2. Trascrizione fonetica
La trascrizione fonetica internazionale è una forma di scrittura
non ambigua in cui tra segni grafici e suoni sussiste perfetta
biunivocità. Può essere applicata in tutte le lingue del mondo ed
è una rappresentazione economica, priva di ridondanza.
In essa vanno segnalati:
• I suoni geminati (si segnalano con i due punti [:])
[t:] [d:] [k:] [d:z]
• L’accento (con un apostrofo [ˈ] prima della sillaba accentata)
[ˈkane], [lamˈpione], [intimiˈta]
• I fonemi
3. Trascrizione fonetica
Per operare una trascrizione fonetica larga di un testo può essere utile seguire
il seguente procedimento:
1. Epurare il testo dai segni grafici non inerenti alla rappresentazione dei
fonemi (maiuscole, apostrofi, accenti grafici, punteggiatura, …).
2. Segnalare le sillabe accentate [ˈ] e i rafforzamenti consonantici [:].
3. Individuare dittonghi, trittonghi e il grafema “Q” per distinguere le [j] e
le [w] semiconsonanti.
4. Individuare e distinguere, in posizione tonica, le vocali aperte [ɛ] e [ɔ].
5. Sostituire i digrammi e i trigrammi con i rispettivi fonemi (SC [ʃ], GL [ʎ],
GN [ɲ]; CH [k], GH [g]; CI [tʃ], GI [dʒ], QU [kw]).
6. Disambiguare i grafemi che corrispondono a più foni (C, G, S, Z).
4. A, a /a/
B, b /b/
C, c /k/ o /tʃ/
D, d /d/
E, e /e/ o /ɛ/
F, f /f/
G, g /ɡ/ o /dʒ/
H, h -
I, i /i/ o /j/
L, l /l/
M, m /m/
N, n /n/
O, o /o/ o /ɔ/
P, p /p/
Q, q /k(w)/
R, r /r/
S, s /s/ o /z/
T, t /t/
U, u /u/ o /w/
V, v /v/
Z, z /ts/ o /dz/
Alfabeto italiano
• Ad alcuni grafemi
corrispondono più foni.
(sibilo [s] / sbaglio [z])
• La lettera h non ha valore
fonetico, ma solo
diacritico.
• La lettera q è
sovrabbondante perché
ha il medesimo valore
fonetico della lettera c.
• I fonemi /ʃ/, /ʎ/, /ɲ/ non
sono rappresentati da
rispettivi grafemi
nell’alfabeto italiano.
Alfabeto fonetico (IPA)
• È possibile utilizzare i
caratteri IPA su dispositivi
elettronici con particolari
applicazioni di scrittura,
accedendo ad appositi
menù di sistema oppure
copiando i caratteri
direttamente dal sito
http://ipa.typeit.org/full/
5. Trascrizione fonetica
Italiano
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogni lingua devien tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella s'en va sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da ciel in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
Trascrizione IPA
'tanto dʒen'tile e 'tanto o'nɛsta 'pare
la 'dɔnːa 'mia| kwand'elːa al'trui sa'luta|
'kɔɲi 'lingwa de'vjɛn tre'mando 'muta
e li 'ɔkːi no lar'diskon di gwar'dare//
'elːa sen 'va sen'tɛndosi lau'dare|
beniɲa'mente dumil'ta ve'stuta|
e 'par ke 'sia una 'kɔza ve'nuta
da ' tʃɛl in 'tɛrːa a mi'rakol mo'strare//
'mostrasi 'si pja' tʃɛnte a 'ki la 'mira|
ke 'da per li 'ɔkːi una dol'tʃetːsa al 'kɔre|
ke 'ntender no la 'pwɔ ki no la 'prɔva|
e 'par ke de la 'sua 'labːja si 'mɔva
un 'spirito so'ave 'pjɛn da'more|
ke 'va di'tʃɛndo a 'lanima| so'spira//
6. Trascrizione fonetica
Italiano
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e rimirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Trascrizione IPA
'sɛmpre 'karo mi 'fu kwest'ɛrmo 'kɔlːe|
e 'kwesta 'sjɛpe| ke da 'tanta 'parte
del'ːultimo orid'ːzonte il 'gwardo e'sklude//
ma se'dendo e rimi'rando intermi'nati
'spatsi di 'la da 'kwelːa| e sovru'mani
si'lɛntsi| e profon'disːima 'kwjɛte
'io nel pen'sjɛr mi 'fingo| 'ove per 'pɔko
il 'kɔr non si spa'ura// e 'kome il 'vɛnto
'ɔdo stor'mir tra 'kweste 'pjante| 'io 'kwelːo
infi'nito si'lɛntsjo a 'kwesta 'votʃe
'vo kompa'rando| e mi sov'ːjen le'tɛrno|
e le 'mɔrte sta'dʒoni| e la pre'zɛnte
e 'viva| e il 'swɔn di 'lɛi// ko’zi tra 'kwesta
imːensi'ta san'ːega il pen'sjɛr 'mio|
e il naufra'gar 'mɛ 'doltʃe in 'kwesto 'mare//
Notas del editor
La fonologia (o fonematica) è lo studio dei fonemi e si distingue dalla fonetica che è lo studio dei foni.
Si distinguono soprattutto due tipi di rappresentazione, la trascrizione fonetica larga (broad transcription) e la trascrizione fonetica stretta (narrow transcription).
La trascrizione larga è contrassegnata da una forma grafica semplificata, e il numero dei diacritici impiegati è minimo, poiché risponde a esigenze pratiche: è di solito usata in campo linguistico, non solo specificamente fonetico, ad es. nei dizionari, nei lessici, nelle grammatiche o nei manuali di pronuncia.
La trascrizione stretta, per contro, ha lo scopo di evidenziare l’esatta modalità articolatoria con cui è stata prodotta una sequenza fonica (per es. distingue gli allofoni e indica la quantità delle vocali). È usata in ambito strettamente fonetico e fonologico.
Quella che qui si propone è una trascrizione fonetica larga. A seconda delle esigenze di trascrizione, si possono operare trascrizioni fonetiche ancora più precise che segnalino anche la distinzione degli allofoni, la quantità delle vocali, i diversi rafforzamenti fonosintattici, le pause e le tonìe della voce…