Appunti di Elaborazione automatica dei dati: opzioni
1. LE OPZIONI
Nel settore degli investimenti vi è uno
strumento finanziario attraente e dinamico che
sta acquistando sempre più importanza:
l'opzione
Autore: profman
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3. Un'opzione è un contratto stipulato tra due parti.
Questo contratto conferisce all'acquirente il diritto di acquistare o vendere:
• un determinato quantitativo di un prodotto (unità di contratto)
• a un prezzo fisso (prezzo d'esercizio)
• entro un termine convenuto (data di scadenza)
TIPI DI OPZIONI
Le opzioni d'acquisto sono definite OPZIONI CALL o call
Le opzioni di vendita sono definite OPZIONI PUT o put.
Affinchè l'acquirente possa beneficiare di tale diritto, egli deve pagare al
venditore un prezzo, il cosidetto prezzo d'opzione (premio).
Il venditore ha l'obbligo di vendere o acquistare la merce stabilita al prezzo
fissato, sempre che l'acquirente eserciti l'opzione entro il termine convenuto.
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4. MERCATO DELLE OPZIONI
Le opzioni possono essere rivendute o rispettivamente riacquistate:
Ciò consente all'acquirente e al venditore di svincolarsi già prima della
scadenza dai loro diritti e obblighi.
L'opzione stessa si estingue soltanto allorché viene esercitata o giunge a
scadenza.
Negli ultimi vent'anni l'impiego di opzioni ha registrato un massiccio
incremento su scala mondiale.
Sulle grandi piazze borsistiche vengono negoziati quotidianamente oltre un
milione di contratti.
Il commercio delle opzioni trae le sue origini dal commercio delle materie
prime.
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5. • Produttori che volevano cautelarsi contro un eccesso di produzione
(possibile crollo dei prezzi) acquisirono il diritto di vendere la loro
merce ai commercianti a un determinato prezzo e a una determinata
scadenza.
• Per questo specifico diritto di poter vendere qualcosa (opzione di
vendita), essi erano tenuti a versare un premio ai commercianti.
• I commercianti che volevano coprirsi contro un'ascesa dei prezzi
acquistarono dai produttori il diritto di poter comprare una determinata
merce a un determinato prezzo e a una determinata scadenza.
• Per questo diritto di poter acquistare qualcosa (opzione d'acquisto),
essi dovevano pagare un premio ai produttori.
Il principio fondamentale delle operazioni su opzioni:
• una parte desidera sottrarsi a un determinato rischio;
• un'altra è disposta a correrlo.
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6. OPZIONI FINANZIARIE
Ai cereali oppure ai metalli - che un tempo costituivano le basi dei contratti
d'opzione - sono subentrate:
• azioni • divise
• obbligazioni • indici di borsa
L'impiego preciso di opzioni non soltanto può limitare il rischio,
ma anche aumentare il reddito di un investimento.
Nota storica
Le basi per l'importanza attualmente rivestita dalle opzioni sono state
poste solamente nel 1973.
Negli Stati Uniti entrarono in vigore delle leggi che creavano le premesse
per un commercio di opzioni disciplinato con contratti uniformi.
Il successo conseguito dalla CBOE (Chicago Board Options Exchange) -
la principale borsa delle opzioni – ha tracciato la via alle numerose
borse delle opzioni che sorsero in seguito.
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7. I motivi che inducono alla compravendita di opzioni sono diversi:
• Un investitore può acquistare opzioni come alternativa ad un
investimento diretto nello strumento di base o per trarre profitto
dall'effetto leva delle opzioni.
• Le opzioni possono essere usate come strumento di copertura per
cautelarsi contro movimenti sfavorevoli dei prezzi del bene di base.
La vendita di opzioni permette all'investitore:
• di accrescere il rendimento del proprio portafoglio;
• di trarre profitto dalle anticipazioni sull'andamento del mercato.
A seconda della situazione corrente del mercato e delle anticipazioni
sulle sue evoluzioni future, l'investitore può utilizzare anche delle
strategie combinate di acquisto e di vendita di opzioni allo scopo di
ottimizzare la redditività dei propri investimenti.
