Slides della lezione "Le donne e la politica in Sudamerica". Università degli Studi di Padova (Italia), Corso di aggiornamento professionale (2011/2012), Studi Latinoamericani. 20/10/2012. Lic. Leticia Carro Zanella
1. Le donne e la
politica
sudamericana
Corso di Studi Latinoamericani
Dott.ssa Leticia Carro Zanella
leticiaczanella@yahoo.it
http://www.leticiaczanella.blogspot.it/
2. Storia delle donne in Sudamerica
● Storia legata a una cultura patriarcale e
maschilista: donna = madre, moglie,
casalinga.
● Doppio problema delle donne immigranti,
donne indigene e afroamericane (problema del
latifondio, povertà, lavoro femminile legato alla
terra, non qualificati).
● Movimenti femministi: 1870-1880 (Messico,
Peru, Brasile, Cile). Diritto di voto. Senza esito.
Negli anni '30: Ripresa lotta per il diritto di voto,
aborto e divorzio. I movimenti scompaiono negli
anni '50 (quasi tutti i paesi hanno il voto
femminile).
3. ● Anni 60' (guerra fredda, governi autoritari). Nuovi
movimenti: lotta contro sistema capitalista (“guerrilla”,
partiti socialisti e comunisti). Prime donne al potere
con i partiti di sinistra.
● Anni '70 (e oggi): Dittature. Cambio radicale del
movimento “femminista”: movimento globale in difesa
dei diritti umani, la pace e lotta contro le dittature.
DESAPARECIDOS, Madres de Plaza de Mayo, ONU.
● Anni '90 (e oggi): Lotta politica (sistema di quote
rosa). Poche donne nel Parlamento. Congedi
parentali. Licenziamenti per maternità. Aborto.
Violenza di genere (femminicidio). Droga (in difesa dei
figli). Rispetto alle donne indigene e immigranti.
Uguaglianza economica (stipendi).
4. Prime donne al potere
● Diritto di voto: Primo paese è stato Uruguay
nel 1927 quando permette di votare alle donne
in un plebiscito (Cerro Chato) per decidere la
giurisdizione della località; il suffragio
universale si conquista solo nel 1932
(Costituzione del 1917 si riconosce ma non si
mette in pratica fino alla legge elettorale del '32
e non si vota fino a 1938).
● Altri paesi: Ecuador (1929), Argentina (1947),
Brasile (1932), Bolivia (1938/1952), Cile
(1934/1949), Messico (1947/1953), Paraguay
(1961), Perù (1955), Venezuela (1946),
Colombia (1957). ITALIA (1946).
5. ● Anni '40: Prime donne parlamentari in
Sudamerica.
● Ecuador (1933): Prime donne al potere (locale).
● Lotta per conquistare il diritto al divorzio. Primo
paese ad averlo: Uruguay (1907), Cuba (1918).
Forte opposizione della Chiesa Cattolica e degli
uomini (“attentato contro i valori della famiglia”,
la donna non ha il diritto di divorziare perché
soltanto gli uomini possono: sono loro i capi
della famiglia).
● Divorzio: Venezuela (1982), Argentina (1987).
6. Oggi: politiche di pari opportunità?
● Oggi le donne lottano per le cosiddette
“politiche di pari opportunità”: Politiche che
hanno per principio generale il divieto di
discriminazione in base al genere e
specificamente, riguardo alla parità delle
retribuzioni tra i lavoratori e le lavoratrici. Trova
applicazione in tutti i campi, soprattutto in
quello della vita economica, sociale, culturale e
familiare. Il principio di pari opportunità può
richiedere l’attuazione di un trattamento
ineguale (per esempio: sistema di quote rosa)
per compensare la discriminazione.
7. ● L'obiettivo fondamentale delle politiche per le
pari opportunità fra i generi è quello di garantire
alle donne e agli uomini la possibilità di
accesso a risultati uguali nel mondo del lavoro
e nella rappresentanza politica, eliminando gli
effetti di discriminazione e di disuguaglianza.
● Molestie sessuali, violenza di genere
(femminicidio), redistribuzione del lavoro di
cura, segregazione occupazionale e retributiva,
sessismo nel linguaggio, universo simbolico di
genere (stereotipi), diritto a una pianificazione
famigliare libera (aborto), partecipazione
politica e in posti di dirigenza.
8. DONNA= SFERA PRIVATA UOMO= SFERA PUBBLICA
DONNA= CORPO UOMO= MENTE
DONNA= VITTIMA, DEBOLE UOMO= FORTE RESPONSABILE
STEREOTIPI E PREGIUDIZI CHE FORMANO L'IDENTITA.
