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1/2 Gennaio 1996
Cià cià nell’acqua
Stamani, dopo poco essermi svegliato, ho avuto la sensazione
di essere in piedi e di fare cià cià nell’acqua come i miei
nipotini.
Non mi sono visto fuori dal corpo o in altro modo, ho avuto
solo la sensazione di avere i piedi nell’acqua.
Il simbolo è di per sé molto indicativo perché finora la
Sorella acqua non mi ha mai ispirato, nonostante l’abbia
ripetutamente vista.
Traggo da ciò i migliori auspici e ringrazio il Cielo e
particolarmente la Madonna alla quale fui affidato a Trieste (lo
deduco dal fatto di essere stato invitato ad andare a Medjugorje).
Se l’acqua simbolizza l’Energia Divina il 1996 sarà il mio
anno (pensiero positivo) o comunque nel ‘96 ci sarà una svolta
nella mia vita!
6/1/1996
Prevenzione sanitaria
Ho visto un fabbricato bianco ma la pittura era malridotta.
L’ho visto dal retro.
DISEGNO
Potrebbe riferirsi a me perché sono malridotto sotto tutti i
punti di vista. Difficilmente farò un altro check-up completo in
futuro.
Meno male che m’hanno trovato da curare malattie tutt’ora in
fase di prevenzione!
Il non dormire o dormire malissimo per un paio di mesi a causa
della tosse mi ha stressato ed allora giù altre medicine per
combattere lo stress, una delle quali mi debilita (ieri sera l’ho
cambiata).
Poi ho visto un uomo di profilo che mi è parso me stesso con
una strana ferita alla tempia destra. La ferita si era rimarginata
così:
DISEGNO
Era come se questa carne non si fosse bene omogeneizzata con
quella sottostante, come se avessero applicato uno strano
bendaggio a tappini circolari di carne che poi si sono sposati con
la carne sottostante (qualcosa di simile alla chiusura del buco
nel battiscopa che, però, si tappò perfettamente, mentre questa
cicatrice è vistosa); tuttavia è chiusa e perciò spero che dal
punto di vista mentale comincerò a star meglio.
Con le noie delle medicine che mi han sempre fatto male non
vivo come vorrei; faccio solo del mio meglio il quale, però, non è
sufficiente nemmeno per me.
Oggi è il giorno della Befana; a maggior ragione posso sperare
1
che sia finita la parte peggiore del mio non star bene per lo
stress del poco dormire di Settembre, Ottobre e Novembre scorsi.
Voglia Iddio che sia così anche per riprendere il cammino
interrotto.
Prego Maria di Medjugorje, alla quale mi par di essere stato
affidato, di aiutarmi ad uscire presto dal tunnel di tutte queste
grandi o piccoli malanni.
9/1/1996
La felicità terrena
Secondo me Dio ha posto la felicità terrena nelle gioie della
vita semplice: la vita in famiglia, il lavoro, il vivere in pace
ed in simbiosi con l’ambiente in cui si è stati calati.
Questo tipo di felicità non è da tutti, ma è solo per coloro
che osservano le leggi divine vivendo semplicemente, normalmente,
ma a condizione che pensino positivamente e che sappiano pregare
anche in famiglia.
Ma non basta: occorre che essi non critichino gli altri, che
non abbiano desideri smodati o incompatibili con le loro
condizioni economiche, che cerchino il meglio in ognuno ed in ogni
cosa, che siano devoti servitori degli altri, che vivano secondo
la Fede e l’abbiano coltivata dentro di sé insieme alla Speranza,
alla Carità ed alle altre virtù.
Anche un ricco può essere felice se della sua ricchezza riesce
a farne uno strumento di bene per l’ambiente in cui vive.
Anche un re può essere felice in terra se «la sua vita è una
benedizione per i suoi sudditi».
Ecco, secondo me, dove è che Dio ha posto la felicità: nella
vita semplice, nel servizio devoto a tutti nel ruolo che ci è
stato assegnato dalla Vita stessa (ministro od usciere, ad
esempio, il ruolo non ha importanza).
Ma chi di noi cerca così la felicità? Di regola la cerchiamo
altrove.
Sia lode al Cielo.
10/1/1996
Religioni e religione
Chi riesce a vedere il meglio in ognuno ed in ogni cosa non
critica.
Chi riesce a vedere così la Vita, prima o poi incontra la
Santissima Trinità (Dio, Gesù e lo Spirito Santo), ma non
soltanto: in verità incontra tutti coloro che vivono in Cielo, e
prima fra tutti la Madre del Cristo.
Non critica niente e nessuno colui che è intimamente convinto
che tutto è Dio e quindi che tutto è perfetto ai fini evolutivi
delle coscienze. Quindi, anche il caos, anche l’esistenza dei
violenti, anche l’esistenza del Male, anche gli orrori delle
guerre sono strumentali al Bene.
Colui che si trova in tale stato d’essere è Beato oltreché
benedetto da Dio. Scendendo sul piano umano siamo portati alle
critiche, anche perché gli errori che commettiamo a livello di
2
persone, di enti o di associazioni sono molti, ci saltano
addirittura agli occhi ogni giorno.
Ma Beato è colui che non tien conto dell’apparente errore
perché cerca il meglio anche nell’errore.
Anche le religioni - agli occhi dei più - commettono errori;
invece che a quelli dovremmo dirigere la nostra attenzione a
quante cose buone e belle le religioni fanno, e perciò anche a
quante cose belle e buone fanno i religiosi, anche se anch’essi
sono criticabili agli occhi di un uomo normale.
Ma anche le critiche che non dovremmo fare fanno parte della
perfezione del tutto...
E riguardo a preti e suore: prima di criticare togliamo la
trave dai nostri occhi e pensiamo a quanto bene fanno, a quanto
coraggio ed a quanto aiuto hanno dato nel momento del bisogno a
ciascuno di noi.
Prima di criticare costoro ricordiamo che sono sempre in
servizio - anche per noi stessi - in quell’esatto momento che
muoviamo la critica.
Per quanto a noi non sembri, sacerdoti e suore sono, di
regola, senza orari e molti, generosamente, danno tutto di sé
stessi.
Prima di criticare ricordiamo dunque che essi coscientemente o
meno sono sullo stesso piano dei «Massimi che servono i minimi».
Però... non tutti sono così disponibili e amabili come mi
piacerebbe...
28/1/1996
I grappoli d’uva bianca
Dopo molti giorni fuori sintonia ieri sera mi sono leggermente
concentrato ed ho subito visto un piatto bianco con alcuni
grappoli di uva bianca matura.
L’attenzione è stata attratta dalla dimensione dei chicchi,
piccoli (un centimetro circa di diametro) e con il colore giallo
della maturazione.
Dopo due o tre mesi di problemi di salute ho sentito la
mancanza di forze psichiche e fisiche. Siccome l’uva contiene
molto fruttosio forse mi si vuol dire che un po’ di energia
arriverà.
E’ ovvio dire che in questo periodo ho cercato di comprendere
le ragioni del mio stato di non benessere; forse le ho capite, ma
è presto per dirlo.
In estrema sintesi, posso anticipare che mentre dico che mi
accetto come sono, accetto cioè i miei difetti, in realtà invece
non lo faccio e li combatto. Questo è errato; invece devo
accettarmi come sono, anche con gli aspetti di me che non mi
piacciono.
Comunque, il messaggio del simbolo mi sembra incoraggiante;
presto, forse vedrò anche i frutti del mio lavoro introspettivo.
Sia lode a Dio ed al Cristo.
P.S. Qualche giorno fa ho visto un altro simbolo: una tunica
bianca! Ma non l’ho vista bene perché l’Immagine era distorta.
3
4/2/1996
La porta stretta
Dopo tanti giorni di «separazione» stamani mi sono concentrato
senza avere difficoltà.
Ho visto quasi subito che i veli cadevano e... continuavano a
cadere mentre io non riuscivo a fare silenzio dentro di me, finché
ho detto mentalmente che mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di
bello.
Immediatamente dopo l’ultimo velo ho visto la porta stretta di
evangelica memoria, al di là della quale c’era una luce bianca,
intensissima. Ero abbastanza vicino alla porta, completamente
aperta.
DISEGNO
Dalla mia parte il buio, dall’altra la luce. Tra me e la porta
nessun ostacolo visibile, né persone.
Ora vediamo se questa volta riuscirò a passarci e quando.
Oggi ho compreso che le due precedenti possibilità che mi sono
state date le ho fallite.
La prima: quella dell’Amore incondizionato, simbolizzato dalla
teleferica (credo), non sono riuscito a prenderla.
La seconda: quella della piccola apertura nel soffitto, idem;
tantoché, ad un certo punto, vidi l’ultima rampa di scale
distrutta.
Metto a dura prova la pazienza del Cielo, che fortunatamente è
infinita.
Spero di cogliere questa opportunità che il Cielo mi dà e
spero che ciò avvenga presto.
Molto, quasi tutto, in certi casi dipende solo da noi anche se
l’aiuto dello Spirito è determinante.
Ringrazio il Cielo, sia lodato il Cielo.
10/2/1996
Tutto è utile
Da Settembre in poi mi sono sentito male fisicamente e
psichicamente.
Forse ero troppo magro, forse la mia dieta è sbagliata, forse
avevo lavorato troppo nei mesi precedenti nonostante dormissi
male, ma è certo che quella tosse mi ha demolito perché mi ha
impedito di riposare bene la notte.
Per farla breve, si può dire che per un complesso di ragioni
mi sono sentito male ed ho subito uno stress fisico e mentale. Ad
esempio, avevo un nervosismo alle gambe che non mi dava pace.
I medici mi hanno dato le cure giuste perché ora sto meglio ed
ho più energie anche mentali.
4
In un certo senso potrei dire che questi tre/quattro mesi
potrebbero essere cancellati dalla mia vita, tranne sporadici
episodi come la porta stretta che ho visto con la luce che c’era
al di là della stessa porta. Ma sbaglierei, poiché tutto è utile
per capire la via da prendere.
Anche per essere in sintonia con il Cielo ci vogliono energie
ed io ne avevo troppo poche. Tuttavia ho riflettuto sui miei
errori, sulle mie incapacità che ormai conoscete: nemmeno nel 1995
mi sono affidato completamente a Dio come vorrei fare ed ho
continuato a ragionare alla maniera umana.
Le mie piccole sofferenze non sono niente al confronto di
altre, ma per me erano dure da sopportare. Avevo il corpo in
«ebollizione» e così mi sono venute a mente le Immagini di qualche
mese fa, quando ho visto un corpo bianco come se fosse stato messo
in una fornace. Così è stato per me, finché i farmaci hanno fatto
effetto. Prima nemmeno un bagno caldo mi dava duraturo ristoro, né
i massaggi. Anche il morale ne ha sofferto: non lo trovavo più
nemmeno sotto i tacchi delle scarpe.
In questi mesi Chica mi è stata più vicina del solito e mi ha
curato come un bambino.
Di alcuni giorni di questo periodo io non ho neppure un chiaro
ricordo. Mi sto curando ancora, ma le pillole sono in diminuzione,
così come le iniezioni.
I medici Lucarelli e Silvi sono stati molto bravi. Ho dormito
molto, recentemente, e mi sto riprendendo. Anche la Guida di
Eileen Caddy insiste sul riposo e sul sonno; si veda l’8 Febbraio:
«...Il sonno ed il riposo rinnovano lo spirito e lo
rivitalizzano...».
Cercherò di non dimenticarlo.
Spero che le riflessioni di questo periodo mi aiutino a vivere
come vuole il Padre Celeste.
Spero di riprendere la sintonia con il Cielo al più presto
possibile, perché mi manca e ne sono molto dispiaciuto!
Sia lode al Cielo.
14/2/1996
Il sostegno dell’Amore
Ho visto e rivisto in questi ultimi due strani mesi durante i
quali ho cercato di recuperare la mia salute psico-fisica (che è
migliorato assai) un raggio di luce rossa nell’interno dell’occhio
spirituale.
E’ la luce dell’Amore.
Il Padre Celeste ci dà quello di cui abbiamo bisogno: io ho
bisogno di sviluppare l’Amore incondizionato dentro di me e Lui me
lo dà.
Il raggio significa anche: ti sono sempre vicino, sei tu che
non riesci a stare in sintonia con Me perché alla sera caschi dal
sonno o perché non ti sei sentito bene; ho perso cinque chili di
peso e poi dal punto di vista psicofisico mi sono sentito debole.
Insomma ed in breve, sono mesi che sto male, ma cerco di non
buttar via il tempo: rifletto su me stesso, sulla causa mentale
della malattia e così via, ma accetto tutto senza protestare,
5
perché ogni cosa che ci accade accade per il nostro bene.
Sia lode a Dio.
19/2/1996
Non aver paura, confida in Me
Ieri sera ho visto belle e significative Immagini; sarà che mi
sento meglio perché sono ritornato quasi nella forma pre-Settembre
‘95, sarà perché non mi addormento più come un sasso verso le
ventidue, ma da un po’ di sere sto facendo silenzio e guardo
attraverso il mio sistema visivo.
Nei due giorni precedenti questo ho visto luci mai viste che
provenivano da dietro: erano fatte a reticolo; ho visto anche
altre luci e le stelline. La mia è piuttosto tenue (per non dire
quasi spenta).
Sia come sia, improvvisamente ho avuto la sensazione di una
grande quantità d’acqua e poi ho visto un avamporto:
A) una diga foranea alla mia destra (come potrebbe essere
quella del porto di Livorno uscendo verso sud).
B) Al termine della diga si vedeva un’enorme onda mentre
si frangeva sull’acqua.
C) Io ero nell’acqua e nuotavo verso sud, piano piano.
Poi, nuotando a rana nell’acqua bassa, ho visto due grosse
pietre grigio scure senza erbetta come se fossero state appena
buttate nell’acqua. Erano pietre spigolose come appena spaccate in
una cava.
Intanto mi ero avvicinato al termine della diga: vedevo e
sentivo anche di più l’onda di ritorno sulla sinistra del mio
corpo; potevo toccare il fondo.
DISEGNO
Allegato A
Il significato delle Immagini mi pare questo (ma non ne sono
sicuro):
Ti sarà offerta un’altra possibilità (la terza se non mi
sbaglio:
- la prima fu l’Amore - la teleferica;
- la seconda fu la scala incompleta con la strana
serratura nella piccola apertura).
Ora, dovrei avventurarmi nel mare aperto ed agitato superando
quell’onda; anche per un buon nuotatore come mi pare di potermi
definire non è mica facile! Il messaggio mi pare chiaro: non aver
paura, confida in Me.
Cercherò di capire qual’è la prova che devo sostenere e ci
metterò tutta la mia buona volontà, ma questa volta chiedo
espressamente l’aiuto di Gesù, che in precedenza mi ha già aiutato
di Sua iniziativa.
Seconde Immagini:
Ho visto una grossa risma di carta; da sopra (non di lato) la
risma era aperta in modo che al fondo dove i fogli erano uniti ho
visto una matita di un bel colore viola ed un rigo bianco sul
6
fondo dove i fogli si toccavano.
Mi sembra che le Immagini si riferiscano alle cose che scrivo
e mi sembrano di buon auspicio.
DISEGNO
Terze Immagini:
Sempre nell’acqua davanti a me ho visto che l’acqua stessa
aveva un magnifico colore blu deturpato da una chiazza nera (come
petrolio), qua e la.
Mi pare che queste Immagini siano sicuramente collegate alle
prime ed il significato mi pare chiaro:
Le acque del porto sono sporche (tu stesso sei sempre
sporco di materialità); ciò che devi fare è uscire in mare aperto
dove le acque sono pulite. Una volta pulito e purificato potrai
scrivere cose belle come aspiri a fare per renderti utile ai tuoi
fratelli.
Sia lode al Cielo che ha ripreso la sintonia con me.
Grazie infinite.
20/2/1996
La Fede
Le Immagini che ho visto il 19 sera riguardavano la Fede: l’ho
capito bene solo leggendo la meditazione di Eileen Caddy di oggi.
Questa meditazione si può dividere in tre parti:
Nella prima ci insegna «a non aver paura di qualunque cosa
(anche di quel che può accadere in futuro) perché Lui ci precede
sempre per preparare la strada, e questa si svolgerà o manifesterà
in vera perfezione al momento giusto».
Nella seconda parla della Fede e dice che «deve essere forte
come una roccia per essere capaci di vivere questa vita».
Dio dice ad Eileen che «la nostra Fede diventa più forte
quando è messa in pratica e che la Fede non è qualcosa di cui
parlare. Essa è qualcosa da vivere cosicché tutte le anime possano
constatare che essa non è un qualche glorioso stato di vita sulle
nuvole, ma è veramente concreta e reale ed è qualcosa che funziona
per la vita quotidiana. Il Padre Celeste aggiunse ad Eileen che è
praticamente inutile parlare di Fede o leggere qualcosa sulla Fede
se non vivi per la Fede o per mezzo di essa.»
Nella terza Dio fa un esempio chiarissimo: «ciò significa che
tu devi andare nell’acqua alta e nuotare, non semplicemente
sguazzare nel bassofondo con i tuoi piedi sul fondo illudendoti di
saper nuotare; perché non passare all’azione e non vivere ora
questa vita piena e gloriosa?»
Nella scena che ho visto io ero immerso nell’acqua, ma potevo
toccare il fondo con le mani oltre che con i piedi.
La meditazione di Eileen si sposa perfettamente con la
Visione. Ne deriva che io temo ancora la mia complicata situazione
e perciò adotto tutte le misure possibili per volgerla a mio
favore facendo affidamento su me stesso. In tal modo non metto
alla prova le possibilità della Fede e perciò questa non cresce
dentro di me.
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E questi sono due errori in uno.
Primo: prevedere che qualcosa vada storto e fare le
contromosse.
Secondo: far da sé.
Sebbene sia migliorato, perché non mi preoccupo, non sono
ancora maturato nella Fede. Se lo fossi lascerei fare alla Vita
completamente. Invece io continuo a tenere il piede in due staffe:
la prima è quella della Fede concettuale in Dio; la seconda è
quella della vita pratica di continuare a vivere fidando sulle mie
risorse. E’ un vecchio mio vizio duro a morire!
Invece, dovrei semplicemente assecondare la Vita senza
prendere iniziative se non quelle che la Vita stessa mi offre.
Quando la Vita non mi offre alcuno spunto io dovrei
tranquillamente astenermi dal prendere iniziative.
Io so tutto questo, ma continuo a non affidarmi completamente
a Dio. E la mia Anima non è soddisfatta ed è per questo che mi
sono ammalato!
L’esempio dell’uomo che pretende di saper nuotare toccando il
fondo con le sue mani è perfetto per interpretare la scena che ho
visto.
In realtà io ho illimitata fiducia in Dio e nessun argomento
potrebbe convincermi che tutto non sia nelle Sue mani, tuttavia
nella vita quotidiana continuo a fare da me, contando sui doni che
mi sono stati dati (più o meno come a tutti gli altri).
Ne deriva che Dio - che scruta le reni ed i cuori - ha girato
un breve film sulla mia Fede e mi ha detto: Figlio, la tua Fede in
Me è molto scarsa
Però quanto sono strano:
In teoria…
- la mia fiducia in Dio è assoluta;
- faccio affidamento su di Lui totalmente;
- per me è il Tutto-Uno-Assoluto di cui ciascuno di noi è
una piccola parte virtuale;
- io penso e mi sforzo di essere un figlio devoto e
leale.
Tutto ciò nonostante:
In pratica…
Nelle vicende della vita quotidiana continuo a nuotare
toccando il fondo pur essendo capace di nuotare fin sotto l’onda
che frange, guardarla ed al momento giusto tuffarmi alla sua base
per riaffiorare dall’altra parte.
Ed allora, cosa c’è che non va se in teoria so quel che si
deve sapere e voglio metterlo in pratica?
Non lo so ancora esattamente, ma se devo trovare una scusa la
trovo nelle mie abitudini, nella mia indipendenza, nei miei schemi
di pensiero autonomi, duri a scomparire.
Evidentemente non sono ancora riuscito a modificare la
programmazione del mio pensiero pure volendolo fare.
Eppure di lezioni karmiche ne ho avute, tante e dure!
Ed allora come posso fare? Non lo so, salvo che perseverare
cercando di migliorare, ma non so bene come.
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Tuttavia, siccome a Trieste mi fu detto di andare a Medjugorje
io prego la Madonna di farmi la grazia di cambiare la
programmazione della mia mente dimodoché io - d’ora innanzi -
faccia esclusivo affidamento sull’aiuto divino ed abbia fiducia
soltanto in Lui, e non più in me stesso per qualunque faccenda
quotidiana.
Ma come mettere in pratica tutto ciò in una attività
professionale con costi e ricavi? Non lo so!
Per fare un esempio delle mie convinzioni teoriche posso dire
che per me, il mio studio non è mio bensì della Vita (e così vale
per le fabbriche, gli studi e i negozi degli altri). Ne deriva che
prendo tutto con filosofia ed ho cominciato da tempo a lavorare
senza pensare ai frutti del mio lavoro.
Ciononostante è evidente che quel che faccio non è sufficiente
ma, ripeto, non so bene cosa altro fare, anche perché un minimo di
attività professionale per far fronte alle spese dello studio mi
pare che debbo svolgerla.
Oppure è qui che sbaglio?
25/2/1996
Fede in Dio o fiducia in me stesso?
La scena della diga, del mare agitato e dell’onda altissima
sottintende un messaggio spirituale.
Spiritualmente parlando è stata fatta la fotografia dello
stato attuale della mia Fede e si è riscontrato che non è
adeguata, mentre io vorrei che lo fosse. Ci sto pensando provando
da tempo, un paio d’anni mi pare, ma prima - nei precedenti 63
anni meno, forse, i primi venti - io mi ero abituato a far da me
perché Dio si era nascosto dietro i Suoi numerosi doni.
Così, pur coltivando la mia Fede ho vissuto un po’ a modo mio,
così son venuti i tempi duri (o guai come mi fu detto) ed io me li
sono sopportati, quando peggio e quando meglio.
Sotto l’aspetto spirituale non sono contento di me, ma penso e
medito sul come fare a far diventare incrollabile la mia fiducia
nell’Altissimo, come infatti lo è sul piano intellettuale: io non
ho alcun dubbio che tutto dipenda da Dio, che tutto è disciplinato
da forze invisibili in perfetta armonia e che nessuno possa far
nulla che Dio non voglia.
Tutto questo lo so e cerco di lasciar fare senza ostacolare
l’ordine Divino, rimanendo sempre vigile per comprendere ciò che
mi riguarda direttamente. Ci mancherebbe altro, per uno che è
convinto che la Vita è un Tutto-Uno-Assoluto!
Il mio problema è di un altro piano: quello mentale; è qui che
sbaglio, anche se cerco di far bene. E’ qui che mi vengono i dubbi
di varia natura che, di fatto, mi impediscono di affrontare il
problema principale che concettualmente ho superato da anni.
Tutto ciò che un uomo normale può sapere sull’argomento da
diversi punti di vista, secondo diverse religioni io ho cercato di
saperlo, e perciò non ho problemi di alcun genere: teologicamente
parlando io conosco abbastanza l’ordine delle cose della vita
esteriore, e la descrizione logica del Dio della Vita fatta dai
Maestri del Cerchio Firenze 77 nei loro libri la ritengo perfetta.
9
Il Dio di cui parlano è quel Dio che io ho cercato fin da
ragazzo.
E allora, direte voi, dov’è che hai sbagliato sul piano
mentale?
Ho sbagliato, forse, non soltanto per volermela cavare da me,
ma anche sbagliando, sempre forse, nell’individuare i messaggi tra
prove d’amore e prove di Fede. Non dimentichiamoci che io, mentre
ho visto moltissime Immagini, ho sentito pochissime parole. Per
cui, non sempre son sicuro di aver capito bene.
Comunque, questa volta, tra quel poco che ho capito il 19/2/96
e la meditazione di Eileen Caddy del 20 Febbraio, questa volta non
mi posso sbagliare: la grande diga, la grande onda, la risacca ed
io che nuotavo nell’acqua bassa è tutto ben presente ai miei occhi
ed al mio tatto; così come ho presente l’insegnamento divino ad
Eileen: se stai nell’acqua dove tocchi con i piedi non pretendere
di saper nuotare; io toccavo addirittura il fondo sassoso con le
mani!
Questa scena che ho vissuto in un mondo ultraterreno, spostata
sulla Fede vuol dire che non ha Fede assoluta chi ne parla, ne
pensa e ne scrive soltanto. Chi ha veramente Fede vive avendo
fiducia esclusivamente in Dio ed in nient’altro di materiale. Non
ha Fede chi fa affidamento su sé stesso o sugli uomini, sui suoi
risparmi o sul suo lavoro.
Penso che per ogni minuto della nostra vita la fiducia nel
vivere deve essere riposta in Dio, il resto è un di più che Lui
stesso ci ha dato.
Ad esempio, io so nuotare e so come affrontare quell’enorme
onda, alta quanto la diga, ma per farlo non devo aver fiducia
nelle mie nozioni e capacità natatorie. Per andare al di là
dell’onda io devo fare affidamento soltanto sul fatto che Dio è in
me, mi ama e che nel momento in cui mi troverò sotto quell’onda
sarà la Sua mano a farmela superare. Io non devo pensare a come,
in qual punto mi devo avvicinare a quell’enorme massa d’acqua. Io
devo andarle incontro senza preoccupazione alcuna che possa
succedermi qualcosa.
E così è nella vita: io debbo fare quel che ho da fare, quel
che la Vita mi porta, e devo farlo come «Le Sue mani e i Suoi
piedi», senza voler affrettare le cose, senza iniziative personali
che non siano richieste dal flusso della Vita e soprattutto senza
preoccupazione alcuna.
Nella Fede assoluta si trova la soluzione di ogni problema
della vita, ed allora si scoprirà che tutto è stato previsto
affinché nulla ostacoli la vita di chi ha Fede assoluta in Dio.
Ne deriva che non solo queste persone non mancheranno di
nulla, né di salute, né di mezzi né di altro, ma ne avranno anzi
in sovrappiù. Ne deriva - se ho capito bene - che io non devo
pensare a come fare per superare l’onda, visto che lo so, ma devo
essere intimamente convinto che saprò forare perfettamente l’onda
alla sua base ed avrò la forza di superare quelle che troverò
dietro e che ancora non frangono, non per le mie capacità
natatorie, bensì per la mano di Dio che mi porterà in acque calme.
Io devo solo avvicinarmi all’onda e poi fare la mia parte con
«le mie mani ed i miei piedi».
10
Al resto penserà Lui.
Sia lode a Dio.
27/2/1996
La Santissima Trinità all’opera
Nel Luglio dell’anno scorso, in Sardegna, ebbi una Visione:
vidi tre grossi uccelli d’oro volare verso est dove imperversava
ancora la catastrofe o l’ecatombe bosniaca. Compresi allora che la
guerra entrava nella sua fase decisiva.
