Il CESDE studia questi dati, e ove necessario, effettua delle stime ag- giornate sulla base dei trend storici, accettando naturalmente un margine di approssimazione più elevato. Que- sto mese presentiamo un’analisi sui furti nelle abitazioni e i reati connes- si, di grande interesse per valutare il mercato dei sistemi di allarme e sor- veglianza per le abitazioni. I furti nelle abitazioni: un fenomeno rilevante per le famiglie e in rapida crescita I furti negli appartamenti e i rea- ti connessi (come i furti nelle parti esterne dell’abitazione, i vandalismi, le intrusioni abusive) costituiscono un fenomeno di grande rilevanza per le famiglie italiane: ogni anno oltre il 2 per cento delle famiglie è colpito da un attacco alla propria abitazione; nell’arco di una vita vi è la quasi cer- tezza di subire più di un furto nella propria abitazione. I soli furti denunciati alle forze dell’or- dine sono oltre 200.000 l’anno; si tratta di un dato che non include vandalismi, danneggiamenti e intrusioni abusive, non comprende i furti tentati senza successo, e non considera i furti non denunciati alle forze dell’ordine: infat- ti, circa il 30÷35 per cento dei furti in abitazione, secondo le indagini Istat, non viene denunciato, nella convin- zione, corretta, che la probabilità di recuperare i beni derubati sia minima. Il numero di furti in abitazione, dopo 22 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Figura 1: Dinamica dei furti in abitazione 2006-2012 Scarpinato.indd 2 27/06/2014 11:54:58
  • 25. un lungo periodo di stasi o di riduzio- ne, ha ripreso a crescere velocemente dal 2009, in corrispondenza dell’ag- gravarsi della crisi economica: la cre- scita, tra il 2009 e il 2012, è stata pari al 58 per cento (figura 1); si noti che nello stesso periodo le altre tipologie di furti sono in calo o in lieve crescita, con l’eccezione dei furti con destrezza. In sintesi, il problema dei furti in abi- tazione non è un problema nuovo, ma sta assumendo una nuova rilevanza, e questo è destinato ad avere riflessi sul mercato di tutti i sistemi per la prote- zione dell’abitazione. Per numerosità dei sinistri e per di- mensione economica del danno, il furto nell’abitazione costituisce per le famiglie la principale fonte di danni economici da criminalità dopo quelli relativi ai veicoli (furti di auto e moto- veicoli, di loro parti, di oggetti all’in- terno di essi, vandalismi), e prima di tutti gli altri, quali i furti subiti fuori dall’abitazione, i borseggi, gli scippi, le rapine. Il danno medio da furto nell’abitazione principale è intorno ai 3.700 euro, e nel 60 per cento dei casi il danno supera i 500 euro; valori più elevati si riscontra- no solo per il furto di auto, con valori medi intorno ai 5.000 euro, mentre per tutti gli altri tipi di furto hanno valori medi decisamente più bassi (figura 2). Gli oggetti rubati più spesso nelle abitazioni sono il denaro, i gioielli e le pellicce (tutti oltre il 50 per cento dei casi denunciati); altri oggetti rubati con una certa frequenza (in generale intorno al 15 per cento dei casi per ciascuna tipologia di articoli), sono TV e altri equipaggiamenti elettronici (stereo, computer, ecc.), oggetti di ar- genteria, porcellana, quadri e oggetti di arte. Mentre chi ha subito il furto di un vei- colo lo recupera in circa la metà dei casi (oltre il 40 per cento di moto e motorini, circa il 60 per cento di auto e camion), chi ha subito un furto in abi- tazione non recupera i beni e non viene risarcito in oltre il 90 per cento dei casi: i beni derubati sono recuperati in circa il 2÷4 per cento (tra recupero integrale e parziale), mentre in meno del 2 per cento dei casi vi è un rimborso assicu- rativo (figura 3). Si noti che le famiglie che hanno una polizza contro i furti in casa sono poco meno del 20 per cento. Il fenomeno dei furti e dei reati contro l’abitazione è fortemente segmentato secondo il tipo di comune (figura 4): è più debole nei Comuni più piccoli, e cresce man mano che ci si sposta ver- so i Comuni più grandi. La frequenza dei furti è maggiore nelle aree metro- politane, ma in quest’ambito i comu- ni centrali dell’area (Milano, Torino, Roma, Napoli, ecc.) hanno meno reati contro l’abitazione dei comuni periferi- ci che li circondano: si tratta di aree di pendolari, che lasciano vuote le case per gran parte della giornata, una si- tuazione che facilita i furti. Il quadro fin qui delineato si rispecchia nelle percezioni delle famiglie rispetto ai reati fin qui considerati: il furto in abitazione preoccupa molto o abba- stanza il 60 per cento dei cittadini, oltre 10 punti più di scippi, borseggi, rapine e quasi 15 punti in più dei furti in auto (fi- gura 5). La preoccupazione è maggiore 23Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com mercato Figura 2: Danno medio della famiglia per tipo di reato (euro) Scarpinato.indd 3 27/06/2014 11:55:00
  • 26. 24 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 per le donne (64 per cento) rispetto agli uomini (54 per cento), e per le classi di età centrali (35÷54 anni: 64-65 per cento) rispetto ai giovani fino a 24 anni (56 per cento) e agli ultra sessantacin- quenni (52 per cento) (figura 6). La difesa dai furti in casa è basata so- prattutto sui sistemi di difesa passiva, quali le porte blindate (47 per cento), il bloccaggio (28 per cento) e le inferriate alle finestre (23 per cento), e la colla- borazione con i vicini (39,4 per cento). I sistemi di allarme hanno una diffusio- ne ancora relativamente limitata (18,1 per cento), mentre il collegamento a istituti di vigilanza è inferiore al 5 per cento. Solo il 5,9 per cento delle fami- glie ha un custode o un servizio di por- tierato. Si tratta di dati rilevati nel 2009 (figura 7): sulla base dei trend storici si può ritenere che, per tutte le voci relative a sistemi di difesa attivi e pas- sivi vi sia stato un incremento, mentre il gap tra sistemi fisici ed elettronici dovrebbe essersi ridotto. Entro questo quadro nazionale si osserva una forte segmentazione territoriale: - nei comuni centrali dell’area metro- politana è maggiore il ricorso alle dife- se passive (ad esempio, il 56 per cento delle famiglie ha adottato le porte blindate), al portierato (22 per cento), mentre è minore l’utilizzo dei sistemi di allarme (15,6 per cento); - nei comuni periferici dell’area me- tropolitana vi è il massimo ricorso ai sistemi di allarme (25 per cento) e alla collaborazione dei vicini (44 per cento); - nei centri medi e piccoli è relati- vamente maggiore il ruolo dei vicini (41÷43 per cento), dei cani da guardia, delle armi e, in parte, degli istituti di vigilanza. I sistemi di allarme per le abitazioni: un’opportunità da cogliere Esiste, quindi, una domanda potenziale di sistemi per la difesa dell’abitazione: il problema dei furti in casa è rilevante per frequenza ed entità del danno ed è cresciuto rapidamente negli ultimi anni; le famiglie lo percepiscono con chiarezza e sono già abituate a spen- dere per la sicurezza dell’abitazione, per investimenti (porte, finestre, siste- mi) e, in misura minore, tendenzial- mente limitata alle famiglie a reddito più elevato, per servizi (custodia, vigi- lanza, assicurazioni). Tra i sistemi e i servizi a difesa dell’a- bitazione, i sistemi di allarme e sorve- glianza sono in questa fase di partico- lare interesse per vari motivi connessi alla maturazione delle tecnologie: ab- bassamento dei prezzi, ormai scesi a Figura 3: Che cosa è avvenuto alla refurtiva? Figura 4: Dove è più intenso il fenomeno dei furti e degli altri reati contro l’abitazione? Scarpinato.indd 4 27/06/2014 11:55:01
