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                                                 www.lasignoraingiallorosso.it
Anno III • n. 11 • Novembre-Dicembre 2007 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05




    QUANDO IL CALCIO




    ERA UN IOCO
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007


    L’Editoriale                                                               di Piero Torri

                                                                                             QUEL SORRISO
                                                                                            CHE NON C’È PIÙ
                                                                                           bambini. Non ridono più. Ci       sali le scalette di una curva o di una

                                                                                  I        sono rimasti negli occhi e
                                                                                           nel cuore, quelli di Bergamo,
                                                                                           nella tragica domenica che
                                                                                                                             tribuna, della passione per un gioco
                                                                                                                             formidabile, affascinante, mai uguale a
                                                                                                                             se stesso, della consapevolezza che gli
                                                                               Gabriele Sandri non potrà raccontare.         altri sono solo avversari da cui si può
                                                                               Il viso triste, gli occhi amari, le lacrime   pure perdere, in ogni caso capace di
     UN COMMOSSO                                                               a solcare quei volti di chi rappresenta       regalarti emozioni altrimenti perdute,
        SILENZIO                                                               il nostro futuro. Erano allo stadio, ma-      non c´è quasi più traccia. Gabriele
                                                                               gari era la prima volta, c´era il Milan di    Sandri aveva 28 anni e un sorriso
    ESPRIME MEGLIO                                                             Kakà e Pirlo, il giorno dopo chissà che       d´amare. Una generazione, quella di
                                                                               avrebbero raccontato ai loro compagni
    DI MILLE PAROLE                                                            di scuola, lo stadio, la partita, il gol, i
                                                                                                                             Gabriele, che forse è stata tra le ulti-
                                                                                                                             me che ha avuto il papà che li ha por-
       IL DOLORE                                                               campioni, l´atmosfera, i canti, le curve:
                                                                                                                             tati la prima volta allo stadio, mano nel-
                                                                               “grazie papà, questa domenica non la
      PER LA TUA                                                               dimenticherò mai”. Nessun grazie.
                                                                                                                             la mano, il biglietto gelosamente custo-
                                                                                                                             dito nella tasca dei pantaloni, risultato:
      SCOMPARSA.                                                               Avranno raccontato solo tristezza,
                                                                                                                             una domenica indimenticabile. Gabriele
                                                                               odio, incidenti, la partita sospesa, non
                                                                               si gioca più, game over. Quella di un         si innamorò subito. Amava la musica,
                                                                               calcio che è diventato tutto quello che       ma la sua Lazio era sempre lì, pronto
    Il resto conta poco o nulla!                                               non dovrebbe mai diventare. Un calcio         a qualsiasi sacrificio per seguirla e ti-
                                                                               senza più futuro, perché continuando          farla, perché il tifoso è così, ha una pas-
                                            di Massimo Ruggeri
                                                                               così si arriverà al giorno che quel pal-      sione, la asseconda sino in fondo, del
                                                                               lone che ha acceso la fantasia di tutti       resto perché negarsela se si può?
                                                                               noi, non rotolerà più. Si fermerà, con-       Gabriele amava la vita e il calcio, mai
                                                                               tro qualsiasi legge naturale, e non ci sa-    avrebbe voluto veder piangere quei
                                                                               rà campione in grado di farlo ripren-         bambini a Bergamo, mai avrebbe volu-
                                                                               dere a rotolare. Perché non ci sarà più       to che la sua città, la sua amata Roma,
                                                                               nessuno a cui far vedere come è bra-          nella serata della sua tragica morte, in-
                                                                               vo a far rotolare quel pallone. Chi scri-     torno a quello stadio Olimpico che
                                                                               ve, frequenta gli stadi da circa quattro      tante volte lo aveva visto gioire ed
                                                                               decenni. Tante volte si è parlato e te-       esultare, fosse teatro di tutto quello
                                                                               muto che il pallone si fosse sgonfiato.       che è stato teatro. Il calcio di Gabriele
                                                                               Altrettante che così non si poteva an-        è un altro, quello di quattro amici e via
                                                                               dare avanti. Mai, però, ho visto e av-        si va a Milano a tifare. Questo è il cal-
                                                                               vertito come oggi, che del fascino del-       cio. Che voglio continuare a illudermi
                                                                               lo stadio, del cuore che batte quando         sia il gioco più bello del mondo.



       Quelli che hanno fatto grande                                                                     Sono aperte le iscrizioni per il
        la Roma negli anni Ottanta
                                                                                                      prossimo K5, corso di comunicazione
                                                                                                            radio-televisiva e dizione,
®                                                                     ®                                patrocinato dal Comune di Roma.
Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05                                                Chiama o manda un messaggio al 349- 6867491
      Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri                                              per un colloquio informativo presso la scuola “l’Ottava”
               Finito di stampare 7 dicembre 2007
                       Tiratura 5.000 copie
                                                                                           in Via Prospero Farinacci, 40 - Tel. 06 66030001
                                                                                                         M Baldo degli Ubaldi
                Editore: T-EVENTI SRL
    Viale Regina Margherita, 262 • 00198 Roma                                              Per gli iscritti più meritevoli sono previsti
    Pubblicità: T-EVENTI SRL • Tel. 349 6867491
      Grafica e Stampa: Pubbligrafica Romana
                                                                                              stages all’interno della redazione de
       Via Graziano, 45 • Tel. 06 6620509                                                          “La Signora in Giallorosso”
Omissioni di qualsiasi natura s’intendono involontarie e possono dar luogo
 a sanatoria. Le opinioni espresse nei testi pubblicitari impegnano solo                  “Ricorda, con il K5 puoi scalare la vetta del successo”.
 gli autori dei medesimi. Articoli e materiali inviati non si restituiscono.
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                               3


                         L’Eco del Filosofo
                           L’Eco del Filosofo
di Giuseppe Manfridi                                                                  dedicato a Massimo Billi

         ifficile parlare solo di

D        Roma, della         nostra
         Roma, quando, attorno, il
mondo del calcio è assediato da
ombre pesanti. La morte di
Gabriele Sandri è stato un trau-
ma ulteriore che, dopo quanto
successo a Catania poco meno
di un anno fa, si inserisce in una
cronaca attuale in cui l´elemen-
to irrazionale sembra farla da pa-
drone.
Non voglio, nel breve spazio che
mi è dato, inserirmi in un dibat-
tito complesso e spesso incline
a grandi banalità, che, comunque,
non imputo a nessuno: la verità,
a volte, non può essere trasmes-
sa in altro modo. Ma fare da eco
alla banalità, questo sì che sareb-
be davvero insopportabile. Per
cui, preferisco soffermarmi a ri-          Nord dell´Atalanta rimarrà vuo-       diritto di pensare, ma non di co-
flettere su quanto valga la pena           ta sino a marzo. Peccato. Sarebbe     municare ai microfoni.
scansare da sé ogni senso di col-          stato bello rendere possibile il      Perlomeno, non fin quando si
pa se non sentiamo diminuita la            proposito del presidente Ruggeri      fregia di quella fascia al braccio.
nostra passione di tifosi malgra-          e farla abitare da altri bambini      Allora, non posso che aspettare
do la gravità degli eventi. Anzi, è        che, idealmente, fronteggiassero      di rivedere in campo il mio
necessario che sia così. E, con la         quelli spaventati della partita col   Capitano vero, ma, a quanto mi
passione, non può diminuire la fi-         Milan. Tant’è, parlare di pallone     dicono e temo, ancora con il
ducia in una progressiva restau-           sarà la nostra difesa e la nostra     Genoa non sarà della partita. Io
razione di scenari normali in cui          arma.                                 non so se sia illusorio credere
non ci sia più dato di vedere, co-         Al momento in cui scrivo sono         nello scudetto, ma so che, non-
me a Bergamo, volti atterriti di           già due settimane che il campio-      ostante molti passi falsi, insistia-
bimbi seduti sugli spalti a sgra-          nato è fermo. Almeno per noi,         mo a stare lì. Disertare l’emo-
nare gli occhi su una gioia dram-          visto il rinvio della partita col     zione di questo sogno sarebbe
maticamente sciupata. La Curva             Cagliari. Poi, c’è stata la pausa     perciò imperdonabile. Ritengo,
                                           per la Nazionale, che ad alcuni       però, che molte delle nostre
                                           ha portato un po’ di sorriso. Io,     chances dipendano dalla capaci-
                                           a dirla tutta, ho provato molto       tà di arginare un allarme infor-
                                           fastidio a sentire colui che, alme-   tuni che quest’anno rischia di es-
                                           no in quella circostanza, avrebbe     sere condizionante come rara-
                                           dovuto essere il mio capitano di-     mente in passato. Per il resto, a
                                           chiarasi fortunato per il fatto di    parità di fortuna, so per certo
                                           non giocare in Italia. Una legge-     che la sfida al vertice sapremo
                                           rezza che Cannavaro ha certo il       mantenerla viva sino all’ultimo.
4                                                              La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007


L’inchiesta


            ARRIVANO
           GLI STEWARD
“Credo che gradualmente la polizia debba an-           Stabilita la ripartizione dei ruoli, resta da chie-
dare fuori dallo stadio, ma lo può fare sola-          dersi in quale misura il nuovo organo di sor-
mente se vengono attribuiti più poteri agli ste-       veglianza possa essere considerato valido, oltre
ward, che a loro volta devono essere dei pro-          che utile. Uno steward ogni 250 spettatori, l’in-
fessionisti”.                                          dicazione primaria stabilita dall’osservatorio
Questo, attraverso le parole dell’ex prefetto di       sulle manifestazioni sportive: pertanto, il nume-
Roma, Achille Serra, l’intendimento delle istitu-      ro degli agenti varia in misura direttamente
zioni in merito al problema della violenza ne-         proporzionale al numero degli spettatori.
gli stadi. Spartiacque essenziale, in tal senso,       Rapportandoci all’Olimpico, dunque, con le gra-
l’agghiacciante episodio dell’omicidio Raciti, l’i-    dinate al completo, Roma e Lazio sono chia-
spettore di polizia colpito a morte negli scon-        mate ad impiegare circa 300 steward; il nume-
tri che trasformarono in tragedia il derby del         ro scenderebbe a 120 unità se allo stadio si
Massimino del 2 febbraio scorso tra Catania e          presentassero, ad esempio, i soli abbonati gial-
Palermo.                                               lorossi, circa 30.000.
Inasprimento delle pene, e adozione di ulterio-        Ma, in cosa consiste effettivamente il lavoro de-
ri misure preventive, le linee guida tracciate dal-    gli steward? “Armati sì, ma soltanto di buon
le istituzioni politiche e sportive a seguito del      senso”, la risposta, in sintesi, di Giancarlo
tragico accadimento. In quest’ottica prende            Abete.
corpo una figura del tutto inedita per il nostro       Nello specifico, comunque, sono 21 i punti che
calcio, lo steward, presente invece da tempo           regolamentano il comportamento degli agenti.
sulle gradinate di gran parte degli stadi              Ecco i più importanti:
d’Europa.                                              “Non è compito degli steward verificare la sta-
Dal 19 agosto, quindi, ossia dall’inizio della nuo-    bilità degli impianti e il relativo piano antincen-
                                                       dio; non spetta loro l’opera di pre-filtraggio o
va stagione agonistica, gli stadi italiani registra-
no al loro interno la presenza di un nuovo cor-
po addetto alla sicurezza, quello composto ap-
punto da agenti privati, retribuiti dalle stesse
società sportive che utilizzano gli impianti.
Questo, secondo quanto recita il protocollo
d’intesa firmato al Viminale dal Ministro
dell’Interno, Giuliano Amato, dal Presidente del
Coni, Giovanni Petrucci, e dal Presidente della
Federcalcio, Giancarlo Abete. Agli steward vie-
ne affidato il compito di vigilanza sulla sicurez-
za negli stadi, e si lascia pertanto alle forze di
polizia il dovere di occuparsi di ciò che acca-
de al di fuori degli impianti.
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                   5