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8. Le opzioni si suddividono in:
• Opzioni di acquisto • Acquisto di Call
(Call Option) • Vendita di Call
• Opzioni di Vendita
• Acquisto di Put
(Put Option).
• Vendita di Put
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9. Acquisto di una opzione Call
Definizione:
• L'acquirente di un'Opzione call ha il diritto di comperare
– un determinato numero di azioni
– a un prezzo convenuto
– entro un termine stabilito
Motivo:
• L'acquirente della call prevede un rialzo dei corsi azionari
Esempio:
• Alla fine di aprile il corso dell'azione "ITALIA SPA" è di 3100.
• Un investitore si attende entro i prossimi 6 mesi una tendenza al rialzo dei corsi azionari
ed acquista un'opzione call con scadenza in ottobre (la costituzione rispetto l'apertura di
una posizione in opzioni è definita “opening")
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10. Acquisto di una opzione Call
• L'investitore acquisisce il diritto di comperare entro la scadenza in
ottobre 5 azioni della ditta "Italia Spa" al prezzo di 3.000;
• Il prezzo convenuto per tale diritto per azione è 232;
• Il prezzo che egli deve pagare per il contratto d'opzione ammonta, a
prescindere dalle spese, a 1160 (5 x 232).
• Se entro la data di scadenza l'azione sale a 3300, l'opzione - che dà
diritto ad acquistare azioni a 3000 - ha un valore di 300.
• Se per contro il corso azionario scende al di sotto di 3000, l'opzione
call giunge a scadenza priva di valore, poichè in borsa le azioni
possono essere acquistate a un prezzo inferiore.
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11. Acquisto di una opzione Call
Corso "Italia Spa" alla Corso opzione call alla Profitto/ perdita per
Profitto/ perdita per azione
scadenza scadenza contratto d'opzione
2900 0 - 232 - 1160
3000 0 - 232 - 1160
3100 100 - 132 - 660
3200 200 - 32 - 160
3300 300 + 68 + 340
3400 400 + 168 + 840
3500 500 + 268 + 1340
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12. Acquisto di una opzione Call
Dalle rappresentazioni emerge chiaramente che con un netto rialzo dei corsi
azionari, per l'acquirente della call si configura un potenziale di profitto illimitato:
maggiore è il rialzo del corso azionario - e quindi del prezzo della call - maggiore
sarà il profitto.
Di norma, in presenza di una determinata variazione del corso dell'azione base,
l'acquirente della call realizza, in percento rispetto al capitale investito, guadagni
superiori a quelli conseguiti dall'azionista (effetto leva).
Affinchè alla data di scadenza l'acquirente di una call possa effettivamente
beneficiare di un profitto, il corso azionario deve superare la soglia di guadagno di
3.232 (prezzo d'esercizio + prezzo d'opzione).
Se per contro al termine di scadenza il corso azionario è inferiore a 3.232,
l'investitore subisce una perdita che può ammontare a un massimo di 1.160 (5 x
232).
Contrariamente a quello dell'azionista, il rischio dell'acquirente dell'opzione è
limitato verso il basso.
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13. Acquisto di una opzione Call
Si è sinora ipotizzato che l'investitore conservi l'opzione fino alla scadenza:
questo accade solamente in casi eccezionali.
Si supponga ora che nel volgere di 3 mesi l'azione "Italia Spa" sia aumentata a 3.400.
L'operatore non prevede un ulteriore rialzo dei corsi nel prossimo futuro e
desidera quindi realizzare il suo profitto. (La liquidazione rispetto la chiusura
di una posizione è definita “closing").
All'investitore sono offerte due possibilità:
• Vendita dell'opzione call in borsa
Con una durata restante di 3 mesi e un corso attuale di 3.400, la call ottobre 3.000 è
negoziato a 419. L'operatore la vende la a 419 e gli sono accreditati 2.095 (5x419).
• Esercizio anticipato dell'opzione call (non sempre possibile)
Acquisto 1 call "Italia Spa" ottobre 3000 a 232 -1.160
Vendita 1 call "Italia Spa" ottobre 3000 a 419 +2.095
+935
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14. Opzione di tipo americano: opzione che può essere esercitata in
qualsiasi momento prima della data di scadenza.
