ICT-enabled services for carers and care: pathways and actors in the developm...
La Signora in Giallo Rosso Novembre Dicembre 2007
1. ® ®
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Anno III • n. 11 • Novembre-Dicembre 2007 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05
QUANDO IL CALCIO
ERA UN IOCO
2. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
L’Editoriale di Piero Torri
QUEL SORRISO
CHE NON C’È PIÙ
bambini. Non ridono più. Ci sali le scalette di una curva o di una
I sono rimasti negli occhi e
nel cuore, quelli di Bergamo,
nella tragica domenica che
tribuna, della passione per un gioco
formidabile, affascinante, mai uguale a
se stesso, della consapevolezza che gli
Gabriele Sandri non potrà raccontare. altri sono solo avversari da cui si può
Il viso triste, gli occhi amari, le lacrime pure perdere, in ogni caso capace di
UN COMMOSSO a solcare quei volti di chi rappresenta regalarti emozioni altrimenti perdute,
SILENZIO il nostro futuro. Erano allo stadio, ma- non c´è quasi più traccia. Gabriele
gari era la prima volta, c´era il Milan di Sandri aveva 28 anni e un sorriso
ESPRIME MEGLIO Kakà e Pirlo, il giorno dopo chissà che d´amare. Una generazione, quella di
avrebbero raccontato ai loro compagni
DI MILLE PAROLE di scuola, lo stadio, la partita, il gol, i
Gabriele, che forse è stata tra le ulti-
me che ha avuto il papà che li ha por-
IL DOLORE campioni, l´atmosfera, i canti, le curve:
tati la prima volta allo stadio, mano nel-
“grazie papà, questa domenica non la
PER LA TUA dimenticherò mai”. Nessun grazie.
la mano, il biglietto gelosamente custo-
dito nella tasca dei pantaloni, risultato:
SCOMPARSA. Avranno raccontato solo tristezza,
una domenica indimenticabile. Gabriele
odio, incidenti, la partita sospesa, non
si gioca più, game over. Quella di un si innamorò subito. Amava la musica,
calcio che è diventato tutto quello che ma la sua Lazio era sempre lì, pronto
Il resto conta poco o nulla! non dovrebbe mai diventare. Un calcio a qualsiasi sacrificio per seguirla e ti-
senza più futuro, perché continuando farla, perché il tifoso è così, ha una pas-
di Massimo Ruggeri
così si arriverà al giorno che quel pal- sione, la asseconda sino in fondo, del
lone che ha acceso la fantasia di tutti resto perché negarsela se si può?
noi, non rotolerà più. Si fermerà, con- Gabriele amava la vita e il calcio, mai
tro qualsiasi legge naturale, e non ci sa- avrebbe voluto veder piangere quei
rà campione in grado di farlo ripren- bambini a Bergamo, mai avrebbe volu-
dere a rotolare. Perché non ci sarà più to che la sua città, la sua amata Roma,
nessuno a cui far vedere come è bra- nella serata della sua tragica morte, in-
vo a far rotolare quel pallone. Chi scri- torno a quello stadio Olimpico che
ve, frequenta gli stadi da circa quattro tante volte lo aveva visto gioire ed
decenni. Tante volte si è parlato e te- esultare, fosse teatro di tutto quello
muto che il pallone si fosse sgonfiato. che è stato teatro. Il calcio di Gabriele
Altrettante che così non si poteva an- è un altro, quello di quattro amici e via
dare avanti. Mai, però, ho visto e av- si va a Milano a tifare. Questo è il cal-
vertito come oggi, che del fascino del- cio. Che voglio continuare a illudermi
lo stadio, del cuore che batte quando sia il gioco più bello del mondo.
Quelli che hanno fatto grande Sono aperte le iscrizioni per il
la Roma negli anni Ottanta
prossimo K5, corso di comunicazione
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3. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 3
L’Eco del Filosofo
L’Eco del Filosofo
di Giuseppe Manfridi dedicato a Massimo Billi
ifficile parlare solo di
D Roma, della nostra
Roma, quando, attorno, il
mondo del calcio è assediato da
ombre pesanti. La morte di
Gabriele Sandri è stato un trau-
ma ulteriore che, dopo quanto
successo a Catania poco meno
di un anno fa, si inserisce in una
cronaca attuale in cui l´elemen-
to irrazionale sembra farla da pa-
drone.
Non voglio, nel breve spazio che
mi è dato, inserirmi in un dibat-
tito complesso e spesso incline
a grandi banalità, che, comunque,
non imputo a nessuno: la verità,
a volte, non può essere trasmes-
sa in altro modo. Ma fare da eco
alla banalità, questo sì che sareb-
be davvero insopportabile. Per
cui, preferisco soffermarmi a ri- Nord dell´Atalanta rimarrà vuo- diritto di pensare, ma non di co-
flettere su quanto valga la pena ta sino a marzo. Peccato. Sarebbe municare ai microfoni.
scansare da sé ogni senso di col- stato bello rendere possibile il Perlomeno, non fin quando si
pa se non sentiamo diminuita la proposito del presidente Ruggeri fregia di quella fascia al braccio.
nostra passione di tifosi malgra- e farla abitare da altri bambini Allora, non posso che aspettare
do la gravità degli eventi. Anzi, è che, idealmente, fronteggiassero di rivedere in campo il mio
necessario che sia così. E, con la quelli spaventati della partita col Capitano vero, ma, a quanto mi
passione, non può diminuire la fi- Milan. Tant’è, parlare di pallone dicono e temo, ancora con il
ducia in una progressiva restau- sarà la nostra difesa e la nostra Genoa non sarà della partita. Io
razione di scenari normali in cui arma. non so se sia illusorio credere
non ci sia più dato di vedere, co- Al momento in cui scrivo sono nello scudetto, ma so che, non-
me a Bergamo, volti atterriti di già due settimane che il campio- ostante molti passi falsi, insistia-
bimbi seduti sugli spalti a sgra- nato è fermo. Almeno per noi, mo a stare lì. Disertare l’emo-
nare gli occhi su una gioia dram- visto il rinvio della partita col zione di questo sogno sarebbe
maticamente sciupata. La Curva Cagliari. Poi, c’è stata la pausa perciò imperdonabile. Ritengo,
per la Nazionale, che ad alcuni però, che molte delle nostre
ha portato un po’ di sorriso. Io, chances dipendano dalla capaci-
a dirla tutta, ho provato molto tà di arginare un allarme infor-
fastidio a sentire colui che, alme- tuni che quest’anno rischia di es-
no in quella circostanza, avrebbe sere condizionante come rara-
dovuto essere il mio capitano di- mente in passato. Per il resto, a
chiarasi fortunato per il fatto di parità di fortuna, so per certo
non giocare in Italia. Una legge- che la sfida al vertice sapremo
rezza che Cannavaro ha certo il mantenerla viva sino all’ultimo.