  • 27. 25Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com mercato valori che si collocano tra qualche cen- tinaio e qualche migliaio di euro per si- stema installato da un professionista; sviluppo della tecnologia “wireless”, che evita le opere murarie; sviluppo della tecnologia delle “webcam”, che permette la sorveglianza a distanza da un PC, da tablet o direttamente da cellulare, a costo molto contenuto. Potenzialmente i numeri di questo mercato sono molto interessanti: se si ipotizza, ad esempio, un prezzo medio di 1.000 euro per sistema (installazio- ne inclusa), su 30 milioni di abitazioni il mercato cumulato potenziale sarebbe nell’ordine di 30 miliardi di euro, senza contare le sostituzioni. Naturalmente si tratta di valori limite, ma sufficienti per comprendere quanto possa essere rilevante questo comparto. Tuttavia, i tempi di diffusione sono sto- ricamente lenti, nell’ordine di meno di un punto l’anno, sempre al netto delle sostituzioni: tra il 1998 e il 2009, la percentuale di famiglie con sistema di allarme nell’abitazione è cresciuta dal 13,4 per cento al 19,1 per cento. Non abbiamo dati comparabili così precisi per il quadriennio 2009-2013, ma le indicazioni di cui disponiamo non se- gnalano un boom nel tasso di penetra- zione. I sistemi di allarme per le abitazioni costituiscono, quindi, un’opportu- nità di notevole interesse per tutti gli attori della filiera: produttori, distributori e installatori. Tuttavia, per fare emergere questa domanda latente occorre investire sulla co- municazione al mercato finale, sulla differenziazione dell’offerta in fun- zione della segmentazione della do- manda, sulla strategia commerciale: - la comunicazione è necessaria anche per superare le diffidenze che ancora frenano la diffusione dei sistemi di allarme: “richiedono troppi fili”, “sono sistemi troppo complicati da gestire”, “non sono affidabili, scattano anche solo se passa il gatto”, “si neutraliz- zano con facilità”, “assordano i vicini senza allontanare i ladri”. Inoltre, è necessaria un’opera di acculturazio- ne, che aiuti i consumatori ad orien- tarsi tra le diverse tipologie di sistemi, e a comprendere il ruolo specifico dei sistemi di vigilanza e allarme e l’inte- grazione con gli altri sistemi e stra- tegie di difesa dell’abitazione. Ancora oggi, troppo spesso, la famiglia vede i diversi sistemi, ad esempio le infer- riate e gli allarmi, come alternativi, anche per ragioni di budget; - la differenziazione dell’offerta deve seguire i diversi segmenti di domanda: Figura 5: Percentuale persone molto o abbastanza preoccupate di subire alcuni reati Figura 6: Percentuale di persone molto o abbastanza preoccupate di subire furti in abitazione per età e sesso Scarpinato.indd 5 27/06/2014 11:55:03
  • 28. 26 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 ad esempio, deve tenere conto delle caratteristiche del territorio, adattan- dosi e integrandosi con gli altri sistemi di difesa e automazione già adottati dalle famiglie del luogo; deve adattarsi alle capacità di spesa e alle “compe- tenze tecnologiche” delle famiglie, deve adeguarsi alle caratteristiche dell’immobile e alle sue condizioni (diverso intervenire in fase di ristruttu- razione o ad appartamento finito); - la strategia commerciale deve porre più attenzione ai segmenti di popola- zione più sensibili al tema della sicu- rezza dell’abitazione, come le donne, le fasce centrali di età, le famiglie delle aree metropolitane e delle città grandi e medio/grandi; deve, inoltre, porre attenzione a nuove tipologie di interlocutori, tipicamente i condomini, soprattutto per la videosorveglianza; può, inoltre, integrarsi con l’offerta di sistemi di automazione e sicurez- za domestica, ad esempio controllo incendi, fughe di gas, allagamenti, o telecontrollo del riscaldamento. In prospettiva si potrebbero considerare alleanze con gli operatori dei comparti complementari, per offerte congiunte: ad esempio, con i fornitori di sistemi di difesa passiva (porte blindate, in- ferriate), con i servizi di vigilanza, con le assicurazioni (riduzione dei premi delle polizze contro i furti). Conclusioni I furti