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39° CORSO NAZIONALE TPM
LA «MORTE ENCEFALICA»
PIER PAOLO DONADIO
Imola, 12 aprile 2016
PPD 2016
OBIETTIVI
comprendere che la morte è sempre quella
dell’encefalo anche quando avviene per arresto
del cuore o del respiro.
conoscere la cosiddetta «morte cerebrale» a
cuore battente
saperne spiegare la fisiopatologia in modo
chiaro anche a chi ha la terza media
conoscere la differenza tra la morte cerebrale e
tutte le altre neurolesioni
PPD 2014
NEI SECOLI L’UOMO
HA VISTO CHE
soggetti senza respiro e senza battito cardiaco
dopo un certo tempo iniziano
INVARIABILMENTE a decomporsi
ha così compreso che se la funzione circolatoria
e respiratoria era perduta il soggetto era
diventato un CADAVERE
PPD 2016
PAROLE PESANTI
respiro RUAH in ebraico, πνεύμα in greco
respiro, soffio, vento, ma anche spirito, soffio vitale
«di ampio respiro» anche oggi non è riferito ai polmoni
cuore LEV in ebraico, καρδία in greco
sede della ragione, dell’intelligenza, della conoscenza, dell’anima
«mi sta a cuore» anche oggi non è riferito al muscolo cardiaco
DIVENTANO LE SEDI DELLA VITA IN
TUTTE LE CULTURE PPD 2016
E IN EFFETTI….
Fino a quando non sono esistite le tecniche di
rianimazione c’è stata coincidenza tra arresto del
cuore, arresto del respiro e morte.
Ed anche l’accertamento della morte ha avuto
per secoli un interesse limitato all’esclusione dei
casi di morte apparente
PPD 2016
MA DA TEMPO SAPPIAMO
che è il cervello l’organo supremo di
coordinamento di tutto l’organismo
il centro ricevente di tutte le esperienze
sensorie, cognitive ed emotive
motore centrale neuronale dell’esistenza”.
PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 2008
PPD 2016
PER DI PIU’
cuori che si fermano vengono fatti ripartire
cuori e polmoni si trapiantano e l’identità
permane
se «io» sono «io» lo sono nel mio cervello e
in nessun altro organo o apparato
PPD 2016
E DUNQUE NEL
SECOLO SCORSO
L’ATTENZIONE SI
SPOSTA DAL TORACE
ALLA TESTA
PPD 2016
RICHIAMO
FISIOLOGICO
PPD 2014
per funzionare e per
vivere
il cervello ha bisogno di
ricevere sangue
pompato dal cuore
ossigenato dai polmoni
PPD 2014
se il cervello non la stimola
la respirazione spontanea
cessa
l’attività respiratoria
dipende dal cervello
PPD 2014
il cuore invece non ha bisogno dell’attività
cerebrale per contrarsi: al proprio interno ha un
gruppo di cellule nervose che lo stimolano, il
nodo senoatriale che è il pacemaker fisiologico.
Basta che il sangue sia ossigenato e il cuore
batte autonomamente
PPD 2014
Il cuore ha bisogno
dei polmoni
Il respiro dipende
dall’encefalo
L’encefalo ha bisogno
del cuore
e dei polmoni
ma NON dell’encefalo
e dal cuore
PPD 2016
LA MORTE CHE
CONOSCIAMO DA
SEMPRE
PPD 2014
Quando il cuore
si ferma……….
PPD 2014
il cervello smette
di funzionare
perché non
riceve sangue...
Quando il cuore
si ferma……….
PPD 2014
il cervello muore
perché non
riceve sangue...
e il respiro cessa
Quando il cuore
si ferma……….