4. 4 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
L’inchiesta
ARRIVANO
GLI STEWARD
“Credo che gradualmente la polizia debba an- Stabilita la ripartizione dei ruoli, resta da chie-
dare fuori dallo stadio, ma lo può fare sola- dersi in quale misura il nuovo organo di sor-
mente se vengono attribuiti più poteri agli ste- veglianza possa essere considerato valido, oltre
ward, che a loro volta devono essere dei pro- che utile. Uno steward ogni 250 spettatori, l’in-
fessionisti”. dicazione primaria stabilita dall’osservatorio
Questo, attraverso le parole dell’ex prefetto di sulle manifestazioni sportive: pertanto, il nume-
Roma, Achille Serra, l’intendimento delle istitu- ro degli agenti varia in misura direttamente
zioni in merito al problema della violenza ne- proporzionale al numero degli spettatori.
gli stadi. Spartiacque essenziale, in tal senso, Rapportandoci all’Olimpico, dunque, con le gra-
l’agghiacciante episodio dell’omicidio Raciti, l’i- dinate al completo, Roma e Lazio sono chia-
spettore di polizia colpito a morte negli scon- mate ad impiegare circa 300 steward; il nume-
tri che trasformarono in tragedia il derby del ro scenderebbe a 120 unità se allo stadio si
Massimino del 2 febbraio scorso tra Catania e presentassero, ad esempio, i soli abbonati gial-
Palermo. lorossi, circa 30.000.
Inasprimento delle pene, e adozione di ulterio- Ma, in cosa consiste effettivamente il lavoro de-
ri misure preventive, le linee guida tracciate dal- gli steward? “Armati sì, ma soltanto di buon
le istituzioni politiche e sportive a seguito del senso”, la risposta, in sintesi, di Giancarlo
tragico accadimento. In quest’ottica prende Abete.
corpo una figura del tutto inedita per il nostro Nello specifico, comunque, sono 21 i punti che
calcio, lo steward, presente invece da tempo regolamentano il comportamento degli agenti.
sulle gradinate di gran parte degli stadi Ecco i più importanti:
d’Europa. “Non è compito degli steward verificare la sta-
Dal 19 agosto, quindi, ossia dall’inizio della nuo- bilità degli impianti e il relativo piano antincen-
dio; non spetta loro l’opera di pre-filtraggio o
va stagione agonistica, gli stadi italiani registra-
no al loro interno la presenza di un nuovo cor-
po addetto alla sicurezza, quello composto ap-
punto da agenti privati, retribuiti dalle stesse
società sportive che utilizzano gli impianti.
Questo, secondo quanto recita il protocollo
d’intesa firmato al Viminale dal Ministro
dell’Interno, Giuliano Amato, dal Presidente del
Coni, Giovanni Petrucci, e dal Presidente della
Federcalcio, Giancarlo Abete. Agli steward vie-
ne affidato il compito di vigilanza sulla sicurez-
za negli stadi, e si lascia pertanto alle forze di
polizia il dovere di occuparsi di ciò che acca-
de al di fuori degli impianti.
5. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 5
di Marco Madeddu
di controllo all’ingresso dello stadio, che resta
di competenza del corpo di polizia, così come
il controllo sugli striscioni; gli steward non pos-
sono allontanare gli spettatori privi del taglian-
do d’accesso, nè effettuare controlli d’identità”.
Dunque, semplicemente, nessun compito d’a-
zione, ma soltanto di vigilanza e segnalazione.
Ma, al di là del ruolo affidato agli steward, co-
s’è cambiato in effetti in termini di sicurezza?
A guardare i dati pubblicati dal Viminale, abba-
stanza: nel periodo che va dal 10 febbraio (pri-
mo giorno di ripresa agonistica del dopo-Raciti)
casione di Reggina-Roma, il Granillo diventa
al 6 aprile 2007, la riduzione del numero degli
episodi di violenza appare notevole: rispetto al- teatro di un deprecabile lancio di bottiglie da
lo stesso periodo del precedente campionato, parte del pubblico amaranto; tutto questo
si scopre, infatti, che i feriti sono sono dimi- mentre a Torino uno spettatore consegna al-
nuiti complessivamente dell’83% (passando da le autorità l’autore del lancio di un petardo;
37 a 6), del 93% tra le forze dell’ordine (da 58 4.a giornata, il derby tra Genoa-Sampdoria, ri-
a 4), del 71% tra i civili (da 24 a 7). In disce- schia di non andare in scena per via delle
sa anche i dati sugli arrestati, che scendono da aspre intemperanze che fanno da prologo al-
47 a 18 (-61,7%) e sui denunciati da 154 a 52 la gara; 5.a giornata, uno striscione offensivo
(-66,2%). Dati che, secondo Amato, «restitui- comparso al San Paolo in occasione di Napoli-
scono al calcio l’immagine di sport e non di Livorno, unito al perpetuato lancio di fumo-
violenza». geni, spingono il Viminale a squalificare il cam-
Il conforto generato dai numeri, però, non è po degli azzurri per l’incontro con il Genoa;
indice di un’avvenuta guarigione del sistema, ma
7.a giornata, le tifoserie di Fiorentina e
più semplicemente di un’azione fortemente co-
Juventus si scontrano violentemente fuori dal-
ercitiva. Stretto nella morsa dei nuovi regola-
lo stadio Franchi, inibito al pubblico biancone-
menti, il gene della violenza appare semplice-
mente soffocato, non certo eliminato: ro, mentre a Milano uno striscione di stampo
Campionato in corso: 2.a giornata, Jonatan razzista viene issato dal pubblico interista al
Zebina indirizza uno schiaffo proprio a uno cospetto di quello partenopeo; 8.a giornata: il
degli steward del Sant’Elia; 3.a giornata, in oc- Prefetto di Roma, Carlo Mosca, decide di ri-
servare la partita dell’Olimpico tra Roma e
Napoli ai soli abbonati giallorossi, ma nel con-
tempo, a Cagliari, D’Agostino rimane stordito
da un petardo partito proprio dalla curva dei
sostenitori sardi.