                                                                                   di Marco Madeddu

di controllo all’ingresso dello stadio, che resta
di competenza del corpo di polizia, così come
il controllo sugli striscioni; gli steward non pos-
sono allontanare gli spettatori privi del taglian-
do d’accesso, nè effettuare controlli d’identità”.
Dunque, semplicemente, nessun compito d’a-
zione, ma soltanto di vigilanza e segnalazione.
Ma, al di là del ruolo affidato agli steward, co-
s’è cambiato in effetti in termini di sicurezza?
A guardare i dati pubblicati dal Viminale, abba-
stanza: nel periodo che va dal 10 febbraio (pri-
mo giorno di ripresa agonistica del dopo-Raciti)
                                                      casione di Reggina-Roma, il Granillo diventa
al 6 aprile 2007, la riduzione del numero degli
episodi di violenza appare notevole: rispetto al-     teatro di un deprecabile lancio di bottiglie da
lo stesso periodo del precedente campionato,          parte del pubblico amaranto; tutto questo
si scopre, infatti, che i feriti sono sono dimi-      mentre a Torino uno spettatore consegna al-
nuiti complessivamente dell’83% (passando da          le autorità l’autore del lancio di un petardo;
37 a 6), del 93% tra le forze dell’ordine (da 58      4.a giornata, il derby tra Genoa-Sampdoria, ri-
a 4), del 71% tra i civili (da 24 a 7). In disce-     schia di non andare in scena per via delle
sa anche i dati sugli arrestati, che scendono da      aspre intemperanze che fanno da prologo al-
47 a 18 (-61,7%) e sui denunciati da 154 a 52         la gara; 5.a giornata, uno striscione offensivo
(-66,2%). Dati che, secondo Amato, «restitui-         comparso al San Paolo in occasione di Napoli-
scono al calcio l’immagine di sport e non di          Livorno, unito al perpetuato lancio di fumo-
violenza».                                            geni, spingono il Viminale a squalificare il cam-
Il conforto generato dai numeri, però, non è          po degli azzurri per l’incontro con il Genoa;
indice di un’avvenuta guarigione del sistema, ma
                                                      7.a giornata, le tifoserie di Fiorentina e
più semplicemente di un’azione fortemente co-
                                                      Juventus si scontrano violentemente fuori dal-
ercitiva. Stretto nella morsa dei nuovi regola-
                                                      lo stadio Franchi, inibito al pubblico biancone-
menti, il gene della violenza appare semplice-
mente soffocato, non certo eliminato:                 ro, mentre a Milano uno striscione di stampo
Campionato in corso: 2.a giornata, Jonatan            razzista viene issato dal pubblico interista al
Zebina indirizza uno schiaffo proprio a uno           cospetto di quello partenopeo; 8.a giornata: il
degli steward del Sant’Elia; 3.a giornata, in oc-     Prefetto di Roma, Carlo Mosca, decide di ri-
                                                      servare la partita dell’Olimpico tra Roma e
                                                      Napoli ai soli abbonati giallorossi, ma nel con-
                                                      tempo, a Cagliari, D’Agostino rimane stordito
                                                      da un petardo partito proprio dalla curva dei
                                                      sostenitori sardi.
                                                      Insomma, la semplice opera di vigilanza sembra
                                                      non bastare a risolvere il problema, e nello spe-
                                                      cifico, lo steward, vestito dei soli abiti perlu-
                                                      strativi, risulta essere probabilmente l’anello più
                                                      debole nella catena di sicurezza predisposta
                                                      dallo Stato.
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“settima puntata”                                                                                          Tra storia
ROMA
CAPUT MUNDI
              no dei periodi più difficili della   ze regionali all’autonomia, ma nello stes-

U             gloriosa storia di Roma è stato
              sicuramente quello dell’anar-
              chia militare, nel quale l’Urbe
rischiò seriamente il disgregamento.
                                                   so tempo subordina tali tendenze alla su-
                                                   periore esigenza di unità e disciplina.
                                                   Diocleziano si batté anche per respingere
                                                   le offensive dei barbari e reprimere ogni
La situazione cominciò a stabilizzarsi con il      tentativo di rottura dell’unità imperiale.
succedersi al trono dei cosiddetti impera-         Ma per condurre a buon fine queste im-
tori illirici, così chiamati per le loro comu-     prese, l’imperatore e i suoi colleghi do-                 Moneta risalente all'epoca di Domiziano
ni origini balcaniche, dotati di solide quali-     vevano ovviamente disporre di eserciti
tà militari, anche se non di particolare ge-                                                       miere semplicemente sparirono dalla
                                                   forti e fidati, cosa che implicava la neces-
nialità politica. In particolare, Probo riuscì                                                     circolazione e furono vendute sotto
                                                   sità di sobbarcarsi ingenti spese.
ad ottenere diversi successi sul campo di                                                          banco a prezzi anche più elevati, poiché
                                                   Occorrevano all’uopo adeguate risorse fi-
battaglia, nel tentativo di arginare la sem-                                                       i venditori si facevano pagare anche il ri-
                                                   nanziarie, ottenibili solo mediante l’ina-
pre più minacciosa pressione barbarica.                                                            schio cui si esponevano.
                                                   sprimento delle imposte. Diocleziano vol-
Ben più ambiziosi furono i propositi di                                                            Deciso sostenitore della teocrazia,
                                                   le però che la pressione fiscale fosse
Caio Valerio Diocleziano (285 – 305), an-                                                          Diocleziano non poteva ammettere né
                                                   equamente distribuita e che quindi l’im-        deroghe né dissensi in campo religioso e,
ch’egli appartenente alla serie degli impe-        posta fondamentale sulla rendita agrico-
ratori illirici (essendo nato in Dalmazia),                                                        pertanto, dopo avere duramente repres-
                                                   la, detta iugatio, fosse stabilita non in ba-   so nel 296 la setta dei manichei, scatenò
deciso non solo a difendere l’impero,              se alla sola estensione dei terreni, ma an-
bensì a riformare radicalmente le strut-                                                           nel 303 – 304 la persecuzione dei cristia-
                                                   che tenendo conto della loro redditività.       ni, colpevoli di non essersi piegati alle ‘sa-
ture e a bloccare con ogni mezzo il pro-           Le unità di misura usate dal fisco per sta-
cesso di disgregazione in corso. Divenuto                                                          cre’ esigenze del regime. L’iniziativa era
                                                   bilire l’entità dell’imposta erano i cosid-     però destinata al più completo fallimen-
imperatore, Diocleziano associa al pote-           detti iuga (‘gioghi’) e ogni giogo era co-
re un vecchio e fidato compagno d’armi,                                                            to, perché il cristianesimo non suscitava
                                                   stituito da un appezzamento di terreno          più l’odio delle masse e si era ormai dif-
Massimiano, conferendo anche a lui il ti-          che potesse essere lavorato da una per-
tolo di ‘augusto’ e affidandogli il governo                                                        fuso anche fra le classi elevate. I cristia-
                                                   sona e bastasse al suo sostentamento. Un        ni, a loro volta, sviluppando alcuni temi
della parte occidentale dell’impero. Nel           giogo in collina o di montagna adibito a
293 questa diarchia si trasforma in tetrar-                                                        presenti nelle predicazioni di Paolo di
                                                   pascolo veniva perciò considerato equi-         Tarso, si andavano conciliando con il
chia: infatti i due augusti nominano due
                                                   valente a un giogo assai più piccolo col-       mondo romano e per esempio invocava-
cesari, destinati a sostituirli quando essi
                                                   tivato intensivamente a olivo o vite.           no la protezione di Dio sul capo dell’im-
si dimetteranno o moriranno.
                                                   Per l’esatto calcolo delle imposte, specia-     peratore. S’avvicinava insomma il momen-
Durante l’anarchia militare, le popolazio-
                                                   li funzionari procedevano ogni cinque an-       to in cui i cristiani avrebbero ottenuto
ni locali di molte regioni si erano orga-
                                                   ni all’accurato censimento dei sudditi e        piena libertà di culto.
nizzate in regni separati, non solo per il
                                                   dei terreni (catasto).                          Nel 305, dopo vent’anni di regno,
campanilismo o per protesta contro
                                                   Per facilitare il loro compito, Diocleziano     Diocleziano, tenendo fede a quanto egli
Roma, ma anche per difendersi più effi-
                                                   volle che i sudditi rimanessero in gene-        stesso aveva a suo tempo stabilito, si riti-
cacemente e tempestivamente dagli at-
                                                   rale bloccati nel luogo di nascita ed eser-     rò a vita privata e convinse il collega
tacchi dei barbari. Suddividendo l’impero
in quattro prefetture, Diocleziano acco-           citassero lo stesso mestiere dei padri: co-     Massimiano a fare altrettanto. I due cesa-
glie quanto c’era di valido nelle tenden-          sì, invece di adeguare il censimento alla       ri, Costanzo Cloro e Galerio, furono pro-
                                                   mutevole realtà, si tentava paradossal-         mossi al rango di augusti, ma il meccani-
                                                   mente di costringere la realtà entro i li-      smo della tetrarchia ben presto mostrò
                   Centro Ortopedico               miti del censimento.                            tutti i propri limiti. Già nel 306 infatti le
                        2000 srl                   La vana pretesa che tutto potesse pie-          legioni stanziate in Britannia acclamarono
                                                   garsi alla sua sovrana volontà ispirò an-       alla successione il figlio di Costanzo Cloro,
                                                   che la politica di Diocleziano in campo         Costantino, rilanciando così il principio
                                                   economico e religioso. Per porre un fre-        dell’eredità dinastica. Tanto bastò per in-
                                                   no alla continua crescita dei prezzi, egli      nescare nuove lotte di successione, duran-
                                                   promulgo infatti nel 301 il famoso              te le quali il potere fu disputato fra ben
    Via Silicella, 126 • Roma                      Edictum de pretiis, che stabiliva appun-        quattro presunti augusti e cesari. Neppure
          Numero verde                             to i prezzi massimi di un gran numero           Diocleziano, invocato come arbitro, poté
                                                   di prezzi e servizi. Ma l’Editto, che pur       risolvere la contesa né volle accettare la
           800 354433                              comminava pene gravissime ai contrav-           proposta di riprendere il potere.
                                                   ventori, non ottenne affatto i risultati
   www.centroortopedico2000.com
                                                   previsti: anzi le merci sottoposte a cal-                                   Massimiliano Rossi
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                                                             7

e leggenda
NILS
LIEDHOLM     L’avventura di Nils Liedholm sul-     Divino’ Paulo Roberto Falcao. Il campiona-


  L          la panchina della Roma comincia
             nella stagione 1973/’74. Quella
             era la Roma dei vari Picchio De
Sisti, Pierino Prati,“Kawasaki” Rocca, Ciccio
                                                   to ‘80/’81 comincia sotto i migliori auspi-
                                                   ci. La Lupa poteva contare su un organico
                                                   di assoluto valore: Di Bartolomei, Nela,
                                                   Ancelotti, Pruzzo e Conti. A metà stagio-
Cordova e Santarini. Proprio in quel perio-        ne la Roma è campione d’inverno e, se non
do cominciavano ad affacciarsi tra i ‘grandi’      fosse stato per un gol annullato ingiusta-
due delle colonne portanti della squadra           mente a Turone nella sfida al vertice con-
che proprio il ‘Barone’ portò alle luci del-       tro la Juventus a Torino, sarebbe stato tri-     Trigoria. Il presidente Dino Viola cerca di
la ribalta negli anni ’80: Agostino Di             colore. Piccola consolazione, la conquista       mettere a disposizione del tecnico svede-
Bartolomei e Bruno Conti. Dopo una pri-            della quarta Coppa Italia. Passa un altro an-    se una rosa competitiva facendo una cam-
ma deludente stagione, il tecnico svedese          no senza glorie e finalmente il Barone por-      pagna acquisti di livello, composta da gio-
sfiorò il miracolo nella successiva. Correva       ta la corazzata giallorossa alla conquista del   catori di esperienza, come Collovati e
l’anno 1974 e Liedholm accettò una cam-            secondo scudetto. Stagione 82’/’83. In esta-     Manfredonia, e da giovani di buone speran-
pagna acquisti in tono minore: unico arri-         te il presidente Viola puntella il pacchetto     ze, come Desideri ma soprattutto Rudi
vo di rilievo fu il ritorno di Picchio De Sisti    arretrato con l’innesto di Pietro                Voeller, il tedesco volante, proveniente dal
in giallorosso dopo l’esperienza fiorentina.       Vierchowod, lo ‘Zar’, centrale veloce di cui     Werder Brema. Il Barone riuscì a dare una
Ecco il genio del Barone: un centrocampo           Liedholm aveva bisogno per impostare l’al-       sferzata più o meno positiva all’ambiente
senza gregari per costituire la tanto accla-       chimia del ‘doppio libero’. Matura, quadra-      e la Roma terminò il campionato al terzo
mata ragnatela di passaggi. “Se teniamo la         ta in ogni reparto e tatticamente superio-       posto, dietro al Milan che dettò legge dal-
palla per 90’ di certo non ci fanno gol”,          re, la Roma marciò bene subito e uccise          l’inizio alla fine ed al Napoli di Maradona,
una delle sue frasi storiche. Così quella          letteralmente il campionato: dopo 41 anni        qualificandosi così per la Coppa Uefa. Il
Roma, trascinata dal cervello di De Sisti e        lo scudetto tornò nella Capitale. Nella sta-     1988/’89 fu la stagione delle ‘bufale’; infat-
dai gol di Pierino Prati, sfiorò l’impresa piaz-   gione successiva il tecnico svedese è tenu-      ti vennero acquistati due brasiliani: un cen-
zandosi al terzo posto, dietro alla Juventus       to ad affrontare una nuova sfida: per la pri-    travanti, Renato Portaluppi, ed un centro-
tricolore ed al Napoli. Unica nota di rilie-       ma volta nella sua storia la squadra giallo-     campista, Andrade, portati a Roma come
vo del campionato ‘75/’76, la straordinaria        rossa partecipa alla Coppa dei Campioni.         salvatori della patria e rivelatisi, invece, due
continuità di rendimento di Francesco              Obiettivo primario, la finalissima del tren-     giocatori mediocri. Oltre ad una campagna
Rocca, che si meritò la maglia azzurra. Nella      ta maggio, prevista per un eccezionale fa-       acquisti fallimentare, un altro fattore aggra-
stagione successiva la compagine gialloros-        vore del destino allo stadio Olimpico. Nella     vò la situazione dei lupacchiotti: la magia
sa chiude al decimo posto ed il Barone             campagna acquisti che precede l’inizio del       tra la Roma e Liedholm era finita. Infatti, i
cambia aria, tornando ad allenare il Milan.        campionato la società capitolina fa uno          capitolini terminarono il campionato all’ot-
Passano due anni e le strade della Roma            sforzo ulteriore per rendere ancora più          tavo posto, uscirono dalla Coppa Uefa agli
e di Nils Liedholm tornano ad incrociarsi.         competitiva la squadra. Vengono ingaggiati,      ottavi di finale eliminati dalla Dinamo
Il presidente Dino Viola, dopo aver eredi-         infatti, il centrocampista brasiliano Cerezo     Dresda e salutarono anche la Coppa Italia,
tato la società capitolina da Anzalone, è de-      e l’attaccante Ciccio Graziani. Dopo esser       terminando la corsa alla seconda fase del
terminato a rinverdire gli antichi fasti e, co-    arrivata seconda in campionato, cedendo il       girone eliminatorio. L’ ultimo capitolo del-
me prima mossa, riporta il tecnico svede-          passo alla Juventus, e avendo superato in        la favola Roma-Liedholm si consumò nel
se all’ombra del Colosseo. Dopo una sta-           sequenza Goteborg, CSKA Mosca, Dinamo            1997 quando, esonerato il bizzarro tecni-
gione in sordina, nell’estate la dirigenza ac-     Berlino e Dundee in Europa, tra la Roma          co argentino Carlos Bianchi, il presidente
contenta il Barone portando a Roma il re-          e la coppa dalle ‘grandi orecchie’ c’è sola-     Sensi chiamò a traghettare la squadra fino
gista basso che serviva per il suo gioco: ‘Il      mente il Liverpool di Ian Rush. La penulti-      al termine della stagione proprio colui che
                                                   ma sera di maggio del 1984 l’Olimpico fa         coprì di gloria i colori giallorossi: il Barone.
                                                   da cornice a quella che doveva essere la
                                                   più grande tra le opere d’arte. A strappa-                                     Gianmarco Fava
                                                   re la tela, però, ci pensa Grobbelaar: Bruno
                                                   Conti e Ciccio Graziani fallirono il rigore,
                                                   dopo che i tempi regolamentari erano ter-
                                                   minati sull’1-1. Nessuno sa di preciso co-
                                                   sa accadde nello spogliatoio nel dopo ga-
                                                   ra; l’unica cosa certa è che l’armonia si in-
                                                   crinò in maniera irreversibile ed il Barone
                                                   tornò al Milan. Altri tre anni in sella al
                                                   Diavolo e, nella stagione 1987/’88, Nils
                                                   Liedholm si riaffaccia sui verdi prati di
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  Un pensiero per il g
                         Ci hai fatto vedere il sole in un grigio pomeriggio genovese. Grazie.
                         Paolo Minguzzi, tifoso della Roma




