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DOSAGGI ORMONALI: CRITICITA'
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche


             Variabilità fisiologica:
              individuale
              età
              gravidanza
             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni
             Variabili del campione ematico:
              modalità di prelievo e conservazione
              presenza di HAMA o HAAA
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

     Costante rapporto fra i lievelli sierici di TSH e di fT4:

     • asse ipotalamo - ipofisario “intatto”
     • stato tiroideo “stabile”




                   NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease



  Maggiore sensibilità del TSH per svelare ipo o ipertiroidismo subclinico
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

             Variabilità fisiologica:
              individuale
              età
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Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

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              individuale
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Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

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                       età
                       gravidanza




        Fisher DA, Nelson JC, Carlton Ei and Wilcox RB. Maturation of human hypothalamic-pituitarythyroid
        function and control. Thyroid 2000;10:229-34
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

             Variabilità fisiologica:
              individuale
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Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

             Variabilità fisiologica:
              individuale
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              gravidanza



          Espansione del volume plasmatico
          Diminuzione albumina
          Incremento clearance renale dello iodio
          Variazione metabolismo periferico ormoni
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche

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              individuale
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Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni




              NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

                     Variabili patologiche:
                      patologie non tiroidee (NTI)
                      effetti iatrogeni



 1) Il dosaggio del TSH (in assenza di terapia con dopamina o glucocorticoidi) è il test
    più affidabile per lo studio dello stato funzionale della tiroide, in corso di NTI.

 2) In generale, quando possibile, è meglio evitare lo studio routinario della tiroide nei
     pazienti ospedalizzati.
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
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Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

                     Variabili patologiche:
                      patologie non tiroidee (NTI)
                      effetti iatrogeni



 Porfiria acuta intermittente, infezione da HIV, epatite acuta e cronica, cirrosi biliare,
 incremento congenito (aumentata concentrazione sierica delle proteine di trasporto
 degli ormoni tiroidei).

 Sindrome nefrosica, malnutrizione, grave insufficienza epatica, acromegalia, deficit
 congenito (ridotta concentrazione sierica delle proteine di trasporto degli ormoni
 tiroidei).
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni



            Farmaci che riducono la secrezione del TSH:
                                                   TSH

                   Dopamina
                   Glicocorticoidi
                   Octreotide
                   Metformina (?)
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

               Variabili patologiche:
                patologie non tiroidee (NTI)
                effetti iatrogeni


         Farmaci che alterano la quantità di ormoni tiroidei circolanti

                -   riducendone la secrezione:
                    Litio
                    Ioduri
                    Amiodarone
                    Aminoglutatimide

                - aumentandone la secrezione:
                  Ioduri
                  Amiodarone
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

               Variabili patologiche:
                patologie non tiroidee (NTI)
                effetti iatrogeni


          Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4:
                                                            T4

                - aumentando la concentrazione di TBG:
                  Estrogeni
                  Tamoxifene
                  Eroina                               aumento TT3 TT4
                  Metadone
                  Mitotane                             riduzione FT4 FT3
                  5 fluorouracile
                  Carbamazepina
                  Fenotiazide
                  Clofibrato
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni


            Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4:
                                                              T4

                  - riducendo la concentrazione di TBG:
                    Androgeni
                    Steroidi anabolizzanti
                    Glicocorticoidi                             riduzione TT3 TT4
                    Ormoni tiroidei
                    Asparagina                                  aumento FT4 FT3
                    Propranololo
                    Fenitoina
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni


            Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4:
                                                              T4

                  - spiazzandoli dai siti di legame con la TBG:
                    Furosemide
                    Difenilidantoina
                    Carbamazepina
                    Fenclofenac                               aumento FT4 FT3
                    Acido mefenamico
                    Salicilati e FANS
                    Penicillina
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche

             Variabili patologiche:
              patologie non tiroidee (NTI)
              effetti iatrogeni

            Farmaci che alterano il metabolismo di T3 e T4:
                                                        T4

                  - aumentandone il metabolismo epatico:
                    Fenobarbital
                    Rifampicina
                    Difenilidantoina
                    Carbamazepina

                  - riducendo l'attività 5'desiodasica sulla T4:
                     Propiltiouracile
                     Amiodarone
                     Beta bloccanti
                     Glicocorticoidi
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche


             Ridotta conversione di T4 in T3


             Condizioni fisiologiche (età avanzata, digiuno)