nelle abitazioni e i reati connes- si costituiscono per le famiglie la fon- te di danni da reato più rilevante, con la parziale eccezione dei furti di e sui veicoli. Più ancora del furto di veicoli, il furto in casa ha conseguenze psico- logiche rilevanti, perché la casa è la “tana” da cui ci si aspetta la massima protezione. Il problema si è accentuato dramma- ticamente a seguito della crisi eco- nomica, con una crescita dei furti del 58 per cento tra il 2009 e il 2012. Le famiglie percepiscono il problema e la sua rilevanza, e sono già abituate a spendere per la sicurezza dell’abita- zione, focalizzandosi soprattutto sulle protezioni passive (porte blindate, in- ferriate). La progressiva maturazione delle tecnologie digitali, con la riduzione dei costi e il continuo arricchimento delle funzioni dei sistemi elettronici di allarme e sorveglianza, apre inte- ressanti opportunità per la commer- cializzazione di questi sistemi. Per cogliere questa opportunità è, però, necessario investire, soprattutto sul- la comunicazione al mercato finale, sulla differenziazione dell’offerta in funzione della segmentazione della domanda e sulla strategia commer- ciale. Marco Scarpinato Figura 7: Percentuale di famiglie che hanno adottato sistemi e strategie di difesa contro i furti nell’abitazione Scarpinato.indd 6 27/06/2014 11:55:04
  • 29. Meteo sotto controllo Monitorare automaticamente l’irraggiamento solare per ridurre i consumi Per chi progetta gli edifici, le scelte che riguar- dano la geometria di una chiusura trasparente, le proprietà ottiche e il fattore solare del vetro e la previsione di schermature sono tutti ele- menti fondamentali di progettazione del con- trollo dell’irraggiamento solare. Per ridurre il fabbisogno di energia necessaria per riscaldare e raffrescare un edificio è, quin- di, necessario controllare la radiazione solare sulle finestre e portefinestre della struttura. La corretta progettazione dell’involucro e l’utilizzo di opportune schermature possono contribuire, quindi, al mantenimento di condi- zioni ottimali di comfort termico e luminoso, riducendo i consumi energetici, sia in inverno, sia in estate. Negli edifici con uffici rivolti a sud, in estate l’effetto serra apporta parecchio calore indesi- derato e, di conseguenza, provoca un aumento del consumo energetico per l’impianto di raf- frescamento. Può essere, quindi, conveniente controllare l’ombreggiamento, in modo da oscurare il più possibile l’ambiente e, nel con- tempo, far filtrare più luce possibile per non ricorrere all’illuminazione artificiale. Nella stagione invernale, in presenza di sole, può essere, invece, opportuno oscurare il meno possibile, per un apporto di calore dal sole, riducendo l’utilizzo dell’impianto di riscalda- mento. Riguardo agli edifici, come evidenziato dalla Norma EN15232 che si riferisce all’impatto dell’automazione sulle prestazioni energetiche degli edifici, si nota, inoltre, come per la classe energetica B o A sia necessaria il controllo au- tomatico dell’ombreggiamento solare. La stazione meteo 140KNX di Theben è in grado di conoscere la quantità e la posizione del sole in ogni istante e di regolare di conseguenza gli impianti motorizzati di ombreggiamento. Si tratta di un dispositivo multifunzione per il controllo degli impianti tecnologici dell’edificio. Rileva la temperatura esterna per i controlli del condizionamento o, semplicemente, attiva resistenze elettriche per evitare in inverno il formarsi del ghiaccio sui percorsi pedonali o le rampe dei box auto. Rilevando la pioggia con una speciale super- ficie autopulente e riscaldata per evitare il prolungamento dell’allarme, consentendo, ad esempio, di chiudere automaticamente finestre a tetto o di interrompere l’irrigazione in caso di pioggia. Misura in modo affidabile la velocità del vento e, alla soglia prestabilita, ritira automatica- mente le tende esterne o altri