                         Il Barone ha distribuito emozioni nella mia vita. Lo ha fatto quando ero ragaz-
                         zo, e quando poi sono cresciuto. Con lui ho realizzato un sogno e ne ho spar-
                         tito un altro. Oggi per me il suo nome è andato a coniugarsi in una magica ri-
                         ma con quello di Agostino.
                         Giuseppe Manfridi, autore teatrale.



                         Ad andarsene è stato un grande della storia del calcio e del Milan: un campio-
                         ne, un signore, un amico. Ricordo delle sue prestazioni senza un solo errore.
                         Grazie Nils, per tutto quello che hai fatto per noi.
                         Silvio Berlusconi, Presidente del Milan


                         Oggi piangiamo la scomparsa dell’uomo che ha portato una cultura, un modo
                         di interpretare il calcio, la voglia di distinguersi attraverso la zona, lo spettaco-
                         lo. La Roma degli anni Ottanta, la sua Roma, ha creato le basi per una cresci-
                         ta decisiva e ha dettato l’impronta che ancora oggi porta la nostra squadra a
                         cercare i risultati secondo una logica che sposa un calcio positivo e spettaco-
                         lare. Liedholm è nella storia del calcio e nella nostra storia per sempre.
                         Franco Sensi, Presidente della Roma



                     NILS LIEDHOLM
                        Nils Liedholm è nato a Valdemarsvik, in Svezia, l’ 8 ottobre 1922 ed è stato calciatore e allenatore di gran-
                        dissima levatura. In Italia era stato soprannominato «Il barone» per la classe e lo stile inconfondibile.
                        Dal 1942 al 1949 disputò sette stagioni nel campionato di calcio svedese, poi si trasferì in Italia nelle fila
                        del Milan dove rimase fino al ritiro agonistico nel 1961, totalizzando 359 presenze e 81 gol. In maglia ros-
                        sonera fu affiancato dai connazionali Gunnar Gren e Gunnar Nordahl, con cui formò il trio Gre-No-Li.Vinse
                        quattro scudetti e due Coppe Latine. Con la nazionale svedese vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi del
                        1948, e giunse secondo ai mondiali del 1958 in casa alle spalle del Brasile.
Dopo aver smesso di giocare a 39 anni, il Barone, nel 1963 divenne allenatore. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il
Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma. Da allenatore vinse due volte il campionato italiano di calcio, con il Milan
nel 1979 e con la Roma nel 1983. Dopo l'ultima stagione da allenatore nel 1996-1997, passò al giornalismo come commenta-
tore sportivo. Negli ultimi anni Liedholm era proprietario di un'azienda vinicola a Cuccaro Monferrato. Quando decise di veni-
re a giocare in Italia, una leggenda vuole che dicesse al padre «Tranquillo papà, un anno, massimo due e poi torno» . L’esperienza
nel nostro Paese durò invece molto di più, tanto da rendere Nils Liedholm uno dei personaggi più amati e stimati della storia
calcistica italiana. Il tecnico si meritò anche la prima copertina dell'album quot;Calciatori Paniniquot;.
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                                                                    9
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grande Nils Liedholm
                          Barone, la tua ironia avrebbe esorcizzato il lutto che portiamo nel cuore da quando
                          sei andato a ricomporre, su un verde prato di qualche galassia, il Gre-No-Li. Soltanto
                          un memore sorriso, da vecchio amico e complice, posso dedicarti.
                          Gianfranco Giubilo, giornalista


                          Al Milan hai regalato una stella. Ora sarà il cielo ad avere una stella in più.
                          Mirko, tifoso del Milan

                          Ricordo quando da giovane facevo timidamente capolino nel mondo del giornalismo. E lui, gigantesca fi-
                          gura, troppo grande anche solo per rivolgergli un rispettoso saluto, attento a non far mai pesare la sua
                          posizione. In quel periodo Liedholm faceva parte della dirigenza romanista, ma con una dolcezza inna-
                          ta si avvicinava anche a noi piccoli cronisti all'inizio, senza mai mostrare supponenza o distacco, con
                          un'umanità così calda da intenerire. Ecco, il mio è un ricordo tenero, onorata di aver sfiorato il sorriso di
                          un uomo che in punta di piedi muoveva la sua grandezza. Francesca Ferrazza, giornalista


                          Ora che guiderai la squadra di calcio del paradiso, ti chiedo un ultimo favore:
                          la fascia di capitano dalla ancora una volta ad Agostino.
                          Un tifoso della Roma


                          Non so dove sei, ma so che ci sei. Ciao, Maestro.
                          Piero Torri, giornalista



                          Eri come un fratello maggiore per me. Il dolore per la tua scomparsa è allevia-
                          to dai dolci ricordi della nostra profonda amicizia.
                          Mario Maggi, il ‘mago di Busto Arsizio’



          Dove e quando “La Signora in Giallorosso”
                          Televisione                     Satellite                      Radio                           Agenzia Stampa
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                     Lunedì dalle 22.30 alle 00.45                              Domenica dalle 10.00 alle 13.00
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10                                                                                 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007

                                                                                                                   di Marco Madeddu

        CHAMPIONS LEAGUE,
LA UEFA CAMBIA LE REGOLE
“Rendere più democratica la Champions League”. Questo, nelle parole del presidente della Uefa,
Michel Platini, l’intento delle riforme decise dal Comitato Esecutivo in merito alla più prestigiosa ma-
nifestazione calcistica continentale. A partire dalla stagione 2009-2010 cambiano i criteri d’accesso
alla competizione, vediamo come:
Saranno 17 i club ammessi direttamente alla fase finale (non più 16): Italia, Inghilterra e Spagna
qualificano le prime 3 squadre dei rispettivi campionati; il quarto posto consentirà, invece, di dis-
putare un turno preliminare con in palio 5 promozioni. I 10 posti rimanenti verranno assegnati tra-
mite due nuovi criteri, che hanno come obiettivo quello di allargare la base dei partecipanti: il
primo, prende in considerazione le squadre appartenenti ai campionati delle migliori 15 nazioni
del ranking Uefa; il secondo, questa la novità più importante, consente l’accesso alle squadre vin-
citrici dei campionati relativi alle nazioni che occupano dal 13.mo al 53.mo posto della gradua-
toria continentale.
Altra novità riguarda la finale, in programma al sabato. L’intento è quello di rendere lo spettaco-
lo più fruibile alle famiglie e, conseguentemente, ai bambini. Tra le modifiche, anche quella di allar-
gare i tempi del primo turno ad eliminazione diretta (ottavi di finale), da disputarsi non più nello
spazio di due, bensì, di quattro settimane.
Tramonta, infine, l’ipotesi di consentire l’accesso alle squadre vincitrici delle rispettive coppe na-
zionali. “I tempi non sono ancora maturi”, il commento di Platini.
Insieme alla Champions League cambia anche l’altra competizione con-
tinentale, la Coppa Uefa. Abolito il primo turno ad eliminazione di-
retta: il torneo coinvolgerà 48 squadre, divise in 12 gironi da 4; a pas-
sare il turno saranno le prime due di ogni raggruppamento, alle quali
si aggiungeranno le 8 formazioni retrocesse dalla Champions League
(la terza di ogni girone). Infine, turni ad eliminazione diretta. Scompare
il torneo Intertoto.

                                                                                                                                      a cura di M.R
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La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                                                11




   Dietro le quinte
                                                                                                          di Gianmarco Fava
“Massimo ti devo dare una brutta noti-        sizione ed armati di vaccini antinfluenza-     straniera) ma soprattutto, la Lazio di
zia: ho la febbre alta e non credo di ri-     li, si ergevano a baluardi di una rocca-       Delio Rossi. Nella notte delle streghe
uscire a rimettermi per venerdì”. Così,       forte che crollava sotto i colpi dei ba-       durante la quale ogni più recondita pau-
è cominciata l’epidemia che nell’ultimo       cilli, issando gli stendardi della buona sa-   ra viene a galla, la Lupa ha fatto venire
periodo ha falcidiato la redazione de ‘La     lute. Il primo passando ore ed ore di          gli incubi ai cugini ed ha regalato al tec-
Signora in giallorosso’. Prima Marco          fronte al suo computer (sinistro mar-          nico biancoceleste una serata dal sapo-
Madeddu, costretto ai box da un fortis-       chingegno) per l’aggiornamento dei no-         re poco gradevole ma che, forse, prefe-
simo mal di gola, poi il sottoscritto, mes-   stri siti internet e per la stesura delle      rirebbe pensare come uno scherzo di
so fuori causa da una forma virale, e, per    scalette tv; il secondo, invece, visionan-     cattivo gusto. E così, sempre per il fa-
ultimo, anche il conduttore della tra-        do pile di cassette e selezionando cen-        moso connubio salutare che unisce la
smissione, Massimo Ruggeri, colpito da        tinaia di immagini atte alla preparazione      squadra capitolina e la nostra redazione,
un febbrone da cavallo. Naturalmente di       dei servizi. I nostri uffici potevano esse-    anche gli infortunati de ‘La Signora in
me si può fare a meno, all’assenza di         re paragonati ad un reparto di quaran-         giallorosso’ sono tornati ai loro posti di
Marco, autore di servizi memorabili, si       tena: scrivanie cosparse di fazzoletti, in-    combattimento (per modo di dire, visti
può sopperire con un azione corale, ma        finite sequenze di colpi di tosse, voci ro-    i tempi) per cercare di soddisfare i bi-
Massimo, concetto quasi scontato, è l’u-      che e visi slavati, erano all’ordine del       sogni del nostro amato pubblico, forse
nica pedina insostituibile del nostro         giorno. Tutto è coinciso con il calo di        rinfrancati dalle emozioni di un derby,
scacchiere tattico ed è proprio per il        forma della tanto amata compagine gial-        forse per nostalgia dei corridoi di T9, o
principio ‘The show must go on’ che,          lorossa (vedi Juventus, Fiorentina, Inter      forse, molto più semplicemente, per tor-
gioco forza, il nostro mentore ha stoi-       e Napoli), quasi a sancire un’inconscia        nare a svolgere il mestiere di cui siamo
camente condotto due puntate sotto in-        unione calcistico-virale. Fortunatamente,      innamorati e dal quale solo l’inarresta-
filtrazioni di Tachipirina. Anche i nostri    come diceva qualcuno tanto tempo fa,           bile avanzare di un battaglione influen-
opinionisti, Piero Torri prima e Francesca    la luna nera ha voltato il faccione, tor-      zale potrebbe distaccarci.
Ferrazza poi, hanno ceduto di fronte al-      nandosi ad occupare degli affari suoi o
lo      strapotere     del     raffreddore.
Massimiliano Rossi ed Adriano Serafini,
                                              di qualcun altro, a noi poco importa; e
                                              così la banda-Spalletti è tornata a per-             Risposte
luogotenenti del ‘Generale’ Gianfranco        correre i Campi Elisi, superando in se-
Giubilo, immuni da ogni tipo di indispo-      quenza Sporting Lisbona, Milan (in terra            pericolose
                                                                                              “    Piero Torri non mette
                                                                                                   mai la cravatta
                                                                                                   perché:

                                                                                                                ”a cura di M.R

                                                                                             ❍ Dopo cinque minuti che la indossa pre-
                                                                                                 senta gravi segni di strangolamento;

                                                                                             ❍ Se l’è giocate tutte ai cavalli;

