2. Feedback
È sempre meglio dedicare una decina di
minuti iniziali al chiarimento dei dubbi
riscontrati nella spiegazione vista (o letta) a
casa.
Le domande poste dagli studenti in questo
inizio di lezione possono risultare molto utili
anche agli insegnanti per valutare l'efficacia
delle proprie video lezioni
prof. Marcello Meinero, 2016
3. Attività
Ecco una lista di possibili metodologie da
utilizzare in classe:
1. Cooperative learning
2. Peer education
3. Problem solving
4. Laboratorio
5. Spaced learning
prof. Marcello Meinero, 2016
4. 1. Cooperative learning
Esistono diverse tipologie di attività collaborativa.
L’importante è che possiedano 5 caratteristiche (F.
Tessaro, 2002): Positiva interdipendenza; Responsabilità
individuale; Interazione faccia a faccia; Uso appropriato
delle abilità nella collaborazione; Valutazione del lavoro
Il Jigsaw è la modalità di CL che utilizzo più spesso:
http://www.marcellomeinero.com/che-cos-%C3%A8-il-
jigsaw.html
Un bellissimo video didattico sul Jigsaw:
https://www.youtube.com/watch?v=FTq0TgZ4PDo
prof. Marcello Meinero, 2016
6. 2. Peer Education
La PE aiuta a sviluppare le seguenti skill:
Problem solving: affrontare e risolvere in
modo costruttivo i problemi quotidiani
Pensiero critico e creativo: analizzare la
situazione in modo analitico, esplorare le
possibili alternative, trovare soluzioni originali.
Comunicazione efficace e gestione del
conflitto
prof. Marcello Meinero, 2016
7. Empatia: riconoscere, discriminare e
condividere le emozioni degli altri.
Gestione delle emozioni e dello stress:
riconoscere e regolare le proprie emozioni e
gli stati di tensione.
Efficacia personale: convinzione di poter
organizzare efficacemente una serie di azioni
necessarie a fronteggiare nuove situazioni e
prove.
Efficacia collettiva: sistema di credenze
condivise da un gruppo circa la capacità di
realizzare obiettivi comuni.
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8. 3. Problem Solving
Karl Popper: «la ricerca
scientica consiste nel
risolvere problemi, [...] la
vita è costituita da problemi
da risolvere [...]
apprendere a risolvere
problemi signica
apprendere a vivere [...]».
prof. Marcello Meinero, 2016
9. Negli ultimi tempi sono state elaborati molti
nuovi modelli di problem solving, basati anche
sull’apporto positivo delle nuove tecnologie.
Voglio approfondirne due in particolare:
1. Il Challenge Based Learning:
http://www.marcellomeinero.com/challenge-
based-learning.html
2. Il SOLE Learning:
http://www.voglio10.it/insegnare-storia/517-
sole-learning-un-ambiente-di-
apprendimento-auto-organizzato.html
prof. Marcello Meinero, 2016
10. 4. Laboratorio
La categoria «didattica
laboratoriale» copre un vasto
spettro di attività (i libri di testo
possiedono molto materiale a
proposito).
Prima di essere “ambiente”, il
laboratorio è uno “spazio mentale
attrezzato”.
Il termine laboratorio va inteso in
senso estensivo, come qualsiasi
spazio, fisico, operativo e
concettuale, opportunamente
adattato ed equipaggiato per lo
svolgimento di una specifica attività
formativa. prof. Marcello Meinero, 2016
11. A. Munari (1994) indica alcune caratteristiche
per un laboratorio di epistemologia operativa (=
conoscere attraverso l’azione):
si deve prestare ad una manipolazione
concreta (non bastano i codici linguistici verbale
o simbolico);
deve implicare le operazioni cruciali (devono
essere presenti i passi principali di una
procedura);
non deve avere una soluzione unica (deve
dare la possibilità di scegliere e di decidere);
prof. Marcello Meinero, 2016
12. deve provocare uno “spiazzamento”
cognitivo (deve far scoprire qualcosa di
nuovo, mettendo in crisi le vecchie
conoscenze);
si deve situare ad una giusta distanza (il
nuovo non deve essere né troppo vicino al
conosciuto né troppo distante);
deve comportare diversi livelli di
interpretazione (pluralità dei punti di vista);
deve possedere valenze metaforiche (deve
richiamare esperienze lontane ed
eterogenee);
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13. 5. Spaced Learning
Conosciuto in Italia come «apprendimento
intervallato», nasce dll’applicazione didattica alle
teorie del neuroscienziato americano Douglas
Fields (autore del noto articolo apparso su
Scientific American del 2005 "Making Memories
Stick«).
Douglas Fields ha scoperto che le cellule del
cervello si "accendono" e si collegano tra loro a
seconda di come sono stimolate. Stranamente se
la stimolazione della cellula è continua la
cellula non si "accende”.
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14. Il team di Fields ha verificato che
occorrono 10 minuti di
interruzione fra una
stimolazione e l'altra perché le
cellule “si accendano" e si
determini il percorso di
costruzione della memoria a
lungo termine.
Una lezione di spaced learning è
costituita da tre input di 15-20
minuti separati da due intervalli di
10 minuti, durante i quali si fanno
attività di distrazione, fisiche o
manuali, che staccano
totalmente dai contenuti della
lezione.
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15. 1° input. Presentazione da parte del docente delle
informazioni ritenute essenziali. E' consigliata la
presentazione delle lezioni mediante PowerPoint.
intervallo. Attività di distrazione
2° input. Richiamo degli argomenti chiave, con
un'intensa interazione con gli studenti. Ciò può essere
realizzato usando esempi diversi dello stesso
argomento o facendo completare agli studenti il testo
della presentazione a cui sono state tolte alcune
informazioni.
3° input. Gli studenti devono dimostrare la
comprensione dell'argomento, applicando i dati chiave.
Mentre lavorano l'insegnante si limita a stare tra loro
per verificare come se la cavano.
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