PPD 2014
Quando il cuore
si ferma……….
il cervello muore
perché non
riceve sangue...
e il respiro cessa
PPD 2014
fino agli anni ’50…
non è servito sottolineare la centralità del cervello nell’evento
morte
anche se da sempre il substrato biologico della morte è stato
ed è la morte del cervello, solitamente provocata dall’arresto
del cuore e/o del respiro
PPD 2014
ma a fine anni ’50…
nascono i primi reparti di rianimazione
e si inizia a utilizzare la ventilazione artificiale
meccanica
su pazienti che non sono in grado di respirare
autonomamente
PPD 2014
e nei reparti di rianimazione
PPD 2014
LA VENTILAZIONE
ARTIFICIALE MECCANICA
SI SOSTITUISCE
AL CERVELLO
NEL CONTROLLO
E NELLA
REGOLAZIONE
DEL RESPIRO
E LO MANTIENE
ARTIFICIALMENTE
PPD 2014
Tra coloro che vennero
sottoposti a
rianimazione vi furono
anche soggetti che
avevano subito una
lesione cerebrale
primitiva (trauma
cranico, emorragia
cerebrale ecc)……..
PPD 2014
….alcuni dei quali
presentarono un quadro
mai visto prima.
Il loro cervello sembrava aver
perduto qualsiasi funzione, ma
il cuore non si fermava
Erano “al di là del coma”, in
una situazione diversa ed
ancora più grave.
PPD 2014
1959
Mollaret P, Goulon M
Le coma dépassé.
Rev Neurol (Paris) 1959,101: 3-15
PPD 2014
Dal 1959 al 1968
Numerose serie di soggetti studiati
Mostrano segni di cessazione di TUTTE le funzioni cerebrali
Tutti vengono rianimati a oltranza fino a quando il cuore non si ferma.
Nessuno di essi recupera.
Tutte le autopsie mostrano colliquazione del cervello, cioè
disfacimento fisico
PPD 2014
1968 HARVARD
Ad Hoc Committe
A definition of irreversible coma report af the Ad Hoc
Committe of the Harvard Medical School to examine
the definition of Brain Death
JAMA 1968;205:337-340
PPD 2014
CRITERI DI HARVARD
assenza di farmaci depressori
temperatura > 32,2 °C
coma areflessico
assenza di movimenti spontanei o provocati
apnea al distacco dal ventilatore
E.E.G. isoelettrico (“piatto”)
24 ore
PPD 2014
47 anni di conferme
non variazioni significative in 56 anni
riduzione del tempo di osservazione
maggiore focalizzazione sulla causa
specifiche tecniche sui test diagnostici
IL CONCETTO RESTA IMMUTATO
PPD 2014
COSA SUCCEDE IN
QUESTI CASI?
PPD 2014
LESIONE CEREBRALE
PRIMITIVA
PPD 2014
il paziente viene soccorso, portato
in rianimazione e connesso al
respiratore
EVOLUZIONE MALIGNA
DELLA
LESIONE CEREBRALE
A causa della lesione
la pressione
endocranica aumenta
PPD 2014
….fino a diventare
maggiore della
pressione
arteriosa
P.I.C. > P.A.M.
Il sangue proveniente dal cuore
non riesce più ad entrare nel
cranio e l’encefalo resta privo
di perfusione ematica
PPD 2014
e dopo un breve tempo
in tale situazione l’encefalo
inizia a colliquare e muore
PPD 2014
PPD 2014
L’encefalo
non è più perfuso….
….una macchina
insuffla i polmoni
...il cuore continua
a battere
PPD 2014
in questa situazione il soggetto
è MORTO
perché non ha più l’encefalo
anche se ha un respiro meccanico
e di conseguenza il battito cardiaco
«MORTE ENCEFALICA»
PPD 2014
MORTE
accertata con criteri
neurologici
PPD 2014
PPD 2014
PPD 2014
LA MORTE SI IDENTIFICA
CON LA CESSAZIONE
IRREVERSIBILE
DI TUTTE LE FUNZIONI
DELL’ENCEFALO
Art.1 Legge 23/12/1993 n°578
PPD 2014
Alla luce dei limiti epistemologici
della medicina “si identifica” non
significa “consiste in”
ma, più umilmente,
“si accerta quando”
“è avvenuta dopo che”
PPD 2014
LA MORTE
è avvenuta quando è avvenuta
LA CESSAZIONE
IRREVERSIBILE
DI TUTTE LE FUNZIONI
DELL’ENCEFALO
PPD 2014
PPD 2014
DIFFERENZE
FONDAMENTALI
STATO DI COMA
 è una condizione patologica
di VITA
 la sua irreversibilità è una
prognosi, che può anche
essere sbagliata e cambia
nel tempo
 corrisponde a una
alterazione funzionale
 non interessa tutto l’encefalo
 può risolversi
MORTE ENCEFALICA
 è MORTE
 è una diagnosi
 è una diagnosi facile
 corrisponde a una realtà di
disfacimento fisico del cervello
 interessa tutto l’encefalo
 è definitiva
PPD 2014
I criteri di Harvard non sono
stati elaborati per giustificare i
prelievi di organi.