                                                                                             ❍ Gli è passata la voglia dopo aver vi-
                                                                                                 sto quelle di Gianmarco Fava.
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                       Quelli de...                                                                    di Fabrizio Cavalieri


                                        PRIMAVERA
                                       GIALLOROSSA
 “         arà una stagione di transizio-   sono messi in luce tre ragazzi interes-

   S       ne, non sappiamo dove pos-
           siamo arrivare”. Così rispose
Alberto De Rossi, tecnico della
                                            santi: Bianchini attaccante forte fisica-
                                            mente molto abile nel gioco aereo, do-
                                            tato anche di una buona tecnica di ba-
Primavera, qualche giorno prima del-        se, Erba centrocampista reinventato di-
l’inizio del campionato, a chi gli chie-    fensore centrale con ottimi risultati da
deva quali fossero gli obiettivi stagio-    De Rossi, e Della Penna che è il vero
nali della propria squadra.                 e proprio faro di questa squadra.
  Andando a leggere la rosa a disposi-        Se questo gruppo trova subito una
zione dell’allenatore romano, è impos-      sua identità i Playoff possono essere
sibile non essere d’accordo con lui:        un obiettivo raggiungibile visto che nel
gran parte dei ragazzi della Primavera      girone C, (girone dove è stata inseri-
di quest’anno non ha mai giocato in         ta la Roma), a parte Ascoli e Napoli         Okaka
questa categoria, - molti provengono        non sembrano esserci squadre sulla
dagli Allievi - e i reduci della squadra    carta nettamente più forti della com-       già capace di segnare una tripletta nel-
dell’anno scorso sono soltanto in sei:      pagine giallorossa.                         la partita di esordio del campionato
Bianchini, Della Penna, Falco, Delfino,     Dubbi su quali siano gli obiettivi sta-     con il Guidonia.
Iannicello e Viviano. Non ci sono più,      gionali non ce ne sono invece per gli       I Giovanissimi nelle prime uscite sta-
Pipolo, il portiere dello scudetto, Okaka   Allievi e Giovanissimi Nazionali.           gionali hanno mostrato già un ottimo
accasatosi a Modena in prestito per fa-     Entrambe le squadre hanno le carte          impianto di gioco fatto di passaggi cor-
re esperienza, Palermo finito al Rimini     in regola per raggiungere le finali dei     ti e verticalizzazioni veloci, con
nell’affare Barusso, Giacomini ora al       campionati delle loro categorie.            Eleuteri finalizzatore implacabile auto-
Cagliari, senza dimenticare Virga, Freddi   Innanzitutto bisogna dire che rispetto      re già di due triplette in campionato.
e Rosi, ragazzi l’anno scorso spesso        alla stagione scorsa sono cambiati i        Infine vanno menzionati gli Allievi e i
convocati da Spalletti in prima squadra     tecnici: a Stramaccioni, dopo la vitto-     Giovanissimi Coppa Lazio, guidati ri-
e che ora giocano in B, i primi due nel     ria dello scudetto con i Giovanissimi       spettivamente da Di Livio e Lana, due
Grosseto, mentre il terzo è stato ce-       dello scorso anno, sono stati affidati      squadre che possono ben figurare nel
duto in prestito al Chievo.                 gli Allievi, mentre i 93 sono allenati da   campionato regionale dove sono in-
De Rossi avrà il difficile compito di as-   Carboni, alla sua prima stagione nel        scritte.
semblare i vecchi con i nuovi cercan-       settore giovanile della Roma.               Il compito dei due allenatori sarà di
do di costruire un gruppo che nei pros-     Gli Allievi, inseriti nel gruppo I, hanno   preparare i ragazzi che hanno a dis-
simi due anni possa raggiungere obiet-      come principali avversarie per la vitto-    posizione per il prossimo anno quan-
tivi importanti. La qualità non manca, in   ria del girone la Viterbese e la Lazio,     do affronteranno i campionati nazio-
queste prime partite di campionato si       mentre i Giovanissimi (gruppo H) se la      nali, senza comunque non ambire al ti-
                                            dovranno vedere con la Cisco Roma,          tolo di campioni del Lazio, che man-
                                            squadra attrezzata per arrivare lontano.    ca, soprattutto nella categoria Allievi,
                                            In questa prima parte di campionato         da tanti anni nella bacheca di Trigoria.
                                            tre ragazzi degli Allievi meritano una
                                            citazione particolare: sono Frascatore,
                                            Sini e Giansante. Il primo è un ester-
                                            no di centrocampo molto veloce e
                                            abile nei cross da fondo campo, il se-
                                            condo è il capitano della squadra, vie-
                                            ne schierato come difensore centrale
                                            ma è molto bravo negli inserimenti so-
                                            prattutto sulle palle inattive, mentre
                                            Giansante è un attaccante alla prima
 Rosi                                       stagione con la maglia della Roma ma         Fulvio Bernardini
La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007                                                                                                        13

a cura di Adriano Serafini
                                                                                                                           non solo calcio

             Roma, Capitale dello Sport
  La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano


                                                        Lottomatica Virtus Roma Basket
                                                        Inizio di stagione in chiaroscuro per la Virtus Roma, in cerca degli giusti equilibri tattici e di spo-
                                                        gliatoio creati nella stagione precedente da Jasmin Repesa. Il coach croato, dopo l’addio del leader
                                                        Dejan Bodiroga, sta cercando di amalgamare gli ottimi nuovi innesti in un meccanismo rodato, lo
                                                        stesso che aveva portato la Lottomatica ad un soffio dalla finale scudetto nella passata stagione.
                                                        In quella attuale, dopo tre sconfitte consecutive fra campionato ed Eurolega, la Virtus risorge al
                                                        Palaverde, domando una Benetton in ripresa, e mostrando segnali di crescita già visibili nelle due
                                                        gare europee contro Real Madrid e Panathinaikos. Il reintegrato Hawkins e l’apporto di un fuori-
                                                        classe assoluto come Ray (ex Celtics Boston) potrebbero essere il valore aggiunto nella lotta nazio-
                                                        nale contro la corazzata Siena interpretando allo stesso momento un ruolo di tutto rispetto in
                                                        Europa. La vittoria in terra trevigiana ha segnato inoltre il ritorno in panchina di coach Repesa,
                                                        espulso durante il match casalingo perso contro Rieti. La Commissione Giudicante Nazionale, in par-
                                                        ziale accoglimento del ricorso della squadra capitolina, ha ridotto l`inibizione irrogata, sembrata trop-
                                                        po severa nel primo grado di giudizio.




  M.Roma Volley
  La M.Roma si fa bella e si prepara a dar battaglia per consolidare il primato in classifica conquista-
  to in questa prima parte della stagione. Nonostante il derby capitolino di calcio, in più di duemila
  sono accorsi al palazzetto di viale Tiziano per la gara con la Sisley Treviso. Prima sconfitta di misu-
  ra per gli uomini di Roberto Serniotti che avevano inanellato sette vittorie consecutive in altrettante
  gare di campionato. Lo straordinario lavoro della dirigenza nel mercato estivo, con l’arrivo di due fuo-
  riclasse assoluti come il serbo Miljkovic e il cubano Marshall, proietta la squadra verdenera verso
  obiettivi di primissimo livello, non solo in campionato ma anche in Europa. Per la sua prima serata
  internazionale, infatti, la società ha scelto il palazzetto di Monterotondo per presentarsi con tutto l’or-
  ganico nella gara di ritorno della Coppa CEV, contro i finlandesi del Sampo Pielaveden, superati sen-
  za grandi problemi anche tra le mura amiche dopo il successo in terra scandinava. Anche se i nu-
  meri hanno valore relativo essendo all’inizio della stagione, possono essere estremamente utili quan-
  do si è in lizza per ricevere giusti riconoscimenti . E’ il caso di Gigi Mastrangelo, destinatario da par-
  te della Lega volley del premio di miglior “centrale” della stagione 2006-2007, almeno per la conti-
  nuità nel rendimento. Cosa che, tra l’altro, gli ha permesso di conservare il posto in Nazionale e di
  essere costantemente additato come atleta dal vero carattere e valore aggiunto assoluto per la for-
  mazione romana.




                                                   Almaviva Capitolina Rugby
                                                   Conclusasi la compagine Mondiale, continua per il secondo anno consecutivo nella massima competizio-
                                                   ne nazionale, il Super 10, l’avventura dell’Almaviva Rugby Capitolina. Gli ottimi risultati raggiunti nell’an-
                                                   no dell’esordio tra i massimi professionisti, fanno pensare a molto più che a una permanenza passeg-
                                                   gera. Contro Calvisano, nell’esordio stagionale, scende in campo una formazione determinata e per nul-
                                                   la intimorita dell’avversario. La gara comincia con delle grosse disattenzioni difensive della squadra ro-
                                                   mana, che passa subito in svantaggio di due mete. Il gioco e la determinazione, però, emergono con il
                                                   passare dei minuti, spiazzando la formazione bresciana. Al primo vero test match, i ragazzi allenati da
                                                   Mascilletti non deludono le aspettative dimostrando maturità e personalità, e portano a casa i primi pun-
                                                   ti imponendosi di misura per 24 a 23. Grande entusiasmo nell’affascinante cornice del centro sportivo
                                                   di via Flaminia, dove i Soci Fondatori, i Senatori, i Dirigenti, lo Staff ed i Giocatori, si sono dati appun-
                                                   tamento per festeggiare assieme l’inizio della nuova stagione. La serata è stata occasione per riunire le
                                                   varie anime della Capitolina che, con il loro impegno, la loro professionalità e soprattutto con la loro
                                                   passione, consentono la crescita e lo sviluppo della Capitolina stessa. Il presidente Claudio Tinari, ha poi
                                                   consegnato dei riconoscimenti ad alcuni membri della Comunità che si sono particolarmente distinti per
                                                   la qualità del lavoro svolto, per i risultati ottenuti nella scorsa stagione e per la vicinanza e l’attacca-
                                                   mento mostrato ai colori della società.
14                                                                             La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007


                                                                   l’Avvocato informa

OSSERVATORIO NAZIONALE
SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE
Il drammatico susseguirsi di gravissimi      interazione tra tutti i soggetti chiama-       denti, l'importanza sportiva della gara.
episodi di violenza verificatisi in occa-    ti all'attuazione delle disposizioni e         Così valutato il rischio di una deter-
sione degli avvenimenti sportivi a par-      delle misure organizzative e di pre-           minata partita, l’Osservatorio “consi-
tire dagli anni 70 e culminati con l’in-     venzione e contrasto della violenza in         glia” all’Organo competente (ovvero
cendio di un treno speciale di tifosi sa-    occasione di manifestazioni sportive,          il Prefetto del luogo ove la manifesta-
lernitani del 23 maggio 1999, in cui         opera nell'ambito del Dipartimento             zione sportiva avrà luogo) di adotta-
muoiono 4 ragazzi, origina ufficialmen-      della pubblica sicurezza, avvalendosi          re adeguate prescrizioni che possono
te l’istituzione, su disposizione del        del Centro nazionale di informazione           andare dalla chiusura di un settore
Capo della Polizia, dell’Osservatorio        sulle manifestazioni sportive (CNIMS).         dello stadio, al divieto di diffusione e
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive      La composizione dell’Osservatorio,             vendita di biglietti attraverso i circui-
cui vengono affidati compiti di coordi-      che è un organo di consulenza tecni-           ti telematici; dal divieto di cessione
namento centrale delle iniziative da at-     co amministrativa del Ministro dell'in-        del biglietto da parte dell’acquirente
tuare in occasione di incontri ritenuti      terno, è particolarmente complessa,            ad altro tifoso, al divieto di vendita
particolarmente a rischio.                   perché vi fanno parte forze dell'ordi-         cumulativa dei biglietti con conse-
Dalla sua istituzione l’Osservatorio ha      ne, istituzioni che rappresentano il           guente identificazione di ogni singolo
svolto attività di analisi (monitoraggio     mondo del calcio (la Federcalcio, il           acquirente.
e studio del fenomeno della violenza         Coni, la Lega professionisti e quella          Il Prefetto da parte sua potrà adeguar-
e delle carenze strutturali degli im-        dei dilettanti), ma anche società che          si ai suggerimenti dell’Osservatorio,
pianti sportivi), attività propositiva       si occupano di trasporti, come                 ovvero disattenderli oppure ancora
(proposte normative, elaborazione di         Trenitalia. L'Osservatorio può inoltre         adottare misure più restrittive. E’ que-
direttive, promozione di iniziative si-      essere integrato da rappresentanti di          st’ultimo il caso di Roma-Napoli. Per
nergicamente coordinate con gli altri        altri soggetti pubblici e privati interes-     quell’incontro, infatti l’Osservatorio del
soggetti interessati) e attività docu-       sati a vario titolo alla prevenzione del-      Viminale aveva invitato il Prefetto di
mentali (rapporti annuali sull’anda-         la violenza nelle competizioni sporti-         Roma, dopo aver sentito il Questore,
mento del fenomeno). Esso, inoltre,          ve: il rappresentante dell'organo di co-       ad adottare provvedimenti interdettivi
esamina le problematiche connesse            ordinamento nazionale delle tifoserie          compreso il divieto di vendita dei ta-
alle manifestazioni in programma ed          organizzate dei club professionisti,           gliandi al di fuori della Capitale e del-
attribuisce i livelli di rischio delle ma-   l'Associazione nazionale comuni italia-        la provincia, con la conseguente chiu-
nifestazioni medesime; approva le li-        ni (ANCI), il Comando generale del-            sura del settore ospiti. Il Prefetto di
nee guida del regolamento d'uso per          la Guardia di finanza, l'Agenzia delle         Roma Carlo Mosca, anche tenuto con-
la sicurezza degli impianti sportivi         entrate, la Società italiana autori edi-       to delle specifiche informative relative
(art. 1-octies del DL n. 162/2005 con-       tori (SIAE)                                    a manifeste intenzioni di alcune frange
vertito dalla L. n. 210/2005). Peraltro      L’Osservatorio valuta, dunque le parti-        delle tifoserie di provocare incidenti in
il DL n. 8/2007 convertito dalla L. n.       te attribuendo ad esse una “scala di ri-       prossimità dello stadio ha deciso di far
41/2007 ha sancito che fino all'attua-       schio” che va da 0 a 3 (0-1-2-3). Il fat-      disputare la partita Roma-Napoli con-
zione degli interventi strutturali ed        tore rischio è valutato in base ad al-         sentendo ai soli abbonati dell' A.S.
organizzativi richiesti dal DL n.            cuni parametri quali: l'impianto sporti-       Roma di accedere agli spalti
28/2003, convertito dalla L. n. 88/2003      vo, i rapporti tra le tifoserie, i prece-      dell'Olimpico.
- che prevede una serie di obblighi a
carico delle società sportive per la
messa in sicurezza degli impianti - le
partite, negli stadi non a norma, sono
svolte in assenza di pubblico. Le de-
terminazioni in proposito sono assun-
te dal Prefetto competente per terri-
torio, in conformità appunto alle indi-
cazioni definite dall’Osservatorio.
L'istituzione dell’Osservatorio è dun-                                                    www.picozzimorigi.com
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La Signora in Giallo Rosso Novembre Dicembre 2007