dispositivi, evi- tando danni. Naturalmente si possono combinare tra di loro differenti allarmi: ad esempio, l’azione si può attivare solo con la coesistenza della pioggia e del vento. Nella stazione sono presenti anche 3 sensori di luminosità, utilizzabili per diversi controlli, dal più semplice controllo dell’illuminazione esterna ad una determinata soglia di lux fino a complesse operazioni in funzione dell’illumina- zione esterna. Può, inoltre, controllare l’orientamento dei pan- nelli solari motorizzati, per ottenere il massimo rendimento dell’impianto fotovoltaico, oppure attivare le coperture delle serre, per creare il clima migliore in funzione delle colture. a cura della Redazione 27Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com Per ottenere la classe energetica B o A di un edificio è necessario il controllo automatico dell’ombreggiamento solare Stazione meteo 140KNX di Theben IMPRESE Theben.indd 3 27/06/2014 11:49:28
  • 30. L’azienda fiorentina Chelli ha recentemente aperto un nuovo spazio dimostrativo per I’illuminazione degli ambienti, ma non solo... Illuminazione e domotica Inaugurato lo scorso 16 maggio il nuovo Show Room Luce di Chelli, impresa di Pontassieve (FI) che opera nel settore dell’illuminazione, del materiale elettri- co, delle energie rinnovabili e dell’home & building automation. In via Lisbona, all’interno della sede dell’azienda, è stato completamente ri- strutturato lo spazio espositivo luce rivol- to al clienti finali, ai professionisti ed agli Installatori, che potranno vedere diretta- mente come diverse soluzioni possano illuminare, arricchire e valorizzare gli ambienti, dai locali pubblici ai negozi, da- gli uffici agli appartamenti, dai musei alle esposizioni. Uno Show Room che mette in mostra corpi illuminanti e soluzioni singole, ma anche installazioni complete, rendendo l’idea dell’effetto e dell’atmo- sfera creata ad hoc per ogni esigenza. Specializzata nello studio e nell’assisten- za progettuale delle soluzioni illumino- tecniche, con il nuovo Show Room l’a- zienda mette in evidenza il design e punta molto su tecnologia e innovazione, grazie ad un sistema domotico che gestisce le accensioni di tutti i prodotti esposti. Ed è proprio la domotica un altro settore 28 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Il nuovo Show Room all’interno della sede della Chelli a Pontassieve (FI) Chelli.indd 2 27/06/2014 11:46:46
  • 31. su cui l’azienda, che ha origine negli anni ’60 sul territorio fiorentino, sta puntando, mettendo a disposizione della clientela, dei professionisti e degli installatori, uno strumento ancor più sorprendente ed innovativo: l’H.A.C. (Home Automation Center), un appartamento completa- mente domotico (in via del Campuccio, a Firenze), realizzato in collaborazione con BTicino. Un vero e proprio appartamento inte- ramente domotico, che potrà mostrare concretamente come in un’abitazione che si avvale di un sistema Hi Tech e panello touch screen, gestibile anche in remoto con un semplice smartphone, si possa comodamente controllare illuminazione, elettrodomestici, impianto di climatiz- zazione, allarme intrusione, tapparelle e impianto audio. Due spazi dimostrativi che portano con sé un grande valore aggiunto, che risiede non solo nella semplice vendita del sin- golo prodotto, ma nell’accompagnare il cliente ed il professionista fino alla rea- lizzazione finale di tutto il sistema. Chelli, infatti, che si occupa dello studio degli ambienti e della progettazione illumino- tecnica, con l’attenzione al gusto e alle necessità, offre le soluzioni più adeguate e, avvalendosi di collaboratori profes- sionali qualificati, fornisce in un unico e semplice percorso un servizio completo e qualificato. Per l’azienda, che da anni opera anche nel campo della cooperazione internazio- nale con una Onlus che realizza nei Paesi in via di sviluppo impianti fotovoltaici stu- diati ad hoc per dare energia