Anche senza i trapianti sarebbe stato
necessario stabilire se quei soggetti,
che diventavano sempre più numerosi
e che, invariabilmente, andavano
incontro all’arresto cardiaco erano
ancora pazienti oppure già cadaveri.
PPD 2014
E’ richiesto l’accertamento della
“whole brain death”, cioè della morte
sia della corteccia che del tronco
PPD 2014
morte corticale:
stato vegetativo
Perdita
irreversibile
della
funzionalità
PPD 2014
danno parziale del tronco:
effetti variabili tra cui la
locked in syndrome
Perdita
irreversibile
della
funzionalità
PPD 2014
morte del tronco:sempre seguita
da morte degli emisferi
whole brain death:
morte encefalica
Perdita
irreversibile
della
funzionalità
PPD 2014
Lesione
cerebrale
Sopravvivenza
VITA MORTE
Coma
Morte
“cerebrale”
Arresto
cardiaco
Lesione
permanente
Guarigione
Una linea di
confine assoluta
PPD 2014
DEAD DONOR RULE
Il rispetto della «regola del donatore morto» deve
essere assoluto a garanzia dei cittadini
Garantisce che si tratti di cadaveri e non di moribondi,
morenti, comatosi irreversibili o di qualsiasi altra cosa
PPD 2014
alterazioni funzionali nella
morte encefalica
CARDIOCIRCOLATORIE
RESPIRATORIE
IDROELETTROLITICHE
TERMICHE
COAGULATIVE
ORMONALI E METABOLICHE
la morte a cuore battente è una condizione transitoria cui
segue l’a.c.c.
PPD 2014
UNA MORTE SOLA
due modi di morire
la morte è sempre la morte dell’encefalo
essa può avvenire secondariamente all’arresto
cardiaco prolungato ed alla conseguente assenza
di flusso ematico cerebrale
oppure verificarsi per lesione cerebrale primitiva,
ed in un paziente sottoposto a rianimazione non
comporta necessariamente l’arresto del cuore
PPD 2014
ACCERTAMENTO CON
CRITERI CARDIOLOGICI
se la morte avviene per arresto primitivo del
cuore
occorre la registrazione elettrocardiografica che
documenti l’assenza di attività cardiaca per
almeno 20 minuti
Si tratta di un accertamento indiretto della morte
cerebrale per prolungata assenza di flusso
PPD 2014
ACCERTAMENTO CON
CRITERI NEUROLOGICI
Se la morte avviene per lesione cerebrale
in soggetti sottoposti a terapia di
rianimazione che li mantiene a cuore
battente
si utilizzano strumenti che valutano
direttamente perdita irreversibile di tutte le
funzioni dell’encefalo
PPD 2014
I CRITERI DIAGNOSTICI
CHIARI, COMPRENSIBILI, CONDIVISI
INFALLIBILI
RIPRODUCIBILI NELLA REALTA’
CLINICA
PPD 2014
DIAGNOSI DI MORTE ENCEFALICA
CLINICA STRUMENTALE
INTERO ENCEFALO
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E.E.G. isoelettrico
«piatto»
Assenza di tutti i riflessi
dei nervi cranici + apnea
CORTECCIA - EMISFERI
PPD 2014
PRESUPPOSTI DI
SICUREZZA
ETIOLOGIA CERTA
imaging coerente
andamento clinico coerente
ASSENZA DI FATTORI INTERFERENTI
ipotermia
farmaci che alterano l’esame obiettivo
neurologico o l’E.E.G.