Insomma, la semplice opera di vigilanza sembra
non bastare a risolvere il problema, e nello spe-
cifico, lo steward, vestito dei soli abiti perlu-
strativi, risulta essere probabilmente l’anello più
debole nella catena di sicurezza predisposta
dallo Stato.
6. 6 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
“settima puntata” Tra storia
ROMA
CAPUT MUNDI
no dei periodi più difficili della ze regionali all’autonomia, ma nello stes-
U gloriosa storia di Roma è stato
sicuramente quello dell’anar-
chia militare, nel quale l’Urbe
rischiò seriamente il disgregamento.
so tempo subordina tali tendenze alla su-
periore esigenza di unità e disciplina.
Diocleziano si batté anche per respingere
le offensive dei barbari e reprimere ogni
La situazione cominciò a stabilizzarsi con il tentativo di rottura dell’unità imperiale.
succedersi al trono dei cosiddetti impera- Ma per condurre a buon fine queste im-
tori illirici, così chiamati per le loro comu- prese, l’imperatore e i suoi colleghi do- Moneta risalente all'epoca di Domiziano
ni origini balcaniche, dotati di solide quali- vevano ovviamente disporre di eserciti
tà militari, anche se non di particolare ge- miere semplicemente sparirono dalla
forti e fidati, cosa che implicava la neces-
nialità politica. In particolare, Probo riuscì circolazione e furono vendute sotto
sità di sobbarcarsi ingenti spese.
ad ottenere diversi successi sul campo di banco a prezzi anche più elevati, poiché
Occorrevano all’uopo adeguate risorse fi-
battaglia, nel tentativo di arginare la sem- i venditori si facevano pagare anche il ri-
nanziarie, ottenibili solo mediante l’ina-
pre più minacciosa pressione barbarica. schio cui si esponevano.
sprimento delle imposte. Diocleziano vol-
Ben più ambiziosi furono i propositi di Deciso sostenitore della teocrazia,
le però che la pressione fiscale fosse
Caio Valerio Diocleziano (285 – 305), an- Diocleziano non poteva ammettere né
equamente distribuita e che quindi l’im- deroghe né dissensi in campo religioso e,
ch’egli appartenente alla serie degli impe- posta fondamentale sulla rendita agrico-
ratori illirici (essendo nato in Dalmazia), pertanto, dopo avere duramente repres-
la, detta iugatio, fosse stabilita non in ba- so nel 296 la setta dei manichei, scatenò
deciso non solo a difendere l’impero, se alla sola estensione dei terreni, ma an-
bensì a riformare radicalmente le strut- nel 303 – 304 la persecuzione dei cristia-
che tenendo conto della loro redditività. ni, colpevoli di non essersi piegati alle ‘sa-
ture e a bloccare con ogni mezzo il pro- Le unità di misura usate dal fisco per sta-
cesso di disgregazione in corso. Divenuto cre’ esigenze del regime. L’iniziativa era
bilire l’entità dell’imposta erano i cosid- però destinata al più completo fallimen-
imperatore, Diocleziano associa al pote- detti iuga (‘gioghi’) e ogni giogo era co-
re un vecchio e fidato compagno d’armi, to, perché il cristianesimo non suscitava
stituito da un appezzamento di terreno più l’odio delle masse e si era ormai dif-
Massimiano, conferendo anche a lui il ti- che potesse essere lavorato da una per-
tolo di ‘augusto’ e affidandogli il governo fuso anche fra le classi elevate. I cristia-
sona e bastasse al suo sostentamento. Un ni, a loro volta, sviluppando alcuni temi
della parte occidentale dell’impero. Nel giogo in collina o di montagna adibito a
293 questa diarchia si trasforma in tetrar- presenti nelle predicazioni di Paolo di
pascolo veniva perciò considerato equi- Tarso, si andavano conciliando con il
chia: infatti i due augusti nominano due
valente a un giogo assai più piccolo col- mondo romano e per esempio invocava-
cesari, destinati a sostituirli quando essi
tivato intensivamente a olivo o vite. no la protezione di Dio sul capo dell’im-
si dimetteranno o moriranno.
Per l’esatto calcolo delle imposte, specia- peratore. S’avvicinava insomma il momen-
Durante l’anarchia militare, le popolazio-
li funzionari procedevano ogni cinque an- to in cui i cristiani avrebbero ottenuto
ni locali di molte regioni si erano orga-
ni all’accurato censimento dei sudditi e piena libertà di culto.
nizzate in regni separati, non solo per il
dei terreni (catasto). Nel 305, dopo vent’anni di regno,
campanilismo o per protesta contro
Per facilitare il loro compito, Diocleziano Diocleziano, tenendo fede a quanto egli
Roma, ma anche per difendersi più effi-
volle che i sudditi rimanessero in gene- stesso aveva a suo tempo stabilito, si riti-
cacemente e tempestivamente dagli at-
rale bloccati nel luogo di nascita ed eser- rò a vita privata e convinse il collega
tacchi dei barbari. Suddividendo l’impero
in quattro prefetture, Diocleziano acco- citassero lo stesso mestiere dei padri: co- Massimiano a fare altrettanto. I due cesa-
glie quanto c’era di valido nelle tenden- sì, invece di adeguare il censimento alla ri, Costanzo Cloro e Galerio, furono pro-
mutevole realtà, si tentava paradossal- mossi al rango di augusti, ma il meccani-
mente di costringere la realtà entro i li- smo della tetrarchia ben presto mostrò
Centro Ortopedico miti del censimento. tutti i propri limiti. Già nel 306 infatti le
2000 srl La vana pretesa che tutto potesse pie- legioni stanziate in Britannia acclamarono
garsi alla sua sovrana volontà ispirò an- alla successione il figlio di Costanzo Cloro,
che la politica di Diocleziano in campo Costantino, rilanciando così il principio
economico e religioso. Per porre un fre- dell’eredità dinastica. Tanto bastò per in-
no alla continua crescita dei prezzi, egli nescare nuove lotte di successione, duran-
promulgo infatti nel 301 il famoso te le quali il potere fu disputato fra ben
Via Silicella, 126 • Roma Edictum de pretiis, che stabiliva appun- quattro presunti augusti e cesari. Neppure
Numero verde to i prezzi massimi di un gran numero Diocleziano, invocato come arbitro, poté
di prezzi e servizi. Ma l’Editto, che pur risolvere la contesa né volle accettare la
800 354433 comminava pene gravissime ai contrav- proposta di riprendere il potere.