elettrica a piccoli villaggi, l’investimento effettuato per lo Show Room e per l’appartamento domotico è stato certamente molto impe- gnativo, non soltanto in termini economi- ci, ma soprattutto per il tempo dedicato e per gli sforzi materiali profusi. Lo staff di Chelli è, tuttavia, certo che tutto que- sto rappresenti un fattore determinante, non soltanto per lo sviluppo delle attività dell’azienda, ma anche per le attività dei propri collaboratori professionali. Amerigo Rossi 29Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com Distribuzione La Galleria della luce II pannello domotico consente di gestire tutta l’illuminazione Chelli.indd 3 27/06/2014 11:46:48
  • 32. Un caso di successo tutto italiano nel mondo delle Smart Grid Terminale di cavo “intelligente” Nelle cabine di distribuzione dell’e- nergia sono presenti apparecchiature installate anche 40÷50 anni fa che, col passare degli anni, sono state aggior- nate secondo le esigenze emergenti. Con l’avvento delle fonti di energia rinnovabile (che vengono immesse direttamente all’interno della rete di distribuzione), i gestori si sono trovati a dover governare maggiori flussi di energia, che arrivano non coordinati e spesso anche in direzioni diverse creando sovratensioni, e ad arginare buchi di tensione che, se non gestiti, possono causare danni ingenti alla rete elettrica e alle apparecchiature collegate. L’esigenza tecnica dei principali ge- stori del mercato elettrico ha trovato in 3M un partner qualificato e attento nel trovare soluzioni (terminazioni con sensori) in grado di identificare i gua- sti nella rete dovuti alle perturbazioni e ai disservizi e semplificare così l’in- terconnettività tra apparecchiature di vecchia generazione, ancora esistenti, e sistemi di monitoraggio di nuova ge- nerazione. La necessità impellente è stata quella di rinnovare l’hardware esistente, sen- za dover sostituire le componentisti- che fisse nelle cabine di distribuzione. La sostituzione della cabina secon- daria di distribuzione e/o del quadro comporta, infatti, costi ingenti. Soluzione Smart 3M Italia ha studiato le necessità del mercato e fornito una soluzione ad hoc. Ha inventato il primo terminale di cavo “intelligente” di media tensione che consente di misurare la tensione e la corrente e si può facilmente montare sui cavi esistenti delle cabine secondarie. Le terminazioni con sensori prodotte da 3M sono collegate a specifici hardware e 30 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 Sensored termination 3M.indd 2 27/06/2014 11:43:08
  • 33. software che consentono di riconoscere la posizione del guasto e di risolverlo in poco tempo. All’interno dei cavi si trovano dei parametri primari che permettono di riconoscere gli sbalzi rispetto al normale equilibrio e di tra- smettere le relative informazioni ad un hardware che le interpreta, grazie a un software che può essere sviluppato dai gestori o da terze parti. In questo modo si crea la possibilità di aprire/chiudere in modo automatico interruttori e nodi di rete distributiva per intervenire sul guasto, riducendo i tempi di black out e misurare conti- nuamente la qualità dell’energia. Con questa soluzione 3M ha soddisfatto perfettamente le esigenze delle Power Utility, consentendo un utilizzo ottima- le delle cabine secondarie di distribu- zione e quadri di distribuzione, senza dover pensare unicamente alla loro sostituzione definitiva. Un’importante collaborazione La collaborazione tra 3M Italia e le principali Power Utility italiane inizia nell’ottobre 2010 in seguito ad appro- fonditi dialoghi tecnici con i tecnici della sede della società di Marcallo (MI), centro di eccellenza italiana nel mondo elettrico per la produzione di forniture tecnologicamente avanzate, in particolare connettori per cavi a media tensione autoretraibili. Nel 2011 un team multifunzionale 3M ha iniziato a lavorare al progetto, pre- sentando alla