             Condizioni patologiche (malattie sistemiche,
                                    insufficienza renale,
                                    malnutrizione,
                                    epatopatie,
                                    traumatismi)

             Cause iatrogene (glucocorticoidi,
                            amiodarone,
                            propanololo,
                            propiltiouracile,
                            mezzi di contrasto iodati)
Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche


             Variabili del campione ematico:
              modalità di prelievo e conservazione
              presenza di HAMA o HAAA

            In corso di terapia sostituva con Levotiroxina:


             TSH non è influenzato dall'orario di assunzione della
             terapia

             FT4 sierico risulterà aumentato fino al 13% nelle
             prime 9 ore dopo l'assunzione della terapia
Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche
              Tiroxina - Triiodotironina

                       Tutta la Tiroxina circolante è prodotta dalla tiroide,
                       mentre solo il 20% della Triiodotironina è di origine
                       tiroidea, essendo la rimanente quota prodotta per
                       via enzimatica nei tessuti periferici (5'-desiodasi).

                       T3 presenta maggiore attività biologica, mentre T4
                       assolve maggiormente la funzione di pro-ormone.

                       Circa il 99,8% di T3 ed il 99,98% di T4 circolanti
                       sono legate alle proteine di trasporto (TBG; TBPA
                       ed Albumina).
Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche
                   Tiroxina - Triiodotironina



      Le frazioni libere degli ormoni tiroidei costituiscono, per la tiroxina, circa
      lo 0,02% del totale e per la triiodotironina circa lo 0,2% del totale

      Le tecniche utilizzabili per separare queste minime quote di ormoni liberi
      dalla predominante componente legata alle proteine di trasporto (dialisi
      attraverso membrane semipermeabili, ultrafiltrazione, gel filtrazione)
      sono laboriose e costose, tanto da renderne improponibile il loro utilizzo
      routinario nella pratica clinica di laboratorio.

      Le metodiche utilizzate routinariamente stimano la quota di ormoni liberi
      in presenza di ormoni legati alle proteine di trasporto, effettuando una
      sorta di “immunoestrazione” dell'analita da dosare.
Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche

 Tiroxina – Triiodotironina: dosaggio delle frazioni libere

        In generale diversi studi indicano che, nonostante le rassicurazioni
        dei produttori, la maggior parte dei test routinariamente
     utilizzati
        fornisce solamente una stima delle frazioni libere circolanti, che è
        comunque influenzata dalle proteine di trasporto.

       La dipendenza dalle proteine di trasporto influisce negativamente
       sull'accuratezza diagnostica delle metodiche per il dosaggio delle
       frazioni libere.

       Come regola generale, elevate concentrazioni di proteine causano
       una sovrastima delle frazioni libere (soprattutto dell'FT4), mentre a
       basse concentrazioni le stesse vengono sottostimate.

       La temperatura influenza l'accuratezza di queste metodiche:
     basse temperature, soprattutto in presenza di bassi livelli di TBG,
       causano sovrastima delle frazioni libere.
Ormoni tiroidei
La frequenza di “artefatti” derivanti da tutte le precedenti considerazioni cliniche ed
analitiche suggerisce che il dosaggio del solo TSH o del TSH rapportato a quello della FT4,
siano i parametri più affidabili nella valutazione dello stato funzionale della tiroide




                         NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
Patologia autoimmune della tiroide.

    TPOAb; TgAb; TRAb.




     Sono autoanticorpi diretti rispettivamente verso:

       una Perossidasi presente nella membrana cellulare dei tireociti
       verso la Tireoglobulina
       verso I recettori cellulari del TSH.

     I test diagnostici disponibili per la loro rilevazione sierica sono
     alquanto eterogenei: la loro utilità clinica è talvolta limitata da una
     scarsa standardizzazione, che ne riduce la sensibilità e la specificità.
Patologia autoimmune della tiroide.

    TPOAb e TgAb



      Sono frequentemente (ma non sempre) presenti nel siero di individui
      affetti da patologie autoimmuni della tiroide.

       La loro prevalenza è maggiore nei soggetti affetti da altre patologie
       autoimmuni.

       La frequenza del loro riscontro aumenta con l'età.

       Non è chiaro il significato della loro positività a basso titolo in
       assenza di patologia tiroidea.
Patologia autoimmune della tiroide.