  • 1. ® ® www.lasignoraingiallorosso.it Anno III • n. 11 • Novembre-Dicembre 2007 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05 QUANDO IL CALCIO ERA UN IOCO
  • 2. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 L’Editoriale di Piero Torri QUEL SORRISO CHE NON C’È PIÙ bambini. Non ridono più. Ci sali le scalette di una curva o di una I sono rimasti negli occhi e nel cuore, quelli di Bergamo, nella tragica domenica che tribuna, della passione per un gioco formidabile, affascinante, mai uguale a se stesso, della consapevolezza che gli Gabriele Sandri non potrà raccontare. altri sono solo avversari da cui si può Il viso triste, gli occhi amari, le lacrime pure perdere, in ogni caso capace di UN COMMOSSO a solcare quei volti di chi rappresenta regalarti emozioni altrimenti perdute, SILENZIO il nostro futuro. Erano allo stadio, ma- non c´è quasi più traccia. Gabriele gari era la prima volta, c´era il Milan di Sandri aveva 28 anni e un sorriso ESPRIME MEGLIO Kakà e Pirlo, il giorno dopo chissà che d´amare. Una generazione, quella di avrebbero raccontato ai loro compagni DI MILLE PAROLE di scuola, lo stadio, la partita, il gol, i Gabriele, che forse è stata tra le ulti- me che ha avuto il papà che li ha por- IL DOLORE campioni, l´atmosfera, i canti, le curve: tati la prima volta allo stadio, mano nel- “grazie papà, questa domenica non la PER LA TUA dimenticherò mai”. Nessun grazie. la mano, il biglietto gelosamente custo- dito nella tasca dei pantaloni, risultato: SCOMPARSA. Avranno raccontato solo tristezza, una domenica indimenticabile. Gabriele odio, incidenti, la partita sospesa, non si gioca più, game over. Quella di un si innamorò subito. Amava la musica, calcio che è diventato tutto quello che ma la sua Lazio era sempre lì, pronto Il resto conta poco o nulla! non dovrebbe mai diventare. Un calcio a qualsiasi sacrificio per seguirla e ti- senza più futuro, perché continuando farla, perché il tifoso è così, ha una pas- di Massimo Ruggeri così si arriverà al giorno che quel pal- sione, la asseconda sino in fondo, del lone che ha acceso la fantasia di tutti resto perché negarsela se si può? noi, non rotolerà più. Si fermerà, con- Gabriele amava la vita e il calcio, mai tro qualsiasi legge naturale, e non ci sa- avrebbe voluto veder piangere quei rà campione in grado di farlo ripren- bambini a Bergamo, mai avrebbe volu- dere a rotolare. Perché non ci sarà più to che la sua città, la sua amata Roma, nessuno a cui far vedere come è bra- nella serata della sua tragica morte, in- vo a far rotolare quel pallone. Chi scri- torno a quello stadio Olimpico che ve, frequenta gli stadi da circa quattro tante volte lo aveva visto gioire ed decenni. Tante volte si è parlato e te- esultare, fosse teatro di tutto quello muto che il pallone si fosse sgonfiato. che è stato teatro. Il calcio di Gabriele Altrettante che così non si poteva an- è un altro, quello di quattro amici e via dare avanti. Mai, però, ho visto e av- si va a Milano a tifare. Questo è il cal- vertito come oggi, che del fascino del- cio. Che voglio continuare a illudermi lo stadio, del cuore che batte quando sia il gioco più bello del mondo. Quelli che hanno fatto grande Sono aperte le iscrizioni per il la Roma negli anni Ottanta prossimo K5, corso di comunicazione radio-televisiva e dizione, ® ® patrocinato dal Comune di Roma. Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05 Chiama o manda un messaggio al 349- 6867491 Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri per un colloquio informativo presso la scuola “l’Ottava” Finito di stampare 7 dicembre 2007 Tiratura 5.000 copie in Via Prospero Farinacci, 40 - Tel. 06 66030001 M Baldo degli Ubaldi Editore: T-EVENTI SRL Viale Regina Margherita, 262 • 00198 Roma Per gli iscritti più meritevoli sono previsti Pubblicità: T-EVENTI SRL • Tel. 349 6867491 Grafica e Stampa: Pubbligrafica Romana stages all’interno della redazione de Via Graziano, 45 • Tel. 06 6620509 “La Signora in Giallorosso” Omissioni di qualsiasi natura s’intendono involontarie e possono dar luogo a sanatoria. Le opinioni espresse nei testi pubblicitari impegnano solo “Ricorda, con il K5 puoi scalare la vetta del successo”. gli autori dei medesimi. Articoli e materiali inviati non si restituiscono.
  • 3. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 3 L’Eco del Filosofo L’Eco del Filosofo di Giuseppe Manfridi dedicato a Massimo Billi ifficile parlare solo di D Roma, della nostra Roma, quando, attorno, il mondo del calcio è assediato da ombre pesanti. La morte di Gabriele Sandri è stato un trau- ma ulteriore che, dopo quanto successo a Catania poco meno di un anno fa, si inserisce in una cronaca attuale in cui l´elemen- to irrazionale sembra farla da pa- drone. Non voglio, nel breve spazio che mi è dato, inserirmi in un dibat- tito complesso e spesso incline a grandi banalità, che, comunque, non imputo a nessuno: la verità, a volte, non può essere trasmes- sa in altro modo. Ma fare da eco alla banalità, questo sì che sareb- be davvero insopportabile. Per cui, preferisco soffermarmi a ri- Nord dell´Atalanta rimarrà vuo- diritto di pensare, ma non di co- flettere su quanto valga la pena ta sino a marzo. Peccato. Sarebbe municare ai microfoni. scansare da sé ogni senso di col- stato bello rendere possibile il Perlomeno, non fin quando si pa se non sentiamo diminuita la proposito del presidente Ruggeri fregia di quella fascia al braccio. nostra passione di tifosi malgra- e farla abitare da altri bambini Allora, non posso che aspettare do la gravità degli eventi. Anzi, è che, idealmente, fronteggiassero di rivedere in campo il mio necessario che sia così. E, con la quelli spaventati della partita col Capitano vero, ma, a quanto mi passione, non può diminuire la fi- Milan. Tant’è, parlare di pallone dicono e temo, ancora con il ducia in una progressiva restau- sarà la nostra difesa e la nostra Genoa non sarà della partita. Io razione di scenari normali in cui arma. non so se sia illusorio credere non ci sia più dato di vedere, co- Al momento in cui scrivo sono nello scudetto, ma so che, non- me a Bergamo, volti atterriti di già due settimane che il campio- ostante molti passi falsi, insistia- bimbi seduti sugli spalti a sgra- nato è fermo. Almeno per noi, mo a stare lì. Disertare l’emo- nare gli occhi su una gioia dram- visto il rinvio della partita col zione di questo sogno sarebbe maticamente sciupata. La Curva Cagliari. Poi, c’è stata la pausa perciò imperdonabile. Ritengo, per la Nazionale, che ad alcuni però, che molte delle nostre ha portato un po’ di sorriso. Io, chances dipendano dalla capaci- a dirla tutta, ho provato molto tà di arginare un allarme infor- fastidio a sentire colui che, alme- tuni che quest’anno rischia di es- no in quella circostanza, avrebbe sere condizionante come rara- dovuto essere il mio capitano di- mente in passato. Per il resto, a chiarasi fortunato per il fatto di parità di fortuna, so per certo non giocare in Italia. Una legge- che la sfida al vertice sapremo rezza che Cannavaro ha certo il mantenerla viva sino all’ultimo.
  • 4. 4 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 L’inchiesta ARRIVANO GLI STEWARD “Credo che gradualmente la polizia debba an- Stabilita la ripartizione dei ruoli, resta da chie- dare fuori dallo stadio, ma lo può fare sola- dersi in quale misura il nuovo organo di sor- mente se vengono attribuiti più poteri agli ste- veglianza possa essere considerato valido, oltre ward, che a loro volta devono essere dei pro- che utile. Uno steward ogni 250 spettatori, l’in- fessionisti”. dicazione primaria stabilita dall’osservatorio Questo, attraverso le parole dell’ex prefetto di sulle manifestazioni sportive: pertanto, il nume- Roma, Achille Serra, l’intendimento delle istitu- ro degli agenti varia in misura direttamente zioni in merito al problema della violenza ne- proporzionale al numero degli spettatori. gli stadi. Spartiacque essenziale, in tal senso, Rapportandoci all’Olimpico, dunque, con le gra- l’agghiacciante episodio dell’omicidio Raciti, l’i- dinate al completo, Roma e Lazio sono chia- spettore di polizia colpito a morte negli scon- mate ad impiegare circa 300 steward; il nume- tri che trasformarono in tragedia il derby del ro scenderebbe a 120 unità se allo stadio si Massimino del 2 febbraio scorso tra Catania e presentassero, ad esempio, i soli abbonati gial- Palermo. lorossi, circa 30.000. Inasprimento delle pene, e adozione di ulterio- Ma, in cosa consiste effettivamente il lavoro de- ri misure preventive, le linee guida tracciate dal- gli steward? “Armati sì, ma soltanto di buon le istituzioni politiche e sportive a seguito del senso”, la risposta, in sintesi, di Giancarlo tragico accadimento. In quest’ottica prende Abete. corpo una figura del tutto inedita per il nostro Nello specifico, comunque, sono 21 i punti che calcio, lo steward, presente invece da tempo regolamentano il comportamento degli agenti. sulle gradinate di gran parte degli stadi Ecco i più importanti: d’Europa. “Non è compito degli steward verificare la sta- Dal 19 agosto, quindi, ossia dall’inizio della nuo- bilità degli impianti e il relativo piano antincen- dio; non spetta loro l’opera di pre-filtraggio o va stagione agonistica, gli stadi italiani registra- no al loro interno la presenza di un nuovo cor- po addetto alla sicurezza, quello composto ap- punto da agenti privati, retribuiti dalle stesse società sportive che utilizzano gli impianti. Questo, secondo quanto recita il protocollo d’intesa firmato al Viminale dal Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, dal Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, e dal Presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. Agli steward vie- ne affidato il compito di vigilanza sulla sicurez- za negli stadi, e si lascia pertanto alle forze di polizia il dovere di occuparsi di ciò che acca- de al di fuori degli impianti.
  • 5. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 5 di Marco Madeddu di controllo all’ingresso dello stadio, che resta di competenza del corpo di polizia, così come il controllo sugli striscioni; gli steward non pos- sono allontanare gli spettatori privi del taglian- do d’accesso, nè effettuare controlli d’identità”. Dunque, semplicemente, nessun compito d’a- zione, ma soltanto di vigilanza e segnalazione. Ma, al di là del ruolo affidato agli steward, co- s’è cambiato in effetti in termini di sicurezza? A guardare i dati pubblicati dal Viminale, abba- stanza: nel periodo che va dal 10 febbraio (pri- mo giorno di ripresa agonistica del dopo-Raciti) casione di Reggina-Roma, il Granillo diventa al 6 aprile 2007, la riduzione del numero degli episodi di violenza appare notevole: rispetto al- teatro di un deprecabile lancio di bottiglie da lo stesso periodo del precedente campionato, parte del pubblico amaranto; tutto questo si scopre, infatti, che i feriti sono sono dimi- mentre a Torino uno spettatore consegna al- nuiti complessivamente dell’83% (passando da le autorità l’autore del lancio di un petardo; 37 a 6), del 93% tra le forze dell’ordine (da 58 4.a giornata, il derby tra Genoa-Sampdoria, ri- a 4), del 71% tra i civili (da 24 a 7). In disce- schia di non andare in scena per via delle sa anche i dati sugli arrestati, che scendono da aspre intemperanze che fanno da prologo al- 47 a 18 (-61,7%) e sui denunciati da 154 a 52 la gara; 5.a giornata, uno striscione offensivo (-66,2%). Dati che, secondo Amato, «restitui- comparso al San Paolo in occasione di Napoli- scono al calcio l’immagine di sport e non di Livorno, unito al perpetuato lancio di fumo- violenza». geni, spingono il Viminale a squalificare il cam- Il conforto generato dai numeri, però, non è po degli azzurri per l’incontro con il Genoa; indice di un’avvenuta guarigione del sistema, ma 7.a giornata, le tifoserie di Fiorentina e più semplicemente di un’azione fortemente co- Juventus si scontrano violentemente fuori dal- ercitiva. Stretto nella morsa dei nuovi regola- lo stadio Franchi, inibito al pubblico biancone- menti, il gene della violenza appare semplice- mente soffocato, non certo eliminato: ro, mentre a Milano uno striscione di stampo Campionato in corso: 2.a giornata, Jonatan razzista viene issato dal pubblico interista al Zebina indirizza uno schiaffo proprio a uno cospetto di quello partenopeo; 8.a giornata: il degli steward del Sant’Elia; 3.a giornata, in oc- Prefetto di Roma, Carlo Mosca, decide di ri- servare la partita dell’Olimpico tra Roma e Napoli ai soli abbonati giallorossi, ma nel con- tempo, a Cagliari, D’Agostino rimane stordito da un petardo partito proprio dalla curva dei sostenitori sardi. Insomma, la semplice opera di vigilanza sembra non bastare a risolvere il problema, e nello spe- cifico, lo steward, vestito dei soli abiti perlu- strativi, risulta essere probabilmente l’anello più debole nella catena di sicurezza predisposta dallo Stato.