Da allora iniziarono i trasferimenti biblici di intere
popolazioni da uno stato all’altro di alcuni paesi dell’ex
Jugoslavia (Croazia, Serbia, Bosnia). Quelle popolazioni
continuavano a soffrire per l’abbandono delle loro case, per il
caldo e la mancanza di cibo, ma era pur sempre una soluzione
migliore di quelle adottate fino ad allora dagli uomini con le
armi.
Ogni giorno - seguendo quella odissea alla TV - vedevo la mano
di Dio che interveniva a risolvere quella situazione
ingarbugliata, trovando ad ogni problema la migliore soluzione
possibile. Ed ancora oggi continuo a vedere la Sua mano, mentre i
politici trovano faticosamente - per la malvagità e l’ottusità
degli uomini - soluzioni nuove che consentono una pace o quasi
pace, in un luogo martoriato dai nazionalismi più esasperati (ma
non soltanto).
In quei tre uccelli d’oro io vidi la Santissima Trinità che si
avviava al lavoro per risolvere situazioni divenute irrisolvibili
per l’incapacità degli uomini a far cessare quelle inumane
sofferenze e quei comportamenti più che bestiali.
Sia lode alla Santissima Trinità.
29/2/1996
Dio è sopra tutti, ma Gesù è il Capo della gerarchia
In questi ultimi tempi mi sono convinto di aver commesso un
errore nel ritenere che la Fede non fosse un dono bensì una
conquista, perché in circa due anni non ho fatto progressi
definitivi; tuttavia persevero e ritengo che il
«combattimento» ...non sia ancora perduto.
Qualcosa avrò imparato, ma la programmazione mentale è troppo
dura a morire. Per quanto mi sia applicato debbo concludere che
tendenzialmente continuo a fare da me. Ne deriva che nonostante le
dure scoppole continuo a reagire mentalmente allo stesso modo, e
cioè ad ogni difficoltà cerco di trovare un rimedio da solo. Ne
deriva che mi è difficile mettere alla prova la Fede come
suggerisce la Divina Guida di Eileen Caddy quando le dice di
mettere alla prova la Fede se vuole rafforzarla.
Non è che io non voglia provare a mettere alla prova la Fede,
anzi mi preordino mentalmente a farlo, ma poi non ci riesco, anche
perché i tempi di attesa non sono sempre brevi ed io vivo nel
tempo peggio di molti altri che hanno più pazienza di me, o che
danno meno valore alla puntualità ma un professionista ha scadenze
11
da rispettare, impegni ed obblighi pecuniari. E come una piccola
impresa deve trovare un equilibrio tra entrate ed uscite
Allora stamani ho deciso di chiedere aiuto al Padre Celeste
così come ho sempre fatto: ho fatto silenzio, mi sono concentrato
e Gli ho detto: Padre, da solo non riesco a riprogrammare i miei
schemi mentali ed il mio modo di pensare in modo da fare
affidamento totale soltanto su di te.
Immediatamente dopo è venuta la risposta, che se ne è andata
tanto rapidamente quant’è venuta:
ho visto Gesù dalla cintola in su, indossava una specie di
tunica rosso-celeste-blu, così
DISEGNO
Il rosso acceso era a destra e si soprametteva al celeste-blu
(spiritualità).
La risposta è: devi chiederlo a Gesù, non a me.
Gesù è la Coscienza Cosmica, Colui che regna in questo cosmo
per mandato del Padre Celeste.
Nonostante che abbia visto Gesù per appena un secondo, ho
sentito una strana pace per tutto il giorno, e benché avessi
subito deciso di chiedere a Gesù la stessa Grazia, ho preferito
godermi quella pace (anche perché era tanto che non lo vedevo)
Per tutta la mattinata non ho fatto praticamente niente, per
non perdere quella pace, e nel pomeriggio ho fatto il minimo
indispensabile. Poi alle sette sono andato alla Santa Messa.
Nel giorno seguente (Sabato) ho chiesto la riprogrammazione
della mia mentalità, il dono di una Fede incrollabile ed
illimitata a Gesù ed anche a Sua Madre, alla quale sono stato
affidato (o almeno così mi pare, a Trieste il 5 Luglio dell’anno
scorso), ma solo stamane, Domenica, l’ho chiesto con la necessaria
concentrazione, ma non ho avuto risposta. Tuttavia, non ho dubbi
che la mia richiesta d’aiuto sarà ascoltata.
In proposito ricordo due frasi:
la prima: nessuna richiesta d’aiuto rimane inascoltata
nel cosmo;
la seconda: quando preghi, prega con tutta la tua mente,
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima credendo fermamente
che la tua preghiera sarà ascoltata (Le porte interiori di Eileen
Caddy, 28 Febbraio; Ed. Amrita).
Ricordo ora che è la seconda volta che mi si dice di
rivolgermi a Gesù: la prima volta mi è stato detto il 5/3/95 da
persona a me sovraordinata, forse la mia Guida Spirituale o Angelo
Custode, perché il rapporto tra Dio e noi può conoscerlo - oltre a
noi stessi - il nostro Angelo Custode, Gesù, la Madonna e qualche
Santo maggiore.
Così sia.
7/3/1996
Le fosse
Stamane ho visto un grande prato verde con molte fosse scavate
12
per terra, a misura di bara.
Molte fosse erano aperte sia vicino a me che lontano. Dove non
c’erano fosse c’era il prato senza alcuna lapide, per cui non so
dire se nel prato dovevano essere fatte nuove fosse, oppure se in
quelle già fatte avevano fatto crescere l’erba senza metterci la
lapide.
Tutte e due le ipotesi sono possibili perché noi ci possiamo
identificare soltanto con la nostra coscienza (o anima), non
certamente con il nostro corpo fisico. Il nostro corpo è
costituito di materia, e quando manca ciò che vitalizza la materia
- organizzata sotto forma di corpo fisico - questa ritorna materia
attraverso la decomposizione.
Finora non ho ancora detto la cosa più importante, e cioè:
mentre camminavo in quel cimitero qualcuno, appena dietro di me,
mi aiutava a non cadere nelle fosse.
Il significato può essere:
Veglieremo su di te, dimodo che tu non ridiventi un morto
(spirituale) mentre vivi la tua vita nel pianeta Terra.
Le tombe aperte forse indicano la fine che fanno i peccatori
che perseverano nel peccato.
Allora le Immagini significano:
Noi veglieremo su di te affinché tu non ricada nella
materialità della vita e nell’individualismo.
Sia lode al Cielo.
Ringrazio il Cielo anche per questa assietenza, così
importante per chi vuole salire nel sentiero Spirituale.
11/3/1996
Luce e pace nel Medio Oriente
Ieri sera - dopo tanto tempo - ho cercato di trasmettere Luce
e Pace al Medio Oriente, poiché in questi ultimi giorni sto un po’
meglio.
Non ho potuto farlo a lungo, tuttavia è sempre meglio che
niente.
Il mattino dopo ho visto il volto di una giovane donna (di tre
quarti).
Sia lode a Dio per i miglioramenti della mia salute.
12/3/1996
Ancora Luce e Pace al Medio Oriente
Ieri sera ho ritrasmesso Luce e Pace al Medio Oriente, ma
appena mi sono concentrato ho visto un piccolo Sole dal colore
dell’acciaio per una frazione di secondo.
Sia lode al Cielo.
16/3/1996
Il deserto Spirituale
Ieri sera ho provato a trasmettere Luce e Pace nel Medio
Oriente, ma non ci sono riuscito.
Prima dell’alba mi sono svegliato senza apparente ragione e mi
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sono concentrato: quasi subito mi sono visto in una zona desertica
e lì per lì mi sono sorpreso. Poi, quando le Immagini sono sparite
ho compreso che queste riflettono esattamente la mia attuale
posizione nel sentiero Spirituale.
I miei rapporti con il Cielo sono scarsi anche se fisicamente
mi sento meglio. Le Immagini mi indicano che invece di prendere o
restare sul treno (un’altra scena di qualche mese fa) o camminare
lungo il placido fiume che porta all’oceano (della Coscienza
Assoluta o al mare di quella Cosmica) ho preso una strada
secondaria; così mi sono allontanato dal fiume e mi sono perso nel
deserto.
Sto facendo del mio meglio (che è poco) per ritrovare il
fiume, ma senza l’aiuto del Cielo temo che dovrò soffrire un po’
anche per i miei malanni fisici, segno inequivocabile che la mia
anima o coscienza è scontenta di me.
Sto perdendo altro tempo perché - almeno così mi pare - la mia
Fede non è ancora incrollabile ma io non mi affido costantemente a
Dio, o a Gesù.
Sia lode a Dio e a Gesù.
17/3/1996
La perfezione del Padre
La Perfezione del Padre opera a tutto campo, a molti livelli
ed in ogni più minuto dettaglio, anche per la nostra vita.
Io l’ho citata tante volte con compiacimento, ma non ne avevo
tratto tutte le conseguenze, anche a livello personale.
Io sono persuaso, anzi intimamente convinto (a livello
interiore) che niente accade a caso nella vita, proprio in virtù
di questa Perfezione; essa è un quid immanente, che tutto
abbraccia, tutto controlla, tutto indirizza verso un fine sublime.
Niente mi appare più rassicurante per noi uomini - tranne l’Amore
- di questa Perfezione che io osservo ogni momento, dappertutto,
specialmente in questo periodo di riflessione cui mi sono
confinato cavalcando l’onda delle mie manchevolezze.
Finché sono arrivato ad oggi, quando ho concluso che per noi
uomini comuni il «guaio» che ci causa quella Perfezione benedetta
e provvidenziale è che vuol fare diventare perfetti anche noi,
seppur pian piano, a nostra insaputa.
Ecco dunque che ogni tanto noi ci troviamo di fronte questa
Perfezione così attenta, amorevole, ma implacabile che ci dice
senza parlare: Figliolo è inutile che tu cerchi di svicolare, di
fare a modo tuo. C’è un solo modo di fare le cose: farle
perfettamente, le piccole come le grandi.
Per quanto mi riguarda io son sempre di fronte all’esame della
Fede, che vedo - almeno per me - sotto un duplice aspetto:
- quello di affidarmi o abbandonarmi completamente senza
cercare di risolvere i problemi con i miei mezzi (sotto questo
aspetto ho fatto qualche progresso)
- quello di servirlo anche quando le cose non vanno bene
come dovrebbero.
In questi ultimi tempi è come se mi si dicesse:
Figlio, tu non devi dimenticare mai che devi fare
14
affidamento completo su di me, qualunque sia la tua situazione
sappi che io non defletterò finché non l’avrai imparato.
Anche quando a te sembra di non fare passi innanzi, anche
quando ti fermi sul tuo sentiero Spirituale, tu devi restare in
sintonia con me e devi servirmi al meglio delle tue possibilità,
perché io sono sempre al tuo fianco anche se sei in un deserto.
Ora però sei stato aiutato abbastanza sul piano della Fede, ed
in questo periodo - come ti ho fatto vedere - ti trovi proprio
solo in un deserto; ma in realtà non sei mai solo: Gesù potrà
aiutarti, è a Lui che ti devi rivolgere, così come ti ho fatto
vedere alcuni giorni fa (23/2/96).
Ma sta a te impegnarti perché soltanto così potrai imparare
cos’è la Fede, facendo interamente la tua parte.
Sia lode a Dio ed al Cristo.
27/3/1996
Le Religioni
Mi sono reso conto che è errato pretendere che le religioni
siano diverse da quel che sono, perché hanno natura umana.
L’errore che si commette quando le si vorrebbe migliori è che
togliamo lo sguardo dalle cose splendide che fanno aiutando questo
e quello, per non parlare delle opere missionarie.
Ancora una volta l’insegnamento divino è quello giusto: guarda
soltanto il meglio o il lato migliore.
Ecco come oggi, d’un tratto, mentre ero a Messa, ho concluso
che le grandi religioni sono magnifiche. E le loro diversità, le
loro carenze e via e via d’un tratto sono sparite nella
consapevolezza di questa magnificenza.
Sia lode a Dio, al Cristo e a Sua Madre.
17/4/1996
La scala d’oro
Stamane ho visto un palazzo dentro il quale c’era soltanto una
grande scala d’oro che lo occupava tutto.
La scala era bellissima, ma era rotta a metà; tuttavia, mentre
la guardavo, si è autoriparata perfettamente nel giro di un
secondo.
Queste Immagini hanno a che fare con la mia situazione
spirituale? Queste Immagini mi ricordano quella del battiscopa di
qualche tempo fa.
Forse vuol dire che sono uscito dal deserto? Oppure che ne
uscirò presto?
Sia lode al Cristo al quale ho chiesto aiuto qualche giorno
fa.
DISEGNO
Tutto è Grazia
Mi sono convinto ormai da tempo che da soli non possiamo
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farcela.
Ad esempio, da soli non siamo in grado di modificare i nostri
schemi mentali, e Dio sa se io non ho provato.
Per me la strada del cambiamento è un’altra: è l’abbandono al
Cristo e a Dio.
Quando non si riesce a risolvere una situazione provandoci con
tutte le nostre forze e perseverando anche, che altro ci rimane da
fare? Lasciar fare a chi ha la potenza per farlo.
A noi, miseri tapini, altro non resta da fare (quantomeno a
me).
***
E’ tanto tempo che non medito, non scrivo e penso poco.
Non so bene per quali ragioni, forse perché sono concentrato
su un unico obiettivo, che è anche una speranza solida: essere
ricettivo al seme della Fede, che spero Gesù faccia crescere nel
mio cuore.
Sia lode a Gesù.
18/4/1996
La Meditazione
La meditazione è un viaggio sacro all’interno dell’uomo, ma
non può essere fatto senza l’aiuto di Dio.
25/4/1996
Sono uscito dal deserto
Durante la Santa messa ho sentito quel certo non so che nella
zona del cuore per tutto il tempo.
Era tanto che non mi accadeva, forse comincio veramente ad
uscire dal deserto come mi pare di aver inteso dalle Immagini
della scala d’oro che si è autoriparata.
Sia lode al Cielo.
26/4/1996
Quel certo non so che
Domenica, durante tutta la Messa, ho sentito quel certo non so
che nella zona del cuore. Era molto tempo che non lo sentivo in
continuità.
Poi l’ho sentito nel pomeriggio appena pensavo al Cielo, e
così in questi giorni, e anche oggi. Ciò mi pare significhi che il
periodo di solitudine spirituale nel deserto è finito, e che ciò
che dovevo comprendere - con l’aiuto di Gesù - l’ho compreso:
nella mia mente si sta radicando la Fede in Dio e cioè la
convinzione che nulla si fa senza di Lui, e che in Lui devo aver
fiducia per ogni cosa, riguardi altri o me.
Spero che in me si stia radicando anche la verità che in
Cristo formiamo un unico corpo, così capirò meglio che qualunque
guerra, anche la più lontana, lesiona quella unità, così come
qualunque divisione si compie tra gli uomini anche in materia di
16
Fede.
Sia lode al Cristo.
30/4/1996
La ferita
Stamane ho visto una ferita appena sotto la mammella di un
uomo:
DISEGNO
Ho subito pensato al Crocefisso.
Il sangue usciva dalla ferita e brillava nel buio della notte.
Nessuno di noi può comprendere il dolore di un crocefisso, e
nel caso di Gesù non potrò mai dimenticare il Suo sguardo che
sapeva di stupore, delusione, incomprensione e rimprovero...
Sia benedetto il Suo nome.
1/5/1996
Gesù in Africa
In questi ultimi tempi vedo poco o niente, mentre prima era
sufficiente che mi concentrassi sull’occhio Spirituale per vedere
subito luci ed altre cose.
Da più di un mese prendo un farmaco per fronteggiare
l’allergia primaverile. Questo farmaco mi dà sonnolenza anche di
giorno e concorre ad ostacolare i miei rapporti con il Cielo,
anche se ormai è chiaro che non si muove foglia che Dio non voglia
(anche per chi ha aperto l’occhio Spirituale).
Stanotte il mio stomaco ha fatto le bizze (come fa di solito,
ma di giorno): mi sono svegliato verso l’una e mezza, e ne ho
subito approfittato per pregare e per mandare Pace e Bene al
mondo, e poi al Medio Oriente e all’Africa. Non sono riuscito a
mandare Luce perché nessuno, dal Cielo, mi ha aiutato.
Ho continuato finché ho potuto, poi ho cominciato
improvvisamente a vedere qualcosa nel buio di una notte africana:
ho visto dapprima l’interno di una capanna. Vicino alla
porta c’era il letto di un giovane che si è accorto di una
presenza, perché si è alzato sul braccio sinistro. Ho potuto così
vedere il suo volto alla luce esterna: era il volto di un giovane
molto ammalato, con i grandi occhi bianchi, il sudore era visibile
su quel volto alla luce esterna; non era il volto magro di un
malato di Aids, era ammalato di un’altra malattia.
Seconde Immagini:
la mia consapevolezza ha visto da lontano, sempre nel
buio della notte, un campo da calcio senza un filo d’erba.
Poi, d’un tratto, vicino alla porta ho visto una figura nota,
anche se non potevo vederne i lineamenti a causa della distanza e
del buio.
L’uomo era vestito come spesso l’ho visto, con la testa
ricoperta dal mantello...; si è chinato verso terra e l’ha
17
baciata.
Io «so» che era Gesù, anche se non ne ho visto i lineamenti.
Il gesto indica che Lui sente tutti i dolori dell’Africa e la
ama.
Spero che quel bacio alla terra africana significhi che è
giunto il tempo del destino - o Karma - per una seria e più
intensa attività per quei popoli e quella terra.
Mi sono venuti in mente i tre grandi uccelli d’oro che in
Sardegna vidi volare verso Est, pensai che andassero in Bosnia e
così continuo a pensare perché da allora la guerra ebbe una svolta
e si è fatta la pace: la migliore possibile in quelle condizioni.
Sono molto contento di aver visto queste due scene che
confermano - o almeno così mi pare - che sto uscendo dalla
solitudine del deserto. Durante questo periodo ho riflettuto molto
sulla Fede e sulla mia mentalità, ora mi pare di essere
migliorato, con l’aiuto divino del Cristo.
Sia lode e ringraziamento a Gesù
8/5/1996
Dolcezza e protezione dal Cielo
Stamane una mano, con gesto gentile, ha posato sul mio letto
qualcosa che assomigliava ad una fetta di dolce.
Poi, poco dopo, la mia consapevolezza è uscita di casa mentre
il mio corpo era a letto. Accanto al portoncino c’era un giovane
alto, con i capelli e i baffi neri, magro, il naso affilato e
dritto, mai visto prima. Ho avuto l’impressione che stesse lì a
protezione della mia casa.
Le Immagini riguardavano un piano di esistenza diverso:
l’astrale, penso.
Sul letto nessuna traccia della fetta di dolce, nonostante che
la cercassi con la mano (idem più tardi quando ho acceso la luce).
Nella mattina ho avuto due buone notizie.
Nonostante i miei difetti il Cielo mi è vicino.
Grazie al Cielo.
12/5/1996
Il bellissimo appartamento e la costruzione
Un cappello di spine
Stamane mentre pregavo, ho visto in successione tre stanze di
una casa disabitata.
Ho visto soltanto la parte alta delle stanze: era
perfettamente levigata e pitturata di grigio in diverse tonalità.
Sopra le porte c’era un motivo così:
DISEGNO
anch’esso pitturato con diverse tonalità di grigio.
DISEGNO APPARTAMENTO
18
Mi si è voluto far vedere la parte alta delle pareti. Nelle
altre occasioni la parte alta (ma talvolta la bassa) avevano
bisogno di riparazioni e comunque non erano mai ben pitturate come
questa.
Mi si annuncia, o almeno così mi pare, che presto la mia
mentalità ed i miei schemi di pensiero cambieranno. Forse mi si
vuol anche dire che la casa, ovvero il mio corpo, diventerà presto
degno di ricevere l’Abitatore, ovvero il mio Sé superiore.
Quando ciò accadrà, io sarò un altro uomo, e non vedo l’ora
che ciò accada.
Ringrazio Gesù perché i miglioramenti sono una Sua grazia.
Seconde Immagini:
Ho visto un cappello strano che a prima vista mi è
sembrato una corona di spine.
Non erano spine vegetali, ho capito subito che la corona era
il prodotto di un bravo artigiano, perché era simile ad un
cappello, poi è stata posizionata proprio sopra la mia vista e
così ho potuto vederla meglio.
DISEGNO
Il piccolo cerchio che univa i fili era perfetto.
Mi si annunciano costrizioni e tribolazioni, o almeno così mi
pare d’interpretare queste Immagini.
Siccome il Signore è la Perfezione, sono sicuro che qualunque
siano mi sarà data la forza e la capacità di superarle.
Per tutto il giorno ho sentito quel certo non so che nella
zona del cuore.
Anche in questo caso, dunque, non c’è altro commento da fare
se non: sia lode al Cielo1
.
20/5/1996
L’infinita presenza
Ho visto i volti di molti uomini, ma quello sul quale la mia
consapevolezza o il mio sguardo si è fermato a lungo è quello di
un uomo con barba e capelli brizzolati molto folti e abbondanti.
La barba gli arrivava all’altezza delle spalle.
Ad un certo punto sono tornato indietro proprio su quel volto.
Avevano tutti gli occhi aperti ed erano immobili. Nessuno
aveva l’aureola, erano volti che si potevano vedere per la strada.
Ancora una volta mi viene in mente la zona del mondo astrale
(Cerchio Firenze 77) dove sono i volti di coloro che nasceranno e
diventeranno uomini perché tutto esiste già.
E mi viene a mente - con un po’ di emozione - che tutta la
vita si svolge sotto lo sguardo dell’Infinita Presenza.
Sia lode a Dio.
DISEGNO FACCIA
1
Quanto a costrizioni e tribolazioni, si veda dal giorno 12/13 Giugno in poi.
19
26/5/1996
La nostra mente è sporca come una fogna
I bambini hanno dormito a casa nostra e perciò abbiamo avuto
una notte movimentata. Ci siamo svegliati tutti tardi.
Io mi sono svegliato alle 9,30 circa, più o meno come gli
altri, ma ho fatto finta di dormire per poter pregare in pace.
Ad un certo punto mi sono domandato come poteva essere
possibile vuotare la mia mente di tutte le impurità della
materialità. Pensavo che siccome la mente poteva essere paragonata
ad un contenitore di pensieri, teoricamente esisteva la
possibilità di mettere un tappo di sughero da qualche parte per
farci sgocciolare i pensieri impuri come fossero gocce d’acqua
sporca.
La risposta è venuta subito, perché ho visto una strana doppia
pinza fatta più o meno così:
DISEGNO
Figliolo, non è così facile come tu pensi; ti occorre una
pinza speciale, che tu non hai. Perciò, per ripulire la tua mente
hai bisogno dell’aiuto di Gesù, che ha gli «strumenti» adatti.
Seconde Immagini:
Dopo la pinza ho visto un bottinello aperto sotto i miei
piedi, che conteneva un liquido verdastro.
DISEGNO
Anche le seconde Immagini mi sembrano chiare, e significano
che la sporcizia mentale degli uomini è così tanta che si è dovuto
predisporre apposite fognature.
Ciascuno può rendersi conto che il linguaggio simbolico del
Cielo è di una chiarezza tale da non lasciar dubbi.
Io ho già chiesto al Signore Gesù di aiutarmi a riprogrammare
la mia mentalità (e lo ringrazio per i progressi che ho fatto), ma
ora debbo chiederGli anche di aiutarmi a ripulire la mia mente da
ogni pensiero o schema di pensiero legato alla materialità, e lo
farò quanto prima anche se questa richiesta gliela ho già fatta,
ma senza la necessaria concentrazione ed intensità (Chiara è
saltata sul letto in quel momento).
Sono andato alla Santa Messa durante la quale, alla minima
concentrazione, ho visto tante stelline nel mio occhio sinistro.
Le ho viste a gruppi di tre-quattro-cinque, a volte in alto, a
sinistra, a destra, al centro, in basso e più volte.
A me pare si possa dire che il messaggio sia questo:
Siete circondati dallo Spirito, ogni stellina rappresenta
i vostri fratelli, quelli che hai visto sono coloro che hanno i
tuoi stessi obiettivi, il tuo modo di essere in questo tempo della
20
tua vita; oppure ogni stellina rappresenta moglie, figli e nipoti.
Tutto il giorno sono stato in un particolare stato di pace che
conservo anche adesso.
Grazie e sia lode al Cielo.
27/5/1996
La luce d’oro
Il nuovo schermo non è ancora a punto, anche se è tanto tempo
che talvolta lo vedo.
E’ fatto a scacchiera con i quadratini neri e gli altri
bianchi, sono luminosi; proviene da dietro il mio sguardo e si
ferma a meno della metà del mio campo visivo, sia a sinistra che a
destra. Non so se deve arrivare fin lì, oppure se deve avanzare
fino ad occupare tutto il mio sguardo come gli altri schermi.
Ho visto lontano, come altre volte anche se non l’ho scritto,
una piccolissima figura alta un paio di centimetri all’interno di
una luce d’oro fatta a uovo.
Io sono sicuro che è Gesù, perché nessun altro essere ha una
Luce così, ma non posso asserirlo perché è troppo piccolo e troppo
lontano per le mie capacità visive.
Mi viene in mente che il sangue non mi pulsa più nelle
orecchie e che, forse, non lo vedo proprio perché mi manca
energia. Forse dovrei inalare ossigeno.
Se me lo ricorderò, la prossima volta inalerò ossigeno (dirlo
ora è facile, farlo quando accade è più difficile o è improbabile
che me lo ricordi)
Sia lode a Gesù, al quale ora mi rivolgo frequentemente per le
mie necessità spirituali.
28/5/1996
Il nuovo schermo
Ieri sera non avevo sonno, ho avuto perciò il tempo di
leggere, pregare, meditare e inviare Pace e Bene al mondo.
Poi mi è venuto in mente il nuovo schermo, e così mi sono
domandato se resterà dov’è o coprirà l’intera mia vista.
Immediatamente dopo è arrivata la risposta:
questa volta lo schermo è sceso dall’alto sfrigolando
leggermente, come fanno i fili della luce contro i metalli.
Si è fermato abbastanza in alto con i suoi quadratini di luce
bianca e neri.
Mi pare di poter ora dire che il nuovo schermo, anche se viene
in modo insolito, coprirà completamente l’occhio Spirituale, e mi
consentirà di vedere in un nuovo piano di esistenza. Forse, quando
sarà completato, arriverò bene a vedere Immagini come quella di
ieri (indubbiamente era Gesù, perché solo Lui emana una aureola
d’oro così vasta).
Sia lode e grazie al Cielo.