ventori, non ottenne affatto i risultati
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previsti: anzi le merci sottoposte a cal- Massimiliano Rossi
7. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 7
e leggenda
NILS
LIEDHOLM L’avventura di Nils Liedholm sul- Divino’ Paulo Roberto Falcao. Il campiona-
L la panchina della Roma comincia
nella stagione 1973/’74. Quella
era la Roma dei vari Picchio De
Sisti, Pierino Prati,“Kawasaki” Rocca, Ciccio
to ‘80/’81 comincia sotto i migliori auspi-
ci. La Lupa poteva contare su un organico
di assoluto valore: Di Bartolomei, Nela,
Ancelotti, Pruzzo e Conti. A metà stagio-
Cordova e Santarini. Proprio in quel perio- ne la Roma è campione d’inverno e, se non
do cominciavano ad affacciarsi tra i ‘grandi’ fosse stato per un gol annullato ingiusta-
due delle colonne portanti della squadra mente a Turone nella sfida al vertice con-
che proprio il ‘Barone’ portò alle luci del- tro la Juventus a Torino, sarebbe stato tri- Trigoria. Il presidente Dino Viola cerca di
la ribalta negli anni ’80: Agostino Di colore. Piccola consolazione, la conquista mettere a disposizione del tecnico svede-
Bartolomei e Bruno Conti. Dopo una pri- della quarta Coppa Italia. Passa un altro an- se una rosa competitiva facendo una cam-
ma deludente stagione, il tecnico svedese no senza glorie e finalmente il Barone por- pagna acquisti di livello, composta da gio-
sfiorò il miracolo nella successiva. Correva ta la corazzata giallorossa alla conquista del catori di esperienza, come Collovati e
l’anno 1974 e Liedholm accettò una cam- secondo scudetto. Stagione 82’/’83. In esta- Manfredonia, e da giovani di buone speran-
pagna acquisti in tono minore: unico arri- te il presidente Viola puntella il pacchetto ze, come Desideri ma soprattutto Rudi
vo di rilievo fu il ritorno di Picchio De Sisti arretrato con l’innesto di Pietro Voeller, il tedesco volante, proveniente dal
in giallorosso dopo l’esperienza fiorentina. Vierchowod, lo ‘Zar’, centrale veloce di cui Werder Brema. Il Barone riuscì a dare una
Ecco il genio del Barone: un centrocampo Liedholm aveva bisogno per impostare l’al- sferzata più o meno positiva all’ambiente
senza gregari per costituire la tanto accla- chimia del ‘doppio libero’. Matura, quadra- e la Roma terminò il campionato al terzo
mata ragnatela di passaggi. “Se teniamo la ta in ogni reparto e tatticamente superio- posto, dietro al Milan che dettò legge dal-
palla per 90’ di certo non ci fanno gol”, re, la Roma marciò bene subito e uccise l’inizio alla fine ed al Napoli di Maradona,
una delle sue frasi storiche. Così quella letteralmente il campionato: dopo 41 anni qualificandosi così per la Coppa Uefa. Il
Roma, trascinata dal cervello di De Sisti e lo scudetto tornò nella Capitale. Nella sta- 1988/’89 fu la stagione delle ‘bufale’; infat-
dai gol di Pierino Prati, sfiorò l’impresa piaz- gione successiva il tecnico svedese è tenu- ti vennero acquistati due brasiliani: un cen-
zandosi al terzo posto, dietro alla Juventus to ad affrontare una nuova sfida: per la pri- travanti, Renato Portaluppi, ed un centro-
tricolore ed al Napoli. Unica nota di rilie- ma volta nella sua storia la squadra giallo- campista, Andrade, portati a Roma come
vo del campionato ‘75/’76, la straordinaria rossa partecipa alla Coppa dei Campioni. salvatori della patria e rivelatisi, invece, due
continuità di rendimento di Francesco Obiettivo primario, la finalissima del tren- giocatori mediocri. Oltre ad una campagna
Rocca, che si meritò la maglia azzurra. Nella ta maggio, prevista per un eccezionale fa- acquisti fallimentare, un altro fattore aggra-
stagione successiva la compagine gialloros- vore del destino allo stadio Olimpico. Nella vò la situazione dei lupacchiotti: la magia
sa chiude al decimo posto ed il Barone campagna acquisti che precede l’inizio del tra la Roma e Liedholm era finita. Infatti, i
cambia aria, tornando ad allenare il Milan. campionato la società capitolina fa uno capitolini terminarono il campionato all’ot-
Passano due anni e le strade della Roma sforzo ulteriore per rendere ancora più tavo posto, uscirono dalla Coppa Uefa agli
e di Nils Liedholm tornano ad incrociarsi. competitiva la squadra. Vengono ingaggiati, ottavi di finale eliminati dalla Dinamo
Il presidente Dino Viola, dopo aver eredi- infatti, il centrocampista brasiliano Cerezo Dresda e salutarono anche la Coppa Italia,
tato la società capitolina da Anzalone, è de- e l’attaccante Ciccio Graziani. Dopo esser terminando la corsa alla seconda fase del
terminato a rinverdire gli antichi fasti e, co- arrivata seconda in campionato, cedendo il girone eliminatorio. L’ ultimo capitolo del-
me prima mossa, riporta il tecnico svede- passo alla Juventus, e avendo superato in la favola Roma-Liedholm si consumò nel
se all’ombra del Colosseo. Dopo una sta- sequenza Goteborg, CSKA Mosca, Dinamo 1997 quando, esonerato il bizzarro tecni-
gione in sordina, nell’estate la dirigenza ac- Berlino e Dundee in Europa, tra la Roma co argentino Carlos Bianchi, il presidente
contenta il Barone portando a Roma il re- e la coppa dalle ‘grandi orecchie’ c’è sola- Sensi chiamò a traghettare la squadra fino
gista basso che serviva per il suo gioco: ‘Il mente il Liverpool di Ian Rush. La penulti- al termine della stagione proprio colui che
ma sera di maggio del 1984 l’Olimpico fa coprì di gloria i colori giallorossi: il Barone.
da cornice a quella che doveva essere la
più grande tra le opere d’arte. A strappa- Gianmarco Fava
re la tela, però, ci pensa Grobbelaar: Bruno
Conti e Ciccio Graziani fallirono il rigore,
dopo che i tempi regolamentari erano ter-
minati sull’1-1. Nessuno sa di preciso co-
sa accadde nello spogliatoio nel dopo ga-
ra; l’unica cosa certa è che l’armonia si in-
crinò in maniera irreversibile ed il Barone
tornò al Milan. Altri tre anni in sella al
Diavolo e, nella stagione 1987/’88, Nils
Liedholm si riaffaccia sui verdi prati di
8. 8 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
Un pensiero per il g
Ci hai fatto vedere il sole in un grigio pomeriggio genovese. Grazie.