  • 6. 6 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 “settima puntata” Tra storia ROMA CAPUT MUNDI no dei periodi più difficili della ze regionali all’autonomia, ma nello stes- U gloriosa storia di Roma è stato sicuramente quello dell’anar- chia militare, nel quale l’Urbe rischiò seriamente il disgregamento. so tempo subordina tali tendenze alla su- periore esigenza di unità e disciplina. Diocleziano si batté anche per respingere le offensive dei barbari e reprimere ogni La situazione cominciò a stabilizzarsi con il tentativo di rottura dell’unità imperiale. succedersi al trono dei cosiddetti impera- Ma per condurre a buon fine queste im- tori illirici, così chiamati per le loro comu- prese, l’imperatore e i suoi colleghi do- Moneta risalente all'epoca di Domiziano ni origini balcaniche, dotati di solide quali- vevano ovviamente disporre di eserciti tà militari, anche se non di particolare ge- miere semplicemente sparirono dalla forti e fidati, cosa che implicava la neces- nialità politica. In particolare, Probo riuscì circolazione e furono vendute sotto sità di sobbarcarsi ingenti spese. ad ottenere diversi successi sul campo di banco a prezzi anche più elevati, poiché Occorrevano all’uopo adeguate risorse fi- battaglia, nel tentativo di arginare la sem- i venditori si facevano pagare anche il ri- nanziarie, ottenibili solo mediante l’ina- pre più minacciosa pressione barbarica. schio cui si esponevano. sprimento delle imposte. Diocleziano vol- Ben più ambiziosi furono i propositi di Deciso sostenitore della teocrazia, le però che la pressione fiscale fosse Caio Valerio Diocleziano (285 – 305), an- Diocleziano non poteva ammettere né equamente distribuita e che quindi l’im- deroghe né dissensi in campo religioso e, ch’egli appartenente alla serie degli impe- posta fondamentale sulla rendita agrico- ratori illirici (essendo nato in Dalmazia), pertanto, dopo avere duramente repres- la, detta iugatio, fosse stabilita non in ba- so nel 296 la setta dei manichei, scatenò deciso non solo a difendere l’impero, se alla sola estensione dei terreni, ma an- bensì a riformare radicalmente le strut- nel 303 – 304 la persecuzione dei cristia- che tenendo conto della loro redditività. ni, colpevoli di non essersi piegati alle ‘sa- ture e a bloccare con ogni mezzo il pro- Le unità di misura usate dal fisco per sta- cesso di disgregazione in corso. Divenuto cre’ esigenze del regime. L’iniziativa era bilire l’entità dell’imposta erano i cosid- però destinata al più completo fallimen- imperatore, Diocleziano associa al pote- detti iuga (‘gioghi’) e ogni giogo era co- re un vecchio e fidato compagno d’armi, to, perché il cristianesimo non suscitava stituito da un appezzamento di terreno più l’odio delle masse e si era ormai dif- Massimiano, conferendo anche a lui il ti- che potesse essere lavorato da una per- tolo di ‘augusto’ e affidandogli il governo fuso anche fra le classi elevate. I cristia- sona e bastasse al suo sostentamento. Un ni, a loro volta, sviluppando alcuni temi della parte occidentale dell’impero. Nel giogo in collina o di montagna adibito a 293 questa diarchia si trasforma in tetrar- presenti nelle predicazioni di Paolo di pascolo veniva perciò considerato equi- Tarso, si andavano conciliando con il chia: infatti i due augusti nominano due valente a un giogo assai più piccolo col- mondo romano e per esempio invocava- cesari, destinati a sostituirli quando essi tivato intensivamente a olivo o vite. no la protezione di Dio sul capo dell’im- si dimetteranno o moriranno. Per l’esatto calcolo delle imposte, specia- peratore. S’avvicinava insomma il momen- Durante l’anarchia militare, le popolazio- li funzionari procedevano ogni cinque an- to in cui i cristiani avrebbero ottenuto ni locali di molte regioni si erano orga- ni all’accurato censimento dei sudditi e piena libertà di culto. nizzate in regni separati, non solo per il dei terreni (catasto). Nel 305, dopo vent’anni di regno, campanilismo o per protesta contro Per facilitare il loro compito, Diocleziano Diocleziano, tenendo fede a quanto egli Roma, ma anche per difendersi più effi- volle che i sudditi rimanessero in gene- stesso aveva a suo tempo stabilito, si riti- cacemente e tempestivamente dagli at- rale bloccati nel luogo di nascita ed eser- rò a vita privata e convinse il collega tacchi dei barbari. Suddividendo l’impero in quattro prefetture, Diocleziano acco- citassero lo stesso mestiere dei padri: co- Massimiano a fare altrettanto. I due cesa- glie quanto c’era di valido nelle tenden- sì, invece di adeguare il censimento alla ri, Costanzo Cloro e Galerio, furono pro- mutevole realtà, si tentava paradossal- mossi al rango di augusti, ma il meccani- mente di costringere la realtà entro i li- smo della tetrarchia ben presto mostrò Centro Ortopedico miti del censimento. tutti i propri limiti. Già nel 306 infatti le 2000 srl La vana pretesa che tutto potesse pie- legioni stanziate in Britannia acclamarono garsi alla sua sovrana volontà ispirò an- alla successione il figlio di Costanzo Cloro, che la politica di Diocleziano in campo Costantino, rilanciando così il principio economico e religioso. Per porre un fre- dell’eredità dinastica. Tanto bastò per in- no alla continua crescita dei prezzi, egli nescare nuove lotte di successione, duran- promulgo infatti nel 301 il famoso te le quali il potere fu disputato fra ben Via Silicella, 126 • Roma Edictum de pretiis, che stabiliva appun- quattro presunti augusti e cesari. Neppure Numero verde to i prezzi massimi di un gran numero Diocleziano, invocato come arbitro, poté di prezzi e servizi. Ma l’Editto, che pur risolvere la contesa né volle accettare la 800 354433 comminava pene gravissime ai contrav- proposta di riprendere il potere. ventori, non ottenne affatto i risultati www.centroortopedico2000.com previsti: anzi le merci sottoposte a cal- Massimiliano Rossi
  • 7. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 7 e leggenda NILS LIEDHOLM L’avventura di Nils Liedholm sul- Divino’ Paulo Roberto Falcao. Il campiona- L la panchina della Roma comincia nella stagione 1973/’74. Quella era la Roma dei vari Picchio De Sisti, Pierino Prati,“Kawasaki” Rocca, Ciccio to ‘80/’81 comincia sotto i migliori auspi- ci. La Lupa poteva contare su un organico di assoluto valore: Di Bartolomei, Nela, Ancelotti, Pruzzo e Conti. A metà stagio- Cordova e Santarini. Proprio in quel perio- ne la Roma è campione d’inverno e, se non do cominciavano ad affacciarsi tra i ‘grandi’ fosse stato per un gol annullato ingiusta- due delle colonne portanti della squadra mente a Turone nella sfida al vertice con- che proprio il ‘Barone’ portò alle luci del- tro la Juventus a Torino, sarebbe stato tri- Trigoria. Il presidente Dino Viola cerca di la ribalta negli anni ’80: Agostino Di colore. Piccola consolazione, la conquista mettere a disposizione del tecnico svede- Bartolomei e Bruno Conti. Dopo una pri- della quarta Coppa Italia. Passa un altro an- se una rosa competitiva facendo una cam- ma deludente stagione, il tecnico svedese no senza glorie e finalmente il Barone por- pagna acquisti di livello, composta da gio- sfiorò il miracolo nella successiva. Correva ta la corazzata giallorossa alla conquista del catori di esperienza, come Collovati e l’anno 1974 e Liedholm accettò una cam- secondo scudetto. Stagione 82’/’83. In esta- Manfredonia, e da giovani di buone speran- pagna acquisti in tono minore: unico arri- te il presidente Viola puntella il pacchetto ze, come Desideri ma soprattutto Rudi vo di rilievo fu il ritorno di Picchio De Sisti arretrato con l’innesto di Pietro Voeller, il tedesco volante, proveniente dal in giallorosso dopo l’esperienza fiorentina. Vierchowod, lo ‘Zar’, centrale veloce di cui Werder Brema. Il Barone riuscì a dare una Ecco il genio del Barone: un centrocampo Liedholm aveva bisogno per impostare l’al- sferzata più o meno positiva all’ambiente senza gregari per costituire la tanto accla- chimia del ‘doppio libero’. Matura, quadra- e la Roma terminò il campionato al terzo mata ragnatela di passaggi. “Se teniamo la ta in ogni reparto e tatticamente superio- posto, dietro al Milan che dettò legge dal- palla per 90’ di certo non ci fanno gol”, re, la Roma marciò bene subito e uccise l’inizio alla fine ed al Napoli di Maradona, una delle sue frasi storiche. Così quella letteralmente il campionato: dopo 41 anni qualificandosi così per la Coppa Uefa. Il Roma, trascinata dal cervello di De Sisti e lo scudetto tornò nella Capitale. Nella sta- 1988/’89 fu la stagione delle ‘bufale’; infat- dai gol di Pierino Prati, sfiorò l’impresa piaz- gione successiva il tecnico svedese è tenu- ti vennero acquistati due brasiliani: un cen- zandosi al terzo posto, dietro alla Juventus to ad affrontare una nuova sfida: per la pri- travanti, Renato Portaluppi, ed un centro- tricolore ed al Napoli. Unica nota di rilie- ma volta nella sua storia la squadra giallo- campista, Andrade, portati a Roma come vo del campionato ‘75/’76, la straordinaria rossa partecipa alla Coppa dei Campioni. salvatori della patria e rivelatisi, invece, due continuità di rendimento di Francesco Obiettivo primario, la finalissima del tren- giocatori mediocri. Oltre ad una campagna Rocca, che si meritò la maglia azzurra. Nella ta maggio, prevista per un eccezionale fa- acquisti fallimentare, un altro fattore aggra- stagione successiva la compagine gialloros- vore del destino allo stadio Olimpico. Nella vò la situazione dei lupacchiotti: la magia sa chiude al decimo posto ed il Barone campagna acquisti che precede l’inizio del tra la Roma e Liedholm era finita. Infatti, i cambia aria, tornando ad allenare il Milan. campionato la società capitolina fa uno capitolini terminarono il campionato all’ot- Passano due anni e le strade della Roma sforzo ulteriore per rendere ancora più tavo posto, uscirono dalla Coppa Uefa agli e di Nils Liedholm tornano ad incrociarsi. competitiva la squadra. Vengono ingaggiati, ottavi di finale eliminati dalla Dinamo Il presidente Dino Viola, dopo aver eredi- infatti, il centrocampista brasiliano Cerezo Dresda e salutarono anche la Coppa Italia, tato la società capitolina da Anzalone, è de- e l’attaccante Ciccio Graziani. Dopo esser terminando la corsa alla seconda fase del terminato a rinverdire gli antichi fasti e, co- arrivata seconda in campionato, cedendo il girone eliminatorio. L’ ultimo capitolo del- me prima mossa, riporta il tecnico svede- passo alla Juventus, e avendo superato in la favola Roma-Liedholm si consumò nel se all’ombra del Colosseo. Dopo una sta- sequenza Goteborg, CSKA Mosca, Dinamo 1997 quando, esonerato il bizzarro tecni- gione in sordina, nell’estate la dirigenza ac- Berlino e Dundee in Europa, tra la Roma co argentino Carlos Bianchi, il presidente contenta il Barone portando a Roma il re- e la coppa dalle ‘grandi orecchie’ c’è sola- Sensi chiamò a traghettare la squadra fino gista basso che serviva per il suo gioco: ‘Il mente il Liverpool di Ian Rush. La penulti- al termine della stagione proprio colui che ma sera di maggio del 1984 l’Olimpico fa coprì di gloria i colori giallorossi: il Barone. da cornice a quella che doveva essere la più grande tra le opere d’arte. A strappa- Gianmarco Fava re la tela, però, ci pensa Grobbelaar: Bruno Conti e Ciccio Graziani fallirono il rigore, dopo che i tempi regolamentari erano ter- minati sull’1-1. Nessuno sa di preciso co- sa accadde nello spogliatoio nel dopo ga- ra; l’unica cosa certa è che l’armonia si in- crinò in maniera irreversibile ed il Barone tornò al Milan. Altri tre anni in sella al Diavolo e, nella stagione 1987/’88, Nils Liedholm si riaffaccia sui verdi prati di