21
3/6/1996
Ancora il nuovo schermo
Ho visto lo schermo davanti a me, ma non perfettamente ed
ancora un po’ lontano. Ho visto sfrigolio di energie mentre calava
giù.
Sia lode al Cielo.
4/6/1996
Anime
Senza concentrazione, prima di addormentarmi e di meditare, ho
cominciato a vedere i veli di luce bianca che scendevano l’uno
dopo l’altro. Poi, lontano lontano, ho visto un cielo pieno pieno
di stelline tutte uguali, l’una quasi accanto all’altra.
Il cielo e le stelline non erano troppo luminosi. Erano Anime.
Quale piano di esistenza ho visto?
Forse un piano inferiore dello Spirito?
Sia lode a Dio.
5/6/1996
Stanotte mi sono svegliato alle tre per il mal di testa
causato dal nuovo farmaco per il cuore, e mentre ero leggermente
concentrato sull’occhio Spirituale ho visto, senza alcun velo, ma
soltanto sulla parte sinistra, una porzione del nuovo schermo
colorata di un bellissimo colore viola che sovrastava anche il
nero dei quadratini.
Ho visto questo nuovo schermo come se fosse un drappo di
stoffa che calava dall’alto; intravedevo sotto lo splendido colore
viola, più lucente nei quadrettini bianchi, anche quelli neri
coperti da quel colore viola.
DISEGNO
Nell’Aldilà che vedo tutto è bellissimo.
Forse quel drappo assomiglia ad una tenda tirata, se così
fosse starebbe a significare che il nuovo schermo mi aprirà la
vista su di un nuovo piano d’esistenza, e siccome il colore della
tenda è viola, ciò significa che dovrebbe essere il piano
spirituale. Ciò confermerebbe l’ipotesi che ho fatto ieri. Ma,
forse è meglio, rappresenta ciò che sta avvenendo in me: una
metamorfosi, completata la quale sarò obbediente e sottomesso (si
veda S. Foglia, I simboli del sogno, pag 76; Ed. Newton).
Sia lode al Cielo.
P.S. La mia salute è tutt’altro che buona: finita la tosse ed
i problemi che mi ha causato poi (senza dimenticare quelli
precedenti alle gambe ed alle ginocchia), ora c’è un aggravamento
della circolazione coronarica, segno evidente che in amore sono
molto scarso.
22
7/6/1996
Metamorfosi
In questi ultimi mesi mi sono andato convincendo che, malattie
a parte, mi ero rifermato nel sentiero Spirituale - come le
Immagini del deserto mi indicavano - nonostante le mie riflessioni
sul piano della Fede e mentale mi sembrassero proficue.
Ma si è trattato di una fermata provvisoria, naturalmente per
Grazia Divina, perché ho visto un nuovo cielo ripieno di stelline
e poi una tenda viola aperta, dalla quale ho dedotto che mi era
stato consentito di vedere un altro piano della Vita, dove gli
esseri - così come sui raggi puntiformi del sole - sono tutti
uguali.
Il viola indica metamorfosi, e quindi il messaggio era molto
positivo: figlio, cambierai presto, in meglio naturalmente.
Le stelline erano simili e ciò conferma che il Padre ci ama
tutti dello stesso Amore Divino.
Sia lode al Padre.
Pisa, 8 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica
Energia
Ho visto un secchio blu sbocconcellato ripieno d’acqua.
L’acqua dovrebbe simboleggiare l’energia.
Nel secchio sbocconcellato mi posso riconoscere, ma quanto ad
energia è scarsa (da parecchio tempo).
Spero che sia un augurio.
Grazie in ogni caso al Cielo.
Pisa, 11 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica
Ho visto un secchio bianco, nuovo e ripieno a metà, ma prima
ancora ho visto acqua a terra in un bagno.
Anche in questo caso penso che il riferimento all’energia sia
corretto: ne ho persa, anzi ne perderò, la metà.
Domani mi diranno i risultati della coronografia. Non credo
che saranno molto buoni, anche se chi me l’ha fatta ha detto che
il mio cuore ha una buona motilità.
«Que serà, serà!»
In ogni caso sono tranquillo, grazie al Cielo!
Pisa, 12/13 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica
“ Nelle Tue mani affido il io Spirito “
Oggi, ho pensato ai diversi rischi di un intervento chirurgico
al cuore, ma mi sentivo tranquillo ho avuto un momento di timore
solo quando mi hanno detto che il dr. Marzullo stava cercando di
parlarmi con urgenza.
L’ho superato subito rivolgendomi rapidamente al Padre
23
Celeste, dicendoGli:
«Nelle Tue mani affido il mio Spirito».
Ho riacquistato quasi immediatamente la mia serenità.
Alla sera ho pregato tranquillamente come gli altri giorni.
Alle sei del giorno dopo mi sono svegliato quando l’infermiere
ha acceso la luce della stanza. Subito dopo ho visto un piccolo
ritratto di Gesù, a mezzo busto: aveva il mantello incrociato, a
destra era rosso ed a sinistra era blu.
Il ritratto era in un piccolo cassetto di legno vecchio stile.
Mi è venuto alla mente il cassetto di un vecchio comodino, ed
allora ho capito il messaggio del Padre Celeste: Gesù ti sarà
vicino.
Più tardi mi sono accorto che una grande pace era scesa nella
mia mente e nel mio cuore; era una pace nuova per me, perché non
pensavo né ai momenti passati né al futuro: stavo vivendo l’ora,
anzi il momento presente, come se non fosse quello antecedente
l’annuncio - per me ormai certo - che avrei dovuto operarmi.
Ero più che sereno, quasi che l’ospedale fosse la mia casa e
come se non si trattasse di fare a me stesso un’operazione
chirurgica al cuore.
Potenza della Fede e dell’aiuto che il Padre, il Figlio e lo
Spirito Santo possono darci.
Intanto passavano le ore del primo mattino ed io stavo
scherzando con i miei due amabili compagni di camera, un pisano di
cui non ricordo il nome e Remo Stefanini di Saline di Volterra.
Quando entrarono i medici stavo ancora sorridendo ed ho
continuato senza accorgermene a sorridere anche quando il dr.
Marzullo mi spiegava succintamente l’intervento che mi avrebbero
fatto dopo un paio di giorni.
Probabilmente i tre medici che erano intorno al mio letto mi
hanno preso per scemo, ma il mio stato era diverso: ero pervaso da
una pace non umana e perciò non mia. Nel primo pomeriggio mi hanno
trasferito a Cisanello, nel reparto di cardiochirurgia, e due
infermiere hanno cominciato a prepararmi verso le diciotto, poi mi
hanno dato un sonnifero.2
Sia lode e gratitudine al Padre e al Figlio.
Pisa, 13 Giugno 1996
Discrezione
Virtù, capacità, salute, ricchezza, pazienza, pace e qualunque
altro dono deve essere vissuto con discrezione, così come il Padre
Celeste ed il Suo Spirito Santo predispongono tutto per noi nel
più perfetto silenzio.
Sia lode a Dio.
Pisa, 21 Giugno 1996
L’operazione
Sono stato operato al cuore d’urgenza e dopo appena sei
giorni, visto che tutto era regolare, mi hanno trasferito a
Fisiologia Clinica al Santa Chiara, perché a Cisanello dovevano
2
Si veda l’avvertimento del 12/5/1996
24
liberare il mio letto per un altro paziente.
Resterò a Pisa per tre o quattro giorni, poi mi manderanno a
Volterra per un periodo di riabilitazione
La Pace di Gesù è ancora con me, ed a parte la debolezza e i
dolori alle costole, tutto va molto bene.
A Cisanello ho dormito quasi ininterrottamente per tre giorni
(il 14, il 15 e il 16); dell’operazione non ricordo nulla e non ho
neppure visto la sala operatoria. Mi ricordo soltanto di aver
visto il mio compagno di camera in terapia intensiva, poi mi sono
addormentato per risvegliarmi il giorno dopo in camera mia,
dopodiché mi sono riaddormentato. Dei giorni 15 e 16 ricordo
qualcosa solo se Chica, Rosy e Dony me lo fanno rivenire in mente.
Tutte e tre sono state a Cisanello dalle sei del mattino alla
sera, e nelle ore consentite stavano con me. Anche Franco e
Claudio sono venuti una o due volte a trovarmi.
Anche questa è una dimostrazione di quanto io sia benedetto.
Che altro dire di questi giorni non lo so, tranne che devo
rendere grazie al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.
Pisa, 23 Giugno 1996
L’Eucarestia
Alle sette il Frate Francescano di Fisiologia Clinica - di cui
non ricordo il nome - mi ha portato l’Eucarestia a letto.
Mi sono molto commosso. I miei occhi erano pieni di lacrime,
ma mi sentivo leggero leggero.
Sia lode a Gesù.
Volterra, 1 Luglio 1996
L’uva
Ho visto una pigna d’uva con chicchi molto grossi color giallo
oro.
Cosa significa?
L’uva ha a che fare con il tralcio, ed il tralcio con la Vite,
cioè Gesù. L’uva è molto buona e dà anche energia sotto forma di
zucchero.
Forse significa che avrò energia amore, la più potente che ci
sia, perché mi pare che il giallo oro simboleggi la Divinità.
Sia lode al Cielo.
Volterra, 5 Luglio 1996
Rosy parla a Chica
Ho visto Nicla e Rosy da lontano, ai margini di un bosco.
Erano accanto ad un grosso albero. Rosy, mentre toccava la
corteccia diceva qualcosa a sua madre.
Nonostante la distanza io vedevo benissimo i solchi irregolari
sulla scorza dell’albero.
Forse Rosy, tranquillizzava Chica, di natura molto ansiosa. E’
probabile che le dicesse che ormai ero fuori pericolo (loro erano
fuori dal bosco); la corteccia può corrispondere all’età ed il
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tronco alla forza. Forse Rosy aggiungeva: babbo è forte, se la
caverà.
Non capisco di quale scena si tratti.
DISEGNO
Volterra, 6 Luglio 1996
L’aiuto materno
Ho visto una immagine stilizzata della Madonna in bianco e
nero.
Poi, ho visto un rivolo di sangue sulla gamba sinistra (mentre
la safena mi è stata tolta dalla gamba destra).
Non so cosa voglia dire, tranne che perdita di energie e aiuto
della Madonna.
Sia lode, in ogni caso, a Maria.
Volterra, 7 Luglio 1996
Energie
Indossavo una maglietta bianca.
La maglia era macchiata di sangue in più punti. La macchia più
grande corrispondeva al cuore, un’altra grande al plesso solare.
Il significato può essere legato all’operazione chirurgica che
ho subito il 14 Giugno, ma non lo comprendo.
Forse vuol dire che ora il sangue scorre bene in tutto il
petto, ma non credo. Può voler dire che ho perso molte energie, ed
è vero.
DISEGNO
Volterra, 10 Luglio 1996
La grazia della Croce
Ho visto una croce, e sotto, sulla destra, un’altra cosa che
non sono riuscito a vedere bene poiché la mia attenzione si è
rivolta alla croce bianca in alto alla mia sinistra.
DISEGNO
Forse mi si ricorda di meditare sulla croce, come insegna la
Madonna a Medjugorje, poiché da questa meditazione derivano
grazie.
Sia lode a Dio ed al Cristo
Volterra, 11 Luglio 1996
L’Uva e la Vita in Cristo
Ho visto di nuovo l’uva: questa volta era una piccola pigna di
color viola.
L’uva è il frutto della Vita in Cristo.
Quindi le Immagini dell’uva hanno a che fare con la vita nello
Spirito: infatti l’uva è la madre del vino, il vino contiene
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alcool che è Spirito di qualità terrena; ma l’uva dà anche energia
sottoforma di zucchero.
Il colore viola rappresenta la trasformazione, e perciò l’uva
viola significa che avrò le energie spirituali che mi serviranno a
trasmutare il mio essere carnale in un essere spirituale.
Forse questa è l’interpretazione corretta.
Sia lode al Cielo.
Livorno, 14 Luglio 1996
Gesù e la Luce d’Oro
Al risveglio ho visto, quasi subito, una fila di persone con
una tunica bianca, addossate ad un muro.
Erano tutti giovani, circa una decina. L’ultimo era Gesù, ed
era leggermente discosto dal muro. Indossava una tunica rossa, ma
nel petto aveva una Luce d’oro raggiante, che ridondava dal petto.
DISEGNO
Immagine stupenda, addirittura sconvolgente.
Grazie, Gesù, per il tuo aiuto ed incoraggiamento. Ne ho
bisogno, nonostante cominci a star proprio bene.
Sia lode al Salvatore che oltre ad aiutare la nostra anima
aiuta anche il nostro corpo fisico.
Volterra, 17 Luglio 1996
Il Pentacolo
Ho visto un pentacolo ridondante d’oro: è una stella a cinque
punte con poteri magici.
Poi ho visto anche uva bianca, ma non una pigna piccola o
grande.
Erano chicchi d’uva posti su esili rami come se fossero
albicocche o susine o altri tipi di frutta, che possono essere
vicini a due o a tre. Nelle Immagini, però, i chicchi erano uno
per uno.
DISEGNO
Ringrazio il Cielo per la protezione e le Energie che mi darà.
Ne ho bisogno!
Volterra, 25 Luglio 1996
Lo spazzolino
Ho visto una scatola di un color viola brillante.
Dentro la scatola c’era uno spazzolino da denti ed un altro
oggetto incartato in un foglio marrone, ma non ho capito cosa
c’era dentro.
Quale significato hanno queste Immagini? Forse si riferiscono
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alla mia trasmutazione, ma in ogni caso ringrazio il Cielo.
Volterra, 26 Luglio 1996
Il nuovo schermo
Ho visto un po’ sfuocato il nuovo schermo fatto a dama con i
quadratini bianchi e neri; il Cielo sta continuando a fare le
prove.
DISEGNO
Spero di vederci qualcosa di bello.
Sia lode al Cielo.
31/7/1996
Sto per iniziare un’altra tappa
Stamane ho visto una catena di montagne lontane che si
stagliava contro un cielo blu intenso; forse mi si annuncia
un’altra tappa nel mio sentiero Spirituale.
Finalmente!
Sia lode a Dio ed a Gesù.
8/8/1996
Energie
Stamane ho visto una stanza con un pavimento tipo clinker, nel
centro c’era un tombino di metallo assai elaborato, bello direi.
Stranamente, vincendo la legge della gravità, da uno dei buchi
usciva un rivolo d’acqua chiara.
DISEGNO
Forse vuol significare che presto mi torneranno le energie che
tuttora mi mancano. Anche le visite mi stancano.
Sia lode a Gesù.
9/8/1996
Fede e abbandono
Sono riandato con la memoria ai due giorni precedenti
l’operazione, ed alla calma della mente e del cuore che calò su di
me dopo essermi rimesso al Padre Celeste ed aver visto il
quadretto di Gesù nel piccolo cassetto.
Nessuna preoccupazione e nessun timore sfiorarono la mia
mente; ero perfettamente tranquillo come se l’operazione al cuore
non mi riguardasse (ed ora che mi sono ristabilito mi sembra così
lontana).
Non chiesi alcuna informazione ai due medici che
m’interrogavano sul mio passato clinico, né sulla pericolosità, né
sulla durata dell’intervento, né su altro. Mi limitai a rispondere
alle loro domande.
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Ho riflettuto molto in questi due mesi (o quasi) sulla Fede,
sull’abbandono e sull’accettazione delle vicende della vita:
- quanto alla Fede, mi pare che sia in crescita.
- quanto all’abbandono ed al lasciar fare alla Vita,
idem, anzi meglio e così per l’accettazione.
Non dimenticherò mai la calma che si è impadronita di me in
quei due giorni e la sicurezza che tutto sarebbe andato bene
perché Gesù mi sarebbe stato vicino.
E così è stato: tutto si è svolto perfettamente, anche la
riabilitazione a Volterra. Da qualche giorno mi considero in
ferie.
Rendo grazie a Dio, a Gesù ed alla Madonna, ma anche agli
Angeli preposti alle varie fasi dell’operazione: sia lode al
Cielo, insomma!
14/8/1996
Tutto esiste già
Stamane ho visto la mia testa con qualche capello in meno di
quelli che ho ora.
Poi, la testa ha roteato all’indietro mostrando il mio volto
con gli occhi chiusi, un po’ più invecchiato.
E’ la conferma che tutto esiste già nell’eterno presente.
18/8/1996
La Luce e l’Angelo
Mi sono svegliato nel cuore della notte.
Il sangue pulsava forte nelle orecchie avendo gli avambracci
stretti ed incrociati sul petto.
Ho visto due finestre ripiene di detriti fino in cima come se
fossero quelle di una casa distrutta da un bombardamento o da un
terremoto devastante. Alcuni pezzi di legno fuoriuscivano dai
detriti
Mi hanno ricordato subito le finestre che ho visto durante la
guerra. quel che mi è apparso strano è che le finestre, pur
essendo l’una accanto all’altra, erano completamente diverse: una
era rettangolare e con un’inferriata di ferro, l’altra - quella di
destra - era ad arco ed aveva le persiane.
Gli infissi delle due finestre erano chiusi, ma in parte
sfondati dai pezzi di detriti (specialmente della finestra di
destra), così come erano sfondate le stecche della persiana di
quest’ultima.
L’infisso della finestra di sinistra aveva un colore un po’
scuro, mentre quelli della finestra di destra erano pitturati di
bianco; in quest’ultima si vedevano meglio i pezzi di legno o i
detriti che fuoriuscivano dalle stecche.
Non ho visto altro, né ho sentito voci.
Lì per lì non ho capito che cosa potessero significare e
perché la stessa casa avesse finestre così diverse l’una
dall’altra. Poi ho capito, oppure intuito: le due finestre
rappresentavano i miei corpi astrale e mentale, e a quel punto ho
cominciato a preoccuparmi.
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Com’è possibile che tutto ciò che ho imparato in questa vita e
tutto il lavoro interiore che ho fatto per conoscere me stesso sia
andato perduto se per misericordia divina nessuno torna mai
indietro sul sentiero spirituale (e, forse, specialmente quelli
che si impegnano come ho cercato di fare io)?
A questo punto mi sono alzato per andare nel bagno. Quando
silenziosamente mi sono di nuovo sdraiato sul letto, ho visto
sopra di me una apertura quadrata simile alle botole per andare in
soffitta. Al di là c’era una Luce bianca e luminosa: un Angelo
(l’ho intuito) si teneva da una parte come per farmi ben vedere la
bellezza della Luce e cosa sarebbe sorto su quelle rovine.
Poi l’Essere angelico ha attraversato la botola e l’Immagine è
sparita.
Di nuovo non ho capito o intuito subito il significato delle
Immagini. Poi ne ho dedotto che la mia prossima tappa sarà: sarai
illuminato dalla Luce ed i tuoi corpi astrale e mentale saranno
ricostruiti.
Infine, un Angelo mi aiuterà a fare un salto di qualità: la
mia mente ed il mio corpo astrale (o dei desideri) saranno
illuminati dalla Luce!
Ecco quale dovrebbe essere il significato dell’impegno
annunciatomi dalla catena montuosa di alcuni giorni fa.
Ringrazio Dio, Gesù, la Madonna e l’Angelo che mi aiuterà.
18/8/1996
Spirito
Io lo seguo tra un elettrone e l’altro dei mobili e degli
oggetti del salotto. Lo cerco nel bicchiere e nell’acqua, nei
raggi del sole che entrano tra le stecche dell’avvolgibile.
Poi esco a cavallo di un raggio di sole e mi perdo nello
spazio di questo universo finito. Ciononostante, e tanto pensare,
tante letture e tanto guardare non mi aiutano a forare il velo che
mi divide dall’Infinito.
Ora mi confondo con tutto ciò che è intorno a me, tutto è
immobile fuori e dentro di me, tra un elettrone ed un altro.
Ieri e domani sono parole prive di significato quando cerco il
Padre nelle piccole cose, anche in quelle al di là degli atomi
degli oggetti o mentre cavalco un raggio di sole.
Io so che non è lì, pur essendovi, ma mi diverto a cercarlo
ovunque anche oltre la Bellezza dell’arcobaleno, del bosco o del
fiore pur sapendo che non posso andare Aldilà finché Lui non lo
vorrà, come ho già fatto più volte con la Sua Grazia tanto grande
che non riesco a capire.
Tuttavia, non si può trovare il Padre senza la presenza e la
potenza del Figlio: Loro sono una Cosa sola, uno dei tanti
miracoli della Vita.
Due Esseri sono una Cosa Sola pur restando sé stessi!
L’Amore del Padre è tanto grande e Lui è anche tanto giusto
che riserva lo stesso privilegio ad ognuno dei Suoi figli, purché
si cerchi di meritarlo con tutta la nostra buona volontà. Infatti,
ciascuno di noi è destinato ad essere una cosa sola con Loro, dopo
essere stati una cosa sola con i nostri sovraordinati nella
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Gerarchia degli esseri.
Ad ogni tappa si avvera un prodigio, ad esempio si diventa una
sola cosa con un giusto e poi con un Beato ed ancora con un Santo,
pur rimanendo ogni volta (ovvero ad ogni fusione di coscienze) noi
stessi come mai prima di allora. Anche quando, prima la Madonna,
poi Gesù e poi il Padre, ci faranno la Grazia di accoglierci in
Loro, ognuno rimarrà sé stesso anche allora.
Qualcuno potrebbe dirmi, se così è, se lo sai, perché cerchi
Dio nelle piccole cose e nelle creature della vita anche subumane?
Perché so che Lui è anche lì, pur essendo oltre per effetto della
trascendenza.
Sia lode a Dio che ci dà questa meravigliosa vita e queste
incredibili mete.
29/8/1996
Chica, mi viene incontro
Ho visto Nicla, con un vestito a fiori, che veniva verso di
me, sorridendo con il suo bel sorriso.
Purtroppo camminava zoppicando, ma veniva avanti, e questo è
ciò che importa veramente.
Dovrebbe essere una scena già vissuta di qualche mese fa,
quando aveva dolori ad un ginocchio, ma dovrebbe significare che
stava facendo fatica a condividere il mio modo di pensare e di
sentire. Anch'io, del resto, sono anni che cerco di crescere e
spesso non soltanto zoppico, ma mi siedo o mi sdraio per terra.
Così voglia il Signore che sia.
***
Dio è tanto attraente quanto inafferrabile, e lo stesso si può
dire della Bellezza.
31/8/1996
L’Angelo Custode
Stanotte Chica mi ha svegliato ed io ho cercato di
riaddormentarmi, ma senza riuscirci perché lei insisteva a tenere
il suo braccio sulle mie costole non ancora guarite.
D’un tratto - e senza alcuna mia partecipazione - ho visto una
immagine sfocata e che vedevo doppia: era così, una specie di
medaglione raddoppiato
DISEGNO
Poi l’Immagine è stata sostituita da un’altra, ma ancora io
l’ho vista male perché era sempre doppia.
DISEGNO
Finalmente una terza immagine e questa volta nitida: un
medaglione d’oro massiccio con il volto di un angelo adulto.
Significa, forse, che d’ora innanzi un Angelo mi starà vicino,
tanto vicino quanto una medaglia sul petto. Ma non credo:
significa piuttosto che da tempo non sono più consapevole della
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vicinanza e dell’assistenza continua che mi dà l’Angelo Custode.
Io so che ho bisogno di aiuto per superare gli esami che trovo
sul sentiero Spirituale, ed il Signore o Gesù ora mi ricordano che
il mio Angelo Custode mi assiste continuamente nonostante io non
me ne renda ben conto come quando ero giovane.
La terza immagine significa: figlio, riprendi coscienza del
tuo Angelo Custode!
Sia lode al Cielo che ringrazio di tutto cuore.
4/9/1996
Il bivio e la scelta
Stanotte mi sono svegliato per la fortissima luce interiore,
ed ho sentito il ritmo del sangue nelle orecchie: era stranamente
blando.
Ho appena intravisto lo schermo, diverso dall’ultimo: mi è
sembrato fatto a gocce, perfettamente allineate una accanto
all’altra, una sotto l’altra, come gli altri simboli dei
precedenti schermi.
Era un giorno luminosissimo, poi ho visto sotto di me una
foresta di un verde splendente, mentre la mia consapevolezza ha
cominciato a scendere una strada larga, asfaltata e con molte
curve.
La strada correva in mezzo agli alberi alti, belli, di un
verde luminoso, mentre scendevo a valle.
D’un tratto mi sono fermato: sulla destra c’era una larga
strada sterrata di montagna che scendeva in mezzo al bosco; mi
sono trattenuto ad osservarla: era in leggera discesa ma sembrava
- a circa 100 metri di distanza - diventare molto ripida, tantoché
spariva al mio sguardo.
Il messaggio mi sembra chiaro: hai superato la catena di
montagne che hai visto poco tempo fa, hai iniziato la discesa, ma
ora ti trovi di fronte ad un bivio: puoi continuare a scendere
comodamente a valle sulla strada asfaltata piena di curve (la via
dell’uomo), oppure puoi scegliere la strada dritta, ma che
presenta qualche difficoltà.
DISEGNO
Sia lode a Dio ed al Cristo, ringrazio anche l’Angelo che mi è
stato vicino in questi ultimi giorni.
Quale strada scegliere?
D’istinto mi rispondo: quella sterrata perché è quella dritta,
ma sarà più difficile percorrerla; l’Angelo mi aiuterà, ma io
dovrò fare del mio meglio.
Seconde Immagini:
Ho visto, sulla mia sinistra, una copia del Tirreno, ma
non riuscivo a leggerla. Ciononostante ho intuito che era la copia
del 22 Settembre (fra 18 giorni); poi ho visto una seconda copia
che è comparsa a fianco della prima, sulla destra. Ho subito
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pensato che fosse il Tirreno del 23 Settembre, ma l’intuizione mi
diceva che si trattava invece del Tirreno del giorno dopo ancora,
il 24 Settembre.
I giornali erano posti così, all’altezza più o meno del mio
sguardo:
DISEGNO
Vedevo a malapena le lettere dei due titoli, ma non sono
riuscito a leggerli.
Che succederà Lunedì 23 Settembre? Uno sciopero dei giornali?
O che altro?
In altre occasioni mi furono mostrati dei numeri, non capisco
perciò perché siano stati utilizzati due giornali per mettere in
evidenza il giorno 23.
Escludo di aver intuito male. Il significato esoterico del
numero è: <<Iniziative fortunate, senso di responsabilità>> (si
veda A.L. Ricci, Segreti della Numerologia, pag. 78 ediz.
Mediterranee)
Ringrazio il Cielo per questa indicazione che mi pare confermi
che la strada che ho scelto è quella giusta3
.
9/9/1996
Energie spirituali per trasmettere Pace e Bene al Kurdistan
Stamane, dopo aver trasmesso mentalmente Pace e Bene alle
popolazioni del Kurdistan, ho visto due grosse pigne d’uva bianca
con grossi acini. Ciò è avvenuto dopo aver visto lo schermo
laterale a scacchi.