alterazioni endocrino-metaboliche gravi
instabilità emodinamica con ipoperfusione
cerebrale PPD 2014
la documentazione diretta
dell’arresto del flusso cerebrale
se vi sono fattori interferenti
è necessaria
PPD 2014
PPD 2014
VIVO MORTO
Angio-TC a 48 h dall’esordio:
Fase arteriosa a 30”
Assenza del circolo carotido-vertebrale
Angio-TC:
Fase venosa a 60”
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Fase arteriosa a 30”
Pervietà delle a. temporali in assenza del
Circolo arterioso intracranico
Angio-3D con a. temporali pervie
PPD 2014
Per gentile concessione del dott. Paolo Vaudano
ANGIOTC
1
2
3
4
doppler trans cranico T.C.D.
PPD 2014
L’ACCERTAMENTO E’:
COLLEGIALE:
CLINICO
STRUMENTALE
RIPETUTO NEL
TEMPO:
è assolutamente SICURO
1 rianimatore
1 medico legale
1 neurologo
UNANIMI
eseguito per 2 volte
nell’arco di 6 ORE
Oculocefalico
OculovestibolareCorneale Fotomotore
FaringeoTracheale
Elettroencefalogramma
Evidenza di assenza di flusso ematico cerebrale
+ test di apnea
PPD 2014
TAKE HOME MESSAGES
La morte è sempre quella dell’encefalo ed è sempre causata
dall’assenza di flusso cerebrale
Nel neuroleso ventilato meccanicamente si può avere la
cessazione del flusso cerebrale con mantenimento del battito
cardiaco quando la pressione endocranica supera quella
arteriosa
Tale condizione deve interessare l’intero encefalo, perdurare nel
tempo ed essere accertata con criteri infallibili
In tal caso, anche se il cuore batte e gli organi sono perfusi, si è
di fronte a un CADAVERE
Non sono i trapianti ad aver «inventato» la morte cerebrale, ma
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PPD 2016
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Diagnosi di morte con criteri neurologici

  • 1. 39° CORSO NAZIONALE TPM LA «MORTE ENCEFALICA» PIER PAOLO DONADIO Imola, 12 aprile 2016 PPD 2016
  • 2. OBIETTIVI comprendere che la morte è sempre quella dell’encefalo anche quando avviene per arresto del cuore o del respiro. conoscere la cosiddetta «morte cerebrale» a cuore battente saperne spiegare la fisiopatologia in modo chiaro anche a chi ha la terza media conoscere la differenza tra la morte cerebrale e tutte le altre neurolesioni PPD 2014
  • 3. NEI SECOLI L’UOMO HA VISTO CHE soggetti senza respiro e senza battito cardiaco dopo un certo tempo iniziano INVARIABILMENTE a decomporsi ha così compreso che se la funzione circolatoria e respiratoria era perduta il soggetto era diventato un CADAVERE PPD 2016
  • 4. PAROLE PESANTI respiro RUAH in ebraico, πνεύμα in greco respiro, soffio, vento, ma anche spirito, soffio vitale «di ampio respiro» anche oggi non è riferito ai polmoni cuore LEV in ebraico, καρδία in greco sede della ragione, dell’intelligenza, della conoscenza, dell’anima «mi sta a cuore» anche oggi non è riferito al muscolo cardiaco DIVENTANO LE SEDI DELLA VITA IN TUTTE LE CULTURE PPD 2016
  • 5. E IN EFFETTI…. Fino a quando non sono esistite le tecniche di rianimazione c’è stata coincidenza tra arresto del cuore, arresto del respiro e morte. Ed anche l’accertamento della morte ha avuto per secoli un interesse limitato all’esclusione dei casi di morte apparente PPD 2016
  • 6. MA DA TEMPO SAPPIAMO che è il cervello l’organo supremo di coordinamento di tutto l’organismo il centro ricevente di tutte le esperienze sensorie, cognitive ed emotive motore centrale neuronale dell’esistenza”. PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 2008 PPD 2016