  • 8. 8 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 Un pensiero per il g Ci hai fatto vedere il sole in un grigio pomeriggio genovese. Grazie. Paolo Minguzzi, tifoso della Roma Il Barone ha distribuito emozioni nella mia vita. Lo ha fatto quando ero ragaz- zo, e quando poi sono cresciuto. Con lui ho realizzato un sogno e ne ho spar- tito un altro. Oggi per me il suo nome è andato a coniugarsi in una magica ri- ma con quello di Agostino. Giuseppe Manfridi, autore teatrale. Ad andarsene è stato un grande della storia del calcio e del Milan: un campio- ne, un signore, un amico. Ricordo delle sue prestazioni senza un solo errore. Grazie Nils, per tutto quello che hai fatto per noi. Silvio Berlusconi, Presidente del Milan Oggi piangiamo la scomparsa dell’uomo che ha portato una cultura, un modo di interpretare il calcio, la voglia di distinguersi attraverso la zona, lo spettaco- lo. La Roma degli anni Ottanta, la sua Roma, ha creato le basi per una cresci- ta decisiva e ha dettato l’impronta che ancora oggi porta la nostra squadra a cercare i risultati secondo una logica che sposa un calcio positivo e spettaco- lare. Liedholm è nella storia del calcio e nella nostra storia per sempre. Franco Sensi, Presidente della Roma NILS LIEDHOLM Nils Liedholm è nato a Valdemarsvik, in Svezia, l’ 8 ottobre 1922 ed è stato calciatore e allenatore di gran- dissima levatura. In Italia era stato soprannominato «Il barone» per la classe e lo stile inconfondibile. Dal 1942 al 1949 disputò sette stagioni nel campionato di calcio svedese, poi si trasferì in Italia nelle fila del Milan dove rimase fino al ritiro agonistico nel 1961, totalizzando 359 presenze e 81 gol. In maglia ros- sonera fu affiancato dai connazionali Gunnar Gren e Gunnar Nordahl, con cui formò il trio Gre-No-Li.Vinse quattro scudetti e due Coppe Latine. Con la nazionale svedese vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1948, e giunse secondo ai mondiali del 1958 in casa alle spalle del Brasile. Dopo aver smesso di giocare a 39 anni, il Barone, nel 1963 divenne allenatore. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma. Da allenatore vinse due volte il campionato italiano di calcio, con il Milan nel 1979 e con la Roma nel 1983. Dopo l'ultima stagione da allenatore nel 1996-1997, passò al giornalismo come commenta- tore sportivo. Negli ultimi anni Liedholm era proprietario di un'azienda vinicola a Cuccaro Monferrato. Quando decise di veni- re a giocare in Italia, una leggenda vuole che dicesse al padre «Tranquillo papà, un anno, massimo due e poi torno» . L’esperienza nel nostro Paese durò invece molto di più, tanto da rendere Nils Liedholm uno dei personaggi più amati e stimati della storia calcistica italiana. Il tecnico si meritò anche la prima copertina dell'album quot;Calciatori Paniniquot;.
  • 9. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 9 L’intervista grande Nils Liedholm Barone, la tua ironia avrebbe esorcizzato il lutto che portiamo nel cuore da quando sei andato a ricomporre, su un verde prato di qualche galassia, il Gre-No-Li. Soltanto un memore sorriso, da vecchio amico e complice, posso dedicarti. Gianfranco Giubilo, giornalista Al Milan hai regalato una stella. Ora sarà il cielo ad avere una stella in più. Mirko, tifoso del Milan Ricordo quando da giovane facevo timidamente capolino nel mondo del giornalismo. E lui, gigantesca fi- gura, troppo grande anche solo per rivolgergli un rispettoso saluto, attento a non far mai pesare la sua posizione. In quel periodo Liedholm faceva parte della dirigenza romanista, ma con una dolcezza inna- ta si avvicinava anche a noi piccoli cronisti all'inizio, senza mai mostrare supponenza o distacco, con un'umanità così calda da intenerire. Ecco, il mio è un ricordo tenero, onorata di aver sfiorato il sorriso di un uomo che in punta di piedi muoveva la sua grandezza. Francesca Ferrazza, giornalista Ora che guiderai la squadra di calcio del paradiso, ti chiedo un ultimo favore: la fascia di capitano dalla ancora una volta ad Agostino. Un tifoso della Roma Non so dove sei, ma so che ci sei. Ciao, Maestro. Piero Torri, giornalista Eri come un fratello maggiore per me. Il dolore per la tua scomparsa è allevia- to dai dolci ricordi della nostra profonda amicizia. Mario Maggi, il ‘mago di Busto Arsizio’ Dove e quando “La Signora in Giallorosso” Televisione Satellite Radio Agenzia Stampa SKY (CH. 877) www.paginegiallorosse.it Digitale Terrestre T9 T9 TELEREGIONE (CH 45) TELERADIOSTEREO Carta stampata CH. 45 F.M. 92.7 “La Signora in Giallorosso” Lunedì dalle 22.30 alle 00.45 Domenica dalle 10.00 alle 13.00 Venerdì dalle 23.00 alle 00.30 Lunedi: Mensile gratuito per intervenire in diretta: dalle 23.30 alle 01.45 06 88521814 • SMS 3204050500 per intervenire in diretta: Venerdi: 06 8803626 dalle 23.30 alle 01.00 redazione@lasignoraingiallorosso.it Internet SMS 340 9200100 puoi ascoltare Teleradiostereo www.lasignoraingiallorosso.it lasignoraingiallorosso@t9tv.com anche on-line su www.quellidellasignoraingiallorosso.it www.teleradiostereo.it
  • 10. 10 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 di Marco Madeddu CHAMPIONS LEAGUE, LA UEFA CAMBIA LE REGOLE “Rendere più democratica la Champions League”. Questo, nelle parole del presidente della Uefa, Michel Platini, l’intento delle riforme decise dal Comitato Esecutivo in merito alla più prestigiosa ma- nifestazione calcistica continentale. A partire dalla stagione 2009-2010 cambiano i criteri d’accesso alla competizione, vediamo come: Saranno 17 i club ammessi direttamente alla fase finale (non più 16): Italia, Inghilterra e Spagna qualificano le prime 3 squadre dei rispettivi campionati; il quarto posto consentirà, invece, di dis- putare un turno preliminare con in palio 5 promozioni. I 10 posti rimanenti verranno assegnati tra- mite due nuovi criteri, che hanno come obiettivo quello di allargare la base dei partecipanti: il primo, prende in considerazione le squadre appartenenti ai campionati delle migliori 15 nazioni del ranking Uefa; il secondo, questa la novità più importante, consente l’accesso alle squadre vin- citrici dei campionati relativi alle nazioni che occupano dal 13.mo al 53.mo posto della gradua- toria continentale. Altra novità riguarda la finale, in programma al sabato. L’intento è quello di rendere lo spettaco- lo più fruibile alle famiglie e, conseguentemente, ai bambini. Tra le modifiche, anche quella di allar- gare i tempi del primo turno ad eliminazione diretta (ottavi di finale), da disputarsi non più nello spazio di due, bensì, di quattro settimane. Tramonta, infine, l’ipotesi di consentire l’accesso alle squadre vincitrici delle rispettive coppe na- zionali. “I tempi non sono ancora maturi”, il commento di Platini. Insieme alla Champions League cambia anche l’altra competizione con- tinentale, la Coppa Uefa. Abolito il primo turno ad eliminazione di- retta: il torneo coinvolgerà 48 squadre, divise in 12 gironi da 4; a pas- sare il turno saranno le prime due di ogni raggruppamento, alle quali si aggiungeranno le 8 formazioni retrocesse dalla Champions League (la terza di ogni girone). Infine, turni ad eliminazione diretta. Scompare il torneo Intertoto. a cura di M.R vendita moto e assistenza LUNA PARK plurimarche GIALLOROSSO 00135 Roma - Via Trionfale, 9232/9236 Vendita: IL GIOCO DELLA ROMA IL GIOCO DELLA ROMA Tel./Fax 06.30602917 Cell. 335.7574514 Spettacolare, scintillante, con automatismi spesso Bello ma non sempre vincente, troppo dispendio- Assistenza: perfetti, a detta di molti tra i più belli in Europa, so, poco accorto: una croce per i tifosi affetti da Tel./Fax 06.3386901 a detta di tutti il più bello in Italia: una delizia patologie epatiche (chi ricorda le partite con per gli esteti e per gli amanti del calcio. Empoli, Napoli e Juventus ne sa qualcosa). “OFFICINA AUTORIZZATA” YAMAHA ROMA NORD T-MAX 500 cc. NEW 2008 - YAMAHA TIPOLITOGRAFIA TELAIO IN ALLUMINIO PINZE FRENO RADIALE Pubbligrafica PRENOTAZIONE ON-LINE SCRIVENDO UN E-MAIL A: info@ievamoto.it Romana visita il nostro sito: www.ievamoto.it di ROBERTO SAULLI Presentando la Rivista, Sconto extra del 10% Via Graziano, 45 • Roma • Tel. 06 6620509 su accessori e abbigliamento info@pubbligraficaromana.it • www.pubbligraficaromana.it
  • 11. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 11 Dietro le quinte di Gianmarco Fava “Massimo ti devo dare una brutta noti- sizione ed armati di vaccini antinfluenza- straniera) ma soprattutto, la Lazio di zia: ho la febbre alta e non credo di ri- li, si ergevano a baluardi di una rocca- Delio Rossi. Nella notte delle streghe uscire a rimettermi per venerdì”. Così, forte che crollava sotto i colpi dei ba- durante la quale ogni più recondita pau- è cominciata l’epidemia che nell’ultimo cilli, issando gli stendardi della buona sa- ra viene a galla, la Lupa ha fatto venire periodo ha falcidiato la redazione de ‘La lute. Il primo passando ore ed ore di gli incubi ai cugini ed ha regalato al tec- Signora in giallorosso’. Prima Marco fronte al suo computer (sinistro mar- nico biancoceleste una serata dal sapo- Madeddu, costretto ai box da un fortis- chingegno) per l’aggiornamento dei no- re poco gradevole ma che, forse, prefe- simo mal di gola, poi il sottoscritto, mes- stri siti internet e per la stesura delle rirebbe pensare come uno scherzo di so fuori causa da una forma virale, e, per scalette tv; il secondo, invece, visionan- cattivo gusto. E così, sempre per il fa- ultimo, anche il conduttore della tra- do pile di cassette e selezionando cen- moso connubio salutare che unisce la smissione, Massimo Ruggeri, colpito da tinaia di immagini atte alla preparazione squadra capitolina e la nostra redazione, un febbrone da cavallo. Naturalmente di dei servizi. I nostri uffici potevano esse- anche gli infortunati de ‘La Signora in me si può fare a meno, all’assenza di re paragonati ad un reparto di quaran- giallorosso’ sono tornati ai loro posti di Marco, autore di servizi memorabili, si tena: scrivanie cosparse di fazzoletti, in- combattimento (per modo di dire, visti può sopperire con un azione corale, ma finite sequenze di colpi di tosse, voci ro- i tempi) per cercare di soddisfare i bi- Massimo, concetto quasi scontato, è l’u- che e visi slavati, erano all’ordine del sogni del nostro amato pubblico, forse nica pedina insostituibile del nostro giorno. Tutto è coinciso con il calo di rinfrancati dalle emozioni di un derby, scacchiere tattico ed è proprio per il forma della tanto amata compagine gial- forse per nostalgia dei corridoi di T9, o principio ‘The show must go on’ che, lorossa (vedi Juventus, Fiorentina, Inter forse, molto più semplicemente, per tor- gioco forza, il nostro mentore ha stoi- e Napoli), quasi a sancire un’inconscia nare a svolgere il mestiere di cui siamo camente condotto due puntate sotto in- unione calcistico-virale. Fortunatamente, innamorati e dal quale solo l’inarresta- filtrazioni di Tachipirina. Anche i nostri come diceva qualcuno tanto tempo fa, bile avanzare di un battaglione influen- opinionisti, Piero Torri prima e Francesca la luna nera ha voltato il faccione, tor- zale potrebbe distaccarci. Ferrazza poi, hanno ceduto di fronte al- nandosi ad occupare degli affari suoi o lo strapotere del raffreddore. Massimiliano Rossi ed Adriano Serafini, di qualcun altro, a noi poco importa; e così la banda-Spalletti è tornata a per- Risposte luogotenenti del ‘Generale’ Gianfranco correre i Campi Elisi, superando in se- Giubilo, immuni da ogni tipo di indispo- quenza Sporting Lisbona, Milan (in terra pericolose “ Piero Torri non mette mai la cravatta perché: ”a cura di M.R ❍ Dopo cinque minuti che la indossa pre- senta gravi segni di strangolamento; ❍ Se l’è giocate tutte ai cavalli; ❍ Gli è passata la voglia dopo aver vi- sto quelle di Gianmarco Fava. Lo studio de “La Signora in Giallorosso” a tutti i lettori sconto del 10% Via di Donna Olimpia, 67 • 00152 Roma Tel. 06 535160 www.elymania.it