Le due pigne avevano in cima un pezzo di tralcio tagliato
perfettamente con una cesoia.
Con il senno di poi penso si tratti di Energie Spirituali per
consentirmi di trasmettere Pace e Bene, e di ciò ringrazio il
Cielo.
10/9/1996
Ancora cibo Spirituale per trasmettere Pace e Bene al
Kurdistan
Dopo aver trasmesso Pace e Bene alle popolazioni del
Kurdistan, ho visto diverse pigne d’uva bianca e nera, in fila;
quella nera, con chicchi piccoli, era all’interno e quella bianca,
con chicchi grossi, era all’esterno.
Come ieri, ho ricevuto Energie Spirituali per poter
trasmettere Pace e Bene.
Seconde Immagini:
Ho visto un po’ dall’alto, con poca luce, molte persone
in cammino, in fila come se fossero un drappello di soldati.
3
Vedi il 22-9-‘96
33
Ero appena dietro a loro, tutti erano senza copricapo,
nell’ultima fila li ho visti fino alla vita; delle persone avanti
(tre o quattro file) ho visto solo le teste.
Le file erano molto vicine fra loro, sembravano uomini in
marcia: penso che siano Curdi riusciti a scampare al massacro.
Sia lode al Cielo.
13/9/1996
Gesù, il Maestro dell’Umanità
Stamane ho visto Gesù mentre pregavo.
Era seduto, l’ho visto di profilo, stava parlando a qualcuno
sotto di Lui che non ho visto. Stranamente la mia attenzione si è
rivolta al tavolo che Gesù aveva davanti: era una specie di
scrivania molto levigata. Ne ho dedotto che non era un tavolo di
duemila anni fa (non avevano gli strumenti di oggi per lavorare il
legno); era proprio un tavolo da conferenziere oppure una
scrivania dei nostri tempi.
Ne ho dedotto ancora che Gesù è come lo penso: un essere
vivente, sempre fra di noi, anche oggi come duemila anni fa è
tuttora il Maestro dell’Umanità.
19/9/1996
Segui gli spostamenti di Gesù e aspettalo
Stamattina, mentre pregavo, ho visto Gesù andare verso
l’uscita di una chiesa. Dietro di lui i discepoli.
Camminava come al solito: la testa eretta, il passo lungo ed
elastico (anche la Sua camminatura è bella).
Avevano tutti una tunica: Gesù l’aveva bianca o almeno così ho
visto nella penombra della chiesa. E’ stata una scena brevissima.
Seconde Immagini:
Subito dopo ho visto una scena che mi è parsa tecnicamente
diversa.
Ho visto una chiesa di stile romanico con la facciata e
l’aggetto del tetto tutto in marmo bianco e grigio chiaro.
Inizialmente la mia attenzione è stata attratta dal tetto e
poi dalla porta dove, appoggiata ad una colonna dello stesso tipo
di marmo, c’era una donna con i capelli bianconeri corti e folti.
Subito dopo la donna si è voltata verso l’interno della
chiesa, come se aspettasse Gesù fuori di essa.
DISEGNO
La mia attenzione è stata attratta dalla testa della donna,
quindi di questa scena ho visto solo la testa della donna, la
colonna ed il tetto.
Ringrazio Gesù poiché è sempre bello vederlo anche perché poi
mi infonde un senso di pace che non è mio.
Forse mi si vuol dire: fai come questa donna, segui gli
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spostamenti di Gesù e aspettalo; lo troverai in chiesa. Forse è
una continuazione dell’ormai vecchio messaggio: unisciti a Noi.
Sia lode al Cristo.
20/9/1996
L’Amore del Cristo sconfigge il Male per sempre
(Gesù mi fa ritornare alla mente un’Immagine)
Ieri era il compleanno di Chica e lo abbiamo festeggiato a
cena fuori, naturalmente ho mangiato più del necessario e perciò
mi sono svegliato nel cuor della notte.
Ho preso l’occasione per recitare il Santo Rosario.
Quando ho meditato sul primo Mistero Doloroso, ho visualizzato
il braccio destro del Cristo mentre piantavano un chiodo nella
mano; quasi subito ho visto il volto di Gesù il Cristo, con una
smorfia di dolore girato verso sinistra.
Poi ho visto un’altra immagine molto importante, tanto
rilevante che ho concluso: non è necessario che prenda appunti, ma
ora, purtroppo non la ricordo più.
Sono succedute altre Immagini non così significative, poi mi
sono riaddormentato.
Al mattino mi sono ricordato della chiodatura e del volto
dolente di Gesù, ma non sono riuscito a ricordare altro. Mi
sentivo stranamente stanco.
Ho cercato di ricordare per tutta la mattina, ma senza
successo finché ho concluso che se avessi riposato dopo pranzo mi
sarebbe venuta a mente l’Immagine tanto importante.
Non è stato così: non ho ricordato niente neppure a mente
fresca per quanto mi sforzassi; sono veramente dispiaciuto di non
aver preso appunti per non disturbare Chica; a me, a volte, basta
un piccolo segno, oppure una parola per ricordare vividamente
tutto.
20/9/1996, pomeriggio: Idem.
Non riesco a ricordare sebbene faccia delle ipotesi sulle
quali ragiono per analogia.
Alle 18 ho deciso di uscire per andare a Messa (come faccio
sempre quando vedo Gesù o la Madonna: Li vado a ringraziare nella
Loro casa che è la casa di Dio). Mi sono diretto verso la chiesa
di Santa Rosa, ed ho continuato a pensare mentre pedalavo, ma
senza successo.
Vicino alla chiesa ho cominciato a concentrarmi sulla Santa
Messa.
Seconde Immagini:
Durante la Santa Messa, mentre leggevano le Parole di Dio, mi
è venuta a mente l’idea giusta: lo chiedo a Gesù, visto che ora
sento che stiamo diventando amici, e così ho fatto.
Ed un attimo o due o tre attimi dopo è arrivata la risposta:
ho sentito la parola peccato pronunciata dal lettore all’ambone e
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così mi è venuta in mente l’Immagine dimenticata, ovvero la testa
di un grosso serpente tagliata a metà (con un rigo rosso di
sangue) da un coltello affilato.
DISEGNO
Ed allora ne ho dedotto nuovamente: contemporaneamente alla
crocefissione del Figlio dell’Uomo o del Figlio di Dio - che aveva
vissuto la Sua vita terrena per dare tutto il Suo amore, la Sua
sapienza e la Sua potenza al Suo popolo, e questi l’aveva
crocefisso - avveniva (contemporaneamente) la sconfitta definitiva
del Male o del Maligno al quale veniva simbolicamente tagliata la
testa con un tagliente coltello.
Ciò accadeva sul piano dell’Eternità, o meglio dell’Eterno
Presente, dove non c’è un tempo, né un prima né un dopo, perché
tutto si svolge contemporaneamente.
Ne deriva che il Male - fino ad allora sopportato dal Padre
Celeste - è già stato sconfitto per sempre come dicono le Sacre
Scritture, anche se tale sconfitta non si è ancora manifestata sul
piano terreno o fisico dove si manifesterà con certezza prima
della fine dei tempi, quando tutti gli uomini si saranno redenti
dal peccato, su questo o su di un altro pianeta di un diverso
sistema solare (e, forse, di un diverso cosmo).
Qui in Terra la sconfitta dell’Angelo ribelle si manifesterà
lentamente in corrispondenza del manifestarsi delle Virtù
Cristiche dentro di noi. Forse queste Virtù cominceranno a
svilupparsi su vasta scala verso la fine del millennio.
Queste due Immagini: il volto del Cristo stravolto dal dolore
della chiodatura ed il grosso serpente dalla testa quasi tutta
tagliata possono essere viste anche sotto l’aspetto delle energie:
infatti alla somma ingiuria dell’energia crudele della
crocefissione del Figlio dell’Amore corrisponde la sconfitta del
peccato e quindi del Male e di Satana.
Così, una energia crudele, ne attira un’altra di una uguale
natura ed intensità (il coltello che taglia la testa al serpente),
e l’Amore trionfa su tutto per il sacrificio del Figlio di Dio
sulla croce.
Sia lode al Cristo (che ringrazio per avermi riportato alla
mente con vivida chiarezza l’Immagine della testa tagliata del
Serpente; così l’Amore sconfisse l’Odio)
Sia lode a Dio.
22/9/1996
Stamane mi è venuto in mente che domani è il giorno mancante
tra i due giornali del 22 e del 24 (si veda il 4/9/’96) e mi sono
domandato che cosa succederà e a chi?
Poi ho fatto silenzio ed immediatamente dopo mi sono ritrovato
in un’auto nel momento in cui avveniva un incidente stradale.
Io (o la mia consapevolezza) ero dietro al guidatore: tutte e
quattro le persone che erano dentro l’auto sono state sbalzate a
destra verso l’alto, specialmente il guidatore (che assomigliava a
Nicola, ma non poteva essere perché non sa guidare).
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Non ho riconosciuto le persone che erano con me.
DISEGNO
A giudicare dal movimento interno dei corpi, l’impatto
dovrebbe essere avvenuto nella parte anteriore sinistra dell’auto,
vicino al guidatore.
Ne è derivata l’ovvia decisione: domani Lunedì 23 non salirò
su alcuna macchina (solo ora che scrivo mi accorgo che l’incidente
avrebbe dovuto accadere Domenica 22 per essere riportato sul
giornale il 23).
Dopodiché mi è venuto in mente che domani alle 9 dovrò essere
in Tribunale a Pisa come perito in una causa penale, mentre domani
sera siamo invitati a cena nella casa famiglia della Congregazione
delle Figlie del Crocefisso a Castelnuovo della Misericordia.
Ho concluso che dovevo andare in ambedue i posti, ma che avrei
guidato io la macchina, per osservare la maggiore prudenza
possibile, poiché con le recenti ferite al petto non posso
sopportare alcun tipo di scontro.
Lasciando perdere il Lunedì, vediamo cosa è successo Domenica,
giorno in cui avrebbe dovuto accadere l’incidente.
Siamo usciti di casa verso le dieci, il cielo era coperto di
nubi, il traffico era praticamente inesistente ed io ho guidato
con molta prudenza (da quando sono uscito dall’ospedale guido
poco, facendo anche molta attenzione alle auto altrui).
Ricordo solo che mentre andavo in campagna un giovane pazzo,
su una piccola macchina bianca, mi è sfrecciato a fianco come se
guidasse su una autostrada senza limiti di velocità, invece che su
di una strada secondaria.
Ne deduco che il Cielo mi ha evitato un incidente: il giovane
è uscito appena qualche chilometro prima e ad alta velocità da una
strada alla mia sinistra, invadendo la mia corsia, ma io sono
passato poco tempo dopo da quel punto (oppure il giovane
scriteriato è uscito prima da casa); e ciò sarebbe compatibile con
il disegno della scena che ho visto4
.
Ringrazio il Cielo.
24/9/1996
La Gioia
Tempo fa mi venne in mente una strofa di una canzone di
Zucchero che diceva:
...Dammi la gioia di vivere...
pausa
...che ancora non c’è
Ora è diverso, grazie a Dio ed al Cristo: la gioia ora c’è, va
e viene ma c’è.
Sia lode al Cielo
25/9/1996
4
Vedi il 4-9-‘96
37
Ave Gesù!
Risorgi nei nostri cuori affinché si possa aiutarti umilmente,
come se si fosse macchine al tuo servizio, a lenire i dolori del
mondo causati dal peccato, ed a sconfiggere il Male.
27/9/1996
Il Sole d’Oro
Stanotte una Luce d’oro mi ha svegliato.
Ho subito aguzzato la vista del mio sistema visivo ed ho
visto, vicino, il Sole d’Oro schermato per evitarmi dei danni.
DISEGNO
L’immagine e la Luce sono rimaste per qualche secondo; poi,
pur percependo un po’ di Luce non sono riuscito a vedere più
niente.
Altre volte, anche se non lo scrivo, ho visto il Sole d’Oro,
ma con lo schermo della nebbia. In tal caso la Luce d’Oro è meno
intensa e non mi lascia quel certo non so che nella zona del cuore
o del plesso solare, che sento tuttora ad ore di distanza; quando
sono in questo stato preferisco pregare e meditare.
Io penso che si tratti di Energia-Amore.
Sotto questo aspetto (di Sole) il Cristo è la massima energia
cosmica. E’ la Sua energia che consente alla Madonna di apparire
ai veggenti (successe anche a Fatima e a Medjugorje).
Ringrazio Gesù per non dimenticarsi di me.
Sia lode a Gesù.
29/9/1996
L’acqua e la Bellezza
Stamane mi sono visto dentro una buca d’acqua cristallina alla
luce lunare e stellare.
DISEGNO
Ho avuto l’impressione di stare lì come si può stare in un
bagno termale.
Ho subito ricordato l’acqua come fonte di energia,
quell’energia che ho visto vicina o lontana da me in precedenti
Immagini. Nelle ultime ho percepito l’acqua sugli avambracci.
Non so che dire, posso solo sperare.
Sia ringraziato e lodato il Cielo.
***
Mentre riflettevo sull’acqua ho visto una scena stupenda, ma
breve come la prima: materializzava la Bellezza.
Ero in alto su di un piccolo golfo alla luce della luna e
delle stelle (poi ho guardato l’ora: nel piano fisico erano circa
le otto, Chica era già andata in cucina mentre la luce del sole
38
filtrava dalla finestra della casa di campagna e si specchiava
nella tenda della porta-finestra davanti al letto).
Il vento creava tante piccole onde dalla piccola cresta
spumeggiante, soffiando nella mia direzione (però non percepivo il
vento: deduco la direzione da come le onde correvano verso la
spiaggia e verso di me).
DISEGNO
Il golfo era piuttosto grande, tantoché non ho visto la
spiaggia sotto di me.
Era l’Immagine della Bellezza, ed io così l’ho percepita: la
sensazione della Bellezza.
Forse le due brevi scene sono collegate.
Io spero che vogliano dire che, forse, mi sarà data una forza
bella, forte, gentile, ma non so immaginare quale.
E fin d’ora ringrazio il Cielo.
Mi pare che l’amicizia con Gesù si stia consolidando.
Rendo grazie al Salvatore.
1/10/1996
La tenda
Stamani presto stavo riflettendo sul significato delle
Immagini che ho visto Domenica scorsa, specialmente
sull’abbinamento Energia-Bellezza, ma non ho chiesto delucidazioni
al Cielo.
Ciononostante la risposta è venuta, sempre per Immagini: ho
visto una tenda nuova, molto grande, fatta a T, di colore blu con
righe bianche.
DISEGNO
Mi pare di aver capito, ma non oso dirlo: si tratta di una mia
vecchia aspirazione
Io non finisco mai di stupirmi, e di essere grato.
Sia lode al Cielo.
La notte tra il 4 e il 5 Ottobre 1996:
Lavori in corso
Medita sul Crocefisso
Il quaderno col Crocefisso
Finalmente sto ritornando alla normalità e posso guardare
attraverso all’occhio Spirituale, anche se non sempre vedo
Immagini: spesso vedo soltanto delle Luci, ma a me va bene anche
così.
E’ una riprova che nell’Aldilà nulla si fa che Dio non voglia.
Stanotte mi sono svegliato molto presto: forse erano le due o
le tre, a giudicare dal silenzio.
Ho cominciato a pregare.
Prime Immagini:
39
Mi sono trovato nel cortile di una piccola officina, una
costruzione (un laboratorio artigiano) con lavori in corso
dappertutto.
DISEGNO
Avevano completato l’intonacatura, e quindi dall’esterno si
vedeva chiaramente che mancavano finestre e serranda.
Lì per lì ho compreso che l’officina artigiana riguardava me,
ma non comprendevo cosa volesse significare.
Poi ho ricordato gli appartamenti da riparare, che per
analogia mi facevano vedere lo stato dei miei corpi (mentale
soprattutto), finché dopo due o tre anni ho finalmente visto il
soffitto di un appartamento in buono stato.
Pian piano, con l’aiuto di Gesù e di Sua Madre penso, i miei
schemi mentali sono migliorati, anche se debbo star bene attento a
non ricadere più nei vecchi errori (del pensiero negativo, quale
ne sia la ragione). In verità, bisogna imparare a non angustiarci
per nulla come insegna San Paolo (Lettera ai Filippesi; 4,6-9).
Rendo grazie a Dio, a Gesù ed alla Madonna per quello che
hanno fatto per me in questi ultimi due/tre anni.
Forse l’Immagine vuol dire che i miei corpi fisico, astrale,
mentale e quello della coscienza sono in corso di completa
ricostruzione. Non più l’appartamento - dove prendevo
principalmente, o quasi, cura di me stesso - ma un’officina di
riparazione la cui attività sarà principalmente rivolta al
servizio degli altri.
Mentre scrivo le Immagini mi ricordano quelle del 29 Settembre
scorso: spero che siano coordinate.
Sia lode a Dio ed al Cristo.
***
Ero completamente sveglio, ormai, e perciò mi sono concentrato
sull’occhio Spirituale.
Quasi subito ho visto:
Seconde Immagini:
Uno stupendo crocefisso di madreperla (della misura da portare
al collo) che rimaneva sospeso nell’aria davanti a me, anzi sopra
di me perché potessi ammirarlo e trarne qualche conseguenza per
migliorare la mia vita spirituale.
Forse mi si vuol dire: ricordati di meditare più spesso su
Gesù crocefisso.
DISEGNO
Terze Immagini:
40
Un cestello di vimini pieno di uva nera.
DISEGNO
Ancora un riferimento al simbolismo del Cristo: noi siamo il
frutto dei tralci e Lui è la vite. Forse vuol dire che potrò
essergli utile in futuro; o, forse, significa cibo Spirituale
Quarte Immagini:
Ho visto una macchia di sangue somigliante ad una goccia, che
spuntava appena sotto l’ombelico ed arrivava fin sopra il pube.
DISEGNO
Lì per lì non ho compreso cosa potesse significare, ma poi mi
sono ricordato che in quella zona - secondo gli Orientali - è
localizzato il punto di maggiore forza dell’uomo.
Mi pare un altro riferimento all’energia di cui fino a qualche
mese fa ero quasi sprovvisto a seguito dei miei malanni.
A questo punto ho pensato che fosse meglio prendere appunti
per non dimenticare, ma in questi casi c’è sempre da risolvere il
problema di non svegliare Chica, anche per non rispondere alle sue
domande perché in questi momenti a me si addicono soltanto il
silenzio e la preghiera.
Non avevo predisposto né lampadina, né agenda né altri fogli
per scrivere, così dovevo uscire dal letto.
Nel fare piano, anzi pianissimo a scivolare fuori, ho
cominciato a vedere altre Immagini e lì per lì sono rimasto molto
sorpreso:
Quinte Immagini:
Il quaderno con il Crocefisso
In piedi davanti ad una parete di roccia, formata da grossi
massi tondeggianti, avevo tra le mani un quaderno a quadretti,
mentre avrei dovuto averci una vecchia agenda a righe (la uso per
gli appunti).
Intanto giravo le pagine, rendendomi conto che era un quaderno
a righe nuovo. Chi ce l’ha messo, dicevo fra me, mentre tornavo a
girare le pagine all’indietro, finché mi sono accorto che ogni
pagina aveva disegni fatti con una riga sottile color mosto molto
tenue, che non ero riuscito a vedere a prima vista.
Ho girato altre pagine avanti ed indietro, ma il disegno
principale era sempre uguale, un Cristo in croce, mentre
cambiavano in alto a sinistra i piccoli volti o busti di uomini, o
meglio di Santi.
DISEGNO
Ero sempre ai piedi di un cumulo di rocce tondeggianti, come
41
si possono trovare in Capraia nell’angiporto, con il quaderno in
mano.
Mentre continuavo a sfogliare il quaderno, un giovane in
camicia bianca si è avvicinato a me, ma io - istintivamente - ho
alzato la parte alta del quaderno affinché non si accorgesse del
Crocefisso disegnato con un sottile tratto del colore del mosto
sulle pagine.
Il giovane si è arrampicato sulle rocce e si è seduto su una
di esse appena sopra di me. A quel punto è sopraggiunto un prete,
che proveniva da una piccola chiesa alla mia sinistra, ma del
quale mi sono accorto, come per il giovane, soltanto quando mi è
stato vicino.
Il prete è rimasto lì a guardarmi ed io sono rimasto nella
stessa posizione con il quaderno aperto tra le mani del quale
poteva vedere, al massimo, parte della copertina.
DISEGNO
Fra noi tre non si è scambiata una parola.
Quando le Immagini sono sparite, le mie mani erano senza
quaderno e senza agenda. Allora sono scivolato fuori dal letto
senz’altro indugio e sono andato a prendere appunti (nell’agenda,
naturalmente...)
Quest’ultime Immagini forse vogliono dire che la croce del
Crocefisso è uguale per tutti e tutti dobbiamo avere un rapporto
di compassione con quel luttuoso ed orrendo delitto di cui
l’Umanità si è macchiata.
Forse quel disegno con linee color sangue così tenui potrebbe
significare che Gesù ci ha perdonati, che per Lui quel ricordo è
obliato, ma non dimenticato.
Ormai di dormire non se ne parlava più fino al mattino; mi
sono addormentato dopo le sette ed ho dormito fino alle dieci.
Ho sentito subito quel certo non so che al plesso solare che
mi fa star bene e l’ho conservato per quasi tutto il giorno.
Sia lode a Dio ed al Cristo.
8/10/1996
Il Monte Verna:
Vibrazioni, le celle di San Francesco e San Bonaventura
La Luce Bianca
Siederai alla nostra mensa?
Ieri Chica ed io siamo andati con amici nel Casentino per una
loro iniziativa commerciale in località Pratovecchio. Avremmo
avuto anche il tempo di visitare un convento di Suore Camaldolesi
da loro frequentato: ne avremmo anche approfittato per vedere
Poppi oltre che Pratovecchio.
Però, mentre si scendeva la Consuma (o comunque vicino al
paese), Giovanni ci ha mostrato il Monte Verna, dove San Francesco
ricevette le Stigmate.
Chica ha chiesto immediatamente: si può andare alla Verna
42
prima di visitare Pratovecchio e Poppi? Tutti d’accordo, per cui,
prima ancora di andare a vedere il luogo della futura (ed
eventuale) iniziativa di agriturismo siamo andati al Monte Verna.
Ognuno ha visitato da solo il luogo dove visse San Francesco.
Inizialmente non ho sentito niente di particolare, tranne
quell’emozione mistica che può suscitare un luogo sacro (e per la
nostra famiglia quello di San Francesco d’Assisi è un rapporto
particolare da decenni). Ho visitato le celle lungo il corridoio
largo, inclusa quella di San Francesco senza che accadesse
alcunché di speciale, neppure nella cella delle Stigmate.
Poi sono entrato nell’ultima, quella di Frate Bonaventura,
alla quale si accede per una stretta scala in discesa. Anche lì
ero solo (c’erano poche persone in visita perché il tempo non era
bello).
E’ in quella cella che ho cominciato a sentire leggere
vibrazioni in tutto il corpo: mi sono trattenuto finché non son
venute altre persone, e poi sono risalito alla cella di San
Francesco.
Le vibrazioni continuavano.
Poi sono venute altre persone, ed allora sono ritornato
indietro alla grotta dove dormiva San Francesco. Lì le vibrazioni
sono riprese (mentre la prima volta non le avevo sentite). Ed
allora mi è rivenuto in mente che tutto è vibrazione dalla
Creazione in poi.
Rimanevo lì in piedi, davanti al piccolo letto di terra (fatto
più o meno a triangolo) in muta preghiera finché Chica, tutta
sorridente, non è venuta a trovarmi. Ci siamo ricordati un
pellegrinaggio ad Assisi alcuni decenni fa, e poi siamo ritornati
al punto di partenza.
Ancora sto pensando al piccolo frate come ad un gigante
Spirituale, e mi domando quanti, oggi, sarebbero capaci di vivere
nei freddi inverni, dormendo sulla nuda terra e pregando giorno e
notte.
Stamane ho cominciato a pregare dopo che ho rivisto
mentalmente Santa maria degli Angeli ed il lungo corridoio delle
celle dei frati.
Mentre pregavo ho visto tre brevi e distinte scene, una dopo
l’altra:
La prima:
La mia consapevolezza era su di una ripida scala, in fondo
c’era una porta con un solo battente aperto. Da questo si vedeva
all’interno della stanza un’intensa Luce bianca.
DISEGNO
La seconda:
Sulla scala, uno o due gradini sotto di me (non ricordo più
bene) ho visto un uomo con una tunica chiara (o bianca), ma l’ho
visto dalle spalle fino alle gambe.
Forse era Gesù.
43
Mi sono ricordato di Bormio, quando un uomo mi precedeva sulla
ripidissima pietraia.
DISEGNO
La terza:
Mi sono visto all’estremità di un tavolo stretto, come usano i
frati. Il tavolo era di colore scuro.
La mia attenzione si è concentrata sul mio piatto, anch’esso
scuro: la pietanza era tagliata perfettamente ed era a forma
rettangolare.
DISEGNO
La mia attenzione è stata attirata dal taglio perfetto della
vivanda, ma non capisco a quale scopo.
Le tre Immagini mi sembrano collegate, e mi pare che
significhino:
1) Si è aperta l’anta di una porta nelle profondità del
tuo essere, dalla quale emana la Luce Divina del Cristo.
2) Hai ancora una ripida scala da seguire, ma come al
solito sarai aiutato da Gesù.
3) Dopodiché vivrai con noi (siederai alla nostra mensa).
Mi sono ricordato di quell’Unisciti a noi di un paio d’anni
fa; un invito per me incredibile, ma per il quale ho già impiegato
due anni ed ho ancora della strada da fare.
Sono stati due anni bellissimi, per non dire sensazionali. Ad
esempio, da quando mi sono messo a scrivere queste cronache
risento quel certo non so che al plesso solare che mi fa sentire
bene. Forse si tratta del sentire di Coscienza di cui hanno
scritto i Maestri del Cerchio Firenze 77.
Molto bello, anzi bellissimo per Grazia Divina e del Cristo.
Sia lode a Loro, ed anche a Maria ed a San Francesco, che
tanto hanno fatto per me.
11/10/1996
Il Paradiso
Il Paradiso è uno stato di coscienza che ci costruiamo giorno
per giorno con l’aiuto del Cielo.
***
Un mondo migliore lo si può costruire soltanto con la Fede e
l’Amore.
14/10/1996
Gesù, deposto
Ieri sera, mentre pregavo, ho visto molto lontano, piccolo
piccolo, il corpo nudo di Gesù deposto dopo la Crocefissione.
Il corpo era disteso, bianchissimo, come se dormisse.
44
DISEGNO
Ho quelle strane vibrazioni al plesso solare fin da
stamattina. Come al solito, m’infondono una grande pace, una
predisposizione al sorriso ed una maggiore disponibilità verso
tutti, e contentezza per i buoni comportamenti degli altri.