  • 7. PER DI PIU’ cuori che si fermano vengono fatti ripartire cuori e polmoni si trapiantano e l’identità permane se «io» sono «io» lo sono nel mio cervello e in nessun altro organo o apparato PPD 2016
  • 8. E DUNQUE NEL SECOLO SCORSO L’ATTENZIONE SI SPOSTA DAL TORACE ALLA TESTA PPD 2016
  • 10. per funzionare e per vivere il cervello ha bisogno di ricevere sangue pompato dal cuore ossigenato dai polmoni PPD 2014
  • 11. se il cervello non la stimola la respirazione spontanea cessa l’attività respiratoria dipende dal cervello PPD 2014
  • 12. il cuore invece non ha bisogno dell’attività cerebrale per contrarsi: al proprio interno ha un gruppo di cellule nervose che lo stimolano, il nodo senoatriale che è il pacemaker fisiologico. Basta che il sangue sia ossigenato e il cuore batte autonomamente PPD 2014
  • 13. Il cuore ha bisogno dei polmoni Il respiro dipende dall’encefalo L’encefalo ha bisogno del cuore e dei polmoni ma NON dell’encefalo e dal cuore PPD 2016
  • 14. LA MORTE CHE CONOSCIAMO DA SEMPRE PPD 2014
  • 15. Quando il cuore si ferma………. PPD 2014
  • 16. il cervello smette di funzionare perché non riceve sangue... Quando il cuore si ferma………. PPD 2014
  • 17. il cervello muore perché non riceve sangue... e il respiro cessa Quando il cuore si ferma………. PPD 2014
  • 18. Quando il cuore si ferma………. il cervello muore perché non riceve sangue... e il respiro cessa PPD 2014
  • 19. fino agli anni ’50… non è servito sottolineare la centralità del cervello nell’evento morte anche se da sempre il substrato biologico della morte è stato ed è la morte del cervello, solitamente provocata dall’arresto del cuore e/o del respiro PPD 2014
  • 20. ma a fine anni ’50… nascono i primi reparti di rianimazione e si inizia a utilizzare la ventilazione artificiale meccanica su pazienti che non sono in grado di respirare autonomamente PPD 2014
  • 21. e nei reparti di rianimazione PPD 2014
  • 22. LA VENTILAZIONE ARTIFICIALE MECCANICA SI SOSTITUISCE AL CERVELLO NEL CONTROLLO E NELLA REGOLAZIONE DEL RESPIRO E LO MANTIENE ARTIFICIALMENTE PPD 2014
  • 23. Tra coloro che vennero sottoposti a rianimazione vi furono anche soggetti che avevano subito una lesione cerebrale primitiva (trauma cranico, emorragia cerebrale ecc)…….. PPD 2014
  • 24. ….alcuni dei quali presentarono un quadro mai visto prima. Il loro cervello sembrava aver perduto qualsiasi funzione, ma il cuore non si fermava Erano “al di là del coma”, in una situazione diversa ed ancora più grave. PPD 2014
  • 25. 1959 Mollaret P, Goulon M Le coma dépassé. Rev Neurol (Paris) 1959,101: 3-15 PPD 2014
  • 26. Dal 1959 al 1968 Numerose serie di soggetti studiati Mostrano segni di cessazione di TUTTE le funzioni cerebrali Tutti vengono rianimati a oltranza fino a quando il cuore non si ferma. Nessuno di essi recupera. Tutte le autopsie mostrano colliquazione del cervello, cioè disfacimento fisico PPD 2014
  • 27. 1968 HARVARD Ad Hoc Committe A definition of irreversible coma report af the Ad Hoc Committe of the Harvard Medical School to examine the definition of Brain Death JAMA 1968;205:337-340 PPD 2014
  • 28. CRITERI DI HARVARD assenza di farmaci depressori temperatura > 32,2 °C coma areflessico assenza di movimenti spontanei o provocati apnea al distacco dal ventilatore E.E.G. isoelettrico (“piatto”) 24 ore PPD 2014
  • 29. 47 anni di conferme non variazioni significative in 56 anni riduzione del tempo di osservazione maggiore focalizzazione sulla causa specifiche tecniche sui test diagnostici IL CONCETTO RESTA IMMUTATO PPD 2014
  • 30. COSA SUCCEDE IN QUESTI CASI? PPD 2014