Paolo Minguzzi, tifoso della Roma
Il Barone ha distribuito emozioni nella mia vita. Lo ha fatto quando ero ragaz-
zo, e quando poi sono cresciuto. Con lui ho realizzato un sogno e ne ho spar-
tito un altro. Oggi per me il suo nome è andato a coniugarsi in una magica ri-
ma con quello di Agostino.
Giuseppe Manfridi, autore teatrale.
Ad andarsene è stato un grande della storia del calcio e del Milan: un campio-
ne, un signore, un amico. Ricordo delle sue prestazioni senza un solo errore.
Grazie Nils, per tutto quello che hai fatto per noi.
Silvio Berlusconi, Presidente del Milan
Oggi piangiamo la scomparsa dell’uomo che ha portato una cultura, un modo
di interpretare il calcio, la voglia di distinguersi attraverso la zona, lo spettaco-
lo. La Roma degli anni Ottanta, la sua Roma, ha creato le basi per una cresci-
ta decisiva e ha dettato l’impronta che ancora oggi porta la nostra squadra a
cercare i risultati secondo una logica che sposa un calcio positivo e spettaco-
lare. Liedholm è nella storia del calcio e nella nostra storia per sempre.
Franco Sensi, Presidente della Roma
NILS LIEDHOLM
Nils Liedholm è nato a Valdemarsvik, in Svezia, l’ 8 ottobre 1922 ed è stato calciatore e allenatore di gran-
dissima levatura. In Italia era stato soprannominato «Il barone» per la classe e lo stile inconfondibile.
Dal 1942 al 1949 disputò sette stagioni nel campionato di calcio svedese, poi si trasferì in Italia nelle fila
del Milan dove rimase fino al ritiro agonistico nel 1961, totalizzando 359 presenze e 81 gol. In maglia ros-
sonera fu affiancato dai connazionali Gunnar Gren e Gunnar Nordahl, con cui formò il trio Gre-No-Li.Vinse
quattro scudetti e due Coppe Latine. Con la nazionale svedese vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi del
1948, e giunse secondo ai mondiali del 1958 in casa alle spalle del Brasile.
Dopo aver smesso di giocare a 39 anni, il Barone, nel 1963 divenne allenatore. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il
Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma. Da allenatore vinse due volte il campionato italiano di calcio, con il Milan
nel 1979 e con la Roma nel 1983. Dopo l'ultima stagione da allenatore nel 1996-1997, passò al giornalismo come commenta-
tore sportivo. Negli ultimi anni Liedholm era proprietario di un'azienda vinicola a Cuccaro Monferrato. Quando decise di veni-
re a giocare in Italia, una leggenda vuole che dicesse al padre «Tranquillo papà, un anno, massimo due e poi torno» . L’esperienza
nel nostro Paese durò invece molto di più, tanto da rendere Nils Liedholm uno dei personaggi più amati e stimati della storia
calcistica italiana. Il tecnico si meritò anche la prima copertina dell'album quot;Calciatori Paniniquot;.
9. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 9
L’intervista
grande Nils Liedholm
Barone, la tua ironia avrebbe esorcizzato il lutto che portiamo nel cuore da quando
sei andato a ricomporre, su un verde prato di qualche galassia, il Gre-No-Li. Soltanto
un memore sorriso, da vecchio amico e complice, posso dedicarti.
Gianfranco Giubilo, giornalista
Al Milan hai regalato una stella. Ora sarà il cielo ad avere una stella in più.
Mirko, tifoso del Milan
Ricordo quando da giovane facevo timidamente capolino nel mondo del giornalismo. E lui, gigantesca fi-
gura, troppo grande anche solo per rivolgergli un rispettoso saluto, attento a non far mai pesare la sua
posizione. In quel periodo Liedholm faceva parte della dirigenza romanista, ma con una dolcezza inna-
ta si avvicinava anche a noi piccoli cronisti all'inizio, senza mai mostrare supponenza o distacco, con
un'umanità così calda da intenerire. Ecco, il mio è un ricordo tenero, onorata di aver sfiorato il sorriso di
un uomo che in punta di piedi muoveva la sua grandezza. Francesca Ferrazza, giornalista
Ora che guiderai la squadra di calcio del paradiso, ti chiedo un ultimo favore:
la fascia di capitano dalla ancora una volta ad Agostino.
Un tifoso della Roma
Non so dove sei, ma so che ci sei. Ciao, Maestro.
Piero Torri, giornalista
Eri come un fratello maggiore per me. Il dolore per la tua scomparsa è allevia-
to dai dolci ricordi della nostra profonda amicizia.
Mario Maggi, il ‘mago di Busto Arsizio’
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10. 10 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
di Marco Madeddu
CHAMPIONS LEAGUE,
LA UEFA CAMBIA LE REGOLE
“Rendere più democratica la Champions League”. Questo, nelle parole del presidente della Uefa,
Michel Platini, l’intento delle riforme decise dal Comitato Esecutivo in merito alla più prestigiosa ma-
nifestazione calcistica continentale. A partire dalla stagione 2009-2010 cambiano i criteri d’accesso
alla competizione, vediamo come:
Saranno 17 i club ammessi direttamente alla fase finale (non più 16): Italia, Inghilterra e Spagna
qualificano le prime 3 squadre dei rispettivi campionati; il quarto posto consentirà, invece, di dis-
putare un turno preliminare con in palio 5 promozioni. I 10 posti rimanenti verranno assegnati tra-
mite due nuovi criteri, che hanno come obiettivo quello di allargare la base dei partecipanti: il
primo, prende in considerazione le squadre appartenenti ai campionati delle migliori 15 nazioni
del ranking Uefa; il secondo, questa la novità più importante, consente l’accesso alle squadre vin-
citrici dei campionati relativi alle nazioni che occupano dal 13.mo al 53.mo posto della gradua-
toria continentale.