Quando sono in questo stato non sono incline a fare lavori
troppo concettosi o complicati. Anzi, per essere esplicito, starei
meglio senza far niente, tranne che pregare o cercare di unire il
mio pensiero con quello del Cielo.
Sia lode a Gesù, che ringrazio di cuore.
17/10/1996
La Luce che commuove
Ieri sera ho visto il mio dito indice con tre macchie di
sangue:
DISEGNO
Stamane, mentre pregavo, mi sono ricordato dell’Immagine delle
macchie rosse di sangue vivo e le ho paragonate a quelle (più
grosse naturalmente) che vidi a Volterra sulla maglietta bianca.
Ho concluso che il riferimento era all’energia, ma il pensiero
che potesse aver riferimento alla possibilità di diventare un
tramite di guarigione mi è venuto in mente e mi sarebbe piaciuto
saperne di più.
Allora il Cielo mi è venuto in aiuto: stamane ho visto alcune
Immagini stupende.
Mi sono visto di spalle, immerso in una grossa pozza d’acqua
con gli avambracci e le mani in alto. Dagli avambracci saliva
ininterrottamente verso le mani aperte e opposte (che mi sono
sembrate più lunghe delle mie) una tenue luce dorata.
DISEGNO
La luce fuoriusciva dallo spazio che c’era fra due avambracci.
Questa è una scena che più che la vista tocca il cuore,
dimostra anche come l’uomo sia uno strumento del Padre: la Sua
energia fluisce da un altro mondo e si materializza nelle mani
dell’uomo.
Mi sono commosso al pensiero che nel mio futuro possa esserci
una collaborazione più proficua tra il Padre, il Cristo e lo
strumento terreno (che sono io).
Sia lode al Cielo.
Il mio ringraziamento è ovvio come per tutte le altre volte,
ma aggiungerlo giova, almeno qualche volta.
18/10/1996
Cibo Spirituale
45
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117 - Il Veggente Cronache 1996

  • 1. 1/2 Gennaio 1996 Cià cià nell’acqua Stamani, dopo poco essermi svegliato, ho avuto la sensazione di essere in piedi e di fare cià cià nell’acqua come i miei nipotini. Non mi sono visto fuori dal corpo o in altro modo, ho avuto solo la sensazione di avere i piedi nell’acqua. Il simbolo è di per sé molto indicativo perché finora la Sorella acqua non mi ha mai ispirato, nonostante l’abbia ripetutamente vista. Traggo da ciò i migliori auspici e ringrazio il Cielo e particolarmente la Madonna alla quale fui affidato a Trieste (lo deduco dal fatto di essere stato invitato ad andare a Medjugorje). Se l’acqua simbolizza l’Energia Divina il 1996 sarà il mio anno (pensiero positivo) o comunque nel ‘96 ci sarà una svolta nella mia vita! 6/1/1996 Prevenzione sanitaria Ho visto un fabbricato bianco ma la pittura era malridotta. L’ho visto dal retro. DISEGNO Potrebbe riferirsi a me perché sono malridotto sotto tutti i punti di vista. Difficilmente farò un altro check-up completo in futuro. Meno male che m’hanno trovato da curare malattie tutt’ora in fase di prevenzione! Il non dormire o dormire malissimo per un paio di mesi a causa della tosse mi ha stressato ed allora giù altre medicine per combattere lo stress, una delle quali mi debilita (ieri sera l’ho cambiata). Poi ho visto un uomo di profilo che mi è parso me stesso con una strana ferita alla tempia destra. La ferita si era rimarginata così: DISEGNO Era come se questa carne non si fosse bene omogeneizzata con quella sottostante, come se avessero applicato uno strano bendaggio a tappini circolari di carne che poi si sono sposati con la carne sottostante (qualcosa di simile alla chiusura del buco nel battiscopa che, però, si tappò perfettamente, mentre questa cicatrice è vistosa); tuttavia è chiusa e perciò spero che dal punto di vista mentale comincerò a star meglio. Con le noie delle medicine che mi han sempre fatto male non vivo come vorrei; faccio solo del mio meglio il quale, però, non è sufficiente nemmeno per me. Oggi è il giorno della Befana; a maggior ragione posso sperare 1
  • 2. che sia finita la parte peggiore del mio non star bene per lo stress del poco dormire di Settembre, Ottobre e Novembre scorsi. Voglia Iddio che sia così anche per riprendere il cammino interrotto. Prego Maria di Medjugorje, alla quale mi par di essere stato affidato, di aiutarmi ad uscire presto dal tunnel di tutte queste grandi o piccoli malanni. 9/1/1996 La felicità terrena Secondo me Dio ha posto la felicità terrena nelle gioie della vita semplice: la vita in famiglia, il lavoro, il vivere in pace ed in simbiosi con l’ambiente in cui si è stati calati. Questo tipo di felicità non è da tutti, ma è solo per coloro che osservano le leggi divine vivendo semplicemente, normalmente, ma a condizione che pensino positivamente e che sappiano pregare anche in famiglia. Ma non basta: occorre che essi non critichino gli altri, che non abbiano desideri smodati o incompatibili con le loro condizioni economiche, che cerchino il meglio in ognuno ed in ogni cosa, che siano devoti servitori degli altri, che vivano secondo la Fede e l’abbiano coltivata dentro di sé insieme alla Speranza, alla Carità ed alle altre virtù. Anche un ricco può essere felice se della sua ricchezza riesce a farne uno strumento di bene per l’ambiente in cui vive. Anche un re può essere felice in terra se «la sua vita è una benedizione per i suoi sudditi». Ecco, secondo me, dove è che Dio ha posto la felicità: nella vita semplice, nel servizio devoto a tutti nel ruolo che ci è stato assegnato dalla Vita stessa (ministro od usciere, ad esempio, il ruolo non ha importanza). Ma chi di noi cerca così la felicità? Di regola la cerchiamo altrove. Sia lode al Cielo. 10/1/1996 Religioni e religione Chi riesce a vedere il meglio in ognuno ed in ogni cosa non critica. Chi riesce a vedere così la Vita, prima o poi incontra la Santissima Trinità (Dio, Gesù e lo Spirito Santo), ma non soltanto: in verità incontra tutti coloro che vivono in Cielo, e prima fra tutti la Madre del Cristo. Non critica niente e nessuno colui che è intimamente convinto che tutto è Dio e quindi che tutto è perfetto ai fini evolutivi delle coscienze. Quindi, anche il caos, anche l’esistenza dei violenti, anche l’esistenza del Male, anche gli orrori delle guerre sono strumentali al Bene. Colui che si trova in tale stato d’essere è Beato oltreché benedetto da Dio. Scendendo sul piano umano siamo portati alle critiche, anche perché gli errori che commettiamo a livello di 2
  • 3. persone, di enti o di associazioni sono molti, ci saltano addirittura agli occhi ogni giorno. Ma Beato è colui che non tien conto dell’apparente errore perché cerca il meglio anche nell’errore. Anche le religioni - agli occhi dei più - commettono errori; invece che a quelli dovremmo dirigere la nostra attenzione a quante cose buone e belle le religioni fanno, e perciò anche a quante cose belle e buone fanno i religiosi, anche se anch’essi sono criticabili agli occhi di un uomo normale. Ma anche le critiche che non dovremmo fare fanno parte della perfezione del tutto... E riguardo a preti e suore: prima di criticare togliamo la trave dai nostri occhi e pensiamo a quanto bene fanno, a quanto coraggio ed a quanto aiuto hanno dato nel momento del bisogno a ciascuno di noi. Prima di criticare costoro ricordiamo che sono sempre in servizio - anche per noi stessi - in quell’esatto momento che muoviamo la critica. Per quanto a noi non sembri, sacerdoti e suore sono, di regola, senza orari e molti, generosamente, danno tutto di sé stessi. Prima di criticare ricordiamo dunque che essi coscientemente o meno sono sullo stesso piano dei «Massimi che servono i minimi». Però... non tutti sono così disponibili e amabili come mi piacerebbe... 28/1/1996 I grappoli d’uva bianca Dopo molti giorni fuori sintonia ieri sera mi sono leggermente concentrato ed ho subito visto un piatto bianco con alcuni grappoli di uva bianca matura. L’attenzione è stata attratta dalla dimensione dei chicchi, piccoli (un centimetro circa di diametro) e con il colore giallo della maturazione. Dopo due o tre mesi di problemi di salute ho sentito la mancanza di forze psichiche e fisiche. Siccome l’uva contiene molto fruttosio forse mi si vuol dire che un po’ di energia arriverà. E’ ovvio dire che in questo periodo ho cercato di comprendere le ragioni del mio stato di non benessere; forse le ho capite, ma è presto per dirlo. In estrema sintesi, posso anticipare che mentre dico che mi accetto come sono, accetto cioè i miei difetti, in realtà invece non lo faccio e li combatto. Questo è errato; invece devo accettarmi come sono, anche con gli aspetti di me che non mi piacciono. Comunque, il messaggio del simbolo mi sembra incoraggiante; presto, forse vedrò anche i frutti del mio lavoro introspettivo. Sia lode a Dio ed al Cristo. P.S. Qualche giorno fa ho visto un altro simbolo: una tunica bianca! Ma non l’ho vista bene perché l’Immagine era distorta. 3
  • 4. 4/2/1996 La porta stretta Dopo tanti giorni di «separazione» stamani mi sono concentrato senza avere difficoltà. Ho visto quasi subito che i veli cadevano e... continuavano a cadere mentre io non riuscivo a fare silenzio dentro di me, finché ho detto mentalmente che mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di bello. Immediatamente dopo l’ultimo velo ho visto la porta stretta di evangelica memoria, al di là della quale c’era una luce bianca, intensissima. Ero abbastanza vicino alla porta, completamente aperta. DISEGNO Dalla mia parte il buio, dall’altra la luce. Tra me e la porta nessun ostacolo visibile, né persone. Ora vediamo se questa volta riuscirò a passarci e quando. Oggi ho compreso che le due precedenti possibilità che mi sono state date le ho fallite. La prima: quella dell’Amore incondizionato, simbolizzato dalla teleferica (credo), non sono riuscito a prenderla. La seconda: quella della piccola apertura nel soffitto, idem; tantoché, ad un certo punto, vidi l’ultima rampa di scale distrutta. Metto a dura prova la pazienza del Cielo, che fortunatamente è infinita. Spero di cogliere questa opportunità che il Cielo mi dà e spero che ciò avvenga presto. Molto, quasi tutto, in certi casi dipende solo da noi anche se l’aiuto dello Spirito è determinante. Ringrazio il Cielo, sia lodato il Cielo. 10/2/1996 Tutto è utile Da Settembre in poi mi sono sentito male fisicamente e psichicamente. Forse ero troppo magro, forse la mia dieta è sbagliata, forse avevo lavorato troppo nei mesi precedenti nonostante dormissi male, ma è certo che quella tosse mi ha demolito perché mi ha impedito di riposare bene la notte. Per farla breve, si può dire che per un complesso di ragioni mi sono sentito male ed ho subito uno stress fisico e mentale. Ad esempio, avevo un nervosismo alle gambe che non mi dava pace. I medici mi hanno dato le cure giuste perché ora sto meglio ed ho più energie anche mentali. 4
  • 5. In un certo senso potrei dire che questi tre/quattro mesi potrebbero essere cancellati dalla mia vita, tranne sporadici episodi come la porta stretta che ho visto con la luce che c’era al di là della stessa porta. Ma sbaglierei, poiché tutto è utile per capire la via da prendere. Anche per essere in sintonia con il Cielo ci vogliono energie ed io ne avevo troppo poche. Tuttavia ho riflettuto sui miei errori, sulle mie incapacità che ormai conoscete: nemmeno nel 1995 mi sono affidato completamente a Dio come vorrei fare ed ho continuato a ragionare alla maniera umana. Le mie piccole sofferenze non sono niente al confronto di altre, ma per me erano dure da sopportare. Avevo il corpo in «ebollizione» e così mi sono venute a mente le Immagini di qualche mese fa, quando ho visto un corpo bianco come se fosse stato messo in una fornace. Così è stato per me, finché i farmaci hanno fatto effetto. Prima nemmeno un bagno caldo mi dava duraturo ristoro, né i massaggi. Anche il morale ne ha sofferto: non lo trovavo più nemmeno sotto i tacchi delle scarpe. In questi mesi Chica mi è stata più vicina del solito e mi ha curato come un bambino. Di alcuni giorni di questo periodo io non ho neppure un chiaro ricordo. Mi sto curando ancora, ma le pillole sono in diminuzione, così come le iniezioni. I medici Lucarelli e Silvi sono stati molto bravi. Ho dormito molto, recentemente, e mi sto riprendendo. Anche la Guida di Eileen Caddy insiste sul riposo e sul sonno; si veda l’8 Febbraio: «...Il sonno ed il riposo rinnovano lo spirito e lo rivitalizzano...». Cercherò di non dimenticarlo. Spero che le riflessioni di questo periodo mi aiutino a vivere come vuole il Padre Celeste. Spero di riprendere la sintonia con il Cielo al più presto possibile, perché mi manca e ne sono molto dispiaciuto! Sia lode al Cielo. 14/2/1996 Il sostegno dell’Amore Ho visto e rivisto in questi ultimi due strani mesi durante i quali ho cercato di recuperare la mia salute psico-fisica (che è migliorato assai) un raggio di luce rossa nell’interno dell’occhio spirituale. E’ la luce dell’Amore. Il Padre Celeste ci dà quello di cui abbiamo bisogno: io ho bisogno di sviluppare l’Amore incondizionato dentro di me e Lui me lo dà. Il raggio significa anche: ti sono sempre vicino, sei tu che non riesci a stare in sintonia con Me perché alla sera caschi dal sonno o perché non ti sei sentito bene; ho perso cinque chili di peso e poi dal punto di vista psicofisico mi sono sentito debole. Insomma ed in breve, sono mesi che sto male, ma cerco di non buttar via il tempo: rifletto su me stesso, sulla causa mentale della malattia e così via, ma accetto tutto senza protestare, 5
  • 6. perché ogni cosa che ci accade accade per il nostro bene. Sia lode a Dio. 19/2/1996 Non aver paura, confida in Me Ieri sera ho visto belle e significative Immagini; sarà che mi sento meglio perché sono ritornato quasi nella forma pre-Settembre ‘95, sarà perché non mi addormento più come un sasso verso le ventidue, ma da un po’ di sere sto facendo silenzio e guardo attraverso il mio sistema visivo. Nei due giorni precedenti questo ho visto luci mai viste che provenivano da dietro: erano fatte a reticolo; ho visto anche altre luci e le stelline. La mia è piuttosto tenue (per non dire quasi spenta). Sia come sia, improvvisamente ho avuto la sensazione di una grande quantità d’acqua e poi ho visto un avamporto: A) una diga foranea alla mia destra (come potrebbe essere quella del porto di Livorno uscendo verso sud). B) Al termine della diga si vedeva un’enorme onda mentre si frangeva sull’acqua. C) Io ero nell’acqua e nuotavo verso sud, piano piano. Poi, nuotando a rana nell’acqua bassa, ho visto due grosse pietre grigio scure senza erbetta come se fossero state appena buttate nell’acqua. Erano pietre spigolose come appena spaccate in una cava. Intanto mi ero avvicinato al termine della diga: vedevo e sentivo anche di più l’onda di ritorno sulla sinistra del mio corpo; potevo toccare il fondo. DISEGNO Allegato A Il significato delle Immagini mi pare questo (ma non ne sono sicuro): Ti sarà offerta un’altra possibilità (la terza se non mi sbaglio: - la prima fu l’Amore - la teleferica; - la seconda fu la scala incompleta con la strana serratura nella piccola apertura). Ora, dovrei avventurarmi nel mare aperto ed agitato superando quell’onda; anche per un buon nuotatore come mi pare di potermi definire non è mica facile! Il messaggio mi pare chiaro: non aver paura, confida in Me. Cercherò di capire qual’è la prova che devo sostenere e ci metterò tutta la mia buona volontà, ma questa volta chiedo espressamente l’aiuto di Gesù, che in precedenza mi ha già aiutato di Sua iniziativa. Seconde Immagini: Ho visto una grossa risma di carta; da sopra (non di lato) la risma era aperta in modo che al fondo dove i fogli erano uniti ho visto una matita di un bel colore viola ed un rigo bianco sul 6
  • 7. fondo dove i fogli si toccavano. Mi sembra che le Immagini si riferiscano alle cose che scrivo e mi sembrano di buon auspicio. DISEGNO Terze Immagini: Sempre nell’acqua davanti a me ho visto che l’acqua stessa aveva un magnifico colore blu deturpato da una chiazza nera (come petrolio), qua e la. Mi pare che queste Immagini siano sicuramente collegate alle prime ed il significato mi pare chiaro: Le acque del porto sono sporche (tu stesso sei sempre sporco di materialità); ciò che devi fare è uscire in mare aperto dove le acque sono pulite. Una volta pulito e purificato potrai scrivere cose belle come aspiri a fare per renderti utile ai tuoi fratelli. Sia lode al Cielo che ha ripreso la sintonia con me. Grazie infinite. 20/2/1996 La Fede Le Immagini che ho visto il 19 sera riguardavano la Fede: l’ho capito bene solo leggendo la meditazione di Eileen Caddy di oggi. Questa meditazione si può dividere in tre parti: Nella prima ci insegna «a non aver paura di qualunque cosa (anche di quel che può accadere in futuro) perché Lui ci precede sempre per preparare la strada, e questa si svolgerà o manifesterà in vera perfezione al momento giusto». Nella seconda parla della Fede e dice che «deve essere forte come una roccia per essere capaci di vivere questa vita». Dio dice ad Eileen che «la nostra Fede diventa più forte quando è messa in pratica e che la Fede non è qualcosa di cui parlare. Essa è qualcosa da vivere cosicché tutte le anime possano constatare che essa non è un qualche glorioso stato di vita sulle nuvole, ma è veramente concreta e reale ed è qualcosa che funziona per la vita quotidiana. Il Padre Celeste aggiunse ad Eileen che è praticamente inutile parlare di Fede o leggere qualcosa sulla Fede se non vivi per la Fede o per mezzo di essa.» Nella terza Dio fa un esempio chiarissimo: «ciò significa che tu devi andare nell’acqua alta e nuotare, non semplicemente sguazzare nel bassofondo con i tuoi piedi sul fondo illudendoti di saper nuotare; perché non passare all’azione e non vivere ora questa vita piena e gloriosa?» Nella scena che ho visto io ero immerso nell’acqua, ma potevo toccare il fondo con le mani oltre che con i piedi. La meditazione di Eileen si sposa perfettamente con la Visione. Ne deriva che io temo ancora la mia complicata situazione e perciò adotto tutte le misure possibili per volgerla a mio favore facendo affidamento su me stesso. In tal modo non metto alla prova le possibilità della Fede e perciò questa non cresce dentro di me. 7
  • 8. E questi sono due errori in uno. Primo: prevedere che qualcosa vada storto e fare le contromosse. Secondo: far da sé. Sebbene sia migliorato, perché non mi preoccupo, non sono ancora maturato nella Fede. Se lo fossi lascerei fare alla Vita completamente. Invece io continuo a tenere il piede in due staffe: la prima è quella della Fede concettuale in Dio; la seconda è quella della vita pratica di continuare a vivere fidando sulle mie risorse. E’ un vecchio mio vizio duro a morire! Invece, dovrei semplicemente assecondare la Vita senza prendere iniziative se non quelle che la Vita stessa mi offre. Quando la Vita non mi offre alcuno spunto io dovrei tranquillamente astenermi dal prendere iniziative. Io so tutto questo, ma continuo a non affidarmi completamente a Dio. E la mia Anima non è soddisfatta ed è per questo che mi sono ammalato! L’esempio dell’uomo che pretende di saper nuotare toccando il fondo con le sue mani è perfetto per interpretare la scena che ho visto. In realtà io ho illimitata fiducia in Dio e nessun argomento potrebbe convincermi che tutto non sia nelle Sue mani, tuttavia nella vita quotidiana continuo a fare da me, contando sui doni che mi sono stati dati (più o meno come a tutti gli altri). Ne deriva che Dio - che scruta le reni ed i cuori - ha girato un breve film sulla mia Fede e mi ha detto: Figlio, la tua Fede in Me è molto scarsa Però quanto sono strano: In teoria… - la mia fiducia in Dio è assoluta; - faccio affidamento su di Lui totalmente; - per me è il Tutto-Uno-Assoluto di cui ciascuno di noi è una piccola parte virtuale; - io penso e mi sforzo di essere un figlio devoto e leale. Tutto ciò nonostante: In pratica… Nelle vicende della vita quotidiana continuo a nuotare toccando il fondo pur essendo capace di nuotare fin sotto l’onda che frange, guardarla ed al momento giusto tuffarmi alla sua base per riaffiorare dall’altra parte. Ed allora, cosa c’è che non va se in teoria so quel che si deve sapere e voglio metterlo in pratica? Non lo so ancora esattamente, ma se devo trovare una scusa la trovo nelle mie abitudini, nella mia indipendenza, nei miei schemi di pensiero autonomi, duri a scomparire. Evidentemente non sono ancora riuscito a modificare la programmazione del mio pensiero pure volendolo fare. Eppure di lezioni karmiche ne ho avute, tante e dure! Ed allora come posso fare? Non lo so, salvo che perseverare cercando di migliorare, ma non so bene come. 8
  • 9. Tuttavia, siccome a Trieste mi fu detto di andare a Medjugorje io prego la Madonna di farmi la grazia di cambiare la programmazione della mia mente dimodoché io - d’ora innanzi - faccia esclusivo affidamento sull’aiuto divino ed abbia fiducia soltanto in Lui, e non più in me stesso per qualunque faccenda quotidiana. Ma come mettere in pratica tutto ciò in una attività professionale con costi e ricavi? Non lo so! Per fare un esempio delle mie convinzioni teoriche posso dire che per me, il mio studio non è mio bensì della Vita (e così vale per le fabbriche, gli studi e i negozi degli altri). Ne deriva che prendo tutto con filosofia ed ho cominciato da tempo a lavorare senza pensare ai frutti del mio lavoro. Ciononostante è evidente che quel che faccio non è sufficiente ma, ripeto, non so bene cosa altro fare, anche perché un minimo di attività professionale per far fronte alle spese dello studio mi pare che debbo svolgerla. Oppure è qui che sbaglio? 25/2/1996 Fede in Dio o fiducia in me stesso? La scena della diga, del mare agitato e dell’onda altissima sottintende un messaggio spirituale. Spiritualmente parlando è stata fatta la fotografia dello stato attuale della mia Fede e si è riscontrato che non è adeguata, mentre io vorrei che lo fosse. Ci sto pensando provando da tempo, un paio d’anni mi pare, ma prima - nei precedenti 63 anni meno, forse, i primi venti - io mi ero abituato a far da me perché Dio si era nascosto dietro i Suoi numerosi doni. Così, pur coltivando la mia Fede ho vissuto un po’ a modo mio, così son venuti i tempi duri (o guai come mi fu detto) ed io me li sono sopportati, quando peggio e quando meglio. Sotto l’aspetto spirituale non sono contento di me, ma penso e medito sul come fare a far diventare incrollabile la mia fiducia nell’Altissimo, come infatti lo è sul piano intellettuale: io non ho alcun dubbio che tutto dipenda da Dio, che tutto è disciplinato da forze invisibili in perfetta armonia e che nessuno possa far nulla che Dio non voglia. Tutto questo lo so e cerco di lasciar fare senza ostacolare l’ordine Divino, rimanendo sempre vigile per comprendere ciò che mi riguarda direttamente. Ci mancherebbe altro, per uno che è convinto che la Vita è un Tutto-Uno-Assoluto! Il mio problema è di un altro piano: quello mentale; è qui che sbaglio, anche se cerco di far bene. E’ qui che mi vengono i dubbi di varia natura che, di fatto, mi impediscono di affrontare il problema principale che concettualmente ho superato da anni. Tutto ciò che un uomo normale può sapere sull’argomento da diversi punti di vista, secondo diverse religioni io ho cercato di saperlo, e perciò non ho problemi di alcun genere: teologicamente parlando io conosco abbastanza l’ordine delle cose della vita esteriore, e la descrizione logica del Dio della Vita fatta dai Maestri del Cerchio Firenze 77 nei loro libri la ritengo perfetta. 9
  • 10. Il Dio di cui parlano è quel Dio che io ho cercato fin da ragazzo. E allora, direte voi, dov’è che hai sbagliato sul piano mentale? Ho sbagliato, forse, non soltanto per volermela cavare da me, ma anche sbagliando, sempre forse, nell’individuare i messaggi tra prove d’amore e prove di Fede. Non dimentichiamoci che io, mentre ho visto moltissime Immagini, ho sentito pochissime parole. Per cui, non sempre son sicuro di aver capito bene. Comunque, questa volta, tra quel poco che ho capito il 19/2/96 e la meditazione di Eileen Caddy del 20 Febbraio, questa volta non mi posso sbagliare: la grande diga, la grande onda, la risacca ed io che nuotavo nell’acqua bassa è tutto ben presente ai miei occhi ed al mio tatto; così come ho presente l’insegnamento divino ad Eileen: se stai nell’acqua dove tocchi con i piedi non pretendere di saper nuotare; io toccavo addirittura il fondo sassoso con le mani! Questa scena che ho vissuto in un mondo ultraterreno, spostata sulla Fede vuol dire che non ha Fede assoluta chi ne parla, ne pensa e ne scrive soltanto. Chi ha veramente Fede vive avendo fiducia esclusivamente in Dio ed in nient’altro di materiale. Non ha Fede chi fa affidamento su sé stesso o sugli uomini, sui suoi risparmi o sul suo lavoro. Penso che per ogni minuto della nostra vita la fiducia nel vivere deve essere riposta in Dio, il resto è un di più che Lui stesso ci ha dato. Ad esempio, io so nuotare e so come affrontare quell’enorme onda, alta quanto la diga, ma per farlo non devo aver fiducia nelle mie nozioni e capacità natatorie. Per andare al di là dell’onda io devo fare affidamento soltanto sul fatto che Dio è in me, mi ama e che nel momento in cui mi troverò sotto quell’onda sarà la Sua mano a farmela superare. Io non devo pensare a come, in qual punto mi devo avvicinare a quell’enorme massa d’acqua. Io devo andarle incontro senza preoccupazione alcuna che possa succedermi qualcosa. E così è nella vita: io debbo fare quel che ho da fare, quel che la Vita mi porta, e devo farlo come «Le Sue mani e i Suoi piedi», senza voler affrettare le cose, senza iniziative personali che non siano richieste dal flusso della Vita e soprattutto senza preoccupazione alcuna. Nella Fede assoluta si trova la soluzione di ogni problema della vita, ed allora si scoprirà che tutto è stato previsto affinché nulla ostacoli la vita di chi ha Fede assoluta in Dio. Ne deriva che non solo queste persone non mancheranno di nulla, né di salute, né di mezzi né di altro, ma ne avranno anzi in sovrappiù. Ne deriva - se ho capito bene - che io non devo pensare a come fare per superare l’onda, visto che lo so, ma devo essere intimamente convinto che saprò forare perfettamente l’onda alla sua base ed avrò la forza di superare quelle che troverò dietro e che ancora non frangono, non per le mie capacità natatorie, bensì per la mano di Dio che mi porterà in acque calme. Io devo solo avvicinarmi all’onda e poi fare la mia parte con «le mie mani ed i miei piedi». 10