  • 31. LESIONE CEREBRALE PRIMITIVA PPD 2014 il paziente viene soccorso, portato in rianimazione e connesso al respiratore
  • 32. EVOLUZIONE MALIGNA DELLA LESIONE CEREBRALE A causa della lesione la pressione endocranica aumenta PPD 2014
  • 33. ….fino a diventare maggiore della pressione arteriosa P.I.C. > P.A.M. Il sangue proveniente dal cuore non riesce più ad entrare nel cranio e l’encefalo resta privo di perfusione ematica PPD 2014
  • 34. e dopo un breve tempo in tale situazione l’encefalo inizia a colliquare e muore PPD 2014
  • 36. L’encefalo non è più perfuso…. ….una macchina insuffla i polmoni ...il cuore continua a battere PPD 2014
  • 37. in questa situazione il soggetto è MORTO perché non ha più l’encefalo anche se ha un respiro meccanico e di conseguenza il battito cardiaco «MORTE ENCEFALICA» PPD 2014
  • 41. LA MORTE SI IDENTIFICA CON LA CESSAZIONE IRREVERSIBILE DI TUTTE LE FUNZIONI DELL’ENCEFALO Art.1 Legge 23/12/1993 n°578 PPD 2014
  • 42. Alla luce dei limiti epistemologici della medicina “si identifica” non significa “consiste in” ma, più umilmente, “si accerta quando” “è avvenuta dopo che” PPD 2014
  • 43. LA MORTE è avvenuta quando è avvenuta LA CESSAZIONE IRREVERSIBILE DI TUTTE LE FUNZIONI DELL’ENCEFALO PPD 2014
  • 45. DIFFERENZE FONDAMENTALI STATO DI COMA  è una condizione patologica di VITA  la sua irreversibilità è una prognosi, che può anche essere sbagliata e cambia nel tempo  corrisponde a una alterazione funzionale  non interessa tutto l’encefalo  può risolversi MORTE ENCEFALICA  è MORTE  è una diagnosi  è una diagnosi facile  corrisponde a una realtà di disfacimento fisico del cervello  interessa tutto l’encefalo  è definitiva PPD 2014
  • 46. I criteri di Harvard non sono stati elaborati per giustificare i prelievi di organi. Anche senza i trapianti sarebbe stato necessario stabilire se quei soggetti, che diventavano sempre più numerosi e che, invariabilmente, andavano incontro all’arresto cardiaco erano ancora pazienti oppure già cadaveri. PPD 2014
  • 47. E’ richiesto l’accertamento della “whole brain death”, cioè della morte sia della corteccia che del tronco PPD 2014
  • 49. danno parziale del tronco: effetti variabili tra cui la locked in syndrome Perdita irreversibile della funzionalità PPD 2014 morte del tronco:sempre seguita da morte degli emisferi
  • 50. whole brain death: morte encefalica Perdita irreversibile della funzionalità PPD 2014
  • 52. DEAD DONOR RULE Il rispetto della «regola del donatore morto» deve essere assoluto a garanzia dei cittadini Garantisce che si tratti di cadaveri e non di moribondi, morenti, comatosi irreversibili o di qualsiasi altra cosa PPD 2014
  • 53. alterazioni funzionali nella morte encefalica CARDIOCIRCOLATORIE RESPIRATORIE IDROELETTROLITICHE TERMICHE COAGULATIVE ORMONALI E METABOLICHE la morte a cuore battente è una condizione transitoria cui segue l’a.c.c. PPD 2014
  • 54. UNA MORTE SOLA due modi di morire la morte è sempre la morte dell’encefalo essa può avvenire secondariamente all’arresto cardiaco prolungato ed alla conseguente assenza di flusso ematico cerebrale oppure verificarsi per lesione cerebrale primitiva, ed in un paziente sottoposto a rianimazione non comporta necessariamente l’arresto del cuore PPD 2014
  • 55. ACCERTAMENTO CON CRITERI CARDIOLOGICI se la morte avviene per arresto primitivo del cuore occorre la registrazione elettrocardiografica che documenti l’assenza di attività cardiaca per almeno 20 minuti Si tratta di un accertamento indiretto della morte cerebrale per prolungata assenza di flusso PPD 2014