  • 12. 12 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 Quelli de... di Fabrizio Cavalieri PRIMAVERA GIALLOROSSA “ arà una stagione di transizio- sono messi in luce tre ragazzi interes- S ne, non sappiamo dove pos- siamo arrivare”. Così rispose Alberto De Rossi, tecnico della santi: Bianchini attaccante forte fisica- mente molto abile nel gioco aereo, do- tato anche di una buona tecnica di ba- Primavera, qualche giorno prima del- se, Erba centrocampista reinventato di- l’inizio del campionato, a chi gli chie- fensore centrale con ottimi risultati da deva quali fossero gli obiettivi stagio- De Rossi, e Della Penna che è il vero nali della propria squadra. e proprio faro di questa squadra. Andando a leggere la rosa a disposi- Se questo gruppo trova subito una zione dell’allenatore romano, è impos- sua identità i Playoff possono essere sibile non essere d’accordo con lui: un obiettivo raggiungibile visto che nel gran parte dei ragazzi della Primavera girone C, (girone dove è stata inseri- di quest’anno non ha mai giocato in ta la Roma), a parte Ascoli e Napoli Okaka questa categoria, - molti provengono non sembrano esserci squadre sulla dagli Allievi - e i reduci della squadra carta nettamente più forti della com- già capace di segnare una tripletta nel- dell’anno scorso sono soltanto in sei: pagine giallorossa. la partita di esordio del campionato Bianchini, Della Penna, Falco, Delfino, Dubbi su quali siano gli obiettivi sta- con il Guidonia. Iannicello e Viviano. Non ci sono più, gionali non ce ne sono invece per gli I Giovanissimi nelle prime uscite sta- Pipolo, il portiere dello scudetto, Okaka Allievi e Giovanissimi Nazionali. gionali hanno mostrato già un ottimo accasatosi a Modena in prestito per fa- Entrambe le squadre hanno le carte impianto di gioco fatto di passaggi cor- re esperienza, Palermo finito al Rimini in regola per raggiungere le finali dei ti e verticalizzazioni veloci, con nell’affare Barusso, Giacomini ora al campionati delle loro categorie. Eleuteri finalizzatore implacabile auto- Cagliari, senza dimenticare Virga, Freddi Innanzitutto bisogna dire che rispetto re già di due triplette in campionato. e Rosi, ragazzi l’anno scorso spesso alla stagione scorsa sono cambiati i Infine vanno menzionati gli Allievi e i convocati da Spalletti in prima squadra tecnici: a Stramaccioni, dopo la vitto- Giovanissimi Coppa Lazio, guidati ri- e che ora giocano in B, i primi due nel ria dello scudetto con i Giovanissimi spettivamente da Di Livio e Lana, due Grosseto, mentre il terzo è stato ce- dello scorso anno, sono stati affidati squadre che possono ben figurare nel duto in prestito al Chievo. gli Allievi, mentre i 93 sono allenati da campionato regionale dove sono in- De Rossi avrà il difficile compito di as- Carboni, alla sua prima stagione nel scritte. semblare i vecchi con i nuovi cercan- settore giovanile della Roma. Il compito dei due allenatori sarà di do di costruire un gruppo che nei pros- Gli Allievi, inseriti nel gruppo I, hanno preparare i ragazzi che hanno a dis- simi due anni possa raggiungere obiet- come principali avversarie per la vitto- posizione per il prossimo anno quan- tivi importanti. La qualità non manca, in ria del girone la Viterbese e la Lazio, do affronteranno i campionati nazio- queste prime partite di campionato si mentre i Giovanissimi (gruppo H) se la nali, senza comunque non ambire al ti- dovranno vedere con la Cisco Roma, tolo di campioni del Lazio, che man- squadra attrezzata per arrivare lontano. ca, soprattutto nella categoria Allievi, In questa prima parte di campionato da tanti anni nella bacheca di Trigoria. tre ragazzi degli Allievi meritano una citazione particolare: sono Frascatore, Sini e Giansante. Il primo è un ester- no di centrocampo molto veloce e abile nei cross da fondo campo, il se- condo è il capitano della squadra, vie- ne schierato come difensore centrale ma è molto bravo negli inserimenti so- prattutto sulle palle inattive, mentre Giansante è un attaccante alla prima Rosi stagione con la maglia della Roma ma Fulvio Bernardini
  • 13. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 13 a cura di Adriano Serafini non solo calcio Roma, Capitale dello Sport La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano Lottomatica Virtus Roma Basket Inizio di stagione in chiaroscuro per la Virtus Roma, in cerca degli giusti equilibri tattici e di spo- gliatoio creati nella stagione precedente da Jasmin Repesa. Il coach croato, dopo l’addio del leader Dejan Bodiroga, sta cercando di amalgamare gli ottimi nuovi innesti in un meccanismo rodato, lo stesso che aveva portato la Lottomatica ad un soffio dalla finale scudetto nella passata stagione. In quella attuale, dopo tre sconfitte consecutive fra campionato ed Eurolega, la Virtus risorge al Palaverde, domando una Benetton in ripresa, e mostrando segnali di crescita già visibili nelle due gare europee contro Real Madrid e Panathinaikos. Il reintegrato Hawkins e l’apporto di un fuori- classe assoluto come Ray (ex Celtics Boston) potrebbero essere il valore aggiunto nella lotta nazio- nale contro la corazzata Siena interpretando allo stesso momento un ruolo di tutto rispetto in Europa. La vittoria in terra trevigiana ha segnato inoltre il ritorno in panchina di coach Repesa, espulso durante il match casalingo perso contro Rieti. La Commissione Giudicante Nazionale, in par- ziale accoglimento del ricorso della squadra capitolina, ha ridotto l`inibizione irrogata, sembrata trop- po severa nel primo grado di giudizio. M.Roma Volley La M.Roma si fa bella e si prepara a dar battaglia per consolidare il primato in classifica conquista- to in questa prima parte della stagione. Nonostante il derby capitolino di calcio, in più di duemila sono accorsi al palazzetto di viale Tiziano per la gara con la Sisley Treviso. Prima sconfitta di misu- ra per gli uomini di Roberto Serniotti che avevano inanellato sette vittorie consecutive in altrettante gare di campionato. Lo straordinario lavoro della dirigenza nel mercato estivo, con l’arrivo di due fuo- riclasse assoluti come il serbo Miljkovic e il cubano Marshall, proietta la squadra verdenera verso obiettivi di primissimo livello, non solo in campionato ma anche in Europa. Per la sua prima serata internazionale, infatti, la società ha scelto il palazzetto di Monterotondo per presentarsi con tutto l’or- ganico nella gara di ritorno della Coppa CEV, contro i finlandesi del Sampo Pielaveden, superati sen- za grandi problemi anche tra le mura amiche dopo il successo in terra scandinava. Anche se i nu- meri hanno valore relativo essendo all’inizio della stagione, possono essere estremamente utili quan- do si è in lizza per ricevere giusti riconoscimenti . E’ il caso di Gigi Mastrangelo, destinatario da par- te della Lega volley del premio di miglior “centrale” della stagione 2006-2007, almeno per la conti- nuità nel rendimento. Cosa che, tra l’altro, gli ha permesso di conservare il posto in Nazionale e di essere costantemente additato come atleta dal vero carattere e valore aggiunto assoluto per la for- mazione romana. Almaviva Capitolina Rugby Conclusasi la compagine Mondiale, continua per il secondo anno consecutivo nella massima competizio- ne nazionale, il Super 10, l’avventura dell’Almaviva Rugby Capitolina. Gli ottimi risultati raggiunti nell’an- no dell’esordio tra i massimi professionisti, fanno pensare a molto più che a una permanenza passeg- gera. Contro Calvisano, nell’esordio stagionale, scende in campo una formazione determinata e per nul- la intimorita dell’avversario. La gara comincia con delle grosse disattenzioni difensive della squadra ro- mana, che passa subito in svantaggio di due mete. Il gioco e la determinazione, però, emergono con il passare dei minuti, spiazzando la formazione bresciana. Al primo vero test match, i ragazzi allenati da Mascilletti non deludono le aspettative dimostrando maturità e personalità, e portano a casa i primi pun- ti imponendosi di misura per 24 a 23. Grande entusiasmo nell’affascinante cornice del centro sportivo di via Flaminia, dove i Soci Fondatori, i Senatori, i Dirigenti, lo Staff ed i Giocatori, si sono dati appun- tamento per festeggiare assieme l’inizio della nuova stagione. La serata è stata occasione per riunire le varie anime della Capitolina che, con il loro impegno, la loro professionalità e soprattutto con la loro passione, consentono la crescita e lo sviluppo della Capitolina stessa. Il presidente Claudio Tinari, ha poi consegnato dei riconoscimenti ad alcuni membri della Comunità che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, per i risultati ottenuti nella scorsa stagione e per la vicinanza e l’attacca- mento mostrato ai colori della società.
  • 14. 14 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 l’Avvocato informa OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE Il drammatico susseguirsi di gravissimi interazione tra tutti i soggetti chiama- denti, l'importanza sportiva della gara. episodi di violenza verificatisi in occa- ti all'attuazione delle disposizioni e Così valutato il rischio di una deter- sione degli avvenimenti sportivi a par- delle misure organizzative e di pre- minata partita, l’Osservatorio “consi- tire dagli anni 70 e culminati con l’in- venzione e contrasto della violenza in glia” all’Organo competente (ovvero cendio di un treno speciale di tifosi sa- occasione di manifestazioni sportive, il Prefetto del luogo ove la manifesta- lernitani del 23 maggio 1999, in cui opera nell'ambito del Dipartimento zione sportiva avrà luogo) di adotta- muoiono 4 ragazzi, origina ufficialmen- della pubblica sicurezza, avvalendosi re adeguate prescrizioni che possono te l’istituzione, su disposizione del del Centro nazionale di informazione andare dalla chiusura di un settore Capo della Polizia, dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive (CNIMS). dello stadio, al divieto di diffusione e Nazionale sulle Manifestazioni Sportive La composizione dell’Osservatorio, vendita di biglietti attraverso i circui- cui vengono affidati compiti di coordi- che è un organo di consulenza tecni- ti telematici; dal divieto di cessione namento centrale delle iniziative da at- co amministrativa del Ministro dell'in- del biglietto da parte dell’acquirente tuare in occasione di incontri ritenuti terno, è particolarmente complessa, ad altro tifoso, al divieto di vendita particolarmente a rischio. perché vi fanno parte forze dell'ordi- cumulativa dei biglietti con conse- Dalla sua istituzione l’Osservatorio ha ne, istituzioni che rappresentano il guente identificazione di ogni singolo svolto attività di analisi (monitoraggio mondo del calcio (la Federcalcio, il acquirente. e studio del fenomeno della violenza Coni, la Lega professionisti e quella Il Prefetto da parte sua potrà adeguar- e delle carenze strutturali degli im- dei dilettanti), ma anche società che si ai suggerimenti dell’Osservatorio, pianti sportivi), attività propositiva si occupano di trasporti, come ovvero disattenderli oppure ancora (proposte normative, elaborazione di Trenitalia. L'Osservatorio può inoltre adottare misure più restrittive. E’ que- direttive, promozione di iniziative si- essere integrato da rappresentanti di st’ultimo il caso di Roma-Napoli. Per nergicamente coordinate con gli altri altri soggetti pubblici e privati interes- quell’incontro, infatti l’Osservatorio del soggetti interessati) e attività docu- sati a vario titolo alla prevenzione del- Viminale aveva invitato il Prefetto di mentali (rapporti annuali sull’anda- la violenza nelle competizioni sporti- Roma, dopo aver sentito il Questore, mento del fenomeno). Esso, inoltre, ve: il rappresentante dell'organo di co- ad adottare provvedimenti interdettivi esamina le problematiche connesse ordinamento nazionale delle tifoserie compreso il divieto di vendita dei ta- alle manifestazioni in programma ed organizzate dei club professionisti, gliandi al di fuori della Capitale e del- attribuisce i livelli di rischio delle ma- l'Associazione nazionale comuni italia- la provincia, con la conseguente chiu- nifestazioni medesime; approva le li- ni (ANCI), il Comando generale del- sura del settore ospiti. Il Prefetto di nee guida del regolamento d'uso per la Guardia di finanza, l'Agenzia delle Roma Carlo Mosca, anche tenuto con- la sicurezza degli impianti sportivi entrate, la Società italiana autori edi- to delle specifiche informative relative (art. 1-octies del DL n. 162/2005 con- tori (SIAE) a manifeste intenzioni di alcune frange vertito dalla L. n. 210/2005). Peraltro L’Osservatorio valuta, dunque le parti- delle tifoserie di provocare incidenti in il DL n. 8/2007 convertito dalla L. n. te attribuendo ad esse una “scala di ri- prossimità dello stadio ha deciso di far 41/2007 ha sancito che fino all'attua- schio” che va da 0 a 3 (0-1-2-3). Il fat- disputare la partita Roma-Napoli con- zione degli interventi strutturali ed tore rischio è valutato in base ad al- sentendo ai soli abbonati dell' A.S. organizzativi richiesti dal DL n. cuni parametri quali: l'impianto sporti- Roma di accedere agli spalti 28/2003, convertito dalla L. n. 88/2003 vo, i rapporti tra le tifoserie, i prece- dell'Olimpico. - che prevede una serie di obblighi a carico delle società sportive per la messa in sicurezza degli impianti - le partite, negli stadi non a norma, sono svolte in assenza di pubblico. Le de- terminazioni in proposito sono assun- te dal Prefetto competente per terri- torio, in conformità appunto alle indi- cazioni definite dall’Osservatorio. L'istituzione dell’Osservatorio è dun- www.picozzimorigi.com que finalizzata a favorire la massima
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