  • 11. Al resto penserà Lui. Sia lode a Dio. 27/2/1996 La Santissima Trinità all’opera Nel Luglio dell’anno scorso, in Sardegna, ebbi una Visione: vidi tre grossi uccelli d’oro volare verso est dove imperversava ancora la catastrofe o l’ecatombe bosniaca. Compresi allora che la guerra entrava nella sua fase decisiva. Da allora iniziarono i trasferimenti biblici di intere popolazioni da uno stato all’altro di alcuni paesi dell’ex Jugoslavia (Croazia, Serbia, Bosnia). Quelle popolazioni continuavano a soffrire per l’abbandono delle loro case, per il caldo e la mancanza di cibo, ma era pur sempre una soluzione migliore di quelle adottate fino ad allora dagli uomini con le armi. Ogni giorno - seguendo quella odissea alla TV - vedevo la mano di Dio che interveniva a risolvere quella situazione ingarbugliata, trovando ad ogni problema la migliore soluzione possibile. Ed ancora oggi continuo a vedere la Sua mano, mentre i politici trovano faticosamente - per la malvagità e l’ottusità degli uomini - soluzioni nuove che consentono una pace o quasi pace, in un luogo martoriato dai nazionalismi più esasperati (ma non soltanto). In quei tre uccelli d’oro io vidi la Santissima Trinità che si avviava al lavoro per risolvere situazioni divenute irrisolvibili per l’incapacità degli uomini a far cessare quelle inumane sofferenze e quei comportamenti più che bestiali. Sia lode alla Santissima Trinità. 29/2/1996 Dio è sopra tutti, ma Gesù è il Capo della gerarchia In questi ultimi tempi mi sono convinto di aver commesso un errore nel ritenere che la Fede non fosse un dono bensì una conquista, perché in circa due anni non ho fatto progressi definitivi; tuttavia persevero e ritengo che il «combattimento» ...non sia ancora perduto. Qualcosa avrò imparato, ma la programmazione mentale è troppo dura a morire. Per quanto mi sia applicato debbo concludere che tendenzialmente continuo a fare da me. Ne deriva che nonostante le dure scoppole continuo a reagire mentalmente allo stesso modo, e cioè ad ogni difficoltà cerco di trovare un rimedio da solo. Ne deriva che mi è difficile mettere alla prova la Fede come suggerisce la Divina Guida di Eileen Caddy quando le dice di mettere alla prova la Fede se vuole rafforzarla. Non è che io non voglia provare a mettere alla prova la Fede, anzi mi preordino mentalmente a farlo, ma poi non ci riesco, anche perché i tempi di attesa non sono sempre brevi ed io vivo nel tempo peggio di molti altri che hanno più pazienza di me, o che danno meno valore alla puntualità ma un professionista ha scadenze 11
  • 12. da rispettare, impegni ed obblighi pecuniari. E come una piccola impresa deve trovare un equilibrio tra entrate ed uscite Allora stamani ho deciso di chiedere aiuto al Padre Celeste così come ho sempre fatto: ho fatto silenzio, mi sono concentrato e Gli ho detto: Padre, da solo non riesco a riprogrammare i miei schemi mentali ed il mio modo di pensare in modo da fare affidamento totale soltanto su di te. Immediatamente dopo è venuta la risposta, che se ne è andata tanto rapidamente quant’è venuta: ho visto Gesù dalla cintola in su, indossava una specie di tunica rosso-celeste-blu, così DISEGNO Il rosso acceso era a destra e si soprametteva al celeste-blu (spiritualità). La risposta è: devi chiederlo a Gesù, non a me. Gesù è la Coscienza Cosmica, Colui che regna in questo cosmo per mandato del Padre Celeste. Nonostante che abbia visto Gesù per appena un secondo, ho sentito una strana pace per tutto il giorno, e benché avessi subito deciso di chiedere a Gesù la stessa Grazia, ho preferito godermi quella pace (anche perché era tanto che non lo vedevo) Per tutta la mattinata non ho fatto praticamente niente, per non perdere quella pace, e nel pomeriggio ho fatto il minimo indispensabile. Poi alle sette sono andato alla Santa Messa. Nel giorno seguente (Sabato) ho chiesto la riprogrammazione della mia mentalità, il dono di una Fede incrollabile ed illimitata a Gesù ed anche a Sua Madre, alla quale sono stato affidato (o almeno così mi pare, a Trieste il 5 Luglio dell’anno scorso), ma solo stamane, Domenica, l’ho chiesto con la necessaria concentrazione, ma non ho avuto risposta. Tuttavia, non ho dubbi che la mia richiesta d’aiuto sarà ascoltata. In proposito ricordo due frasi: la prima: nessuna richiesta d’aiuto rimane inascoltata nel cosmo; la seconda: quando preghi, prega con tutta la tua mente, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima credendo fermamente che la tua preghiera sarà ascoltata (Le porte interiori di Eileen Caddy, 28 Febbraio; Ed. Amrita). Ricordo ora che è la seconda volta che mi si dice di rivolgermi a Gesù: la prima volta mi è stato detto il 5/3/95 da persona a me sovraordinata, forse la mia Guida Spirituale o Angelo Custode, perché il rapporto tra Dio e noi può conoscerlo - oltre a noi stessi - il nostro Angelo Custode, Gesù, la Madonna e qualche Santo maggiore. Così sia. 7/3/1996 Le fosse Stamane ho visto un grande prato verde con molte fosse scavate 12
  • 13. per terra, a misura di bara. Molte fosse erano aperte sia vicino a me che lontano. Dove non c’erano fosse c’era il prato senza alcuna lapide, per cui non so dire se nel prato dovevano essere fatte nuove fosse, oppure se in quelle già fatte avevano fatto crescere l’erba senza metterci la lapide. Tutte e due le ipotesi sono possibili perché noi ci possiamo identificare soltanto con la nostra coscienza (o anima), non certamente con il nostro corpo fisico. Il nostro corpo è costituito di materia, e quando manca ciò che vitalizza la materia - organizzata sotto forma di corpo fisico - questa ritorna materia attraverso la decomposizione. Finora non ho ancora detto la cosa più importante, e cioè: mentre camminavo in quel cimitero qualcuno, appena dietro di me, mi aiutava a non cadere nelle fosse. Il significato può essere: Veglieremo su di te, dimodo che tu non ridiventi un morto (spirituale) mentre vivi la tua vita nel pianeta Terra. Le tombe aperte forse indicano la fine che fanno i peccatori che perseverano nel peccato. Allora le Immagini significano: Noi veglieremo su di te affinché tu non ricada nella materialità della vita e nell’individualismo. Sia lode al Cielo. Ringrazio il Cielo anche per questa assietenza, così importante per chi vuole salire nel sentiero Spirituale. 11/3/1996 Luce e pace nel Medio Oriente Ieri sera - dopo tanto tempo - ho cercato di trasmettere Luce e Pace al Medio Oriente, poiché in questi ultimi giorni sto un po’ meglio. Non ho potuto farlo a lungo, tuttavia è sempre meglio che niente. Il mattino dopo ho visto il volto di una giovane donna (di tre quarti). Sia lode a Dio per i miglioramenti della mia salute. 12/3/1996 Ancora Luce e Pace al Medio Oriente Ieri sera ho ritrasmesso Luce e Pace al Medio Oriente, ma appena mi sono concentrato ho visto un piccolo Sole dal colore dell’acciaio per una frazione di secondo. Sia lode al Cielo. 16/3/1996 Il deserto Spirituale Ieri sera ho provato a trasmettere Luce e Pace nel Medio Oriente, ma non ci sono riuscito. Prima dell’alba mi sono svegliato senza apparente ragione e mi 13
  • 14. sono concentrato: quasi subito mi sono visto in una zona desertica e lì per lì mi sono sorpreso. Poi, quando le Immagini sono sparite ho compreso che queste riflettono esattamente la mia attuale posizione nel sentiero Spirituale. I miei rapporti con il Cielo sono scarsi anche se fisicamente mi sento meglio. Le Immagini mi indicano che invece di prendere o restare sul treno (un’altra scena di qualche mese fa) o camminare lungo il placido fiume che porta all’oceano (della Coscienza Assoluta o al mare di quella Cosmica) ho preso una strada secondaria; così mi sono allontanato dal fiume e mi sono perso nel deserto. Sto facendo del mio meglio (che è poco) per ritrovare il fiume, ma senza l’aiuto del Cielo temo che dovrò soffrire un po’ anche per i miei malanni fisici, segno inequivocabile che la mia anima o coscienza è scontenta di me. Sto perdendo altro tempo perché - almeno così mi pare - la mia Fede non è ancora incrollabile ma io non mi affido costantemente a Dio, o a Gesù. Sia lode a Dio e a Gesù. 17/3/1996 La perfezione del Padre La Perfezione del Padre opera a tutto campo, a molti livelli ed in ogni più minuto dettaglio, anche per la nostra vita. Io l’ho citata tante volte con compiacimento, ma non ne avevo tratto tutte le conseguenze, anche a livello personale. Io sono persuaso, anzi intimamente convinto (a livello interiore) che niente accade a caso nella vita, proprio in virtù di questa Perfezione; essa è un quid immanente, che tutto abbraccia, tutto controlla, tutto indirizza verso un fine sublime. Niente mi appare più rassicurante per noi uomini - tranne l’Amore - di questa Perfezione che io osservo ogni momento, dappertutto, specialmente in questo periodo di riflessione cui mi sono confinato cavalcando l’onda delle mie manchevolezze. Finché sono arrivato ad oggi, quando ho concluso che per noi uomini comuni il «guaio» che ci causa quella Perfezione benedetta e provvidenziale è che vuol fare diventare perfetti anche noi, seppur pian piano, a nostra insaputa. Ecco dunque che ogni tanto noi ci troviamo di fronte questa Perfezione così attenta, amorevole, ma implacabile che ci dice senza parlare: Figliolo è inutile che tu cerchi di svicolare, di fare a modo tuo. C’è un solo modo di fare le cose: farle perfettamente, le piccole come le grandi. Per quanto mi riguarda io son sempre di fronte all’esame della Fede, che vedo - almeno per me - sotto un duplice aspetto: - quello di affidarmi o abbandonarmi completamente senza cercare di risolvere i problemi con i miei mezzi (sotto questo aspetto ho fatto qualche progresso) - quello di servirlo anche quando le cose non vanno bene come dovrebbero. In questi ultimi tempi è come se mi si dicesse: Figlio, tu non devi dimenticare mai che devi fare 14
  • 15. affidamento completo su di me, qualunque sia la tua situazione sappi che io non defletterò finché non l’avrai imparato. Anche quando a te sembra di non fare passi innanzi, anche quando ti fermi sul tuo sentiero Spirituale, tu devi restare in sintonia con me e devi servirmi al meglio delle tue possibilità, perché io sono sempre al tuo fianco anche se sei in un deserto. Ora però sei stato aiutato abbastanza sul piano della Fede, ed in questo periodo - come ti ho fatto vedere - ti trovi proprio solo in un deserto; ma in realtà non sei mai solo: Gesù potrà aiutarti, è a Lui che ti devi rivolgere, così come ti ho fatto vedere alcuni giorni fa (23/2/96). Ma sta a te impegnarti perché soltanto così potrai imparare cos’è la Fede, facendo interamente la tua parte. Sia lode a Dio ed al Cristo. 27/3/1996 Le Religioni Mi sono reso conto che è errato pretendere che le religioni siano diverse da quel che sono, perché hanno natura umana. L’errore che si commette quando le si vorrebbe migliori è che togliamo lo sguardo dalle cose splendide che fanno aiutando questo e quello, per non parlare delle opere missionarie. Ancora una volta l’insegnamento divino è quello giusto: guarda soltanto il meglio o il lato migliore. Ecco come oggi, d’un tratto, mentre ero a Messa, ho concluso che le grandi religioni sono magnifiche. E le loro diversità, le loro carenze e via e via d’un tratto sono sparite nella consapevolezza di questa magnificenza. Sia lode a Dio, al Cristo e a Sua Madre. 17/4/1996 La scala d’oro Stamane ho visto un palazzo dentro il quale c’era soltanto una grande scala d’oro che lo occupava tutto. La scala era bellissima, ma era rotta a metà; tuttavia, mentre la guardavo, si è autoriparata perfettamente nel giro di un secondo. Queste Immagini hanno a che fare con la mia situazione spirituale? Queste Immagini mi ricordano quella del battiscopa di qualche tempo fa. Forse vuol dire che sono uscito dal deserto? Oppure che ne uscirò presto? Sia lode al Cristo al quale ho chiesto aiuto qualche giorno fa. DISEGNO Tutto è Grazia Mi sono convinto ormai da tempo che da soli non possiamo 15
  • 16. farcela. Ad esempio, da soli non siamo in grado di modificare i nostri schemi mentali, e Dio sa se io non ho provato. Per me la strada del cambiamento è un’altra: è l’abbandono al Cristo e a Dio. Quando non si riesce a risolvere una situazione provandoci con tutte le nostre forze e perseverando anche, che altro ci rimane da fare? Lasciar fare a chi ha la potenza per farlo. A noi, miseri tapini, altro non resta da fare (quantomeno a me). *** E’ tanto tempo che non medito, non scrivo e penso poco. Non so bene per quali ragioni, forse perché sono concentrato su un unico obiettivo, che è anche una speranza solida: essere ricettivo al seme della Fede, che spero Gesù faccia crescere nel mio cuore. Sia lode a Gesù. 18/4/1996 La Meditazione La meditazione è un viaggio sacro all’interno dell’uomo, ma non può essere fatto senza l’aiuto di Dio. 25/4/1996 Sono uscito dal deserto Durante la Santa messa ho sentito quel certo non so che nella zona del cuore per tutto il tempo. Era tanto che non mi accadeva, forse comincio veramente ad uscire dal deserto come mi pare di aver inteso dalle Immagini della scala d’oro che si è autoriparata. Sia lode al Cielo. 26/4/1996 Quel certo non so che Domenica, durante tutta la Messa, ho sentito quel certo non so che nella zona del cuore. Era molto tempo che non lo sentivo in continuità. Poi l’ho sentito nel pomeriggio appena pensavo al Cielo, e così in questi giorni, e anche oggi. Ciò mi pare significhi che il periodo di solitudine spirituale nel deserto è finito, e che ciò che dovevo comprendere - con l’aiuto di Gesù - l’ho compreso: nella mia mente si sta radicando la Fede in Dio e cioè la convinzione che nulla si fa senza di Lui, e che in Lui devo aver fiducia per ogni cosa, riguardi altri o me. Spero che in me si stia radicando anche la verità che in Cristo formiamo un unico corpo, così capirò meglio che qualunque guerra, anche la più lontana, lesiona quella unità, così come qualunque divisione si compie tra gli uomini anche in materia di 16
  • 17. Fede. Sia lode al Cristo. 30/4/1996 La ferita Stamane ho visto una ferita appena sotto la mammella di un uomo: DISEGNO Ho subito pensato al Crocefisso. Il sangue usciva dalla ferita e brillava nel buio della notte. Nessuno di noi può comprendere il dolore di un crocefisso, e nel caso di Gesù non potrò mai dimenticare il Suo sguardo che sapeva di stupore, delusione, incomprensione e rimprovero... Sia benedetto il Suo nome. 1/5/1996 Gesù in Africa In questi ultimi tempi vedo poco o niente, mentre prima era sufficiente che mi concentrassi sull’occhio Spirituale per vedere subito luci ed altre cose. Da più di un mese prendo un farmaco per fronteggiare l’allergia primaverile. Questo farmaco mi dà sonnolenza anche di giorno e concorre ad ostacolare i miei rapporti con il Cielo, anche se ormai è chiaro che non si muove foglia che Dio non voglia (anche per chi ha aperto l’occhio Spirituale). Stanotte il mio stomaco ha fatto le bizze (come fa di solito, ma di giorno): mi sono svegliato verso l’una e mezza, e ne ho subito approfittato per pregare e per mandare Pace e Bene al mondo, e poi al Medio Oriente e all’Africa. Non sono riuscito a mandare Luce perché nessuno, dal Cielo, mi ha aiutato. Ho continuato finché ho potuto, poi ho cominciato improvvisamente a vedere qualcosa nel buio di una notte africana: ho visto dapprima l’interno di una capanna. Vicino alla porta c’era il letto di un giovane che si è accorto di una presenza, perché si è alzato sul braccio sinistro. Ho potuto così vedere il suo volto alla luce esterna: era il volto di un giovane molto ammalato, con i grandi occhi bianchi, il sudore era visibile su quel volto alla luce esterna; non era il volto magro di un malato di Aids, era ammalato di un’altra malattia. Seconde Immagini: la mia consapevolezza ha visto da lontano, sempre nel buio della notte, un campo da calcio senza un filo d’erba. Poi, d’un tratto, vicino alla porta ho visto una figura nota, anche se non potevo vederne i lineamenti a causa della distanza e del buio. L’uomo era vestito come spesso l’ho visto, con la testa ricoperta dal mantello...; si è chinato verso terra e l’ha 17
  • 18. baciata. Io «so» che era Gesù, anche se non ne ho visto i lineamenti. Il gesto indica che Lui sente tutti i dolori dell’Africa e la ama. Spero che quel bacio alla terra africana significhi che è giunto il tempo del destino - o Karma - per una seria e più intensa attività per quei popoli e quella terra. Mi sono venuti in mente i tre grandi uccelli d’oro che in Sardegna vidi volare verso Est, pensai che andassero in Bosnia e così continuo a pensare perché da allora la guerra ebbe una svolta e si è fatta la pace: la migliore possibile in quelle condizioni. Sono molto contento di aver visto queste due scene che confermano - o almeno così mi pare - che sto uscendo dalla solitudine del deserto. Durante questo periodo ho riflettuto molto sulla Fede e sulla mia mentalità, ora mi pare di essere migliorato, con l’aiuto divino del Cristo. Sia lode e ringraziamento a Gesù 8/5/1996 Dolcezza e protezione dal Cielo Stamane una mano, con gesto gentile, ha posato sul mio letto qualcosa che assomigliava ad una fetta di dolce. Poi, poco dopo, la mia consapevolezza è uscita di casa mentre il mio corpo era a letto. Accanto al portoncino c’era un giovane alto, con i capelli e i baffi neri, magro, il naso affilato e dritto, mai visto prima. Ho avuto l’impressione che stesse lì a protezione della mia casa. Le Immagini riguardavano un piano di esistenza diverso: l’astrale, penso. Sul letto nessuna traccia della fetta di dolce, nonostante che la cercassi con la mano (idem più tardi quando ho acceso la luce). Nella mattina ho avuto due buone notizie. Nonostante i miei difetti il Cielo mi è vicino. Grazie al Cielo. 12/5/1996 Il bellissimo appartamento e la costruzione Un cappello di spine Stamane mentre pregavo, ho visto in successione tre stanze di una casa disabitata. Ho visto soltanto la parte alta delle stanze: era perfettamente levigata e pitturata di grigio in diverse tonalità. Sopra le porte c’era un motivo così: DISEGNO anch’esso pitturato con diverse tonalità di grigio. DISEGNO APPARTAMENTO 18
  • 19. Mi si è voluto far vedere la parte alta delle pareti. Nelle altre occasioni la parte alta (ma talvolta la bassa) avevano bisogno di riparazioni e comunque non erano mai ben pitturate come questa. Mi si annuncia, o almeno così mi pare, che presto la mia mentalità ed i miei schemi di pensiero cambieranno. Forse mi si vuol anche dire che la casa, ovvero il mio corpo, diventerà presto degno di ricevere l’Abitatore, ovvero il mio Sé superiore. Quando ciò accadrà, io sarò un altro uomo, e non vedo l’ora che ciò accada. Ringrazio Gesù perché i miglioramenti sono una Sua grazia. Seconde Immagini: Ho visto un cappello strano che a prima vista mi è sembrato una corona di spine. Non erano spine vegetali, ho capito subito che la corona era il prodotto di un bravo artigiano, perché era simile ad un cappello, poi è stata posizionata proprio sopra la mia vista e così ho potuto vederla meglio. DISEGNO Il piccolo cerchio che univa i fili era perfetto. Mi si annunciano costrizioni e tribolazioni, o almeno così mi pare d’interpretare queste Immagini. Siccome il Signore è la Perfezione, sono sicuro che qualunque siano mi sarà data la forza e la capacità di superarle. Per tutto il giorno ho sentito quel certo non so che nella zona del cuore. Anche in questo caso, dunque, non c’è altro commento da fare se non: sia lode al Cielo1 . 20/5/1996 L’infinita presenza Ho visto i volti di molti uomini, ma quello sul quale la mia consapevolezza o il mio sguardo si è fermato a lungo è quello di un uomo con barba e capelli brizzolati molto folti e abbondanti. La barba gli arrivava all’altezza delle spalle. Ad un certo punto sono tornato indietro proprio su quel volto. Avevano tutti gli occhi aperti ed erano immobili. Nessuno aveva l’aureola, erano volti che si potevano vedere per la strada. Ancora una volta mi viene in mente la zona del mondo astrale (Cerchio Firenze 77) dove sono i volti di coloro che nasceranno e diventeranno uomini perché tutto esiste già. E mi viene a mente - con un po’ di emozione - che tutta la vita si svolge sotto lo sguardo dell’Infinita Presenza. Sia lode a Dio. DISEGNO FACCIA 1 Quanto a costrizioni e tribolazioni, si veda dal giorno 12/13 Giugno in poi. 19
  • 20. 26/5/1996 La nostra mente è sporca come una fogna I bambini hanno dormito a casa nostra e perciò abbiamo avuto una notte movimentata. Ci siamo svegliati tutti tardi. Io mi sono svegliato alle 9,30 circa, più o meno come gli altri, ma ho fatto finta di dormire per poter pregare in pace. Ad un certo punto mi sono domandato come poteva essere possibile vuotare la mia mente di tutte le impurità della materialità. Pensavo che siccome la mente poteva essere paragonata ad un contenitore di pensieri, teoricamente esisteva la possibilità di mettere un tappo di sughero da qualche parte per farci sgocciolare i pensieri impuri come fossero gocce d’acqua sporca. La risposta è venuta subito, perché ho visto una strana doppia pinza fatta più o meno così: DISEGNO Figliolo, non è così facile come tu pensi; ti occorre una pinza speciale, che tu non hai. Perciò, per ripulire la tua mente hai bisogno dell’aiuto di Gesù, che ha gli «strumenti» adatti. Seconde Immagini: Dopo la pinza ho visto un bottinello aperto sotto i miei piedi, che conteneva un liquido verdastro. DISEGNO Anche le seconde Immagini mi sembrano chiare, e significano che la sporcizia mentale degli uomini è così tanta che si è dovuto predisporre apposite fognature. Ciascuno può rendersi conto che il linguaggio simbolico del Cielo è di una chiarezza tale da non lasciar dubbi. Io ho già chiesto al Signore Gesù di aiutarmi a riprogrammare la mia mentalità (e lo ringrazio per i progressi che ho fatto), ma ora debbo chiederGli anche di aiutarmi a ripulire la mia mente da ogni pensiero o schema di pensiero legato alla materialità, e lo farò quanto prima anche se questa richiesta gliela ho già fatta, ma senza la necessaria concentrazione ed intensità (Chiara è saltata sul letto in quel momento). Sono andato alla Santa Messa durante la quale, alla minima concentrazione, ho visto tante stelline nel mio occhio sinistro. Le ho viste a gruppi di tre-quattro-cinque, a volte in alto, a sinistra, a destra, al centro, in basso e più volte. A me pare si possa dire che il messaggio sia questo: Siete circondati dallo Spirito, ogni stellina rappresenta i vostri fratelli, quelli che hai visto sono coloro che hanno i tuoi stessi obiettivi, il tuo modo di essere in questo tempo della 20
  • 21. tua vita; oppure ogni stellina rappresenta moglie, figli e nipoti. Tutto il giorno sono stato in un particolare stato di pace che conservo anche adesso. Grazie e sia lode al Cielo. 27/5/1996 La luce d’oro Il nuovo schermo non è ancora a punto, anche se è tanto tempo che talvolta lo vedo. E’ fatto a scacchiera con i quadratini neri e gli altri bianchi, sono luminosi; proviene da dietro il mio sguardo e si ferma a meno della metà del mio campo visivo, sia a sinistra che a destra. Non so se deve arrivare fin lì, oppure se deve avanzare fino ad occupare tutto il mio sguardo come gli altri schermi. Ho visto lontano, come altre volte anche se non l’ho scritto, una piccolissima figura alta un paio di centimetri all’interno di una luce d’oro fatta a uovo. Io sono sicuro che è Gesù, perché nessun altro essere ha una Luce così, ma non posso asserirlo perché è troppo piccolo e troppo lontano per le mie capacità visive. Mi viene in mente che il sangue non mi pulsa più nelle orecchie e che, forse, non lo vedo proprio perché mi manca energia. Forse dovrei inalare ossigeno. Se me lo ricorderò, la prossima volta inalerò ossigeno (dirlo ora è facile, farlo quando accade è più difficile o è improbabile che me lo ricordi) Sia lode a Gesù, al quale ora mi rivolgo frequentemente per le mie necessità spirituali. 28/5/1996 Il nuovo schermo Ieri sera non avevo sonno, ho avuto perciò il tempo di leggere, pregare, meditare e inviare Pace e Bene al mondo. Poi mi è venuto in mente il nuovo schermo, e così mi sono domandato se resterà dov’è o coprirà l’intera mia vista. Immediatamente dopo è arrivata la risposta: questa volta lo schermo è sceso dall’alto sfrigolando leggermente, come fanno i fili della luce contro i metalli. Si è fermato abbastanza in alto con i suoi quadratini di luce bianca e neri. Mi pare di poter ora dire che il nuovo schermo, anche se viene in modo insolito, coprirà completamente l’occhio Spirituale, e mi consentirà di vedere in un nuovo piano di esistenza. Forse, quando sarà completato, arriverò bene a vedere Immagini come quella di ieri (indubbiamente era Gesù, perché solo Lui emana una aureola d’oro così vasta). Sia lode e grazie al Cielo. 21