L'IDENTITÀ È UNA COSTRUZIONE STORICA, POLITICA E SOCIALE.
INFLUENZA DEI MASS MEDIA.
IDEOLOGIA SESSISTA=CULTURA SESSISTA=POTERE SESSISTA
IMPORTANZA DELLE POLITICHE DI PARI OPPORTUNITÀ
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15. ● Politiche del PNUD (Programa de las Naciones
Unidas para el Desarrollo, ONU-Mujeres) in
America Latina per promuovere la parità di
genere. Parità in formazione per raggiungere la
parità politica, sociale ed economica.
● In tutto il mondo le donne occupano soltanto il
25% dei posti manageriali (direzione, governo,
ecc.).
● Le donne lavorano più che gli uomini in posti
che non hanno bisogno di nessuna capacità o
sviluppo professionale, con uno stipendio più
basso e anche nel mercato sommerso (lavoro
in nero).
16. ● Le donne in tutto il mondo occupano nel
Parlamento il 19,7% dei posti. Questo rappresenta
un 75% in più che nel 1995 (11,3%) e un 44% in
più che nel 2000.
● Tra i continenti meno sviluppati, l'America Latina
ha la percentuale più alta di donne parlamentari
(23%).
● Il numero di donne capi di Stato è in continuo
aumento. Nel 2012 ci sono il doppio di donne
rispetto al 2005 ma la proporzione è ancora bassa
(17 paesi).
● Il numero di donne in posti ministeriali è in
aumento (nel 2005 era del 14,2% e nel 2012 è del
16,7%) ma è ancora legato alla famiglia, pari
opportunità, sviluppo sociale, educazione, ecc.
17. Donne in politica e capi di Stato
● “Detrás de un gran hombre, siempre hay una gran
mujer”... Cambio dei valori sociali o una strategia politica?
una donna può anche diventare capo di Stato o serve ai
partiti politici per raccogliere i voti delle donne?
● Michelle Bachelet (ex presidentessa Cile), Cristina
Fernàndez (Argentina), Dilma Rousseff (Brasile), Laura
Chinchilla (Costa Rica), Mireya Moscoso (ex
presidentessa di Panamà), ecc.
● Argentina: 40% di donne parlamentari. Costa Rica 37%.
Ecuador e Perù più del 25%.
● L'incremento del numero di donne in Parlamento é dovuto
all'introduzione delle “quote rosa”, che ne hanno imposto
una percentuale minima ai partiti politici nelle loro schede
elettorali.
18. ● “Cuerpo de mujer no significa conciencia de gènero”:
Le donne in politica non necessariamente sono
consapevoli delle differenze di genere e il bisogno
sociale delle pari opportunità.
● Le donne hanno diversi interessi e per questo c'è una
grande difficoltà di rappresentanza. L'aborto, le quote
rosa, i congedi parentali (anche l'uomo deve aiutare al
lavoro di cura), ecc. sono argomenti discussi
all'interno della macro categoria “donne”.
● Ci sono delle teorie che sostengono che le “quote” non
servano a nulla perché una volta che le donne sono al
potere, riproducono il sistema maschilista degli
uomini.
● L'influenza della formazione universitaria delle donne
è molto importante per spiegare questa situazione.
26. PERCENTUALE DI DONNE IN POSTI DI MANAGER DEI
PARTITI POLITICI. AMERICA LATINA. 2007.
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28. Sfide future
● Gli stereotipi di genere sono il risultato di una
costruzione sociale e culturale che è stata
sviluppata storicamente per una ideologia
sessista che fomenta il maschilismo e i valori
patriarcali come la “normalità” (nella famiglia
con il rapporto padre-figlia, marito-moglie,
lavoro di cura, la casalinga, i valori cattolici).
Dominio e subordinazione = Segregazione
RAPPORTO CON IL POTERE BASATO su UN PREGIUDIZIO:
LE DONNE DEVONO STARE A CASA PERCHÉ GLI UOMINI
SONO I CAPI DI FAMIGLIA E QUINDI DEVONO ESSERE
“LOGICAMENTE” I CAPI DI STATO
29. ● Bisogna quindi cambiare il modo di pensare la
società e distruggere gli stereotipi di genere.
● La politica di quote contribuisce a questo
cambiamento ma non è sufficiente: se le donne
sono la metà della popolazione, perché sono
rappresentate per circa il 20% mondialmente in
politica?
● Hanno problemi per accedere ai posti più
importanti nel mondo del lavoro e nella politica,
in parte perché c'è il pregiudizio che le donne
devono occuparsi del lavoro di cura dei bambini
che invece è un lavoro che deve essere
condiviso con gli uomini. In alcuni paesi
(Norvegia, Svezia) queste cose stanno
cambiando.