2. Les caratéristiques fondamentales de la cusine sicilienne sont le climat et la nature du sol,qui sont les responsables de la massive présence des agrumes,plantes de fruits,cereales et légumes. Questi hanno origine in una terra non molto estesa geograficamente, ma comunque “grande”per tutto le sue precipuità storiche,nonché ricca della diversità del suo suolo, prodiga dei suoi beni e avvolta da un mare che completa la definizione: ” Sicilia paradiso della natura” U zì Calò…..
3. La Sicilia à table. Un voyage à l'enseigne des saveurs et des traditions populaires. La cuisine est l'amalgame parfait des influences des diverses cultures qui sur l'île se sont alternées. Plus qu'un gisement culturel, c'est le trait plus résistant d'une culture. La table, demeure, le lieu d'introspection des différentes civilisations qui sont passées sur l'île. Un plaisir antique, si déjà Platon, hôte à , critiqua ces citoyens rois, à ses yeux, “de se mettre à table plusieurs fois par jour”. Cuisine sicilienne? Il y en a trois: la patrizia ou la baronale, celle populaire ou de réinvention spiritueuse et celle de la rue et des “buffittieri”, comme elles s'appelaient il y a temps, dérivant l'appellation du français “buffet”. Une énorme richesse et de variété de plats car chaque ville, pays, famille a toujours eu son interprétation de chaque recette, conséquence du remarquable individualisme de l'île. Alors que les “Monsù”, les cuisiniers des grandes Familles, célébrèrent dans les Palais, mérous et sols, lévriers et chapons, à ceux d'en dessous arrivèrent les odeurs ou les descriptions merveilleuses faites par les domestiques. Avec fantaisie et ingénuité ces plats furent réinventés avec des ingrédients souvent misérables. Les sardes, désossées, accédèrent au rang de sols, “lenguado” dans l'espagnol des nobles, était la sol. Naquirent ainsi les sardes “a linguata”. Opportunément cuisinées devinrent également “beccafichi”, petits oiseaux semblables aux passerinettes que les “Monsù”servirent en belle vue. On travestissaient les aubergines en “cailles” et même en “parmiciana” qui en dialecte est la persienne. Rien à voir avec Parme et son fromage. Et toujours avec l'aubergine naquit la reine de la cuisine populaire la “caponata” dans une sauce aigre-douce, originaire de la cuisine de de Perse préislamique.
8. Orange Battre les jaunes d’oeufs avec le sucre et le zeste de l’orange et le jus, toujours en mélangeant la farine, le beurre fond avec les blancs en neige . Mélanger délicatement pendant quelques minutes, puis ajouter la levure. Beurrer et enfariner la tourtière, verser le contenu et mettre au four a 170° pendant 30-35 minutes. Recette:Tarte à l’ orange Ingredients pour 4 personnes : 75 g de beurre 300 g de farine 3 oeufs 300 g de sucre 1 sachet de levure à pain 2 oranges
13. Marron Glace INGREDIENTI: 1 kg di marroni 1/2 bicchiere di panna liquida 1 litro di latte 1 stecca di vaniglia 3 uova 200 gr di zucchero 140 gr di marron glacé 30 gr di zucchero a velo 1 foglia d'alloro 1 manciata scarsa di sale grosso 1 pizzico di sale fino RICETTA: Lessare i marroni (dopo averli incisi) con il sale grosso e l'alloro, ricoperti d'acqua fredda e cuocere dal bollore per 25 minuti. Sbucciarli ancora caldi e metterli nel latte con la vaniglia e cuocere per 40 minuti. Eliminare poi la vaniglia e passare i marroni col passaverdura in modo da fare una purea. Accendere il forno a 170°. Al purè di marroni aggiungere la panna e unire 60 gr di marron glacé a pezzetti. Mescolare bene. Montare i tuorli con lo zucchero con una frusta elettrica e unirli al composto. Poi unire pure gli albumi montati a neve con un pizzico di sale e amalgamare senza "smontare" gli albumi. Versare il composto in una teglia imburrata e cuocere nel forno caldo per 30/40 minuti. Dopo averla sfornata e quando è fredda, spolverarla con zucchero a velo e decorarla con gli altri marron glacé lasciati interi.
15. Spaghetti avec la sauce Ricetta: INGREDIENTI: 400grammi di spaghetti, 500 grammi di passata di pomidoro, aglio, sale, olio,basilico. Soffriggete l'aglio schiacciato nell'olio: aggiungente la passata di pomodoro, il sale, il basilico e fate cuocere il tutto lentamente. Lessate gli spaghetti e dopo averli scolati conditeli mettendo sopra del parmigiano grattato e qualche foglia di basilico fresco.
17. . Le ricette Mustazzola di ficurignia Si setacciano i ficodindia e si fa cuocere il succo fino a ridurlo ad 1/3 del suo volume. Per ogni chilo di questo sciroppo si aggiungono 25 gr di semola, e si continua la cottura fino all'addensamento. Si uniscono quindi mandorle tostate spezzettate e aromi vari (buccia di arancia, vaniglia, cannella). L'impasto si versa su un piano di marmo ed appena è freddo lo si taglia a rombi (la tradizione vuole le misure 6x4 cm), che verranno esposti al sole per diversi giorni: appena secchi, si avvolgono in foglie di alloro e si conservano in scatole di latta. Mustata di ficurignia La tecnica è analoga a quella praticata per fare la "mostarda" d'uva, quel budino preparato con succo d'uva, reso denso da amido o semola, e quindi versato in formelle per essere asciugato al sole. L'unica variante è che al succo d'uva viene unita una certa percentuale di succo di fichidindia (di solito metà e metà). Conserva di ficurignia Si mettono insieme in un tegame 10 parti di succo di fichidindia, 4 parti di zucchero o 4 parti di miele: si fa cuocere a fuoco lento, sempre rimestando, fino ad ottenere la tipica consistenza della marmellata. Gelo di ficurigna In un litro di succo di fichidindia si uniscono a freddo 70 gr di amido; a fuoco lento si rimesta fino a quando inizia appena la bollitura. Si versa in un piatto di servizio e si decora a piacimento. Il fico d'india è senz'altro il frutto più emblematico del Mediterraneo... consumato umido e fresco, è uno dei più gustosi delle nostre terre.
18. I cannoli siciliani Comme vous avez vu la sicile est connue surtout pour sa gastronomie en particulier pour les “cannoli siciliani”……goutez les!!!!!! PER L' IMPASTO 400 g farina 40 g strutto 40 g zucchero Marsala secco quanto basta (circa 90 g) 1 cucchiaino di cacao amaro se si vuole rendere la pasta scura PER IL RIPIENO 1 kg di ricotta 500 g di zucchero scagliette di cioccolato. 30 g di aroma ai fiori d’arancio canditi misti tagliati a dadini ciliegine candite per la decorazione e zucchero a velo da spolverare sui cannoli.