  • 22. 3/6/1996 Ancora il nuovo schermo Ho visto lo schermo davanti a me, ma non perfettamente ed ancora un po’ lontano. Ho visto sfrigolio di energie mentre calava giù. Sia lode al Cielo. 4/6/1996 Anime Senza concentrazione, prima di addormentarmi e di meditare, ho cominciato a vedere i veli di luce bianca che scendevano l’uno dopo l’altro. Poi, lontano lontano, ho visto un cielo pieno pieno di stelline tutte uguali, l’una quasi accanto all’altra. Il cielo e le stelline non erano troppo luminosi. Erano Anime. Quale piano di esistenza ho visto? Forse un piano inferiore dello Spirito? Sia lode a Dio. 5/6/1996 Stanotte mi sono svegliato alle tre per il mal di testa causato dal nuovo farmaco per il cuore, e mentre ero leggermente concentrato sull’occhio Spirituale ho visto, senza alcun velo, ma soltanto sulla parte sinistra, una porzione del nuovo schermo colorata di un bellissimo colore viola che sovrastava anche il nero dei quadratini. Ho visto questo nuovo schermo come se fosse un drappo di stoffa che calava dall’alto; intravedevo sotto lo splendido colore viola, più lucente nei quadrettini bianchi, anche quelli neri coperti da quel colore viola. DISEGNO Nell’Aldilà che vedo tutto è bellissimo. Forse quel drappo assomiglia ad una tenda tirata, se così fosse starebbe a significare che il nuovo schermo mi aprirà la vista su di un nuovo piano d’esistenza, e siccome il colore della tenda è viola, ciò significa che dovrebbe essere il piano spirituale. Ciò confermerebbe l’ipotesi che ho fatto ieri. Ma, forse è meglio, rappresenta ciò che sta avvenendo in me: una metamorfosi, completata la quale sarò obbediente e sottomesso (si veda S. Foglia, I simboli del sogno, pag 76; Ed. Newton). Sia lode al Cielo. P.S. La mia salute è tutt’altro che buona: finita la tosse ed i problemi che mi ha causato poi (senza dimenticare quelli precedenti alle gambe ed alle ginocchia), ora c’è un aggravamento della circolazione coronarica, segno evidente che in amore sono molto scarso. 22
  • 23. 7/6/1996 Metamorfosi In questi ultimi mesi mi sono andato convincendo che, malattie a parte, mi ero rifermato nel sentiero Spirituale - come le Immagini del deserto mi indicavano - nonostante le mie riflessioni sul piano della Fede e mentale mi sembrassero proficue. Ma si è trattato di una fermata provvisoria, naturalmente per Grazia Divina, perché ho visto un nuovo cielo ripieno di stelline e poi una tenda viola aperta, dalla quale ho dedotto che mi era stato consentito di vedere un altro piano della Vita, dove gli esseri - così come sui raggi puntiformi del sole - sono tutti uguali. Il viola indica metamorfosi, e quindi il messaggio era molto positivo: figlio, cambierai presto, in meglio naturalmente. Le stelline erano simili e ciò conferma che il Padre ci ama tutti dello stesso Amore Divino. Sia lode al Padre. Pisa, 8 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica Energia Ho visto un secchio blu sbocconcellato ripieno d’acqua. L’acqua dovrebbe simboleggiare l’energia. Nel secchio sbocconcellato mi posso riconoscere, ma quanto ad energia è scarsa (da parecchio tempo). Spero che sia un augurio. Grazie in ogni caso al Cielo. Pisa, 11 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica Ho visto un secchio bianco, nuovo e ripieno a metà, ma prima ancora ho visto acqua a terra in un bagno. Anche in questo caso penso che il riferimento all’energia sia corretto: ne ho persa, anzi ne perderò, la metà. Domani mi diranno i risultati della coronografia. Non credo che saranno molto buoni, anche se chi me l’ha fatta ha detto che il mio cuore ha una buona motilità. «Que serà, serà!» In ogni caso sono tranquillo, grazie al Cielo! Pisa, 12/13 Giugno 1996, Santa Chiara, Fisiologia Clinica “ Nelle Tue mani affido il io Spirito “ Oggi, ho pensato ai diversi rischi di un intervento chirurgico al cuore, ma mi sentivo tranquillo ho avuto un momento di timore solo quando mi hanno detto che il dr. Marzullo stava cercando di parlarmi con urgenza. L’ho superato subito rivolgendomi rapidamente al Padre 23
  • 24. Celeste, dicendoGli: «Nelle Tue mani affido il mio Spirito». Ho riacquistato quasi immediatamente la mia serenità. Alla sera ho pregato tranquillamente come gli altri giorni. Alle sei del giorno dopo mi sono svegliato quando l’infermiere ha acceso la luce della stanza. Subito dopo ho visto un piccolo ritratto di Gesù, a mezzo busto: aveva il mantello incrociato, a destra era rosso ed a sinistra era blu. Il ritratto era in un piccolo cassetto di legno vecchio stile. Mi è venuto alla mente il cassetto di un vecchio comodino, ed allora ho capito il messaggio del Padre Celeste: Gesù ti sarà vicino. Più tardi mi sono accorto che una grande pace era scesa nella mia mente e nel mio cuore; era una pace nuova per me, perché non pensavo né ai momenti passati né al futuro: stavo vivendo l’ora, anzi il momento presente, come se non fosse quello antecedente l’annuncio - per me ormai certo - che avrei dovuto operarmi. Ero più che sereno, quasi che l’ospedale fosse la mia casa e come se non si trattasse di fare a me stesso un’operazione chirurgica al cuore. Potenza della Fede e dell’aiuto che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo possono darci. Intanto passavano le ore del primo mattino ed io stavo scherzando con i miei due amabili compagni di camera, un pisano di cui non ricordo il nome e Remo Stefanini di Saline di Volterra. Quando entrarono i medici stavo ancora sorridendo ed ho continuato senza accorgermene a sorridere anche quando il dr. Marzullo mi spiegava succintamente l’intervento che mi avrebbero fatto dopo un paio di giorni. Probabilmente i tre medici che erano intorno al mio letto mi hanno preso per scemo, ma il mio stato era diverso: ero pervaso da una pace non umana e perciò non mia. Nel primo pomeriggio mi hanno trasferito a Cisanello, nel reparto di cardiochirurgia, e due infermiere hanno cominciato a prepararmi verso le diciotto, poi mi hanno dato un sonnifero.2 Sia lode e gratitudine al Padre e al Figlio. Pisa, 13 Giugno 1996 Discrezione Virtù, capacità, salute, ricchezza, pazienza, pace e qualunque altro dono deve essere vissuto con discrezione, così come il Padre Celeste ed il Suo Spirito Santo predispongono tutto per noi nel più perfetto silenzio. Sia lode a Dio. Pisa, 21 Giugno 1996 L’operazione Sono stato operato al cuore d’urgenza e dopo appena sei giorni, visto che tutto era regolare, mi hanno trasferito a Fisiologia Clinica al Santa Chiara, perché a Cisanello dovevano 2 Si veda l’avvertimento del 12/5/1996 24
  • 25. liberare il mio letto per un altro paziente. Resterò a Pisa per tre o quattro giorni, poi mi manderanno a Volterra per un periodo di riabilitazione La Pace di Gesù è ancora con me, ed a parte la debolezza e i dolori alle costole, tutto va molto bene. A Cisanello ho dormito quasi ininterrottamente per tre giorni (il 14, il 15 e il 16); dell’operazione non ricordo nulla e non ho neppure visto la sala operatoria. Mi ricordo soltanto di aver visto il mio compagno di camera in terapia intensiva, poi mi sono addormentato per risvegliarmi il giorno dopo in camera mia, dopodiché mi sono riaddormentato. Dei giorni 15 e 16 ricordo qualcosa solo se Chica, Rosy e Dony me lo fanno rivenire in mente. Tutte e tre sono state a Cisanello dalle sei del mattino alla sera, e nelle ore consentite stavano con me. Anche Franco e Claudio sono venuti una o due volte a trovarmi. Anche questa è una dimostrazione di quanto io sia benedetto. Che altro dire di questi giorni non lo so, tranne che devo rendere grazie al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo. Pisa, 23 Giugno 1996 L’Eucarestia Alle sette il Frate Francescano di Fisiologia Clinica - di cui non ricordo il nome - mi ha portato l’Eucarestia a letto. Mi sono molto commosso. I miei occhi erano pieni di lacrime, ma mi sentivo leggero leggero. Sia lode a Gesù. Volterra, 1 Luglio 1996 L’uva Ho visto una pigna d’uva con chicchi molto grossi color giallo oro. Cosa significa? L’uva ha a che fare con il tralcio, ed il tralcio con la Vite, cioè Gesù. L’uva è molto buona e dà anche energia sotto forma di zucchero. Forse significa che avrò energia amore, la più potente che ci sia, perché mi pare che il giallo oro simboleggi la Divinità. Sia lode al Cielo. Volterra, 5 Luglio 1996 Rosy parla a Chica Ho visto Nicla e Rosy da lontano, ai margini di un bosco. Erano accanto ad un grosso albero. Rosy, mentre toccava la corteccia diceva qualcosa a sua madre. Nonostante la distanza io vedevo benissimo i solchi irregolari sulla scorza dell’albero. Forse Rosy, tranquillizzava Chica, di natura molto ansiosa. E’ probabile che le dicesse che ormai ero fuori pericolo (loro erano fuori dal bosco); la corteccia può corrispondere all’età ed il 25
  • 26. tronco alla forza. Forse Rosy aggiungeva: babbo è forte, se la caverà. Non capisco di quale scena si tratti. DISEGNO Volterra, 6 Luglio 1996 L’aiuto materno Ho visto una immagine stilizzata della Madonna in bianco e nero. Poi, ho visto un rivolo di sangue sulla gamba sinistra (mentre la safena mi è stata tolta dalla gamba destra). Non so cosa voglia dire, tranne che perdita di energie e aiuto della Madonna. Sia lode, in ogni caso, a Maria. Volterra, 7 Luglio 1996 Energie Indossavo una maglietta bianca. La maglia era macchiata di sangue in più punti. La macchia più grande corrispondeva al cuore, un’altra grande al plesso solare. Il significato può essere legato all’operazione chirurgica che ho subito il 14 Giugno, ma non lo comprendo. Forse vuol dire che ora il sangue scorre bene in tutto il petto, ma non credo. Può voler dire che ho perso molte energie, ed è vero. DISEGNO Volterra, 10 Luglio 1996 La grazia della Croce Ho visto una croce, e sotto, sulla destra, un’altra cosa che non sono riuscito a vedere bene poiché la mia attenzione si è rivolta alla croce bianca in alto alla mia sinistra. DISEGNO Forse mi si ricorda di meditare sulla croce, come insegna la Madonna a Medjugorje, poiché da questa meditazione derivano grazie. Sia lode a Dio ed al Cristo Volterra, 11 Luglio 1996 L’Uva e la Vita in Cristo Ho visto di nuovo l’uva: questa volta era una piccola pigna di color viola. L’uva è il frutto della Vita in Cristo. Quindi le Immagini dell’uva hanno a che fare con la vita nello Spirito: infatti l’uva è la madre del vino, il vino contiene 26
  • 27. alcool che è Spirito di qualità terrena; ma l’uva dà anche energia sottoforma di zucchero. Il colore viola rappresenta la trasformazione, e perciò l’uva viola significa che avrò le energie spirituali che mi serviranno a trasmutare il mio essere carnale in un essere spirituale. Forse questa è l’interpretazione corretta. Sia lode al Cielo. Livorno, 14 Luglio 1996 Gesù e la Luce d’Oro Al risveglio ho visto, quasi subito, una fila di persone con una tunica bianca, addossate ad un muro. Erano tutti giovani, circa una decina. L’ultimo era Gesù, ed era leggermente discosto dal muro. Indossava una tunica rossa, ma nel petto aveva una Luce d’oro raggiante, che ridondava dal petto. DISEGNO Immagine stupenda, addirittura sconvolgente. Grazie, Gesù, per il tuo aiuto ed incoraggiamento. Ne ho bisogno, nonostante cominci a star proprio bene. Sia lode al Salvatore che oltre ad aiutare la nostra anima aiuta anche il nostro corpo fisico. Volterra, 17 Luglio 1996 Il Pentacolo Ho visto un pentacolo ridondante d’oro: è una stella a cinque punte con poteri magici. Poi ho visto anche uva bianca, ma non una pigna piccola o grande. Erano chicchi d’uva posti su esili rami come se fossero albicocche o susine o altri tipi di frutta, che possono essere vicini a due o a tre. Nelle Immagini, però, i chicchi erano uno per uno. DISEGNO Ringrazio il Cielo per la protezione e le Energie che mi darà. Ne ho bisogno! Volterra, 25 Luglio 1996 Lo spazzolino Ho visto una scatola di un color viola brillante. Dentro la scatola c’era uno spazzolino da denti ed un altro oggetto incartato in un foglio marrone, ma non ho capito cosa c’era dentro. Quale significato hanno queste Immagini? Forse si riferiscono 27
  • 28. alla mia trasmutazione, ma in ogni caso ringrazio il Cielo. Volterra, 26 Luglio 1996 Il nuovo schermo Ho visto un po’ sfuocato il nuovo schermo fatto a dama con i quadratini bianchi e neri; il Cielo sta continuando a fare le prove. DISEGNO Spero di vederci qualcosa di bello. Sia lode al Cielo. 31/7/1996 Sto per iniziare un’altra tappa Stamane ho visto una catena di montagne lontane che si stagliava contro un cielo blu intenso; forse mi si annuncia un’altra tappa nel mio sentiero Spirituale. Finalmente! Sia lode a Dio ed a Gesù. 8/8/1996 Energie Stamane ho visto una stanza con un pavimento tipo clinker, nel centro c’era un tombino di metallo assai elaborato, bello direi. Stranamente, vincendo la legge della gravità, da uno dei buchi usciva un rivolo d’acqua chiara. DISEGNO Forse vuol significare che presto mi torneranno le energie che tuttora mi mancano. Anche le visite mi stancano. Sia lode a Gesù. 9/8/1996 Fede e abbandono Sono riandato con la memoria ai due giorni precedenti l’operazione, ed alla calma della mente e del cuore che calò su di me dopo essermi rimesso al Padre Celeste ed aver visto il quadretto di Gesù nel piccolo cassetto. Nessuna preoccupazione e nessun timore sfiorarono la mia mente; ero perfettamente tranquillo come se l’operazione al cuore non mi riguardasse (ed ora che mi sono ristabilito mi sembra così lontana). Non chiesi alcuna informazione ai due medici che m’interrogavano sul mio passato clinico, né sulla pericolosità, né sulla durata dell’intervento, né su altro. Mi limitai a rispondere alle loro domande. 28
  • 29. Ho riflettuto molto in questi due mesi (o quasi) sulla Fede, sull’abbandono e sull’accettazione delle vicende della vita: - quanto alla Fede, mi pare che sia in crescita. - quanto all’abbandono ed al lasciar fare alla Vita, idem, anzi meglio e così per l’accettazione. Non dimenticherò mai la calma che si è impadronita di me in quei due giorni e la sicurezza che tutto sarebbe andato bene perché Gesù mi sarebbe stato vicino. E così è stato: tutto si è svolto perfettamente, anche la riabilitazione a Volterra. Da qualche giorno mi considero in ferie. Rendo grazie a Dio, a Gesù ed alla Madonna, ma anche agli Angeli preposti alle varie fasi dell’operazione: sia lode al Cielo, insomma! 14/8/1996 Tutto esiste già Stamane ho visto la mia testa con qualche capello in meno di quelli che ho ora. Poi, la testa ha roteato all’indietro mostrando il mio volto con gli occhi chiusi, un po’ più invecchiato. E’ la conferma che tutto esiste già nell’eterno presente. 18/8/1996 La Luce e l’Angelo Mi sono svegliato nel cuore della notte. Il sangue pulsava forte nelle orecchie avendo gli avambracci stretti ed incrociati sul petto. Ho visto due finestre ripiene di detriti fino in cima come se fossero quelle di una casa distrutta da un bombardamento o da un terremoto devastante. Alcuni pezzi di legno fuoriuscivano dai detriti Mi hanno ricordato subito le finestre che ho visto durante la guerra. quel che mi è apparso strano è che le finestre, pur essendo l’una accanto all’altra, erano completamente diverse: una era rettangolare e con un’inferriata di ferro, l’altra - quella di destra - era ad arco ed aveva le persiane. Gli infissi delle due finestre erano chiusi, ma in parte sfondati dai pezzi di detriti (specialmente della finestra di destra), così come erano sfondate le stecche della persiana di quest’ultima. L’infisso della finestra di sinistra aveva un colore un po’ scuro, mentre quelli della finestra di destra erano pitturati di bianco; in quest’ultima si vedevano meglio i pezzi di legno o i detriti che fuoriuscivano dalle stecche. Non ho visto altro, né ho sentito voci. Lì per lì non ho capito che cosa potessero significare e perché la stessa casa avesse finestre così diverse l’una dall’altra. Poi ho capito, oppure intuito: le due finestre rappresentavano i miei corpi astrale e mentale, e a quel punto ho cominciato a preoccuparmi. 29
  • 30. Com’è possibile che tutto ciò che ho imparato in questa vita e tutto il lavoro interiore che ho fatto per conoscere me stesso sia andato perduto se per misericordia divina nessuno torna mai indietro sul sentiero spirituale (e, forse, specialmente quelli che si impegnano come ho cercato di fare io)? A questo punto mi sono alzato per andare nel bagno. Quando silenziosamente mi sono di nuovo sdraiato sul letto, ho visto sopra di me una apertura quadrata simile alle botole per andare in soffitta. Al di là c’era una Luce bianca e luminosa: un Angelo (l’ho intuito) si teneva da una parte come per farmi ben vedere la bellezza della Luce e cosa sarebbe sorto su quelle rovine. Poi l’Essere angelico ha attraversato la botola e l’Immagine è sparita. Di nuovo non ho capito o intuito subito il significato delle Immagini. Poi ne ho dedotto che la mia prossima tappa sarà: sarai illuminato dalla Luce ed i tuoi corpi astrale e mentale saranno ricostruiti. Infine, un Angelo mi aiuterà a fare un salto di qualità: la mia mente ed il mio corpo astrale (o dei desideri) saranno illuminati dalla Luce! Ecco quale dovrebbe essere il significato dell’impegno annunciatomi dalla catena montuosa di alcuni giorni fa. Ringrazio Dio, Gesù, la Madonna e l’Angelo che mi aiuterà. 18/8/1996 Spirito Io lo seguo tra un elettrone e l’altro dei mobili e degli oggetti del salotto. Lo cerco nel bicchiere e nell’acqua, nei raggi del sole che entrano tra le stecche dell’avvolgibile. Poi esco a cavallo di un raggio di sole e mi perdo nello spazio di questo universo finito. Ciononostante, e tanto pensare, tante letture e tanto guardare non mi aiutano a forare il velo che mi divide dall’Infinito. Ora mi confondo con tutto ciò che è intorno a me, tutto è immobile fuori e dentro di me, tra un elettrone ed un altro. Ieri e domani sono parole prive di significato quando cerco il Padre nelle piccole cose, anche in quelle al di là degli atomi degli oggetti o mentre cavalco un raggio di sole. Io so che non è lì, pur essendovi, ma mi diverto a cercarlo ovunque anche oltre la Bellezza dell’arcobaleno, del bosco o del fiore pur sapendo che non posso andare Aldilà finché Lui non lo vorrà, come ho già fatto più volte con la Sua Grazia tanto grande che non riesco a capire. Tuttavia, non si può trovare il Padre senza la presenza e la potenza del Figlio: Loro sono una Cosa sola, uno dei tanti miracoli della Vita. Due Esseri sono una Cosa Sola pur restando sé stessi! L’Amore del Padre è tanto grande e Lui è anche tanto giusto che riserva lo stesso privilegio ad ognuno dei Suoi figli, purché si cerchi di meritarlo con tutta la nostra buona volontà. Infatti, ciascuno di noi è destinato ad essere una cosa sola con Loro, dopo essere stati una cosa sola con i nostri sovraordinati nella 30
  • 31. Gerarchia degli esseri. Ad ogni tappa si avvera un prodigio, ad esempio si diventa una sola cosa con un giusto e poi con un Beato ed ancora con un Santo, pur rimanendo ogni volta (ovvero ad ogni fusione di coscienze) noi stessi come mai prima di allora. Anche quando, prima la Madonna, poi Gesù e poi il Padre, ci faranno la Grazia di accoglierci in Loro, ognuno rimarrà sé stesso anche allora. Qualcuno potrebbe dirmi, se così è, se lo sai, perché cerchi Dio nelle piccole cose e nelle creature della vita anche subumane? Perché so che Lui è anche lì, pur essendo oltre per effetto della trascendenza. Sia lode a Dio che ci dà questa meravigliosa vita e queste incredibili mete. 29/8/1996 Chica, mi viene incontro Ho visto Nicla, con un vestito a fiori, che veniva verso di me, sorridendo con il suo bel sorriso. Purtroppo camminava zoppicando, ma veniva avanti, e questo è ciò che importa veramente. Dovrebbe essere una scena già vissuta di qualche mese fa, quando aveva dolori ad un ginocchio, ma dovrebbe significare che stava facendo fatica a condividere il mio modo di pensare e di sentire. Anch'io, del resto, sono anni che cerco di crescere e spesso non soltanto zoppico, ma mi siedo o mi sdraio per terra. Così voglia il Signore che sia. *** Dio è tanto attraente quanto inafferrabile, e lo stesso si può dire della Bellezza. 31/8/1996 L’Angelo Custode Stanotte Chica mi ha svegliato ed io ho cercato di riaddormentarmi, ma senza riuscirci perché lei insisteva a tenere il suo braccio sulle mie costole non ancora guarite. D’un tratto - e senza alcuna mia partecipazione - ho visto una immagine sfocata e che vedevo doppia: era così, una specie di medaglione raddoppiato DISEGNO Poi l’Immagine è stata sostituita da un’altra, ma ancora io l’ho vista male perché era sempre doppia. DISEGNO Finalmente una terza immagine e questa volta nitida: un medaglione d’oro massiccio con il volto di un angelo adulto. Significa, forse, che d’ora innanzi un Angelo mi starà vicino, tanto vicino quanto una medaglia sul petto. Ma non credo: significa piuttosto che da tempo non sono più consapevole della 31
  • 32. vicinanza e dell’assistenza continua che mi dà l’Angelo Custode. Io so che ho bisogno di aiuto per superare gli esami che trovo sul sentiero Spirituale, ed il Signore o Gesù ora mi ricordano che il mio Angelo Custode mi assiste continuamente nonostante io non me ne renda ben conto come quando ero giovane. La terza immagine significa: figlio, riprendi coscienza del tuo Angelo Custode! Sia lode al Cielo che ringrazio di tutto cuore. 4/9/1996 Il bivio e la scelta Stanotte mi sono svegliato per la fortissima luce interiore, ed ho sentito il ritmo del sangue nelle orecchie: era stranamente blando. Ho appena intravisto lo schermo, diverso dall’ultimo: mi è sembrato fatto a gocce, perfettamente allineate una accanto all’altra, una sotto l’altra, come gli altri simboli dei precedenti schermi. Era un giorno luminosissimo, poi ho visto sotto di me una foresta di un verde splendente, mentre la mia consapevolezza ha cominciato a scendere una strada larga, asfaltata e con molte curve. La strada correva in mezzo agli alberi alti, belli, di un verde luminoso, mentre scendevo a valle. D’un tratto mi sono fermato: sulla destra c’era una larga strada sterrata di montagna che scendeva in mezzo al bosco; mi sono trattenuto ad osservarla: era in leggera discesa ma sembrava - a circa 100 metri di distanza - diventare molto ripida, tantoché spariva al mio sguardo. Il messaggio mi sembra chiaro: hai superato la catena di montagne che hai visto poco tempo fa, hai iniziato la discesa, ma ora ti trovi di fronte ad un bivio: puoi continuare a scendere comodamente a valle sulla strada asfaltata piena di curve (la via dell’uomo), oppure puoi scegliere la strada dritta, ma che presenta qualche difficoltà. DISEGNO Sia lode a Dio ed al Cristo, ringrazio anche l’Angelo che mi è stato vicino in questi ultimi giorni. Quale strada scegliere? D’istinto mi rispondo: quella sterrata perché è quella dritta, ma sarà più difficile percorrerla; l’Angelo mi aiuterà, ma io dovrò fare del mio meglio. Seconde Immagini: Ho visto, sulla mia sinistra, una copia del Tirreno, ma non riuscivo a leggerla. Ciononostante ho intuito che era la copia del 22 Settembre (fra 18 giorni); poi ho visto una seconda copia che è comparsa a fianco della prima, sulla destra. Ho subito 32
  • 33. pensato che fosse il Tirreno del 23 Settembre, ma l’intuizione mi diceva che si trattava invece del Tirreno del giorno dopo ancora, il 24 Settembre. I giornali erano posti così, all’altezza più o meno del mio sguardo: DISEGNO Vedevo a malapena le lettere dei due titoli, ma non sono riuscito a leggerli. Che succederà Lunedì 23 Settembre? Uno sciopero dei giornali? O che altro? In altre occasioni mi furono mostrati dei numeri, non capisco perciò perché siano stati utilizzati due giornali per mettere in evidenza il giorno 23. Escludo di aver intuito male. Il significato esoterico del numero è: <<Iniziative fortunate, senso di responsabilità>> (si veda A.L. Ricci, Segreti della Numerologia, pag. 78 ediz. Mediterranee) Ringrazio il Cielo per questa indicazione che mi pare confermi che la strada che ho scelto è quella giusta3 . 9/9/1996 Energie spirituali per trasmettere Pace e Bene al Kurdistan Stamane, dopo aver trasmesso mentalmente Pace e Bene alle popolazioni del Kurdistan, ho visto due grosse pigne d’uva bianca con grossi acini. Ciò è avvenuto dopo aver visto lo schermo laterale a scacchi. Le due pigne avevano in cima un pezzo di tralcio tagliato perfettamente con una cesoia. Con il senno di poi penso si tratti di Energie Spirituali per consentirmi di trasmettere Pace e Bene, e di ciò ringrazio il Cielo. 10/9/1996 Ancora cibo Spirituale per trasmettere Pace e Bene al Kurdistan Dopo aver trasmesso Pace e Bene alle popolazioni del Kurdistan, ho visto diverse pigne d’uva bianca e nera, in fila; quella nera, con chicchi piccoli, era all’interno e quella bianca, con chicchi grossi, era all’esterno. Come ieri, ho ricevuto Energie Spirituali per poter trasmettere Pace e Bene. Seconde Immagini: Ho visto un po’ dall’alto, con poca luce, molte persone in cammino, in fila come se fossero un drappello di soldati. 3 Vedi il 22-9-‘96 33