      TPOAb

  E' il test più sensibile per la diagnosi di patologia tiroidea autoimmune: la sua
  comparsa è il primo segno di evoluzione verso l'ipotiroidismo secondario a tiroidite
  di Hashimoto.




                        NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
Patologia autoimmune della tiroide.

    TgAb

     Nel siero di circa il 3% della popolazione con normale apporto di
     iodio sono presenti TgAb, in assenza di TPOAb e con valori di TSH
     normali: il dosaggio dei TgAb non sembra pertanto essere un
     affidabile test diagnostico di patologia tiroidea autoimmune.


     Nei carcinomi differenziati della tiroide, il dosaggio dei TgAb è invece
     cruciale, rivestendo un duplice ruolo nel follow-up di questa
     patologia:

     1) la presenza di TgAb, anche in piccole concentrazioni, può
     interfe-
        rire col dosaggio della Tg;
     2) la sua valutazione attraverso dosaggi seriati funge da marcatore di
        neoplasia nei pazienti con positività dei TgAb (nei quali il dosag-
     gio di Tg è inaffidabile): con la guarigione si osserva la negativiz-
        zazione dei TgAb in 1-4 anni, mentre con la persistenza o la ripre-
        sa di malattia i valori di TgAb non si riducono o si incrementano.
Patologia autoimmune della tiroide.

    TRAb


     Gli anticorpi anti recettore del TSH possono avere sia una funzione
     di blocco che di stimolo sul target.

     I kit diagnostici disponibili si avvalgono di metodiche radioimmuno-
     metriche, che ne quantizzano la concentrazione sierica attraverso
     l'inibizione del legame di 125I-TSH al suo recettore specifico, porcino
     o, più recentemente, al recettore umano ricombinante.

     L'utilizzo clinico del dosaggio dei TRAb rimane controverso nella
     diagnosi e nel follow-up della malattia di Graves.

     C'è invece generale consenso sull'utilità del suo dosaggio durante la
     gravidanza (in caso di anamnesi positiva per morbo di Graves), per
     predire disfunzioni tiroidee del feto e del neonato.
Patologia neoplastica della tiroide.

     Tireoglobulina


     I livelli sierici di Tireoglobulina dipendono essenzialmente da 3 fattori:

     - la massa di tessuto tiroideo differenziato presente;

     - eventuali traumi o condizioni infiammatorie della tiroide;
     - l'entità della stimolazione dei recettori del TSH (TSH, hCG, TRAb)



     Valori sierici elevati di Tg sono nella maggior parte dei casi dovuti a
     condizioni e patologie benigne, nelle quali l'utilità del suo dosaggio è
     limitato a poche situazioni (sospetto di tireotossicosi factitia; etiologia
     di tireotossicosi neonatale; valutazione dell'attività della patologia
     infiammatoria tiroidea, carenza di iodio alimentare).
Patologia neoplastica della tiroide.

     Tireoglobulina


     Nella patologia neoplastica della tiroide i livelli sierici di
     Tireoglobulina forniscono numerose informazioni sullo stato della
     malattia, essendo correlati a:


     - la massa di tessuto differenziato (neoplasia o residuo) presente;

     - FNA o chirurgia recente;

     - l'entità della stimolazione dei TSH-r (endogeno o rhTSH).
Patologia neoplastica della tiroide.

     Tireoglobulina


     Il dosaggio preoperatorio riflette la capacità di produrre Tg da parte
     della neoplasia e, valutato insieme alle dimensioni della neoplasia,
     fornisce informazioni circa l'affidabilità del dosaggio postoperatorio
     della Tg nel follow-up.

     Nel postoperatorio ci si attende una rapida caduta della Tg sierica,
     con un'emivita di circa 2-4 giorni: se la terapia sostitutiva viene
     iniziata subito dopo tiroidectomia subtotale (circa 2 grammi di
     residuo), in assenza di localizzazioni secondarie, entro I primi due
     mesi ci si attende una concentrazione sierica di Tg < 2,0 ng/ml.

     Dopo radicalizzazione con radioiodio, ci si aspetta che il paziente
     atireotico non abbia livelli dosabili di Tg sierica, anche in presenza di
     TSH elevato.
Patologia neoplastica della tiroide.

     Calcitonina

     E' prodotta dalle cellule C parafollicolari della tiroide a partire da un
     precursore polipeptidico (preprocalcitonina) costituito da 141 aminoacidi.