Altra novità riguarda la finale, in programma al sabato. L’intento è quello di rendere lo spettaco-
lo più fruibile alle famiglie e, conseguentemente, ai bambini. Tra le modifiche, anche quella di allar-
gare i tempi del primo turno ad eliminazione diretta (ottavi di finale), da disputarsi non più nello
spazio di due, bensì, di quattro settimane.
Tramonta, infine, l’ipotesi di consentire l’accesso alle squadre vincitrici delle rispettive coppe na-
zionali. “I tempi non sono ancora maturi”, il commento di Platini.
Insieme alla Champions League cambia anche l’altra competizione con-
tinentale, la Coppa Uefa. Abolito il primo turno ad eliminazione di-
retta: il torneo coinvolgerà 48 squadre, divise in 12 gironi da 4; a pas-
sare il turno saranno le prime due di ogni raggruppamento, alle quali
si aggiungeranno le 8 formazioni retrocesse dalla Champions League
(la terza di ogni girone). Infine, turni ad eliminazione diretta. Scompare
il torneo Intertoto.
a cura di M.R
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11. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 11
Dietro le quinte
di Gianmarco Fava
“Massimo ti devo dare una brutta noti- sizione ed armati di vaccini antinfluenza- straniera) ma soprattutto, la Lazio di
zia: ho la febbre alta e non credo di ri- li, si ergevano a baluardi di una rocca- Delio Rossi. Nella notte delle streghe
uscire a rimettermi per venerdì”. Così, forte che crollava sotto i colpi dei ba- durante la quale ogni più recondita pau-
è cominciata l’epidemia che nell’ultimo cilli, issando gli stendardi della buona sa- ra viene a galla, la Lupa ha fatto venire
periodo ha falcidiato la redazione de ‘La lute. Il primo passando ore ed ore di gli incubi ai cugini ed ha regalato al tec-
Signora in giallorosso’. Prima Marco fronte al suo computer (sinistro mar- nico biancoceleste una serata dal sapo-
Madeddu, costretto ai box da un fortis- chingegno) per l’aggiornamento dei no- re poco gradevole ma che, forse, prefe-
simo mal di gola, poi il sottoscritto, mes- stri siti internet e per la stesura delle rirebbe pensare come uno scherzo di
so fuori causa da una forma virale, e, per scalette tv; il secondo, invece, visionan- cattivo gusto. E così, sempre per il fa-
ultimo, anche il conduttore della tra- do pile di cassette e selezionando cen- moso connubio salutare che unisce la
smissione, Massimo Ruggeri, colpito da tinaia di immagini atte alla preparazione squadra capitolina e la nostra redazione,
un febbrone da cavallo. Naturalmente di dei servizi. I nostri uffici potevano esse- anche gli infortunati de ‘La Signora in
me si può fare a meno, all’assenza di re paragonati ad un reparto di quaran- giallorosso’ sono tornati ai loro posti di
Marco, autore di servizi memorabili, si tena: scrivanie cosparse di fazzoletti, in- combattimento (per modo di dire, visti
può sopperire con un azione corale, ma finite sequenze di colpi di tosse, voci ro- i tempi) per cercare di soddisfare i bi-
Massimo, concetto quasi scontato, è l’u- che e visi slavati, erano all’ordine del sogni del nostro amato pubblico, forse
nica pedina insostituibile del nostro giorno. Tutto è coinciso con il calo di rinfrancati dalle emozioni di un derby,
scacchiere tattico ed è proprio per il forma della tanto amata compagine gial- forse per nostalgia dei corridoi di T9, o
principio ‘The show must go on’ che, lorossa (vedi Juventus, Fiorentina, Inter forse, molto più semplicemente, per tor-
gioco forza, il nostro mentore ha stoi- e Napoli), quasi a sancire un’inconscia nare a svolgere il mestiere di cui siamo
camente condotto due puntate sotto in- unione calcistico-virale. Fortunatamente, innamorati e dal quale solo l’inarresta-
filtrazioni di Tachipirina. Anche i nostri come diceva qualcuno tanto tempo fa, bile avanzare di un battaglione influen-
opinionisti, Piero Torri prima e Francesca la luna nera ha voltato il faccione, tor- zale potrebbe distaccarci.
Ferrazza poi, hanno ceduto di fronte al- nandosi ad occupare degli affari suoi o
lo strapotere del raffreddore.
Massimiliano Rossi ed Adriano Serafini,
di qualcun altro, a noi poco importa; e
così la banda-Spalletti è tornata a per- Risposte
luogotenenti del ‘Generale’ Gianfranco correre i Campi Elisi, superando in se-
Giubilo, immuni da ogni tipo di indispo- quenza Sporting Lisbona, Milan (in terra pericolose
“ Piero Torri non mette
mai la cravatta
perché:
”a cura di M.R
❍ Dopo cinque minuti che la indossa pre-
senta gravi segni di strangolamento;
❍ Se l’è giocate tutte ai cavalli;
❍ Gli è passata la voglia dopo aver vi-
sto quelle di Gianmarco Fava.
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12. 12 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
Quelli de... di Fabrizio Cavalieri
PRIMAVERA
GIALLOROSSA
“ arà una stagione di transizio- sono messi in luce tre ragazzi interes-
S ne, non sappiamo dove pos-
siamo arrivare”. Così rispose
Alberto De Rossi, tecnico della
santi: Bianchini attaccante forte fisica-
mente molto abile nel gioco aereo, do-
tato anche di una buona tecnica di ba-
Primavera, qualche giorno prima del- se, Erba centrocampista reinventato di-
l’inizio del campionato, a chi gli chie- fensore centrale con ottimi risultati da
deva quali fossero gli obiettivi stagio- De Rossi, e Della Penna che è il vero
nali della propria squadra. e proprio faro di questa squadra.
Andando a leggere la rosa a disposi- Se questo gruppo trova subito una
zione dell’allenatore romano, è impos- sua identità i Playoff possono essere
sibile non essere d’accordo con lui: un obiettivo raggiungibile visto che nel
gran parte dei ragazzi della Primavera girone C, (girone dove è stata inseri-
di quest’anno non ha mai giocato in ta la Roma), a parte Ascoli e Napoli Okaka
questa categoria, - molti provengono non sembrano esserci squadre sulla
dagli Allievi - e i reduci della squadra carta nettamente più forti della com- già capace di segnare una tripletta nel-
dell’anno scorso sono soltanto in sei: pagine giallorossa. la partita di esordio del campionato
Bianchini, Della Penna, Falco, Delfino, Dubbi su quali siano gli obiettivi sta- con il Guidonia.