  • 34. Ero appena dietro a loro, tutti erano senza copricapo, nell’ultima fila li ho visti fino alla vita; delle persone avanti (tre o quattro file) ho visto solo le teste. Le file erano molto vicine fra loro, sembravano uomini in marcia: penso che siano Curdi riusciti a scampare al massacro. Sia lode al Cielo. 13/9/1996 Gesù, il Maestro dell’Umanità Stamane ho visto Gesù mentre pregavo. Era seduto, l’ho visto di profilo, stava parlando a qualcuno sotto di Lui che non ho visto. Stranamente la mia attenzione si è rivolta al tavolo che Gesù aveva davanti: era una specie di scrivania molto levigata. Ne ho dedotto che non era un tavolo di duemila anni fa (non avevano gli strumenti di oggi per lavorare il legno); era proprio un tavolo da conferenziere oppure una scrivania dei nostri tempi. Ne ho dedotto ancora che Gesù è come lo penso: un essere vivente, sempre fra di noi, anche oggi come duemila anni fa è tuttora il Maestro dell’Umanità. 19/9/1996 Segui gli spostamenti di Gesù e aspettalo Stamattina, mentre pregavo, ho visto Gesù andare verso l’uscita di una chiesa. Dietro di lui i discepoli. Camminava come al solito: la testa eretta, il passo lungo ed elastico (anche la Sua camminatura è bella). Avevano tutti una tunica: Gesù l’aveva bianca o almeno così ho visto nella penombra della chiesa. E’ stata una scena brevissima. Seconde Immagini: Subito dopo ho visto una scena che mi è parsa tecnicamente diversa. Ho visto una chiesa di stile romanico con la facciata e l’aggetto del tetto tutto in marmo bianco e grigio chiaro. Inizialmente la mia attenzione è stata attratta dal tetto e poi dalla porta dove, appoggiata ad una colonna dello stesso tipo di marmo, c’era una donna con i capelli bianconeri corti e folti. Subito dopo la donna si è voltata verso l’interno della chiesa, come se aspettasse Gesù fuori di essa. DISEGNO La mia attenzione è stata attratta dalla testa della donna, quindi di questa scena ho visto solo la testa della donna, la colonna ed il tetto. Ringrazio Gesù poiché è sempre bello vederlo anche perché poi mi infonde un senso di pace che non è mio. Forse mi si vuol dire: fai come questa donna, segui gli 34
  • 35. spostamenti di Gesù e aspettalo; lo troverai in chiesa. Forse è una continuazione dell’ormai vecchio messaggio: unisciti a Noi. Sia lode al Cristo. 20/9/1996 L’Amore del Cristo sconfigge il Male per sempre (Gesù mi fa ritornare alla mente un’Immagine) Ieri era il compleanno di Chica e lo abbiamo festeggiato a cena fuori, naturalmente ho mangiato più del necessario e perciò mi sono svegliato nel cuor della notte. Ho preso l’occasione per recitare il Santo Rosario. Quando ho meditato sul primo Mistero Doloroso, ho visualizzato il braccio destro del Cristo mentre piantavano un chiodo nella mano; quasi subito ho visto il volto di Gesù il Cristo, con una smorfia di dolore girato verso sinistra. Poi ho visto un’altra immagine molto importante, tanto rilevante che ho concluso: non è necessario che prenda appunti, ma ora, purtroppo non la ricordo più. Sono succedute altre Immagini non così significative, poi mi sono riaddormentato. Al mattino mi sono ricordato della chiodatura e del volto dolente di Gesù, ma non sono riuscito a ricordare altro. Mi sentivo stranamente stanco. Ho cercato di ricordare per tutta la mattina, ma senza successo finché ho concluso che se avessi riposato dopo pranzo mi sarebbe venuta a mente l’Immagine tanto importante. Non è stato così: non ho ricordato niente neppure a mente fresca per quanto mi sforzassi; sono veramente dispiaciuto di non aver preso appunti per non disturbare Chica; a me, a volte, basta un piccolo segno, oppure una parola per ricordare vividamente tutto. 20/9/1996, pomeriggio: Idem. Non riesco a ricordare sebbene faccia delle ipotesi sulle quali ragiono per analogia. Alle 18 ho deciso di uscire per andare a Messa (come faccio sempre quando vedo Gesù o la Madonna: Li vado a ringraziare nella Loro casa che è la casa di Dio). Mi sono diretto verso la chiesa di Santa Rosa, ed ho continuato a pensare mentre pedalavo, ma senza successo. Vicino alla chiesa ho cominciato a concentrarmi sulla Santa Messa. Seconde Immagini: Durante la Santa Messa, mentre leggevano le Parole di Dio, mi è venuta a mente l’idea giusta: lo chiedo a Gesù, visto che ora sento che stiamo diventando amici, e così ho fatto. Ed un attimo o due o tre attimi dopo è arrivata la risposta: ho sentito la parola peccato pronunciata dal lettore all’ambone e 35
  • 36. così mi è venuta in mente l’Immagine dimenticata, ovvero la testa di un grosso serpente tagliata a metà (con un rigo rosso di sangue) da un coltello affilato. DISEGNO Ed allora ne ho dedotto nuovamente: contemporaneamente alla crocefissione del Figlio dell’Uomo o del Figlio di Dio - che aveva vissuto la Sua vita terrena per dare tutto il Suo amore, la Sua sapienza e la Sua potenza al Suo popolo, e questi l’aveva crocefisso - avveniva (contemporaneamente) la sconfitta definitiva del Male o del Maligno al quale veniva simbolicamente tagliata la testa con un tagliente coltello. Ciò accadeva sul piano dell’Eternità, o meglio dell’Eterno Presente, dove non c’è un tempo, né un prima né un dopo, perché tutto si svolge contemporaneamente. Ne deriva che il Male - fino ad allora sopportato dal Padre Celeste - è già stato sconfitto per sempre come dicono le Sacre Scritture, anche se tale sconfitta non si è ancora manifestata sul piano terreno o fisico dove si manifesterà con certezza prima della fine dei tempi, quando tutti gli uomini si saranno redenti dal peccato, su questo o su di un altro pianeta di un diverso sistema solare (e, forse, di un diverso cosmo). Qui in Terra la sconfitta dell’Angelo ribelle si manifesterà lentamente in corrispondenza del manifestarsi delle Virtù Cristiche dentro di noi. Forse queste Virtù cominceranno a svilupparsi su vasta scala verso la fine del millennio. Queste due Immagini: il volto del Cristo stravolto dal dolore della chiodatura ed il grosso serpente dalla testa quasi tutta tagliata possono essere viste anche sotto l’aspetto delle energie: infatti alla somma ingiuria dell’energia crudele della crocefissione del Figlio dell’Amore corrisponde la sconfitta del peccato e quindi del Male e di Satana. Così, una energia crudele, ne attira un’altra di una uguale natura ed intensità (il coltello che taglia la testa al serpente), e l’Amore trionfa su tutto per il sacrificio del Figlio di Dio sulla croce. Sia lode al Cristo (che ringrazio per avermi riportato alla mente con vivida chiarezza l’Immagine della testa tagliata del Serpente; così l’Amore sconfisse l’Odio) Sia lode a Dio. 22/9/1996 Stamane mi è venuto in mente che domani è il giorno mancante tra i due giornali del 22 e del 24 (si veda il 4/9/’96) e mi sono domandato che cosa succederà e a chi? Poi ho fatto silenzio ed immediatamente dopo mi sono ritrovato in un’auto nel momento in cui avveniva un incidente stradale. Io (o la mia consapevolezza) ero dietro al guidatore: tutte e quattro le persone che erano dentro l’auto sono state sbalzate a destra verso l’alto, specialmente il guidatore (che assomigliava a Nicola, ma non poteva essere perché non sa guidare). 36
  • 37. Non ho riconosciuto le persone che erano con me. DISEGNO A giudicare dal movimento interno dei corpi, l’impatto dovrebbe essere avvenuto nella parte anteriore sinistra dell’auto, vicino al guidatore. Ne è derivata l’ovvia decisione: domani Lunedì 23 non salirò su alcuna macchina (solo ora che scrivo mi accorgo che l’incidente avrebbe dovuto accadere Domenica 22 per essere riportato sul giornale il 23). Dopodiché mi è venuto in mente che domani alle 9 dovrò essere in Tribunale a Pisa come perito in una causa penale, mentre domani sera siamo invitati a cena nella casa famiglia della Congregazione delle Figlie del Crocefisso a Castelnuovo della Misericordia. Ho concluso che dovevo andare in ambedue i posti, ma che avrei guidato io la macchina, per osservare la maggiore prudenza possibile, poiché con le recenti ferite al petto non posso sopportare alcun tipo di scontro. Lasciando perdere il Lunedì, vediamo cosa è successo Domenica, giorno in cui avrebbe dovuto accadere l’incidente. Siamo usciti di casa verso le dieci, il cielo era coperto di nubi, il traffico era praticamente inesistente ed io ho guidato con molta prudenza (da quando sono uscito dall’ospedale guido poco, facendo anche molta attenzione alle auto altrui). Ricordo solo che mentre andavo in campagna un giovane pazzo, su una piccola macchina bianca, mi è sfrecciato a fianco come se guidasse su una autostrada senza limiti di velocità, invece che su di una strada secondaria. Ne deduco che il Cielo mi ha evitato un incidente: il giovane è uscito appena qualche chilometro prima e ad alta velocità da una strada alla mia sinistra, invadendo la mia corsia, ma io sono passato poco tempo dopo da quel punto (oppure il giovane scriteriato è uscito prima da casa); e ciò sarebbe compatibile con il disegno della scena che ho visto4 . Ringrazio il Cielo. 24/9/1996 La Gioia Tempo fa mi venne in mente una strofa di una canzone di Zucchero che diceva: ...Dammi la gioia di vivere... pausa ...che ancora non c’è Ora è diverso, grazie a Dio ed al Cristo: la gioia ora c’è, va e viene ma c’è. Sia lode al Cielo 25/9/1996 4 Vedi il 4-9-‘96 37
  • 38. Ave Gesù! Risorgi nei nostri cuori affinché si possa aiutarti umilmente, come se si fosse macchine al tuo servizio, a lenire i dolori del mondo causati dal peccato, ed a sconfiggere il Male. 27/9/1996 Il Sole d’Oro Stanotte una Luce d’oro mi ha svegliato. Ho subito aguzzato la vista del mio sistema visivo ed ho visto, vicino, il Sole d’Oro schermato per evitarmi dei danni. DISEGNO L’immagine e la Luce sono rimaste per qualche secondo; poi, pur percependo un po’ di Luce non sono riuscito a vedere più niente. Altre volte, anche se non lo scrivo, ho visto il Sole d’Oro, ma con lo schermo della nebbia. In tal caso la Luce d’Oro è meno intensa e non mi lascia quel certo non so che nella zona del cuore o del plesso solare, che sento tuttora ad ore di distanza; quando sono in questo stato preferisco pregare e meditare. Io penso che si tratti di Energia-Amore. Sotto questo aspetto (di Sole) il Cristo è la massima energia cosmica. E’ la Sua energia che consente alla Madonna di apparire ai veggenti (successe anche a Fatima e a Medjugorje). Ringrazio Gesù per non dimenticarsi di me. Sia lode a Gesù. 29/9/1996 L’acqua e la Bellezza Stamane mi sono visto dentro una buca d’acqua cristallina alla luce lunare e stellare. DISEGNO Ho avuto l’impressione di stare lì come si può stare in un bagno termale. Ho subito ricordato l’acqua come fonte di energia, quell’energia che ho visto vicina o lontana da me in precedenti Immagini. Nelle ultime ho percepito l’acqua sugli avambracci. Non so che dire, posso solo sperare. Sia ringraziato e lodato il Cielo. *** Mentre riflettevo sull’acqua ho visto una scena stupenda, ma breve come la prima: materializzava la Bellezza. Ero in alto su di un piccolo golfo alla luce della luna e delle stelle (poi ho guardato l’ora: nel piano fisico erano circa le otto, Chica era già andata in cucina mentre la luce del sole 38
  • 39. filtrava dalla finestra della casa di campagna e si specchiava nella tenda della porta-finestra davanti al letto). Il vento creava tante piccole onde dalla piccola cresta spumeggiante, soffiando nella mia direzione (però non percepivo il vento: deduco la direzione da come le onde correvano verso la spiaggia e verso di me). DISEGNO Il golfo era piuttosto grande, tantoché non ho visto la spiaggia sotto di me. Era l’Immagine della Bellezza, ed io così l’ho percepita: la sensazione della Bellezza. Forse le due brevi scene sono collegate. Io spero che vogliano dire che, forse, mi sarà data una forza bella, forte, gentile, ma non so immaginare quale. E fin d’ora ringrazio il Cielo. Mi pare che l’amicizia con Gesù si stia consolidando. Rendo grazie al Salvatore. 1/10/1996 La tenda Stamani presto stavo riflettendo sul significato delle Immagini che ho visto Domenica scorsa, specialmente sull’abbinamento Energia-Bellezza, ma non ho chiesto delucidazioni al Cielo. Ciononostante la risposta è venuta, sempre per Immagini: ho visto una tenda nuova, molto grande, fatta a T, di colore blu con righe bianche. DISEGNO Mi pare di aver capito, ma non oso dirlo: si tratta di una mia vecchia aspirazione Io non finisco mai di stupirmi, e di essere grato. Sia lode al Cielo. La notte tra il 4 e il 5 Ottobre 1996: Lavori in corso Medita sul Crocefisso Il quaderno col Crocefisso Finalmente sto ritornando alla normalità e posso guardare attraverso all’occhio Spirituale, anche se non sempre vedo Immagini: spesso vedo soltanto delle Luci, ma a me va bene anche così. E’ una riprova che nell’Aldilà nulla si fa che Dio non voglia. Stanotte mi sono svegliato molto presto: forse erano le due o le tre, a giudicare dal silenzio. Ho cominciato a pregare. Prime Immagini: 39
  • 40. Mi sono trovato nel cortile di una piccola officina, una costruzione (un laboratorio artigiano) con lavori in corso dappertutto. DISEGNO Avevano completato l’intonacatura, e quindi dall’esterno si vedeva chiaramente che mancavano finestre e serranda. Lì per lì ho compreso che l’officina artigiana riguardava me, ma non comprendevo cosa volesse significare. Poi ho ricordato gli appartamenti da riparare, che per analogia mi facevano vedere lo stato dei miei corpi (mentale soprattutto), finché dopo due o tre anni ho finalmente visto il soffitto di un appartamento in buono stato. Pian piano, con l’aiuto di Gesù e di Sua Madre penso, i miei schemi mentali sono migliorati, anche se debbo star bene attento a non ricadere più nei vecchi errori (del pensiero negativo, quale ne sia la ragione). In verità, bisogna imparare a non angustiarci per nulla come insegna San Paolo (Lettera ai Filippesi; 4,6-9). Rendo grazie a Dio, a Gesù ed alla Madonna per quello che hanno fatto per me in questi ultimi due/tre anni. Forse l’Immagine vuol dire che i miei corpi fisico, astrale, mentale e quello della coscienza sono in corso di completa ricostruzione. Non più l’appartamento - dove prendevo principalmente, o quasi, cura di me stesso - ma un’officina di riparazione la cui attività sarà principalmente rivolta al servizio degli altri. Mentre scrivo le Immagini mi ricordano quelle del 29 Settembre scorso: spero che siano coordinate. Sia lode a Dio ed al Cristo. *** Ero completamente sveglio, ormai, e perciò mi sono concentrato sull’occhio Spirituale. Quasi subito ho visto: Seconde Immagini: Uno stupendo crocefisso di madreperla (della misura da portare al collo) che rimaneva sospeso nell’aria davanti a me, anzi sopra di me perché potessi ammirarlo e trarne qualche conseguenza per migliorare la mia vita spirituale. Forse mi si vuol dire: ricordati di meditare più spesso su Gesù crocefisso. DISEGNO Terze Immagini: 40
  • 41. Un cestello di vimini pieno di uva nera. DISEGNO Ancora un riferimento al simbolismo del Cristo: noi siamo il frutto dei tralci e Lui è la vite. Forse vuol dire che potrò essergli utile in futuro; o, forse, significa cibo Spirituale Quarte Immagini: Ho visto una macchia di sangue somigliante ad una goccia, che spuntava appena sotto l’ombelico ed arrivava fin sopra il pube. DISEGNO Lì per lì non ho compreso cosa potesse significare, ma poi mi sono ricordato che in quella zona - secondo gli Orientali - è localizzato il punto di maggiore forza dell’uomo. Mi pare un altro riferimento all’energia di cui fino a qualche mese fa ero quasi sprovvisto a seguito dei miei malanni. A questo punto ho pensato che fosse meglio prendere appunti per non dimenticare, ma in questi casi c’è sempre da risolvere il problema di non svegliare Chica, anche per non rispondere alle sue domande perché in questi momenti a me si addicono soltanto il silenzio e la preghiera. Non avevo predisposto né lampadina, né agenda né altri fogli per scrivere, così dovevo uscire dal letto. Nel fare piano, anzi pianissimo a scivolare fuori, ho cominciato a vedere altre Immagini e lì per lì sono rimasto molto sorpreso: Quinte Immagini: Il quaderno con il Crocefisso In piedi davanti ad una parete di roccia, formata da grossi massi tondeggianti, avevo tra le mani un quaderno a quadretti, mentre avrei dovuto averci una vecchia agenda a righe (la uso per gli appunti). Intanto giravo le pagine, rendendomi conto che era un quaderno a righe nuovo. Chi ce l’ha messo, dicevo fra me, mentre tornavo a girare le pagine all’indietro, finché mi sono accorto che ogni pagina aveva disegni fatti con una riga sottile color mosto molto tenue, che non ero riuscito a vedere a prima vista. Ho girato altre pagine avanti ed indietro, ma il disegno principale era sempre uguale, un Cristo in croce, mentre cambiavano in alto a sinistra i piccoli volti o busti di uomini, o meglio di Santi. DISEGNO Ero sempre ai piedi di un cumulo di rocce tondeggianti, come 41
  • 42. si possono trovare in Capraia nell’angiporto, con il quaderno in mano. Mentre continuavo a sfogliare il quaderno, un giovane in camicia bianca si è avvicinato a me, ma io - istintivamente - ho alzato la parte alta del quaderno affinché non si accorgesse del Crocefisso disegnato con un sottile tratto del colore del mosto sulle pagine. Il giovane si è arrampicato sulle rocce e si è seduto su una di esse appena sopra di me. A quel punto è sopraggiunto un prete, che proveniva da una piccola chiesa alla mia sinistra, ma del quale mi sono accorto, come per il giovane, soltanto quando mi è stato vicino. Il prete è rimasto lì a guardarmi ed io sono rimasto nella stessa posizione con il quaderno aperto tra le mani del quale poteva vedere, al massimo, parte della copertina. DISEGNO Fra noi tre non si è scambiata una parola. Quando le Immagini sono sparite, le mie mani erano senza quaderno e senza agenda. Allora sono scivolato fuori dal letto senz’altro indugio e sono andato a prendere appunti (nell’agenda, naturalmente...) Quest’ultime Immagini forse vogliono dire che la croce del Crocefisso è uguale per tutti e tutti dobbiamo avere un rapporto di compassione con quel luttuoso ed orrendo delitto di cui l’Umanità si è macchiata. Forse quel disegno con linee color sangue così tenui potrebbe significare che Gesù ci ha perdonati, che per Lui quel ricordo è obliato, ma non dimenticato. Ormai di dormire non se ne parlava più fino al mattino; mi sono addormentato dopo le sette ed ho dormito fino alle dieci. Ho sentito subito quel certo non so che al plesso solare che mi fa star bene e l’ho conservato per quasi tutto il giorno. Sia lode a Dio ed al Cristo. 8/10/1996 Il Monte Verna: Vibrazioni, le celle di San Francesco e San Bonaventura La Luce Bianca Siederai alla nostra mensa? Ieri Chica ed io siamo andati con amici nel Casentino per una loro iniziativa commerciale in località Pratovecchio. Avremmo avuto anche il tempo di visitare un convento di Suore Camaldolesi da loro frequentato: ne avremmo anche approfittato per vedere Poppi oltre che Pratovecchio. Però, mentre si scendeva la Consuma (o comunque vicino al paese), Giovanni ci ha mostrato il Monte Verna, dove San Francesco ricevette le Stigmate. Chica ha chiesto immediatamente: si può andare alla Verna 42
  • 43. prima di visitare Pratovecchio e Poppi? Tutti d’accordo, per cui, prima ancora di andare a vedere il luogo della futura (ed eventuale) iniziativa di agriturismo siamo andati al Monte Verna. Ognuno ha visitato da solo il luogo dove visse San Francesco. Inizialmente non ho sentito niente di particolare, tranne quell’emozione mistica che può suscitare un luogo sacro (e per la nostra famiglia quello di San Francesco d’Assisi è un rapporto particolare da decenni). Ho visitato le celle lungo il corridoio largo, inclusa quella di San Francesco senza che accadesse alcunché di speciale, neppure nella cella delle Stigmate. Poi sono entrato nell’ultima, quella di Frate Bonaventura, alla quale si accede per una stretta scala in discesa. Anche lì ero solo (c’erano poche persone in visita perché il tempo non era bello). E’ in quella cella che ho cominciato a sentire leggere vibrazioni in tutto il corpo: mi sono trattenuto finché non son venute altre persone, e poi sono risalito alla cella di San Francesco. Le vibrazioni continuavano. Poi sono venute altre persone, ed allora sono ritornato indietro alla grotta dove dormiva San Francesco. Lì le vibrazioni sono riprese (mentre la prima volta non le avevo sentite). Ed allora mi è rivenuto in mente che tutto è vibrazione dalla Creazione in poi. Rimanevo lì in piedi, davanti al piccolo letto di terra (fatto più o meno a triangolo) in muta preghiera finché Chica, tutta sorridente, non è venuta a trovarmi. Ci siamo ricordati un pellegrinaggio ad Assisi alcuni decenni fa, e poi siamo ritornati al punto di partenza. Ancora sto pensando al piccolo frate come ad un gigante Spirituale, e mi domando quanti, oggi, sarebbero capaci di vivere nei freddi inverni, dormendo sulla nuda terra e pregando giorno e notte. Stamane ho cominciato a pregare dopo che ho rivisto mentalmente Santa maria degli Angeli ed il lungo corridoio delle celle dei frati. Mentre pregavo ho visto tre brevi e distinte scene, una dopo l’altra: La prima: La mia consapevolezza era su di una ripida scala, in fondo c’era una porta con un solo battente aperto. Da questo si vedeva all’interno della stanza un’intensa Luce bianca. DISEGNO La seconda: Sulla scala, uno o due gradini sotto di me (non ricordo più bene) ho visto un uomo con una tunica chiara (o bianca), ma l’ho visto dalle spalle fino alle gambe. Forse era Gesù. 43
  • 44. Mi sono ricordato di Bormio, quando un uomo mi precedeva sulla ripidissima pietraia. DISEGNO La terza: Mi sono visto all’estremità di un tavolo stretto, come usano i frati. Il tavolo era di colore scuro. La mia attenzione si è concentrata sul mio piatto, anch’esso scuro: la pietanza era tagliata perfettamente ed era a forma rettangolare. DISEGNO La mia attenzione è stata attirata dal taglio perfetto della vivanda, ma non capisco a quale scopo. Le tre Immagini mi sembrano collegate, e mi pare che significhino: 1) Si è aperta l’anta di una porta nelle profondità del tuo essere, dalla quale emana la Luce Divina del Cristo. 2) Hai ancora una ripida scala da seguire, ma come al solito sarai aiutato da Gesù. 3) Dopodiché vivrai con noi (siederai alla nostra mensa). Mi sono ricordato di quell’Unisciti a noi di un paio d’anni fa; un invito per me incredibile, ma per il quale ho già impiegato due anni ed ho ancora della strada da fare. Sono stati due anni bellissimi, per non dire sensazionali. Ad esempio, da quando mi sono messo a scrivere queste cronache risento quel certo non so che al plesso solare che mi fa sentire bene. Forse si tratta del sentire di Coscienza di cui hanno scritto i Maestri del Cerchio Firenze 77. Molto bello, anzi bellissimo per Grazia Divina e del Cristo. Sia lode a Loro, ed anche a Maria ed a San Francesco, che tanto hanno fatto per me. 11/10/1996 Il Paradiso Il Paradiso è uno stato di coscienza che ci costruiamo giorno per giorno con l’aiuto del Cielo. *** Un mondo migliore lo si può costruire soltanto con la Fede e l’Amore. 14/10/1996 Gesù, deposto Ieri sera, mentre pregavo, ho visto molto lontano, piccolo piccolo, il corpo nudo di Gesù deposto dopo la Crocefissione. Il corpo era disteso, bianchissimo, come se dormisse. 44
  • 45. DISEGNO Ho quelle strane vibrazioni al plesso solare fin da stamattina. Come al solito, m’infondono una grande pace, una predisposizione al sorriso ed una maggiore disponibilità verso tutti, e contentezza per i buoni comportamenti degli altri. Quando sono in questo stato non sono incline a fare lavori troppo concettosi o complicati. Anzi, per essere esplicito, starei meglio senza far niente, tranne che pregare o cercare di unire il mio pensiero con quello del Cielo. Sia lode a Gesù, che ringrazio di cuore. 17/10/1996 La Luce che commuove Ieri sera ho visto il mio dito indice con tre macchie di sangue: DISEGNO Stamane, mentre pregavo, mi sono ricordato dell’Immagine delle macchie rosse di sangue vivo e le ho paragonate a quelle (più grosse naturalmente) che vidi a Volterra sulla maglietta bianca. Ho concluso che il riferimento era all’energia, ma il pensiero che potesse aver riferimento alla possibilità di diventare un tramite di guarigione mi è venuto in mente e mi sarebbe piaciuto saperne di più. Allora il Cielo mi è venuto in aiuto: stamane ho visto alcune Immagini stupende. Mi sono visto di spalle, immerso in una grossa pozza d’acqua con gli avambracci e le mani in alto. Dagli avambracci saliva ininterrottamente verso le mani aperte e opposte (che mi sono sembrate più lunghe delle mie) una tenue luce dorata. DISEGNO La luce fuoriusciva dallo spazio che c’era fra due avambracci. Questa è una scena che più che la vista tocca il cuore, dimostra anche come l’uomo sia uno strumento del Padre: la Sua energia fluisce da un altro mondo e si materializza nelle mani dell’uomo. Mi sono commosso al pensiero che nel mio futuro possa esserci una collaborazione più proficua tra il Padre, il Cristo e lo strumento terreno (che sono io). Sia lode al Cielo. Il mio ringraziamento è ovvio come per tutte le altre volte, ma aggiungerlo giova, almeno qualche volta. 18/10/1996 Cibo Spirituale 45