     E' un utile marcatore tumorale nei carcinomi midollari della tiroide, 25% dei
     quali sono ereditari e rientrano nel gruppo delle MEN di tipo 2A e 2B
     (mutazione genetica del Proto-oncogene RET)

     Nonostante le metodiche più recenti (doppio anticorpo) riconoscano solo la
     forma matura di calcitonina costituita da 32 aminoacidi, permane una certa
     variabilità fra diversi kits, soprattutto in termini di sensibilità.

     Test provocativi con Pentagastrina, Calcio ed Omeprazolo:
       conferma diagnosi di ca midollare in presenza di valori basali moderata-
        mente elevati (<100 pg/ml);
       diagnosi di iperplasia – neoplasia delle cellule C in mutazioni RET;
       monitoraggio prechirurgico in adolescenti RET positivi;
       follow-up postoperatorio.

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  • 2. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Variabili del campione ematico: modalità di prelievo e conservazione presenza di HAMA o HAAA
  • 3. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Costante rapporto fra i lievelli sierici di TSH e di fT4: • asse ipotalamo - ipofisario “intatto” • stato tiroideo “stabile” NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease Maggiore sensibilità del TSH per svelare ipo o ipertiroidismo subclinico
  • 4. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza
  • 5. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza
  • 6. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza Fisher DA, Nelson JC, Carlton Ei and Wilcox RB. Maturation of human hypothalamic-pituitarythyroid function and control. Thyroid 2000;10:229-34
  • 7. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza
  • 8. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza Espansione del volume plasmatico Diminuzione albumina Incremento clearance renale dello iodio Variazione metabolismo periferico ormoni
  • 9. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche Variabilità fisiologica: individuale età gravidanza
  • 10. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
  • 11. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni 1) Il dosaggio del TSH (in assenza di terapia con dopamina o glucocorticoidi) è il test più affidabile per lo studio dello stato funzionale della tiroide, in corso di NTI. 2) In generale, quando possibile, è meglio evitare lo studio routinario della tiroide nei pazienti ospedalizzati.
  • 12. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni
  • 13. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Porfiria acuta intermittente, infezione da HIV, epatite acuta e cronica, cirrosi biliare, incremento congenito (aumentata concentrazione sierica delle proteine di trasporto degli ormoni tiroidei). Sindrome nefrosica, malnutrizione, grave insufficienza epatica, acromegalia, deficit congenito (ridotta concentrazione sierica delle proteine di trasporto degli ormoni tiroidei).
  • 14. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che riducono la secrezione del TSH: TSH Dopamina Glicocorticoidi Octreotide Metformina (?)
  • 15. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che alterano la quantità di ormoni tiroidei circolanti - riducendone la secrezione: Litio Ioduri Amiodarone Aminoglutatimide - aumentandone la secrezione: Ioduri Amiodarone
  • 16. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4: T4 - aumentando la concentrazione di TBG: Estrogeni Tamoxifene Eroina aumento TT3 TT4 Metadone Mitotane riduzione FT4 FT3 5 fluorouracile Carbamazepina Fenotiazide Clofibrato
  • 17. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4: T4 - riducendo la concentrazione di TBG: Androgeni Steroidi anabolizzanti Glicocorticoidi riduzione TT3 TT4 Ormoni tiroidei Asparagina aumento FT4 FT3 Propranololo Fenitoina
  • 18. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che alterano il trasporto sierico di T3 e T4: T4 - spiazzandoli dai siti di legame con la TBG: Furosemide Difenilidantoina Carbamazepina Fenclofenac aumento FT4 FT3 Acido mefenamico Salicilati e FANS Penicillina
  • 19. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili patologiche: patologie non tiroidee (NTI) effetti iatrogeni Farmaci che alterano il metabolismo di T3 e T4: T4 - aumentandone il metabolismo epatico: Fenobarbital Rifampicina Difenilidantoina Carbamazepina - riducendo l'attività 5'desiodasica sulla T4: Propiltiouracile Amiodarone Beta bloccanti Glicocorticoidi