  • 56. ACCERTAMENTO CON CRITERI NEUROLOGICI Se la morte avviene per lesione cerebrale in soggetti sottoposti a terapia di rianimazione che li mantiene a cuore battente si utilizzano strumenti che valutano direttamente perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo PPD 2014
  • 57. I CRITERI DIAGNOSTICI CHIARI, COMPRENSIBILI, CONDIVISI INFALLIBILI RIPRODUCIBILI NELLA REALTA’ CLINICA PPD 2014
  • 58. DIAGNOSI DI MORTE ENCEFALICA CLINICA STRUMENTALE INTERO ENCEFALO TRONCO ENCEFALICO E.E.G. isoelettrico «piatto» Assenza di tutti i riflessi dei nervi cranici + apnea CORTECCIA - EMISFERI PPD 2014
  • 59. PRESUPPOSTI DI SICUREZZA ETIOLOGIA CERTA imaging coerente andamento clinico coerente ASSENZA DI FATTORI INTERFERENTI ipotermia farmaci che alterano l’esame obiettivo neurologico o l’E.E.G. alterazioni endocrino-metaboliche gravi instabilità emodinamica con ipoperfusione cerebrale PPD 2014
  • 60. la documentazione diretta dell’arresto del flusso cerebrale se vi sono fattori interferenti è necessaria PPD 2014
  • 62. Angio-TC a 48 h dall’esordio: Fase arteriosa a 30” Assenza del circolo carotido-vertebrale Angio-TC: Fase venosa a 60” Assenza dei grossi seni venosi Fase arteriosa a 30” Pervietà delle a. temporali in assenza del Circolo arterioso intracranico Angio-3D con a. temporali pervie PPD 2014
  • 63. Per gentile concessione del dott. Paolo Vaudano ANGIOTC
  • 64. 1 2 3 4 doppler trans cranico T.C.D. PPD 2014
  • 65. L’ACCERTAMENTO E’: COLLEGIALE: CLINICO STRUMENTALE RIPETUTO NEL TEMPO: è assolutamente SICURO 1 rianimatore 1 medico legale 1 neurologo UNANIMI eseguito per 2 volte nell’arco di 6 ORE Oculocefalico OculovestibolareCorneale Fotomotore FaringeoTracheale Elettroencefalogramma Evidenza di assenza di flusso ematico cerebrale + test di apnea PPD 2014
  • 66. TAKE HOME MESSAGES La morte è sempre quella dell’encefalo ed è sempre causata dall’assenza di flusso cerebrale Nel neuroleso ventilato meccanicamente si può avere la cessazione del flusso cerebrale con mantenimento del battito cardiaco quando la pressione endocranica supera quella arteriosa Tale condizione deve interessare l’intero encefalo, perdurare nel tempo ed essere accertata con criteri infallibili In tal caso, anche se il cuore batte e gli organi sono perfusi, si è di fronte a un CADAVERE Non sono i trapianti ad aver «inventato» la morte cerebrale, ma la rianimazione; la morte cerebrale ha reso possibili i trapianti PPD 2016

Notas del editor

  1. PIRIPACCHIO PIRIPICCHIO
  2. In base a queste leggi la diagnosi di morte encefalica si fonda innanzitutto sulla certezza eziopatogenetica, cioè sulla sicurezza delle cause che hanno portato alla morte e comprende poi una componente clinica costituita dalla valutazione dei riflessi del tronco cerebrale e dall’apnea e una componente strumentale costituita dall’eeg; la prima ci consente sostanzialmente di diagnosticare la morte del tronco cerebrale, la seconda la morte degli emisferi: tutte e due insieme quella dell’intero encefalo. Facendo riferimento al titolo della relazione, si potrebbe proporre di eliminare l’eeg e di limitare la diagnosi alla morte del tronco encefalico; questo del resto è quanto avviene già in vari Paesi come l’Inghilterra e la Spagna ed è dal punto di vista scientifico assolutamente corretto in quanto alla morte del tronco cerebrale fa sempre seguito, a distanza di solito di qualche ora, la morte anche degli emisferi.