Iannicello e Viviano. Non ci sono più, gionali non ce ne sono invece per gli I Giovanissimi nelle prime uscite sta-
Pipolo, il portiere dello scudetto, Okaka Allievi e Giovanissimi Nazionali. gionali hanno mostrato già un ottimo
accasatosi a Modena in prestito per fa- Entrambe le squadre hanno le carte impianto di gioco fatto di passaggi cor-
re esperienza, Palermo finito al Rimini in regola per raggiungere le finali dei ti e verticalizzazioni veloci, con
nell’affare Barusso, Giacomini ora al campionati delle loro categorie. Eleuteri finalizzatore implacabile auto-
Cagliari, senza dimenticare Virga, Freddi Innanzitutto bisogna dire che rispetto re già di due triplette in campionato.
e Rosi, ragazzi l’anno scorso spesso alla stagione scorsa sono cambiati i Infine vanno menzionati gli Allievi e i
convocati da Spalletti in prima squadra tecnici: a Stramaccioni, dopo la vitto- Giovanissimi Coppa Lazio, guidati ri-
e che ora giocano in B, i primi due nel ria dello scudetto con i Giovanissimi spettivamente da Di Livio e Lana, due
Grosseto, mentre il terzo è stato ce- dello scorso anno, sono stati affidati squadre che possono ben figurare nel
duto in prestito al Chievo. gli Allievi, mentre i 93 sono allenati da campionato regionale dove sono in-
De Rossi avrà il difficile compito di as- Carboni, alla sua prima stagione nel scritte.
semblare i vecchi con i nuovi cercan- settore giovanile della Roma. Il compito dei due allenatori sarà di
do di costruire un gruppo che nei pros- Gli Allievi, inseriti nel gruppo I, hanno preparare i ragazzi che hanno a dis-
simi due anni possa raggiungere obiet- come principali avversarie per la vitto- posizione per il prossimo anno quan-
tivi importanti. La qualità non manca, in ria del girone la Viterbese e la Lazio, do affronteranno i campionati nazio-
queste prime partite di campionato si mentre i Giovanissimi (gruppo H) se la nali, senza comunque non ambire al ti-
dovranno vedere con la Cisco Roma, tolo di campioni del Lazio, che man-
squadra attrezzata per arrivare lontano. ca, soprattutto nella categoria Allievi,
In questa prima parte di campionato da tanti anni nella bacheca di Trigoria.
tre ragazzi degli Allievi meritano una
citazione particolare: sono Frascatore,
Sini e Giansante. Il primo è un ester-
no di centrocampo molto veloce e
abile nei cross da fondo campo, il se-
condo è il capitano della squadra, vie-
ne schierato come difensore centrale
ma è molto bravo negli inserimenti so-
prattutto sulle palle inattive, mentre
Giansante è un attaccante alla prima
Rosi stagione con la maglia della Roma ma Fulvio Bernardini
13. La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007 13
a cura di Adriano Serafini
non solo calcio
Roma, Capitale dello Sport
La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano
Lottomatica Virtus Roma Basket
Inizio di stagione in chiaroscuro per la Virtus Roma, in cerca degli giusti equilibri tattici e di spo-
gliatoio creati nella stagione precedente da Jasmin Repesa. Il coach croato, dopo l’addio del leader
Dejan Bodiroga, sta cercando di amalgamare gli ottimi nuovi innesti in un meccanismo rodato, lo
stesso che aveva portato la Lottomatica ad un soffio dalla finale scudetto nella passata stagione.
In quella attuale, dopo tre sconfitte consecutive fra campionato ed Eurolega, la Virtus risorge al
Palaverde, domando una Benetton in ripresa, e mostrando segnali di crescita già visibili nelle due
gare europee contro Real Madrid e Panathinaikos. Il reintegrato Hawkins e l’apporto di un fuori-
classe assoluto come Ray (ex Celtics Boston) potrebbero essere il valore aggiunto nella lotta nazio-
nale contro la corazzata Siena interpretando allo stesso momento un ruolo di tutto rispetto in
Europa. La vittoria in terra trevigiana ha segnato inoltre il ritorno in panchina di coach Repesa,
espulso durante il match casalingo perso contro Rieti. La Commissione Giudicante Nazionale, in par-
ziale accoglimento del ricorso della squadra capitolina, ha ridotto l`inibizione irrogata, sembrata trop-
po severa nel primo grado di giudizio.
M.Roma Volley
La M.Roma si fa bella e si prepara a dar battaglia per consolidare il primato in classifica conquista-
to in questa prima parte della stagione. Nonostante il derby capitolino di calcio, in più di duemila
sono accorsi al palazzetto di viale Tiziano per la gara con la Sisley Treviso. Prima sconfitta di misu-
ra per gli uomini di Roberto Serniotti che avevano inanellato sette vittorie consecutive in altrettante
gare di campionato. Lo straordinario lavoro della dirigenza nel mercato estivo, con l’arrivo di due fuo-
riclasse assoluti come il serbo Miljkovic e il cubano Marshall, proietta la squadra verdenera verso
obiettivi di primissimo livello, non solo in campionato ma anche in Europa. Per la sua prima serata
internazionale, infatti, la società ha scelto il palazzetto di Monterotondo per presentarsi con tutto l’or-
ganico nella gara di ritorno della Coppa CEV, contro i finlandesi del Sampo Pielaveden, superati sen-
za grandi problemi anche tra le mura amiche dopo il successo in terra scandinava. Anche se i nu-
meri hanno valore relativo essendo all’inizio della stagione, possono essere estremamente utili quan-
do si è in lizza per ricevere giusti riconoscimenti . E’ il caso di Gigi Mastrangelo, destinatario da par-
te della Lega volley del premio di miglior “centrale” della stagione 2006-2007, almeno per la conti-
nuità nel rendimento. Cosa che, tra l’altro, gli ha permesso di conservare il posto in Nazionale e di
essere costantemente additato come atleta dal vero carattere e valore aggiunto assoluto per la for-
mazione romana.