  • 20. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Ridotta conversione di T4 in T3 Condizioni fisiologiche (età avanzata, digiuno) Condizioni patologiche (malattie sistemiche, insufficienza renale, malnutrizione, epatopatie, traumatismi) Cause iatrogene (glucocorticoidi, amiodarone, propanololo, propiltiouracile, mezzi di contrasto iodati)
  • 21. Ormoni tiroidei: considerazioni cliniche pre-analitiche Variabili del campione ematico: modalità di prelievo e conservazione presenza di HAMA o HAAA In corso di terapia sostituva con Levotiroxina: TSH non è influenzato dall'orario di assunzione della terapia FT4 sierico risulterà aumentato fino al 13% nelle prime 9 ore dopo l'assunzione della terapia
  • 22. Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche Tiroxina - Triiodotironina Tutta la Tiroxina circolante è prodotta dalla tiroide, mentre solo il 20% della Triiodotironina è di origine tiroidea, essendo la rimanente quota prodotta per via enzimatica nei tessuti periferici (5'-desiodasi). T3 presenta maggiore attività biologica, mentre T4 assolve maggiormente la funzione di pro-ormone. Circa il 99,8% di T3 ed il 99,98% di T4 circolanti sono legate alle proteine di trasporto (TBG; TBPA ed Albumina).
  • 23. Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche Tiroxina - Triiodotironina Le frazioni libere degli ormoni tiroidei costituiscono, per la tiroxina, circa lo 0,02% del totale e per la triiodotironina circa lo 0,2% del totale Le tecniche utilizzabili per separare queste minime quote di ormoni liberi dalla predominante componente legata alle proteine di trasporto (dialisi attraverso membrane semipermeabili, ultrafiltrazione, gel filtrazione) sono laboriose e costose, tanto da renderne improponibile il loro utilizzo routinario nella pratica clinica di laboratorio. Le metodiche utilizzate routinariamente stimano la quota di ormoni liberi in presenza di ormoni legati alle proteine di trasporto, effettuando una sorta di “immunoestrazione” dell'analita da dosare.
  • 24. Ormoni tiroidei: considerazioni analitiche Tiroxina – Triiodotironina: dosaggio delle frazioni libere In generale diversi studi indicano che, nonostante le rassicurazioni dei produttori, la maggior parte dei test routinariamente utilizzati fornisce solamente una stima delle frazioni libere circolanti, che è comunque influenzata dalle proteine di trasporto. La dipendenza dalle proteine di trasporto influisce negativamente sull'accuratezza diagnostica delle metodiche per il dosaggio delle frazioni libere. Come regola generale, elevate concentrazioni di proteine causano una sovrastima delle frazioni libere (soprattutto dell'FT4), mentre a basse concentrazioni le stesse vengono sottostimate. La temperatura influenza l'accuratezza di queste metodiche: basse temperature, soprattutto in presenza di bassi livelli di TBG, causano sovrastima delle frazioni libere.
  • 25. Ormoni tiroidei La frequenza di “artefatti” derivanti da tutte le precedenti considerazioni cliniche ed analitiche suggerisce che il dosaggio del solo TSH o del TSH rapportato a quello della FT4, siano i parametri più affidabili nella valutazione dello stato funzionale della tiroide NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
  • 26. Patologia autoimmune della tiroide. TPOAb; TgAb; TRAb. Sono autoanticorpi diretti rispettivamente verso: una Perossidasi presente nella membrana cellulare dei tireociti verso la Tireoglobulina verso I recettori cellulari del TSH. I test diagnostici disponibili per la loro rilevazione sierica sono alquanto eterogenei: la loro utilità clinica è talvolta limitata da una scarsa standardizzazione, che ne riduce la sensibilità e la specificità.
  • 27. Patologia autoimmune della tiroide. TPOAb e TgAb Sono frequentemente (ma non sempre) presenti nel siero di individui affetti da patologie autoimmuni della tiroide. La loro prevalenza è maggiore nei soggetti affetti da altre patologie autoimmuni. La frequenza del loro riscontro aumenta con l'età. Non è chiaro il significato della loro positività a basso titolo in assenza di patologia tiroidea.
  • 28. Patologia autoimmune della tiroide. TPOAb E' il test più sensibile per la diagnosi di patologia tiroidea autoimmune: la sua comparsa è il primo segno di evoluzione verso l'ipotiroidismo secondario a tiroidite di Hashimoto. NACB Laboratory Support for the Diagnosis and Monitoring of Thyroid Disease