Opzione di tipo europeo: opzione che può essere esercitata soltanto
l'ultimo giorno prima della scadenza.
• L'acquirente della call ha il diritto di acquistare le 5 azioni al prezzo
d'esercizio di 3.000.
• Tenendo conto dei premi d'opzione versati, per l'acquirente della call
risulta un prezzo di costo di 3.232 per azione, che attualmente
potrebbe essere venduta a 3.400.
• Il profitto (non realizzato) ammonta quindi a 168 per azione o a 840
per opzione call.
• Il fatto che alla luce di questa situazione l'investitore conservi o
rivenda subito le azioni, è una pura decisione di investimento.
• L'utile (non realizzato) ammonta complessivamente a 840 o al 72.4%
del capitale investito.
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15. Definizione:
• Il venditore di un'Opzione call si impegna a vendere:
– un determinato numero di azioni
– a un prezzo convenuto
– entro un termine stabilito
– a condizione che l'acquirente della call eserciti il suo
diritto.
Motivo:
• Il venditore di call prevede corsi azionari invariati oppure
flettenti.
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16. Definizione:
• L'acquirente di un'Opzione put ha il diritto di vendere:
– un determinato numero di azioni
– a un prezzo convenuto
– entro un termine stabilito
Motivo:
• L'acquirente di una put prevede una flessione dei corsi
azionari
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17. Definizione:
• Il venditore di un'Opzione put contrae l'obbligo di
acquistare:
– un determinato numero di azioni
– a un prezzo convenuto
– entro un termine stabilito
– sempre che l'acquirente della put eserciti il suo diritto
Motivo:
• Il venditore di una put prevede corsi azionari invariati o in
rialzo
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18. Panoramica delle opzioni call e put
CALL PUT
Opzione di acquisto Opzione di vendita
Diritto di acquistare azioni al Diritto di vendere azioni al prezzo
prezzo d'esercizio d'esercizio
Obbligo di pagare il premio Obbligo di pagare il premio
Acquirente d'opzione d'opzione
Approfitta di corsi in ascesa Approfitta di corsi flettenti
Profitto: illimitato Profitto: illimitato
Perdita: limitata Perdita: limitata
Obbligo di vendere azioni al prezzo Obbligo di acquistare azioni al
d'esercizio prezzo d'esercizio
Diritto di ottenere il premio Diritto di ottenere il premio
d'opzione d'opzione
Venditore
Approfitta di corsi invariati o Approfitta di corsi invariati o in
flettenti ascesa
Profitto: limitato Profitto: limitato
Perdita: illimitata Perdita: illimitata
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19. Un'opzione call presenta un valore intrinseco:
• effettivo se il corso azionario è superiore al prezzo d'esercizio.
– Opzione in-the-money.
• nullo se il corso azionario è inferiore al prezzo di esercizio.
– Opzione out-of-the-money
• nullo se il corso azionario è uguale al prezzo di esercizio.
– Opzioni at-the-money.
Esempio: In presenza di un corso azionario di 2050:
• una call con prezzo d'opzione di 1800 ha un valore intrinseco di 250.
• una call con prezzo d'opzione di 2200 ha un valore intrinseco nullo.
• una put con prezzo d'opzione di 2200 ha un valore intrinseco di 150.
• una put con prezzo d'opzione di 2050 ha un valore intrinseco nullo.
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20. Oltre al valore intrinseco, un'opzione presenta un valore temporale:
• esprime l'aspettativa che nel corso della durata restante l'opzione acquisti valore.
• il giorno di scadenza il valore temporale equivale a zero.
Esempio:
In presenza di un corso azionario di 5700, una call con prezzo d'esercizio di 5500 viene
negoziato a 450. Il valore intrinseco ammonta a 200 e il valore temporale a 250.
Il prezzo d'opzione si compone pertanto di un valore intrinseco e di un
valore temporale:
prezzo d'opzione = valore intrinseco + valore temporale
I principali fattori determinanti del prezzo di un opzione sono quindi:
• corso azionario
• prezzo d'esercizio dell'opzione
• durata residua dell'opzione
• volatilità (margine d'oscillazione) dell'azione
• dividendi
• tassi d'interesse
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