Almaviva Capitolina Rugby
Conclusasi la compagine Mondiale, continua per il secondo anno consecutivo nella massima competizio-
ne nazionale, il Super 10, l’avventura dell’Almaviva Rugby Capitolina. Gli ottimi risultati raggiunti nell’an-
no dell’esordio tra i massimi professionisti, fanno pensare a molto più che a una permanenza passeg-
gera. Contro Calvisano, nell’esordio stagionale, scende in campo una formazione determinata e per nul-
la intimorita dell’avversario. La gara comincia con delle grosse disattenzioni difensive della squadra ro-
mana, che passa subito in svantaggio di due mete. Il gioco e la determinazione, però, emergono con il
passare dei minuti, spiazzando la formazione bresciana. Al primo vero test match, i ragazzi allenati da
Mascilletti non deludono le aspettative dimostrando maturità e personalità, e portano a casa i primi pun-
ti imponendosi di misura per 24 a 23. Grande entusiasmo nell’affascinante cornice del centro sportivo
di via Flaminia, dove i Soci Fondatori, i Senatori, i Dirigenti, lo Staff ed i Giocatori, si sono dati appun-
tamento per festeggiare assieme l’inizio della nuova stagione. La serata è stata occasione per riunire le
varie anime della Capitolina che, con il loro impegno, la loro professionalità e soprattutto con la loro
passione, consentono la crescita e lo sviluppo della Capitolina stessa. Il presidente Claudio Tinari, ha poi
consegnato dei riconoscimenti ad alcuni membri della Comunità che si sono particolarmente distinti per
la qualità del lavoro svolto, per i risultati ottenuti nella scorsa stagione e per la vicinanza e l’attacca-
mento mostrato ai colori della società.
14. 14 La Signora in Giallorosso - novembre-dicembre 2007
l’Avvocato informa
OSSERVATORIO NAZIONALE
SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE
Il drammatico susseguirsi di gravissimi interazione tra tutti i soggetti chiama- denti, l'importanza sportiva della gara.
episodi di violenza verificatisi in occa- ti all'attuazione delle disposizioni e Così valutato il rischio di una deter-
sione degli avvenimenti sportivi a par- delle misure organizzative e di pre- minata partita, l’Osservatorio “consi-
tire dagli anni 70 e culminati con l’in- venzione e contrasto della violenza in glia” all’Organo competente (ovvero
cendio di un treno speciale di tifosi sa- occasione di manifestazioni sportive, il Prefetto del luogo ove la manifesta-
lernitani del 23 maggio 1999, in cui opera nell'ambito del Dipartimento zione sportiva avrà luogo) di adotta-
muoiono 4 ragazzi, origina ufficialmen- della pubblica sicurezza, avvalendosi re adeguate prescrizioni che possono
te l’istituzione, su disposizione del del Centro nazionale di informazione andare dalla chiusura di un settore
Capo della Polizia, dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive (CNIMS). dello stadio, al divieto di diffusione e
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive La composizione dell’Osservatorio, vendita di biglietti attraverso i circui-
cui vengono affidati compiti di coordi- che è un organo di consulenza tecni- ti telematici; dal divieto di cessione
namento centrale delle iniziative da at- co amministrativa del Ministro dell'in- del biglietto da parte dell’acquirente
tuare in occasione di incontri ritenuti terno, è particolarmente complessa, ad altro tifoso, al divieto di vendita
particolarmente a rischio. perché vi fanno parte forze dell'ordi- cumulativa dei biglietti con conse-
Dalla sua istituzione l’Osservatorio ha ne, istituzioni che rappresentano il guente identificazione di ogni singolo
svolto attività di analisi (monitoraggio mondo del calcio (la Federcalcio, il acquirente.
e studio del fenomeno della violenza Coni, la Lega professionisti e quella Il Prefetto da parte sua potrà adeguar-
e delle carenze strutturali degli im- dei dilettanti), ma anche società che si ai suggerimenti dell’Osservatorio,
pianti sportivi), attività propositiva si occupano di trasporti, come ovvero disattenderli oppure ancora
(proposte normative, elaborazione di Trenitalia. L'Osservatorio può inoltre adottare misure più restrittive. E’ que-
direttive, promozione di iniziative si- essere integrato da rappresentanti di st’ultimo il caso di Roma-Napoli. Per
nergicamente coordinate con gli altri altri soggetti pubblici e privati interes- quell’incontro, infatti l’Osservatorio del
soggetti interessati) e attività docu- sati a vario titolo alla prevenzione del- Viminale aveva invitato il Prefetto di
mentali (rapporti annuali sull’anda- la violenza nelle competizioni sporti- Roma, dopo aver sentito il Questore,
mento del fenomeno). Esso, inoltre, ve: il rappresentante dell'organo di co- ad adottare provvedimenti interdettivi
esamina le problematiche connesse ordinamento nazionale delle tifoserie compreso il divieto di vendita dei ta-
alle manifestazioni in programma ed organizzate dei club professionisti, gliandi al di fuori della Capitale e del-
attribuisce i livelli di rischio delle ma- l'Associazione nazionale comuni italia- la provincia, con la conseguente chiu-
nifestazioni medesime; approva le li- ni (ANCI), il Comando generale del- sura del settore ospiti. Il Prefetto di
nee guida del regolamento d'uso per la Guardia di finanza, l'Agenzia delle Roma Carlo Mosca, anche tenuto con-
la sicurezza degli impianti sportivi entrate, la Società italiana autori edi- to delle specifiche informative relative
(art. 1-octies del DL n. 162/2005 con- tori (SIAE) a manifeste intenzioni di alcune frange
vertito dalla L. n. 210/2005). Peraltro L’Osservatorio valuta, dunque le parti- delle tifoserie di provocare incidenti in
il DL n. 8/2007 convertito dalla L. n. te attribuendo ad esse una “scala di ri- prossimità dello stadio ha deciso di far
41/2007 ha sancito che fino all'attua- schio” che va da 0 a 3 (0-1-2-3). Il fat- disputare la partita Roma-Napoli con-
zione degli interventi strutturali ed tore rischio è valutato in base ad al- sentendo ai soli abbonati dell' A.S.
organizzativi richiesti dal DL n. cuni parametri quali: l'impianto sporti- Roma di accedere agli spalti
28/2003, convertito dalla L. n. 88/2003 vo, i rapporti tra le tifoserie, i prece- dell'Olimpico.
- che prevede una serie di obblighi a
carico delle società sportive per la
messa in sicurezza degli impianti - le
partite, negli stadi non a norma, sono
svolte in assenza di pubblico. Le de-
terminazioni in proposito sono assun-
te dal Prefetto competente per terri-
torio, in conformità appunto alle indi-
cazioni definite dall’Osservatorio.
L'istituzione dell’Osservatorio è dun- www.picozzimorigi.com
que finalizzata a favorire la massima
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