  • 29. Patologia autoimmune della tiroide. TgAb Nel siero di circa il 3% della popolazione con normale apporto di iodio sono presenti TgAb, in assenza di TPOAb e con valori di TSH normali: il dosaggio dei TgAb non sembra pertanto essere un affidabile test diagnostico di patologia tiroidea autoimmune. Nei carcinomi differenziati della tiroide, il dosaggio dei TgAb è invece cruciale, rivestendo un duplice ruolo nel follow-up di questa patologia: 1) la presenza di TgAb, anche in piccole concentrazioni, può interfe- rire col dosaggio della Tg; 2) la sua valutazione attraverso dosaggi seriati funge da marcatore di neoplasia nei pazienti con positività dei TgAb (nei quali il dosag- gio di Tg è inaffidabile): con la guarigione si osserva la negativiz- zazione dei TgAb in 1-4 anni, mentre con la persistenza o la ripre- sa di malattia i valori di TgAb non si riducono o si incrementano.
  • 30. Patologia autoimmune della tiroide. TRAb Gli anticorpi anti recettore del TSH possono avere sia una funzione di blocco che di stimolo sul target. I kit diagnostici disponibili si avvalgono di metodiche radioimmuno- metriche, che ne quantizzano la concentrazione sierica attraverso l'inibizione del legame di 125I-TSH al suo recettore specifico, porcino o, più recentemente, al recettore umano ricombinante. L'utilizzo clinico del dosaggio dei TRAb rimane controverso nella diagnosi e nel follow-up della malattia di Graves. C'è invece generale consenso sull'utilità del suo dosaggio durante la gravidanza (in caso di anamnesi positiva per morbo di Graves), per predire disfunzioni tiroidee del feto e del neonato.
  • 31. Patologia neoplastica della tiroide. Tireoglobulina I livelli sierici di Tireoglobulina dipendono essenzialmente da 3 fattori: - la massa di tessuto tiroideo differenziato presente; - eventuali traumi o condizioni infiammatorie della tiroide; - l'entità della stimolazione dei recettori del TSH (TSH, hCG, TRAb) Valori sierici elevati di Tg sono nella maggior parte dei casi dovuti a condizioni e patologie benigne, nelle quali l'utilità del suo dosaggio è limitato a poche situazioni (sospetto di tireotossicosi factitia; etiologia di tireotossicosi neonatale; valutazione dell'attività della patologia infiammatoria tiroidea, carenza di iodio alimentare).
  • 32. Patologia neoplastica della tiroide. Tireoglobulina Nella patologia neoplastica della tiroide i livelli sierici di Tireoglobulina forniscono numerose informazioni sullo stato della malattia, essendo correlati a: - la massa di tessuto differenziato (neoplasia o residuo) presente; - FNA o chirurgia recente; - l'entità della stimolazione dei TSH-r (endogeno o rhTSH).
  • 33. Patologia neoplastica della tiroide. Tireoglobulina Il dosaggio preoperatorio riflette la capacità di produrre Tg da parte della neoplasia e, valutato insieme alle dimensioni della neoplasia, fornisce informazioni circa l'affidabilità del dosaggio postoperatorio della Tg nel follow-up. Nel postoperatorio ci si attende una rapida caduta della Tg sierica, con un'emivita di circa 2-4 giorni: se la terapia sostitutiva viene iniziata subito dopo tiroidectomia subtotale (circa 2 grammi di residuo), in assenza di localizzazioni secondarie, entro I primi due mesi ci si attende una concentrazione sierica di Tg < 2,0 ng/ml. Dopo radicalizzazione con radioiodio, ci si aspetta che il paziente atireotico non abbia livelli dosabili di Tg sierica, anche in presenza di TSH elevato.
  • 34. Patologia neoplastica della tiroide. Calcitonina E' prodotta dalle cellule C parafollicolari della tiroide a partire da un precursore polipeptidico (preprocalcitonina) costituito da 141 aminoacidi. E' un utile marcatore tumorale nei carcinomi midollari della tiroide, 25% dei quali sono ereditari e rientrano nel gruppo delle MEN di tipo 2A e 2B (mutazione genetica del Proto-oncogene RET) Nonostante le metodiche più recenti (doppio anticorpo) riconoscano solo la forma matura di calcitonina costituita da 32 aminoacidi, permane una certa variabilità fra diversi kits, soprattutto in termini di sensibilità. Test provocativi con Pentagastrina, Calcio ed Omeprazolo: conferma diagnosi di ca midollare in presenza di valori basali moderata- mente elevati (<100 pg/ml); diagnosi di iperplasia – neoplasia delle cellule C in mutazioni RET; monitoraggio prechirurgico in adolescenti RET positivi; follow-up postoperatorio.