fine dello stesso anno una soluzione tecnologica contenente diversi brevetti depositati. Nel 2012 sono state effettuate le prime prove sul campo della nuova tecnologia inventata da 3M e, nel con- tempo, è stata avviata la fase di qua- lificazione presso laboratori esterni per l’ottenimento di tutte le certifica- zioni necessarie. Attualmente, sono diverse centinaia le terne (confezioni tripolari) installate sul territorio nazionale dal 2012 e, in particolare, la “piastra” di EXPO 2015 è stata attrezzata con questa innovativa tecnologia: questi importanti risultati validano ulteriormente la “bontà” di una tecnologia ormai affermata. a cura della Redazione 31Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com IMPRESE Sensored plug-in Il gruppo 3M in Italia e nel mondo 3M cattura il potenziale delle nuove idee e lo trasforma in migliaia di prodotti utili e ingegnosi. La cultura della collaborazione creativa che contraddistingue il Gruppo produce un flusso continuo di tecnologie efficaci, che rendono la vita migliore. 3M è l’impresa innovativa, che non smette mai di progettare il futuro. Con un fatturato globale di 31 miliardi di dollari nel 2013, dà lavoro a 89.000 persone nel mondo ed è presente con proprie sedi in oltre 70 Paesi. 3M ha da poco superato il traguardo dei 100.000 brevetti registrati, che fanno riferimento a 47 piattaforme tecnologiche. Il portafoglio di 75.000 prodotti si articola in cin- que principali aree: Salute, Industria, Consumo, Sicurezza e Grafica, Elettronica ed Energia. In Italia, 3M ha una presenza forte, consolidata in oltre 50 anni di attività: una sede ecosostenibile a Pioltello (MI) e una a Roma; tre unità produttive, di cui ben due focalizzate nel mondo dell’energia elettrica; un centro di distribuzione. 3M Italia impegna mille persone, ha un fatturato di oltre 446 milioni di euro e una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche innovative. 3M.indd 3 27/06/2014 11:43:09
  • 34. Soluzioni e innovazioni LED per l’illuminazione interna ed esterna Un futuro più intelligente per la luce In occasione del Light + Building 2014 di Francoforte, Toshiba ha presentato le sue innovazioni nel campo dell’il- luminazione e le sue ultime soluzioni per costruire un futuro più intelligen- te, confortevole ed efficiente basato sull’illuminazione LED. Grazie ai grandi progressi ottenuti tramite la duplice esperienza nell’illu- minazione e nell’elettronica, l’azienda ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua storia e si è impegnata nel creare sistemi “smart ready”. Infatti, l’obiet- tivo per il 2014 è quello di fornire so- luzioni intelligenti per l’illuminazione sia interna, sia esterna. Le soluzioni globali per l’edilizia e le infrastrutture pubbliche presentate vogliono soddisfare le esigenze di tutti i quattro principali segmenti di mercato: casa, ufficio, retail ed ester- ni. Toshiba sta lavorando alacremente per fornire: • illuminazione residenziale più con- fortevole; • illuminazione d’ufficio più efficiente; • illuminazione retail più attraente; • illuminazione da esterno più intelli- gente. Sistema di illuminazione intelligente La costruzione ecoefficiente del “Lyon Smart Community Demonstration Project” è un esempio di come un sistema di illuminazione intelligente possa contribuire a risparmiare ener- gia. A Lione l’azienda ha collaborato con architetti e designer della luce per creare il concept e il progetto industriale delle innovative illumina- zioni a LED. Il nuovo rilevatore di movimento, che usa un sensore CMOS, è in grado di lavorare su aree di movimento più piccole e definite rispetto all’impianto di rilevamento di movimento tradizio- nale. Utilizzando questo sistema sen- sibile, il responsabile della struttura Tra i principali obiettivi di Toshiba un’illuminazione d’ufficio più efficiente 32 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5 TOSHIBA.indd 2 27/06/2014 12:45:54